Rottamazione auto: quando è il momento giusto e cosa fare

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Per procedere con la rottamazione del proprio vecchio veicolo è importante rivolgersi a un centro di raccolta autorizzato o al concessionario, nel caso in cui la vecchia auto venga ceduta per comprarne una nuova. Vediamo quando e come muoversi per la rottamazione auto.

La procedura da seguire per rottamare l’auto

La demolizione della vecchia macchina può essere effettuata presso la concessionaria dove comprate eventualmente quella nuova, l’operatore vi rilascia il certificato di rottamazione, che dimostra l’effettiva esecuzione della demolizione, e registra la cessata circolazione dell’auto presso il PRA entro un periodo che va da 30 a 90 giorni.

Non è detto però che chi decide di demolire la sua vecchia vettura lo faccia per comprarne una nuova. In questi casi quindi si rottama l’auto solo per questo fine, senza nessun acquisto di un nuovo veicolo ed è necessario quindi rivolgersi ad un demolitore autorizzato, che effettua l’operazione secondo la normativa vigente. Anche il demolitore emette e consegna il certificato di rottamazione auto e provvede alla cancellazione dai registri del PRA.

Rottamazione auto, quali documenti servono?

Nel momento in cui si consegna l’auto da demolire, l’interessato deve sapere anche quali documenti fornire alla concessionaria o al centro autorizzato per la rottamazione:

  • Carta di circolazione;
  • Certificato di proprietà cartaceo;
  • accettazione dell’eredità o qualsiasi altro titolo idoneo, nel caso in cui l’automobilista non è l’intestatario della vettura;
  • dichiarazione sostitutiva di atto notorio firmata dal proprietario, nel caso in cui l’intestatario (e non il proprietario stesso) chiede la demolizione del veicolo.

L’operatore procede con la rottamazione dell’auto una volta ricevuti tutti i documenti e svolge la pratica presso gli uffici del PRA.

Rottamazione auto, quali sono i costi?

Ora che abbiamo capito come avviene la demolizione di un vecchio veicolo e quali documenti servono, possiamo passare alla questione dei costi, che ovviamente interessa ogni utente. Si deve pagare l’imposta di bollo, che con il Certificato di proprietà cartaceo o digitale è di circa 32,00 euro, con il modello NP3B invece 48,00 euro. Bisogna versare inoltre l’emolumento ACI di 13,50 euro circa. Prima della demolizione è necessario fare la visura, per verificare se è in atto un fermo amministrativo, il costo è di 7 euro. Un altro costo che potrebbe aggiungersi è quello legato al trasporto del mezzo da parte del carro attrezzi.

Nota Bene: il bollo auto del veicolo che viene demolito non deve più essere corrisposto dal momento in cui si riceve l’attestato di avvenuta demolizione.

Rottamazione auto, gli incentivi previsti

Abbiamo capito quindi che, quando una vettura arriva alla fine del suo ciclo di vita, deve essere demolita, ma esistono delle regole ben precise per la rottamazione dell’auto e dei costi da sostenere. Oltre alle Regioni, che in alcuni casi propongono degli incentivi particolari per la rottamazione, ci sono anche i Bonus statali che il Governo ha inserito all’interno della Legge di Bilancio e che comportano dei vantaggi economici nel caso in cui si acquisti un’auto nuova a fronte di una rottamazione. Ad esempio sappiamo che, se le emissioni di CO2 della nuova auto variano da 70 a 21 g/km si possono ottenere fino a 2.500 euro di sconto sull’acquisto rottamando un vecchio mezzo di categoria Euro 1, Euro 2, Euro 3 ed Euro 4; se si decide di comprare invece un’auto elettrica o ibrida, con emissioni comprese tra 20 e 0 g/Km di CO2, il bonus può arrivare anche a 6.000 euro.

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