Patente, estensione E: a cosa serve e come ottenerla

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L’estensione E può essere applicata a tutti coloro che hanno una comune patente B, che permette la guida delle autovetture, una patente C e C1, per la guida dei veicoli adibiti al trasporto cose in conto proprio (i camion, con la C1 di minori dimensioni) o anche una patente D e D1, che consente di guidare autoveicoli per trasporto di persone con numero di posti superiori a 9 compreso quello del conducente (autobus), ma solo in uso proprio (con la D1 i minibus, con numero di posti passeggeri superiore a 8 ma inferiore o uguale a 16).

L’integrazione E per le suddette tipologie di patente permette ai conducenti di guidare veicoli con rimorchi e semirimorchi non leggeri, con una massa autorizzata che supera i 750 kg. Vediamo tutto quello che dobbiamo sapere a riguardo.

Estensione E per la patente: a cosa fare attenzione

Per ottenere l’estensione E per la patente è necessario seguire una procedura differente in base alla data in cui si è conseguita la patente di cui si è in possesso. Quindi se la patente B è stata ottenuta dopo il primo dicembre 2013 e le altre patenti C, C1, D e D1 invece dopo il primo marzo 2015, allora l’estensione E si ottiene semplicemente con un esame pratico. L’esaminatore in questo caso verifica solo che il conducente abbia una buona padronanza dei sistemi di frenata e dello sterzo, consapevolezza delle dimensioni e del peso del veicolo e la capacità di controllarlo in curva, di agganciare e sganciare il rimorchio e che sia attento alla sicurezza in strada.

Se invece le varie tipologie di patenti sono state conseguite prima delle due date suddette, allora l’estensione E si può ottenere con le stesse modalità e un esame orale integrativo in cui l’esaminatore fa delle domande che vengono prese da una lista proveniente dal Ministero. Ci sono però due eccezioni importanti da conoscere, chi è in possesso della patente CE e della D allora ha in automatico anche la DE, chi ha la patente DE e C invece deve fare un esame pratico per ottenere la CE.

Estensione E per la patente: quali sono i costi

Dopo aver chiarito quindi perfettamente di cosa si tratta e come si ottiene, resta un’ultima informazione da fornire, ovvero il costo per il conseguimento dell’integrazione E per la patente. Partiamo col dire che non è fisso, infatti sia i costi che le tempistiche per ottenerla variano. La prima cosa da fare ovviamente è l’iscrizione, possibile solo nel caso in cui si disponga delle condizioni mentali e fisiche idonee, accertate con certificato medico, che garantiscono che il conducente possa guidare i veicoli con rimorchio.

Per ottenere l’integrazione E per la patente è necessario seguire una di queste due possibilità, fare un corso di teoria presso l’autoscuola per prepararsi all’esame e poi sostenere un numero di guide che consentano di sviluppare la capacità e la preparazione sufficienti per l’esame di pratica; il tutto per un prezzo variabile tra i 700 e i 1000 euro. Gli interessati potrebbe altrimenti optare per l’opzione meno costosa, ovvero quella che permette di dare l’esame di teoria da privatista, il prezzo è di circa 450 euro, che comprende la parte pratica, le pratiche burocratiche e di iscrizione all’esame. L’età va dai 18 ai 24 anni seconda l’estensione specifica per la patente e arriva fino a 60 anni, si può richiedere anche fino ai 68 anni, ma serve una richiesta specifica.

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