Filtro antiparticolato dell’auto: cos’è e come funziona

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L’antiparticolato è uno dei filtri presenti nelle auto (diesel) e in particolare è quel sistema di depurazione dei gas di scarico, che serve per abbattere le polveri sottili. È presente su alcune vetture diesel che fanno parte della categoria Euro 4, ma è diventato poi obbligatorio quando sono entrati in vigore altri limiti più stringenti per quanto riguarda il particolato, imposti dalle Euro 5. Vediamo di cosa si tratta e come funziona.

Filtro antiparticolato dell’auto: come è fatto

Il filtro antiparticolato, o diesel patriculate filter (DPF), a prima vista può sembrare molto simile ad un catalizzatore. Si presenta infatti come un monolite ceramico formato da dei sottili canali in cui avviene il passaggio dei gas di scarico dell’auto. Diversamente da quello che avviene nei catalizzatori però, nel filtro antiparticolato, i condotti sono chiusi ad un’estremità e quindi i gas possono passare attraverso le pareti porose, mentre il particolato viene trattenuto all’interno. In questo modo i gas di scarico che fuoriescono dall’auto vengono ripuliti dalle  particelle dannose.

Nel momento in cui il particolato arriva ad un livello prestabilito, che cambia a seconda della tipologia di auto e anche dell’uso che se ne fa (in media comunque ogni 500 km circa), si innesca la rigenerazione, ovvero un processo di pulizia automatica.

Filtro antiparticolato: come funziona la rigenerazione

Durante la rigenerazione avviene praticamente la combustione di tutte le polveri trattenute, che in questo modo si trasformano in ossido di carbonio e anidride carbonica. Per questo il filtro deve essere portato a una temperatura superiore ai 600° C. Per rendere possibile il processo, all’inizio si ritarda l’iniezione del gasolio, in modo da alzare la temperatura dei gas di scarico, che quindi vanno a scaldare ulteriormente anche il catalizzatore ossidante che si trova a monte del filtro antiparticolato dell’auto. Il processo viene velocizzato grazie all’inserimento di utilizzatori elettrici di alto assorbimento, come il lunotto termico, per aumentare il lavoro dell’alternatore e di conseguenza anche del motore.

A questo punto, quando si raggiunge la temperatura ideale del catalizzatore, si innesca la combustione del gasolio e viene attivata la post-iniezione in fase di scarico. Così il combustibile raggiunge il depuratore e brucia, scaldando ulteriormente il filtro antiparticolato, fino a raggiungere la temperatura che serve per attivare la combustione delle polveri, che viene mantenuta per tutto il tempo che serve per terminare la procedura.

Filtro antiparticolato: cosa serve per attivare la rigenerazione

Il processo di rigenerazione solitamente è inavvertibile, avviene senza che l’automobilista se ne renda conto, in automatico. In alcune condizioni però fa fatica a compiersi e questo può dipendere da diversi fattori. Prima di tutto i percorsi molto brevi non bastano, tragitti che non durano abbastanza per far completare l’operazione, che può durare anche fino a venti minuti, secondo il modello e il tipo di auto. Se invece si guida in autostrada, allora non si riscontrano problemi, la temperatura dei gas di scarico infatti è alta, supera spesso i 400° C, e quindi basta poco per portare il filtro antiparticolato alla temperatura necessaria per la rigenerazione.

Quello che avviene invece nella guida urbana, quindi nei tragitti cittadini, è che il motore spesso lavora al minimo e quindi l’intero impianto di depurazione dei gas di scarico è più freddo, resta attorno ai 150 ° C. Per questo serve molto più tempo per far raggiungere al filtro antiparticolato la temperatura a cui vengono bruciate le polveri. Se si continua a usare l’auto solo per percorsi brevi, allora la rigenerazione si attiva ogni volta, ma non riesce a compiersi sino alla fine. Dopo alcuni fallimenti quindi si accende la spia che segnala la necessità di proseguire la marcia fino al completamente della rigenerazione. Quando la spia si spegne, allora ci si può fermare. Se non si segue l’avvertimento, è necessario portare l’auto in officina per la rigenerazione forzata.

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