Auto usate, come investire nei modelli d’epoca

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Le auto d’epoca sono vetture di grande valore, spesso molto rare, con una meravigliosa storia alle spalle, e vengono considerate come dei gioielli, belle e preziose. Il Codice della Strada le distingue dalle auto storiche, anche se spesso si fa confusione tra queste due categorie simili. La distinzione comunque è importante solo ai fini della Legge. Le auto d’epoca sono quelle che sono state cancellate dal PRA, che mantengono le caratteristiche tecniche originarie della Casa produttrice. Non devono assolutamente subire alcuna modifica e non possono circolare sempre liberamente su strada, ma solo in occasione di raduni o manifestazioni.

Ci sono persone che tengono auto d’epoca per hobby, altri per business, solitamente valgono una fortuna. In ogni caso si tratta di ottimi investimenti, soprattutto per quanto riguarda i veicoli più datati, rari e prestigiosi.

Quando conviene investire nelle auto d’epoca?

Le auto usate acquistano valore con il passare del tempo, quindi ogni momento è buono per investire, calcolando che negli anni successivi il veicolo può aumentare e addirittura raddoppiare il suo valore. Negli ultimi dieci anni infatti il valore delle auto d’epoca è aumentato del 192%, questa tipologia di vetture sono diventate una forma di investimento molto remunerativa. Chi investe sulle auto d’epoca è spesso spinto da una grande passione o dall’amore incondizionato verso un particolare modello di macchina posseduto, che rievoca momenti indimenticabili del passato.

Tanti sono coloro che hanno iniziato ad appassionarsi di auto storiche e antiche proprio tenendo nel proprio garage la vettura del proprio nonno. Ovviamente anche chi non dovesse mai ricevere un veicolo in eredità può entrare in trattativa col proprietario di un mezzo storico o d’epoca, ad esempio recandosi ad una manifestazione o un raduno dedicato alle auto classiche.

Investire in auto usate e d’epoca: quali sono i migliori modelli oggi?

Oltre ai grandi classici oggi il nostro consiglio è quello di dare un occhio alle auto degli anni Ottanta e Novanta, le cosiddette youngtimer, che sono vetture che hanno fatto la storia ma che ancora non sono ritenute d’epoca e quindi non hanno un valore così elevato e non richiedono un grandissimo dispendio di denaro. Alcuni esempi di questi modelli possono essere la Fiat Barchetta che conosciamo tutti, la Bmw Z3 (uscita di produzione nel 2002), o ancora la Golf GT II. Modelli che negli anni sono diventati dei veri e propri gioiellini.

Auto d’epoca, è un investimento conveniente oggi?

Per tutti coloro che sono appassionati d’auto e che sono interessati alle auto d’epoca e storiche, è importante sapere che si tratta di un investimento che porta ottimi frutti, ma nel lungo periodo. Infatti il valore delle vetture classiche aumenta, anche in maniera vertiginosa, ma servono molti anni. Per guadagnare nella rivendita di un modello antico è necessario aspettare del tempo e avere pazienza.

Il mercato delle auto d’epoca e storiche non è sicuramente uno dei più semplici e anzi è molto di nicchia, infatti bisogna prestare attenzione alla totale originalità delle parti dei veicoli per stabilirne il valore, chiaramente se un’auto viene completamente rimessa a nuovo non può essere considerata un bene antico di valore collezionistico. In Italia i veicoli di interesse storico devono essere iscritti ad un registro ASI – Automotoclub Storico Italiano, Storico Lancia, Italiano FIAT, Italiano Alfa Romeo, Storico FMI. Inoltre devono essere in possesso del CRS, Certificato di Rilevanza Storico collezionistica. Le auto considerate d’epoca invece, come abbiamo detto, non devono subire alcuna modifica, non possono circolare liberamente, ma solo in occasione di eventi di settore e devono essere iscritti in un elenco specifico presso il Centro Storico del Dipartimento per i Trasporti Terrestri.

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