Alcol test: come funziona e cosa si rischia

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Come ben sappiamo, il problema della guida in stato di ebbrezza continua ad essere uno dei principali fattori che mina la sicurezza stradale. Tanti, anzi troppi, gli incidenti causati da chi esagera con l’alcol prima di mettersi al volante, che riduce ovviamente la propria concentrazione, distorcendo il senso della velocità e della distanza di sicurezza dagli altri veicoli. Inoltre, guidare in stato di ebbrezza aumenta i tempi di reazione e la sottovalutazione del rischio, oltre a provocare un marcato senso di euforia che distoglie l’attenzione dalla realtà. Questo è il motivo per cui la Legge è molto severa verso coloro che si mettono al volante ubriachi, il Codice della Strada prevede infatti l’utilizzo dell’alcol test da parte delle Forze dell’Ordine, per verificare la sobrietà dei conducenti, sanzionandoli in caso di test positivo. Vediamo come funzionano le verifiche e cosa si rischia.

Alcol test, come funziona l’etilometro utilizzato nei controlli della Polizia

L’etilometro è lo strumento a disposizione delle Forze dell’Ordine per controllare il livello di alcol assunto dalle persone che si mettono al volante e vengono fermate per i soliti controlli a campione, durante i posti di blocco. Il dispositivo permette di conoscere la quantità di alcol presente nell’aria espirata dalla persona sottoposta a alcol test (che infatti ‘soffia’ sull’etilometro), e quindi anche di calcolare la concentrazione di alcol presente nel sangue dello stesso soggetto analizzato. Questo strumento consente di effettuare le verifiche in tempo reale e sul posto, la misurazione viene effettuata due volte, a distanza di 5 minuti l’una dall’altra, per avere la certezza di non sbagliare nella rilevazione dei dati.

Alcol test, quali sono i limiti consentiti dalla Legge?

La prima cosa da tenere presente è che, nel momento in cui il conducente dell’auto che viene fermato dalla Polizia si rifiuta di sottoporsi ad alcol test, può essere sanzionato con le più gravi misure messe a disposizione dalla Legge. Questo significa che chi decide di non soffiare nell’etilometro potrebbe essere trattato come chi viene fermato con un tasso di alcol nel sangue pari o superiore a 1.5 g/litro. Il limite consentito dalla Legge è di 0.5 grammi di alcol per ogni litro di sangue, oltre il quale si è accusati di guida in stato di ebbrezza. Per quanto riguarda invece i neopatentati, per tutto il periodo di tre anni dal rilascio della patente, il limite è zero, quindi non si può bere assolutamente nulla prima di mettersi al volante.

Alcol test, quali sono le sanzioni previste dal Codice della Strada?

Una volta superato il limite di 0.5 grammi/litro, allora si è a rischio sanzione, la cui portata aumenta ovviamente all’aumentare del tasso alcolemico. In ogni caso la guida in stato di ebbrezza comporta la decurtazione di 10 punti dalla patente; per chi ha un tasso compreso tra 0.5 e 0.8 g/l la multa va da 532 euro a 2.127 euro, con sospensione della patente da 3 a 6 mesi. Se il tasso va da 0.8 a 1.5 g/l allora l’ammenda potrà essere tra 800 e 3.200 euro, con sospensione della patente da 6 mesi a 1 anno e arresto fino a 6 mesi. Se il tasso alcolemico del soggetto alla guida dell’auto supera 1.5 g/l, allora la multa va da 1.500 euro a 6.000 euro, con sospensione della patente da 1 a 2 anni e arresto da 6 a 12 mesi, oltre al sequestro preventivo del veicolo e confisca se appartiene al trasgressore.

Per chi è recidivo nel biennio scatta la revoca della patente. I neopatentati, come abbiamo detto, non possono bere nulla prima di guidare. Tra di loro, chi viene scoperto con un tasso alcolemico tra 0 e 0.5 g/l rischia una sanzione di 624 euro. Per chi sfora il limite è importante sapere invece che le sanzioni vengono maggiorate di un terzo rispetto a quelle previste per ogni altro automobilista ‘con esperienza’.

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