Rc Auto, cosa copre e come calcolare il premio

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L’RCA, o Responsabilità Civile Autoveicoli, è il contratto assicurativo che ogni automobilista stipula per il proprio veicolo immatricolato che circola su strada; in Italia è obbligatorio per Legge. Attraverso la sottoscrizione di questo contratto, la compagnia assicurativa copre i danni causati dall’assicurato a terzi in maniera involontaria a seguito dell’utilizzo della propria vettura.

Rc Auto, come funziona la copertura assicurativa

Il contratto RC Auto permette all’assicurato di tutelarsi a livello economico da eventuali rischi che si possono verificare mentre si trova alla guida. Devono essere episodi riconducibili alla responsabilità dell’assicurato e che provocano danni materiali o lesioni a soggetti terzi.

L’assicurato paga il premio alla compagnia assicurativa che, a sua volta, si impegna a risarcire i danni che derivano dalla circolazione del veicolo. Il risarcimento è garantito solo se il sinistro è provocato involontariamente. Esiste una somma limite entro la quale l’assicurato è coperto, il massimale, che viene concordata dalle parti nel momento della stipula del contratto RCA e che rimane uguale per tutta la durata del contratto. Se il danno dovesse superare la somma stabilita, l’assicurato dovrà coprire il danno in autonomia.

Rc Auto, i limiti

Oltre ad esserci un massimale stabilito dall’assicurato e dalla compagnia assicurativa in sede di contratto, esistono anche dei limiti previsti dalla Legge italiana. Innanzitutto è necessario sapere che la polizza RC Auto copre i danni provocati dal veicolo a cose, persone e animali a seguito di un incidente. I danni fisici subiti eventualmente dal guidatore assicurato che ha causato il sinistro non rientrano nella copertura. Esiste inoltre un massimale minimo garantito, che ad oggi è pari a 6.070.000 euro per i danni alle persone, e a 1.220.000 euro per i danni alle cose.

Rc Auto, come si calcola il premio da pagare

Il premio assicurativo può essere calcolato a seconda di differenti variabili.

Di seguito quelle che riguardano in particolare le caratteristiche dell’auto:

  • la potenza del mezzo assicurato, parametro che più di tutti determina la possibilità di fare incidenti: all’aumentare dei cavalli infatti aumenta il premio;
  • tipologia di alimentazione indica una stima dei km percorsi ogni anno. Il premio aumenta all’aumentare dei km, perché secondo le statistiche aumenta anche la possibilità di fare incidenti, (per le auto diesel il premio è maggiore);
  • la dotazione di sistemi di sicurezza come ABS e Airbag, il primo riduce i rischi, i secondi invece proteggono i passeggeri. La presenza di questi elementi abbassa il premio.

Qui invece i parametri che dipendono dalla tipologia di utente:

  • il motivo per cui si guida, se si percorrono molti km per lavoro il rischio aumenta e anche il premio. Altro parametro che conta è se l’auto viene guidata da un solo conducente: il premio può diminuire;
  • la residenza del proprietario del veicolo, ogni città possiede un coefficiente di pericolosità differente. Il premio dell’assicurazione per chi abita in una metropoli è più alto di quello di chi vive in un piccolo paese;
  • sesso e età, i giovani, secondo le statistiche, provocano più incidenti e il premio per loro è più alto. Le donne giovani (è dimostrato) causano meno sinistri e quindi pagano un premio minore;
  • anni di patente, maggiore è l’esperienza alla guida, minore è il rischio e quindi cala il premio. Combinando però l’età della persona al volante con gli anni di patente, le persone a maggior rischio sono gli over 60 e i neopatentati;
  • il bonus malus è l’unica variabile che dipende dalla persona e dal suo comportamento. Meno incidenti si provocano, più si sale di classe e minore è il premio da pagare.

 

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