BMW Z4: l’icona del piacere di guidare

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Qualche Casa le ha abbandonate perché troppo poco redditizie (non se ne vendono abbastanza per guadagnarci); altre, per fortuna, ci credono ancora: indubbiamente non è questo il momento storico migliore per le auto scoperte – siamo nell’epoca dei SUV – ma modelli come la BMW Z4 riconciliano con il genere. E con il piacere dell’auto in quanto tale: come oggetto di contemplazione estetica, come mezzo meccanico da toccare, guidare, vivere, ma anche con cui immergersi nell’ambiente circostante. Sì perché il piacere di guida, quando si parla di cabrio, spider e roadster, è anche andare piano, a passo d’uomo addirittura, apprezzando il riverbero del rumore di scarico sulle rocce a bordo strada, i profumi del bosco o del lungomare, la brezza fra i capelli e sulle braccia.

DNA BMW per la nuova Z4

Audi SQ5 TDI

Credits: Cockpit

Il tutto, perché no, sapendo di poter contare su un motore e su un telaio capaci di divertire e di far andar forte, all’occorrenza. Caratteristiche che sono da sempre nel DNA di BMW e che la nuova Z4, la terza generazione del modello, non smentisce di certo. Già, “Z”, un piccolo viaggio nel tempo vale la pena di farlo perché la storia è ricca. Una lettera, la zeta appunto, che è quasi un marchio a sé stante, all’interno della gamma del brand bavarese: la prima è la leggendaria Z1 del 1988, quella passata alla storia per le portiere “a scomparsa” nella parte bassa della fiancata. Nel 1995 è il turno della Z3, roadster e coupé, come la Z4 che la sostituisce nel 2002 e che nel 2018 giunge, come scritto sopra, alla terza generazione. Nel mezzo, ma su un livello più elevato, la meravigliosa Z8 del 2000, con un 5.0 V8 aspirato a benzina sotto al cofano anteriore. Insomma, dietro alla Z4 c’è una storia, una tradizione, un saper fare che non si improvvisa.

Spider in stile classico

Un prodotto “sexy” come la BMW Z4 offre un’infinità di spunti, ma non si può non cominciare da quello che rappresenta l’essenza stessa di una spider: il tetto in tela. Certamente meno efficace dal punto di vista dell’insonorizzazione e anche più esposto a eventuali atti vandalici, eppure tremendamente affascinante. Irresistibile. Una soluzione tornata a “furor di popolo” dopo appena un turno in panchina (con la Z4 appena sostituita). Per fortuna, vien da dire, perché i gusti sono gusti, ma una spider col tetto in lamiera, passateci il confronto un po’ forzato, è come una moto a tre ruote: ci sono dei vantaggi innegabili, ma ogni tanto è doveroso lasciare da parte la razionalità.

I dati tecnici
Le prestazioni
Accelerazione 0-100 km/h 4,6 secondi
Potenza 340 CV
Velocità massima 250 km/h
Cilindrata 2.998 cm3
I consumi
Ciclo combinato 7,4 l/100 km
Emissioni di CO2 168 g/km

Il debutto a Pebble Beach, una dichiarazione d’intenti…

Lo status della nuova Z4, in BMW hanno tenuto a metterlo in chiaro fin da subito: per svelarla al mondo non hanno scelto un “banale” salone dell’auto, bensì il palcoscenico più esclusivo al mondo in tema di automobili, Pebble Beach, che è come dire la Monte Carlo della Costa Azzurra, la Porto Cervo della Costa Smeralda o la Portofino della Riviera Ligure.

Anzi, forse è qualcosa in più: lì, ogni anno, si radunano gli appassionati di automobili più ricchi al mondo per esporre le proprie meraviglie e per concludere affari con un numero indefinito di zeri. Il fatto che la Z4 si sia fatta vedere in anteprima dinanzi a una platea tanto selezionata è più di un indizio del fatto che il suo target sia elevato. Non, sia chiaro, al punto da renderla un privilegio da milionari: la gamma parte dai 43.800 euro della sDrive20i.

Due motori disponibili per la BMW Z4

Sotto al lungo cofano anteriore della nuova BMW Z4 i motori disponibili sono due (almeno per ora), entrambi a benzina: 2.0 turbo 4 cilindri da 197 o 258 CV e 3.0 sei cilindri in linea, sempre turbo, da 340 CV. Nell’ordine la velocità massima è pari a 240 – 250 – 250 km/h, l’accelerazione da 0 a 100 km/h richiede 6,6 – 5,4 – 4,6 secondi e il consumo medio è pari a 6,1 – 6,1 – 7,4 l/100 km.

BMW Live Cockpit Professional

Ultimo, ma non meno importante, davanti al guidatore della Z4 si staglia non il classico quadro strumenti analogico, ma il BMW Live Cockpit Professional: una strumentazione interamente digitale con due modalità di visualizzazione. Non mancano inoltre fari a LED adattivi e head-up display. hotspot WLAN e comandi vocali evoluti. A proposito di tecnologia, abbondano i sistemi di assistenza alla guida: fra gli altri, ci sono la frenata automatica con riconoscimento pedoni, l’indicazione del divieto di sorpasso, le telecamere per gli angoli ciechi e il cruise control adattivo Active Cruise Control.


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