BMW C 400: scooter per distinguersi

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Quella che, nel corso della sua lunga storia, è stata definita come una delle Case più conservatrici del panorama mondiale, è oggi all’avanguardia, in tutto. Da metà anni 90 ha rivoluzionato come nessun’altra. Quindi non solo boxer – l’icona per i fans della Casa tedesca – ma motori di ogni genere per poter seguire i gusti, sempre mutevoli, del mercato. Uno, due, quattro, sei cilindri e non sono solo numeri. Tutte le moto firmate
 BMW sono all’avanguardia, nello stile come nei contenuti. Siano cruiser, GT, enduro o sportivissime.

Con un brand come BMW Motorrad che ha un richiamo fortissimo sugli appassionati e che va a braccetto col settore automobilistico, altrettanto evoluto, raffinato e tecnologico. Per una Casa, dunque, che ha saputo rinnovarsi così rapidamente entrando con successo in ogni segmento motociclistico, non poteva mancare una decisa attenzione anche allo scooter. Che, possiamo anche dirlo apertamente, è la tipologia di mobilità che prende un po’ dall’auto e un po’ dalla moto.

 

Da subito unconventional

Ora, che la BMW metta in produzione qualcosa che sia convenzionale oppure ispirato al made in Japan (o meglio a tutto ciò che nasce nel Far East) è inimmaginabile. Quando ha iniziato ad approcciarsi al mondo dello scooter ha da subito fatto capire che il suo prodotto non si poteva confondere con nessun altro. Ricordate il C1 realizzato negli anni Novanta in collaborazione con Bertone? Aveva il tetto che fungeva da cellula di sicurezza, le cinture per il pilota ed era omologato per la guida senza casco. Sicurezza è del resto un must della BMW, che, sottolineiamo, è stata anche la prima al mondo a introdurre l’ABS sulle moto (anni Ottanta, sulla serie K).

Il C1 non ebbe fortuna, d’accordo, forse era troppo avanti per i tempi, e pure qualche difetto lo mostrava, come il baricentro troppo alto, o il passeggero piazzato dietro la “cellula” del pilota, dunque non protetto e per di più seduto contromarcia. Ma fece capire al mondo che la BMW cercava strade nuove per la mobilità, senza ispirarsi ad altri.

Più avanti nel tempo ha realizzato il 650, un maxi scooter dalle prestazioni top, al debutto nel 2012 e proposto in due allestimenti, Sport e GT. 60 e 63 CV, rispettivamente la potenza, come a dire che le prestazioni non hanno rivali. Un duro colpo per il Yamaha T-Max 500, un successo per la BMW, naturalmente nel settore d’élite della mobilità. Serviva poi un altro modello, questa volta di fascia media per inserirsi in quel mercato che fa numeri piuttosto alti. E allora ecco che alla fine del 2018 si tolgono i veli al C 400, anch’esso con due allestimenti, GT e X (lo sportivo).

 

La scheda tecnica
Le misure
Peso 204 kg (212 GT)
Velocità massima 139 km/h
Cilindrata 350 cc
I consumi
Autonomia teorica 366 km
Consumo combinato 3,5 litri/ 100 km
Emissioni di CO2 81g/km

Stile proprio, carattere unico

Che già a guardarlo non ha nulla da condividere con i rivali come il Kymco Downtown 350i e Xciting 400i S, il Piaggio Beverly 350, il Suzuki Burgman 400 o il Yamaha Xmax 400. Il centro stile BMW ha colpito nel segno, dando un family feeling ai suoi scooter e dove chiunque può trovare richiami alle moto tedesche, GS in primis. La serie C 400 la riconosci anche in mezzo a una miriade di due ruote!

Ovviamente c’è tutta la più evoluta tecnologia BMW, dall’ABS al controllo di trazione, ma anche accessori per farne un’ammiraglia confortevolissima: manopole e sella riscaldati, portapacchi e bauletti, sistema Connectivity che tramite uno schermo TFT da sei pollici dialoga con lo smartphone e l’interfono.

E poi, diremmo scontato, il sistema GPS. Il monocilindrico 4 valvole a iniezione spinge bene il BMW C 400: ha 34 CV e 3,6 kgm, quanto basta per affrontare ogni situazione dinamica, dalla città alla salita, al lungo viaggio in due. Tra X e GT cambia qualcosa oltre al frontale: l’assetto in sella e la protezione dall’aria sono migliori sul GT, mentre l’X ha un’immagine più sportiva e un’ergonomia che privilegia la guida aggressiva.

Comfort anche per i lunghi viaggi

In ogni caso, la solidità del telaio, la sicurezza offerta dai tre freni a disco e la prontezza con cui risponde il motore – grazie anche all’ottima trasmissione automatica – rendono la guida del BMW C 400 ben più che piacevole. E non solo in città. Con lo scooterone tedesco si possono affrontare anche le trasferte per i weekend estivi, pure in due, senza che la passeggera abbia da lamentarsi. Infatti, la sella è ampia e confortevole e chi sta dietro può trovare il comfort adeguato, con pratiche maniglie per reggersi, appoggiapiedi che non costringono a piegare troppo le ginocchia e, se si ha l’accortezza di montare il bauletto, un sostegno per la parte bassa della schiena. Tutte caratteristiche che giustificano il prezzo da premium: 6.950 euro il C 400 X, 7.950 euro il C 400 GT.

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