McLaren 570S Spider, baby McLaren a chi?

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Appeal poche auto hanno più appeal di una McLaren. Esotica, aliena, ma anche raffinata.
Contenuto tecnologico più analogica che digitale, la 570S bada al sodo e alla guida pura, niente diavolerie elettroniche da fantascienza.
Piacere di guida alle basse velocità vi fa sentire speciali, se la guidate forte su una strada di montagna vi lascerà senza fiato.
Dettagli special le portiere a forbice e i paddle in fibra di carbonio collegati al piantone sono davvero speciali

La McLaren 570S Spider è un’auto difficile da collocare: con un prezzo di listino di 214.000 euro e 570 CV di potenza, prende di mira Porsche 911 Turbo, Gt3 e Audi R8 Plus, ed è un gradino sotto il prezzo e le prestazioni della Ferrari 488 GTB e della Lamborghini Huracan Performante.

Ma il vero motivo per cui è difficile collocarla è che in McLaren la considerano una GT, ovvero una comoda auto da usare tutti i giorni. Questo la pone immediatamente come rivale diretta della Porsche, che è sempre stata la più vivibile delle sportive, ma la sua monoscocca in fibra di carbonio e il motore centrale la rendono più estrema, più racing, più supercar.

Ma andiamo con ordine. La linea è esotica e su strada attira gli sguardi come una calamita, soprattutto nella tinta Arancione Vulcano del nostro esemplare. Per qualcuno il suo look può risultare un po’ troppo morbido (il frontale sembra quasi sorridere), e anche se non esprime quell’idea di potenza e cattiveria della 720S, la trovo pulita e armoniosa.

Con 1490 kg sull’ago della bilancia, non si può certo definire pesante.

Rispetto alla sorella maggiore, la 570S Spider ha sospensioni semi attive meno sofisticate, ed è di appena un centimetro più corta e stretta; quindi, di fatto, è un’auto più semplice e tradizionale. Come dice la sigla, il suo motore V8 3,8 litri biturbo eroga 570 CV a 7.500 giri e 600 Nm a 5.000 giri. Il cambio è un doppia frizione a 7 marce.

Con uno 0-100 km/h in 3,2 secondi e 328 km/h di velocità massima, sulla carta la McLaren 570S sembra essere incredibilmente veloce. È ora di scoprirlo.

A chi si rivolge

A chi cerca una supercar diversa, esotica, non solo da sfoggiare, ma soprattutto da guidare.

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Primi chilometri sulla McLaren 570S Spider

Aprire la portiera a diedro della McLaren e calarsi nel suo abitacolo dalla posizione sdraiata, tipica delle auto da corsa, è un qualcosa di davvero speciale. Così come vedere dallo specchietto retrovisore le folate di calore che si alzano dal vano motore.

Gli interni mi piacciono molto, sono essenziali ma di qualità assoluta, e soprattutto pilota-centrici: il volante in Alcantara è semplicemente un volante, privo di ogni tasto e orpello inutile. Tutto è rivolto verso il guidatore, con il contagiri digitale bello chiaro e i paddle in carbonio facilmente raggiungibili.

Lo schermo del sistema d’infotainment non è enorme, ed è un bene, mentre i comandi sono così poco intuitivi che verrebbe da pensare che si tratta di uno scherzo. Però noto con piacere che le rotelline che regolano la risposta dell’assetto e dell’accoppiata motore-cambio (su tre livelli ciascuna) sono indipendenti.

In città l’auto è docile e il cambio nella modalità più tranquilla è deliziosamente dolce, ma la 570S assomiglia più a una supercar civile piuttosto che a una GT arrabbiata. Lo sterzo – assistito idraulicamente – è fisico, anche se non faticoso, e dettagliatissimo. Copia l’asfalto e vi racconta la strada senza filtri, invogliandovi a spingere sempre di più.

Le sospensioni sono ferme anche nella modalità più morbida e la rigidità della monoscocca in fibra di carbonio vi dà sempre la sensazione di essere su un’auto da corsa.

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Dinamica di guida

Mi avventuro su strade più tortuose e deserte, dove il telaio della “Mc” possa cominciare a lavorare davvero. La McLaren 570S ha quel tipico equilibrio delle auto a motore centrale: un muso rapidissimo in ingresso di curva, un posteriore vivace che si muove leggermente in staccata e un bilanciamento perfetto in uscita di curva.

Le sospensioni in “sport” permettono di avere più controllo sulla vettura, ma allo stesso tempo tengono le gomme in contatto con l’asfalto. Di conseguenza, la fiducia che l’auto vi trasmette è eccezionale, così come lo è il suo ritmo.

Credetemi, la McLaren 570S è immensamente veloce: precisa come una spada e dannatamente efficace. La trazione garantita dalle “super sticky P Zero Corsa posteriori è immensa, e vi permette di insistere sul gas senza troppe riserve. Dovrete però escludere i controlli (almeno parzialmente) per dare sfogo al motore, altrimenti l’elettronica (un po’ paranoica, ma va bene così) non vi darà potenza finché non avrete il volante totalmente dritto.

La mia parte preferita è lo sterzo assistito idraulicamente, così vivo e comunicativo da infondervi una fiducia totale. È tra i migliori che abbia mai provato.

E poi c’è il motore: il V8 3,8 litri della McLaren 570S ha un po’ di lag, ma le turbine sono progressive nel gonfiarsi d’aria, così pure l’erogazione risulta in qualche modo molto progressiva. E infine esplode, con un urlo e una spinta verso gli 8.000 giri davvero eccitanti. Non è un capolavoro, ma svolge perfettamente il suo dovere e ha un’erogazione appuntita e cattiva.

Il nostro esemplare monta anche uno scarico in titanio – optional – che rende più sonoro l’urlo del V8, e lo fa assomigliare vagamente a quello Ferrari, anche se più sommesso. Ma le esplosioni che escono dagli scarichi quando si scala con violenza sono da brivido, tanto che la prima volta ho pensato mi avessero sparato con un fucile a canne mozze.

Il motore però non predomina sul resto della macchina, è solo un magnifico alleato per garantirvi un’esperienza di guida coinvolgente, davvero simile a quella che vi regalerebbe un’auto da corsa.
La McLaren 570S è più connessa e comunicativa di una Ferrari 488, più selvaggia e precisa di una Porsche Turbo, e più veloce, almeno su strada, di una GT3.

Il cambio doppia frizione è tra i migliori che abbia provato, ma a colpirmi davvero è l’impianto frenante con dischi carbo-ceramici. Ne ho provati molti in vita mia, ma la potenza d’arresto di questi freni e la modulabilità del pedale sono davvero impressionanti. L’ABS interviene al limite del grip, e ad ogni “pestone” si levano grandi fette di velocità come se niente fosse.

È questo pacchetto di equilibrio del telaio, grip e potenza frenante che rende la McLaren 570S una macchina da gara per uso stradale, senza però ricorrere ad un assetto proibitivo (e con proibitivo intendo che vi spacca la schiena) e ad un set-up estremo. È semplicemente bilanciata, delicata e velocissima.

Conclusioni

C’è che l’ha definita un po’ apatica e fredda, soprattutto se paragonata alle supercar italiane, ma io non la vedo così. Certo, forse dà il meglio di sé quando le si tira il collo, ma più che fredda io la definirei focalizzata. È focalizzata sulle prestazioni, e se vi piace guidare “forte” un oggetto estremamente preciso e connesso con i vostri sensi, allora è l’auto che fa per voi. È come quando guidate un Go-Kart: il bello viene quando si esplorano i suoi limiti.

Il fatto che la McLaren 570S del nostro test sia la versione spider non può che rendere l’esperienza di guida ancora più gratificante. Per tutto il tempo della prova l’ho utilizzata con il tetto aperto, anche in autostrada. Non esiste modo migliore per sentire il suono del V8.

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Cosa dice di te

Ami le prestazioni più dell’apparenza, ma questo non significa che ti piaccia passare inosservato. Cerchi sempre qualcosa di esclusivo, ricercato.

Quanto mi costa

Il prezzo della McLaren 570S parte da 214.450 euro. Ha davvero senso parlare di consumi?

SCHEDA TECNICA
McLaren 570S
Dimensioni 453 -190 -120 cm
Motore 3799 cc, V8 turbo
Trasmissione trazione posteriore, cambio 7 marce doppia frizione
Potenza 570 Cv a 7.500 giri
Coppia 600 Nm a 5.000 giri
0-100 km/h 3,2 secondi
V-max 328 km/h
Peso 1498 kg
Prezzo 214.000 euro

Le concorrenti

Porsche 911 Turbo, Audi R8 Plus, Lamborghini Huracan.

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Fonte

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