Nuova Range Rover Evoque, la baby Velar

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Difficile cambiare un’auto di successo come la Range Rover Evoque, un’auto che ha quasi definito un genere, quello delle SUV compatte modaiole. Ma i tempi erano maturi, e dopo otto anni si presenta rinnovata, ma non stravolta, e con tecnologie al passo coi tempi. Tutte le motorizzazioni infatti sono mild hybrid, ovvero vantano un motore elettrico da 48 Volt che diminuisce i consumi del 6% (mediamente) e fornisce 15 CV extra: questo permette alla Evoque di veleggiare a zero emissioni fino a 17 km/h.

E’ disponibile anche una versione diesel 2.0 da 150 CV con la trazione anteriore e cambio manuale. Una versione entry level, ma molto appetibile per il mercato italiano.

Tutta nuova

La Range Rover Evoque è l’auto che ha definito il linguaggio stilistico della Range degli ultimi otto anni, quindi i designer hanno solo “rimasterizzato” ogni dettaglio, senza cambiarla troppo.
Ci sono ritocchi giusti nei punti giusti, come le mascherine nere che inglobano i fari, e la maniglie delle portiere a scomparsa; appare un po’ come una piccola Range Rover Velar, più pulita, elegante, moderna.

Ma la nuova Range Rover Evoque non ha rifatto solo il make-up: il telaio è tutto nuovo, più leggero e rigido, anche se poi l’ago della bilancia non scende mai sotto i 1700 kg; il piacere di guida ne tra comunque beneficio.

La lunghezza non varia (4,47 metri), ma il passo più lungo di un paio di cm permette
spazio a sufficienza per due adulti, anche alti, e garantisce un bagagliaio più capiente, che ora raggiunge i 591 litri.

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Interni 2.0

Gli interni sono migliorati molto, non solo nella qualità dei materiali ma anche nel design.

Gli schermi touch ormai vanno di moda, ma devo ammette che nella Evoque sono bene integrati.
Quello dell’infotainmet è bello largo e stretto, e quando l’auto si accende si solleva leggermente orientandosi verso il guidatore. Appena sotto ce n’è un altro dedicato alle impostazioni di guida e ad altre funzioni; fortunatamente sono state mantenute le rotelle del clima e del volume della radio, non manca anche uno schermo da 12,3 pollici per la strumentazione.

La visibilità anteriore è tra le migliori della categoria ma non si può dire lo stesso di quella posteriore; lo specchietto centrale, però, riserva una chicca niente male: basta tirare una levetta e si trasforma in uno schermo che trasmette le immagini di una telecamera posteriore: molto cool.

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Dinamica su strada

Abbiamo guidato la versione 2.0 turbo benzina da 200 CV con trazione integrale e cambio automatico a 9 rapporti. È un motore lineare, elastico e oserei adeguato per la massa importante (quasi 2 tonnellate) dell’auto. Vibra poco ed è silenzioso ai bassi regimi, ma diventa un po’ ruvido quando sale la lancetta del contagiri. Non un propulsore vigoroso nella spinta, ma all’altezza della situazione.

Lo è anche il cambio a 9 rapporti, che privilegia il comfort piuttosto che la sportività, sebbene, girando la rotella sulla modalità più sportiva, l’Evoque diventi più piatta in curva e svelta nei passaggi di marcia.

Tra le curve il peso tuttavia si sente, e lo sterzo un po’ demoltiplicato – in stile Land Rover – invoglia ad una guida più tranquilla.

Nei pressi dello stupendo porto di Amburgo (in un isolotto, a dire il vero), Land Rover ci ha anche allestito un percorso off-road per saggiare le doti della nuova Evoque. Si tratta più che altro di rampe e ostacoli artificiali con pendenze un po’ spinte, ma la facilità con cui l’auto le affronta dimostra che è una vera Land Rover.

Insomma la baby Range sembra davvero un’auto nuova. Mantiene lo stesso design ma l’aspetto migliora parecchio rendendola più lussuosa, e la qualità degli interni ha fatto un bel salto avanti. Su strada si guida bene, nonostante la massa importante, e il nuove motorizzazioni ibride sono al passo coi tempi. Insomma, l’Evoque è più in forma che mai.

I prezzi della nuova Range Rover Evoque partono da 40.000 euro per la versione 2.0 Diesel da 150 CV.

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