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Fiat, la storia della Casa torinese

La Fiat non è solo la Casa automobilistica più amata dagli italiani ma anche una delle aziende più importanti del nostro Paese. Nei suoi oltre 120 anni di storia il marchio torinese ha realizzato vetture accessibili entrate nel mito e apprezzate da pubblico e critica e ha anche ottenuto parecchie vittorie sportive. Scopriamo insieme l’evoluzione di questo brand.
Fiat, la storia
La Fiat nasce ufficialmente l’11 luglio 1899 grazie ad un gruppo di facoltosi torinesi appassionati di automobili. La prima vettura – la 3 1/2 HP (dotata di un motore con una cilindrata di 650 cc) – vede la luce nello stesso anno e già nel 1900 arriva il primo successo nelle competizioni quando Felice Nazzaro porta a casa la Torino-Asti.
Nel 1906 la Casa automobilistica torinese diventa la più importante del settore in Italia e l’anno successivo – sempre grazie a Nazzaro (trionfatore al GP di Francia) – il brand conquista la prima vittoria importante. Nel 1907 si assiste però anche ad un crollo delle azioni in Borsa: le banche salvano la società e Giovanni Agnelli assume un ruolo sempre più importante all’interno dell’azienda.
Gli anni Dieci
Nel 1911 la Fiat conquista nuovamente il GP di Francia (con Victor Hémery) e l’anno seguente debutta la Zero, il primo modello di serie del marchio piemontese ad essere prodotto in più di 2.000 esemplari.
Durante la Prima Guerra Mondiale cresce in maniera incredibile: fornisce mezzi all’esercito italiano e a quello russo, vede incrementare i propri dipendenti da 4.000 a 40.000 e il capitale sociale aumenta di ben sette volte.

Il fascismo
Nel 1922 – anno di nascita del fascismo – viene inaugurata la fabbrica del Lingotto e nello stesso anno la Fiat conquista le due gare più importanti del calendario europeo: il GP di Francia con Nazzaro e quello d’Italia con Pietro Bordino. L’anno successivo tocca invece a Carlo Salamano salire sul gradino più alto del podio a Monza e ottenere l’ultimo successo importante in pista per la Casa torinese.
Nel corso del Ventennio Benito Mussolini aiuta parecchio la Fiat: impedisce alle società rivali Ford e General Motors di aprire fabbriche nel nostro Paese e aumenta i dazi doganali in nome dell’italianità. Nel 1932 il brand piemontese omaggia il Duce creando la 508 Balilla (la prima auto di massa del nostro Paese), nel 1936 è la volta della piccola 500 “Topolino” e nel 1939 viene inaugurato lo stabilimento di Mirafiori.
L’entrata in guerra dell’Italia al fianco di Adolf Hitler attenua i rapporti tra il regime e la Fiat: tra la seconda metà degli anni Trenta e l’inizio degli anni ’40 Mussolini comincia a favorire maggiormente l’Alfa Romeo e, come se non bastasse, molti stabilimenti del marchio vengono distrutti dai bombardamenti.

Il dopoguerra
Pochi mesi dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale muore Giovanni Agnelli e la presidenza della società passa a Vittorio Valletta. La Fiat si riprende grazie agli aiuti economici degli Alleati e nel 1950 svela la 1400, la prima auto del marchio dotata di scocca portante.
In concomitanza con il boom economico nel nostro Paese vedono la luce due citycar destinate ad entrare nel mito: la 600 del 1955 e la 500 del 1957.

Gli anni Sessanta e Settanta
Nella seconda metà degli anni Sessanta avvengono numerosi cambiamenti in Fiat: nel 1966 – quando viene presentata la 124 (primo modello del marchio a conquistare il prestigioso riconoscimento di Auto dell’Anno) – Gianni Agnelli prende le redini della Casa torinese, che apre oltretutto uno stabilimento in Unione Sovietica. Nel 1969 vengono acquistati i marchi Ferrari e Lancia e due anni più tardi anche Abarth entra nel gruppo.
Nel 1970 la 128 (svelata l’anno prima) – la prima Fiat a trazione anteriore – diventa Auto dell’Anno e nello stesso periodo viene inaugurato lo stabilimento di Termini Imerese (Palermo). Due anni più tardi iniziano le attività nella fabbrica di Cassino (Frosinone) e tocca alla piccola 127 ottenere questo importante premio europeo riservato alle quattro ruote.
Nella seconda metà del decennio la Fiat – in crisi in seguito a continue lotte sindacali – torna a dominare nelle competizioni sportive, più precisamente nei rally: la 131 Abarth conquista tre Mondiali Costruttori e permette al finlandese Markku Alén (nel 1978) e al tedesco Walter Röhrl (nel 1980) di trionfare tra i Piloti.

Gli anni ’80
All’inizio degli anni ’80 la Casa torinese vince il braccio di ferro con i sindacati e grazie al dirigente Vittorio Ghidella (entrato in azienda pochi anni prima e nominato responsabile del settore auto) si risolleva con una serie di prodotti che conquistano gli automobilisti europei come ad esempio la Panda del 1980.
La Fiat Uno del 1983 rivoluziona il segmento delle “utilitarie” e conquista il titolo di Auto dell’Anno nel 1984, nel 1986 si procede con l’acquisizione dell’Alfa Romeo mentre nel 1989 tocca alla “segmento C” Tipo, svelata l’anno prima, conquistare questo importante premio.

Gli anni Novanta
Il brand piemontese punta a conquistare il mercato mondiale negli anni ’90 attraverso una serie di stabilimenti sparsi per il globo ma le più grandi soddisfazioni continuano ad arrivare dal Vecchio Continente: la Punto del 1993 (anno in cui la Maserati entra a far parte del Gruppo) e le compatte Bravo (a tre porte) e Brava (a cinque porte) del 1995 diventano rispettivamente Auto dell’Anno nel 1995 e nel 1996.
Degna di nota la Fiat Multipla del 1998, una monovolume compatta dalle forme particolarmente originali (non apprezzate da tutti) in grado di accogliere in meno di quattro metri di lunghezza sei passeggeri su due file di sedili.

L’era Marchionne
Gli anni Duemila non si aprono nel migliore del modi per la Casa torinese: l’alleanza con la General Motors iniziata nel 2000 termina solo cinque anni più tardi e nei primi anni del decennio vedono la luce alcuni prodotti che faticano a conquistare il pubblico.
La svolta arriva nel 2004 quando Sergio Marchionne viene nominato amministratore delegato della Fiat: nello stesso anno la seconda generazione della Panda, presentata l’anno prima, vince il premio di Auto dell’Anno mentre nel 2005 le linee sportive della Grande Punto seducono gli automobilisti italiani ed europei.
Crescono le vendite ma soprattutto aumentano i profitti: nel 2007 la riedizione della 500 (nominata Auto dell’Anno nel 2008) contribuisce ad incrementare l’appeal nel mondo del marchio piemontese nel 2009 prende il via l’accordo con la Chrysler che nel 2014 porta alla nascita del gruppo industriale FCA, composto anche da altri tre marchi “yankee” (Dodge, Jeep e Ram).

Fiat Chrysler Automobiles
La piccola SUV Fiat 500X del 2014 è il primo vero frutto della partnership italo-americana: una crossover realizzata sul pianale della Jeep Renegade che contribuisce a rivitalizzare lo stabilimento lucano di Melfi. L’anno seguente debutta la seconda generazione della Tipo, che diventa rapidamente una delle compatte più amate nel nostro Paese.
La Casa piemontese nel 2016 torna nel segmento delle sportive e grazie a un accordo con Mazda realizza la seconda serie della 124 Spider, costruita in Giappone e con molti elementi in comune con la MX-5.

Dopo Marchionne
La scomparsa di Marchionne il 25 luglio 2018 a Zurigo prende di sorpresa una Fiat non molto in forma, priva di modelli nuovi da due anni e senza una proposta nel “segmento B” dopo l’addio alle scene della Punto.
La svolta arriva nel 2020, purtroppo in concomitanza con l’arrivo del Covid-19: debuttano le versioni mild hybrid benzina di Panda e 500 e, soprattutto, la Nuova 500 esclusivamente elettrica.
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Si può passare all’auto elettrica senza avere un garage?

Una domanda che gli automobilisti oggi spesso si pongono, vista la diffusione sul mercato delle auto elettriche, è se si può avere una vettura di questo tipo anche se non si ha un garage a casa. Certo che è possibile, bisogna chiaramente imparare a gestire le operazioni di ricarica e organizzarsi per non rimanere a piedi.
Chiaramente il consiglio è quello di scegliere un’auto a zero emissioni che abbia una buona autonomia e con possibilità di ricarica rapida, è necessario poi identificare una base di ricarica alternativa al garage e sfruttare le soste per ricariche occasionali. È ovvio che parcheggiare la propria auto elettrica nel garage di casa la sera e svegliarsi la mattina trovandola carica e pronta è comodissimo, e fa risparmiare anche molto tempo e denaro. Vediamo i nostri migliori consigli per avere un’auto elettrica anche se non si possiede un garage.
Trovare un punto di ricarica alternativo al garage di casa
Se non si ha il garage, la cosa importante è avere un punto di ricarica di riferimento; prima di comprare l’auto assicurati di avere una colonnina vicina a casa o al lavoro. Non puoi improvvisare infatti ogni volta che la macchina ha bisogno del rifornimento di energia.
Wall box da esterno
Si possono installare dei wall box anche all’esterno, esistono dei modelli che hanno un buon grado di protezione da polvere e agenti atmosferici. L’ideale sarebbe avere un giardino o un cortile esterno a casa, oppure un box condominiale o una tettoia all’esterno, dove installare la propria stazione di ricarica personale.
Ricaricare l’auto elettrica mentre si è al lavoro
Un’alternativa è ricarica la macchina nelle ore in cui sei in ufficio. Informati se l’azienda in cui lavori ha una colonnina di ricarica per i suoi dipendenti o se ce n’è disponibile una vicina al luogo di lavoro. In questo caso la gestione della macchina è più semplice, chi infatti decide di comprare un’auto EV senza avere il garage, spesso ha la possibilità di ricaricare la sua auto proprio mentre si trova in azienda, durante le ore di lavoro. Calcola altrimenti dove si trova la colonnina di ricarica pubblica più vicina.
Colonnine di ricarica vicino a casa
Se non ci sono colonnine vicino al luogo di lavoro, controlla almeno che ci siano vicino a casa, se non hai appunto il garage. Conviene fare una ricerca per vedere se esiste una stazione di ricarica entro 5 km da casa.
L’alternativa al garage di casa nel tempo libero
Altra alternativa da valutare è la presenza di una colonnina di ricarica in un luogo che si frequenta nel tempo libero, come per esempio il centro commerciale, la piscina, la palestra, il cinema e altri. Si può sfruttare così un momento in cui lasceresti comunque l’auto parcheggiata, per ricaricarla, evitando una sosta extra in un altro momento, risparmiando così tempo.
Come gestire le emergenze
Avere un’auto elettrica ma non possedere un garage a casa significa organizzarsi per tempo e in maniera perfetta, per non rischiare di rimanere a piedi.
Attenzione: tieni sempre pronto un piano B per le emergenze, nei momenti in cui l’auto elettrica non può essere usata.
Può capitare infatti che la colonnina scelta non funzioni per qualche giorno, che debba essere riparata. Cosa fare? Valuta se ci sono altre colonnine di ricarica pubblica vicine a casa o al lavoro, ancora meglio se a casa hai una vettura a motore a combustione come riserva.
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Intercooler: che cos’è e come funziona?

Parliamo di un importante elemento auto, l’intercooler, che forse non tutti conoscono. Di che cosa si tratta? È uno scambiatore di calore, cioè un radiatore (aria-aria o aria-acqua), che abbassa la temperatura dell’aria che proviene dal compressore, prima di immetterla nei cilindri. Perché è importante? Aumenta il rendimento e la potenza del motore e riduce la formazione di ossidi di azoto (NOx).
L’intercooler si trova nei motori sovralimentati, come abbiamo detto quindi raffredda l’aria che esce dal turbocompressore per portarla ad una temperatura ottimale prima di entrare nel motore. Il turbocompressore comprime l’aria in aspirazione e così ne aumenta la temperatura, ma nello stesso tempo abbassa la densità e viene limitata la quantità di aria aspirata.
A cosa serve l’intercooler
Come abbiamo appena detto, abbassa la temperatura nella camera di combustione; in questo modo si allontanano le condizioni in cui si verifica la detonazione e si può bruciare una maggiore quantità di benzina, grazie alla maggiore densità dell’aria introdotta. Le temperature di combustione più basse inoltre limitano la formazione degli NOx. Ecco perché da anni tutti i motori sovralimentati sono dotati di intercooler.
Come funziona l’intercooler?
Sulle auto l’intercooler è installato solitamente tra il turbocompressore e l’aspirazione; è dotato di un radiatore per il raffreddamento che viene generalmente collocato nella parte anteriore del veicolo con una apposita presa d’aria. Attraverso il circuito di raffreddamento, l’intercooler abbassa la temperatura dell’aria aumentandone la densità e aumentando, a parità di pressione, la quantità di carburante nella camera di combustione. Contribuisce quindi a migliorare il rendimento del motore sia per quanto riguarda i consumi sia per quanto riguarda prestazioni e affidabilità.
A quando risale l’utilizzo dell’intercooler?
Si tratta di un elemento che ha iniziato a essere installato sulle auto di serie dai primi anni Ottanta, insieme alla diffusione dei motori turbo. Con l’accoppiata turbo-intercooler, potevano essere aumentate la coppia e la potenza, senza aumentare la cilindrata. Una scelta che dagli anni Duemila è stata sempre più usata dai costruttori per poter ridurre i consumi di carburante, grazie alla cilindrata inferiore.
L’intercooler, per la sua conformazione esterna, raccoglie purtroppo sporco e fango, soprattutto se si usa tanto l’auto nei fuoristrada. A causa del tubo di recupero dei vapori olio, tende a sporcarsi anche all’interno. Questi vapori infatti si condensano nell’intercooler, nella parte più vicina al collettore di aspirazione del motore.
Come smontare l’intercooler
Cosa serve per lo smontaggio dell’intercooler e la pulizia:
- martello;
- chiave fissa da 36mm;
- set di chiavi a bussola;
- cacciaviti;
- prodotti per la pulizia;
- diluente nitro.
Come procedere:
- rimuovere il convogliatore superiore;
- inserire la chiave da 36 mm nel dado del ventolone;
- con un martello, dare qualche colpo da destra verso sinistra alla chiave, per svitare il ventolone;
- rimuovere il convogliatore da dietro il radiatore, svitando le viti;
- smontare la griglia del radiatore;
- rimuovere le plastiche superiori di protezione dei fari;
- svitare la vite che tiene la freccia;
- tirare la freccia verso di sé, per farla sganciare dai due fermi in plastica, e scollegare i connettori delle lampadine,
- con un cacciavite abbastanza lungo, svitare la vite che assicura il baffetto inferiore al fianchetto del parafango, inserendo il cacciavite da un foro predisposto nel passaruota;
- ripetere per entrambi i lati;
- rimossi i baffetti, si può rimuovere la griglia stessa;
- con una chiave o una bussola da 13 mm, svitare entrambe le trombe e staccare i relativi connettori;
- spostando la spugna, svitare la vite che assicura la staffa superiore dell’intercooler e svitare le due viti che assicurano la piastrina inferiore al condensatore dell’aria condizionata;
- rimuovere le piastrine e i tubi che portano l’aria dal turbocompresssore all’intercooler e dall’intercooler al collettore di aspirazione, svitando le fascette;
- svitare le due viti che assicurano l’intercooler al radiatore, una per lato, e sfilare l’intercooler verso l’alto;
- adesso è il momento di lavare l’intercooler con un detersivo sgrassatore e acqua all’esterno, con diluente nitro all’interno, per eliminare i residui d’olio.
Le fasi del rimontaggio
Come rimontare l’intercooler:
- riposizionarlo davanti al radiatore e serrare le viti;
- riposizionare le piastrine dell’intercooler;
- montare le due trombe, ricollegando i connettori;
- riposizionare la griglia del radiatore e i baffetti inferiori e fissarli con le viti;
- reinserire in posizione le frecce, dopo aver collegato i connettori delle lampadine;
- collegare i tubi dell’intercooler e stringere le fascette;
- montare il convogliatore principale;
- riavvitare in posizione il ventolone;
- riposizionare il convogliatore superiore, bloccando le viti.
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Skoda Kodiaq: modelli, prezzi, dotazioni e foto

La Skoda Kodiaq – nata nel 2016 – è una SUV media ceca disponibile a trazione anteriore o integrale. Sviluppata sullo stesso pianale della Seat Tarraco e della Volkswagen Tiguan Allspace, può ospitare fino a sette posti.
In questa guida all’acquisto della Skoda Kodiaq analizzeremo nel dettaglio tutte le versioni presenti in listino della Sport Utility di Mladá Boleslav, una delle migliori proposte del segmento: prezzi, motori, accessori, prestazioni, pregi, difetti e chi più ne ha più ne metta.
Le foto della Skoda Kodiaq
Skoda Kodiaq: le caratteristiche principali
La Skoda Kodiaq è una Sport Utility media ingombrante – circa 4,70 metri di lunghezza – caratterizzata da un bagagliaio immenso.
Alti e bassi, invece, per quanto riguarda l’abitacolo (che presenta qualche imprecisione di troppo alla voce “finiture” nelle zone più nascoste: niente di preoccupante, però, sia chiaro): se è vero che i centimetri a disposizione delle spalle e della testa di chi si accomoda dietro sono parecchi è altrettanto vero che diverse rivali offrono più spazio nella zona delle gambe.

Gli allestimenti della Skoda Kodiaq
Gli allestimenti della Skoda Kodiaq sono sei: Ambition, Executive, Style, S-Tech, Scout, SportLine.
Skoda Kodiaq Ambition
La Skoda Kodiaq Ambition ha un prezzo interessante e una dotazione di serie che comprende:
- 3° poggiatesta centrale posteriore regolabile in altezza
- 4 altoparlanti
- 7 airbag
- 8 altoparlanti
- Alzacristalli elettrici anteriori e posteriori con chiusura di sicurezza per bambini
- Attivazione luci emergenza e sblocco automatico chiusura centralizzata in caso di incidente
- Ausilio partenza in salita
- Bracciolo centrale anteriore con vano Jumbo Box refrigerato e presa da 12V
- Bracciolo posteriore con portabicchieri
- Cappelliera avvolgibile, con posizione intermedia
- Cerchi in lega 17″ Mitykas
- Chiusura centralizzata con telecomando (2 chiavi pieghevoli)
- Climatronic – Climatizzatore automatico bizona con AQS (Air Quality Sensor)
- Drive Mode Select (solo per 4×4)
- Driver Activity Assistant – dispositivo di riconoscimento della stanchezza del conducente
- ESC, incl. ABS, MSR, ASR, EDS, HBA, DSR, RBS, freno multicollisione (MKB), XDS+ e Autohold
- Fari alogeni regolabili manualmente in altezza con luci diurne a LED
- Fari fendinebbia anteriori
- Freno di stazionamento elettromeccanico con funzione Auto Hold
- Front Assistant con riconoscimento pedoni
- Funzione Off-Road (solo per 4×4)
- Ganci fermacarico nel vano bagagli
- Interni Ambition con inserti decorativi
- Kessy Go (sistema di avviamento motore senza chiave)
- Light Assistant (accensione automatica delle luci con funzione Coming/Leaving Home, Tunnel Light e Day Light)
- Limitatore di velocità
- Luci a LED posteriori – base
- Mancorrenti al tetto di colore nero
- Maxi DOT con funzione suggerimento cambio marcia
- Radio Bolero con display di 8″, Bluetooth, 2 prese USB Type-C con connettività Apple, Wi-Fi e assistente vocale Laura
- Regolatore di velocità
- Ricezione radio digitale DAB+
- Sedili anteriori regolabili in altezza
- Sedili posteriori divisi (60:40); pieghevoli; con regolazione (180 millimetri) e regolazione dell’inclinazione dello schienale scorrevole
- Sensore di pioggia
- Sensori di parcheggio psoteriori
- Sistema di ancoraggio Isofix per 2 seggiolini per bambini sui sedili posteriori e 1 sul sedile del passeggero
- Skoda Care Connect – Servizi di chiamata di emergenza (a vita) con Service proattivo (10 anni) e servizi di accesso remoto per un anno
- Smartlink via cavo con Apple CarPlay, Android Auto e MirrorLink
- SmartLink Wireless – funzionalità tramite Wi-Fi per Apple CarPlay e Android Auto (per smartphone compatibili)
- Specchietti retrovisori esterni e maniglie portiere in colore carrozzeria
- Specchietto retrovisore interno schermabile automaticamente
- Specchietti retrovisori esterni regolabili, ripiegabili e riscaldabili elettricamente, schermabili automaticamente
- Supporto lombare sedili anteriori
- Tasche laterali nei sedili anteriori
- Vani portaoggetti nel vano bagagli
- Vani portaoggetti sui lati dietro il passaruota
- Vano nella parte bassa nel pannello strumenti centrale – con chiusura
- Vano portaoggetti nella plancia illuminato e refrigerato
- Vano portaoggetti nella plancia in alto
- Vano portaombrello nella portiera del conducente con ombrello integrato
- Vetri oscurati a partire dal montante B
- Volante multifunzione in pelle a 2 razze (con comandi radio e telefono)
Skoda Kodiaq Executive
La Skoda Kodiaq Executive – la versione che ci sentiamo di consigliare – ha un prezzo interessante, costa 1.400 euro più della Ambition a parità di motore e aggiunge:
- Bluetooth con Wi-Fi
- Colore metallizzato e/o perlato
- Navigatore satellitare “Amundsen” con display di 8″, 2 prese USB Type-C con connettività Apple, Web Radio, mappe Europa 2,5D aggiornabili gratuitamente, SSD 64 GB, assistente vocale Laura, Wi-Fi e servizi infotainment online per 1 anno
- Sensori di parcheggio anteriori
Skoda Kodiaq Style
La Skoda Kodiaq Style ha un prezzo convincente, costa 2.300 euro più della Executive a parità di motore e aggiunge:
- Adaptive Cruise Control – regolatore di velocità fino a 210 km/h con regolazione automatica della distanza e funzione di frenata di emergenza
- Cerchi in lega 19″ Triglav
- Cornice finestrini laterali cromata
- Fari fendinebbia con funzione curvante
- Fari full LED con AFS (Adaptive Frontlight System), con regolazione dinamica, lavafari a scomparsa integrati
- Illuminazione vano piedi anteriore e posteriore
- Inserti decorativi Style
- Interni in misto pelle/tessuto
- Kessy Full (sistema di apertura-chiusura porte e avviamento motore senza chiave) su tutte le 4 portiere
- Luci posteriori a LED con luci per l’illuminazione della targa posteriore
- Mancorrenti al tetto di colore argento
- Tecnologia LED per illuminazione Ambient Light multicolor con 10 colori
- Niente colore metallizzato e/o perlato
Skoda Kodiaq S-Tech
La Skoda Kodiaq S-Tech, contraddistinta da un eccellente rapporto prezzo/dotazione, costa 3.400 euro più della Ambition a parità di motore e aggiunge:
- Auto Light Assistant
- Fari full LED con AFS, con regolazione dinamica e fari fendinebbia con funzione curvante
- Adaptive Lane Assistant
- Lavafari integrati
- Luci posteriori a LED con luci per l’illuminazione della targa posteriore
- Maxi DOT – display multifunzione con computer di bordo a colori
- Navigatore satellitare “Amundsen” con display di 8″, 2 prese USB Type-C con connettività Apple, Web Radio, mappe Europa 2,5D aggiornabili gratuitamente, SSD 64 GB, assistente vocale Laura, Wi-Fi e servizi Infotainment Online per 1 anno
- Predictive Cruise Control – regolatore di velocità fino a 210 km/h con regolazione automatica della distanza e funzione di frenata di emergenza
- Sedili anteriori riscaldabili
- Sensori di parcheggio anteriori e posteriori
- Side Assistant con Rear Traffic Alert
- Sistema di riconoscimento segnaletica stradale
- Spia allacciamento cinture di sicurezza e avviso acustico per 7 posti
- Telecamera posteriore
- Terza fila di sedili con bracciolo nella seconda fila, sistema piano di carico con doppio fondo
- Traffic Jam Assistant (per DSG)
- Ugelli lavavetri riscaldabili
- Volante riscaldabile
Skoda Kodiaq Scout
La Skoda Kodiaq Scout – un po’ povera – aggiunge alla dotazione della Ambition:
- Battitacco decorativi anteriori e posteriori
- Bluetooth con Wi-Fi
- Cerchi in lega da 19″ Braga in antracite
- Fari full LED con AFS, con regolazione dinamica e fari fendinebbia con funzione curvante
- Illuminazione vano piedi anteriore e posteriore
- Inserti decorativi effetto legno
- Interni in Alcantara e pelle con logo Scout
- Interno delle portiere rivestito in Alcantara
- Kessy Full
- Lavafari integrati
- Luci posteriori LED – Top
- Mancorrenti al tetto in colore argento e cornici dei finestrini cromati
- Navigatore satellitare “Amundsen” con display di 8″, 2 prese USB Type-C con connettività Apple, Web Radio, mappe Europa 2,5D, SSd 64 GB aggiornabili gratuitamente, assistente vocale Laura, Wi-Fi e servizi infotainment online per 1 anno
- Paraurti anteriore e posteriore con componenti argentate Look off-road
- Parking Distance Control – Sensori di parcheggio anteriori con funzione frenante
- Pedaliera con inserti in acciaio
- Protezione inferiore supplementare del motore e protezione antipietrisco per il sottoscocca
- Sedili anteriori riscaldabili
- Specchietti esterni in alluminio
- Sterzo progressivo
- Tecnologia LED per illuminazione Ambient Light multicolor con 10 colori
- Volante riscaldabile
Skoda Kodiaq SportLine
La Skoda Kodiaq SportLine – conveniente ma un po’ povera – costa 5.600 euro più della Ambition a parità di motore e aggiunge:
- Adaptive Cruise Control
- Battitacco decorativi anteriori e posteriori
- Cerchi in lega da 19″ Triglav in antracite
- Cielo nero
- Colore non metallizzato speciale
- Cornice della calandra di colore nero lucido
- Cornice dei finestrini di colore nero
- Fari full LED con AFS, con regolazione dinamica e fari fendinebbia con funzione curvante
- Illuminazione vano piedi anteriore e posteriore
- Inserti decorativi carbon-look
- Interno delle portiere rivestito in Alcantara
- Kessy Full
- Lavafari integrati
- Luci posteriori LED – Top
- Navigatore satellitare “Amundsen” con display di 8″, 2 prese USB Type-C con connettività Apple, Web Radio, mappe Europa 2,5D, SSD 64 GB aggiornabili gratuitamente, assistente vocale Laura, Wi-Fi e servizi infotainment online per 1 anno
- Parking Distance Control
- Pedaliera con inserti in acciaio
- Sedile conducente con supporto lombare regolabile elettricamente con funzione di memoria
- Sedili sportivi in Tecnofibra ArtVelours e pelle con cuciture grigie
- Specchietti esterni di colore nero lucido regolabili, ripiegabili e riscaldabili elettricamente, schermabili automaticamente con funzione memoria e luci di ingombro laterali
- Sterzo progressivo
- Tappetini in tessuto con cuciture grigie
- Tecnologia LED per illuminazione Ambient Light multicolor con 10 colori
- Volante multifunzione sportivo a 3 razze in pelle traforata con leve cambio DSG

Skoda Kodiaq: modelli e prezzi di listino
Di seguito troverete tutte le caratteristiche delle versioni della Skoda Kodiaq. La gamma motori della SUV media ceca è composta da tre unità sovralimentate vivaci e silenziose:
- un 1.5 turbo benzina TSI da 150 CV
- un 2.0 turbodiesel TDI da 150 CV
- un 2.0 turbodiesel TDI da 200 CV
Skoda Kodiaq 1.5 TSI (da 29.200 euro)
La Skoda Kodiaq 1.5 TSI (prezzi fino a 37.000 euro) è l’unica variante a benzina della crossover ceca e punta più sul comfort e sui bassi consumi che sul divertimento: il cambio automatico DSG (doppia frizione) a sette rapporti predilige le andature rilassate e nelle curve il peso si fa sentire. Il motore ha una cilindrata più elevata rispetto alle rivali, non una buona notizia per chi vuole risparmiare sull’assicurazione RC Auto.
Skoda Kodiaq 2.0 TDI 150 CV (da 35.350 euro)
La Skoda Kodiaq 2.0 TDI 150 CV (prezzi fino a 43.350 euro) è la versione “entry level” a gasolio della Sport Utility esteuropea e monta un motore 2.0 (una cilindrata importante che non aiuta a risparmiare sull’assicurazione RC Auto) ricco di cavalli e di coppia – 360 Nm – in grado di offrire una spinta molto corposa ai bassi regimi. Il peso elevato incide negativamente sull’agilità nelle curve e sui consumi (le emissioni di CO2 elevate, oltretutto, le impediscono di beneficiare dell’Ecobonus) e il cambio automatico DSG è più adatto a una guida rilassata.
Skoda Kodiaq 2.0 TDI 200 CV (da 43.870 euro)
La Skoda Kodiaq 2.0 TDI 200 CV (prezzi fino a 45.770 euro) è la versione diesel della SUV media di Mladá Boleslav che ci sentiamo di consigliare. 50 CV in più che contribuiscono ad incrementare il piacere di guida e il coinvolgimento.

Skoda Kodiaq: gli optional
La dotazione di serie della Skoda Kodiaq andrebbe a nostro avviso arricchita con tre optional fondamentali: il Parking Distance Control (350 euro: sensori di parcheggio anteriori e posteriori con frenata automatica), il pacchetto Travel Assistant Pack – Basic (1.400 euro: Adaptive Lane Assistant, Side Assistant con Rear traffic Alert, Adaptive Cruise Control, ugelli lavavetri riscaldabili, Maxi DOT a colori e sulle versioni DSG Traffic Jam Assistant e Emergency Assistant) e la vernice metallizzata (730 euro).
Sulla variante Executive aggiungeremmo invece l’Auto Light Assistant (210 euro, sistema di controllo automatico dei fari abbaglianti), il tetto panoramico apribile elettricamente (1.260 euro) e il pacchetto Travel Assistant Pack – Top (1.450 euro: Adaptive Lane Assistant, Side Assistant con Rear traffic Alert, Predictive Cruise Control – regolatore di velocità fino a 210 km/h con regolazione automatica della distanza e funzione di frenata di emergenza, ugelli lavavetri riscaldabili, sistema di riconoscimento segnaletica stradale, Maxi DOT a colori e sulle versioni DSG Traffic Jam Assistant e Emergency Assistant). Questi ultimi due accessori starebbero bene anche sulla Style (con il pacchetto Travel Assistant Pack – Top a 1.280 euro con l’aggiunta dell’Auto Light Assistant) insieme alla tinta metallizzata.
Il tetto apribile e la vernice metallizzata andrebbero acquistati anche sulle versioni SportLine, S-Tech e Scout della Skoda Kodiaq insieme al Kessy Full (280 euro: Keyless Entry, Start and exit System, sistema di blocco/sblocco portiere senza chiave su tutte le 4 portiere con allarme volumetrico con sirena complementare e Safe System).
Skoda Kodiaq usata
Le Skoda Kodiaq sono facili da trovare usate: bastano poco più di 15.000 euro per una 2.0 TDI 190 CV del 2017 con oltre 100.000 km sul groppone.
Skoda Kodiaq dimensioni
La Skoda Kodiaq è lunga 4,70 metri (4,71 la Scout), larga 1,88 metri e alta 1,68 metri (1,69 per le varianti Scout e SportLine).
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Freno a mano elettrico, come funziona?

Nelle auto di ultima generazione, ormai già da qualche anno, il freno a mano con la classica leva è stato sostituito da quello elettrico. Una soluzione che conferisce alla vettura un senso di lusso, eleganza e discrezione. All’inizio questo dispositivo era montato solo su modelli di una certa fascia di prezzo, ma con il passare del tempo è diventato d’uso comune ormai su automobili di ogni tipo e costo. Chi è abituato al classico freno a mano, non vedendo la leva, si chiederà se quello elettrico è in grado di garantire una maggiore sicurezza: vediamo nel dettaglio come funziona, i vantaggi e gli svantaggi.
Come funziona il freno a mano elettrico
Il freno a mano elettrico è composto da una centralina e da un pulsante. Quando si preme il pulsante, le ganasce posteriori si attivano, chiudendosi o aprendosi a seconda della loro posizione di partenza. Rispetto al freno a mano classico, dotato di leva, quello elettrico è gestito semplicemente attraverso il pulsante di attivazione.
Freno a mano elettrico ibrido
I sistemi elettronici di stazionamento possono avvalersi di due diverse tecnologie che differiscono tra di loro: quella ibrida e quella full electric. Per quanto riguarda la tecnologia ibrida, il funzionamento richiama a grandi linee quello del freno a mano classico con la leva e in certi casi può rappresentare un vantaggio, in quanto l’azionamento non è interamente elettronico ma ha anche una componente meccanica. Bisogna anche dire che nel lungo periodo, la stessa componente meccanica può usurarsi o allentarsi, perdendo la sua efficacia. In situazioni di temperature particolarmente rigide, inoltre, il sistema può avere dei tempi di reazione più lenti e in alcuni casi potrebbe anche bloccarsi.
Freno a mano full electric
Il freno a mano elettrico che si avvale della tecnologia full electric, invece, presenta due motorini che ingranano su un meccanismo che agisce direttamente sulle pinze freno. In questo caso si parla di freno elettrico integrato nelle pinze: il grande vantaggio di tale sistema è la forza frenante potenziata rispetto a quella che viene normalmente esercitata. Questo sistema, inoltre, può coinvolgere anche le ruote anteriori, così da garantire maggiore sicurezza soprattutto in caso di situazioni di emergenza.
I vantaggi del freno a mano elettrico
Sono numerosi i vantaggi derivati dalla presenza del freno a mano elettrico a bordo di una vettura. Il sistema elettronico di stazionamento viene attivato attraverso la pressione di un pulsante e consente al guidatore di evitare lo sforzo muscolare necessario con la classica leva. Trattandosi di un componente elettronico, in molte auto si attiva appena si spegne il motore per poi attivarsi di nuovo quando si riparte.
La ripartenza in salita diventa più immediata e più facile da fare: il dispositivo Hill Holder, infatti, è in grado di rilevare la pendenza e non far arretrare la vettura, dando la possibilità al conducente di attivare frizione e acceleratore e ripartire senza troppi sforzi. Con il freno a mano elettrico, inoltre, le vetture risultano più leggere in termini di peso.
Freno a mano elettrico: gli svantaggi
Al netto dei vantaggi, come sempre esistono anche degli svantaggi. Il freno a mano elettrico, per esempio, non è sempre ben visibile: alcuni modelli di auto hanno il pulsante sulla portiera, altri sotto al volante. Sostituire le pastiglie dei freni posteriori richiede un intervento particolare, un’operazione di taratura elettronica da fare in officina. Il prezzo dei sistemi elettronici di stazionamento, inoltre, risultano leggermente superiori rispetto a quelli classici. Il freno a mano elettronico, infine, non è adatto alla guida sportiva in pista: la mancanza della leva impedisce di eseguire curve a sbandata controllata tipiche dei rally.
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Frizione dura, cosa fare e come comportarsi

La frizione, tra tutti i componenti di un’automobile, è uno di quelli più esposti a usura, non solo a lungo termine ma anche sul breve e medio periodo. Non a caso la frizione viene controllata ogni volta che la vettura è sottoposta alle verifiche periodiche, ovvero sia il tagliando. La maggior parte delle vetture presenti sul mercato hanno un cambio manuale che prevede l’azionamento della frizione mediante l’apposito pedale, mentre quelle con il cambio automatico hanno solamente freno e acceleratore. A causa del suo funzionamento, la frizione può diventare dura: si tratta di uno dei problemi più comuni sulle auto a cambio manuale.
Cos’è la frizione dura
La frizione è dura quando il pedale apposito risulta molto pesante e per l’automobilista diventa più faticoso metterlo in funzione mediante il piede. In questo caso il pedale oppone una maggiore resistenza rispetto alle normali condizioni di esercizio. Per questo motivo, chi si trova alla guida deve usare più forza per poterlo spingere fino in fondo e inserire contemporaneamente la marcia adatta alle condizioni della guida. Pur trattandosi di un’anomalia, non è un problema gravissimo: l’importante è accorgersene in tempo e intervenire tempestivamente, così da non peggiorare la situazione.
Frizione dura: le cause
Sono diverse le cause che portano all’indurimento del pedale della frizione. Generalmente il problema è legato al cavo che può essere sporco o usurato, al leveraggio oppure a uno degli organi del sistema idraulico che azione la frizione. Anche l’accumulo di detriti o la scarsa lubrificazione degli organi meccanici sono fattori che possono portare all’appesantimento del pedale della frizione. Nel caso delle frizioni idrauliche, la durezza della frizione può essere causata da un problema al reggispinta, il cuscinetto che si trova tra la leva della frizione e lo spingidisco.
Cosa succede quando la frizione è dura
Quando la frizione della propria automobile diventa dura, è bene prestare molta attenzione e cercare di non utilizzare l’autovettura: l’indurimento del pedale in caso di stress eccessivo, infatti, può comportare la rottura del cavo. In caso di rottura, la conseguenza sarebbe molto grave: risulterebbe impossibile inserire le marce e guidare.
Come comportarsi quando la frizione diventa dura
Se la frizione è dura, oltre a evitare di guidare, bisogna provvedere a intervenire per ripararla e ripristinarla. Di norma è bene rivolgersi sempre a un meccanico, ma ci sono dei casi in cui si può anche provvedere in autonomia. Se il problema è la lubrificazione, per esempio, è possibile optare per il fai da te. Anche in caso di presenza di detriti nel cavo e nei leveraggi è sufficiente ripulire le parti interessate utilizzando un prodotto specifico: è facile reperire dei detergenti appositi per parti meccaniche che si trovano in commercio a prezzi non proibitivi e consentono di effettuare una buona manutenzione della propria auto.
Riparare la frizione dura: i costi
Gli interventi di manutenzione e riparazione in caso di frizione dura, e i loro costi, variano a seconda del tipo di problema. Nel caso in cui si debba provvedere al ripristino dell’olio della frizione, andando a lubrificare cavi e leveraggi, la spesa non è particolarmente onerosa. La situazione cambia se la frizione dura è causata da un cavo talmente usurato da dover essere sostituito: in questo caso la spesa inizia a prevedere un costo maggiore. Generalmente, per questo tipo di interventi, in media si spendono circa 100 euro dal meccanico: la spesa comprende anche il costo della manodopera e quelli dei pezzi di ricambio utilizzati.
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Come si guida un’auto ibrida? I nostri consigli utili

Oggi siamo sempre più attenti all’ambiente e all’inquinamento, anche per quanto riguarda la mobilità e le emissioni auto. Per questo motivo tutti i produttori del settore si stanno concentrando sempre più sulle nuove tecnologie, quali le motorizzazioni elettriche e ibride. Sistemi che consentono di risparmiare molto sui costi del carburante e anche di ridurre i livelli di emissioni inquinanti.
La speranza è quindi quella di raggiungere un giorno una transizione completa della mobilità, un passaggio dalle classiche motorizzazioni a benzina e diesel verso quelle elettrificate. Ad ora quel momento sembra ancora così tanto lontano nonostante, come abbiamo detto, molti costruttori stiano realizzando nuovi modelli ibridi e elettrici ed inserendoli nei loro listini, con buone capacità di vendita. Concentriamoci adesso sulla tecnologia ibrida, che offre molti vantaggi, vediamo tutto quello che bisogna sapere sulla guida di un veicolo ibrido e i consigli per un migliore utilizzo.
I vantaggi dell’elettrico nella guida ibrida
Il primo vantaggio è legato all’avviamento in modalità completamente elettrica dell’auto ibrida, oltre che alla tecnologia di ottimizzazione del recupero dell’energia. Le vetture ibride vengono progettate dai costruttori con la massima attenzione, per dare agli automobilisti il ‘potere’ di viaggiare il più possibile in elettrico, assicurando quindi degli spostamenti più silenziosi. E non è tutto, la tecnologia ibrida permette anche di guidare con accelerazioni più decise e manovre più morbide, in modo da garantire il massimo comfort di guida.
Il commutatore intelligente e i suoi pregi
Il conducente dell’auto ibrida ha la possibilità di passare dalla modalità ibrida a quella elettrica grazie al commutatore intelligente, quando la batteria è abbastanza carica.
Altro vantaggio è rappresentato dal cambio automatico, in grado di garantire la trasmissione delle marce e il passaggio dalla modalità ibrida a quella elettrica a seconda della pressione sul pedale dell’acceleratore e anche del livello di carica della batteria della macchina. L’auto all’avvio è in modalità elettrica automaticamente, e lo rimane fino ad una velocità compresa tra i 70 e i 130 km/h. Questo vuol dire che, se all’automobilista serve più potenza oppure se alla vettura manca la carica della batteria, allora passa in modalità termica.
Circolare in città o sulle lunghe distanze con l’auto ibrida
Questa tipologia di vetture è perfetta per la circolazione urbana, il traffico del centro cittadino infatti è proprio l’ideale per i veicoli ibridi, che possono ‘decidere’ di viaggiare in elettrico praticamente per tutto il tempo, evitando consumi e emissioni inutili.
L’auto ibrida offre una maggiore autonomia rispetto a quelle diesel o alimentate a benzina, assicurata sia dal motore termico che dalla batteria. Quest’ultima si ricarica grazie all’energia cinetica che viene immagazzinata dalla vettura durante le fasi di frenata o in discesa, alimentando il motore elettrico.
I viaggi in autostrada con l’auto ibrida
L’esperienza di guida garantita da una vettura ibrida in autostrada non ha eguali, grazie alla possibilità di alternare le differenti tipologie di trazione disponibili. Ovviamente quella ibrida offre maggiore autonomia, oltre a un’accelerazione più decisa, grazie all’equilibrio tra le due differenti motorizzazioni. Il grande vantaggio, che invece per le auto elettriche rimane ancora un limite (l’ansia da autonomia e ricarica), è il fatto che se la batteria si scarica allora subentra in automatico il motore a combustione, che permette al conducente di proseguire il suo viaggio in autostrada.
Come risparmiare con l’auto ibrida
Questa tipologia di motorizzazione non solo consente di risparmiare per quanto riguarda i consumi di carburate, ma anche nei costi di manutenzione. Infatti l’usura del motore termico è minore proprio per il fatto che viene usato in alternanza con il motore elettrico, tutti gli interventi di manutenzione quindi sono meno frequenti. Questo permette un gran risparmio.
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Promozioni Ford di marzo 2021

Anche a marzo 2021 le promozioni Ford sono ricche di sconti interessanti, sostenuti spesso da incentivi statali.
Le offerte più interessanti del mese riguardano soprattutto SUV piccole, anche se non mancano proposte di altri segmenti. Scopriamole insieme.
Promozioni Ford di marzo 2021

Ford Fiesta
La Ford Fiesta 1.1 Connect costa ufficialmente 17.050 euro ma grazie alle promozioni di marzo 2021 della Casa statunitense e all’Ecobonus statale (valido a fronte di rottamazione di un veicolo immatricolato prima dell’1 gennaio 2011, per l’accesso all’Ecobonus è necessario versare un acconto obbligatorio di 1 euro, il Ford Partner applicherà un euro di sconto aggiuntivo alla promozione in corso) bastano 12.050 euro per acquistarla. La cifra può scendere ulteriormente – 11.300 euro – se si aderisce al finanziamento Ford Credit (TAN 5,99%, TAEG 8,15%, km totali 30.000, costo esubero 0,20 euro/km): anticipo zero, 36 rate da 186,37 euro e una maxirata finale da 7.331,50 euro.

Ford Focus
Grazie alle promozioni Ford di marzo 2021 e all’Ecobonus statale (valido a fronte di rottamazione di un veicolo immatricolato prima dell’1 gennaio 2011, per l’accesso all’Ecobonus è necessario versare un acconto obbligatorio di 1 euro) la Focus “base” – la 1.0 EcoBoost 100 CV – costa 17.350 euro anziché 23.300. La cifra può scendere a 16.600 euro in caso di adesione al finanziamento Ford Credit (TAN 5,99%, TAEG 7,56%, km totali 30.000, costo esubero 0,20 euro/km): anticipo zero, 36 rate da 267,37 euro e una maxirata finale da 10.718 euro.

Ford Focus Hybrid
Da 25.150 a 19.350 euro: è questo lo sconto previsto dalle promozioni Ford di marzo 2021 e dall’Ecobonus statale (valido a fronte di rottamazione di un veicolo immatricolato prima dell’1 gennaio 2011, per l’accesso all’Ecobonus è necessario versare un acconto obbligatorio di 1 euro) sulla Focus 1.0 EcoBoost Hybrid 125 CV Business. Il prezzo può calare ulteriormente (18.600 euro) se si aderisce al finanziamento Ford Credit (TAN 5,99%, TAEG 7,42%, km totali 30.000, costo esubero 0,20 euro/km): anticipo zero, 36 rate da 296 euro e una maxirata finale da 12.072 euro.

Ford Mondeo SW
L’offerta di noleggio a lungo termine della Ford Mondeo SW 2.0 EcoBlue 150 CV aut. Titanium Business con vernice metallizzata dura 48 mesi/60.000 km ed è valida solo per vetture in pronta consegna. Anticipo di 4.200 euro e un canone mensile di 395 euro/mese IVA esclusa che comprende: immatricolazione, assicurazione RCA (massimale 26 mln, franchigia 250 euro), copertura furto (franchigia 10% su Eurotax Blu), Kasko/Incendio (franchigia 500 euro), PAI assicurazione infortuni sul conducente (massimale 150.000 euro, franchigia 3%), manutenzione ordinaria e straordinaria, assistenza stradale e gestione sinistri.

Ford EcoSport
Le promozioni Ford di marzo 2021 unite all’Ecobonus statale (valido a fronte di rottamazione di un veicolo immatricolato prima dell’1 gennaio 2011, per l’accesso all’Ecobonus è necessario versare un acconto obbligatorio di 1 euro, il Ford Partner applicherà un euro di sconto aggiuntivo alla promozione in corso) permettono di acquistare la EcoSport 1.0 EcoBoost 125 CV Titanium con uno sconto di 6.000 euro (da 23.000 a 17.000 euro). La cifra può calare a quota 16.250 euro in caso di adesione al finanziamento Ford Credit (TAN 5,99%, TAEG 7,56%, km totali 30.000, costo esubero 0,20 euro/km): anticipo zero, 36 rate da 248,22 euro e una maxirata finale da 11.040 euro.

Ford EcoSport ST-Line
La Ford EcoSport 1.0 EcoBoost 125 CV ST-Line costa ufficialmente 24.000 euro ma grazie alle promozioni di marzo 2021 della Casa statunitense bastano 18.000 euro per acquistarla. La cifra può scendere a 17.250 euro in caso di adesione al finanziamento Ford Credit (TAN 5,99%, TAEG 7,48%, km totali 30.000, costo esubero 0,20 euro/km): anticipo zero, 36 rate da 261,44 euro e una maxirata finale da 11.760,01 euro.

Ford Puma
Grazie allo sconto offerto dalle promozioni Ford di marzo 2021 e all’Ecobonus statale (valido a fronte di rottamazione di un veicolo immatricolato prima dell’1 gennaio 2011, per l’accesso all’Ecobonus è necessario versare un acconto obbligatorio di 1 euro) sono sufficienti 17.000 euro – anziché 21.000 – per portarsi a casa la Puma più economica in commercio: la 1.0 EcoBoost 95 CV. Il prezzo può scendere ulteriormente (15.500 euro) in caso di adesione al finanziamento Ford Credit (TAN 5,99%, TAEG 7,67%, km totali 30.000, costo esubero 0,20 euro/km): anticipo zero, 36 rate da 232,57 euro e una maxirata finale da 10.080 euro.

Ford Puma Hybrid
Le promozioni Ford di marzo 2021 unite all’Ecobonus statale (valido a fronte di rottamazione di un veicolo immatricolato prima dell’1 gennaio 2011, valido a fronte di rottamazione di un veicolo immatricolato prima dell’1 gennaio 2011, per l’accesso all’Ecobonus è necessario versare un acconto obbligatorio di 1 euro, il Ford Partner applicherà un euro di sconto aggiuntivo alla promozione in corso) permettono di acquistare la Puma 1.0 EcoBoost 125 CV Hybrid Titanium con 18.750 euro anziché 24.000. La cifra può calare ulteriormente (18.000 euro) se si aderisce al finanziamento Ford Credit (TAN 5,99%, TAEG 7,45%, km totali 30.000, costo esubero 0,20 euro/km): anticipo zero, 36 rate da 247,90 euro e una maxirata finale da 12.480 euro.

Ford Kuga
Da 26.800 a 21.500 euro: è questo lo sconto previsto dalle promozioni Ford di marzo 2021 sulla Kuga “base” (la 1.5 EcoBoost 120 CV). La cifra può scendere a 20.750 euro in caso di adesione al finanziamento Ford Credit (TAN 3,45%, TAEG 4,62%, km totali 30.000, costo esubero 0,20 euro/km): anticipo zero, 36 rate da 312,38 euro e una maxirata finale da 12.596 euro.

Ford Explorer
A marzo 2021 la Ford Explorer costa 67.250 euro anziché 81.000 euro. Il finanziamento abbinato (TAN 5,99%, TAEG 6,64%, km totali 45.000, costo esubero 0,20 euro/km) comprende: anticipo di 7.400 euro, 36 rate da 997,01 euro e una maxirata finale da 35.640 euro.
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Costi di gestione dell’auto: come fare a risparmiare?

Oggi l’auto è un bene praticamente indispensabile, in quasi tutte le famiglie c’è più di una macchina, una volta invece bastava un solo veicolo per tutti. Questo perché le abitudini di vita sono cambiate, è raro avere il posto di lavoro vicino a casa, da poter raggiungere a piedi o in bici, e oltretutto la macchina è diventata anche uno status symbol.
In ogni caso l’auto comporta delle spese di gestione non di certo indifferenti, anzi. In questo articolo proviamo a darti alcuni consigli per risparmiare, i metodi che possono aiutarti a spendere meno nell’utilizzo della tua vettura.
Come risparmiare sull’assicurazione auto
Il consiglio è quello di cambiare compagnia ogni volta che scade il contratto annuale, ovviamente solo se risulta vantaggioso farlo. Spesso infatti le assicurazioni applicano degli sconti molto convenienti ai nuovi clienti, che permettono di risparmiare molto denaro. Basta usare dei comparatori online per trovare la compagnia più economica.
Controllare le gomme e scegliere il distributore più economico
È molto importante controllare la pressione delle gomme durante l’anno. Il gommista in genere consiglia di fare la verifica almeno ogni due mesi, in modo che gli pneumatici possano ‘vivere’ fino a due o tre anni in più. Trascurare un treno di gomme potrebbe significare diminuire drasticamente la loro durata anche fino a solo un anno.
Ogni benzinaio applica prezzi diversi per il carburante, cercate sempre il più conveniente per risparmiare, che non sia ovviamente fuori mano perché, se per risparmiare qualche centesimo dovete fare strada extra annullando il ‘guadagno’, non vale certo la pena.
Manutenzione auto: come risparmiare
In questo caso è molto importante far controllare l’auto periodicamente. Si può risparmiare affidandosi solo ed esclusivamente a un buon professionista che vanta servizi dall’ottimo rapporto qualità/prezzo. Prima di scegliere dove andare, chiedi più preventivi; in ogni caso, far vedere l’auto dal meccanico periodicamente permette di evitare di spendere cifre altissime per danni molto gravi dovuti alla mancanza di manutenzione.
Auto usata
Comprare un’auto usata è sicuramente vantaggioso rispetto all’acquisto di una vettura nuova. Ancora meglio se si decide di optare per una macchina elettrica di seconda mano. Innanzitutto si risparmia sul prezzo di listino rispetto al nuovo e poi c’è da sapere che la manutenzione è vantaggiosa, i costi di gestione dei modelli a zero emissioni sono più bassi di quelli delle vetture con motore termico.
La manutenzione ordinaria e straordinaria di questa tipologia di veicoli consentono sicuramente di risparmiare, il motivo è molto semplice: ci sono meno parti meccaniche soggette a usura; facciamo qualche esempio per chiarire la questione? Le auto elettriche non hanno la frizione e nemmeno un motore a scoppio. Questo significa che non è necessario fare il cambio dell’olio, non ci sono le candele e nemmeno la marmitta, manca il filtro dell’aria, non vi è alcuna coppa dell’olio, nessun alternatore, l’auto elettrica non ha nemmeno il motorino di avviamento, non ha pompa dell’acqua, filtro carburante e molti altri elementi soggetti a danneggiamenti e usura a causa del tempo e dell’utilizzo del mezzo stesso.
Altro vantaggio? Il carburante! La benzina e il gasolio costano senza alcun dubbio molto di più rispetto all’energia elettrica. Altri vantaggi sono dovuti all’esenzione dal pagamento del bollo e allo sconto sull’assicurazione.
La soluzione che fa risparmiare tutti è il noleggio a lungo termine
Questa tipologia di contratto, che ormai conosciamo molto bene, ne abbiamo infatti parlato spesso, consente di usufruire di vantaggi non indifferenti. Uno tra tutti il Super Ammortamento, un ottimo vantaggio fiscale, da considerare prima di decidere se comprare una macchina nuova o noleggiarla.
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Promozioni Peugeot di marzo 2021

Le promozioni Peugeot a marzo 2021 sono particolarmente “succose”: sconti interessanti uniti a incentivi statali importanti.
Le proposte più ghiotte del mese riguardano soprattutto piccole, compatte e SUV piccole, anche se non mancano modelli di altri segmenti. Scopriamoli insieme.
Promozioni Peugeot di marzo 2021

Peugeot 108
La Peugeot 108 5 porte Active costa ufficialmente 13.200 euro ma grazie alle promozioni di marzo 2021 della Casa francese e agli incentivi (validi in caso di rottamazione di un veicolo omologato in una classe inferiore ad Euro 6 intestato da almeno 12 mesi che sia stato immatricolato prima dell’1 gennaio 2011) bastano 7.900 euro per acquistarla. L’offerta – valida per vetture in stock – va abbinata al finanziamento i-Move Avantage (TAN 5,49%, TAEG 8,84%, 30.000 km): anticipo di 1.649 euro, 35 rate mensili da 89 euro e una maxirata finale da 5.352 euro.

Peugeot 208
Grazie alle promozioni Peugeot di marzo 2021 e agli incentivi (validi in caso di rottamazione di un veicolo omologato in una classe inferiore ad Euro 6 intestato da almeno 12 mesi che sia stato immatricolato prima dell’1 gennaio 2011) bastano 10.900 euro anziché 15.800 per acquistare la 208 PureTech 75 Like. L’offerta è valida solo per vetture in stock ed esclusivamente se si aderisce al finanziamento i-Move Avantage (TAN 5,49%, TAEG 7,89%, 45.000 km): anticipo di 1.647 euro, 35 rate mensili da 129 euro e una maxirata finale da 7.410 euro.

Peugeot 308
L’unione tra sconti e incentivi (validi in caso di rottamazione di un veicolo omologato in una classe inferiore ad Euro 6 intestato da almeno 12 mesi che sia stato immatricolato prima dell’1 gennaio 2011) consente di acquistare a marzo 2021 la Peugeot 308 BlueHDi Active Pack con 17.900 euro invece di 26.000. L’offerta è valida per vetture in stock ed esclusivamente in caso di adesione al finanziamento i-Move Avantage (TAN 5,49%, TAEG 7,22%, 45.000 km): anticipo di 4.071 euro, 35 rate mensili da 199 euro e una maxirata finale da 10.178 euro.

Peugeot 308 SW
Da 27.000 a 18.900 euro: è questo lo sconto previsto dalle promozioni Peugeot di marzo 2021 unite agli incentivi (validi in caso di rottamazione di un veicolo omologato in una classe inferiore ad Euro 6 intestato da almeno 12 mesi che sia stato immatricolato prima dell’1 gennaio 2011) sulla 308 SW BlueHDi Active Pack. L’offerta è valida solo per vetture in stock ed esclusivamente se si aderisce al finanziamento i-Move Avantage (TAN 5,49%, TAEG 7,15%, 45.000 km): anticipo di 4.475 euro, 35 rate mensili da 199 euro e una maxirata finale da 10.880 euro.

Peugeot 508
A marzo 2021 è possibile acquistare la Peugeot 508 BlueHDi Allure Pack con 29.900 euro anziché 38.500 euro: merito delle promozioni del Leone e degli incentivi (validi in caso di rottamazione di un veicolo omologato in una classe inferiore ad Euro 6 intestato da almeno 12 mesi che sia stato immatricolato prima dell’1 gennaio 2011). L’offerta è valida solo per vetture in stock ed esclusivamente in caso di adesione al finanziamento i-Move Avantage (TAN 5,49%, TAEG 6,57%, 45.000 km): anticipo di 5.740 euro, 35 rate mensili da 299 euro e una maxirata finale da 18.786 euro.

Peugeot 2008
La Peugeot 2008 PureTech 100 Active Pack costa ufficialmente 22.750 euro ma grazie alle promozioni di marzo 2021 della Casa francese e agli incentivi (validi in caso di rottamazione di un veicolo omologato in una classe inferiore ad Euro 6 intestato da almeno 12 mesi che sia stato immatricolato prima dell’1 gennaio 2011) sono sufficienti 16.900 euro per acquistarla. L’offerta è valida per vetture in stock e solo se si aderisce al finanziamento i-Move Avantage (TAN 5,49%, TAEG 7,08%, 30.000 km): anticipo di 2.771 euro, 35 rate mensili da 149 euro e una maxirata finle da 12.357 euro.

Peugeot 3008
Grazie alle promozioni Peugeot di marzo 2021 e agli incentivi (validi in caso di rottamazione di un veicolo omologato in una classe inferiore ad Euro 6 intestato da almeno 12 mesi che sia stato immatricolato prima dell’1 gennaio 2011) sono sufficienti 27.900 euro – invece di 34.750 euro – per portarsi a casa la 3008 BlueHDi Allure Pack. L’offerta è valida solo per vetture in stock ed esclusivamente se si aderisce al finanziamento i-Move Avantage (TAN 5,49%, TAEG 6,56%, 45.000 km): anticipo di 3.459 euro, 35 rate mensili da 299 euro e una maxirata finale da 18.803 euro.

Peugeot 5008
29.900 euro (anziché 37.500): basta questa cifra, a marzo 2021, per acquistare una Peugeot 5008 BlueHDi 130 Allure Pack. Merito delle promozioni del brand transalpino e degli incentivi (validi in caso di rottamazione di un veicolo omologato in una classe inferiore ad Euro 6 intestato da almeno 12 mesi che sia stato immatricolato prima dell’1 gennaio 2011). L’offerta è valida per vetture in stock e va abbinata obbligatoriamente al finanziamento i-Move Avantage (TAN 5,49%, TAEG 6,51%, 45.000 km): anticipo di 4.165 euro, 35 rate mensili da 299 euro e una maxirata finale da 20.328 euro.

Peugeot e-208
Gli sconti uniti agli incentivi (validi in caso di rottamazione di un veicolo omologato in una classe inferiore ad Euro 6 intestato da almeno 12 mesi che sia stato immatricolato prima dell’1 gennaio 2011) permettono di acquistare a marzo 2021 la Peugeot e-208 Active Pack con 20.650 euro anziché 34.650. L’offerta è valida per vetture in stock e va abbinata al finanziamento i-Move Avantage Elettrici (TAN 4,5%, TAEG 5,68%, 30.000 km): anticipo di 2.350 euro, 35 rate mensili da 129 euro e una maxirata finale da 17.182,83 euro.

Peugeot e-2008
26.450 euro: basta questa cifra (anziché 40.150 euro) a marzo 2021 per acquistare una Peugeot e-2008 Allure Pack. Merito delle promozioni e degli incentivi (validi in caso di rottamazione di un veicolo omologato in una classe inferiore ad Euro 6 intestato da almeno 12 mesi che sia stato immatricolato prima dell’1 gennaio 2011). L’offerta è valida solo per vetture in stock ed esclusivamente in caso di adesione al finanziamento i-Move Avantage Elettrici (TAN 4,5%, TAEG 5,49%, 30.000 km): anticipo di 4.040 euro, 35 rate mensili da 149 euro e una maxirata finale da 21.190 euro.
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