Intercooler: che cos’è e come funziona?

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Parliamo di un importante elemento auto, l’intercooler, che forse non tutti conoscono. Di che cosa si tratta? È uno scambiatore di calore, cioè un radiatore (aria-aria o aria-acqua), che abbassa la temperatura dell’aria che proviene dal compressore, prima di immetterla nei cilindri. Perché è importante? Aumenta il rendimento e la potenza del motore e riduce la formazione di ossidi di azoto (NOx).

L’intercooler si trova nei motori sovralimentati, come abbiamo detto quindi raffredda l’aria che esce dal turbocompressore per portarla ad una temperatura ottimale prima di entrare nel motore. Il turbocompressore comprime l’aria in aspirazione e così ne aumenta la temperatura, ma nello stesso tempo abbassa la densità e viene limitata la quantità di aria aspirata.

A cosa serve l’intercooler

Come abbiamo appena detto, abbassa la temperatura nella camera di combustione; in questo modo si allontanano le condizioni in cui si verifica la detonazione e si può bruciare una maggiore quantità di benzina, grazie alla maggiore densità dell’aria introdotta. Le temperature di combustione più basse inoltre limitano la formazione degli NOx. Ecco perché da anni tutti i motori sovralimentati sono dotati di intercooler.

Come funziona l’intercooler?

Sulle auto l’intercooler è installato solitamente tra il turbocompressore e l’aspirazione; è dotato di un radiatore per il raffreddamento che viene generalmente collocato nella parte anteriore del veicolo con una apposita presa d’aria. Attraverso il circuito di raffreddamento, l’intercooler abbassa la temperatura dell’aria aumentandone la densità e aumentando, a parità di pressione, la quantità di carburante nella camera di combustione. Contribuisce quindi a migliorare il rendimento del motore sia per quanto riguarda i consumi sia per quanto riguarda prestazioni e affidabilità.

A quando risale l’utilizzo dell’intercooler?

Si tratta di un elemento che ha iniziato a essere installato sulle auto di serie dai primi anni Ottanta, insieme alla diffusione dei motori turbo. Con l’accoppiata turbo-intercooler, potevano essere aumentate la coppia e la potenza, senza aumentare la cilindrata. Una scelta che dagli anni Duemila è stata sempre più usata dai costruttori per poter ridurre i consumi di carburante, grazie alla cilindrata inferiore.

L’intercooler, per la sua conformazione esterna, raccoglie purtroppo sporco e fango, soprattutto se si usa tanto l’auto nei fuoristrada. A causa del tubo di recupero dei vapori olio, tende a sporcarsi anche all’interno. Questi vapori infatti si condensano nell’intercooler, nella parte più vicina al collettore di aspirazione del motore.

Come smontare l’intercooler

Cosa serve per lo smontaggio dell’intercooler e la pulizia:

  • martello;
  • chiave fissa da 36mm;
  • set di chiavi a bussola;
  • cacciaviti;
  • prodotti per la pulizia;
  • diluente nitro.

Come procedere:

  • rimuovere il convogliatore superiore;
  • inserire la chiave da 36 mm nel dado del ventolone;
  • con un martello, dare qualche colpo da destra verso sinistra alla chiave, per svitare il ventolone;
  • rimuovere il convogliatore da dietro il radiatore, svitando le viti;
  • smontare la griglia del radiatore;
  • rimuovere le plastiche superiori di protezione dei fari;
  • svitare la vite che tiene la freccia;
  • tirare la freccia verso di sé, per farla sganciare dai due fermi in plastica, e scollegare i connettori delle lampadine,
  • con un cacciavite abbastanza lungo, svitare la vite che assicura il baffetto inferiore al fianchetto del parafango, inserendo il cacciavite da un foro predisposto nel passaruota;
  • ripetere per entrambi i lati;
  • rimossi i baffetti, si può rimuovere la griglia stessa;
  • con una chiave o una bussola da 13 mm, svitare entrambe le trombe e staccare i relativi connettori;
  • spostando la spugna, svitare la vite che assicura la staffa superiore dell’intercooler e svitare le due viti che assicurano la piastrina inferiore al condensatore dell’aria condizionata;
  • rimuovere le piastrine e i tubi che portano l’aria dal turbocompresssore all’intercooler e dall’intercooler al collettore di aspirazione, svitando le fascette;
  • svitare le due viti che assicurano l’intercooler al radiatore, una per lato, e sfilare l’intercooler verso l’alto;
  • adesso è il momento di lavare l’intercooler con un detersivo sgrassatore e acqua all’esterno, con diluente nitro all’interno, per eliminare i residui d’olio.

Le fasi del rimontaggio

Come rimontare l’intercooler:

  • riposizionarlo davanti al radiatore e serrare le viti;
  • riposizionare le piastrine dell’intercooler;
  • montare le due trombe, ricollegando i connettori;
  • riposizionare la griglia del radiatore e i baffetti inferiori e fissarli con le viti;
  • reinserire in posizione le frecce, dopo aver collegato i connettori delle lampadine;
  • collegare i tubi dell’intercooler e stringere le fascette;
  • montare il convogliatore principale;
  • riavvitare in posizione il ventolone;
  • riposizionare il convogliatore superiore, bloccando le viti.

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