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Ferrari F2002: la F1 rossa migliore di sempre

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La Ferrari F1 migliore di sempre? La F2002 senza ombra di dubbio. La monoposto del Cavallino è stata capace di vincere 15 GP su 19 disputati e tra il 2002 e il 2003 ha permesso alla Scuderia di Maranello di conquistare quattro Mondiali (due Piloti con il tedesco Michael Schumacher e due Costruttori grazie al brasiliano Rubens Barrichello).

Scopriamo insieme la storia di questa vettura leggendaria, dominatrice di un’epoca fatta di gare noiose ma ricche di soddisfazioni per i tifosi della Rossa.

Ferrari F2002: la storia

La Ferrari F2002 – la Rossa più vincente della storia della F1 – viene presentata il 6 febbraio 2002. Progettata da un “dream team” – attivo dal 1999 – composto dal britannico Ross Brawn, dal sudafricano Rory Byrne e dal greco Nikolas Tombazis, non è un’evoluzione della F2001 vincitrice di due Mondiali l’anno prima ma rappresenta una vera e propria rivoluzione.

Telaio più leggero e rivisitazione di fiancate, radiatori, scarichi e retrotreno per aumentare l’efficienza aerodinamica e migliorare il raffreddamento del nuovo motore 051: un 3.0 V10 da 835 CV (10 in più rispetto al propulsore montato dalla F2001) abbinato a un cambio a sette rapporti.

Invariati i piloti – Schumacher e Barrichello – così come la marca di pneumatici (Bridgestone).

Esordio in ritardo

La Ferrari F2002 debutta nel Mondiale F1 2002 nel terzo GP della stagione, quello del Brasile, in un campionato che dopo due gare vede Schumy in testa tra i Piloti ma la Williams del fratello Ralf e del colombiano Juan Pablo Montoya prima tra i Costruttori.

A Interlagos la F2002 viene affidata in esclusiva a Michael (Rubens resta con la vecchia monoposto) e centra la vittoria al debutto regalando al Kaiser il 100° podio in carriera.

Dominio e polemiche

Nel GP di San Marino la Ferrari soffia alla Williams il primato nel Mondiale Costruttori grazie alla doppietta firmata da Schumacher (che trionfa anche in Spagna) e Barrichello.

In Austria Rubens è costretto a lasciare il primo posto a Michael a pochi metri dal traguardo e il Kaiser si sdebita sul podio cedendo al compagno il gradino più alto e il trofeo destinato al vincitore. La FIA multa la Ferrari (un milione di euro) per il mancato rispetto della procedura di premiazione e vieterà gli ordini di scuderia dal 2003.

Il passo falso di Monte Carlo e il trionfo

L’unica gara del Mondiale F1 2002 non vinta dalla Ferrari F2002 è il GP di Monaco, conquistato da David Coulthard al volante della McLaren con Schumy in seconda posizione.

La Rossa si riscatta nei Gran Premi successivi: trionfo del Kaiser in Canada (con Barrichello terzo), doppietta Rubens/Michael nel GP d’Europa e un’altra doppietta a ruoli invertiti in Gran Bretagna che coincide con il 60° successo di Schumy nel Circus.

Campioni del mondo in anticipo

Il 21 luglio 2002 Michael Schumacher si aggiudica il GP di Francia con la Ferrari F2002 e diventa campione del mondo F1 per la quinta volta in carriera – eguagliando il record dell’argentino Juan Manuel Fangio – con sei corse ancora da disputare.

Schumy trionfa anche nella gara di casa in Germania (l’ultimo Gran Premio della storia per la Arrows) mentre in Ungheria – grazie alla doppietta Barrichello/Michael – la Ferrari porta a casa anche il titolo Costruttori.

Finale di stagione

La Ferrari F2002 chiude il Mondiale F1 2002 alla grandissima con quattro doppiette negli ultimi quattro GP: Schumy sale sul gradino più alto del podio in Belgio e in Giappone (ultima gara del britannico Eddie Irvine) mentre Rubens trionfa in Italia (ultimo podio in F1 per Irvine e la Jaguar) e negli USA (un successo, quest’ultimo, gentilmente concesso dal Kaiser come ringraziamento per l’Austria).

La Scuderia di Maranello chiude l’anno con 221 punti (gli stessi conquistati da tutti gli altri team messi insieme) e Schumacher finisce tutti i Gran Premi sul podio alternando primi e secondi posti.

2003

La Ferrari continua a schierare la F2002 anche nelle prime quattro gare del Mondiale F1 2003 ma la monoposto del Cavallino non è più dominante: in Australia manca per la prima volta il podio (vince Coulthard, all’ultimo trionfo in carriera), in Malesia permette a Barrichello di arrivare secondo (in concomitanza con il primo successo del finlandese Kimi Räikkönen – alla guida della McLaren – e del primo podio e della prima pole dello spagnolo Fernando Alonso).

Nel GP del Brasile, per la prima volta, la Ferrari F2002 chiude una corsa senza portare a casa punti (incidente per Schumy e Rubens senza benzina). Una gara pazza, quella di Interlagos: prima vittoria di sempre per il nostro Giancarlo Fisichella, ultimo trionfo per la Jordan (al 200° GP) e ultimo podio per una vettura spinta dal glorioso motore Ford Cosworth.

San Marino 2003

La Ferrari F2002 disputa l’ultimo GP della sua leggendaria carriera a Imola e regala la vittoria a Michael Schumacher poche ore dopo la scomparsa della madre.

Dopo quattro GP il team di Maranello è dietro alla McLaren nel Mondiale F1 2003 ma si risolleverà grazie alla F2003-GA, che porterà in Emilia – grazie anche ai risultati della F2002 – altri due titoli iridati: Piloti con Schumy e Costruttori. Ma questa è un’altra storia…

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Tutor autostradali, dove sono e a cosa servono

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I tutor sono strumenti che servono per rilevare la velocità di percorrenza degli automobilisti sulle autostrade italiane. Nel 2020 sono aumentati e i km sorvegliati sono circa 1.000. Vediamo dove si trovano, come funzionano e quando si prende la multa.

Dove sono localizzati i tutor autostradali

L’autostrada più coperta in assoluto dal controllo dei tutor è la A1, i rilevatori infatti sono in tutto 28, sulla A14 Adriatica invece ne sono stati installati 24. Anche sulla A4 ce ne sono parecchi, altre tratte in cui ce ne sono, ma in numero limitato, sono A5, A7, A8, A10, A16, A23, A26, A30 e A56.

Tutor autostradali, i nuovi sistemi SICVe-PM

Quando vengono attivati, i nuovi tutor possono misurare la velocità media di percorrenza delle auto che viaggiano sul tratto controllato, sono posizionati in percorsi che non prevedono svincoli intermedi, che possono quindi dare la possibilità agli automobilisti di evitare la misurazione della velocità. Il nuovo sistema SICVe-PM è molto simile a quello precedente, l’unica differenza è che la scansione delle targhe è più precisa, anche nel caso in cui siano rovinate o sporche, risultano molto più leggibili.

Come funzionano i tutor autostradali

Vediamo con precisione il funzionamento di questi sistemi di rilevazione della velocità dei veicoli in autostrada, introdotti negli anni 2000. Il sensore del tutor prima di tutto rileva la categoria del veicolo e poi fotografa la targa, registrando anche la data e l’ora del passaggio.

Una volta che l’auto arriva al successivo sensore, viene fotografata nuovamente, con data e ora. A questo punto interviene un sofisticato sistema centrale che effettua le verifiche e quindi riesce a calcolare i tempi di percorrenza dei vari veicoli, nel caso in cui questi rientrino in quelli consentiti nella tratta esaminata, allora vengono eliminati. Se invece il sistema capta una violazione, allora procede con la ricerca il veicolo negli archivi della Motorizzazione o degli autonoleggi, per risalire al proprietario della macchina che ha superato i limiti di velocità. La Polizia Stradale accerta in seguito le violazioni, compila il verbale e lo stampa.

Tutor autostradali, a cosa fare attenzione

I sistemi di rilevazione della velocità in autostrada funzionano sempre, notte e giorno, con qualsiasi condizione atmosferica. Il tutor rileva anche la presenza di rimorchi, quindi è in grado di associare il limite di velocità corrispondente. Le telecamere captano tutti i veicoli, anche quelli che viaggiano in corsia di emergenza. È lo Stato a emettere le sanzioni, i tutor funzionano indipendentemente dalla traiettoria seguita dall’auto mentre viaggia sotto i sensori.

Tutor autostradali: limiti di velocità e multe

Il limite di velocità monitorato in autostrada è di 130 km/h, per i neopatentati è di 100 km/h.

Le contravvenzioni previste dal Codice della Strada variano a seconda dell’eccesso di velocità riscontrato:

  • multa di euro 41 per massimo 10 km/h oltre il limite;
  • multa di euro 169 e decurtazione di 3 punti dalla patente per superamento del limite tra i 10 e i 40 km/h;
  • 532 euro di multa, 6 punti e sospensione della patente da uno a 3 mesi per eccesso tra i 40 ed i 60 km/h;
  • oltre i 60 km/h, multa di 829 euro, 10 punti dalla patente, che viene anche sospesa da 6 a 12 mesi.

Entro 90 giorni dalla trasgressione dovrebbe arrivare la contravvenzione presso l’abitazione o il domicilio dell’automobilista multato.

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Fonte:

Renault Kadjar

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La Renault Kadjar – nata nel 2015 e sottoposta a un restyling nel 2018 – è una SUV compatta francese disponibile a trazione anteriore o integrale realizzata sullo stesso pianale della Nissan Qashqai.

Renault Kadjar: gli esterni

Il design della Renault Kadjar è equilibrato ma le forme tondeggianti in un panorama automobilistico nel quale stanno tornando di moda gli spigoli appaiono oggi un po’ datate.

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Renault Kadjar: gli interni

La plancia della Renault Kadjar ha un look poco appariscente ma è costruita con cura e può vantare comandi ergonomici.

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Renault Kadjar: i motori

La gamma motori della Renault Kadjar è composta da quattro unità sovralimentate:

  • un 1.3 turbo benzina TCe da 140 CV
  • un 1.3 turbo benzina TCe da 159 CV
  • un 1.5 turbodiesel Blue dCi da 116 CV
  • un 1.7 turbodiesel Blue dCi da 150 CV

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Renault Kadjar: gli allestimenti

Gli allestimenti della Renault Kadjar sono cinque: LifeSport EditionBusinessSport Edition2Black Edition.

Renault Kadjar Life

La dotazione di serie della Renault Kadjar Life comprende:

  • ABS con assistenza alla frenata d’emergenza AFU
  • Airbag frontale conducente e passeggero (disattivabile)
  • Airbag laterale torace conducente e passeggero
  • Airbag a tendina anteriori e posteriori
  • Aletta parasole con specchio non illuminata
  • Alzacristalli anteriori e posteriori elettrici (impulsionale lato conducente)
  • Avviso distanza sicurezza
  • Bracciolo centrale scorrevole
  • Cerchi in acciaio da 16″
  • Chiusura automatica delle portiere a veicolo in movimento
  • Climatizzatore manuale
  • Consolle centrale nera
  • Cruise control
  • ECO MODE (Sistema di guida efficiente con pulsante di attivazione)
  • Freno di stazionamento elettronico
  • Hill Start Assist
  • Indicatori di direzione posteriori al LED
  • Kit riparazione pneumatici
  • Luci diurne al LED con firma luminosa
  • Maniglie di tenuta interne in ecopelle con doppia impuntura nera
  • Maniglie esterne in tinta carrozzeria
  • Profili cromati dei finestrini
  • Radio Arkamys con 6 altoparlanti, Bluetooth, lettore CD e USB
  • Retrovisori esterni in tinta carrozzeria
  • Sedile conducente regolabile in altezza
  • Sedili posteriori ribaltabili 60/40
  • Sellerie in tessuto Carbone Scuro
  • Sensore di pressione pneumatici
  • Sistema di ancoraggio Isofix
  • Sistema elettronico di controllo della stabilità ESC (ESP)
  • Tecnologia Stop&Start
  • Volante in TEP
  • 3 poggiatesta posteriori

Renault Kadjar Sport Edition

La Renault Kadjar Sport Edition costa 3.800 euro più della Life a parità di motore e aggiunge:

  • Accensione automatica dei fari tergicristalli
  • Barre da tetto longitudinali
  • Cerchi in lega da 18″diamantati
  • Climatizzatore automatico bi-zona
  • Easy Access System II
  • Fari fendinebbia con funzione cornering
  • Modanatura laterale cromata
  • Parking Camera con sensori di parcheggio anteriori e posteriori
  • Privacy Glass (Vetri laterali posteriori e lunotto oscurati)
  • Renault R-link2 compatibile con Android Auto ed Apple Car Play, sistema di navigazione con schermo full touch 7″ e cartografia Europa
  • Retrovisori ripiegabili elettricamente
  • Sedile conducente regolabile in altezza con regolazione lombare
  • Shark Antenna

Renault Kadjar Business

La dotazione di serie della Renault Kadjar Business comprende:

  • ABS con assistenza alla frenata d’emergenza AFU
  • Airbag frontale conducente e passeggero (disattivabile)
  • Aletta parasole con specchio non illuminata
  • Accensione automatica fari e tergicristalli
  • Barre da tetto longitudinali
  • Cerchi in lega da 17″
  • Climatizzatore automatico bi-zona
  • Cruise control
  • Cruscotto digitale con tecnologia TFT
  • Easy Access System II
  • Fari fendinebbia con funzione cornering
  • Freno di stazionamento elettronico
  • Hill Start Assist
  • Indicatori di direzione posteriori al LED
  • Luci diurne al LED
  • Modanatura laterale cromata
  • Parking Camera con sensori di parcheggio anteriori e posteriori
  • Ruotino di scorta
  • Renault R-link2 compatibile con Android Auto ed Apple Car Play, sistema di navigazione con schermo full touch 7″ e cartografia europa
  • Retrovisori ripiegabili elettricamente
  • Ruotino di scorta
  • Sedili posteriori ribaltabili 60/40
  • Sedile conducente regolabile in altezza
  • Sellerie in tessuto Carbone Scuro
  • Sensore di pressione pneumatici
  • Shark Antenna
  • Sistema di ancoraggio Isofix
  • Sistema elettronico di controllo della stabilità ESC (ESP)
  • Privacy Glass (Vetri laterali posteriori e lunotto oscurati)
  • Sedile conducente regolabile in altezza con regolazione lombare
  • Tinta metallizzata
  • Volante in pelle TEP

Renault Kadjar Sport Edition2

La Renault Kadjar Sport Edition2 costa 2.650 euro più della Sport Edition a parità di motore e aggiunge:

  • Aletta parasole illuminata
  • Bose Sound System con radio DAB
  • Bracciolo posteriore centrale con 2 portabicchieri
  • Calandra Iron
  • Commutazione automatica degli abbaglianti/anabbaglianti
  • Cerchi da 19″ diamantati
  • Fari fendinebbia al LED
  • Fari Full LED Pure Vision
  • Selleria in tessuto/ecopelle Carbone Scuro
  • Sedili anteriori riscaldabili
  • Sedili posteriori richiudibili con sistema Easy Break
  • Sedile conducente estendibile
  • Ski anteriori e posteriori Dark Grey
  • Visio System (Riconoscimento della segnaletica stradale con allerta superamento limite)
  • Volante in pelle Nappa

Renault Kadjar Black Edition

La Renault Kadjar Black Edition costa 2.600 euro più della Sport Edition2 a parità di motore e aggiunge:

  • Cerchi da 19″ Diamantati Total Black
  • Easy Park Assist
  • Sellerie in Alcantara
  • Sensore angolo morto
  • Sensori parcheggio laterali
  • Sistema di frenata d’emergenza attiva
  • Retrovisori esterni Nero Etoilé
  • Rivestimento Cielo Nero
  • Tinta Nero Etoilé

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Renault Kadjar: gli optional

La dotazione di serie della Renault Kadjar Life andrebbe a nostro avviso arricchita con due optional fondamentali: il Pack Clima (750 euro: accensione automatica fari e tergicristalli e clima automatico bi-zona) e i sensori di parcheggio posteriori (168 euro).

Sulle varianti Sport Edition e Business aggiungeremmo i fari Full LED Pure Vision e i fari fendinebbia al LED (600 euro) e il Pack Techno (500 euro: avviso superamento carreggiata, commutazione automatica abbaglianti/anabbaglianti, Overspeed prevention, sensore angolo morto, sensori di parcheggio laterali e sistema di frenata d’emergenza attiva) mentre sulla Sport Edition2 ci vorrebbero le sellerie in pelle Carbone Scuro con sedili anteriori estendibili con regolazione elettrica (1.100 euro).

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Renault Kadjar: i prezzi

Motori a benzina

  • Renault Kadjar TCe 140 CV Life 21.350 euro
  • Renault Kadjar TCe 140 CV Sport Edition 25.150 euro
  • Renault Kadjar TCe 140 CV Business 26.100 euro
  • Renault Kadjar TCe 140 CV Sport Edition2 27.800 euro
  • Renault Kadjar TCe 140 CV Black Edition 30.400 euro
  • Renault Kadjar TCe 140 CV EDC Sport Edition 27.150 euro
  • Renault Kadjar TCe 140 CV EDC Business 28.100 euro
  • Renault Kadjar TCe 140 CV EDC Sport Edition2 29.800 euro
  • Renault Kadjar TCe 140 CV EDC Black Edition 32.400 euro
  • Renault Kadjar TCe 160 CV Sport Edition 26.350 euro
  • Renault Kadjar TCe 160 CV Business 27.300 euro
  • Renault Kadjar TCe 160 CV Sport Edition2 29.000 euro
  • Renault Kadjar TCe 160 CV Black Edition 31.600 euro
  • Renault Kadjar TCe 160 CV Sport Edition 28.350 euro
  • Renault Kadjar TCe 160 CV EDC Business 29.300 euro
  • Renault Kadjar TCe 160 CV EDC Sport Edition2 31.000 euro
  • Renault Kadjar TCe 160 CV EDC Black Edition 33.600 euro

Motori diesel

  • Renault Kadjar Blue dCi 115 CV Life 23.150 euro
  • Renault Kadjar Blue dCi 115 CV Sport Edition 26.950 euro
  • Renault Kadjar Blue dCi 115 CV Business 27.900 euro
  • Renault Kadjar Blue dCi 115 CV Sport Edition2 29.600 euro
  • Renault Kadjar Blue dCi 115 CV Black Edition 32.200 euro
  • Renault Kadjar Blue dCi 115 CV EDC Sport Edition 28.950 euro
  • Renault Kadjar Blue dCi 115 CV EDC Business 29.900 euro
  • Renault Kadjar Blue dCi 115 CV EDC Sport Edition2 31.600 euro
  • Renault Kadjar Blue dCi 115 CV EDC Black Edition 34.200 euro
  • Renault Kadjar Blue dCi 150 CV Sport Edition2 34.100 euro
  • Renault Kadjar Blue dCi 150 CV Black Edition 36.700 euro

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Fonte:

Pneumatici, come controllarne facilmente lo stato di usura

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Per una buona manutenzione dell’auto, una delle cose fondamentali a cui fare attenzione è lo stato degli pneumatici, che devono essere sempre ben tenuti, oltre che per il rischio di incorrere altrimenti in multe molto salate, anche per la massima sicurezza in macchina e un buon risparmio, viaggiare con gomme eccessivamente usurate infatti aumenta i consumi. Vediamo quindi come possiamo controllare autonomamente l’usura degli pneumatici, è un’operazione molto semplice ma importante.

Pneumatici usurati: cosa dice la Legge

È fondamentale che ogni automobilista sappia rendersi conto dello stato di usura delle proprie gomme e capire quindi quando è il momento di cambiare il proprio treno di pneumatici. Come abbiamo già accennato infatti, gomme consumate sono gomme poco sicure, il rischio di forature e di fenomeni di aquaplaning infatti aumenta, oltre a ridursi la tenuta di strada e diventare più ampio lo spazio di frenata. Quindi è bene fare estremamente attenzione e imparare a controllare l’usura delle gomme da soli.

Secondo quanto prescrive la norma, lo spessore residuo degli intagli del battistrada deve essere di almeno 1,6 millimetri. Se le gomme sono troppo usurate e quindi gli intagli sono profondi meno di 1,6 mm, allora il rischio è quello di prendere una multa di 78 euro che, in alcuni casi più gravi, potrebbe essere anche accompagnata dalla decurtazione di 2 punti dalla patente e dal fermo del veicolo. Comunque, gli esperti raccomandano di non arrivare mai a 1,6 millimetri, considerata infatti misura limite, ma di cambiare gli pneumatici quando si arriva a circa 3 o 4 mm, la sicurezza infatti è garantita entro queste misure.

Come controllare l’usura delle gomme autonomamente

Come abbiamo detto, il controllo degli pneumatici dell’auto può essere fatto anche da soli, a casa, l’operazione è semplice e anche abbastanza veloce. La prima cosa da verificare è ovviamente la possibilità di vedere bene la gomma, quindi l’auto deve essere parcheggiata in piano, con freno a mano tirato e girando un po’ lo sterzo, per vedere bene il battistrada. A questo punto si può cercare l’indicatore di usura, tenete presente che si tratta di un tassello alto 1,6 mm, che si trova in una delle scanalature principali dello pneumatico. A lato trovate la scritta TWI “Tread wear indicator”, cioè “indicatore di usura del battistrada”, o un logo del marchio. Vicino a una di queste sigle c’è appunto il tassello.

Se il battistrada è usurato fino al livello dell’indicatore, allora è il caso di cambiare le gomme al più presto, perché state viaggiando con gomme fuori norma. Potete verificare il consumo anche misurando la profondità della scanalatura, per essere ancora più precisi; in questo caso si può usare un calibro di profondità che si trova in qualsiasi negozio di accessori auto, è un attrezzo di piccole dimensioni e dal prezzo contenuto.

Il metodo della moneta per controllare l’usura delle gomme auto

Un altro metodo molto famoso e casereccio è quello della moneta, non è ovviamente così preciso come quelli indicati prima, ma può sicuramente dare una mano ai meno abili ed esperti con questa tipologie di lavori. Se l’auto monta pneumatici estivi allora usate una moneta da 1 euro e mettetela nella scanalatura centrale, se sono visibili le stelle sul bordo, allora la gomma deve essere cambiata perché troppo usurata. Per gli pneumatici invernali invece fate la stessa cosa ma con la moneta da 2 euro, il bordo esterno argentato deve essere più basso della scanalatura, altrimenti le gomme vanno sostituite.

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Targhe automobilistiche francesi: tutti i numeri dei dipartimenti

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Le targhe automobilistiche francesi sono molto simili a quelle italiane – dal 2009 seguono il sistema AA-000-AA composto da due lettere, tre numeri e due lettere – e per questa ragione è facile fare confusione.

La differenza più rilevante si trova sul lato destro della targa: da noi mettiamo la sigla della provincia mentre in Francia c’è il numero del dipartimento (già presente sulle vecchie targhe d’Oltralpe).

Attualmente i dipartimenti francesi sono 101: di seguito troverete l’elenco completo con il numero identificativo e (tra parentesi) il nome del capoluogo.

Targhe automobilistiche francesi: l’elenco completo dei numeri dei dipartimenti

  • 01 – Ain (Bourg-en-Bresse)
  • 02 – Aisne (Laon)
  • 03 – Allier (Moulins)
  • 04 – Alpi dell’Alta Provenza (Digne-les-Bains)
  • 05 – Alte Alpi (Gap)
  • 06 – Alpi Marittime (Nizza)
  • 07 – Ardèche (Privas)
  • 08 – Ardenne (Charleville-Mézières)
  • 09 – Ariège (Foix)
  • 10 – Aube (Troyes)
  • 11 – Aude (Carcassonne)
  • 12 – Aveyron (Rodez)
  • 13 – Bocche del Rodano (Marsiglia)
  • 14 – Calvados (Caen)
  • 15 – Cantal (Aurillac)
  • 16 – Charente (Angoulême)
  • 17 – Charente Marittima (La Rochelle)
  • 18 – Cher (Bourges)
  • 19 – Corrèze (Tulle)
  • 2A – Corsica del Sud (Ajaccio)
  • 2B – Alta Corsica (Bastia)
  • 21 – Côte-d’Or (Digione)
  • 22 – Côtes-d’Armor (Saint-Brieuc)
  • 23 – Creuse (Guéret)
  • 24 – Dordogna (Périgueux)
  • 25 – Doubs (Besançon)
  • 26 – Drôme (Valence)
  • 27 – Eure (Évreux)
  • 28 – Eure-et-Loir (Chartres)
  • 29 – Finistère (Quimper)
  • 30 – Gard (Nîmes)
  • 31 – Alta Garonna (Tolosa)
  • 32 – Gers (Auch)
  • 33 – Gironda (Bordeaux)
  • 34 – Hérault (Montpellier)
  • 35 – Ille-et-Vilaine (Rennes)
  • 36 – Indre (Châteauroux)
  • 37 – Indre-et-Loire (Tours)
  • 38 – Isère (Grenoble)
  • 39 – Giura (Lons-le-Saunier)
  • 40 – Landes (Mont-de-Marsan)
  • 41 – Loir-et-Cher (Blois)
  • 42 – Loira (Saint-Étienne)
  • 43 – Alta Loira (Le Puy-en-Velay)
  • 44 – Loira Atlantica (Nantes)
  • 45 – Loiret (Orléans)
  • 46 – Lot (Cahors)
  • 47 – Lot e Garonna (Agen)
  • 48 – Lozère (Mende)
  • 49 – Maine e Loira (Angers)
  • 50 – Manica (Saint-Lô)
  • 51 – Marna (Châlons-en-Champagne)
  • 52 – Alta Marna (Chaumont)
  • 53 – Mayenne (Laval)
  • 54 – Meurthe e Mosella (Nancy)
  • 55 – Mosa (Bar-le-Duc)
  • 56 – Morbihan (Vannes)
  • 57 – Mosella (Metz)
  • 58 – Nièvre (Nevers)
  • 59 – Nord (Lilla)
  • 60 – Oise (Beauvais)
  • 61 – Orne (Alençon)
  • 62 – Passo di Calais (Arras)
  • 63 – Puy-de-Dôme (Clermont-Ferrand)
  • 64 – Pirenei Atlantici (Pau)
  • 65 – Alti Pirenei (Tarbes)
  • 66 – Pirenei Orientali (Perpignan)
  • 67 – Basso Reno (Strasburgo)
  • 68 – Alto Reno (Colmar)
  • 69 – Rodano (Lione)
  • 70 – Alta Saona (Vesoul)
  • 71 – Saona e Loira (Mâcon)
  • 72 – Sarthe (Le Mans)
  • 73 – Savoia (Chambéry)
  • 74 – Alta Savoia (Annecy)
  • 75 – Parigi (Parigi)
  • 76 – Senna Marittima (Rouen)
  • 77 – Senna e Marna (Melun)
  • 78 – Yvelines (Versailles)
  • 79 – Deux-Sèvres (Niort)
  • 80 – Somme (Amiens)
  • 81 – Tarn (Albi)
  • 82 – Tarn e Garonna (Montauban)
  • 83 – Var (Tolone)
  • 84 – Vaucluse (Avignone)
  • 85 – Vandea (La Roche-sur-Yon)
  • 86 – Vienne (Poitiers)
  • 87 – Alta Vienne (Limoges)
  • 88 – Vosgi (Épinal)
  • 89 – Yonne (Auxerre)
  • 90 – Territorio di Belfort (Belfort)
  • 91 – Essonne (Évry)
  • 92 – Hauts-de-Seine (Nanterre)
  • 93 – Senna-Saint-Denis (Bobigny)
  • 94 – Valle della Marna (Créteil)
  • 95 – Val-d’Oise (Pontoise)
  • 971 – Guadalupa (Basse-Terre)
  • 972 – Martinica (Fort-de-France)
  • 973 – Guyana francese (Caienna)
  • 974 – Riunione (Saint-Denis)
  • 976 – Mayotte (Mamoudzou)

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Patente AM, informazioni utili: chi può conseguirla e quando

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La patente AM è quella che comunemente chiamiamo “patentino” e con la quale si possono guidare i ciclomotori a due ruote che non superano i 50cc di cilindrata, con potenza massima di 4 Kw e velocità massima di 45 km/h. Con la patente AM si possono guidare anche i ciclomotori a 3 ruote aventi le stesse prestazioni e i quadricicli leggeri con massa a vuoto inferiore o pari a 350 Kg e le stesse peculiarità tecniche.

Patente AM: a quanti anni si può conseguire

Il patentino si può prendere a partire dal compimento di 14 anni, non serve a chi è già in possesso della patente B, visto che può guidare i ciclomotori anche con quella. La patente AM può essere conseguita da chi ha residenza in Italia e allegando un certificato medico che attesti idoneità fisica e psichica. Al certificato bisogna unire bollo e fototessera e firma del medico autorizzato.

Patente AM: come vengono effettuate le esercitazioni

Prima di dare l’esame per ottenere il patentino, è necessario fare delle esercitazioni con il ciclomotore, all’inizio meglio in luoghi poco frequentati. Se le esercitazioni vengono fatte con ciclomotori a tre ruote o quadricicli che possono trasportare passeggeri, allora è necessaria la presenza di un istruttore. Chiaramente servono per potersi preparare alla prova pratica e imparare a guidare il mezzo. Inizialmente dovrebbero essere svolte in strade secondarie e poi si può procedere anche nel traffico.

Patente AM, l’esame: prova pratica e prova teorica

Per ottenere il patentino bisogna superare un esame teorico e poi pratico, volendo si può seguire il corso a scuola guida, altrimenti è possibile studiare autonomamente e procedere quindi da privatista. La prova teorica consiste in un quiz di trenta domande a crocette del tipo vero-falso, da svolgere in 25 minuti al massimo. Gli errori permessi sono fino a 3, altrimenti si deve ripetere la prova. Gli argomenti da studiare, su cui poi vengono fatte le domande, sono i seguenti:

  • i segnali stradali;
  • la normativa su limiti di velocità, distanza di sicurezza, cambio di corsia e sorpasso;
  • sosta e fermata;
  • assicurazione e comportamento in caso di sinistro stradale;
  • valore e necessità della regola;
  • rispetto della vita, comportamenti solidali alla guida, salute e rispetto dell’ambiente;
  • argomenti correlati ai ciclomotori, come l’utilizzo obbligatorio del casco, gli elementi del ciclomotore e le basi del suo funzionamento, le condizioni psicofisiche richieste per la guida.

La prova pratica per il patentino si divide in una prima parte svolta in un’area attrezzata e una seconda invece nel traffico, che si effettua solo nel momento in cui si supera la prima fase. Ogni prova ha una durata massima di 25 minuti, l’esaminatore della motorizzazione valuta le abilità del candidato.

Quali documenti servono per richiedere la patente AM e quanto costa

I documenti necessari per richiedere il patentino sono:

  • la domanda TT2112, disponibile presso gli uffici della motorizzazione civile;
  • tre versamenti, disponibili negli uffici postali e alla motorizzazione;
  • il certificato medico;
  • a fotocopia del codice fiscale;
  • la fotocopia del documento d’identità, in sede d’esame dovrà poi essere mostrato l’originale;
  • due fototessere;
  • la dichiarazione sostitutiva per l’utilizzo del veicolo.

I costi previsti per la patente AM includono:

  • un versamento da 26,40 € su c/c 9001 valido per tre mesi;
  • un versamento di 16 € su c/c 4028;
  • un versamento su c/c 4028 di 16 € per la prenotazione dell’esame;
  • una marca da bollo di 16 € da allegare al certificato medico.

Chi si iscrive a scuola guida paga le lezioni in aula, che possono arrivare anche a quota 250 €.

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Fonte:

Patente C: cosa si può guidare

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La patente C – conseguibile a partire dai 18 anni ma solo da chi è già in possesso della patente B – consente di guidare numerosi mezzi in grado di trasportare persone o merci. Scopriamo insieme quali.

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Patente C: i veicoli ammessi

La patente C consente di guidare autoveicoli diversi da quelli delle categorie D1 o D la cui massa massima autorizzata è superiore a 3.500 kg e progettati e costruiti per il trasporto di non più di otto passeggeri, oltre al conducente.

Agli autoveicoli di questa categoria può essere agganciato un rimorchio la cui massa massima autorizzata non superi 750 kg.

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Patente C1: i veicoli ammessi

La patente C1 permette di guidare autoveicoli diversi da quelli delle categorie D1 o D la cui massa massima autorizzata è superiore a 3.500 kg, ma non superiore a 7.500 kg, progettati e costruiti per il trasporto di non più di otto passeggeri, oltre al conducente.

Agli autoveicoli di questa categoria può essere agganciato un rimorchio la cui massa massima autorizzata non sia superiore a 750 kg.

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Patente C1E: i veicoli ammessi

La patente C1E consente di guidare complessi di veicoli composti di una motrice rientrante nella categoria C1 e di un rimorchio o di un semirimorchio la cui massa massima autorizzata è superiore a 750 kg, sempre che la massa autorizzata del complesso non superi 12.000 kg, o complessi di veicoli composti da una motrice rientrante nella categoria B e di un rimorchio o di un semirimorchio la cui massa autorizzata è superiore a 3.500 kg, sempre che la massa autorizzata del complesso non superi 12.000 kg.

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Patente CE: i veicoli ammessi

La patente CE permette di guidare complessi di veicoli composti da una motrice rientrante nella categoria C e di un rimorchio o di un semirimorchio la cui massa massima autorizzata superi 750 kg.

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Fonte:

Fiat Panda: la tecnologia sigla per sigla

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Possedete una Fiat Panda? State pensando di acquistare l’auto più amata dagli italiani? Di seguito troverete un glossario per capire meglio cosa significano le sigle che identificano tutti gli accessori tecnologici della citycar torinese.

Fiat Panda: la tecnologia sigla per sigla

4×4

La sigla 4×4 è usata per identificare le Fiat Panda a trazione integrale.

ASR

L’ASR – acronimo di Anti-Slip Regulation – è il sistema antipattinamento (noto anche come controllo di trazione) e ha il compito di evitare slittamenti e sbandate in accelerazione.

BSG

Il sistema BSG (Belt Integrated Starter Generator) da 12 volt montato dalla Fiat Panda Hybrid è montato direttamente sul motore 1.0 tre cilindri a benzina e agisce mediante la cinghia degli ausiliari recuperando energia in fase di frenata e decelerazione, immagazzinandola nell’accumulatore e sfruttandola (con una potenza di picco di 3,6 kW) per riavviare l’unità termica dopo uno stop e per aiutarla nelle fasi di accelerazione.

Cargo Box

Il Cargo Box della Fiat Panda – asportabile per incrementare la capienza del bagagliaio e impermeabile – è utile per separare o nascondere oggetti di ridotte dimensioni.

City Brake Control

Il City Brake Control della Fiat Panda riconosce la presenza di altri veicoli o di ostacoli posti di fronte alla vettura e frena automaticamente nel caso in cui il guidatore non intervenga direttamente per evitare la collisione.

DAB

La sigla DAB (Digital Audio Broadcasting System) indica la radio digitale.

DualDrive

Il DualDrive è il servosterzo elettrico della Fiat Panda. Premendo il pulsante City lo sterzo si alleggerisce.

EasyPower

La sigla EasyPower è usata per identificare la Fiat Panda a GPL (spinta da un motore 1.2 da 69 CV).

ESC

Il sistema ESC (Electronic Stability Control) – noto anche come ESP – non è altro che il controllo di stabilità.

FireFly

La sigla FireFly è usata per identificare il motore 1.0 tre cilindri (per il momento disponibile solo nella variante mild hybrid benzina da 69 CV) della Fiat Panda.

HBA

La sigla HBA (Hydraulic Brake Assist) indica il dispositivo idraulico di assistenza in frenata. Un sistema che riconosce le frenate di emergenza e ottimizza la potenza della frenata.

Hill Holder

L’Hill Holder è un dispositivo che facilita le partenze in salita mantenendo ferma la vettura per qualche secondo dopo che si è tolto il piede dal pedale del freno.

Hybrid

La sigla Hybrid è usata per identificare la Fiat Panda mild hybrid benzina: il propulsore termico è abbinato a un’unità elettrica BSG (Belt Integrated Starter Generator) da 12 volt e a una batteria al litio da 11 Ah.

Kit Comfort

Il Kit Comfort della Fiat Panda comprende: 2 maniglie appiglio posteriori, portaocchiali lato guida e cinture regolabili in altezza.

Mopar Connect

I servizi Mopar Connect comprendono l’assistenza in caso di incidente, il controllo della vettura da remoto e le informazioni aggiornate sul veicolo.

MSR

La regolazione della coppia in fase di rilascio MSR impedisce il bloccaggio delle ruote motrici quando l’azione frenante del motore è in corso.

Natural Power

La sigla Natural Power è usata per identificare la Fiat Panda a metano (spinta da un motore 0.9 turbo bicilindrico TwinAir).

Pack 4×4 Plus

Il Pack 4×4 Plus – disponibile solo sulla Fiat Panda 4×4 “base” – comprende: volante e pomello del cambio in pelle, ruote in lega 15”, calotta specchio retrovisore e maniglie porte esterne verniciate.

Pack Black

Il Pack Black – disponibile solo sulla Fiat Panda Hybrid City Cross – comprende: modanature nere lucide (skid plate e maniglie porte), calotte specchietti retrovisori nero lucido e barre longitudinali alte colore nero.

Pack City

Il Pack City comprende: sensori di parcheggio e specchi retrovisori elettrici sbrinabili.

Pack Comfort

Il Pack Comfort comprende: sedile guida regolabile, kit comfort e Cargo Box.

Pack Cross Plus

Il Pack Cross Plus – disponibile solo sulla Fiat Panda Cross – comprende: cerchi in lega da 15”, esterni Cross, calotta specchio retrovisore e interni Cross.

Pack Flex

Il Pack Flex comprende: sedile passeggero abbattibile a tavolino, sedile posteriore sdoppiato 60/40, omologazione 5 posti, kit fumatori e tappetini anteriori e posteriori.

Pack Flex Light

Il Pack Flex Light comprende: sedile posteriore sdoppiato 60/40, omologazione 5 posti, kit fumatori e tappetini anteriori e posteriori.

Pack Plus

Il Pack Plus comprende: clima automatico, sensori di parcheggio e vetri privacy.

Pack Safety

Il Pack Safety comprende: sensori di parcheggio, specchi retrovisori sbrinabili e City Brake Control.

Pack Style

Il Pack Style della Fiat Panda comprende: cristalli privacy, barre longitudinali per portapacchi e fasce paracolpi laterali non verniciate.

Pack Winter

Il Pack Winter comprende: sedili anteriori riscaldati e parabrezza termico.

Seaqual

Seaqual è un filato speciale – presente solo sulla Fiat Panda Hybrid Launch Edition – realizzato in parte con plastica riciclata proveniente dal fondo del mare.

TwinAir

La sigla TwinAir è usata per identificare il motore bicilindrico turbo 0.9 (a benzina o a metano) della Fiat Panda.

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Peugeot 208: modelli, prezzi, dotazioni e foto

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La seconda generazione della Peugeot 208 – nata nel 2019 e vincitrice del premio Auto dell’Anno 2020 – è una piccola francese a trazione anteriore sviluppata sullo stesso pianale della Opel Corsa.

In queste due guide all’acquisto della Peugeot 208 (una relativa alle varianti termiche e l’altra all’elettrica e-208) analizzeremo nel dettaglio tutte le versioni presenti in listino della “segmento B” transalpina: prezzi, motori, accessori, prestazioni, pregi, difetti e chi più ne ha più ne metta.

Le foto della Peugeot 208

Peugeot 208: le caratteristiche principali

La seconda serie della Peugeot 208 è una piccola costruita con grande cura poco adatta a chi cerca la praticità.

Una “segmento B” ingombrante fuori (4,06 metri non sono pochi da gestire in città) e poco spaziosa dentro: i passeggeri posteriori più alti hanno pochi centimetri a disposizione della testa e il bagagliaio è piccolo.

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Gli allestimenti della Peugeot 208

Gli allestimenti della Peugeot 208 sono cinque: Like, Active, Allure, Allure Navi Pack e GT Line.

Peugeot 208 Like

La Peugeot 208 Like ha un prezzo accessibile e una dotazione di serie povera:

Sicurezza

  • 2 fissaggi Isofix alle sedute laterali posteriori
  • ABS, REF e AFU
  • Accensione automatica dei fari
  • Accensione automatica delle luci di emergenza in caso di forte decelerazione
  • Airbag conducente/passeggero (con comando di disattivazione)/laterali anteriori/a tendina
  • ESP (include Hill Assist)
  • Indicatore perdita pressione pneumatici
  • Kit di riparazione pneumatici
  • ADAS (Active Safety Brake, Distance Alert, Driver Attention Alert, Lane Keeping Assist, Speed Limit Detection)

Comfort

  • 3 appoggiatesta posteriori
  • 1 maniglia interna per passeggero anteriore
  • Accensione automatica dei fari
  • Alzacristalli anteriori elettrici
  • Chiusura automatica delle porte in marcia
  • Chiusura centralizzata con telecomando
  • Climatizzatore manuale
  • Doppio porta lattine dietro il freno a mano e sotto la console centrale
  • Freno di stazionamento manuale
  • Gear Shift Indicator (GSI) – indicatore cambio rapporti
  • Regolatore/limitatore di velocità con soglie programmabili
  • Retrovisori esterni con indicatori di direzione integrati
  • Sedile conducente regolabile in altezza
  • Sedile posteriore con schienale frazionabile 2/3 1/3
  • Servosterzo elettrico
  • Volante regolabile in altezza e profondità

Stile interno

  • Bocchette di ventilazione con profili satinati
  • Interni in tessuto Para Blu Zephyr/Nero Mistral
  • Plancia e pannelli porta con effetto carbonio
  • “Toggles switches” con profilo nero matt

Stile esterno

  • Artigli anteriori con decoro inserto nero matt
  • Cerchi in lamiera 15″ LAPA
  • Fari anteriori e posteriori alogenui
  • Fari diurni alogeni
  • Fascione nero matt sul portellone posteriore
  • Griglia calandra e profilo superiore nero matt
  • Maniglie esterne e retrovisori esterni nero matt
  • Paraurti posteriore in tinta carrozzeria con estrattore centrale nero matt

Infotainment

  • Computer di bordo
  • Peugeot i-Cockpit
  • Quadro strumenti con display centrale monocromatico bianco
  • Touchscreen 5″ bianco/nero con Radio DAB Bluetooth (4 altoparlanti, 1 presa USB dati/ricarica, 1 presa 12V)

Peugeot 208 Active

La Peugeot 208 Active – un po’ povera – costa 1.300 euro più della Like a parità di motore e aggiunge:

Sicurezza

  • Extended Traffic Sign Recognition

Comfort

  • 2 maniglie interne per passeggeri posteriori
  • Alzacristalli anteriori elettrici e sequenziali con funzione antipizzicamento
  • Vano bagagliaio con tasche laterali
  • Retrovisori esterni riscaldabili e regolabili elettricamente
  • Volante in pelle con comandi integrati

Stile interno

  • Bocchette di ventilazione con profili cromati
  • Interni in tessuto Pneuma 3D Nero/Grigio Antracite
  • Maniglie interne apertura porte cromate
  • Pannelli porta con cuciture e dettagli Orange
  • Plancia con inserto cromato
  • “Toggles switches” con profilo cromato

Stile esterno

  • Artigli anteriori con DRL a LED
  • Cerchi in lamiera 16″ PLAKA
  • Fari anteriori Eco LED
  • Fascione nero lucido sul portellone posteriore
  • Griglia calandra con dettagli cromati
  • Maniglie esterne e retrovisori esterni in tinta carrozzeria
  • Spoiler posteriore nero lucido

Infotainment

  • Quadro strumenti con display centrale a colori 3,5″
  • Touchscreen 7″ con Mirror Screen (Apple CarPlay/Android Auto/MirrorLink) e 6 altoparlanti

Peugeot 208 Allure

La Peugeot 208 Allure – cara e povera – costa 1.800 euro più della Active a parità di motore e aggiunge:

Sicurezza

  • Peugeot Connect SOS & Assistance

Comfort

  • Alzacristalli posteriori elettrici e sequenziali con funzione antipizzicamento
  • Climatizzatore automatico monozona
  • Drive mode (normal/eco con cambio manuale)
  • Drive mode (normal/eco/sport con cambio automatico)
  • Freno di stazionamento elettrico con console alta e bracciolo anteriore centrale
  • Keyless Start
  • Retrovisore interno elettrocromatico
  • Retrovisori esterni ripiegabili elettricamente
  • Sensori di parcheggio posteriori
  • Tergicristallo automatico

Stile interno

  • Interni in tessuto Cozy Grigio Antracite/TEP Nero Mistral
  • Pannelli porta con cuciture e dettagli Azzuro
  • Pomello cambio manuale specifico con inserto cromato

Stile esterno

  • Cerchi in lega 16″ SOHO
  • Fari posteriori a LED
  • Paraurti posteriore in tinta carrozzeria con estrattore centrale nero lucido
  • Illuminazione soglia d’accesso

Infotainment

  • 1 presa USB anteriore aggiuntiva di ricarica e 2 prese USB posteriori di ricarica
  • Peugeot i-Cockpit 3D con Head-up Digital Display 10″ 3D

Peugeot 208 Allure Navi Pack

La Peugeot 208 Allure Navi Pack – cara e povera – costa come la Allure e aggiunge:

Infotainment

  • Quadro strumenti con display centrale a colori 3,5″ (sostituisce Peugeot i-Cockpit 3D)
  • Touchscreen 7″ con 3D Connected Navigation

Peugeot 208 GT Line

La Peugeot 208 GT Line – piuttosto cara – è la versione che ci sentiamo di consigliare, costa 1.800 euro più della Allure a parità di motore e aggiunge:

Sicurezza

  • Fissaggio Isofix sedile passeggero anteriore
  • ADAS (Autonomous Emergency Braking System 3, sistema di frenata anticollisione giorno e notte)

Comfort

  • 1 maniglia interna anteriore lato conducente
  • Drive mode (normal/eco/sport)
  • Plafoniera anteriore “i-dome” a LED con luci di lettura a LED anteriore e posteriore
  • Sedile passeggero manuale regolabile in altezza
  • Sensori di parcheggio anteriori
  • VisioPark 180° (telecamera di retromarcia a 180°)

Stile interno

  • Battitacco anteriore in alluminio
  • Illuminazione ambiente in 8 colori sulla plancia e sui pannelli porta
  • Interni in tessuto Capy Nero/TEP Nero Mistral
  • Pannelli porta con cuciture e dettagli Lime
  • Pedaliera in alluminio
  • Retrovisore interno elettrocromatico “frameless”
  • Rivestimento cielo Nero Mistral
  • Sedili sportivi
  • Tappetini anteriori e posteriori specifici GT Line
  • Volante in pelle traforata “Pieno Fiore” con cuciture Lime e badge “GT”

Stile esterno

  • Badge specifico GT Line
  • Cerchi in lega 17″ CAMDEN con ruotino di scorta
  • Doppio terminale di scarico cromato (solo su PureTech 130)
  • Griglia calandra con dettagli upper cromati
  • Logo “GT Line” sulle fiancate
  • Modanatura del passaruota in nero lucido
  • Proiettori Peugeot Full LED Technology con High Beam Assist
  • Retrovisori esterni in nero lucido
  • Vetri posteriori e lunotto oscurati

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Peugeot 208: modelli e prezzi di listino

Di seguito troverete tutte le caratteristiche delle versioni della Peugeot 208. La gamma motori della piccola francese è composta da quattro unità, tutte poco assetate di carburante:

  • un 1.2 tre cilindri a benzina da 75 CV
  • un 1.2 tre cilindri turbo benzina PureTech da 101 CV
  • un 1.2 tre cilindri turbo benzina PureTech da 131 CV
  • un 1.5 turbodiesel BlueHDi da 102 CV

Peugeot 208 PureTech 75 (da 15.150 euro)

La Peugeot 208 PureTech 75 (prezzi fino a 16.450 euro) – la versione “base” della piccola del Leone – monta un motore silenzioso, ricco di coppia (111 Nm) e in grado di offrire una risposta corposa ai bassi regimi.

Peugeot 208 PureTech 100 (da 17.850 euro)

La Peugeot 208 PureTech 100 (prezzi fino a 23.250 euro) – la versione a benzina che ci sentiamo di consigliare – ospita sotto il cofano un motore ricco di coppia (205 Nm) con una cilindrata elevata (1.2) se paragonata a quanto offerto dalla concorrenza. Eccellente il cambio automatico EAT8 (convertitore di coppia) a 8 rapporti.

Peugeot 208 PureTech 130 (24.950 euro)

La Peugeot 208 PureTech 130, disponibile esclusivamente in abbinamento all’ottimo cambio automatico EAT8, è la versione più grintosa della “segmento B” transalpina: una piccola comoda e scattante (“0-100” in 8,7 secondi).

Peugeot 208 BlueHDi (da 18.350 euro)

La Peugeot 208 BlueHDi (prezzi fino a 23.250 euro) – l’unica variante diesel della seconda serie della piccola del Leone – è una “segmento B” molto piacevole da guidare nelle curve.

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Peugeot 208: gli optional

La dotazione di serie della Peugeot 208 Active andrebbe a nostro avviso arricchita con due optional fondamentali: i cerchi in lega da 16″ (550 euro per motori a benzina, 535 per motori diesel) e i sensori di parcheggio posteriori con Visiopark 180° (500 euro). La telecamera posteriore starebbe bene anche sulla Allure (250 euro) insieme al Drive Assist (600 euro sulle varianti con il cambio manuale – Adaptive Cruise Control 3DAutonomous Emergency Braking System 3  – e Plus a 800 euro sulle versioni automatiche con l’aggiunta del Lane Positioning Assist) e al 3D Connected Navigation 10″ HD (800 euro).

Sulla Allure Navi Pack aggiungeremmo la telecamera posteriore e il tetto Ciel panoramico in cristallo con tendina manuale (500 euro): quest’ultimo andrebbe acquistato anche sulla GT Line insieme al Drive Assist (300 euro, 500 euro per il Drive Assist Plus sulle versioni con cambio automatico) e al navigatore.

Peugeot 208 usata

La seconda generazione della Peugeot 208 è da poco in listino ed è quindi impossibile da trovare usata. Ci sono però esemplari a km zero della PureTech 75 Active disponibili a meno di 12.000 euro.

Le foto della Peugeot e-208

Peugeot e-208: le caratteristiche principali

La Peugeot e-208 è una piccola elettricatrazione anteriore realizzata sullo stesso pianale della Opel Corsa-e: una “segmento B” relativamente compatta e costruita con grande cura. Alti e bassi alla voce “praticità”: se è vero che in tre dietro c’è abbastanza spazio in larghezza è altrettanto vero che ci sono pochi centimetri a disposizione per la testa e le gambe. Senza dimenticare il bagagliaio piccino…

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Gli allestimenti della Peugeot e-208

Gli allestimenti della Peugeot e-208 sono quattro: ActiveAllureGT LineGT.

Peugeot e-208 Active

La Peugeot e-208 Active – la versione che ci sentiamo di consigliare – ha una dotazione di serie un po’ povera:

Sicurezza

  • 2 fissaggi Isofix alle sedute laterali posteriori
  • ABS, REF e AFU
  • Accensione automatica dei fari
  • Accensione automatica delle luci di emergenza in caso di forte decelerazione
  • Airbag conducente/passeggero (con comando di disattivazione)/laterali anteriori/a tendina
  • ESP (include Hill Assist)
  • Indicatore perdita pressione pneumatici
  • Kit di riparazione pneumatici
  • Extended Traffic Sign Recognition
  • Peugeot Connect SOS & Assistance
  • ADAS (Active Safety Brake, Distance Alert, Driver Attention Alert, Lane Keeping Assist, Speed Limit Detection, Autonomous Emergency Braking System 3)

Comfort

  • 3 appoggiatesta posteriori
  • 1 maniglia interna per passeggero anteriore
  • 2 maniglie interne per passeggeri posteriori
  • Accensione automatica dei fari
  • Alzacristalli anteriori elettrici e sequenziali con funzione antipizzicamento
  • Chiusura automatica delle porte in marcia
  • Chiusura centralizzata con telecomando
  • Climatizzatore automatico monozona
  • Doppio porta lattine dietro il freno a mano e sotto la console centrale
  • Drive mode (normal/eco/sport)
  • Freno di stazionamento elettrico con console alta e bracciolo anteriore centrale
  • Keyless Start
  • Regolatore/limitatore di velocità con soglie programmabili
  • Retrovisori esterni con indicatori di direzione integrati
  • Retrovisori esterni riscaldabili e regolabili elettricamente
  • Sedile conducente regolabile in altezza
  • Sedile posteriore con schienale frazionabile 2/3 1/3
  • Servosterzo elettrico
  • Tergicristallo automatico
  • Vano bagagliaio con tasche laterali
  • Volante in pelle con comandi integrati
  • Volante regolabile in altezza e profondità

Stile interno

  • Bocchette di ventilazione con profili cromati
  • Interni in tessuto Pneuma 3D Nero/Grigio Antracite
  • Maniglie interne apertura porte cromate
  • Plancia e pannelli porta con cuciture e dettagli Orange
  • Plancia con inserto cromato
  • “Toggles switches” con profilo cromato

Stile esterno

  • Artigli anteriori con DRL a LED
  • Badge dedicati
  • Cerchi in lamiera 16″ PLAKA
  • Fari anteriori Eco LED
  • Fascione nero lucido sul portellone posteriore
  • Griglia calandra con dettagli in tinta carrozzeria
  • Logo del Leone cangiante
  • Maniglie esterne e retrovisori esterni  in tinta carrozzeria
  • Modanatura del passaruota in nero lucido
  • Paraurti posteriore in tinta carrozzeria con estrattore centrale nero matt
  • Spoiler posteriore nero lucido

Infotainment

  • 1 presa USB aggiuntiva di ricarica e 2 prese USB posteriori di ricarica
  • Computer di bordo
  • Peugeot i-Cockpit
  • Quadro strumenti con display centrale a colori 3,5″
  • Touchscreen 7″ con Mirror Screen e 6 altoparlanti

Ricarica

  • Caricatore OBC (On Board Charger) 7,4 kW monofase
  • Cavo di ricarica domestica Tipo 2/EF presa Schuko

Peugeot e-208 Allure

La Peugeot e-208 Allure ha una dotazione di serie povera, costa 1.200 euro più della Active e aggiunge:

Comfort

  • Alzacristalli posteriori elettrici e sequenziali con funzione antipizzicamento
  • Retrovisore interno elettrocromatico
  • Retrovisori esterni ripiegabili elettricamente
  • Sensori di parcheggio posteriori

Stile interno

  • Interni in tessuto Cozy Grigio Antracite/TEP Nero Mistral
  • Pannelli porta con cuciture e dettagli Azzuro

Stile esterno

  • Cerchi in lega 16″ Elborn
  • Fari posteriori a LED
  • Paraurti posteriore in tinta carrozzeria con estrattore centrale nero lucido
  • Illuminazione soglia d’accesso

Infotainment

  • Peugeot i-Cockpit 3D con Head-up Digital Display 10″ 3D

Peugeot e-208 GT Line

La Peugeot e-208 GT Line – caratterizzata da una dotazione di serie povera ma anche da un prezzo interessante – costa 1.800 euro più della Allure e aggiunge:

Sicurezza

  • Fissaggio Isofix sedile passeggero anteriore

Comfort

  • 1 maniglia interna anteriore lato conducente
  • Plafoniera anteriore “i-dome” a LED con luci di lettura a LED anteriore e posteriore
  • Sedile passeggero manuale regolabile in altezza
  • Sensori di parcheggio anteriori
  • VisioPark 180°

Stile interno

  • Battitacco anteriore in alluminio
  • Illuminazione d’ambiente in 8 colori sulla plancia e sui pannelli porta
  • Interni in tessuto Capy Nero/TEP Nero Mistral
  • Pannelli porta con cuciture e dettagli Lime
  • Pedaliera in alluminio
  • Retrovisore interno elettrocromatico “frameless”
  • Rivestimento cielo Nero Mistral
  • Sedili sportivi
  • Tappetini anteriori e posteriori specifici GT Line
  • Volante in pelle traforata “Pieno Fiore” con cuciture Lime e badge “GT”

Stile esterno

  • Badge specifico GT Line
  • Cerchi in lega 17″ SHAW
  • Griglia calandra con dettagli upper cromati
  • Proiettori Peugeot Full LED Technology con High Beam Assist
  • Retrovisori esterni in nero lucido
  • Vetri posteriori e lunotto oscurati

Peugeot e-208 GT

La Peugeot e-208 GT – ricca ma cara – costa 1.800 euro più della GT Line e aggiunge:

Sicurezza

  • ADAS (Active Blind Corner Assist, Drive Assist Plus)

Comfort

  • Keyless Access & Start
  • Sedili anteriori riscaldabili

Stile interno

  • Interni in Alcantara Diamantato Grigio/TEP Nero Mistral

Stile esterno

  • Badge specifico GT

Infotainment

  • Touchscreen 10″ HD con 3D Connected Navigation

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Peugeot e-208: modelli e prezzi di listino

Di seguito troverete tutte le caratteristiche della Peugeot e-208. La piccola elettrica del Leone ha una gamma motori composta da una sola unità:

  • un motore elettrico da 136 CV

Peugeot e-208 (da 33.600 euro)

La silenziosissima Peugeot e-208 (prezzi fino a 38.400 euro) monta un motore scattante – “0-100” in 8,1 secondi – e ricco di coppia (260 Nm) ma non è molto agile nelle curve per via del peso elevato. Guidabile dai neopatentati (merito della potenza omologata di 77 CV), monta una batteria da 50 kWh e ha un’autonomia di 340 km (va detto che esistono rivali con accumulatori più capienti in grado di percorrere più strada con una ricarica).

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Peugeot e-208: gli optional

La dotazione di serie della Peugeot e-208 Active andrebbe a nostro avviso arricchita con due optional fondamentali: i cerchi in lega da 16″ (335 euro) e i sensori di parcheggio posteriori con Visiopark 180° (500 euro). La telecamera posteriore starebbe bene anche sulla Allure (250 euro) insieme al 3D Connected Navigation 10″ HD (800 euro) e al tetto Ciel panoramico in cristallo con tendina manuale (500 euro).

Quest’ultimo accessorio andrebbe acquistato anche sulla GT Line (insieme all’Active Blind Corner Assist – 150 euro – e al navigatore) e sulla GT.

Peugeot e-208 autonomia

La Peugeot dichiara un’autonomia di 340 km per la e-208. Per quanto riguarda i tempi di ricarica ci vogliono sette ore e mezza con una Wall Box da 7,4 kW e 30 minuti per ottenere l’80% della carica con un caricatore veloce da 100 kW.

L’articolo Peugeot 208: modelli, prezzi, dotazioni e foto proviene da Icon Wheels.

Fonte:

Danni alla persona nella Rc Auto: quali sono e cosa sapere

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I danni alla persona nella Rc Auto sono suddivisi e quantificati come indica il Codice delle Assicurazioni, che contempla il danno patrimoniale e quello non patrimoniale. Il verificarsi di un incidente può provocare danni materiali e danni fisici, quindi rispettivamente alle cose e alle persone. Il danno alla persona, nell’ambito della Rc Auto, è costituito da:

  • danno patrimoniale, suddiviso in lucro cessante e danno emergente;
  • danno non patrimoniale, connesso alla lesione della salute in maniera diretta.

Tutte le persone coinvolte in un sinistro hanno diritto al risarcimento di un danno fisico, tranne il conducente che ha causato l’incidente stesso, è la compagnia di assicurazione del responsabile che si prende carico dell’indennizzo. Se i danni fisici sono lievi, e quindi l’invalidità biologica permanente non supera il punteggio del 9%, la richiesta può essere inoltrata alla propria compagnia con la procedura di risarcimento diretto.

Rc Auto, cosa si intende per danni alla persona

Il danno alla persona nel nostro Codice Civile è quello provocato da un comportamento o attività illecita di altre persone. In pratica riguarda i costi che il danneggiato deve supportare per la lesione subita oppure è dovuto alla perdita parziale o totale della capacità lavorativa o ancora si tratta dei mancati guadagni durante il periodo di malattia. Oltre a questa tipologia di danni, di natura patrimoniale, comprende anche quelli morali e di natura biologica che il danneggiato subisce a seguito della lesione. Tutti i comportamenti e le attività illecite che provocano danni ingiusti obbligano chi li commette a risarcire il danno.

Rc Auto, danno patrimoniale: come viene quantificato

Come abbiamo detto in apertura, il danno patrimoniale alla persona comprende lucro cessante e danno emergente, quest’ultimo riguarda le spese sostenute ad esempio per riabilitazione e medicinali, in conseguenze del danno subito, e deve essere ovviamente provato con documenti. Il lucro cessante invece è la perdita di guadagno temporanea, nel periodo di riposo forzato, o permanente, se si perde la capacità di lavorare per il resto della vita. Per stabilite l’entità del risarcimento di un danno patrimoniale si utilizza il criterio del reddito effettivo. Per ottenere il diritto all’indennizzo, che non scatta automaticamente, si deve provare di aver subito realmente una diminuzione del potenziale guadagno proprio a causa del sinistro in cui si è rimasti coinvolti.

Rc Auto, danno non patrimoniale: come viene quantificato

Con il danno non patrimoniale oggi si fa riferimento a quello per lesioni di non lieve entità e danno non patrimoniale per lesioni di lieve entità. Per quantificarne la misura (per quelli di non lieve entità) si fa riferimento al vecchio sistema tabellare adottato del Tribunale di Milano, si è in attesa ormai da anni infatti di nuove tabelle aggiornate. Il risarcimento dei danni per lesioni di lieve entità invece si quantifica secondo criteri e misure stabilite nell’art. 139 del CdA, secondo il quale risultano risarcibili solo le microlesioni suscettibili di accertamento clinico strumentale obiettivo. Vengono escluse quindi tutte quelle lesioni oggettivamente riscontrabili senza strumentazioni, le cicatrici sono un esempio.

Rc Auto, danni alla persona: come richiedere il risarcimento

Entro tre giorni dal sinistro, i soggetti coinvolti devono denunciare l’accaduto all’assicurazione, preferibilmente servendosi del modulo CAI. Alla denuncia segue la richiesta di risarcimento, se si è parte lesa, che, in caso di danni alla persona, deve essere inoltrata alla compagnia del conducente responsabile. La richiesta deve contenere:

  • gli estremi dei veicoli coinvolti;
  • data, luogo e modalità in cui è avvenuto l’incidente;
  • i dati di eventuali testimoni presenti;
  • l’età del danneggiato al momento dell’incidente (con attività lavorativa e reddito);
  • i certificati medici che attestino l’entità delle lesioni;
  • l’attestazione medica che provi l’avvenuta guarigione con o senza postumi.

La compagnia assicurativa, una volta ricevuta la richiesta di risarcimento, fa la valutazione e procede all’istruzione della pratica. Se sono contemplati anche i danni alla persona, l’assicurazione può chiedere al danneggiato di fare una visita medico-legale presso un proprio medico fiduciario, per accertare l’entità dei danni. Infine la compagnia formula un’offerta di risarcimento entro 90 giorni, termine stabilito per Legge, o comunica il rifiuto al risarcimento, ovviamente motivato. Il danno viene liquidato entro 15 giorni dalla formulazione dell’offerta.

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