Monthly Archives: Marzo 2019

Mercedes-AMG A 45: la hot hatch in drift mode sui ghiacci svedesi

La nuova Mercedes-AMG A 45, la Mercedes Classe A più radicale della gamma, è sempre più vicina. La firma tedesca anticipa il suo debutto imminente con un video in cui mostra di cosa è capace, sul ghiaccio, la sua compatta sportiva.

Un modo spettacolare per sottolineare che la futura hatchback arrabbiata offrirà un nuovo sistema di trazione integrale con Drift Mode.

Con due varianti confermate e oltre 400 CV per la più potente, la nuova Mercedes-AMG A45 arriva con l’obiettivo di convertirsi nella regina delle hot hatch…

 


Anteprime

Mercedes-AMG: Race Edition anche per le A 35 AMG e CLS 53 AMG

L’allestimento ‘Instant Classic’ anche per la compatta e la coupé della Stella

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Tucano Urbano lancia la nuova collezione caschi 2019

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Tucano Urbano cavalca l’onda della primavera (almeno dal punto di vista del calendario…) lanciando sul mercato la nuova collezione caschi 2019, che vede importanti novità, tra cui spicca l’arrivo di un casco Jet dinamico, sportivo e moderno chiamato El’Tange che mancava. Ma andiamo con ordine e vediamo quali sono le nuove proposte.

I nuovi caschi Jet

Partiamo proprio da El’Tange, caratterizzato da linee fluide, calotta in policarbonato, interno in EPS a doppia intensità Luxury design con ventilazione a tre prese e senza cuciture. Si preannuncia confortevole anche protettivo grazie a una visiera lunga. Viene proposto in diverse tinte (lucide e opache) con prezzi compresi tra i 129 e i 139 euro. L’altro casco Jet della nuova collezione si chiama El’Jet e prevede una calotta in fibra di vetro disponibile in due misure (con visierino parasole interno). Ha una visiera esterna rimovibile per un look café racer e viene proposto anche nella Neon Collection (costa 159 euro).

Demi-Jet per la città

Sul fronte dei demi jet, troviamo invece El’Jettin, dotato di un ottimo rapporto qualità-prezzo (69 euro) e caratterizzato da una calzata comoda e da dimensioni compatte. El’Mettin, invece, è dotato di due visiere (una lunga e trasparente e l’altra parasole) e si rivela confortevole e versatile. È disponibile in quattro variante di tinte opache o in bianco lucido al prezzo di 119 euro.

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Triumph Adventure Experience, il video ufficiale

Prenderà il via a fine aprile la nuova Triumph Adventure Experience, prima scuola dedicata alla guida in fuoristrada nonché diretta diramazione della omonima Academy nel Sud del Galles. Sarà impostata su tre livelli (base, intermedio ed esperto) e permetterà a motociclisti di qualsiasi grado d’esperienza di cimentarsi in una esperienza suggestiva e formativa. L’obiettivo della scuola di guida del marchio inglese è infatti quello di far conoscere al corsista i propri limiti, alzandone l’asticella delle capacità e infondendogli sicurezza e padronanza nella guida a livello teorico e pratico.

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MotoGP 2019, Argentina: gli orari diretta TV di Sky e TV8

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Archiviato il GP del Qatar, vinto ora ufficialmente da Andrea Dovizioso (il cosiddetto cucchiaio è stato considerato lecito), la MotoGP 2019 riparte dall’Argentina dove questo weekend andrà in scena il secondo appuntamento della stagione. Lo scorso anno, ricorderete, assistemmo a una gara insolita, con una partenza inedita e con Marc Marquez che per rimontare puntava come birilli un po’ tutti i piloti (con l’ennesima collisione con Valentino Rossi che ha inasprito ulteriormente e definitivamente il rapporto tra i due).

Quest’anno si spera in una gara tutta asciutta (o al massimo tutta bagnata) e sotto la lente di ingrandimento ci sono sicuramente Dovizioso e Marquez, pronti a sfidarsi nuovamente spalla a spalla. Come di consueto, prove, qualifiche e gara del secondo round della MotoGP saranno trasmesse in chiaro su Sky Sport MotoGP (canale 208) e in differita su TV8. Questo weekend, inoltre, scatterà l’ora legale (tra sabato e domenica) e sarà necessario spostare le lancette dell’orologio avanti di un’ora.

MotoGP 2019, Argentina: gli orari tv

Venerdì 29 marzo
13:00-13:40 – FP1 Moto3
13:55-14:35 – FP1 Moto2
14:50-15:35 – FP1 MotoGP
17:15-17:55 – FP2 Moto3
18:10-18:50 – FP2 Moto2
19:05-19:50 – FP2 MotoGP

Sabato 30 marzo
13:00-13:40 – FP3 Moto3
13:55-14:35 – FP3 Moto2
14:50-15:35 – FP3 MotoGP
16:35-16:50 – Q1 Moto3
17:00-17:15 – Q2 Moto3
17:30-17:45 – Q1 Moto2
17:55-18:10 – Q2 Moto2
18:25-18:55 – FP4 MotoGP
19:05-19:20 – Q1 MotoGP
19:30-19:45 – Q2 MotoGP

Domenica 31 marzo
14:40-15:00 – Warm-Up Moto3
15:10-15:30 – Warm-Up Moto2
15:40-16:00 – Warm-Up MotoGP
17:00 – Gara Moto3
18:20 – Gara Moto2
20:00 – Gara MotoGP

GP di Argentina: gli orari tv di TV8

Sabato 30 marzo
20:30 Sintesi qualifiche

Domenica 31 marzo
17:30 Gara Moto3
19:00 Gara Moto2
20:30 Gara MotoGP

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Jaguar Land Rover: la guerra ai batteri

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Jaguar/Land Rover sta studiando come inserire nei suoi prossimi veicoli del futuro una tecnologia che sarà in grado di proteggere i passeggeri da alcune malattie. Secondo la Casa inglese, infatti, le auto di domani potrebbero contribuire alla vittoria nella guerra ai batteri, perfino quelli più resistenti agli antibiotici. Almeno in auto, quindi, addio a raffreddori ed influenze, grazie ad una innovativa tecnologia che sfrutta la luce ultravioletta (UV-C), presa in prestito dall’industria medica dove è in uso da più di 70 anni, per la disinfezione dell’acqua e la sterilizzazione di superfici tramite luce di lunghezza d’onda pari a 200-280 nanometri.

Il Dott. Steve Iley, Chief Medical Officer di Jaguar Land Rover ha dichiarato:

“L’automobilista medio passa al volante fino a 300 ore l’anno. Esiste quindi una chiara opportunità di utilizzare l’auto per fare della prevenzione. La realizzazione di misure dedicate al benessere individuale nell’ambito della ricerca mirata alla creazione della nostra oasi di tranquillità in auto, promette, non solo di migliorare la vita dei clienti ma anche di offrire chiari vantaggi nella riduzione dei patogeni e nella tutela della popolazione rispetto alle malattie. Questo vale in modo particolare ora che ci avviamo verso la mobilità condivisa”.

Jaguar Land Rover già oggi combatte i patogeni, con i suoi più recenti sistemi di climatizzazione (HVAC), disponibili su tutta la gamma, incluse la Jaguar I-PACE full-electric e la Range Rover Sport. Impiegando l’alta tensione, l’attuale sistema di Ionizzazione del climatizzatore quadrizona crea trilioni di particelle nanometriche a carica elettrica negativa (ioni), rivestite di molecole d’acqua. Gli ioni rendono inoffensivi i patogeni formando particelle di dimensioni maggiori che vengono rimosse dal filtro. Oltre a combattere i patogeni gli ioni agiscono in modo simile sulle molecole odorigene e sugli allergeni.

L’immunologo Dott. Hellmut Münch, CEO del Medical Enzyme Research Association, ha specificato:

“L’aumento dei batteri  e degli allergeni costituisce oggi una delle maggiori minacce per la nostra specie. L’investimento nell’immunologia è cruciale al fine di garantire che il nostro sistema immunitario vinca la sua gara contro i microorganismi, che evolvono troppo rapidamente perché la farmaceutica tradizionale possa tenerne il passo. È importante continuare a cercare sistemi innovativi per intervenire sul nostro ambiente in modo da prevenire la diffusione dei patogeni più dannosi – e qui risiede l’importanza di questa ricerca.”

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Benelli 302S, la naked per i giovani motociclisti

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La Benelli 302S è una naked di piccola cilindrata pensata per le giovani generazioni di motociclisti. È un design sportivo, che nulla ha da invidiare a quello delle moto più grandi e può soddisfare anche le esigenze di motociclisti esperti che cercano un mezzo facile e versatile da utilizzare tutti i giorni. È proposta nelle colorazioni bianca con telaio rosso e nera con telaio rosso ed è disponibile in tutte le concessionarie Benelli a 3.990 euro.

Bicilindrico parallelo da 38 CV

A spingerla ci pensa un bicilindrico parallelo ad iniezione elettronica con distribuzione a doppio albero a camme in testa e quattro valvole da 300 cc. Potenza e coppia sono rispettivamente di 38 CV a 11000 giri/min e 25,6Nm a 9750 giri, rendendo 302S una moto che può essere guidata anche con la patente A2.

Forcella uside-down

La lubrificazione è a carter umido, la frizione a bagno d’olio, il cambio a 6 velocità con trasmissione finale a catena. Il telaio è il classico traliccio in tubi d’acciaio in grado di garantire la massima agilità e maneggevolezza su strada. Le sospensioni sono affidate ad una forcella idraulica upside-down con steli da 41 millimetri di diametro all’anteriore e da un forcellone oscillante con ammortizzatore laterale regolabile al posteriore.

Cerchi da 17”

L’impianto frenante prevede un doppio disco flottante di 260 millimetri di diametro davanti, mentre dietro c’è un disco flottante da 240 millimetri di diametro. Completano il quadro cerchi da 17” in lega di alluminio montano pneumatici Pirelli Angel 120/70 all’anteriore e 160/60 al posteriore.

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Triumph Modern Classic: Street Twin e Street Scrambler alla prova

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Nel suggestivo scenario dell’Oltrepò Pavese, dove tra poche settimane prenderà il via la nuova Triumph Adventure Experience – prima scuola dedicata alla guida in fuoristrada nonché diretta diramazione della omonima Academy nel Sud del Galles – ho provato due modelli della articolata gamma Modern Classic 2019 di Triumph.

Mi sono concentrato, nello specifico, sulle due entry level della famiglia: la Street Twin e la Street Scrambler, due moto che condividono gran parte della tecnica e della sostanza, ma un po’ diverse per posizione di guida, assetto e (se vogliamo) anche destinazione d’uso.

 Triumph Street Twin, economica solo nel prezzo

Pur essendo la più economica della gamma, la Street Twin (da 8.900 euro) è una moto molto ben rifinita, come tutte le Triumph. È snella, bassa, compatta e facile. Non mette a disagio, è perfetta per chi non ha tanta esperienza (si mettono i piedi a terra con estrema facilità) ma grazie a un bicilindrico rinnovato può soddisfare anche le esigenze e i pruriti dei motociclisti più esperti che cercano una moto elegante, classica, stilosa, che non costi “una fucilata”.

Ora il twin da 900 cc è in grado di erogare una potenza di 65 CV (cresciuta del 18% rispetto al modello precedente) e di 80 Nm di coppia e risulta divertente e con una bella spinta ai medi; non è però esente da vibrazioni. Pronta e aggressiva è la frenata, merito della nuova pinza Brembo a quattro pistoncini, così come il binomio cambio a cinque rapporti e frizione a coppia assistita funziona alla perfezione: la leva è morbida e il passaggio da un rapporto all’altro è veloce e preciso.

Nuove sono anche le cartucce della forcella, pensate per migliorare il comfort, mentre la posizione di guida è leggermente caricata in avanti a causa del manubrio piuttosto distante dalla sella. Giusta la dotazione, con ride by wire con mappa Road e Rain, ABS e controllo della trazione, presa USB e luci a LED. Ampia, ovviamente, è la capacità di personalizzazione.

 Triumph Street Scrambler

È invece meno classica e più votata al fuoristrada leggero la Street Scrambler (da 10.800 euro). D’altronde basta già guardare la presenza di cerchi a raggi con l’anteriore da 19” e pneumatici dual porpose Metzeler Tourance (di serie) per capire che si tratta di una moto che non ama solo l’asfalto. Il motore è lo stesso della Street Twin, ma ci sono ad esempio pedane più avanzate e manubrio più alto e largo, per poter guidare più agevolmente anche in piedi.

Affrontare strade bianche, dunque, è un vero piacere. Ma anche su strada (dove la posizione di guida è anche più comoda rispetto a quella della Street Twin), benché l’assetto sia leggermente più morbido, ci si può divertire. Telaio e sospensioni sono stati leggermente rivisti, la forcella prevede steli maggiormente distanziati per la guida in off-road, mentre distintivo e caratteristico resta il doppio scarico laterale alto, che non dà assolutamente fastidio. Insomma, la Scrambler è più completa, polivalente ed eclettica.

Tra le due ci sono circa 2.000 euro di differenza, e credo che la scelta dipenda, oltre che dal gusto estetico (perché poi al di là di tutte le considerazioni, è sempre quella la prima variabile nella scelta di un veicolo), soprattutto dalla destinazione d’uso. Se poi vi piacciono le scrambler ma volete una moto da off-road (vero) c’è sempre la 1200 XE…

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Scheda tecnica
Motore bicilindrico da 900cc
Potenza 65 CV e 80 Nm
Peso 198 kg
Capacità serbatoio 12 litri
Prezzo da 8.900 euro


Moto News

Triumph Adventure Experience, la scuola di guida off-road

A fine aprile parte il primo corso di guida in fuoristrada del marchio inglese

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Triumph Adventure Experience, la scuola di guida off-road

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Prenderà il via a fine aprile la nuova Triumph Adventure Experience, prima scuola dedicata alla guida in fuoristrada nonché diretta diramazione della omonima Academy nel Sud del Galles. Sarà impostata su tre livelli (base, intermedio ed esperto) e permetterà a motociclisti di qualsiasi grado d’esperienza di cimentarsi in una esperienza suggestiva e formativa. L’obiettivo della scuola di guida del marchio inglese è infatti quello di far conoscere al corsista i propri limiti, alzandone l’asticella delle capacità e infondendogli sicurezza e padronanza nella guida a livello teorico e pratico.

Un training camp di 5 ettari

Il “terreno di gioco” sarà il suggestivo scenario dell’Oltrepò Pavese, all’interno dei 60 ettari dell’azienda vitivinicola Marchese Adorno a Retorbido (PV), dove è stato realizzato un training camp di 5 ettari e un circuito di 2200 metri, in un’area selvaggia che riproduce naturalmente tutte le condizioni e le difficoltà della guida in fuoristrada, con tutti i tipi di fondo e ostacoli. Nei 27 ettari circostanti, sono stati studiati percorsi che vanno da 10 a 100 km, con diversi gradi di difficoltà.

E il team di istruttori sarà capitanato da Gian Luca Canobbio – istruttore di moto e auto da oltre 20 anni e fondatore della prima scuola enduro nel 2000 – e vedrà la partecipazione, tra gli altri, di Angelo Signorelli, uno degli uomini che hanno fatto grande l’Italia nel fuoristrada (14 partecipazioni alla 6 giorni, con 8 vittorie a squadre e 2 assoluti, 2 Parigi-Dakar, 1 Rally dei Faraoni e 3 Incas Rally con 1 vittoria).

Cinque appuntamenti, da aprile a giugno

Sono cinque gli appuntamenti in calendario, tutti organizzati nei weekend: 26-28 aprile, 10-12 maggio, 24-26 maggio, 7-9 giugno e 21-23 giugno. Il costo è di 400 euro se si usa la moto propria (adatta al fuoristrada e con pneumatici tassellati) e di 500 euro se invece si noleggia una delle moto della gamma 2019: Tiger 800 XCA, Tiger 1200 XCA, Street Scrambler 900 e Scrambler 1200 XC/XE.

Infine, un occhio di riguardo è riservato anche all’accompagnatore, che può scegliere di seguire il programma del corsista (120 euro) o di dedicarsi a corsi di Golf e SPA (200 euro). Il pacchetto prevede 2 pranzi presso la struttura della Triumph Adventure Experience e la cena in una sala riservata presso il Salice Terme Golf&Country.

Un assaggio, con la Tiger 1200 XCA

In sella a una Tiger 1200 XCA ho avuto la possibilità di “assaggiare” il terreno su cui tra poche settimane inizieranno i corsi della Triumph Adventure Experience. Si parte dalle basi, dunque dalla posizione corretta in sella, dalla gestione del proprio peso in curva e dall’utilizzo ottimale di frizione, freno e acceleratore. E poi via con lo slalom, l’otto e gli esercizi per l’equilibrio, tutto da fare rigorosamente in piedi. Io ho rispolverato un po’ di nozioni e ho ricalibrato il mio corpo per la guida in off-road.

E grazie ad alcuni preziosi consigli, sono riuscito anche ad affrontare piuttosto agevolmente un fettucciato con una moto “importante” (per peso e dimensioni, anche se perfetta sotto il profilo del bilanciamento e dell’erogazione della potenza). Insomma, con la giusta predisposizione e con la volontà di imparare, si possono fare passi avanti giganteschi in poche ore. E se si fanno progressi velocemente si può pensare anche di provare la mulattiera, riservata ai più esperti.

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Nuova BMW Z4: baby GT a cielo aperto

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Diciamolo: la nuova BMW Z4 ha ben poco in comune con le sue antenate. Le sue linee non sono tonde, ma dritte, non ha una “bocca verticale”, bensì due reni orizzontali, con due fari che si allungano verso il cofano. Al posteriore, poi, ruba la scena l’enorme estrattore, mentre la coda si fa sottile e culmina con uno spoiler.

È un nuovo linguaggio stilistico, che vi piaccia o no; di sicuro si fa notare, e su strada ha una presenza scenica più esotica di quanto le foto lascino intendere.
Appare anche più grande e piazzata, perché lo è: guadagna 8 cm in lunghezza e 7 in larghezza, mentre il bagagliaio cresce di 100 litri per un totale di 280, più che sufficienti per un paio di trolley.

 

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È più vivibile, più spaziosa, più comoda. Ma per BMW il piacere di guidare è una cosa seria, quindi ecco le buone notizie per gli amanti della guida: il passo è più corto, quindi l’auto è più agile, anche grazie alle carreggiate allegate; il peso è distribuito 50:50 tra anteriore e posteriore e l’auto pesa solo 1420 kg. Fa il suo ritorno la capote in tela che, diciamo l verità, è molto più cool di quella di metallo e toglie anche peso “in alto”, quindi abbassa il baricentro: due piccioni con una fava.

Dentro troviamo un abitacolo più spazioso del previsto, dal design piacevolmente moderno ma non futuristico, che avvolge il guidatore. Il sistema d’inftainmente è lo stesso che troviamo sulla nuova BMW Serie3, con tutte le connettività e le app del caso.

Su strada con la BMW Z4 30i

Insospettabilmente comoda, fin dai primi metri: la nuova BMW Z4 è innanzitutto una GT. La posizione di guida è sdraiata, senza esagerare, con un volante ben posizionato e tanto spazio per le gambe. Sono sorpreso da come le sospensioni digeriscano le asperità, sia in modalità comfort, sia in quella Sport.
In quest’ultima modalità l’auto si fa più precisa, più tesa, ma non è mai una lama, piuttosto una sportiva facile, intuitiva, con prestazioni accessibili e una potenza gestibilissima.

Il motore 2.0 litri da 258 CV e 400 Nm di coppia, infatti, è pronto, lineare e ha una bella schiena ai bassi regimi, ma non è mai cattivo. Ha un suono cupo, quasi da sei cilindri; un suono studiato e “filtrato” dalle casse, ma comunque distintivo e personale.

Lo sterzo poi è leggero, anche un po’ finto a dire il vero, ma prende peso nelle modalità più sportive. Guidando allegramente si nota un certo vuoto al centro, ma il comando diventa più sensibile e diretto dopo un quarto di giro, così bastano davvero pochi gradi per disegnare belle traiettorie.

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E poi c’è il cambio, il magnifico ZF 8 marce (che ormai troviamo anche sulla M5) che è puntuale, preciso e dolce come pochi, davvero difficile da criticare.

Insomma la BMW Z4 30i è una spider godibilissima come auto di tutti i giorni: più comoda e matura e del modello precedente, veloce quanto basta e con il fascino della capote in tela che un po’ ci era mancato.

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In pista con la BMW Z4 M40i

Oggi cadono due gocce di pioggia sull’asfalto dell’Autodromo di Vallelunga. Le BMW Z4 40i sono tutte appaiate, lucide e brillanti per via della luce che riflette sulle gocce d’acqua. Il sei cilindri in linea 3 litri turbo da 340 CV si risveglia con suono più dolce e pieno di quello del 4 cilindri della 30i, ma resta comunque educato.

È difficile paragonare un’auto provata in pista ad una provata su strada, la la Z4 M40i sembra da subito più coesa e precisa della sorella minore. Il motore ha tanta spinta ai bassi regimi e una progressione lineare: è così cremoso che si può uscire dalle curve lente “da seconda” in quarta marcia senza problemi. Anche perché con 500 Nm di coppia le marce basse servono davvero a poco.

Peccato che verso i 6.000 giri perda un po’ di fiato, il che non lo rende particolarmente adatto alla guida in pista. Ma l’auto è facile, anche sul bagnato; e poi è bilanciatissima e frena forte, senza mai accusare la fatica. La trazione poi è granitica, e quando il posteriore perde aderenza l’auto risulta facile da gestire, anche se le Michelin Pilot Sport perdono grip con rapidità.

Nonostante uno 0-100 km/h da supercar (4,5 secondi) non è quella sportiva che era una volta, anche nella versione “griffata” M Sport. È una splendida GT da usare, da vivere, da guidare; un’auto più matura pensata per un cliente che voglia macinare chilometri.

Prezzi

La nuova BMW Z4 ha un prezzo di listino che parte da 43.800 euro per l versione 20i, la versione 30i parte da 53.100 euro, mentre per la più potente M40i ce ne vogliono 68.300.

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Lamborghini alla Milano Design Week

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Dal 9 al 14 aprile, in occasione della Milano Design Week, Lamborghini sarà protagonista per la prima volta con Living in the Fast Lane, l’Interactive Lamborghini Lab in cui il design si fonde con lo sviluppo tecnologico e ingegneristico.

Inoltre, per la prima volta in Italia la Casa tel toro espone la nuova Huracán EVO Spyder, presentata in anteprima mondiale, a marzo, al Salone di Ginevra 2019.

Lo spazio, situato in via Tortona 15 all’interno del Magna Pars Suites Milano, è progettato come un percorso espositivo che permetterà al visitatore di immergersi nell’universo Lamborghini, attraverso un completo excursus che va dai primi capolavori storici al grande focus sull’attualità.

La storia del marchio di Sant’Agata

Nel primo ambiente si potrà compiere un viaggio multimediale attraverso oltre 50 anni di storia dal 1963 ad oggi con i modelli più iconici di Sant’Agata Bolognese.

Anteprima nazionale per la Huracán EVO Spyder

 

Gli allestimenti dal luminoso colore bianco fanno da sfondo al verde Selvans dell’Huracán EVO Spyder con interni in pelle e Alcantara. Gli ospiti possono scoprire tutte le straordinarie performance della vettura e in particolare il sistema Lamborghini Dinamica Veicolo Integrata (LDVI) e la nuova connettività attraverso il touchscreen HMI da 8,4”. Nell’area custom Ad Personam Studio, la personalizzazione di ogni singolo dettaglio può essere realizzata virtualmente grazie al Car Configurator.

Un’area dedicata al centro stile Lamborghini

Al termine del percorso, un’area di rilevante importanza sarà dedicata al Centro Stile Lamborghini, un focus sul metodo progettuale del marchio. Design, forme e tecnologia saranno rappresentati attraverso dimostrazioni, bozzetti e modelli in scala intagliati manualmente. I designer Lamborghini, infine, si alterneranno nelle live performance di Tape Drawing.

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