Monthly Archives: Novembre 2017
Subaru Ascent: i primi teaser della SUV a sette posti




La storia del marchio Subaru è strettamente legata a elementi caratteristici come i motori boxer e la trazione integrale Symmetrical AWD. Attorno a questi pilastri sono nate berline come Subaru Legacy, fuoristrada come la Subaru Forester, sportive come la Subaru WRX STI – la cui uscita di scena è stata annunciata proprio ieri – e crossover come la Subaru XV.
Presto la Casa giapponese presenterà una new entry, la sua prima SUV a sette posti – derivata dal prototipo visto ad aprile al Salone di New York – che si chiamerà Subaru Ascent e che debutterà al Salone di Los Angeles. Il suo sbarco in Europa, però, per il momento non è stato ancora confermato.
Sette posti in configurazione 2+2+3
Le prime due immagini rilasciate della nuova Subaru Ascent mostrano tre file di sedili in una non così comune configurazione 2+2+3. Sarà costruita attorno alla Subaru Global Platform e sarà prodotta presso lo stabilimento Subaru di Lafayette, in Indiana, dove si producono anche la Subaru Outback, la Subaru Legacy e la Impreza.
Misure Extra Large
In base al prototipo da cui deriva, la nuova Subaru Ascent dovrebbe misurare attorno ai 5 metri in lunghezza, con quasi due metri di larghezza e un’altezza di circa 184 cm. Misure extra large, insomma, più consone alla viabilità statunitense che alle nostre strade europee.
Sotto il cofano dovremmo montare possibilmente il boxer turbo da 2,5 litri e 300 CV di potenza abbinato inevitabilmente alla trazione integrale permanente Symmetrical AWD. Dal punto di vista tecnico equipaggerà le ultime versioni del sistema di infotainment Starlink e il sistema di sicurezza attiva Eye Sight.
Addio Subaru WRX STI
Annunciata la fine della produzione per l’Europa della berlina sportiva a trazione integrale
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Volvo, inizia oggi in Belgio la produzione della XC40


Credits: Pre-production of the new Volvo XC40 in the manufacturing plant in Ghent


Credits: Pre-production of the new Volvo XC40 in the manufacturing plant in Ghent


Credits: Pre-production of the new Volvo XC40 in the manufacturing plant in Ghent


Credits: Pre-production of the new Volvo XC40 in the manufacturing plant in Ghent


Credits: Pre-production of the new Volvo XC40 in the manufacturing plant in Ghent


Credits: New Volvo XC40 – exterior


Credits: New Volvo XC40 – exterior


Credits: New Volvo XC40 – exterior


Credits: New Volvo XC40 – exterior
Volvo annuncia che oggi presso lo stabilimento con sede a Ghent, in Belgio, inizia la produzione del primo esemplare destinato ai clienti del SUV compatto XC40, per il quale sono già stati ricevuti più di 13.000 ordini. Le prime consegne ai clienti verranno effettuate a partire dall’inizio del prossimo anno. “Questo è un giorno di cui andare fieri, importante per Ghent, l’Azienda e tutti i nostri dipendenti che lavorano qui,” ha commentato Samuelsson, CEO e Presidente di Volvo Cars Håkan Samuelsson. “Le nostre persone hanno trascorso molte giornate e molte ore a preparare lo stabilimento all’avvìo della produzione della XC40 e hanno fatto un ottimo lavoro. La XC40 rappresenta un futuro radioso per Ghent e per Volvo Cars.”
Piattaforma modulare CMA
Con la XC40, Volvo Cars entra nel segmento in maggior crescita dell’industria automobilistica, aprendosi a una crescita continua di vendite e ricavi. È il primo modello basato sulla nuova piattaforma modulare per vetture compatte di Volvo Cars, ovvero l’Architettura Modulare Compatta (CMA – Compact Modular Architecture), che verrà utilizzata per tutti i prossimi modelli della Serie 40. La piattaforma CMA, sviluppata in collaborazione con Geely, fornirà a Volvo Cars le sinergie e le economie di scala necessarie per operare nel segmento delle compatte di lusso.
Lo stabilimento di Ghent e “la bestia”
Ingenti investimenti effettuati negli ultimi anni hanno trasformato lo stabilimento di Ghent in un polo d’esportazione globale per le vetture basate sulla CMA, con un reparto carrozzeria che è stato ampliato di 8.000 mq. Sono stati installati complessivamente 363 nuovi robot, incluso uno che è stato soprannominato “la bestia” dai dipendenti di Ghent. Questo robot di grandi dimensioni, che non ha eguali all’interno del sistema di produzione globale di Volvo Cars, viene utilizzato per sollevare le parti inferiori della carrozzeria e posizionarle su un nastro trasportatore posto vicino al soffitto dello stabilimento.
In Svezia l’altro stabilimento, poi due unità in Cina e uno in corso di costruzione negli USA
Lo stabilimento di Ghent è una delle due unità produttive gestite da Volvo Cars in Europa e produce Volvo dal 1965. Fino a poco tempo fa qui veniva prodotta la prima generazione della XC60, il SUV medio più venduto di Volvo, mentre ancora oggi continua la produzione delle piccole due volumi V40 e V40 Cross Country, oltre che dei modelli S60 e V60. L’altro stabilimento europeo di Volvo Cars si trova a Torslanda, in Svezia, Paese d’origine della Casa. L’Azienda ha inoltre due unità di produzione di veicoli in Cina, mentre negli Stati Uniti è in corso la costruzione di uno stabilimento nella Carolina del Sud.
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Svelati gli interni della nuova Mercedes Classe A


Credits: Mercedes-Benz A-Klasse, Interieur
Mercedes-Benz A-Class interior


Credits: Mercedes-Benz A-Klasse, Interieur
Mercedes-Benz A-Class interior


Credits: Mercedes-Benz A-Klasse, Interieur
Mercedes-Benz A-Class interior


Credits: Mercedes-Benz A-Klasse, Interieur
Mercedes-Benz A-Class interior


Credits: Mercedes-Benz A-Klasse, Interieur
Mercedes-Benz A-Class interior


Credits: Mercedes-Benz A-Klasse, Interieur
Mercedes-Benz A-Class interior


Credits: Mercedes-Benz A-Klasse, Interieur
Mercedes-Benz A-Class interior


Credits: Mercedes-Benz A-Klasse, Interieur
Mercedes-Benz A-Class interior


Credits: Mercedes-Benz A-Klasse, Interieur
Mercedes-Benz A-Class interior
Il prossimo anno Mercedes svelerà la nuova Classe A 2018. Oggi, però, in anticipo sui tempi, la Casa della Stella ha rilasciato le prime immagini dell’abitacolo della prossima generazione della compatta. Tra l’altro la prima visione degli interni della nuova Classe A rappresenta un anticipo ancora più importante, visto che svela la nuova architettura interna che caratterizzerà tutta la famiglia delle prossime compatte di Casa Mercedes, tra cui anche l’importantissima – commercialmente parlando – GLA.
Salto di qualità
Dalle prime immagini rilasciate è evidente il salto di qualità e il cambio di stile. La nuova Classe A 2018 erediterà infatti dalle sorelle maggiori Classe E e Classe S il sistema di schermi. Anche la plancia e i pannelli delle portiere si ispirano chiaramente ai prodotti più in alto nella gamma. La novità più rilevante degli interni della nuova Classe A riguarda proprio l’introduzione del doppio schermo sospeso sopra la plancia, come una sorta di prolungamento della strumentazione digitale.
Più comfort
Scompaiono così diversi pulsanti che saranno rimpiazzati da un menù nel sistema di infotainment – gestibile da un touch pad posizionato nel tunnel centrale – e spariscono anche gli indicatori del sistema di climatizzazione dotato di nuove bocchette a forma di turbina. E poi Mercedes dichiara che la nuova Classe A sarà anche più spaziosa dentro: ci saranno infatti a disposizione 35 mm di larghezza in più per i gomiti dei passeggeri anteriori, il bagagliaio guadagna 29 litri di capacità di carico in più e ha disposizione un’apertura del vano di 200 mm più ampia.
Mercedes AMG GT: le prime foto degli interni
La tanto attesa erede della SLS sarà svelata in autunno, sul mercato dal prossimo anno
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Nissan, ecco il più grande tetto solare condiviso dei Paesi Bassi


Credits: AMSTERDAM (Nov. 15, 2017) – Nissan Motor Parts Center in Europe is the first company in the Netherlands to make its roof available to others for the production of sustainable energy on a large scale. The electricity generated is sufficient for the power consumption of 900 households. The first section becomes operational at the end of February. The project will be fully completed in May.
L’attenzione di Nissan nei confronti della mobilità intelligente e della sostenibilità ambientale è sempre altissima. L’ultima notizia riguarda infatti il Nissan Motor Parts Center europeo, prima azienda olandese a mettere a disposizione di terzi il proprio tetto per la produzione di energia sostenibile su vasta scala. L’elettricità generata dai pannelli sarà sufficiente a coprire il fabbisogno di 900 famiglie. La prima fase del sistema entrerà in funzione a fine febbraio mentre il completamento del progetto è previsto per il prossimo maggio.
“Questo progetto rispecchia l’impegno di Nissan a rendere la mobilità più intelligente e sostenibile”, ha dichiarato Koen Maes, Managing Director di Nissan Benelux (Belgio, Paesi Bassi e Lussemburgo). “Ecco perché stiamo concentrando i nostri sforzi sulla produzione di energia sostenibile e su idee come lo stoccaggio di energia nelle batterie usate, per fare in modo che i veicoli la possano reimmettere nella rete elettrica e alimentare il car sharing. Il nuovo tetto solare sarà uno dei punti centrali di questa evoluzione del modello di mobilità.”
Altro aspetto interessante del nuovo tetto solare è che chiunque può aderire al progetto.“Un pannello ZonneDelen costa 25 euro”, ha spiegato Sven Pluut, co-fondatore di ZonnepanelenDelen. “Tutti coloro che sono a favore dell’energia solare ma non hanno un tetto su cui installare i propri pannelli possono acquistare uno o più pannelli ZonneDelen e quindi contribuire direttamente allo sviluppo delle energie sostenibili”. L’investimento assicurerà un rendimento di 15 anni, calcolato sulla base della quantità di energia solare generata e del costo dell’elettricità. Il versamento della somma è annuale.
In totale sono disponibili 20.000 pannelli ZonneDelen al costo di circa 25 euro ciascuno. La vendita è già online sul sito https://www.zonnepanelendelen.nl/project/nissan. Inoltre in virtù dei sussidi SDE+ Nissan potrà mantenere il prezzo per kWh al minimo per tutto il ciclo di vita del sistema. La ASN Bank e il fondo per la sostenibilità del Comune di Amsterdam devolveranno un totale di 3,2 milioni di euro per l’iniziativa.
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“Fiat 500 entra al MoMa” e vince il Corporate Art Award 2017


Con l’acquisizione della Fiat 500 da parte del MoMa, Museo di Arte Moderna di New York, il marchio Fiat si è aggiudicato uno dei premi del “Corporate Art Award 2017” (organizzati in collaborazione con LUISS Business School e il supporto del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, oltre al sostegno di Confindustria, ABI, Museimpresa e del Ministero degli Esteri). Dunque, l’auto più amata nella storia del marchio Fiat, l’icona che ha “motorizzato” gli italiani, l’ambasciatrice del Bel Paese nel mondo e icona della creatività italiana è diventata un’autentica opera d’arte moderna e di respiro globale.
L’edizione di quest’anno – che si è conclusa ieri nella capitale con la cerimonia di premiazione presso la Sala Spadolini del Collegio Romano – ha replicato il successo internazionale del 2016: vi hanno partecipato ben 80 aziende provenienti da 18 Paesi di tutto il mondo. Una dimensione globale, quindi, che ben si addice a quella della Fiat 500: basti pensare che oltre l’80 percento delle vendite si registrano al di fuori dell’Italia, e la vettura è prima in Europa nel suo segmento, prima in nove Paesi europei e sul podio in altri sette.
Olivier Francois, Head of Fiat Brand e Chief Marketing Officer FCA a margine dell’udienza privata con il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha dichiarato: “Siamo onorati di ricevere questo prestigioso riconoscimento, un segno tangibile di quanto Fiat 500 rappresenti non solo un capolavoro industriale che ha attraversato 60 anni di storia, ma un vero e proprio simbolo della creatività italiana entrato nell’immaginario collettivo. E il suo viaggio continua oggi con sempre maggiore vigore e consapevolezza del proprio ruolo di ambasciatrice del Made in Italy nel mondo”. L’autorevole “Corporate Art Award 2017” è un ulteriore riconoscimento al “cinquino” a sessant’anni dalla sua nascita. E l’acquisizione da parte della galleria permanente del Museo di Arte Moderna di New York ne ha sancito il carattere iconico e globale della vettura. Un vero e proprio tributo al suo stile intramontabile – tutti conoscono il suo simpatico “musetto” con baffi cromati e fari rotondi – che ha ispirato artisti di tutto il mondo che l’hanno reinterpretata nelle loro opere.
In particolare, l’esemplare acquistato dal MoMA è una 500 serie F, la 500 più popolare di sempre, prodotta dal 1965 al 1972. Se si sommano le 500F alla altre versioni (Sport, D, L ed R) della prima generazione, si arriva ad oltre 4 milioni di esemplari prodotti dal 1957 al 1975. Un’auto di successo, quindi, che nel 2007 ha visto la nascita della nuova generazione: l’attuale 500, proprio come la progenitrice, si è subito dimostrata altrettanto vincente se si pensa che, in soli 10 anni, ha già conquistato 2 milioni di clienti, oltre a fare incetta di premi, tra i quali il “Car of the Year” e il “Compasso d’oro”.
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Mondiale F1 2017 – GP Abu Dhabi: gli orari TV su Rai e Sky


Credits: epa06323242 British Formula One driver Lewis Hamilton of Mercedes AMG GP reacts after the qualification round of the Brazil Formula One Grand Prix at the Interlagos racetrack in Sao Paulo, Brazil, 11 November 2017. Hamilton crashed during the qualification. The Formula One Grand Prix of Brazil will take place on 12 November at the Interlagos racetrack. EPA/Sebastiao Moreira


Credits: epa06323225 German Formula One driver Sebastian Vettel of Scuderia Ferrari waves after his second, place in the qualifying session of the Brazil Formula One Grand Prix at the Interlagos racetrack in Sao Paulo, Brazil, 11 November 2017. The Formula One Grand Prix of Brazil will take place on 12 November at the Interlagos racetrack. EPA/FERNANDO BIZERRA JR.


Credits: epa06319018 Finnish Formula One driver Kimi Raikkonen of Scuderia Ferrari participates in an event at the Interlagos racetrack in Sao Paulo, Brazil, 09 November 2017. The Formula One Grand Prix of Brazil will take place on 12 November at the Interlagos racetrack. The Formula One Grand Prix of Brazil will take place on 12 November at the Interlagos racetrack. EPA/Fernando Bizerra Jr.


Credits: epa06297457 Dutch Max Verstappen of Red Bull celebrates after winning the Formula One Mexico’s Grand Prix at the Hermanos Rodriguez racetrack in Mexico City, Mexico, 29 October 2017. EPA/Jose Mendez


Credits: epa06323015 British driver Lewis Hamilton of Mercedes steers his car during the third free practice session at the Interlagos racetrack in Sao Paulo, Brazil, 11 November 2017. The Formula One Grand Prix of Brazil will take place on 12 November at the Interlagos racetrack. EPA/Sebastiao Moreira
Il Mondiale F1 2017 si chiude con il GP di Abu Dhabi, evento che sarà trasmesso in diretta sulla Rai e su Sky (di seguito troverete gli orari TV).
L’ultima prova iridata di un campionato già deciso: tra i motivi d’interesse segnaliamo il tentativo di Kimi Räikkönen di soffiare il quarto posto assoluto a Daniel Ricciardo e la lotta tra Toro Rosso, Renault e Haas per la sesta piazza tra i Costruttori.
F1 2017 – GP Abu Dhabi: cosa aspettarsi
Il GP di Abu Dhabi non è solo l’ultima prova del Mondiale F1 2017 ma anche una delle più particolari: si parte con il sole e si arriva con il buio illuminati esclusivamente dalla luce artificiale.
Il tracciato mediorientale – adatto a piloti esperti (qui hanno trionfato solo campioni del mondo) – è maledetto per la Ferrari, mai vincitrice in otto edizioni. L’importante sarà qualificarsi bene visto che solo in un’occasione chi è salito sul gradino più alto del podio non è scattato dalla prima fila. Di seguito troverete il calendario del Gran Premio di Formula 1, gli orari TV su Rai e Sky e il nostro pronostico.
F1 2017 – Abu Dhabi, il calendario e gli orari TV su Rai e Sky
Venerdì 24 novembre 2017
10:00-11:30 Prove libere 1 (diretta TV su Rai Sport e Sky Sport F1)
14:00-15:30 Prove libere 2 (diretta TV su Rai Sport e Sky Sport F1)
Sabato 25 novembre 2017
11:00-12:00 Prove libere 3 (diretta TV su Rai Sport e Sky Sport F1)
14:00-15:00 Qualifiche (diretta TV su Rai 2 e Sky Sport F1)
Domenica 26 novembre 2017
14:00 Gara (diretta TV su Rai 1 e Sky Sport F1)
F1 – I numeri del GP di Abu Dhabi 2017
LUNGHEZZA CIRCUITO: 5.554 m
GIRI: 55
RECORD IN PROVA: Lewis Hamilton (McLaren MP4-26) – 1’38”434 – 2011
RECORD IN GARA: Sebastian Vettel (Red Bull RB5) – 1’40”279 – 2009
RECORD DISTANZA: Sebastian Vettel (Red Bull RB5) – 1h34’03”414 – 2009
F1 – Il pronostico del GP di Abu Dhabi 2017

1° Lewis Hamilton (Mercedes)
Lewis Hamilton vuole (e può) chiudere in bellezza il Mondiale F1 2017 tornando alla vittoria dopo due GP a secco di podi.
I precedenti del campione del mondo ad Abu Dhabi? Tre vittorie e due pole position.


2° Sebastian Vettel (Ferrari)
Anche Sebastian Vettel può vantare tre vittorie e due pole ad Abu Dhabi ma dovrà fare i conti con la “maledizione” che impedisce al Cavallino di trionfare negli Emirati.
Il pilota tedesco della Ferrari è in un ottimo stato di forma (due podi negli ultimi tre GP) e ci sono buone possibilità di vederlo anche stavolta in “top 3”.


3° Kimi Räikkönen (Ferrari)
Kimi Räikkönen è reduce da tre terzi posti consecutivi e ha una gran voglia di proseguire questa striscia positiva.
Iceman ama molto questo tracciato: qui ha vinto nel 2012 il suo penultimo Gran Premio in carriera.


Da tenere d’occhio: Max Verstappen (Red Bull)
Max Verstappen non è mai salito sul podio nel GP di Abu Dhabi e anche stavolta difficilmente riuscirà a piazzarsi in “top 3”.
Ci aspettiamo comunque una buona gara da parte del driver olandese, capace di portare a casa un successo nelle ultime tre gare disputate nel Mondiale F1 2017.


La squadra da seguire: Mercedes
Il circuito di Abu Dhabi è adatto alle Mercedes: nelle ultime tre edizioni la Stella ha ottenuto tre doppiette monopolizzando la prima fila della griglia.
La scuderia tedesca è a secco di vittorie da due gare ma al tempo stesso può vantare tredici GP consecutivi con almeno una monoposto sul podio.

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F1 – I cinque piloti più sfortunati di sempre








Credits: SUR CIRCUIT


La storia della F1 è piena di piloti sfortunati: driver che in carriera sono riusciti raramente a terminare una corsa a causa di incidenti o problemi meccanici.
Di seguito troverete la classifica dei cinque piloti più sfortunati di sempre in F1 scelti tra quelli che non sono riusciti a passare sotto la bandiera a scacchi per almeno dieci volte. Scopriamoli insieme.

1° Corrado Fabi (Italia)
12 GP disputati – 10 ritiri
Nato il 12 aprile 1961 a Milano (Italia)
2 stagioni (1983-1984)
12 GP disputati
10 ritiri (9 per problemi meccanici, 1 per incidente)
2 costruttori (Osella, Brabham)
PALMARÈS EXTRA-F1: campione europeo F2 (1982)


2° Willy Mairesse (Belgio)
12 GP disputati – 10 ritiri
Nato l’1 ottobre 1928 a Momignies (Belgio) e morto il 2 settembre 1969 a Ostenda (Belgio)
4 stagioni (1960-1963)
12 GP disputati
10 ritiri (7 per problemi meccanici, 3 incidenti)
2 costruttori (Ferrari, Lotus)
PALMARÈS: 14° nel Mondiale F1 (1962), 1 podio
PALMARÈS EXTRA-F1: Targa Florio (1962)


3° Adrián Campos (Spagna)
17 GP disputati – 14 ritiri
Nato il 17 luglio 1960 ad Alzira (Spagna)
2 stagioni (1987, 1988)
17 GP disputati
14 ritiri (13 per problemi meccanici, 1 incidente)
1 squalifica
1 costruttore (Minardi)


4° Jean-Pierre Jabouille (Francia)
49 GP disputati – 37 ritiri
Nato l’1 ottobre 1942 a Parigi (Francia)
6 stagioni (1975, 1977-1981)
49 GP disputati
37 ritiri (35 per problemi meccanici, 2 incidenti)
3 costruttori (Tyrrell, Renault, Ligier)
PALMARÈS: 8° nel Mondiale F1 (1980), 2 vittorie, 6 pole position, 2 podi
PALMARÈS EXTRA-F1: campione europeo F2 (1976)


5° Teo Fabi (Italia)
64 GP disputati – 48 ritiri
Nato il 9 marzo 1955 a Milano (Italia)
5 stagioni (1982, 1984-1987)
64 GP disputati
48 ritiri (44 per problemi meccanici, 4 incidenti)
3 costruttori (Toleman, Brabham, Benetton)
PALMARÈS: 9° nel Mondiale F1 (1987), 3 pole position, 2 giri veloci, 2 podi
PALMARÈS EXTRA-F1: campione del mondo endurance (1991)

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Aston Martin Vantage 2018
La sportiva di Lusso d’Oltremanica si rinnova. La nuova generazione della Aston Martin Vantage 2018, derivata dalla DB11, cambia fuori e dentro con un look più moderno ed esclusivo che mai. Tra le novità tecniche della nuova Vantage vanno citati il nuovo differenziale posteriore elettronico (E-Diff) e il chassis evoluto della DB11, con il 70% dei componenti completamente nuovi. Protagonista del reparto meccanico è il V8 Twin-Turbo da 510 CV e 685 Nm di coppia massima. La trasmissione è affidata al cambio automatico ZF ad otto rapporti e il peso a secco dichiarato di questa nuova Vantage è di 1.530 kg.Rispetto alle prestazioni lo scatto da 0 a 60 miglia orarie (96 km/h) è coperto in 3,5 secondi mentre la velocità massima dichiarata è di 314 km/h
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Volkswagen T-Roc








































La Volkswagen T-Roc è la SUV compatta di Wolfsburg basata sulla piattaforma modulare MQB che si posiziona in listino al di sotto delle Touareg e Tiguan.
Dimensioni
In quanto a dimensioni la Volkswagen T-Roc misura 423 cm in lunghezza, 182 in larghezza e 157 cm in altezza. Il passo è pari a 259 cm e il bagagliaio ha una capacità di carico di 392 litri estendibile fino a 237 litri con i sedili posteriori reclinati. (445l/1290 per la versione 4×2).
Motorizzazioni
Le proposte meccaniche della Volkswagen T-Roc sono 5, tutte turbo: due benzina TSI da 115 e 150 CV e tre diesel TDI con potenze da 115, 150 e 190 CV. Le versioni 115 CV dispongono di trazione anteriore e cambio manuale. In abbinamento ai motori da 150 CV è possibile scegliere fra trazione anteriore, trazione integrale (4MOTION) e cambio automatico a doppia frizione (DSG a 7 rapporti). La motorizzazione benzina da 150 CV è dotata di sistema di gestione attiva dei cilindri ACT (disattivazione automatica di due cilindri), mentre il 2.0 TDI 190 CV è proposto di serie in abbinamento al cambio DSG a 7 rapporti e trazione 4MOTION.
Equipaggiamento e allestimenti
Di serie il modello base della Volkswagen T-Rock avrà in dotazione diversi accessori di sicurezza interessanti come la frenata d’emergenza automatica, il sistema di rilevamento dei pedoni e l’avviso di cambio di corsia involontario (Lane Assist). La versione Style sarà caratterizzata dalla doppia colorazione della carrozzeria e fino a 4 colori per personalizzare gli interni. La Sport, top di gamma, si concentra invece sull’aspetto sportivo con sedili dedicati e con la possibilità (optional) di avere la doppia tonalità per la carrozzeria. Il pacchetto R-Line sarà infine dedicato esclusivamente ai due allestimenti Style e Sport e conterà su una serie di personalizzazioni sia per gli esterni che per gli interni.
La Volkswagen T-Roc viene proposta con due allestimenti e con prezzi a partire da 22.900 euro.
Volkswagen T-Roc, SUV compatta e giovanile
La Volkswagen T-Roc è trendy, ben accessoriata e piacevole da guidare, però è più cara delle concorrenti
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L’iDisk, il nuovo freno a disco di Burderus Guss
In pochi sanno che l’inquinamento da particolato legato al traffico stradale è causato in gran parte non dalla combustione del carburante, ma dall’usura della strada, degli pneumatici e dai freni. Secondo i dati dell’agenzia ambientale dello stato del Baden-Württemberg, freni e pneumatici sarebbero infatti responsabili del 32% delle emissioni di particolato, la metà circa delle quali è costituita da polvere dei freni. La riduzione significativa della polvere dei freni è pertanto essenziale per migliorare la qualità dell’aria, soprattutto nelle città.
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