Monthly Archives: Gennaio 2017

SUV: tutte le novità che vedremo nel 2017

Di tutti i segmenti del mercato auto quello dei SUV sarà il più prolifico nel corso di questo 2017. Non era difficile immaginarselo. La tendenza degli ultimi anni, d’altronde, ha visto le Sport Utility scalare la classifica delle best seller, tanto da diventare il primo segmento in Europa. E le prospettive di crescita non si fermano, anzi… Prepariamoci, quindi, a vedere crescere vertiginosamente la popolazione dei SUV tra i listini delle Case automobilistiche. Ecco un riassunto di tutti i nuovi SUV del 2017, Casa per Casa, che vedremo nel corso di quest’anno. Sia le anteprime che gli arrivi in concessionaria. ALFA ROMEOAlfa Romeo Stelvio StelvioOltre alla top di gamma Quadrifoglio da 510 CV, la nuova Alfa Romeo Stelvio arriva anche nella versione base con la First Edition equipaggiata con il 2.0 turbo a benzina da 280 CV. Costerà 57.300 euro.AUDIAudi Q5 2017La nuova generazione del SUV dei Quattro Anelli, l’Audi Q5 2017 arriverà a febbraio. La scelta dei motori al lancio prevede due turbodiesel 2.0 da 163 e 190 CV e un turbo benzina 2.0 da ben 250 CV. BENTLEYBentley Bentayga V8 Diesel Il primo SUV della Casa, la Bentayga Diesel inglese verrà proposto, a partire da febbraio, anche nell’inedita versione a gasolio con il V8 4.0 da 435 CV dell’Audi SQ7 TDI.BMWBMW X3 2018La terza generazione del SUV compatto bavarese è attesa per la fine dell’anno, dovrebbe debuttare a novembre con un abitacolo più spazioso e confortevole. La nuova BMW X3 2018 Sarà anche più leggera grazie a una struttura realizzata in materiali compositi tra cui acciai ad alta resistenza, alluminio e magnesio.DACIADacia Duster 2018 Il SUV franco rumeno dovrebbe rinnovarsi con la nuova generazione attesa entro la fine di quest’anno, forse a novembre. La Duster 2018 Avrà dimensioni simili all’attuale generazione, ma potrebbe proporsi anche in una versione da 4,7 metri e sette posti, la Grand Duster. DSDS X A settembre la gamma del marchio premium francese si allargherà con un nuovo SUV compatto a trazione integrale.FORDFord Kuga 2017Già a partire da gennaio arriva sul mercato il restyling del SUV Kuga 2017 che debutterà anche con il lussuoso allestimento Vignale.Ford Edge VignaleA marzo il SUV grande dell’Ovale Blu diventa premium con l’arrivo in gamma dell’allestimento Vignale proposto con il motore Diesel 2.0 biturbo TDCi da 180 o 210 CV.HYUNDAISUV di segmento B A settembre la Casa coreana debutterà nel segmento dei B-SUV con un modello il cui nome e le cui caratteristiche sono ancora sconosciuti.JEEPJeep Renegade 2018 Ad ottobre la best seller Renegade riceverà un restyling con novità estetiche, un equipaggiamento arricchito e connettività migliorata.Jeep Wrangler Durante il 2017 verranno lanciate diverse versioni speciali della fuoristrada americana Wrangler: Night Eagle, Recon e JK Edition.Grand Cherokee Anche la top di gamma del marchio d’Oltreoceano si moltiplicherà con diverse versioni speciali tra cui la Grand Cherokee Trailhawk, la Night Eagle e la Summit Plus. Per ultima, a settembre, dovrebbe poi arrivare una versione ultra sportiva, la Grand Cherokee Trackhawk.Jeep Compass 2017 A settembre è previsto il debutto commerciale della seconda generazione della Jeep Compass 2017 che con i suoi 4 metri e mezzo di lunghezza si posizionerà tra la Renegade e la Cherokee. KIAKia Niro Plug-inA giugno debutterà la versione alla spina dell’ibrida coreana, la Niro,  che si potrà ricaricare da una presa di corrente di casa da 220 volt e che avrà una breve autonomia in modalità EV.Kia Rio SUVSi sa ancora poco sulla B-SUV coreana che arriverà a ottobre e che condividerà piattaforma e motorizzazioni con la nuova Rio appena arrivata. LAND ROVERLand Rover Discovery 2017Ad aprile arriverà sul mercato la quinta generazione della Discovery, già ampiamente vista e presentata.MAZDAMazda CX-5 2017 La nuova generazione della Mazda CX-5 arriverà sul mercato a luglio con interessanti novità estetiche e meccaniche. MERCEDES-BENZMercedes GLA 2017Il restyling del SUV compatto derivato dalla Classe A e svelato al Salone di Detroit, la GLA 2017, arriverà sul mercato a marzo. MINIMini Countryman 2017 La seconda generazione della Mini Countryman, la più grande della gamma, è già stata svelata ed è pronta a sbarcare sul mercato. Lo farà a marzo. MITSUBISHISUV CompattoAncora senza un nome ufficiale, il nuovo SUV di segmento C giapponese dovrebbe arrivare sul mercato entro la fine dell’anno. Si posizionerà per dimensioni tra la ASX e l’Outlander. NISSANNissan Qashqai 2017 A dieci anni dalla sua nascita la best seller di Yokohama si rinnoverà quest’anno, a maggio. La nuova generazione della Nissan Qashqai arriverà con novità estetiche in stile Micra e con sistemi avanzati di assistenza alla guida, o guida semiautonoma. OPELOpel Crossland XA giugno arriverà sul mercato la sostituta della Meriva. L’ex monovolume si trasforma in una Sport Utility vera e propria. La Crossland X andrà ad affiancarsi in listino alla Mokka X. Opel Grandland X A novembre sarà la volta della più grande Grandland X, SUV che dovrebbe misurare attorno ai 4,45 metri e che sarà prodotto in Francia sulla base tecnica della Peugeot 3008. PEUGEOTPeugeot 5008 2017 A marzo la Casa francese ha previsto il debutto commerciale della 5008, la cui nuova generazione consacra definitivamente la sua metamorfosi a SUV. Lunga 4,64 metri  cresce di 11 cm rispetto al passato e arriverà in istino con due motorizzazioni a benzina – 110 o 165 CV – e quattro Diesel – 11,120,150 1 180 CV -.RENAULTRenault Captur 2017 In Casa Renault a Maggio si presenterà il restyling della più piccola delle SUV francesi. La Captur 2017 Arriverà soprattutto con miglioramenti interni.Renault Koleos 2017 Sempre a Maggio sarà la volta del debutto della nuova Koleos, 22 cm più lunga della KAdjar, con un passo di 2,7 metri e un portabagagli da 542 litri.SEATSeat Arona A dicembre la casa spagnola debutterà nel segmento dei SUV piccoli, o B-SUV con una crossover basata sulla nuova Ibiza (che debutterà, anche lei, quest’anno) e della lunghezza di circa 4,20 metri. SKODASkoda KodiaqA marzo arriverà nelle concessionarie la Sport Utility grande della Casa Ceca. Con 4,7 metri di lunghezza, la Kodiaq  potrà offrire anche una configurazione interna a sette posti. Skoda Yeti A fine anno si rinnoverà anche il SUV piccolo della famiglia ceca che si baserà sulla piattaforma MQB del Gruppo Volkswagen.SUZUKISuzuki Ignis La urban crossover giapponese arriva sul mercato a febbraio e lo fa, tra l’altro, anche con una motorizzazione micro-ibrida. Lo stile è off-road e viene proposta anche con trazione integrale. Fino al 31 gennaio la nuova Suzuki Ignis è in offerta lancio a 14.050 euro.TOYOTAToyota C-HRGià da gennaio è disponibile la nuova SUV compatta giapponese. misura 4,35 metri ed è basata sulla piattaforma TNGA, la stessa dell’ultima Toyota Prius. La C-HR È disponibile anche con trazione integrale e, volendo, con motorizzazione ibrida da 122 CV.  VOLVOVolvo XC60 2017La nuova SUV media svedese XC60 rappresenterà il pilastro commerciale del marchio. Sarà basata sulla piattaforma SPA e arriverà con un avanzato sistema di guida semi autonomia. Volvo XC40La XC40 Sarà la prima ad arrivare della nuova famiglia 40 di Volvo. Il punto di partenza di questo nuovo modello sarà la piattaforma CMA (Compact Modular Architecture).VOLKSWAGENVolkswagen Tiguan AllspaceLa versione con passo lungo della Tiguan arriverà a settembre con una maggiore abitabilità e soprattutto con una terza fila di sedili che le permetterà di ospitare fino a sette passeggeri. Andrà a competere direttamente con la Skoda Kodiaq.Volkswagen T-RocLa T-Roc arriverà a novembre e si andrà a posizionare in listino al di sotto della Tiguan. Ancora una volta si baserà sulla piattaforma modulare MQB. Per dimensioni e caratteristiche potrebbe andare competere con l’Audi Q2 (con la quale potrebbe condividere anche alcune delle motorizzazioni).. 
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BMW M4 by Cam Shaft

Con il recente restyling della Serie 4, BMW ha deciso di aggiornare la sua gamma media. I rinnovamenti riguardano anche la più sportiva della famiglia, la M4, che si aggiorna, però, solo a livello estetico (leggermente) e si arricchisce con una dotazione high-tech più completa. Nessuna novità, però, per il sei cilindri in linea TrwinPower Turbo da 3.0 litri che rimane invariato. Eccezion fatta per la variante con pacchetto Competition che spinge in alto la potenza da 431 CV fino a 450 CV.Upgrade meccanico, scarico in titanio e sospensioni KWNon abbastanza, però, almeno per il preparatore Cam Shaft che proprio in questi giorni ha presentato la sua elaborazione della super coupé bavarese. Nel suo caso l’upgrade è molto più sostanzioso e porta la capacità del propulsore della BMW M4 a 513 CV con una coppia motrice massima di 720 Nm (550 Nm sulla versione originale). A questo surplus di potenza – il cui costo è di 2.199 euro – corrispondono prestazioni migliorate, anche se Cam Shaft non ha svelato dati a tal proposito. Le novità però riguardano anche il telaio con l’introduzione di sospensioni KW regolabili (da 5 a 30 mm) – 699 euro – e cerchi BBS da 21 pollici – 2.000 euro -. Per i più esigenti, infine, c’è anche il sistema di scarico in titanio che costa 2.900 euro. 
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Addio a Mario Poltronieri, la voce della F1

Ci ha lasciati Mario Poltronieri: lo storico commentatore Rai – scomparso oggi a Milano all’età di 87 anni – ha raccontato la F1 agli italiani dal 1968 al 1994. Scopriamo insieme la sua storia.Mario Poltronieri: la storiaMario Poltronieri nasce il 23 novembre 1929 a Milano. Appassionato di motori fin da ragazzo, inizia a correre con le moto ma poco dopo passa alle auto (ritenute, non a torto, più sicure dalla sua famiglia). Pilota-collaudatore per l’Abarth, realizza numerosi record di velocità con le vetture dello Scorpione e porta a casa diversi risultati rilevanti: con la Fiat-Abarth 750 GT Zagato conquista la vittoria di classe nel GP di Roma del 1956 e – l’anno seguente – nella Coppa Lombardia e nella Coppa Inter-Europa mentre nel 1960 si aggiudica – in coppia con il tedesco Wolfgang Seidel – la prestigiosa 6 Ore di Hockenheim alla guida della Fiat-Abarth 750 Record Monza.Il passaggio al giornalismoNel 1960 Poltronieri lascia la Casa torinese in seguito a divergenze di opinione con Carlo Abarth: Mario vorrebbe continuare a fare il pilota mentre il fondatore del brand dello Scorpione lo ritiene più utile come collaudatore.Mario Poltronieri inizia a lavorare come giornalista nel 1961 nella neonata sezione motori del quotidiano Il Giorno e collabora con un programma TV Rai nelle vesti di istruttore di guida. Tre anni più tardi lavora come commentatore della televisione pubblica delle partite di baseball (altra sua passione).La F1Poltronieri inizia a commentare i GP di F1 in TV per la Rai a partire dal 1968 e viene assunto dalla rete nazionale nel 1971. Fino al 1994 racconta il Circus agli italiani affiancato da altre voci storiche: Giancarlo Falletti, Enrico Benzing, Gianfranco Palazzoli ed Ezio Zermiani.Dopo la RaiMario Poltronieri va ufficialmente in pensione nel 1994 ma continua a collaborare con riviste e programmi TV dedicati ai motori fino all’inizio del 2016. Scompare a Milano il 18 gennaio 2017.
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Lavorare in F1 con Renault? Un sogno che può diventare realtà

Lavorare in F1 con Renault? Un sogno che può diventare realtà grazie a Infiniti Engineering Academy: la quarta edizione del programma di reclutamento globale della Casa giapponese offre a giovani ingegneri l’opportunità di trovare un impiego nel Circus e nel settore automobilistico.Da febbraio 2017 studenti provenienti da sette aree geografiche (Asia/Oceania, Canada, Cina, Europa compresa la Russia, Messico, Medio Oriente e USA) potranno registrarsi al sito academy.infiniti.com. I sette prescelti potranno imparare dagli ingegneri del team Renault F1 e Infiniti e il migliore potrà lavorare a tempo pieno presso una di queste due realtà.
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F1 2017 – Pascal Wehrlein alla Sauber, Bottas quasi in Mercedes

Pascal Wehrlein correrà il Mondiale F1 2017 con la Sauber: il giovane pilota tedesco (proveniente dalla Manor) era uno dei candidati a prendere il posto di Nico Rosberg in Mercedes e questo significa che per quanto riguarda l’ormai quasi certo passaggio di Valtteri Bottas alle frecce d’argento manca solo l’annuncio ufficiale della scuderia della Stella.Pascal Wehrlein rimpiazzerà il brasiliano Felipe Nasr e troverà come compagno di squadra alla Sauber lo svedese Marcus Ericsson. Il giovane talento teutonico – nato il 18 ottobre 1994 a Sigmaringen (Germania) – ha conquistato il campionato turismo tedesco DTM nel 2015 al volante della Mercedes classe C Coupé e nella prima stagione in F1 nel 2016 con la Manor (più rapido del coéquipier indonesiano Rio Haryanto ma più lento del francese Esteban Ocon) ha portato al team britannico l’unico punto della sua storia grazie alla decima piazza rimediata in Austria.
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F1 – Valtteri Bottas alla Mercedes, Massa resta in Williams nel 2017

Valtteri Bottas sarà il nuovo compagno di squadra di Lewis Hamilton alla Mercedes: il pilota finlandese prenderà il posto di Nico Rosberg nella scuderia della Stella e disputerà il Mondiale F1 2017 al volante della monoposto più veloce del Circus.Questa decisione ha portato Felipe Massa, inizialmente intenzionato a lasciare le corse, a restare alla Williams ancora per un anno: il driver brasiliano affiancherà il debuttante canadese Lance Stroll.Valtteri Bottas – nato a Nastola (Finlandia) il 28 agosto 1989 – ha conquistato il campionato europeo di Formula Renault 2.0 nel 2008 davanti a Daniel Ricciardo e il titolo GP3 nel 2011. Il driver scandinavo corre in F1 dal 2013 e al volante della Williams ha ottenuto un 4° posto nel Mondiale 2014 e 9 podi.
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Tesla: morte per pilota automatico? L’NHTSA dice di no

La scorsa primavera, precisamente il 7 maggio 2016, Joshua Brown periva a bordo della sua Tesla Model S dopo aver urtato violentemente contro un camion. Le cause dell’incidente furono subito attribuite al sistema Autopilot dell’auto elettrica californiana. A partire da subito la gogna mediatica si trasformò in una specie di incubo per Tesla Motors e per buona parte dell’industria automobilistica alle prese con lo sviluppo della tanto chiacchierata tecnologia di guida autonoma. Una bella gatta da pelare, insomma, per Elon Musk.Ma l’epilogo della vicenda arriva soltanto oggi, a mesi di distanza dall’accaduto, e ribalta completamente le prime tesi. La NHTSA, organismo che si incarica della sicurezza dei trasporti negli Stati Uniti, ha infatti tratto le conclusioni della sua inchiesta assolvendo Tesla da ogni responsabilità rispetto alla morte di Joshua Brown.Errore umanoIl rapporto confermerebbe che al momento dell’incidente il guidatore stava usando l’Autopilot, che il sistema non avrebbe attivato la frenata d’emergenza (d’altronde non programmata per intercettare veicoli che invadono la corsia dal laterale, come avvenuto in questo caso) ma anche che non ci sarebbe stato nessun intervento da parte di Joshua Brown per evitare l’impatto.E proprio a quest’ultimo dettaglio, secondo la NHTSA, sarebbero da imputare le cause ultime del fatale incidente. E ancora, secondo l’indagine, eseguita secondo tutte le informazioni fornite dal marchio di Palo Alto, l’ultima azione realizzata dal guidatore risalirebbe a 2 minuti prima dell’impatto, con cui avrebbe aumentato la velocità del cruise control a 74 miglia orarie (119 km/h), una velocità superiore a quella consentita dai limiti di velocità su quel tratto stradale. Inoltre Joshua Brown avrebbe dovuto accorgersi della situazione critica 7 secondi prima dell’incidente, tempo che sarebbe stato sufficiente a farlo intervenire per evitare la tragedia.Guida autonoma? No, assistente alla guidaLa NHTSA ha anche riconosciuto che il sistema Autopilot non è da considerare infallibile in quanto non sarebbe classificato come sistema di guida autonoma vero e proprio, ma piuttosto come un assistente alla guida che esige, comunque, la costante attenzione da parte del guidatore. A tutto ciò va anche aggiunto che, successivamente al caso Brown, Tesla ha provveduto ad aggiornare il suo sistema di guida semiautonoma prima migliorato, a settembre, con con l’update alla versione 8.0 (che obbliga il guidatore a tenere le mani sul volante) e, ora, sostituito sulle ultime Tesla dal nuovo Hardware Two con il quale Elon Musk conta di ridurre fino al 90% il tasso di incidenti delle sue auto.
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Jeep: scatta l’operazione Bridge Compass

La nuova generazione della Jeep Compass ha debuttato a fine 2016 al Salone di Los Angeles. La versione europea farà la sua prima apparizione al Salone di Ginevra 2017, a inizio marzo, ma intanto Jeep Italia propone un’offerta di pre lancio denominata “Bridge Compass”.L’opportunità è di acquistare già da ora la nuova Compass 2017 nella versione Opening Edition e di poter usufruire gratuitamente, fino alla consegna, di una Jeep Renegade.Jeep Compass Opening EditionLa Jeep Compass Opening Edition è la versione di lancio del SUV d’Oltreoceano proposta a 37.750 euro e dotata di un ricco equipaggiamento di serie che comprende: airbag frontali, laterali e a tendina, antifurto interno, barre portatutto, Beats Audio System, Bluetooth con streaming audio, cerchi in lega da 18”, climatizzatore automatico bi-zona, cluster TFT a colori da 7”, comandi audio al volante, fari fendinebbia, freno di stazionamento elettrico, Full Speed forward collision warning, Hill start assist, Lane Keep Assist, sensori di parcheggio posteriori, retrovisori esterni ripiegabili elettricamente, sedili posteriori abbattibili 40/20/40, sedili rivestiti in pelle con regolazione elettrica, sensore pioggia, sistema di navigazione Uconnect con display touchscreen da 8,4”, Smart key con “start button”, specchietto interno elettrocromatico, vernice metallizzata,  vetri oscurati e volante rivestito in pelle.La carrozzeria della Jeep Compass Opening Edition è disponibile nelle colorazioni Diamond Black, Granite Crystal e Pearl White tristrato, le ultime due abbinabili anche al tetto nero a contrato (450 euro).Dal punto di vista meccanico sotto il cofano troviamo un’unica motorizzazione per l’offerta “Bridge Compass”, il 2.0 Multijet da 140 CV con trazione integrale 4WD e dotato di cambio automatico a 9 marce.
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La NHTSA assolve Tesla per la prima morte con Autopilot

La scorsa primavera, precisamente il 7 maggio 2016, Joshua Brown periva a bordo della sua Tesla Model S dopo aver urtato violentemente contro un camion. Le cause dell’incidente furono subito attribuite al sistema Autopilot dell’auto elettrica californiana. A partire da subito la gogna mediatica si trasformò in una specie di incubo per Tesla Motors e per buona parte dell’industria automobilistica alle prese con lo sviluppo della tanto chiacchierata tecnologia di guida autonoma. Una bella gatta da pelare, insomma, per Elon Musk.Ma l’epilogo della vicenda arriva soltanto oggi, a mesi di distanza dall’accaduto, e ribalta completamente le prime tesi. La NHTSA, organismo che si incarica della sicurezza dei trasporti negli Stati Uniti, ha infatti tratto le conclusioni della sua inchiesta assolvendo Tesla da ogni responsabilità rispetto alla morte di Joshua Brown.Errore umanoIl rapporto confermerebbe che al momento dell’incidente il guidatore stava usando l’Autopilot, che il sistema non avrebbe attivato la frenata d’emergenza (d’altronde non programmata per intercettare veicoli che invadono la corsia dal laterale, come avvenuto in questo caso) ma anche che non ci sarebbe stato nessun intervento da parte di Joshua Brown per evitare l’impatto.E proprio a quest’ultimo dettaglio, secondo la NHTSA, sarebbero da imputare le cause ultime del fatale incidente. E ancora, secondo l’indagine, eseguita secondo tutte le informazioni fornite dal marchio di Palo Alto, l’ultima azione realizzata dal guidatore risalirebbe a 2 minuti prima dell’impatto, con cui avrebbe aumentato la velocità del cruise control a 74 miglia orarie (119 km/h), una velocità superiore a quella consentita dai limiti di velocità su quel tratto stradale. Inoltre Joshua Brown avrebbe dovuto accorgersi della situazione critica 7 secondi prima dell’incidente, tempo che sarebbe stato sufficiente a farlo intervenire per evitare la tragedia.Guida autonoma? No, assistente alla guidaLa NHTSA ha anche riconosciuto che il sistema Autopilot non è da considerare infallibile in quanto non sarebbe classificato come sistema di guida autonoma vero e proprio, ma piuttosto come un assistente alla guida che esige, comunque, la costante attenzione da parte del guidatore. A tutto ciò va anche aggiunto che, successivamente al caso Brown, Tesla ha provveduto ad aggiornare il suo sistema di guida semiautonoma prima migliorato, a settembre, con con l’update alla versione 8.0 (che obbliga il guidatore a tenere le mani sul volante) e, ora, sostituito sulle ultime Tesla dal nuovo Hardware Two con il quale Elon Musk conta di ridurre fino al 90% il tasso di incidenti delle sue auto.
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F1 – I più grandi piloti finlandesi

La Finlandia non ha regalato al mondo solo piloti di rally fenomenali ma anche talentuosi driver di F1: su otto finlandesi che hanno preso parte ad un GP ben tre sono stati in grado di conquistare il Mondiale e quattro sono saliti sul gradino più alto del podio. Una cifra che potrebbe presto salire a quota cinque, considerando il recente passaggio di Valtteri Bottas alla Mercedes.Di seguito troverete la classifica dei cinque piloti finlandesi di F1 più forti di sempre: una graduatoria corredata da brevi biografie e palmarès dei driver più vincenti provenienti dalla Finlandia.1° Mika HäkkinenNato il 28 settembre 1968 a Vantaa (Finlandia).
11 stagioni (1991-2001)
161 GP disputati2 costruttori (Lotus, McLaren)
PALMARÈS: 2 Mondiali F1 (1998, 1999), 20 vittorie, 26 pole position, 25 giri veloci, 51 podiPALMARÈS EXTRA-F1: campione finlandese Formula Ford (1987) campione scandinavo Formula Ford 1600 (1987), Formula GM Lotus Euroseries (1988), campione britannico F3 (1990)2° Kimi RäikkönenNato il 17 settembre 1979 a Espoo (Finlandia).
14 stagioni (2001-2009, 2012-)
252 GP disputati4 costruttori (Sauber, McLaren, Ferrari, Lotus)
PALMARÈS: Mondiale F1 (2007), 20 vittorie, 16 pole position, 43 giri veloci, 84 podiPALMARÈS EXTRA-F1: campione invernale britannico Formula Renault 2000 (1999), campione britannico Formula Renault 2000 (2000), 10° nel Mondiale rally WRC (2010, 2011)3° Keke RosbergNato il 6 dicembre 1948 a Solna (Svezia).
9 stagioni (1978-1986)
114 GP disputati6 costruttori (Theodore, ATS, Wolf, Fittipaldi, Williams, McLaren)
PALMARÈS: 1 Mondiale F1 (1982), 5 vittorie, 5 pole position, 3 giri veloci, 17 podi.PALMARÈS EXTRA-F1: campione finlandese Formula Vee (1973), Formula Super Vee (1975)4° Valtteri BottasNato il 28 agosto 1989 a Nastola (Finlandia)
4 stagioni (2013-)
77 GP disputati1 costruttore (Williams)
PALMARÈS: 4° nel Mondiale F1 (2014), 1 giro veloce, 9 podiPALMARÈS EXTRA-F1: campione europeo Formula Renault 2.0 (2008), campione nordeuropeo Formula Renault 2.0 (2008), 2 Masters F3 (2009, 2010), campione GP3 (2011)5° Heikki KovalainenNato il 19 ottobre 1981 a Suomussalmi (Finlandia).
7 stagioni (2007-2013)
111 GP disputati4 costruttori (Renault, McLaren, Lotus, Caterham)
PALMARÈS: 7° nel Mondiale F1 (2007, 2008), 1 vittoria, 1 pole position, 2 giri veloci, 4 podiPALMARÈS EXTRA-F1: World Series by Nissan (2004), Super GT (2016)
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