Fiat: ultima riunione degli azionisti in Italia

Gli azionisti Fiat si riuniscono per l’ultima volta in Italia. Si è aperta oggi, al Lingotto di Torino, l’ultima assemblea, per la delibera in materia di bilancio per il 2013, in territorio italiano.In futuro, infatti, dopo lo spostamento della sede legale, le riunioni avverranno in Olanda.A partecipare, oggi, la compagine azionaria, rimasta immutata (come ci tiene a precisare il presidente Elkann):Exor (30,06%), Baillie Gifford (2,64%) e Vanguard International Growth Fund (2,26%)insieme agli altri investitori istituzionali Ue (17,1%) ed extra Ue (21,80%.) Fiat Spa , ricordiamo, detiene azioni proprie pari al 2,76%. Già a partire dal 6 maggio prossimo, poi, il piano industriale di FCA (Fiat Chrysler Automobiles) sarà presentato direttamente a Detroit.2013 positivoRispetto al 2013 John Elkann ha dichiarato che ci sono “buone notizie”. “ Il 2013 è stato ricco di soddisfazioni per la Fiat. Le perdite in Europa si sono ridotte e lo sviluppo dei marchi Premium sta dando risultati positivi molto concreti. Basta pensare alle Maserati, prodotte in Italia a Grugliasco, in un o stabilimento che era morto mentre oggi da’ lavoro a 2.200 persone”.E il presidente ha poi aggiunto “Nell’America del Sud vendiamo più auto che in Europa e nonostante le difficoltà ricaviamo grandi successi, come dimostrano i lanci del nuovi modelli, tra cui la nuova Uno.Con FCA abbiamo finalmente la possibilità di giocare una partita vera. Ed il 6 maggio a Detroit vi racconteremo quello che FCA farà nei prossimi anni. Oggi per la prima volta abbiamo prospettive diverse, non dobbiamo più giocare una partita per la sopravvivenza, in fondo alla classifica, senza sapere se ci sarà un domani.L’anno scorso abbiamo ricordato mio nonno, nel decimo anniversario della sua scomparsa. Quest’anno vorrei ricordare mio zio, Umberto Agnelli, che dieci anni fa, a maggio, ci lasciava. Lo ricordo pensando ad Andrea che è qui e che abbraccio insieme a tutta la famiglia" .Fiat e Chrysler manterranno la propria identitàÈ poi intervenuto anche l’Amministratore Delegato Sergio Marchionne puntualizzando la svolta definitiva avvenuta dopo l’integrazione di Chrysler: “Adesso non esistono più ostacoli alla piena integrazione di Chrysler, è il coronamento di un grande progetto industriale avviato nel 2009".E rispetto alla separazione dei due marchi ha poi precisato:"Sarei un ingenuo se non sapessi che ci sono aspetti emotivi non solo qui in Italia ma anche al di là dell’Oceano legati alla storia secolare dei due gruppi Fiat quest’anno compirà 115 anni, Chrysler 90 il prossimo. Può nascere la sensazione che si perda qualcosa, ma la nostra forza deriva proprio dall’unione di queste due realtà, ognuna conserverà la propria identità e metterà a disposizione dell’altra i propri punti di forza".Per quanto riguarda, infine, gli obiettivi fissati per il 2014, Il gruppo Fiat prevede di consegnare 4,5-4,6 milioni di vetture (contro i 4,35 milioni nel 2013). L’utile della gestione ordinaria per il prossimo anno è fissato a 3,6-4 miliardi, l’utile netto a 0,6-0,8.


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