Mercedes alle Mille Miglia 2018


Credits: Mille Miglia 2017: Mercedes-Benz Classic Fahrzeuge. Von links: 300 SL Rennsportwagen (W 194), 190 SL (W 121), 300 SL „Gullwing“ Coupés (W 198). Etappe von Brescia nach Padua, 18. Mai 2017.
Mille Miglia 2017: Mercedes-Benz Classic cars. Left to right: 300 SL racing sports car (W 194), 190 SL (W 121), 300 SL “Gullwing” Coupés (W 198). Stage from Brescia to Padua, 18 May 2017.


Credits: Mille Miglia 2017: Das Team von Mercedes-Benz Classic mit Mercedes-Benz 300 SL Rennsportwagen (W 194, links) und 300 SL „Gullwing“ Coupé (W 198), 17. Mai 2017.
Mille Miglia 2017: The Mercedes-Benz Classic team with a Mercedes-Benz 300 SL racing sports car (W 194, left) and a 300 SL “Gullwing” Coupé (W 198), 17 May 2017.


Credits: Mille Miglia 2017: Mercedes-Benz „Gullwing“ Coupé (W 198) auf der Startrampe, Etappe von Parma nach Brescia, 21. Mai 2017.
Mille Miglia 2017: Mercedes-Benz “Gullwing” Coupé (W 198) on the starting ramp, stage from Parma to Brescia, 21 May 2017.
Mercedes è un marchio legatissimo alla Mille Miglia: nel 1931 la Stella ha ottenuto la prima vittoria di una Casa estera – con la SSK – e di un pilota straniero (il tedesco Rudolf Caracciola) nella Brescia-Roma-Brescia e nel 1955 ha portato a casa il trionfo e il record di velocità media grazie al britannico Stirling Moss.
Mercedes sarà sponsor della Mille Miglia 2018, in programma dal 16 al 19 maggio, e parteciperà alla rievocazione storica della mitica Freccia Rossa con numerosi modelli storici. Qualche esempio? La SSK (W06), la 220 “Ponton”, la 300 SL W198 “ali di gabbiano” e la 190 SL (W121).
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Yamaha TMAX SX Sport Edition
























Il nuovo Yamaha TMAX, autentico best seller del marchio, debutta in una nuova versione esclusiva SX Sport Edition. È dotato di numerosi particolari che lo pongono, se vogliamo, a metà tra i due allestimenti DX ed SX. A partire dallo scarico Akrapovic, dalla cover in carbonio e dallo speciale logo Sport Edition sul terminale.
Ma il nuovo TMAX SX Sport Edition è dotato anche di parabrezza sportivo e portatarga in alluminio. È equipaggiato con un telaio compatto in alluminio, con una forcella a doppia piastra con steli rovesciati e una sospensione posteriore a leveraggi progressivi. Prevede di serie il D-Mode a 2 livelli, che permette al pilota di scegliere la mappatura dell’erogazione, adattandosi a diverse situazioni d’uso sportivo o cittadino. Il controllo di trazione (TCS) e l’ABS assicurano invece il pieno controllo su diverse superfici.
Completano il quadro la strumentazione TFT, la Smart Key e la nuova ed esclusiva app My TMAX Connect, che permette ai proprietari di accedere a informazioni sulla localizzazione dello scooter. Grazie al sensore GPS di serie si può attivare e disattivare il blocco motore, oltre ad accedere alle funzioni di geofencing e di gestione del furto. Il nuovo Yamaha TMAX SX Sport Edition è disponibile a partire da aprile 2018.
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Seat Ibiza 1.0 TSI 95 CV XCellence






















Sportiva nelle linee, molto spaziosa e poco assetata: queste sono le carte vincenti della Seat Ibiza 1.0 TSi da 95 CV. Il motore è brillante e i consumi non fanno rimpiangere il diesel, anche perché il 1.6 TDI costa ben 2.700 euro in più. Buona anche la dotazione tecnologica della versione XCellence. L’Ibiza costa un po’ meno della cugina (anche se è quasi una gemella) Polo, ma si svaluta anche di più.

La Seat Ibiza di ultima generazione ci piace: è scolpita, matura, moderna, anche un po’ mascolina, ecco magari non nella tinta Magenta Reale dell’esemplare della nostra prova. Dicevamo: un’auto cresciuta. L’utilitaria compatta della Casa Spagnola grazie al pianale MQB A0 (quello utilizzato dal Gruppo VW per le auto di segmento B) guadagna tanta abitabilità e si dimostra più agile e divertente tra le curve, il che non fa mai male. C’è parecchio spazio sia per i passeggeri posteriori, sia per le valigie, che hanno a disposizione un bagagliaio davvero generoso di 355 litri.
La versione XCellence della nostra prova di serie ha tutto ciò che si può desiderare su un’auto di questo segmento: cruise control, sensori di parcheggio posteriori, fari a LED, Media System con schermo touch da 5” compatibile con Apple Carplay e Android Auto e volante multifunzione in pelle. La qualità dei materiali è eccellente, sebbene non ci siano plastiche morbide sulla parte superiore della plancia. Ma non scricchiola niente e l’impatto visivo è appagante.



” i comandi sono leggeri e l’assetto è morbido senza essere molliccio”
CITTÀ
In città la Seat Ibiza si guida con due dita: i comandi sono leggeri e l’assetto è morbido senza essere molliccio. Il 1.0 TSI tre cilindri turbo benzina da 95 CV non fa per niente rimpiangere un diesel: è brillante, super elastico e riprende bene anche in quinta (per avere la sesta bisogna prendere la versione da 115 CV), ma quel che mi sorprende è che si riescono a percorrere 4,7 l/100 km nel misto, se si è sbadati 5, che sono comunque più di 20 km con un litro. Come tutti i tre cilindri vibra un po’ agli alti regimi, ma nella zona bassa del contagiri è piuttosto silenzioso.


” i comandi sono leggeri e l’assetto è morbido senza essere molliccio”

FUORI CITTÀ
Le carreggiate larghe e il nuovo telaio rigido conferiscono alla Seat Ibiza 1.0 TSI una grande agilità. In curve l’auto rimane piatta e bilanciata, divertente da guidare e da da stressare. Lo sterzo è diretto e loquace quanto basta, mentre il posteriore se provocato si muove quel minimo che basta per facilitare l’ingresso in curva. È un’auto che si guida volentieri in tutte le situazioni, rilassante nella maggior parte delle sensazioni e divertente quando serve.

Seat Ibiza 1.0 TGI a Metano, costi bassi per tanti km
Alimentata a metano l’Ibiza vanta di percorrenza bassissimi e una grande autonomia

AUTOSTRADA
In autostrada si viaggia bene sulla Seat Ibiza 1.0 TSI: la potenza è più che sufficiente, ma si sente la mancanza della sesta e a 130 km/h il motore ronza a 3.000 giri. Peccato, perché il lavoro fatto sull’insonorizzazione è buono e fruscii e rotolamento sono ridotti al minimo.


VITA A BORDO
L’abitacolo della Seat Ibiza è colorato e moderno: lo schermo da 8” pollici (optional per tutte le versioni) fa la sua figura, così come il design filante di tutta la plancia, che mostra però plastiche dure anche nella parte superiore. La qualità percepita comunque è alta è lascia poco spazio alle le critiche, così come lo spazio. Dietro in due si sta comodi e il bagagliaio posteriore da 355 litri è quasi da compatta del segmento C.
Tra le dotazioni tecnologiche troviamo anche il caricabatterie wireless e lo schermo di serie da 5” (optional da 8”) compatibile con i sistemi Mirror Link, Apple CarPlay e Android Auto. Naturalmente mettendo mano al portafogli la Seat Ibiza si può personalizzare come meglio credete. Tra i vari lussi, infine, troviamo anche l’impianto stereo Beats Audio con 8 canali e 300 Watt.


PREZZO E COSTI
Come già detto, i consumi della Seat Ibiza 1.0 TSI sono davvero bassi, anche in condizioni di guida realistiche. I 20 km/l sono alla portata di tutti, e non è poco.
Con questa motorizzazione, il prezzo dell’Ibiza parte da 15.650 euro, che diventano 17.400 euro negli allestimenti XCellence (quello più elegante della nostra prova) e FR, quest’ultimo quello più sportiveggiante.


SICUREZZA
Sulla Seat Ibiza troviamo il meglio dei sistemi di sicurezza attiva e passiva del segmento: sistema di frenata anticollisione multipla, sistema di rilevamento della stanchezza, frenata automatica d’emergenza con il rilevamento dei pedoni e cruise control adattivo abbinato allo Start&Stop.

DIMENSIONI |
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|---|---|
| Lunghezza | 406 cm |
| Larghezza | 176 cm |
| Altezza | 144 cm |
| Peso | 1.122 kg |
| Bagagliaio | 355 – 1.110 litri |
TECNICA |
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|---|---|
| Motore | Tre cilindri in linea, turbo benzina |
| Cilindrata | 999 cc |
| Potenza | 95 CV a 5.000 giri/min |
| Coppia | 175 Nm a 1500 giri/min |
| Trasmissione | 5 marce manuale |
PRESTAZIONI |
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|---|---|
| 0-100 km/h | 10,9 secondi |
| Velocità massima | 182 km/h |
| Consumi | 4,7 l/100 km |
| PREZZO | 17.400 euro |
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Nissan IMx KURO, il prototipo all’avanguardia
































La visione della mobilità del futuro di Nissan passa anche attraverso il nuovo concept svelato al Salone di Ginevra 2018: IMx KURO. Si tratta della versione aggiornata del prototipo che ha debuttato al al Motor Show di Tokyo, che dispone ora anche della tecnologia all’avanguardia Brain-to-Vehicle (B2V) di Nissan: è un pacchetto di sistemi capaci di “interagire” con il cervello umano, interpretando le “intenzioni di movimento” del guidatore, anticipandole con l’attivazione dei sistemi di assistenza alla guida.
IMx KURO è dotato di due motori elettrici capaci di erogare una potenza di 435 CV e 700 Nm, assicurando un’autonomia di 600 km. Rispetto al concept di Tokyo quest’ultimo si distingue per un design ancora più aggressivo, impreziosito da ruote e finiture nere, nonché dalla nuova griglia e dall’inedita tinta grigia.
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Ford Mustang Bullitt a Ginevra 2018














Grandi notizie al Salone di Ginevra 2018 per gli appassionati della Ford Mustang. Durante la rassegna elvetica la Casa dell’Ovale Blu ha annunciato che la versione speciale Bullitt Limited Edition della mitica sportiva “yankee” arriverà anche in Europa (prime consegne previste per la fine dell’anno).
Non si tratta solo di una serie esclusiva ispirata alla vettura protagonista di uno degli inseguimenti più celebri della storia del cinema (nel film “Bullitt” del 1968 con Steve McQueen) ma sarà la versione più cattiva presente nei nostri listini della coupé statunitense.
La Ford Mustang Bullitt Limited Edition vista al Salone di Ginevra 2018, infatti, monta il motore 5.0 V8 potenziato (da 421 a 464 CV) e con collettore di aspirazione, corpi farfallati da 87 mm e calibrazione del modulo di controllo del powertrain della Shelby Mustang GT350.
Ma non è tutto: la dotazione di serie comprende anche pinze freni Brembo rosse, sedili Recaro in pelle nera con cuciture a contrasto verdi, dettagli cromati per la griglia e i finestrini anteriori, pomello del cambio bianco e un sistema audio premium B&O PLAY da 1000 watt. Due le tinte disponibili: Dark Highland Green e Shadow Black.
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Volkswagen: a Ginevra 2018 c’è anche “l’ultimo miglio”
Il marchio Volkswagen a Ginevra 2018 punta i riflettori principalmente sulla mobilità del futuro. E tra le diverse concept porta due nuovi prototipi di mobilità urbana.
Si tratta di un monopattino e uno scooter a zero emissioni. Si chiamano Cityskater e Streetmate e sono pensati per agevolare gli spostamenti urbani: il primo ha un’autonomia di 15 km e pesa poco più di 11 kg, mentre l’altro è un vero e proprio scooter e garantisce 35 km di autonomia.
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Peugeot 508 e le altre novità di Ginevra 2018
Il marchio Peugeot al Salone di Ginevra punta tutto sulla nuova berlina 508, presentata anche nella nuova versione First Edition.
È più sportiva, più bassa e più accattivante. Dentro eredita la strumentazione tipica delle ultime vetture del marchio e adotta tutti i più recenti sistemi di ausilio alla guida.
Ma non finisce qui: si vede a Ginevra anche il nuovo Peugeot Rifter. Strizza l’occhio ai SUV ma si presenta come multispazio accattivante, pratico e confortevole.
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Citroën a Ginevra 2018: nuovo Berlingo e Cactus restyling
Il marchio Citroen al Salone di Ginevra 2018 punta i riflettori sul nuovo Berlingo, multispazio giunto alla terza generazione.
È pratico e versatile, fa dell’abitabilità il suo principale punto di forza, ma si guida come un’auto. Condivide il design e la meccanica con le ultime novità del marchio.
Si vede a Ginevra anche la nuova Cactus, rinnovata dentro e fuori: ce ne parla, live dal Salone, la Responsabile della Comunicazione Citroën Elena Fumagalli.
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Jaguar XJ: una “Greatest Hits” per gli Iron Maiden




















La Jaguar XJ “Greatest Hits” – presentata in anteprima al Salone di Ginevra 2018 – è una versione personalizzata dell’ammiraglia britannica realizzata da Jaguar Land Rover Classic Works e destinata a Nicko, batterista degli Iron Maiden.
Derivata da una XJ6 del 1984, questa vettura presenta una serie di customizzazioni ispirate ai 50 anni di produzione della “berlinona” di Coventry e alla storia del famoso gruppo heavy metal inglese.
Jaguar XJ “Greatest Hits”: le modifiche estetiche
Il lavoro di personalizzazione della Jaguar XJ “Greatest Hits” effettuato da Jaguar Land Rover Classic Works e Wayne Burgess (Jaguar Design Studio Director) ha richiesto 3.500 ore. Tra le oltre 4.000 componenti riviste segnaliamo i paraurti ridisegnati, i passaruota che ospitano cerchi da 18” montati su pneumatici Pirelli 235/45 R18, i sottoporta e le aperture delle portiere posteriori modificate, la sostituzione delle maniglie delle portiere e dei cupolini degli specchietti con quelli della XJ Serie 2, i fari a LED e le nuove guarnizioni delle portiere per migliorare l’insonorizzazione.
Senza dimenticare il touchscreen integrato con navigatore, telefono, telecamera posteriore e sistema di infotainment, il nuovo sistema audio da 1100 W con presa USB e speaker presi in prestito dalla Jaguar XF MY 2012, il pulsante Starter sul cruscotto e la chiusura centralizzata. Nell’abitacolo troviamo inoltre i sedili rivestiti a mano con pelle Pimento Red, piping nero e poggiatesta goffrati, i tappetini neri realizzati a mano e i rivestimenti in Alcantara.
Jaguar XJ “Greatest Hits”: ispirata alla musica
Sono numerosi i richiami alla musica presenti sulla Jaguar XJ “Greatest Hits” realizzata per il batterista degli Iron Maiden “Nicko”: la plancia presenta impiallacciature Sycamore in Dark Grey (il materiale preferito per i rullanti dal musicista inglese), i comandi rotativi in alluminio sul cruscotto ispirati al controller dell’amplificatore della chitarra elettrica e i pedali con finiture cromate e nere che ricordano quelli della batteria.
Il volante sportivo a tre razze contiene inoltre la mascotte di Nicko – “Eddie Growler” – vista per la prima volta sulla sua Jaguar XKR-S del 2013 personalizzata.
Jaguar XJ “Greatest Hits”: le modifiche tecniche
Le modifiche tecniche più interessanti introdotte sulla Jaguar XJ “Greatest Hits” destinata al batterista degli Iron Maiden riguardano le sospensioni (aggiornate e con ammortizzatori regolabili al posteriore) e il motore (il 4.2 a sei cilindri in linea è dotato di tre carburatori SU da 2 pollici di una E-Type). Quattro gli scarichi.
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Lvchi Venere: l’elettica italo-cinese






















La Lvchi Venere è la nuova limousine elettrica ad alte prestazioni presentata in questi giorni al Salone di Ginevra dalla Casa cinese. A spingerla ci sono 4 motori elettrici da 185 kW ognuno – circa 250 CV – per un totale di 1.000 CV e 1.540 Nm di coppia massima. Grazie ad un pacchetto batterie da 100 kWh la Lvchi Venere vanta 652 km di autonomia. Le prestazioni sono da supercar, nonostante i suoi oltre 5 metri di lunghezza (515 cm): scatta da 0 a 100 km/h in 2,5 secondi e raggiunge i 286 km km/h di velocità massima.
Un piano ambizioso
La nuova Lvchi Venere sarà fabbricata a Torino – con la collaborazione dell’I.DE.A Institute – a partire dal 2019 e sarà venduta con un prezzo che si aggirerà attorno ai 250.000 euro.
La sede del marchio, però, si trova a Shanghai, in Cina, dove può contare su 400 dipendenti impegnati nel dipartimento di sviluppo. Attualmente è inoltre in costruzione uno stabilimento a Changun (Cina), dove la Casa asiatica prevede di produrre, a partire da metà del 2019, 50.000 veicoli all’anno. Se i piani dovessero andare come previsto, entro il 2023 Lvchi spera di raggiungere una produzione di 550.000 auto all’anno con una gamma completa di otto modelli che copriranno tutti i segmenti, da quello dei SUV a quello delle compatte. Tutti, rigorosamente elettrici.
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