Forza Horizon 4: immagini, video e la data d’uscita


Una grafica mostruosa, spazi immensi, un gameplay rinnovato e tante, tantissime macchine. Forza Horizon 4 cala una serie di assi importante e si prepara a sbaragliare la concorrenza con un titolo che, a primo impatto, sembra davvero enorme. Ma andiamo per gradi.
Le prime immagini ci mostrano la grafica con risoluzione 4K nativa a 60 frame al secondo, sbalorditiva a dir poco. Le auto, le ambientazioni, la fluidità: ci aspettavamo un miglioramento grafico, ma non così evidente.

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Lo scenario scelto per Forza Horizon 4, poi, è il suolo britannico, magnifico per paesaggi, varietà di strade e di condizioni climatiche. Si passa dal sole, alla pioggia, alla neve. Sterrati, colline, boschi, città, e ancora notte, giorno e albe meravigliose. C’è un terreno adatto per ogni tipologia di vettura, e questa è una buona notizia, dato che il parco auto è cresciuto ed è più vario che mai. Supercar di ogni tipo (avete notato la McLaren Senna?), taxi londinesi, auto “normali”, moto e addirittura overcraft. Si parla di 100 licenze ufficiali di costruttori automobilistici.

Rinnovata acnhe la modalità carriera, se non rivoluzionata. Forza Horizon 4 di fatto è un gioco di corse open world condiviso, dove è possibile incontrare altri giocatori “girando” per strada, e da qui stringere amicizia, sfidarsi, o quello che volete.

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Forza Horizon 4 uscirà il 2 ottobre su XBOXONE e Windows 10, le versioni disponibili saranno la “standard” da 69.99 euro (che include il Formula Drift car Pack con il pre-ordine), la “Deluxe Edition” a 89.99 euro (solo in versione digitale e che include il Car-Pass) e la “Ultimate Edition” da 109.99 euro, quest’ultima include il VIP Membership Pass, l’accesso al gioco anticipato al 28 settembre, tutti i contenuti della Deluxe Edition e due espansioni.

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Porsche Taycan, svelato il nome della prima elettrica di Zuffenhausen

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La casa di Stuttgart continua a guardare al futuro, adattando gran parte della sua gamma. La prossima ad arrivare nella famiglia sarà la Porsche Taycan, la prima elettrica al 100% basata sul prototipo Misson-E. L’annuncio del nome della versione di produzione è stato rivelato venerdì scorso in occasione del 70esimo anniversario della firma tedesca.

I dati ufficiali su questa sportiva a zero emissioni vengono rivelati con il contagocce, anche se sappiamo già che sarà in grado di percorrere fino 482 km con una sola ricarica, 386 km nel caso di una ricarica rapida che si effettua in 15 minuti. Esteticamente dovrebbe mantenersi fedele al prototipo che l’ha anticipata.

La potenza generata dai due motori elettrici che compongono il powertrain si aggirerà attorno ai 600 CV, con uno sprint 0-100 possibilmente coperto in meno di 3,5 secondi (circa 12 secondi per raggiungere i 200 km/h) e una velocità massima di 250 km/h.

Da dove viene il nome Taycan? È di origini asiatiche e la sua traduzione letterale significa “puledro vivace”, in riferimento al cavallino che fin dal 1952 è presente al centro dello stemma Porsche.

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La supercar elettrica, a emissioni zero, di Zuffenhausen

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Jaguar E-Pace, novità per la gamma

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Jaguar annuncia novità per la gamma E-Pace, la SUV compatta d’Oltremanica adotta una nuova motorizzazione a benzina e introduce novità tecniche e tecnologiche.

Nuovo benzina Ingenium da 200 CV

Prima di tutto la Jaguar E-Pace adotta il nuovo benzina 4 cilindri da 2 litri della famiglia Ingenium, in grado di erogare fino a 200 CV di potenza massima. Con questo propulsore la sport utility del Giaguaro dichiara 8,2l/100 km e uno scatto da 0 a 100 km/h in circa 8 secondi (0-60 mah in 7.7 secondi).

Sospensione Adaptive Dynamics

Tra le altre novità la E-Pace adotta anche una nuova sospensione adattiva denominata Adaptive Dynamics che monitora il movimento dell’auto ogni 2 millisecondi per adattare automaticamente e in tempo reale gli ammortizzatori alle condizioni di guida e del terreno. La sospensione si può regolare anche manualmente su due diverse modalità: Normal o Dynamic.

Smart Settings, intelligenza artificiale a servizio del guidatore

Per il reparto tecnologico, inoltre, la Jaguar E-Pace eredita dalla sorella I-Pace la tecnologia Smart Settings, basata sull’intelligenza artificiale e che è in grado di apprendere le abitudini del guidatore per adattarsi alle sue necessità. Grazie a questo sistema, previsto con il Connect Pack e dotato di punto di accesso WiFi, solo avvicinandosi all’auto, questa riconosce il profilo del guidatore grazie alla chiave senza fili e allo smartphone, e adatta la regolazione del sedile, il clima e il sistema di infotainment ai suoi gusti.

PanoramautoTV / News

Jaguar E-Pace

Il video ufficiale del nuovo SUV lanciato sul mercato da Jaguar

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Parco Valentino 2018, un successo che fa già pensare al futuro

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La quarta edizione di Parco Valentino Salone Auto Torino si è conclusa domenica sera e ha visto ancora una volta tanto pubblico affollare le piazze e le strade di Torino per condividere la passione per i motori. Oltre 2.000 supercar hanno coinvolto da vicino un pubblico eterogeneo che non ha perso l’occasione per toccare con mano bolidi di oggi e di ieri. Nel complesso sono state oltre 600.000 le persone che hanno preso parte alla manifestazione e si pensa già al futuro.

Il prossimo anno dal 19 al 23 giugno

La quinta edizione tornerà dal 19 a 23 giugno 2019, con uno slittamento di due settimane pensato per agevolare l’arrivo delle famiglie da tutta Italia quando le scuole saranno finalmente chiuse, sempre con la volontà di mantenere gratuito l’ingresso al pubblico con orario prolungato fino alle 24. Si è registrato infatti un grande successo per l’edizione by night di Parco Valentino: nella serata di sabato è stata decisa un’apertura straordinaria oltre la mezzanotte, per accontentare le migliaia di visitatori che ancora assiepavano i viali per ammirare le oltre 100 automobili presentate dai 44 brand presenti, un altro dei motivi per cui la formula di Parco Valentino riscuote tanto successo tra le case automobilistiche, gli addetti ai lavori e il pubblico.

“Grande successo, stiamo pensando già alla nuova edizione”

Soddisfatto e con lo sguardo rivolto al futuro Andrea Levy, presidente di Parco Valentino: “E’ stata un’edizione piena di entusiasmo, del pubblico che è venuto a visitare il Salone ma anche degli espositori e degli appassionati. In 5 giorni siamo riusciti a far venire a Torino collezionisti provenienti da tutto il mondo: supercar provenienti da Inghilterra, Germania, Irlanda, Olanda, e addirittura da Dubai, come la Jannarelly Edition 1 del designer Anthony Jannarelly. Adesso pensiamo alla prossima edizione, confermando il grande evento di apertura che ha coinvolto presidenti e amministratori delle case automobilistiche: la Supercar Night Parade”.

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Bosch Mobility Hackathon: i giovani universitari chiamati alla ricerca di soluzioni innovative di mobilità

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Bosch continua senza sosta a cercare soluzioni tecnologiche per rendere la vita di automobilisti e motociclisti sempre più sicura e confortevole e annuncia l’apertura delle iscrizioni al prossimo Bosch Mobility Hackathon previsto il 15 e 16 settembre presso la Fabbrica del Vapore di Milano. Lo scopo di questo evento è quello di coinvolgere 50 studenti universitario di alto profilo provenienti da ogni parte d’Italia con diverse estrazioni accademiche per una sfida in gruppi nell’ambito dei seguenti temi di mobilità: parking, traffic flow, multi-modal, access.

Il “contest” e i premi

Gli studenti, coadiuvati da esperti Bosch, lavoreranno in un lasso di tempo di 24 ore consecutive in piccoli gruppi come vere e proprie startup, con l’intento di sviluppare soluzioni, strategie e prodotti funzionali alle sfide della mobilità del futuro. Le migliori 3 idee, valutate da una giuria di esperti, otterranno dei premi monetari così ripartiti: Best Overall: 500 euro a studente (fino a un massimo di 2.500 euro per il team); Best Pitch: 250 euro a studente (fino a un massimo di 1.250 euro per il team); Best Technical Execution: 250 euro a studente (fino a un massimo di 1.250 euro per il team). Qui i dettagli per partecipare: https://developer.bosch.com/hackathon/mobility-milan/home.

La ricerca di giovani talenti

Il contatto fra azienda e giovani è da sempre al centro delle attività di selezione di Bosch che, anche attraverso il progetto “Allenarsi per il Futuro”, persegue l’obiettivo di orientare i giovani al loro futuro professionale. Il Gruppo Bosch è sempre alla ricerca di giovani talenti e, per i propri valori e cultura aziendale, è riconosciuto nel campo dell’innovazione e dell’alta formazione erogata. Ciò che farà la differenza in questo Bosch Mobility Hackathon a Milano sarà la capacità di creare il proprio valore aggiunto in termini di visione, motivazione, determinazione e capacità pratica.

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Porsche 911 Speedster Concept

Nel giorno dei 70 anni della nascita del marchio, Porsche ha svelato la nuova 911 Speedster Concept, un prototipo en plein air, omologato per l’uso su strada, ispirato al primo modello, la 356 N°1 Roadster, la classica che ricevette il permesso di circolazione l’8 giugno del 1948.

Anteprime

Porsche 911 Speedster Concept

Un regalo, in stile classico, per i 70 anni del marchio di Stoccarda

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Porsche 911 Speedster Concept

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Nel giorno dei 70 anni della nascita del marchio, Porsche ha svelato la nuova 911 Speedster Concept, un prototipo en plein air, omologato per l’uso su strada, ispirato al primo modello, la 356 N°1 Roadster, la classica che ricevette il permesso di circolazione l’8 giugno del 1948.

Questo nuovo esercizio di stile della casa tedesca si basa sullo stesso telaio della 911 GT3 e si caratterizza per il parabrezza più corto e inclinato, i finestrini laterali più bassi e la carrozzeria con doppia colorazione – Grigio e Bianco – come sui primi modelli da corsa.

Un altro elemento che differenzia questa nuova Porsche 911 Speedster Concept è il sistema di protezione in caso di ribaltamento, costituito dalle due gobbe posteriori, che apparirono per la prima volta nel 1988 con la 911 Speedster. Sono realizzate in fibra di carbonio e unite da due barre nere e da un deflettore trasparente con il logo “70 Jarhre Porsche Sportwagen”.

La capote è stata sostituita da una leggera copertura in tela che serve a proteggere l’abitacolo solo quando è parcheggiato, in caso di pioggia. Tutti gli elementi non necessari – come il navigatore, il sistema audio e il climatizzatore – sono stati inoltre eliminati per ridurre il peso totale della vettura. I sedili sono in carbonio e le tappezzerie in pelle Aniline Marrone Chiaro strizzano l’occhio alle antenate del passato.

A richiamare l’attenzione sono anche alcuni elementi come il coperchio del deposito di benzina in stile Anni ’50, posizionato a metà del cofano anteriore, o la forma classica degli specchietti retrovisori, così come anche i gruppi ottici anteriori.

I cerchi sono da 21 pollici con design Fuchs monodado e il sistema di scarico monta terminali in titanio. Il motore di questa Porsche 911 Speedster Concept è il boxer a sei cilindri da 500 CV, abbinato a un cambio manuale a sei marce.

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La versione più radicale della Noveunouno

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MV Agusta, il debutto in Moto2 si avvicina

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Con una storia di successi alle spalle senza precedenti (è la Casa motociclistica europea più vincente con 75 titoli iridati conquistati dal 1952 al 1974, MV Agusta si prepara a ritornare da protagonista in quella è che la massima espressione delle competizioni: il Motomondiale insieme al Forward Racing Team.

 

L’impegno in Moto2: il debutto a luglio

Forward Racing Team è la squadra corse fondata nel 2009, che corre in Moto2 fin dalla sua nascita, salendo sul podio nella gara inaugurale e ottenendo la prima vittoria nel 5° Gran Premio, a Silverstone. Il Forward Racing Team ha partecipato anche al Campionato del Mondo MotoGP, ottenendo il primo posto nella classifica mondiale riservata alle moto Open nel 2014 con Aleix Espargaró. L’inedito progetto, che prenderà parte nel Campionato del Mondo Moto2, è già in uno stadio avanzato di sviluppo. Il debutto in pista è previsto per il prossimo mese di luglio.

 

“La nostra tecnologia e la nostra esperienza nello sviluppo di moto da corsa”

“MV Agusta è il marchio che ha vinto di più nella storia del motociclismo” ha dichiarato Giovanni Castiglioni, Presidente di MV Agusta. “Vedere ritornare MV Agusta ai Gran Premi è un grande onore per me. Il Campionato del Mondo Moto2 è molto competitivo e per avere successo è necessario portare la nostra massima tecnologia ed esperienza nello sviluppo delle moto da corsa”.

“Il sogno di riportare MV Agusta nel Motomondiale era nato con Claudio Castiglioni, a cui sono sempre stato legato da profondi rapporti di stima e amicizia, e si è avverato con suo figlio Giovanni” ha detto Giovanni Cuzari, CEO del Forward Racing Team. “È difficile per me esprimere a parole cosa rappresenti essere parte attiva di un progetto insieme a MV Agusta e CRC, due eccellenze italiane che hanno creato le più belle moto della storia. Ho lavorato tanti anni perché tutto questo potesse accadere e ora mi sento fiero di poter annunciare l’ingresso di MV Agusta nel Campionato del Mondo Moto2 insieme al Forward Racing Team. Sono anche consapevole della grande responsabilità che comporta avere un marchio così prestigioso sulle carene della nostra moto. La nostra squadra, al fianco di MV Agusta e CRC, si impegnerà al massimo per raggiungere, nel minore tempo possibile quello che, noi per primi e tutti gli appassionati, sognamo”.

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Michelin, in cantiere una gomma da 500 km/h

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La battaglia per l’auto più veloce al mondo è un affare che non riguarda soltanto le Case costruttrici. Ci sono, infatti, diversi elementi esterni che influiscono, anche in maniera decisiva, al superamento di limiti sempre più estremi. Tra questi gli pneumatici sono fondamentali. Un portavoce di Michelin ha dichiarato recentemente alla stampa che il produttore di pneumatici francese starebbe lavorando ad una gomma in grado di oltrepassare la barriera psicologica delle 300 miglia orarie (482 km/h).

Un limite ancora lontano daigli ultimi record di velocità raggiunti da un modello di serie, ma non così irraggiungibile. La vera barriera attuale ancora non è stata fissata, visto che per il momento ancora non hanno dimostrato le loro vere capacità marchi come Bugatti e Hennessey.

Attualmente il record è nelle mani della Koenigsegg Agera RS che qualche mese fa, in una strada del Nevada chiusa al traffico, ha raggiunto i 447,24 km/h, lasciandosi alle spalle il vecchio record di 432,98 km/h della vecchia Bugatti Veyron Super Sport.

Fino ad ora Bugatti non ha voluto provare l’assalto al record con la nuova Chiron, nonostante sulla carta, e di fatto, sia abbastanza più veloce del modello uscente, con una velocità massima limitata di 420 km/h, ma in grado, secondo Bugatti, di raggiungere i 463 km/h.

Secondo la Casa di lusso francese, però, la mancanza di pneumatici in grado di sopportare la pressione di queste velocità avrebbe, almeno per il momento, rimandato l’assalto alla barriera delle 300 miglia orarie. Dall’altra parte dell’Oceano, intantola nuova Hennessey Venom F5 promette già di avvicinarsi ai 500 km/h.

Anteprime

Hennessey Venom F5: sfiorerà i 480 km/h

L’erede della Venom GT arriverà a fine anno e proverà a fissare il nuovo record di auto più veloce al mondo

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Michelin, in cantiere un pneumatico da 500 km/h

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La battaglia per l’auto più veloce al mondo è un affare che non riguarda soltanto le Case costruttrici. Ci sono, infatti, diversi elementi esterni che influiscono, anche in maniera decisiva, al superamento di limiti sempre più estremi. Tra questi gli pneumatici sono fondamentali. Un portavoce di Michelin ha dichiarato recentemente alla stampa che il produttore di pneumatici francese starebbe lavorando ad una gomma in grado di oltrepassare la barriera psicologica delle 300 miglia orarie (482 km/h).

Un limite ancora lontano daigli ultimi record di velocità raggiunti da un modello di serie, ma non così irraggiungibile. La vera barriera attuale ancora non è stata fissata, visto che per il momento ancora non hanno dimostrato le loro vere capacità marchi come Bugatti e Hennessey.

Attualmente il record è nelle mani della Koenigsegg Agera RS che qualche mese fa, in una strada del Nevada chiusa al traffico, ha raggiunto i 447,24 km/h, lasciandosi alle spalle il vecchio record di 432,98 km/h della vecchia Bugatti Veyron Super Sport.

Fino ad ora Bugatti non ha voluto provare l’assalto al record con la nuova Chiron, nonostante sulla carta, e di fatto, sia abbastanza più veloce del modello uscente, con una velocità massima limitata di 420 km/h, ma in grado, secondo Bugatti, di raggiungere i 463 km/h.

Secondo la Casa di lusso francese, però, la mancanza di pneumatici in grado di sopportare la pressione di queste velocità avrebbe, almeno per il momento, rimandato l’assalto alla barriera delle 300 miglia orarie. Dall’altra parte dell’Oceano, intantola nuova Hennessey Venom F5 promette già di avvicinarsi ai 500 km/h.

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Hennessey Venom F5: sfiorerà i 480 km/h

L’erede della Venom GT arriverà a fine anno e proverà a fissare il nuovo record di auto più veloce al mondo

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