Lamborghini Huracan Performante: al volante della Lambo più veloce di sempre

Lamborghini Huracan PerformanteLamborghini Huracan Performante

Credits: Daniel Martinek

Lamborghini Huracan PerformanteLamborghini Huracan Performante

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Se siete d’accordo, scopriamo subito le carte. Qualora vi stiate chiedendo se si tratti della Lamborghini più veloce di sempre, la risposta è semplice: assolutamente .

Un’auto che rappresenta l’essenza, lo stato dell’arte di Lamborghini. Una potenza devastante e inesauribile unita a una meccanica incredibilmente sofisticata, allo scopo di innalzare le performance a un nuovo livello. In una parola sola: Performante.

C’era un tempo in cui mettersi al volante di una Lamborghini significava accettare il rischio di non poterlo raccontare. La Lamborghini Countach era terribilmente complicata e molto fisica, così come dovevi sempre portare rispetto a una Murcielago.

Oggi i clienti vogliono auto iper-prestazionali, belle da vedere, che siano divertenti ma soprattutto facili da guidare. La Lamborghini Huracan Performante rappresenta la risposta perfetta a tutti questi bisogni.

 

Sport

Lamborghini Supertrofeo 2018: a Monza si festeggiano i dieci anni

Questo weekend a Monza torna l’appuntamento con il monomarca del Toro di Sant’Agata Bolognese

Lamborghini Huracan Performante: gli esterni

La prima cosa che salta all’occhio è il grande spoiler posteriore.

In realtà definirlo spoiler è molto riduttivo, infatti fa parte di un innovativo sistema di aerodinamica attiva (ALA: Aerodinamica Lamborghini Attiva) e lavora insieme allo spoiler anteriore aumentando o diminuendo la deportanza a seconda della necessità.

Osservandola bene però sono tanti gli elementi che la distinguono dalla Lamborghini Huracán standard.

La vettura è stata interamente riprogettata e l’utilizzo del Forged Composites, un materiale plasmabile in fibra di carbonio brevettato da Automobili Lamborghini, è un tocco di classe e contribuisce a rendere il veicolo ancora più leggero.

Anche i nuovi bellissimi cerchi sono ancora più leggeri, così come l’impianto di scarico, alleggerito di 10 chili rispetto a quello della versione standard. Anche a un occhio inesperto sarebbe subito evidente come tutte queste novità siano state pensate al fine di ottenere un migliore rendimento e quindi più performance.

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Lamborghini Huracan a Ginevra 2014

Stephan Winkelmann presenta la nuova Baby Lamborghini al Salone di Ginevra 2014.

Lamborghini Huracan Performante: gli interni

Gli interni rispecchiano appieno l’ambizione della Huracán Performante, ovvero essere la più veloce Lamborghini di sempre. Le finiture sono realizzate con materiali di altissima qualità: i sedili sono in carbonio, tutti gli interni in Forged Composites e il materiale usato per i rivestimenti è l’Alcantara. In pratica un tripudio di materiali super-tecnologici ed estremamente leggeri che contribuiscono ad aumentare le prestazioni. Il cruscotto digitale racchiude anche un sofisticato sistema di telemetria che permette di misurare non solo la velocità, ma anche i tempi sul giro e la forza G longitudinale e laterale. La posizione di guida è semplicemente perfetta, molto bassa come è giusto che sia ma al tempo stesso comoda; bastano poche regolazioni e subito ci si sente a proprio agio, come se si avesse già guidato quest’auto per una vita intera.

 

Lamborghini Huracan Performante: alla guida

Ho sempre considerato la Lamborghini Huracán un’ottima auto, ma era innegabile che avesse dei piccoli difetti. E’ sufficiente accendere il motore della Performante per capire che a Sant’Agata Bolognese hanno fatto bene i compiti. Il sound è molto più intenso e coinvolgente: i nuovi scarichi compiono egregiamente il loro lavoro, celebrando ed elevando il bellissimo sound del suo cuore V10 da 640 cavalli. Il risultato finale è che basta dare un po’ di gas per innamorarsi perdutamente della colonna sonora della Performante.

L’ho guidata per diverse ore sia in autostrada che su strade dissestate cercando in tutti i modi di trovarle almeno un piccolo difetto. Ho scoperto che il suo cambio a doppia frizione è istantaneo ma docile allo stesso tempo. Immaginate di poter disporre di due cambi nella stessa unità: mentre la prima marcia è inserita, la successiva è già selezionata per abbattere i tempi di cambiata e far sì che l’innesto avvenga istantaneamente e nel modo più fluido possibile. Ho scoperto che le sue sospensioni magnetoreologiche digeriscono tranquillamente qualsiasi tipo di sconnessione stradale, garantendo un perfetto bilanciamento fra usabilità della vettura e prestazioni sportive. Ancora, è capace di accelerazioni devastanti in grado di farle raggiungere in pochi istanti velocità da ritiro patente. Dopo tutto stiamo parlando di un’auto che ha girato al Nurburgring sotto i sette minuti: per essere precisi, ha divorato l’asfalto dell’Inferno Verde in sei minuti, cinquantadue secondi e un centesimo. Infine il suo sterzo è preciso in qualsiasi condizione e si adatta perfettamente alla modalità di guida selezionata, restituendo stupenda sensazione di guidare sui binari. Il risultato è che in quasi mezza giornata di guida non sono riuscito a trovarle nemmeno un piccolo difetto. Forse, se proprio devo trovare il pelo nell’uovo, risulta fin troppo facile e naturale lasciarsi prendere la mano, con il rischio di superare il limite senza rendersene conto. Ma è davvero un difetto? Non lo so,
sicuramente però è anche uno dei suoi pregi più grandi.

Recensire una supercar non è mai semplice, spesso il giudizio oggettivo viene sopraffatto dall’emozione. Oggettivamente però questa è la miglior Lamborghini della storia recente. È impossibile paragonarla a miti appartenenti a un’altra epoca come ad esempio la Miura, ma è semplicemente straordinaria. Ridefinisce il concetto di Supercar, migliorandolo. Come se non bastasse, la massima espressione tecnologica della Casa del Toro si porta a casa a un prezzo di saldo. Non fraintendetemi, occorrono circa 240.000€ per mettersi in garage questa meraviglia. Ovviamente è un prezzo che in pochi possono permettersi, ma allo stesso tempo è solo il 13% in più rispetto a quanto paghereste per una Huracán coupè (versione 4 ruote motrici). Con un piccolo delta prezzo vi portate a casa un’auto di un’altra categoria, è una bella occasione!

Se fossi ancora bambino sul muro della mia cameretta avrei sicuramente avuto il poster di qualche stupenda Supercar. Oggi lo avrei tolto per far posto al poster della mia nuova auto preferita. Vi lascio immaginare quale sia…

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MotoGP 2018, Valentino Rossi si prepara alla gara di Silverstone

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Si avvicina l’appuntamento di Silverstone per il circus della MotoGP 2018. Domenica il motomondiale affronterà il dodicesimo appuntamento in calendario e vedrà Valentino Rossi impegnato a difendere il secondo posto della classifica piloti.

La vittoria nel 2015

Il nove volte campione del mondo ha registrato un podio lo scorso anno sul circuito inglese ma ha ancora nella mente la sua vittoria del 2015 sotto la pioggia. Oltre al 2017 ha conquistato altre due volte il podio: nel 2014 e nel 2016. Quest’anno è a digiuno di vittorie e molto difficilmente potrà lottare per il primo posto a causa di una Yamaha non molto competitiva.

Spero di essere veloce, la pista mi piace

“Agosto è un mese molto impegnativo. Dopo le ultime due gare di Brno e Austria avevamo molto lavoro da fare. A Misano abbiamo effettuato un test in cui abbiamo provato diverse soluzioni di setting e di elettronica e ci siamo preparati al meglio per affrontare il Gran Premio di San Marino (in programma a settembre, ndr). Ora però è importante per noi concentrarci su questo weekend che arriva. Si va a Silverstone, una pista che mi piace molto. Come di consueto lavoreremo con il team per cercare di ottenere il meglio. Spero di essere veloce per poter fare una bella gara”, ha dichiarato Valentino Rossi.

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Ferrari Portofino, gran successo per il roadshow europeo

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Si è concluso a Belfast il tour europeo della Ferrari Portofino, esclusiva première che ha consentito agli appassionati e ai collezionisti più fedeli della Casa di sperimentare in anteprima le doti dinamiche della nuova vettura.

Le strade più belle d’Europa

L’iniziativa ha permesso di visitare oltre sedici paesi e di percorrere le più belle strade d’Europa, mettendo alla prova la grande versatilità e i 600 cavalli del motore 8 cilindri della nuova Gran Turismo convertibile, che la pongono al vertice della sua categoria. Più di venti gli esemplari impiegati per il viaggio di oltre sessanta tappe, che si è sviluppato lungo tre itinerari conclusi rispettivamente a Varsavia il 24 giugno, a Stoccolma il 14 luglio e a Belfast lo scorso 1 agosto. Il tour ha attraversato i paesaggi più diversi, dalle colline toscane ai versanti alpini, dalla Costa Azzurra a quella iberica, dalle foreste tedesche alla baia di Stoccolma, con il trait d’union del piacere di guida e della bellezza del design della Ferrari Portofino.

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Ford svela al Gamescom il nuovo Ranger Raptor

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Eccolo il nuovo Ford Ranger Raptor, la versione performance del pick-up best seller del marchio.

Per farlo Ford ha scelto il Gamescom, kermesse dedicata all’universo dei videogame in programma il 25 agosto a Colonia. Una scelta in tema, visto che Ford ha anche annunciato che il Ranger Raptor sarà tra i protagonisti del nuovo capitolo del gioco di corse Forza Horizon 4 per Xbox.

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Puro divertimento

È la prima volta che un brand automotive sceglie l’importante evento per il lancio di un nuovo veicolo. Queste le parole di Roelant de Waard, Vice President, Marketing, Sales and Service di Ford Europa. “Questo esemplare è puro divertimento, un pick-up in stile rally che entusiasmerà non solo i conducenti reali ma anche i gamer di tutto il mondo. Si tratta di una straordinaria aggiunta al garage virtuale di Ford che include alcuni dei veicoli più guidati su Forza e siamo felici di sapere che i giocatori di tutto il mondo potranno presto godere di tutte le emozioni sia su strada sia in off-road che il Ranger Raptor avrà da offrire”.

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Simulatore 4D per i partecipanti

Inoltre, presso lo stand Ford i visitatori potranno testare le proprie capacità di guida su otto postazioni e sfidarsi con lo speciale simulatore di corse in 4D realizzato appositamente per l’evento. Infine, Ford ha anche annunciato l’intenzione di collaborare con la gaming community nella progettazione dei futuri esemplari di Ford Performance car attraverso la Project P1 Design Challeng.

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Ferrari Portofino, il video del roadshow europeo

Si è concluso a Belfast il tour europeo della Ferrari Portofino, esclusiva première che ha consentito agli appassionati e ai collezionisti più fedeli della Casa di sperimentare in anteprima le doti dinamiche della nuova vettura. L’iniziativa ha permesso di visitare oltre sedici paesi e di percorrere le più belle strade d’Europa, mettendo alla prova la grande versatilità e i 600 cavalli del motore 8 cilindri della nuova Gran Turismo convertibile, che la pongono al vertice della sua categoria.

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Seat Cordoba (1993): i diesel a iniezione indiretta

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Tra il 1993 e il 1998 la prima generazione della Seat Cordoba – variante con la coda della seconda serie della Ibiza disegnata nientepopodimeno che da Giorgetto Giugiaro – fu commercializzata con due motori 1.9 diesel a iniezione indiretta (aspirato da 64 CV e turbo da 75 CV).

Propulsori vecchi, inquinanti ma anche indistruttibili che trasformano l’affidabile compatta a quattro porte iberica – introvabile in Italia, facile da rintracciare in Spagna con 1.000 euro – in un “mulo” che può percorrere decine di migliaia di chilometri senza problemi.

Seat Cordoba (1993): le caratteristiche principali delle diesel a iniezione indiretta

La prima serie della Seat Cordoba diesel – variante a quattro porte della Ibiza – vede la luce nel 1993: la compatta spagnola può vantare un design equilibrato (merito della scelta di Giorgetto Giugiaro di non rendere la coda troppo sporgente) e un bagagliaio molto ampio ma non brilla alla voce “prestazioni”.

Seat Cordoba (1993): la tecnica delle versioni diesel a iniezione indiretta

La gamma motori diesel della Seat Cordoba nel 1993 comprende due unità 1.9: 68 CV per la variante aspirata e 75 CV per quella turbo. La potenza della versione non sovralimentata scende a 64 CV nel 1996 mentre l’anno seguente il TD abbandona le scene.

Seat Cordoba (1993): le quotazioni delle diesel a iniezione indiretta

Le Seat Cordoba diesel a iniezione indiretta non hanno un futuro come auto d’epoca in quanto troppo inquinanti ma restano mezzi adatti a chi vuole percorrere migliaia di chilometri in posti privi di blocchi del traffico. In Italia sono introvabili, più semplice rintracciarle in Spagna a 1.000 euro: puntate sulle turbo (più briose).

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Leo, il peluche di Peugeot Design Lab si ispira al Leone

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Peugeot pensa ai più piccoli, non solo in auto. Il Peugeot Design Lab ha infatti creato una mascotte di peluche per bambini chiamata Leo, ispirandosi chiaramente al Leone che rappresenta il simbolo del brand da 160 anni.

Due misure e due colori

Dopo gli art toys Leo’z e le macchinine primi passi (402 Darl’Mat o L45), Peugeot Design Lab – che ha al suo attivo tanti prodotti, anche molto diversi da quanto ci aspetteremmo – si è lasciato ultimamente ispirare dal Leone per realizzare un simpatico cucciolo protagonista di una gamma completa di prodotti per bambini e bambine, fra cui si fa notare un grazioso peluche. Disponibile in due misure, S e M, e in due colori, celeste e beige, è realizzato in un materiale morbido, setoso e flessibile (è facilmente lavabile).

Opera di Chirstophe Pialat

Oltre ad essere un peluche, Leo è il protagonista di numerosi articoli pensati per i più piccoli: da uno zaino a quaderni, astucci, gomme, matite e persino le caramelle gommose realizzate da Haribo. Questo leoncino è opera di Christophe Pialat, un designer specializzato negli interni, che ha fatto una lunga carriera nel marchio Peugeot, dove ha diretto la progettazione della concept-car Peugeot EX1 Concept e ha partecipato allo sviluppo del Peugeot Onyx Concept. Leo è disponibile nella Boutique Peugeot.

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Audi e-tron Prototipo, il test sul Pikes Peak

Debutterà al Salone di Parigi 2018, ma intanto riscalda i motori (si fa per dire…le batterie) nei test. In queste immagini vedete la e-tron Prototipo alle prese con un test sull’affascinante e suggestivo Pikes Peak, dove lungo i 31 km di discesa dalla vetta il SUV elettrico dei Quattro Anelli ha accumulato nella batteria una quantità di energia tale da poter percorrere nuovamente una distanza analoga. La e-tron può recuperare energia fino ad un massimo di 300 Nm e 220 kW di potenza elettrica (valori equivalenti a oltre il 70% della potenza motore). Il SUV a zero emissioni è capace di erogare una potenza di 408 CV, scattando da 0 a 100 km/h in meno di 6 secondi, garantendo un’autonomia di oltre 400 km.

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Audi e-tron Prototipo, più autonomia grazie al sistema di recupero dell’energia

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Credits: The Audi e-tron prototype on recuperation test at Pikes Peak

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Credits: The Audi e-tron prototype on recuperation test at Pikes Peak

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Credits: The Audi e-tron prototype on recuperation test at Pikes Peak

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Credits: The Audi e-tron prototype on recuperation test at Pikes Peak

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Credits: The Audi e-tron prototype on recuperation test at Pikes Peak

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Credits: The Audi e-tron prototype on recuperation test at Pikes Peak

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Credits: The Audi e-tron prototype on recuperation test at Pikes Peak

 

Audi e-tron Prototipo è caratterizzato dal connubio tra performance elevate ed efficienza. Il SUV a zero emissioni è infatti capace di erogare una potenza di 408 CV, scattando da 0 a 100 km/h in meno di 6 secondi, garantendo un’autonomia di oltre 400 km. Quest’ultimo risultato è possibile soprattutto grazie all’innovativo sistema di recupero dell’energia, il cui contributo può valere anche il 30% dell’autonomia complessiva.

La e-tron sul Pikes Peak

In queste immagini vedete la e-tron Prototipo alle prese con un test sull’affascinante e suggestivo Pikes Peak, dove lungo i 31 km di discesa dalla vetta il SUV elettrico dei Quattro Anelli ha accumulato nella batteria una quantità di energia tale da poter percorrere nuovamente una distanza analoga. La e-tron può recuperare energia fino ad un massimo di 300 Nm e 220 kW di potenza elettrica (valori equivalenti a oltre il 70% della potenza motore).

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Credits: The Audi e-tron prototype on recuperation test at Pikes Peak

Tre modalità di recupero energia

Nello specifico il sistema di recupero dell’energia interessa sia i due motori elettrici sia il sistema di frenata elettroidraulico integrato. Sono disponibili tre modalità di recupero: manuale, nelle fasi di rilascio e sfruttando i bilancieri al volante; automatica, mediante il predective efficiency assistant; e in frenata, con il graduale passaggio dalla decelerazione elettrica a quella idraulica. La nuova Audi e-tron Prototipo farà il suo debutto tra poche settimane in occasione del Salone di Parigi 2018.

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BMW Serie 3 Sedan, il video

BMW ha rilasciato un video ufficiale relativo ai test della nuova BMW Serie 3 Sedan. Quale migliore terreno del circuito del Nurburgring poteva essere scelto per mettere alla prova le doti tecniche e dinamiche della berlina tedesca? Chiaramente la vettura utilizzata non è ancora quella definitiva, come s’intuisce tra l’altro anche dalla presenza di camuffature sulla carrozzeria. Quel che sappiamo è che sarà più leggera dell’attuale modello e ancora più performante e piacevole da guidare.

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