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Fiat 500L Beats 1.6 MJT 120 CV, la prova su strada

La Fiat 500L Beats è una versione speciale della piccola monovolume torinese rivolta ad un pubblico “trendy" che cerca il massimo della qualità alla voce “audio”. Basata sulla versione Trekking (e più cara di 1.700 euro a parità di motore e allestimento), ha una dotazione più ricca che comprende – tra le altre cose – un raffinato impianto hi-fi (radio CD MP3 con 7 altoparlanti di serie, amplificatore DSP a 8 canali e touchscreen da 5”, Bluetooth e comandi al volante) prodotto dalla ditta statunitense Beats.Il motore 1.6 turbodiesel MJT da 120 CV montato dalla versione da noi testata in occasione di questa prova su strada è adatto a chi è disposto a sobbarcarsi costi di gestione più elevati rispetto al 1.3 a gasolio (già provato) in cambio di prestazioni più convincenti.FunzionalitàLa Fiat 500L Beats è più curata rispetto alla Trekking da cui deriva, sia fuori che dentro. Esternamente spiccano la livrea esterna bicolore impreziosita da elementi rossi (come le pinze dei freni) e cromo-satinati e i cerchi in lega neri opachi da 17" montati su pneumatici 225/45 M+S mentre nell’abitacolo è impossibile non notare i sedili neri con cuciture rosse rivestiti in tessuto ed ecopelle.Invariata la praticità: i passeggeri posteriori hanno tanti centimetri a disposizione della testa (un po’ meno per le gambe) e il bagagliaio (412 litri che diventano 1.480 in configurazione a due posti) è un po’ piccino se paragonato a quello di altre rivali.ComfortCome già detto per la Trekking la Fiat 500L Beats non è il massimo nei lunghi viaggi per via della taratura più rigida delle sospensioni, del rumore di rotolamento degli pneumatici più marcato e dei fruscii aerodinamici alle alte velocità. Il motore è un po’ rumoroso a freddo: sotto questo aspetto è più convincente il 1.4 T-Jet a benzina di pari potenza. La posizione di seduta rialzata consente di dominare il traffico ma contrasta con la leva del cambio e i comandi del climatizzatore situati troppo in basso.Piacere di guidaIl motore 1.6 turbodiesel MJT da 120 CV può vantare una potenza notevole e una spinta corposa già da 1.500 giri. Le prestazioni sono vivaci (183 km/h di velocità massima e 11,5 secondi per accelerare da 0 a 100 chilometri orari), ma quello che più colpisce è la sensazione di avere sempre a disposizione i puledri necessari per affrontare qualsiasi situazione.Il cambio ben rapportato della Fiat 500L Beats 1.6 MJT soddisfa anche gli automobilisti più smaliziati, che però nelle curve potrebbero avere qualcosa da ridire a proposito dei sedili (poco contenitivi), dello sterzo (non molto sensibile) e dei freni (che potrebbero essere più potenti).SicurezzaSu strada la baby MPV torinese si rivela una vettura agile e rassicurante: i controlli elettronici intervengono solo quando si va troppo forte in curva, situazione dove emerge una certa tendenza ad allargare la traiettoria.Nell’off-road leggero al volante della Fiat 500L Beats si può invece contare sul sistema Traction + – già visto sulla Trekking – che fino a 30 chilometri orari trasferisce la coppia alla ruota anteriore con maggior presa in caso di scarsa aderenza. Buona la dotazione di sicurezza (airbag frontali, laterali e a tendina, attacchi Isofix e controlli di stabilità e trazione) e buona anche la visibilità (specialmente quella anteriore), grazie alle ampie superfici vetrate.EconomiaLa Beats 1.6 MJT 120 CV è la più cara tra le Fiat 500L – 25.710 euro – ma a questo prezzo è abbinata una dotazione di serie estremamente ricca composta – oltre che dagli accessori precedentemente citati – dal climatizzatore automatico bizona, dai cristalli posteriori e dal lunotto oscurati, dal cruise control e dai fendinebbia.I consumi potrebbero essere migliori: nella guida normale è impossibile raggiungere il valore dichiarato di 20,8 km/l e basta accelerare un po’ più del dovuto per ritrovarsi sotto quota 15.

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Fiat 500L Trekking 1.3 MJT, la prova su strada

La Fiat 500L Trekking strizza l’occhio al mondo delle SUV: nel look (protezioni della carrozzeria in plastica grezza e assetto rialzato di circa un centimetro) e nei contenuti (pneumatici M+S e un sistema che simula il comportamento di un differenziale autobloccante). Simpatica e versatile, può essere il mezzo ideale per le famiglie che si recano spesso in montagna: peccato solo per il motore 1.3 MJT oggetto della nostra prova su strada, sottodimensionato per una vettura di questo tipo.FunzionalitàSe c’è una cosa che non manca a bordo della monovolume più amata dagli italiani è lo spazio: l’abitacolo offre tantissimi centimetri ai passeggeri (soprattutto nella zona della testa) e il bagagliaio – 412 liri che diventano 1.480 quando si abbattono i sedili posteriori – soddisfa le esigenze di una coppia con i paio di figli.Gli interni della Fiat 500L Trekking – discretamente rifiniti e convincenti alla voce “design” – sono impreziositi da una dotazione di serie completa: autoradio Bluetooth con comandi al volante e touchscreen da 5”, climatizzatore automatico bizona e cruise control.Fuori spiccano invece i fendinebbia, i vetri posteriori e il lunotto oscurati e i cerchi in lega da 17” montati su pneumatici M+S (una via di mezzo tra estivi e invernali) non catenabili 225/45. A chi affronta spesso sterrati consigliamo (senza sovrapprezzo) quelli da 16” con coperture 205/55. Ultimo, ma non meno importante, il dispositivo Traction +, che fino a 30 km/h in condizioni di scarsa aderenza trasferisce la coppia alla ruota anteriore con maggiore presa.ComfortLa posizione di seduta della Fiat 500L Trekking è addirittura più alta di quella di certe SUV blasonate: una soluzione che permette di dominare il traffico ma che rende scomodo accedere ai comandi del climatizzatore e alla leva del cambio (posizionati troppo in basso).Se affrontate spesso lunghi viaggi autostradali è meglio rivolgersi alle versioni meno “off-road” della piccola monovolume piemontese: gli ammortizzatori hanno infatti una taratura più rigida, il rumore di rotolamento degli pneumatici è più evidente e alle alte velocità non mancano i fruscii aerodinamici. Il sound del propulsore è marcato, ma solo a freddo.Piacere di guidaIl piacere di guida a bordo della Fiat 500L Trekking è penalizzato dall’unico elemento negativo di questa vettura: il motore. L’unità 1.3 turbodiesel MJT – pur potendo vantare una buona elasticità e una cilindrata contenuta che consente di risparmiare sull’RC Auto – è sottodimensionata per un’auto così grossa.Povera di cavalli (85) e di coppia (200 Nm), offre prestazioni deludenti – 160 km/h di velocità massima e 15,3 secondi per accelerare da 0 a 100 chilometri orari – anche a causa della gommatura particolarmente generosa. Lo sterzo perde sensibilità all’aumentare del ritmo mentre il cambio presenta un’ottima rapportatura.SicurezzaLa Fiat 500L Trekking, come abbiamo visto, non è un’auto nata per andare forte. Quando si esagera con l’acceleratore si avverte una marcata tendenza ad allargare la traiettoria (prontamente corretta dai controlli elettronici) e nelle curve prese in modo “allegro” bisogna fare i conti con i sedili poco contenitivi che fanno scivolare il corpo. Discreti i freni.In compenso la dotazione di sicurezza è completa di quasi tutto il necessario: airbag frontali, laterali e a tendina, attacchi Isofix, controlli di stabilità e trazione e hill holder (sistema che aiuta ad affrontare le partenze in salita). Con 450 euro in più c’è il Pack sicurezza, che comprende l’airbag per le ginocchia del guidatore e la frenata automatica.La Fiat 500L Trekking ha dimensioni esterne relativamente contenute (4,27 metri di lunghezza) ma alla guida sembra molto più grossa per via dell’abitacolo generoso. Questo non incide in alcun modo sulla visibilità e sulla facilità di manovra nei parcheggi: merito delle ampie superfici vetrate.EconomiaIl prezzo di 22.210 euro della Fiat 500L Trekking 1.3 MJT è in linea con quello delle rivali e la tenuta del valore sul mercato dell’usato dovrebbe rimanere elevata visto che stiamo parlando della versione più “trendy” della monovolume più amata dagli italiani.I consumi dichiarati sono leggermente più alti (23,2 km/l contro 23,8) ma anche con una guida allegra non si scende mai sotto quota 15.

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