Range Rover Sport: in scena il terzo atto

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Dopo dieci di anni di carriera la Range Rover Sport cambia radicalmente. L’evoluzione della specie si basa sulle inedite tecnologie portate alla ribalta dalla Range Rover classica, verso la quale da diverso tempo il brand (solo fuoristrada) inglese ha riversato ogni genere di soluzione per farle assumere un ruolo da vera e propria ammiraglia.

La terza serie della Sport pur essendo nuova da cima a fondo non abdica, però, a quei tratti che hanno permesso alle sue progenitrici di distinguersi dall’altra Range. Che, tra l’altro, la generazione precedente della Sport ha battuto nettamente a livello di vendite globali, tanto da diventare anche una delle Land Rover più vendute in assoluto. Insomma, la Sport è un modello strategico per la Land Rover. Il fil-rouge che lega la Sport alla consanguinea è tutto sotto alle vesti, mentre lo stile della carrozzeria eredita molti spunti dall’altro modello ma integra stilemi specifici, imprescindibili per renderla riconoscibile.

 

Molto robusta, ma atletica

Con una lunghezza che sfiora i 5 metri, una larghezza che sfonda i 2 metri e un’altezza che supera 1,80 metri, la nuova Sport si distacca dalla precedente anche per le dimensioni che, tra l’altro, accorciano anche la distanza dalla sua corporatura da quella della Range classica a passo corto. Padiglione spiovente, alta linea di cintura e family-style anteriore che ripropone, in un nuovo design e in un nuovo formato, la mascherina e la fanaleria sottili che sovrastano il robusto scudo paraurti sono i tratti distintivi a cui non abdica la Sport. La linea della nuova generazione, però, abbandona i tratti tesi raccordati da decise nervature e seguendo i dettami della più recente evoluzione del design Range Rover, basato su stilemi che si raccordano senza soluzione di continuità, genera una linea monolitica. Il più evidente punto di distacco con la Sport precedente è costituito dal disegno della coda, nella quale spicca un profilo che, però, è anche una striscia luminosa a Led che raccorda la fanaleria, sovrastando la targa ora posta sotto al lunotto. Visivamente il risultato contribuisce a esaltare la larghezza della Sport, ma anche a diluire l’impatto con la sua statura oversize.

 

Dentro è un salotto, anche eco-friendly

La robusta corporatura, propiziata anche dall’architettura Mla-Flex sviluppata dalla Land Rover per ospitare sia powertrain ibridi di ogni genere sia full-electric, si riflette all’interno della Sport generando un ambiente estremamente spazioso, grazie anche alla complicità del passo che sfiora i 3 metri. L’abitacolo offre tutto quello che ci si attende da una Range Rover a livello di presentazione e di ricercatezza. Lo stile dell’arredamento chic-minimalista propone come unico punto di distacco da quello della Range che fa la limousine solo il disegno e l’inclinazione della consolle centrale che, tra l’altro, in questo caso ospita anche il display e i comandi per gestire la climatizzazione. La digitalizzazione dell’ambiente è estesa e facilita l’interazione uomo-macchina con il display da 13,7” della strumentazione configurabile e quello leggermente orientato verso chi guida da 13,1” del sistema d’infotainment estesamente connesso Pivi Pro, oltre che con l’eventuale head up display. L’atmosfera è in un solo colpo sfiziosa, hi-tech e optando per rivestimenti naturali, di sintesi o ottenuti da processi di riciclo può soddisfare anche le esigenze degli automobilisti più eco-friendly.

 

Green e tecnologicamente avanzata

Nel pieno rispetto delle attuali esigenze la Range Rover Sport, al pari della consanguinea, è offerta con una gamma di motori estesamente elettrificata nella quale più avanti si inserirà anche una proposta full-electric. Intanto, le possibilità di scelta spaziano dalle versioni P360 e P400 a benzina e D250, D300 e D350 con motori a 6 cilindri mild-hybrid a 48V di 3 litri a benzina e turbodiesel, le cui potenze sono trasmesse dalle cifre che completano la sigla d’identificazione del modello. A queste proposte si affiancano le versioni ibride plug-in P440e e P510e, che promettono di muoversi sotto la spinta dei soli elettroni per oltre 100 chilometri. Al vertice della famiglia c’è la P530, spinta da un V8 biturbo di 4,4 litri di origine BMW. Non è un’unità elettrificata, ma è quella che nel complesso sostiene maggiormente la denominazione Sport di questa Range Rover. A prescindere dalla motorizzazione tutte queste dinamiche Range Rover offrono, di serie o a richiesta, il retrotreno sterzante, le barre antirollio attive, la trazione integrale predittiva, la release più recente il Terrain Response 2 per settare nella maniera migliore la vettura su strada e in fuoristrada e le sospensioni elettroniche pneumatiche che si settano anticipatamente in funzione della strada che si deve percorrere grazie ai dati rilevati da telecamere e dal navigatore.

La Range Rover Sport è in vendita a prezzi a partire da 95.400 euro. In rapida successione saranno disponibili le Sport negli allestimenti Core, Hse, Autobiography e Dynamic.

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Credits: ProEXR File Description

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Fiat Tipo Hybrid: l’ibrida mild che si sente full

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La Fiat Tipo Hybrid è una compatta ibrida mildfull? È questa la domanda che si stanno ponendo in molti da quando sono uscite le prime informazioni relative alla variante ecologica della “segmento C” torinese.

La risposta è piuttosto semplice: la nuova versione della Tipo è una mild hybrid turbo benzina 48V a tutti gli effetti ma spesso si comporta come una full (viaggiando in elettrico per qualche metro) grazie a una soluzione tecnologica – presente anche sulla 500X – tanto innovativa quanto interessante. Il tutto senza perdere un briciolo di praticità: l’ampio bagagliaio ha infatti mantenuto la stessa capacità (440 litri).

Nel nostro primo contatto abbiamo avuto modo di guidare la Fiat Tipo Hybrid nel più ricco allestimento Red: scopriamo insieme i (tanti) pregi e i (pochi) difetti di quella che a nostro avviso è una delle migliori compatte ibride in circolazione.

Fiat Tipo Hybrid: il motore

Il motore della Fiat Tipo Hybrid è un 1.5 turbo mild hybrid 48V benzina da 131 CV: un powertrain ibrido “leggero” (montato anche dalla 500X) composto da un propulsore termico sovralimentato, da un e-motor da 15 kW alloggiato nel cambio automatico DCTdoppia frizione – a sette rapporti e da un’unità elettrica BSG.

Un pacchetto efficiente – specialmente in città – che permette di sfruttare l’alimentazione elettrica per qualche metro (compatibilmente con la richiesta di potenza e la carica della batteria) in fase di avvio, durante brevi e ripetuti spostamenti in avanti senza premere sul pedale dell’acceleratore – quando si è in coda nel traffico, ad esempio – e nelle manovre di parcheggio.

L’e-motor eroga coppia in maniera pressoché istantanea mitigando il ritardo del turbo e consente inoltre di far raggiungere la massima efficienza al 1.5 anche a veicolo freddo.

Fiat Tipo Hybrid: come va il motore 1.5 ibrido 48V

La Fiat Tipo Hybrid ha tutte le carte in regola per divertire (200 km/h di velocità massima e 9,3 secondi per accelerare da 0 a 100 chilometri orari) ma il propulsore 1.5 turbo mild hybrid benzina abbinato a un fluido cambio automatico a doppia frizione predilige le andature rilassate: adottando uno stile di guida tranquillo sembra quasi di trovarsi al volante di un’ibrida full (la modalità elettrica entra in funzione spesso).

Fiat Tipo Hybrid: i consumi

Come abbiamo visto in precedenza la Fiat Tipo Hybrid è una mild che si comporta spesso come una full ma va anche detto che con lei è impossibile eguagliare le percorrenze delle ibride “vere” (quelle molto amate dai tassisti, per intenderci). La Casa torinese dichiara una percorrenza di 19,2 km/l e nel nostro primo contatto – guidando in modo “soft” anche per via dei bassi limiti di velocità in Versilia – siamo riusciti a stare abbondantemente sopra quota 15.

Fiat Tipo Hybrid: ottimo rapporto dotazione/prezzo

La Fiat Tipo Hybrid Red protagonista del nostro primo contatto può vantare un prezzo interessante (30.950 euro) e una ricca dotazione di serie:

  • Finiture estetiche interni
  • Badge RED
  • Kit RED
  • Sedili dedicati in Seaqual Yarn
  • Sovratappeti
  • Filtro abitacolo + trattamento anallergico
  • Cerchi in lega da 17″
  • Vetri Privacy
  • Radio Uconnect Tablet 10″
  • Display TFT 7″
  • Full LED
  • Fendinebbia
  • Sensori pioggia e crepuscolare
  • Specchietto elettrocromico
  • Retrocamera
  • Adaptive Cruise control
  • Bracciolo anteriore
  • Cross-look
  • Specchietti in tinta carrozzeria
  • Barre sul tetto
  • CarPlay/Android Auto
  • Auto A/C
  • Alzacristalli elettrici posteriori
  • 6 airbag (frontali, laterali, tendina)
  • Lane Control
  • Intelligent Speed Assist e Traffic Sign Recognition
  • Attention Assist
  • Active Grill Shutter

Fiat Tipo Hybrid: le novità in 5 punti

  • Tecnologia mild hybrid benzina 48V
  • Motore 1.5 turbo benzina
  • Emissioni di CO2 abbattute fino all’11%
  • Avvio, manovre di parcheggio e brevi spostamenti in avanti in modalità elettrica
  • e-motor integrato nel cambio

Scheda tecnica
Caratteristiche motore turbo mild hybrid benzina, 4 cilindri in linea, 1.469 cc, 131 CV
Cambio automatico (doppia frizione) a 7 rapporti
Trazione anteriore
Dimensioni 4,39/1,82/1,56 metri
Acc. 0-100 km/h 9,3 s
Consumi 19,2 km/l
Prezzo 30.950 euro

Dove l’abbiamo guidata

Nel nostro primo contatto abbiamo avuto modo di guidare la Fiat Tipo Hybrid Red sulle strade di Forte dei Marmi e dell’entroterra. Un percorso (troppo) breve – meno di 30 km – perfetto per valutare l’efficienza della compatta ibrida piemontese visto che era composto da tratti urbani ed extraurbani con limiti di velocità mai superiori a 70 km/h.

Chi è abituato alla Tipo “termica” non noterà particolari differenze (tranne che nel motore): posizione di seduta alta che consente di dominare il traffico quasi come su una piccola SUV, sterzo leggero (ma adeguato alla tipologia di veicolo), sospensioni un po’ durette sulle sconnessioni pronunciate e freni discreti.

NON TUTTI SANNO CHE: La celebre Capannina di Forte dei Marmi – nata nel 1929 – è il locale da ballo con ristorante più antico del mondo.

Dove vorremmo guidarla

Avremmo voluto guidare la Fiat Tipo Hybrid per più tempo e in più situazioni. Ad esempio in autostrada (per analizzare i consumi alle alte velocità) o su qualche tornante per valutare il comportamento stradale. La “segmento C” torinese è sempre stata un’auto più rassicurante che divertente e i 90 kg di peso in più rispetto alla 1.0 Cross turbo benzina da noi testata lo scorso anno non possono fare altro che confermare questa tendenza.

Le concorrenti

Audi A3 Sportback 35 TFSI S tronic Piacere di guida (150 CV e prestazioni da sportiva) e comfort al top, prezzi alti e consumi non eccezionali.
Ford Focus Hybrid 125CV Powershift ST Line Ingombrante ma spaziosa, monta un motore 1.0 tre cilindri un po’ rumorosetto che aiuta però a risparmiare sull’assicurazione RC Auto. Dotazione da integrare.
Toyota Corolla 1.8 Style L’unica full hybrid di questo elenco regala consumi da record grazie al motore 1.8 (penalizzato da una cilindrata elevata) ma costringe a troppe rinunce, divertimento e bagagliaio in primis.
Volkswagen Golf 1.5 eTSI 130 CV Life Compatta fuori e anche dentro (poco spazio per le gambe dei passeggeri posteriori) ma molto coinvolgente nelle curve.

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Tutte le sigle dei motori Audi

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Da qualche anno Audi ha modificato il sistema di classificazione della maggior parte dei suoi motori: un nuovo standard – ideato per i modelli elettrici ma adatto anche per quelli benzina, ibridi plug-in benzina, metano, mild hybrid benzina, diesel e mild hybrid diesel – che non prevede più l’indicazione della cilindrata (non presente sulle vetture a emissioni zero).

Le attuali sigle dei motori Audi identificano la potenza della vettura attraverso due numeri posti prima della tecnologia del propulsore: scopriamo insieme il loro significato.

Cosa significano le sigle dei motori Audi: la guida completa

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25

Il numero 25 identifica i motori Audi con una potenza di 70 kW (95 CV).

  • A1 Sportback 1.0 3 cilindri TFSI 95 CV turbo benzina

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30

Il numero 30 identifica i motori Audi con una potenza compresa tra 71 e 100 kW (97-136 CV).

  • A1 1.0 3 cilindri TFSI 110 CV turbo benzina
  • A3 Sportback 1.0 3 cilindri TFSI 110 CV turbo benzina
  • A3 Sportback 1.5 g-tron 131 CV turbo metano
  • A3 Sportback 1.0 3 cilindri TFSI S tronic 110 CV mild hybrid turbo benzina
  • A3 Sportback 2.0 TDI 116 CV turbodiesel
  • A4 2.0 TDI 136 CV mild hybrid turbodiesel
  • A4 Avant 2.0 TDI 136 CV mild hybrid turbodiesel
  • Q2 1.0 3 cilindri TFSI 110 CV turbo benzina
  • Q2 2.0 TDI 116 CV turbodiesel

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35

Il numero 35 identifica i motori Audi con una potenza compresa tra 101 e 120 kW (137-163 CV) e quelli elettrici da 170 CV di Q4 e-tron e Q4 e-tron Sportback.

  • A1 1.5 TFSI 150 CV turbo benzina
  • A3 Sportback 1.5 TFSI 150 CV turbo benzina
  • A3 Sportback 1.5 TFSI S tronic 150 CV mild hybrid turbo benzina
  • A3 Sportback 2.0 TDI 150 CV turbodiesel
  • A4 2.0 TDI 150 CV mild hybrid turbo benzina
  • A4 2.0 TDI 163 CV mild hybrid turbodiesel
  • A4 Avant 2.0 TFSI 150 CV mild hybrid turbo benzina
  • A4 Avant 2.0 TDI 163 CV mild hybrid turbodiesel
  • A6 2.0 TDI 163 CV mild hybrid turbodiesel
  • A6 Avant 2.0 TDI 163 CV mild hybrid turbodiesel
  • A5 Coupé 2.0 TDI 163 CV mild hybrid turbodiesel
  • A5 Cabrio 2.0 TDI 163 CV mild hybrid turbodiesel
  • Q2 1.5 TFSI 150 CV turbo benzina
  • Q2 2.0 TDI 150 CV turbodiesel
  • Q3 1.5 TFSI 150 CV turbo benzina
  • Q3 2.0 TDI 150 CV turbodiesel
  • Q3 Sportback 1.5 TFSI 150 CV mild hybrid turbo benzina
  • Q3 Sportback 2.0 TDI 150 CV turbodiesel
  • Q5 2.0 TDI 163 CV mild hybrid turbodiesel
  • A5 Sportback 2.0 TDI 163 CV mild hybrid turbodiesel
  • Q4 e-tron 170 CV elettrica
  • Q4 e-tron Sportback 170 CV elettrica

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40

Il numero 40 identifica i motori Audi con una potenza compresa tra 121 e 150 kW (165-204 CV) – tranne quello elettrico da 170 CV di Q4 e-tron e Q4 e-tron Sportback – e quello da 207 CV della A1 Sportback.

  • A1 2.0 TFSI 207 CV turbo benzina
  • A3 Sportback 1.4 TFSI e 204 CV ibrida plug-in turbo benzina
  • A3 Sportback 2.0 TFSI 190 CV turbo benzina
  • A3 Sportback 2.0 TDI 200 CV turbodiesel
  • A4 2.0 TFSI 204 CV mild hybrid turbo benzina
  • A4 2.0 TFSI 204 CV mild hybrid turbodiesel
  • A4 Avant 2.0 TFSI 204 CV mild hybrid turbo benzina
  • A4 Avant 2.0 g-tron 170 CV turbo metano
  • A4 Avant 2.0 TDI 204 CV mild hybrid turbodiesel
  • A4 allroad 2.0 TDI 204 CV mild hybrid turbodiesel
  • A6 2.0 TFSI 204 CV mild hybrid turbo benzina
  • A6 2.0 TDI 204 CV mild hybrid turbodiesel
  • A6 Avant 2.0 TFSI 204 CV mild hybrid turbo benzina
  • A6 Avant 2.0 TDI 204 CV mild hybrid turbodiesel
  • A6 allroad 2.0 TDI 204 CV mild hybrid turbodiesel
  • A7 Sportback 2.0 TFSI 204 CV mild hybrid turbo benzina
  • A7 Sportback 2.0 TDI 204 CV mild hybrid turbodiesel
  • A5 Coupé 2.0 TFSI 204 CV mild hybrid turbo benzina
  • A5 Coupé 2.0 TDI 204 CV mild hybrid turbodiesel
  • A5 Cabrio 2.0 TFSI 204 CV mild hybrid turbo benzina
  • A5 Cabrio 2.0 TDI 204 CV mild hybrid turbodiesel
  • TT Coupé 2.0 TFSI 197 CV turbo benzina
  • TT Roadster 2.0 TFSI 197 CV turbo benzina
  • Q2 2.0 TFSI 190 CV turbo benzina
  • Q3 2.0 TFSI 190 CV turbo benzina
  • Q3 2.0 TDI 200 CV turbodiesel
  • Q3 Sportback 2.0 TFSI 190 CV turbo benzina
  • Q3 2.0 TDI 200 CV turbodiesel
  • Q5 2.0 TDI 204 CV mild hybrid turbodiesel
  • A5 Sportback 2.0 TFSI 204 CV mild hybrid turbo benzina
  • A5 Sportback 2.0 TDI 204 CV mild hybrid turbodiesel
  • A5 Sportback 2.0 g-tron 170 CV turbo metano
  • Q4 e-tron 204 CV elettrica
  • Q4 e-tron Sportback 204 CV elettrica

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45

Il numero 45 identifica i motori Audi con una potenza compresa tra 151 e 185 kW (205-252 CV) – tranne quello da 207 CV della A1 Sportback – più le unità mild hybrid turbo benzina ed elettriche da 265 CV.

  • A3 Sportback 1.4 TFSI e 245 CV ibrida plug-in turbo benzina
  • A4 Avant 2.0 TFSI 265 CV mild hybrid turbo benzina
  • A4 allroad 2.0 TFSI 265 CV mild hybrid turbo benzina
  • A6 2.0 TFSI 265 CV mild hybrid turbo benzina
  • A6 3.0 V6 TDI 245 CV mild hybrid turbodiesel
  • A6 Avant 2.0 TFSI 265 CV mild hybrid turbo benzina
  • A6 Avant 3.0 V6 TDI 245 CV mild hybrid turbodiesel
  • A6 allroad 3.0 V6 TDI 245 CV mild hybrid turbodiesel
  • A7 Sportback 2.0 TFSI 265 CV mild hybrid turbo benzina
  • A7 Sportback 2.0 TDI 245 CV mild hybrid turbodiesel
  • A5 Coupé 2.0 TFSI 245 CV mild hybrid turbo benzina
  • A5 Cabrio 2.0 TFSI 265 CV mild hybrid turbo benzina
  • TT Coupé 2.0 TFSI 245 CV turbo benzina
  • TT Roadster 2.0 TFSI 245 CV turbo benzina
  • Q3 2.0 TFSI 245 CV turbo benzina
  • Q3 1.4 TFSI e 245 CV ibrida plug-in turbo benzina
  • Q3 Sportback 2.0 TFSI 245 CV turbo benzina
  • Q3 Sportback 1.4 TFSI e 245 CV ibrida plug-in turbo benzina
  • Q5 2.0 TFSI 265 CV mild hybrid turbo benzina
  • Q5 Sportback 2.0 TFSI 265 CV mild hybrid turbo benzina
  • A5 Sportback 2.0 TFSI 265 CV mild hybrid benzina
  • Q7 3.0 V6 TDI 231 CV mild hybrid turbodiesel
  • Q8 3.0 V6 TDI 231 CV mild hybrid turbodiesel
  • Q4 e-tron 265 CV elettrica

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50

Il numero 50 identifica i motori Audi con una potenza compresa tra 186 e 230 kW (253-313 CV), tranne quelli mild hybrid turbo benzina ed elettrici da 265 CV.

  • A4 2.0 TDI 286 CV mild hybrid turbodiesel
  • A4 Avant 2.0 TDI 286 CV mild hybrid turbodiesel
  • A4 allroad 2.0 TDI 286 CV mild hybrid turbodiesel
  • A6 3.0 V6 TDI 286 CV mild hybrid turbodiesel
  • A6 2.0 TFSI e 299 CV ibrida plug-in turbo benzina
  • A6 Avant 2.0 TFSI e 299 CV ibrida plug-in turbo benzina
  • A6 Avant 3.0 V6 TDI 286 CV mild hybrid turbodiesel
  • A6 allroad 3.0 V6 TDI 286 CV mild hybrid turbodiesel
  • A7 Sportback 2.0 TFSI e 299 CV ibrida plug-in turbo benzina
  • A7 Sportback 3.0 V6 TDI 286 CV mild hybrid turbodiesel
  • A8 3.0 V6 TDI 286 CV mild hybrid turbodiesel
  • A5 Coupé 3.0 V6 TDI 286 CV mild hybrid turbodiesel
  • Q5 3.0 V6 TDI 286 CV mild hybrid turbodiesel
  • Q5 2.0 TFSI e 299 CV ibrida plug-in turbo benzina
  • Q5 Sportback 2.0 TFSI e 299 CV ibrida plug-in turbo benzina
  • A5 Sportback 3.0 V6 TDI 286 CV mild hybrid turbodiesel
  • Q7 3.0 V6 TDI 286 CV mild hybrid turbodiesel
  • Q8 3.0 V6 TDI 286 CV mild hybrid turbodiesel
  • Q4 e-tron 299 CV elettrica
  • Q4 e-tron Sportback 299 CV elettrica

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55

Il numero 55 identifica i motori Audi con una potenza compresa tra 231 e 275 kW (314-374 CV), il V6 ibrido plug-in turbo benzina da 381 CV e l’unità elettrica da 408 CV della e-tron.

  • A6 3.0 V6 TFSI 340 CV mild hybrid turbo benzina
  • A6 2.0 TFSI e 367 CV ibrida plug-in turbo benzina
  • A6 Avant 3.0 V6 TFSI 340 CV mild hybrid turbo benzina
  • A6 Avant 3.0 V6 TFSI e 367 CV ibrida plug-in turbo benzina
  • A6 allroad 3.0 V6 TFSI 340 CV mild hybrid turbo benzina
  • A6 allroad 3.0 V6 TDI 344 CV mild hybrid turbodiesel
  • A7 Sportback 3.0 V6 TFSI 340 CV mild hybrid benzina
  • A7 Sportback 2.0 TFSI e 367 CV ibrida plug-in turbo benzina
  • A5 Coupé 3.0 V6 TDI 341 CV mild hybrid turbodiesel
  • Q5 2.0 TFSI e 367 CV ibrida plug-in turbo benzina
  • Q5 Sportback 2.0 TFSI e 367 CV ibrida plug-in turbo benzina
  • Q7 3.0 V6 TFSI 340 CV mild hybrid turbo benzina
  • Q7 3.0 V6 TFSI e 381 CV ibrida plug-in turbo benzina
  • Q8 3.0 V6 TFSI 340 CV mild hybrid turbo benzina
  • Q8 3.0 V6 TFSI e 381 CV ibrida plug-in turbo benzina
  • e-tron 408 CV elettrica
  • e-tron Sportback 408 CV elettrica

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60

Il numero 60 identifica i motori Audi con una potenza compresa tra 276 e 338 kW (375-460 CV) – tranne il V6 ibrido plug-in turbo benzina da 381 CV e l’unità elettrica da 408 CV – e il V6 ibrido plug-in turbo benzina da 462 CV.

  • A8 3.0 V6 TFSI e 462 CV ibrida plug-in turbo benzina
  • Q7 3.0 V6 TFSI e 462 CV ibrida plug-in turbo benzina
  • Q8 3.0 V6 TFSI e 462 CV ibrida plug-in turbo benzina

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Fonte:

MotoGP 2022 – GP Francia a Le Mans: gli orari TV su Sky e TV8

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Credits: Jose Breton/Pics Action/NurPhoto via Getty Images

Il GP di FranciaLe Mans – settima tappa della MotoGP 2022 – sarà trasmesso in diretta su Sky e in differita su TV8 (di seguito troverete gli orari TV).

Fabio Quartararo cercherà di trionfare nella gara di casa ma dovrà vedersela con le velocissime Ducati (ufficiali e non).

MotoGP 2022 – GP Francia: cosa aspettarsi

Il circuito di Le Mans – sede del GP di Francia, settimo appuntamento della MotoGP 2022 – è un tracciato che sollecita molto i freni.

Di seguito troverete il calendario del Gran Premio di Francia, gli orari TV su SkyTV8 e il nostro pronostico.

MOTO-PRIX-ESP-MOTOGP

Credits: JORGE GUERRERO/AFP via Getty Images

MotoGP Of Spain –  Qualifying

Credits: Jose Breton/Pics Action/NurPhoto via Getty Images

MotoGp In Jerez

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MOTO-PRIX-ESP-MOTOGP

Credits: JORGE GUERRERO/AFP via Getty Images

MotoGP Of Spain –  Race

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MotoGP 2022 – Le Mans, il calendario e gli orari TV
Venerdì 13 maggio 2022
09:00-09:40 Moto3 – Prove libere 1 (diretta su Sky Sport MotoGP)
09:55-10:40 MotoGP – Prove libere 1 (diretta su Sky Sport MotoGP)
10:55-11:35 Moto2 – Prove libere 1 (diretta su Sky Sport MotoGP)
13:15-13:55 Moto3 – Prove libere 2 (diretta su Sky Sport MotoGP)
14:10-14:55 MotoGP – Prove libere 2 (diretta su Sky Sport MotoGP)
15:10-15:50 Moto2 – Prove libere 2 (diretta su Sky Sport MotoGP)
Sabato 14 maggio 2022
09:00-09:40 Moto3 – Prove libere 3 (diretta su Sky Sport MotoGP)
09:55-10:40 MotoGP – Prove libere 3 (diretta su Sky Sport MotoGP)
10:55-11:35 Moto2 – Prove libere 3 (diretta su Sky Sport MotoGP)
12:35-13:15 Moto3 – Qualifiche (diretta su Sky Sport MotoGP)
13:30-14:00 MotoGP – Prove libere 4 (diretta su Sky Sport MotoGP)
14:10-14:50 MotoGP – Qualifiche (diretta su Sky Sport MotoGP)
15:10-15:50 Moto2 – Qualifiche (diretta su Sky Sport MotoGP)
Domenica 15 maggio 2022
09:00-09:10 Moto3 – Warm up (diretta su Sky Sport MotoGP)
09:20-09:30 Moto2 – Warm up (diretta su Sky Sport MotoGP)
09:40-10:00 MotoGP – Warm up (diretta su Sky Sport MotoGP)
11:00 Moto3 – Gara (diretta su Sky Sport MotoGP, differita alle 14:05 su TV8)
12:20 Moto2 – Gara (diretta su Sky Sport MotoGP, differita alle 15:25 su TV8)
14:00 MotoGP – Gara (diretta su Sky Sport MotoGP, differita alle 17:05 su TV8)

MotoGP – I numeri del GP di Francia
LUNGHEZZA CIRCUITO 4,2 km
GIRI 27
RECORD IN PROVA Johann Zarco (Yamaha) – 1’31″185 – 2018
RECORD GARA Maverick Viñales (Yamaha) – 1’32″309 – 2017

MotoGP – Il pronostico del GP di Francia 2022

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1° Fabio Quartararo (Yamaha)

Fabio Quartararo domenica giocherà in casa e ha tutte le carte in regola per salire sul gradino più alto del podio e per consolidare il primato nel Motomondiale.

Il campione iridato in carica – reduce da due piazzamenti consecutivi in “top 3” – lo scorso anno è arrivato terzo a Le Mans.

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2° Jack Miller (Ducati)

Jack Miller si sta giocando il posto nella squadra ufficiale Ducati e i risultati ottenuti finora (un podio e due piazzamenti totali in “top 5” negli ultimi tre appuntamenti iridati) non sono sufficienti.

Il centauro australiano non può sbagliare a Le Mans: guida una moto velocissima e ha trionfato qui lo scorso anno.

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3° Johann Zarco (Ducati)

Anche per Johann Zarco – alla ricerca di continuità dopo la delusione di Jerez – Le Mans sarà la corsa di casa.

I suoi precedenti nel GP di Francia in MotoGP? Due secondi posti nel 2017 e nel 2021.

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Da tenere d’occhio: Aleix Espargaró (Aprilia)

Aleix Espargaró è in un eccellente stato di forma: una vittoria e due terzi posti negli ultimi quattro appuntamenti iridati.

Il pilota iberico non ama però Le Mans: i suoi migliori piazzamenti nel GP di Francia nella classe regina sono due sesti posti.

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La moto da seguire: Ducati

Il trionfo di Bagnaia in Spagna sembra aver definitivamente risolto i problemi di inizio stagione del team ufficiale Ducati.

La Casa di Borgo Panigale ha vinto le ultime due edizioni del GP di Francia e quest’anno è già salita tre volte sul gradino più alto del podio.

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Come e quando si usa l’avviatore di emergenza per l’auto

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L’avviatore auto serve nei casi in cui si rimane a piedi con la propria vettura. A chi non è capitato che l’auto non si accenda e non c’è nessun passante che possa aiutare a collegare i cavi per avviare il motore? Questo strumento può rappresentare la soluzione ideale per chi si trova in questa spiacevole situazione, che capita alla maggior parte degli automobilisti almeno una volta nella vita. Si tratta infatti di un’eventualità più comune di quanto si possa pensare, trovarsi con la batteria della macchina a terra è molto probabile e può dipendere da differenti cause e fattori. Il problema è comunque risolvibile con l’avviatore d’emergenza (oppure collegando i cavi ad un’altra auto). Vediamo di che cosa si tratta e come funziona questo strumento.

Che cos’è un avviatore di emergenza per auto

Come abbiamo detto, può capitare di rimanere a piedi con la propria auto in panne, con la batteria scarica. Un’eventualità più comune di quanto possiamo pensare, basta poco: lasciare i fari accesi senza rendersene conto oppure parcheggiare la macchina senza spegnere la luce interna o ancora lasciando la radio accesa, magari a basso volume. Se il veicolo rimane poi fermo per alcune ore, allora è possibile che, a causa di queste distrazioni, la batteria si scarichi, e quindi la macchina non parta più. In questi casi è indispensabile avere un avviatore d’emergenza.

Che cosa fare quando l’auto non parte

Se la batteria è completamente scarica e la macchina non si avvia, allora la prima cosa da fare sarebbe chiamare qualcuno, una persona magari più esperta, che possa aiutarci in questa fastidiosa situazione. Può bastare una telefonata ad un amico o un parente, senza dover per forza ricorrere al carro attrezzi, visto che l’auto nella maggior parte dei casi si trova parcheggiata in uno stallo apposito e non in mezzo alla strada, a creare pericoli o intralcio alla circolazione.

Se si ha con sé un avviatore di emergenza, o se la persona chiamata lo porta con sé, il gioco è fatto: la soluzione è più semplice di quanto possiate immaginare. L’avviatore booster, è chiamato anche così, è un apparecchio di piccole dimensioni e leggero, molto semplice, che serve proprio per riavviare l’auto in panne, con la batteria scarica. Si tratta dello strumento ideale per tutti coloro che non hanno esperienza e non sanno usare i cavi di avviamento, che comunque vanno collegati a un altro veicolo, non sempre disponibile nell’immediato.

Come funziona l’avviatore di emergenza

Usare l’avviatore booster per far partire la propria auto in panne è molto facile, un’operazione davvero alla portata di tutti. Basta essere a conoscenza di qualche piccolo consiglio pratico per potersi muovere in sicurezza, evitando pericoli e situazioni spiacevoli.

Quali sono le operazioni da eseguire:

  • prima di tutto bisogna collegare le due pinze dell’avviatore ai due poli della batteria dell’auto. Ricorda bene: quella rossa va al polo positivo, quella nera o blu al polo negativo;
  • accendere la macchina;
  • rimuovere le pinze.

Attenzione: se l’auto non si accende immediatamente, è meglio evitare di insistere per più di 8/10 secondi, basta aspettare qualche minuto e riprovare con l’intera operazione. Altra cosa da tenere presente è che non bisogna mai usare l’avviatore booster con il veicolo in movimento, per non andare a danneggiare in maniera permanente la batteria.

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Fiat Nuova 500 La Prima by Bocelli: le versioni e i prezzi

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La Fiat Nuova 500 La Prima by Bocelli è la variante più esclusiva della terza generazione della citycar torinese (solo elettrica).

Tre versioni (berlina, 3+1 e Cabrio), un motore elettrico da 118 CV sotto il cofano e una dotazione di serie ancora più ricca rispetto alla precedente La Prima. Ora troviamo infatti il Saniting Glove Box (una lampada a raggi UV-C all’interno del vano portaoggetti che aiuta a sanificare) e, soprattutto, un impianto audio JBL da 320 W di potenza totale realizzato in collaborazione con Andrea Bocelli.

Di seguito troverete tutti i dettagli della Fiat Nuova 500 La Prima by Bocelli: versioni, prezzi e chi più ne ha più ne metta.

Fiat Nuova 500 La Prima by Bocelli: la dotazione di serie

La dotazione di serie della Fiat Nuova 500 La Prima by Bocelli comprende:

Tech

  • Proiettori auto regolanti
  • 6 altoparlanti
  • Wireless charger
  • Premium audio by JBL
  • Touchscreen 10″
  • Uconnect Services
  • CarPlay/Android Auto
  • Sistema di precondizionamento abitacolo
  • Auto A/C
  • Sensori pioggia
  • Passive entry
  • Fast Charge 85 kW
  • Keyless go
  • Luce di cortesia
  • E-call
  • Freno di stazionamento elettrico
  • Selettore modalità di guida (Normal range sherpa)

ADAS

  • Traffic sign information
  • Cruise Control
  • Attention Assist
  • Lane control + Intelligent Speed Assist
  • Autonomous emergency braking

Comfort

  • Specchietto elettrocromico
  • Batticalcagno cromato
  • Specchietti esterni anti sbrinamento
  • Bracciolo e consolle con tendina
  • 50:50 sedile abbattibile
  • Sedile guida regolabile 6 vie manuale
  • Glove box
  • Finestrini elettrici richiudibili da remoto
  • Tasca retroschienale sedile passeggero
  • Cavo di ricarica mode 3

Style

  • Cerchi in lega da 17″
  • Techno leather
  • Fari full LED
  • Volante specifico in eco-pelle bicolore
  • Chrome side molding
  • Tappetini specifici
  • Specific badge
  • Fanali posteriori LED
  • Specchietti elettrici in tinta carrozzeria
  • Maniglia porta E-Latch

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Fiat Nuova 500 La Prima by Bocelli: i prezzi

Motore elettrico

Fiat Nuova 500 La Prima by Bocelli 36.000 euro

Fiat Nuova 500 3+1 La Prima by Bocelli 38.000 euro

Fiat Nuova 500 Cabrio La Prima by Bocelli 39.000 euro

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Curve pericolose: tutti i più utili consigli di guida

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Credits: iStock

Guidare in sicurezza è fondamentale sempre, qualsiasi sia la tipologia di percorso affrontato e il tipo di veicolo usato; è importante qualsiasi sia la condizione della strada, sia che ci siano dei passeggeri a bordo, sia che il conducente sia solo. È fondamentale per evitare incidenti e pericoli in strada per se stessi e per gli altri utenti – che siano veicoli, pedoni, ciclisti. E quando sul vostro tragitto dovete affrontare una o più curve pericolose, sapete come guidare per restare in sicurezza ed evitare danni e sinistri? Vediamolo insieme.

Come affrontare una curva pericolosa

Non è facile guidare in curva, la traiettoria da percorrere infatti è differente rispetto a un rettilineo in cui si guida con maggiore stabilità. La macchina in curva affronta una tipologia di percorso in cui può essere molto difficile mantenere la giusta andatura per evitare di perdere il controllo. Ci sono curve più impervie, pericolose, strette e molto complesse da percorrere. Per questo motivo in alcuni casi è assolutamente necessario sapere come guidare, procedendo con prudenza, in completa sicurezza.

Vediamo comunque alcuni dei nostri consigli utili per guidare in curva facilmente e senza difficoltà particolari, bisogna assolutamente prestare la massima attenzione, avere maggiore accortezza e imparare a gestire la propria macchina e i suoi comportamenti, sui rettilinei e in curva.

Il modo più efficace per percorrere curve pericolose in auto in sicurezza

Per affrontare le curve in auto in maniera sicura è fondamentale sapere che, in caso di frenata, la parte posteriore del veicolo viene alleggerita e si solleva, la parte anteriore invece si abbassa a causa del peso che viene proiettato appunto in avanti.

Nel momento in cui si deve affrontare una curva, più o meno stretta e pericolosa, la forza centrifuga può portare l’auto verso l’esterno, facendo perdere aderenza alle gomme e quindi provocando una perdita di controllo del mezzo e una conseguente uscita di strada. Percorrere una curva significa anche evitare assolutamente di premere sul pedale della frizione anche solo per pochi attimi, perché questo può portare il mezzo a sbandare e a pericolosi sinistri.

Attenzione anche a evitare sterzate brusche, il peso dell’auto in curva si concentra soprattutto sulle ruote esterne e questo può fare inclinare l’auto in maniera pericolosa.

Come bisogna affrontare una curva pericolosa

E quindi, dopo tutte le premesse fatte finora, qual è il segreto per riuscire a percorrere anche le curve più strette e difficili senza perdere il controllo del mezzo? Innanzitutto, per guidare in sicurezza e affrontare appunto la curva senza pericoli, bisogna allontanare il piede dall’acceleratore, rallentare il veicolo e scalare la marcia sul rettilineo, prima ancora di percorrere la curva, da cui poi bisogna uscire più forte, diminuendo la velocità iniziale e poi andando ad accelerare dolcemente man mano che si procede. Il segreto? Dosare al meglio la velocità con cui si affronta e prendere la curva larga.

I nostri consigli specifici

Come affrontare le curve alla guida di un’auto:

  • curva a sinistra: è necessario moderare la velocità e tenere la destra, facendo sempre attenzione al traffico e agli altri veicoli sullo stesso percorso;
  • curva a destra: tenere l’auto sulla destra della corsia, inserendo una marcia adeguata e moderando anche la velocità;
  • curva a U, o a gomito: è la più stretta. È assolutamente raccomandato percorrerla lentamente inserendo una marcia più bassa quando necessario.

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Ford E-Transit Custom: le foto e i dati

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Ford ha svelato le foto e alcuni dati dell’E-Transit Custom: la variante elettrica del furgone più venduto in Europa entrerà in produzione nella seconda metà del 2023. A settembre 2022 conosceremo invece più dettagli tecnici.

Il nuovo veicolo commerciale a emissioni zero dell’Ovale Blu punta a essere un nuovo punto di riferimento nel segmento dei van da una tonnellata nel Vecchio Continente e sarà supportato dalla gamma completa di servizi Ford Pro (dal software alla ricarica, passando per l’assistenza e le soluzioni di finanziamento).

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L’E-Transit Custom – secondo furgone elettrico Ford dopo l’E-Transit – sarà il primo di quattro veicoli commerciali a batteria che la Casa statunitense introdurrà sul mercato entro il 2024. Un componente chiave di un brand che punta a raggiungere entro il 2035 le emissioni zero per tutti i mezzi venduti in Europa e la carbon neutrality in tutti gli impianti europei, nella logistica e nella fornitura.

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Il Ford E-Transit Custom può vantare un’autonomia fino a 380 km, la ricarica rapida in corrente continua e la tecnologia Pro Power Onboard (che consente di collegare e ricaricare apparecchiature elettriche, luci, laptop o altri dispositivi). Il tutto racchiuso in un design caratterizzato da proporzioni equilibrate impreziosito da un impianto di illuminazione Full LED.

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F1 2022: a Miami Verstappen sconfigge le Ferrari

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Un ottimo Max Verstappen ha vinto il GP di Miami, quinta tappa del Mondiale F1 2022, davanti alle Ferrari di Charles LeclercCarlos Sainz Jr..

F1 Grand Prix of Miami

Credits: Jared C. Tilton/Getty Images

Miami Grand Prix

Credits: Hasan Bratic/picture alliance via Getty Images

Auto-PRIX-F1-USA

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F1 Grand Prix of Miami

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Formula 1 Miami Grand Prix

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La corsa della Florida – povera di emozioni fino al 41° giro – si è svegliata dopo l’ingresso della safety-car dovuto all’incidente di Norris: evento che comunque non ha inciso sulle prime tre posizioni della classifica finale.

Mondiale F1 2022 – GP Miami: le pagelle

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9
/10

Charles Leclerc (Ferrari)

Charles Leclerc è stato velocissimo in qualifica (pole position) ma nella prima parte della gara ha gestito male le gomme facendosi superare da Verstappen al nono giro e andando lungo quattro tornate dopo.

Il pilota monegasco è ancora in testa al Mondiale F1 2022 ma i punti di vantaggio su Verstappen ora sono solo 19.

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9
/10

Max Verstappen (Red Bull)

Max Verstappen non ha preso il massimo dei voti solo perché nelle qualifiche di sabato ha commesso un errore che gli ha impedito di lottare per la pole position.

Scattato terzo nel GP di Miami, ha superato subito Sainz Jr. al via e ha conquistato il primo posto al 9° giro passando un Leclerc in difficoltà. L’ingresso della safety-car lo ha penalizzato ma ha saputo difendersi alla grande portando oltretutto a casa il punto bonus del giro veloce.

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8
/10

Sergio Pérez (Red Bull)

Sergio Pérez, penalizzato da problemi alla power unit (perdita di potenza), si è dovuto accontentare del quarto posto nel GP di Miami.

Dopo la safety-car ha provato ad attaccare Sainz Jr. approfittando delle gomme più fresche ma ha dovuto fare i conti con un’ottima manovra difensiva del rivale spagnolo al 52° giro.

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7
/10

Carlos Sainz Jr. (Ferrari)

Il GP di Miami di Carlos Sainz Jr. è iniziato male: scattato secondo, ha concesso troppo spazio a Verstappen al via e si è fatto beffare agevolmente dal campione del mondo in carica.

Reduce da un pit-stop lento alla 27° tornata, si è riscattato dopo la safety-car difendendo egregiamente il terzo posto da un attacco pericolosissimo di Pérez.

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8
/10

Ferrari

Cominciamo dalle buone notizie: la Ferrari è tornata a portare due monoposto sul podio dopo due GP di digiuno.

Miami, però, la Scuderia di Maranello ha nuovamente dato l’impressione di essere meno in forma della Red Bull. Fra due settimane in Spagna capiremo di più.

Mondiale F1 2022 – I risultati del GP di Miami

Prove libere 1

1 Charles Leclerc (Ferrari) 1:31.098
2 George Russell (Mercedes) 1:31.169
3 Max Verstappen (Red Bull) 1:31.277
4 Sergio Pérez (Red Bull) 1:31.301
5 Pierre Gasly (AlphaTauri) 1:31.498

Prove libere 2

1 George Russell (Mercedes) 1:29.938
2 Charles Leclerc (Ferrari) 1:30.044
3 Sergio Pérez (Red Bull) 1:30.150
4 Lewis Hamilton (Mercedes) 1:30.179
5 Fernando Alonso (Alpine) 1:30.372

Prove libere 3

1 Sergio Pérez (Red Bull) 1:30.304
2 Charles Leclerc (Ferrari) 1:30.498
3 Max Verstappen (Red Bull) 1:30.649
4 Fernando Alonso (Alpine) 1:31.036
5 Sebastian Vettel (Aston Martin) 1:31.049

Qualifiche

1 Charles Leclerc (Ferrari) 1:28.796
2 Carlos Sainz Jr. (Ferrari) 1:28.986
3 Max Verstappen (Red Bull) 1:28.991
4 Sergio Pérez (Red Bull) 1:29.036
5 Valtteri Bottas (Alfa Romeo) 1:29.475

Le classifiche
La classifica del GP di Miami 2022
Max Verstappen (Red Bull) 1h34:24.258
Charles Leclerc (Ferrari) + 3,8 s
Carlos Sainz Jr. (Ferrari) + 8,2 s
Sergio Pérez (Red Bull) + 10,6 s
George Russell (Mercedes) + 18,6 s
Classifica Mondiale Piloti
Charles Leclerc (Ferrari) 104 punti
Max Verstappen (Red Bull) 85 punti
Sergio Pérez (Red Bull) 66 punti
George Russell (Mercedes) 59 punti
Carlos Sainz Jr. (Ferrari) 53 punti
Classifica Mondiale Costruttori
Ferrari 157 punti
Red Bull 151 punti
Mercedes 95 punti
McLaren-Mercedes 46 punti
Alfa Romeo-Ferrari 31 punti

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App per traffico in tempo reale: quali sono le migliori da utilizzare?

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Da tempo gli smartphone sono diventati anche un grandissimo alleato nel caso in cui si vogliano evitare imbottigliamenti e traffico. Sfruttando i dati degli altri automobilisti (e decine di altre fonti, oltre ad avanzati algoritmi di intelligenza artificiali), moltissime app offrono informazioni sullo stato della viabilità, permettendo così di scegliere il percorso più veloce per raggiungere la meta desiderata (che, come spesso sappiamo, non corrisponde con il percorso più breve).

Alcune app più di altre, però, garantiscono risultati precisi e, soprattutto, aggiornati in tempo reale. In questo modo sarà possibile “aggirare” degli ingorghi che si sono appena formati, sfruttando un’altra funzionalità particolarmente utile: quella del ricalcolo istantaneo del percorso. Utilizzando l’intelligenza artificiale, le app per traffico sono in grado di trovare immediatamente dei percorsi alternativi che permettono di risparmiare tempo, facendoci arrivare a destinazione prima di quanto credessimo.

Ma quali sono le app di monitoraggio del traffico che non possono mancare sul nostro smartphone? Ecco la nostra top 3 delle migliori app gratis per traffico in tempo reale.

Google Maps

Se Google Maps è tra i navigatori auto più scaricati e utilizzati in assoluto gran parte del merito è da attribuire proprio alla sua funzionalità “traffico”. Anche se il navigatore di Big G conta decine e decine di strumenti preziosissimi, la possibilità di conoscere il traffico in tempo reale e di poter basare il proprio percorso su queste informazioni consente a milioni di automobilisti in tutto il mondo di risparmiare ogni giorno decine e decine di minuti.

Per garantire risultati precisi e sempre aggiornati, Google sfrutta il segnale GPS dei miliardi di smartphone che utilizzano il sistema operativo Android. Anche se non ce ne accorgiamo, mentre ci muoviamo in strada, lo smartphone invia piccoli pacchetti dati (anonimizzati, ovviamente) che consentono a Google di conoscere la nostra velocità e, quindi, sapere se la strada che percorriamo è sgombra oppure se siamo fermi a causa di un ingorgo. A questi dati, poi, Google aggiunge informazioni statistiche (come i dati del traffico degli anni precedenti) e, da qualche tempo, le segnalazioni degli utenti, che possono inviare un feedback diretto sullo stato del traffico.

Sfruttando tutti questi dati e avanzati algoritmi di intelligenza artificiale, Google Maps aiuta a conoscere il traffico in tempo reale, suggerendo percorsi alternativi nel caso in cui la colonna di auto rallenti eccessivamente la nostra corsa.

Waze

Anche se è di proprietà di Google, Waze può essere considerato come uno dei principali antagonisti – se non il principale -di Google Maps. Nato come navigatore satellitare “crowdsourced” (ossia, alimentato dalle informazioni fornite in diretta dagli utenti), con il passare del tempo ha integrato diverse funzionalità inizialmente presenti su Maps. Ancora oggi, però, il suo sistema di informazioni crowdsourced è il suo vero punto di forza.

Gli utenti, milioni e milioni in tutto il mondo, possono segnalare lavori stradali, incidenti, rallentamenti e autovelox indicando così all’intelligenza artificiale di Waze quali sono le strade più veloci per condurci alla nostra destinazione. Questo sistema consente, in alcune occasioni, di anticipare le “previsioni” sul traffico delle altre app, garantendo così risultati più veloci e precisi dei concorrenti.

MyWay

Magari per molti non sarà il navigatore ideale e non potrà reggere il confronto con i due prodotti made in Mountain View, ma MyWay può tornare molto utile a un’ampia fetta di automobilisti e camionisti. Si tratta, infatti dell’app ufficiale di Autostrade per l’Italia e offre informazioni dettagliate e sempre aggiornate sullo stato del traffico della più estesa rete autostradale del nostro Paese.

Con MyWay, inoltre, si avrà accesso diretto alle migliaia di telecamere distribuite lungo le principali autostrade italiane, permettendo di conoscere in tempo reale se all’altezza dei caselli o degli svincoli autostradali ci siano o meno code. Molto utile, dunque, per tutti coloro soliti viaggiare molto in autostrada, che possono così avere un occhio sulle maggiori arterie del nostro Paese.

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