Con Opel Nici Walde stabilisce il nuovo record sulle 24 ore con una velomobile






Credits: Nicola Walde im Opel Test Center Rodgau-Dudenhofen, Juli 2018








Credits: Nicola Walde im Opel Test Center Rodgau-Dudenhofen, Juli 2018






Alle 10,28 dello scorso 29 luglio Nici Walde è scesa dalla velomobile al Centro Prove Opel di Rodgau-Dudenhofen, esausta ma felice. Nella sessione durata 24 ore ha percorso esattamente 1.088 chilometri con la sua bicicletta totalmente carenata e ha stabilito il nuovo record mondiale femminile su HPV (veicoli a trazione umana).
Nessun altra donna ha mai percorso una distanza superiore grazie esclusivamente alla propria forza fisica in questo periodo di tempo. Nici aveva battuto il precedente record mondiale femminile di 1.012 chilometri in poco meno di 22 ore.
Nico Walde ha dichiarato al traguardo:
“Non so neppure che cosa pensare. Battere il record mondiale femminile sulle 24 ore era il mio obiettivo. Peccato che abbia piovuto, le condizioni meteorologiche mi hanno impedito di ottenere un risultato migliore. Ma so una cosa: questo fantastico risultato non sarebbe stato possibile senza #opel e il suo grande sostegno”.
Johan Willems, Vice President Communications di Opel si è congratulato con l’atleta:
“Quello che Dici Walde ha fatto ieri e oggi va oltre lo straordinario. Questo risultato è fantastico. Noi di Opel abbiamo fatto del nostro meglio per sostenere un’atleta così ambiziosa ed eccezionale. Eravamo abbastanza certi che ce l’avrebbe fatta. Abbiamo incoraggiato Nici senza fermarci un solo istante, come spiega chiaramente il nostro slogan #WeBelieve”.
Accanto al suo team, numerosi dipendenti Opel e tifosi hanno sostenuto l’atleta nella sua impresa. Il bobbista che ha vinto di più alle Olimpiadi invernali, André Lange e il due volte campione olimpico nel quattro di coppia, il canottiere Karl Schulze, hanno tenuto le dita incrociate per Nici Walde. Anche il testimonial del marchio Opel e il vincitore della 24 ore di Le Mans e del Nürburgring Joachim “Jockel” Winkelhock era presente.
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BMW e la partnership con la Onlus Di.Di diversamente Disabili








“Gli uomini hanno sempre cercato di accrescere le proprie capacità attraverso strumenti e tecnologie. Voi, se poteste scegliere, quale vorreste? Noi abbiamo scelto questa: la moto”. Questo è il motto della Onlus Di.Di Diversamente Disabili di Emiliano Malagoli, il centauro “bionico”, deciso a condividere la propria passione per la moto, nonostante il gravissimo incidente su strada che gli ha causato l’amputazione di una gamba. Parliamo di una Onlus che nasce con l’obiettivo di promuovere l’attività sportiva come elemento di recupero e inclusione sociale attraverso varie attività. Tra queste spiccano una scuola guida con moto adattate e istruttori con la stessa disabilità degli allievi, un team di piloti “speciali” e un campionato mondiale, nazionale (Octo Bridgestone Cup) e internazionale (International Bridgestone Handy Race e Dream World Bridgestone Cup) dedicato a piloti disabili che dal 2017 ha debuttato anche in alcune tappe di MotoGP e WorldSBK.
La partnership con BMW
Grazie alla collaborazione tra BMW Motorrad Italia e la Onlus Di.Di.Diversamente Disabili di Emiliano Malagoli, sono già molti i risultati ottenuti negli ultimi due anni con attività volte a riavvicinare al mezzo più sportivo per antonomasia anche le persone con mobilità ridotta. BMW Motorrad ha dato un contributo fondamentale per l’avvio di corsi di guida in moto per disabili organizzati dalla Onlus con le BMW F 800 R equipaggiate con un adattamento speciale, e i risultati raggiunti sono stati incredibili: circa 240 ragazzi disabili si sono rimessi in moto, e oltre 50 patenti speciali AS sono state rilasciate ad altrettanti soci della Onlus. In pista con l’Althea BMW Racing Team, inoltre, Emiliano Malagoli ha raggiunto numerosi traguardi a bordo della sua BMW S 1000 RR, adattata per l’occasione. Tra i molti risultati ottenuti, la vittoria del trofeo Di.Di. Bridgestone Cup 2017, un ottimo secondo posto alla International Bridgestone Handy Race di Le Mans (MotoGP 2018) e la medaglia di bronzo alla International Bridgestone Handy Race di Le Mans (MotoGP 2017).
Malagoli e Zanardi testimonial di SciAbile
Insieme ad Alex Zanardi, Emiliano Malagoli è anche testimonial di SciAbile, progetto nato nel 2003 dalla collaborazione tra il BMW Group Italia e la Scuola di Sci Sauze d’Oulx Project, che proprio quest’anno ha tagliato il traguardo simbolico dei 15 anni, a conferma di essere uno dei pilastri della strategia di Corporate e Social Responsibility di BMW Italia, SpecialMente.
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BMW M2 Competition 2018
BMW ha svelato la versione più radicale della gamma M2, la Competition. Si tratta della nuova versione migliorata della più piccola sportiva di Monaco che debutterà in anteprima mondiale al Salone di Pechino 2018 (25 aprile – 4 maggio) e inizierà ad arrivare ai primi clienti già a settembre prossimo. Sotto il cofano monta il sei cilindri in linea della M4, con 410 CV di potenza.
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MV Agusta, il prototipo pronto per la Moto2
Il marchio MV Agusta ha svelato le immagini della moto che prenderà parte al motomondiale al fianco del team Forward nella categoria Moto2. Il debutto è atteso per la prossima stagione ma presto ci saranno i primi test in pista. Si chiama F2 il prototipo in questione e, come da regolamento, monterà il tre cilindri Triumph che dal prossimo anno sostituirà il motore Honda.
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Skoda Karoq Scout: prime fotografie e informazioni






Skoda continua ad ampliare la sua gamma di prodotti con alternative per tutti i gusti e tutte le tasche. La prossima ad entrare nei listini della Casa ceca sarà la nota versione Scout, che strizza l’occhio al mondo off-road, della SUV neo arrivata della famiglia, la Karoq.
Segni di riconoscimento
Esteticamente è dove la nuova Skoda Karoq Scout si differenzia di più rispetto alla versione standard. Lo fa con rifiniture cromate e con le protezioni aggiuntive rivestite in plastica nera che circondano i passaruota, cerchi specifici da 18 pollici di serie (disponibili anche da 19 in optional), vetri oscurati e, naturalmente, logo Scout in bella vista.
A bordo la versione Scout della Karoq sfoggia tappezzerie specifiche per i sedili, volante multifunzione con la corona rivestita in pelle, pedaliera in alluminio, Virtual Cockpit con grafica specifica per la guida in fuoristrada e pacchetto di illuminazione a LED di serie.
Solo a trazione integrale
Tutte le proposte meccaniche della Karoq Scout saranno abbinate alla trazione integrale e si potrà scegliere tra il 1.5 TSI da 150 CV con il cambio automatico DSG a 7 rapporti e con il 2.0 TDI da 150 o 190 CV, con cambio manuale o DSG.
Skoda Karoq
La nuova SUV compatta della Casa boema pronta al debutto a metà maggio
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MV Agusta, ecco il prototipo pronto per la Moto2














Il marchio MV Agusta ha svelato le immagini della moto che prenderà parte al motomondiale al fianco del team Forward nella categoria Moto2. Il debutto è atteso per la prossima stagione ma presto ci saranno i primi test in pista. Si chiama F2 il prototipo in questione e, come da regolamento, monterà il tre cilindri Triumph che dal prossimo anno sostituirà il motore Honda.
“Sono molto orgoglioso di vedere il sogno di riportare MV Agusta nel Motomondiale diventare realtà. Volevo ringraziare tutti i nostri ingegneri, tecnici e designer e i ragazzi del Forward Racing Team per avere reso tutto questo possibile in così poco tempo. Un ringraziamento speciale va a Giovanni Cuzari, per aver creduto in noi ed averci spinto a fare il massimo. Ci sarà ancora molto da fare, ma step by step porteremo la moto ad essere competitiva”, ha dichiarato Giovanni Castiglioni Presidente di MV Agusta.
“Inseguo questo sogno sin dai tempi di Claudio (Castiglioni). Numerose volte ho insistito per tornare con MV Agusta in MotoGP, e, quando Giovanni ha preso il posto del padre, spesso l’ho spronato a credere in un progetto tanto ambizioso. Finalmente lo ha fatto, ed oggi, 42 anni dopo, faremo il primo passo con il nostro prototipo di moto2 MV Agusta. Sono emozionatissimo, ma consapevole che questo è solo un primo esordio e che il lavoro da fare è ancora importante. Ho avuto modo di conoscere da vicino il Centro Ricerche Castiglioni, il vero cuore di MV Agusta, e ora ho la certezza che non ci manca nulla: la passione e la professionalità del gruppo capitanato da Paolo Bianchi, unita al mio meraviglioso gruppo di lavoro, che ringrazio singolarmente, è sicuramente il giusto mix per poter puntare al meglio. Quello di oggi è un punto di partenza per arrivare a riportare questo marchio davvero in alto. Un grazie va, inoltre, a tutti coloro che hanno sostenuto e sostengono questo progetto, ora la parola passa al cronometro”, dice Giovanni Cuzari Team Owner di Forward.
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Primo teaser dell’Audi PB 18 e-tron


In occasione della Pebble Beach Car Week 2018, Audi svelerà un’inedita concept car denominata PB 18 e-tron. Durante la kermesse californiana la Casa dei Quattro Anelli svelerà questo prototipo sul circuito di Laguna Seca, scenario che ben rappresenta l’indole sportiva di questo prototipo.
Si tratta infatti di una super sportiva spinta da un powertrain elettrico, che anticipa la visione del marchio di Ingolstadt sul futuro delle super car a zero emissioni e introduce i primi elementi stilistici delle prossime sportive della gamma. Disegnata dal Malibu Design Loft, si ispira alla R18 e-tron vincitrice del WEC.
Per ora Audi non ha rilasciato informazioni sulla PB 18 e-tron, né è certo se da questo prototipo nascerà una versione di serie da inserire al top della nuova gamma e-tron che debutterà a settembre con la prima crossover elettrica del marchio.
Audi e-tron: il debutto a settembre a San Francisco
Dopo l’unveiling in California la prima crossover elettrica di Ingolstadt sarà presente anche in Europa al Salone di Parigi 2018
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Harley-Davidson, nel 2020 arrivano una naked e una enduro stradale














Harley svela il piano di sviluppo fino al 22, chiamato “More Roads to Harley-Davidson”, annunciando una vera rivoluzione dal punto di vista del prodotto. “Le audaci azioni che stiamo annunciando oggi sfruttano le vaste capacità e la potenza di fuoco di Harley-Davidson – la nostra eccellenza nello sviluppo e produzione dei prodotti, l’appeal globale del marchio e, naturalmente, la nostra grande rete di concessionari”, ha dichiarato Matt Levatich, presidente e amministratore delegato ufficiale, Harley-Davidson, Inc. “Insieme ai nostri fedeli clienti, condurremo la prossima rivoluzione di libertà su due ruote per ispirare futuri motociclisti che non hanno ancora nemmeno pensato al brivido della guida.”
Il piano per il futuro di Harley-Davidson
Il piano “More Roads to Harley-Davidson” comprende: nuovi prodotti per continuare a soddisfare gli attuali clienti e ispirare nuovi motociclisti estendendo la leadership nel mercato di grossa cilindrata ed esplorando nuovi mercati e segmenti; andare incontro ai clienti interagendo attraverso un’esperienza di vendita multicanale; e definire un piano per migliorare la solidità finanziaria dei concessionari e l’esperienza dei clienti Harley-Davidson.


Nuovi modelli
Oltre a continuare a sviluppare moto Touring e Cruiser sempre più evolute e prodotti di piccola cilindrata (250 cc – 500 cc) soprattutto per i mercati emergenti, il marchio H-D ha deciso di presentare una nuova piattaforma modulare di motocicli da 500cc a 1250cc che comprende tre distinte aree di prodotto e quattro cilindrate, a partire dalla prima motocicletta Adventure Touring, l’Harley-Davidson™ Pan America™ 1250, dal modello Custom 1250cc e dal modello Streetfighter 975cc, tutti previsti per il lancio a partire dal 2020. Altri modelli per ampliare la copertura in questi segmenti seguiranno fino al 2022. Infine, Harley vuole anche essere leader nel mercato delle moto elettriche, con il lancio della prima motocicletta elettrica Harley-Davidson, LiveWire™, nel 2019.


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Ferrari 612 Scaglietti (2009): pregi e difetti della supercar del Cavallino














La Ferrari 612 Scaglietti – più apprezzata ora che al momento del lancio – è una delle supercar del Cavallino più eleganti di sempre. Oggi analizzeremo un esemplare del 2009 di questa raffinata sportiva V12 (all’epoca il modello più costoso della Casa di Maranello), facile da trovare a poco più di 100.000 euro: scopriamo insieme i pregi e i difetti della coupé emiliana.


I pregi della Ferrari 612 Scaglietti del 2009
Abitabilità
La Ferrari 612 Scaglietti offre quattro posti veri.
Finitura
Abitacolo curato (salvo qualche lieve imprecisione negli assemblaggi delle zone più nascoste).
Dotazione di serie
C’è tutto quello che serve: autoradio CD Mp3, cambio automatico, cerchi in lega, climatizzatore, fari bixeno, navigatore, sensori di parcheggio posteriori, sospensioni attive e vernice metallizzata.
Posto guida
Un giusto mix tra sportività e comfort: posizione di seduta bassa, sedile comodo e comandi ergonomici.
Climatizzazione
Impianto potente ed efficace.
Sospensioni
Capaci di adattarsi a qualsiasi condizione.
Rumorosità
Nessun rumore fastidioso, solo una sinfonia magnifica proveniente dalla zona del cofano.
Motore
Il 5.7 V12 Euro 4 della Ferrari 612 Scaglietti genera una potenza di 540 CV e una coppia di 588 Nm. Un’unità aspirata che predilige gli alti regimi.
Cambio
La trasmissione automatica (robotizzata) a 6 rapporti se la cava egregiamente nell’uso quotidiano mentre potrebbe essere più reattiva nei passaggi marcia quando si guida in modo allegro.
Sterzo
Sensibile e preciso: un punto di riferimento nel segmento.
Prestazioni
Nel 2009 la 612 Scaglietti era la Ferrari meno brillante in commercio: 320 km/h di velocità massima e 4,2 secondi per accelerare da 0 a 100 chilometri orari. Notevole…
Freni
Pazzeschi: potenti e mai soggetti ad affaticamento.
Tenuta di strada
Tanto rassicurante quanto divertente: difficile trovare modelli così ingombranti e così piacevoli da guidare.
Prezzo
Da nuova nel 2009 la 612 Scaglietti era la Ferrari più cara (272.151 euro): oggi si trova senza problemi a 115.000 euro, poco meno di una Lexus LC V8 Sport+ appena uscita dal concessionario.


I difetti della Ferrari 612 Scaglietti del 2009
Capacità bagagliaio
Il vano di soli 240 litri soddisfa solo le esigenze di una coppia.
Dotazione di sicurezza
La Ferrari 612 Scaglietti monta solo gli airbag frontali e i controlli di stabilità e trazione. Niente cuscini laterali e per la testa (non erano neanche optional).
Visibilità
4,90 metri di lunghezza non sono semplici da gestire, specialmente quando si ha a che fare con una sportiva caratterizzata da una coda sporgente e da un cofano chilometrico. I sensori di parcheggio posteriori erano di serie.
Tenuta del valore
A breve termine le quotazioni sono destinate a calare ancora: il nostro consiglio è di aspettare ancora qualche anno prima di acquistarla.
Consumo
Ovviamente elevato: 4,9 km/l dichiarati.
Garanzie
La copertura globale e quella sulla verniciatura sono scadute nel 2012.
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Targhe automobilistiche svizzere: tutte le sigle dei cantoni e dei semicantoni


Credits: Classic Reliability trial and Tour (30 Apr-4 May 2012)
All rights reserved. Editorial use only for press kit, about Scottish Malts 2012.
Any further use is forbidden without previous Author’s consent.
Le targhe automobilistiche svizzere seguono uno schema composto da due lettere (che indicano il cantone o il semicantone di provenienza) e da una serie di numeri.
Di seguito troverete una guida completa alle targhe automobilistiche svizzere con tutte le 26 sigle dei cantoni e dei semicantoni e (tra parentesi) il nome del capoluogo.
Targhe automobilistiche svizzere: l’elenco completo delle sigle dei cantoni e dei semicantoni
AG – Argovia (Aarau)
AI – Appenzello Interno (Appenzello)
AR – Appenzello Esterno (Herisau)
BE – Berna (Berna)
BL – Basilea Campagna (Liestal)
BS – Basilea Città (Basilea)
FR – Friburgo (Friburgo)
GE – Ginevra (Ginevra)
GL – Glarona (Glarona)
GR – Grigioni (Coira)
JU – Giura (Delémont)
LU – Lucerna (Lucerna)
NE – Neuchâtel (Neuchâtel)
NW – Nidvaldo (Stans)
OW – Obvaldo (Sarnen)
SG – San Gallo (San Gallo)
SH – Sciaffusa (Sciaffusa)
SO – Soletta (Soletta)
SZ – Svitto (Svitto)
TG – Turgovia (Frauenfeld)
TI – Ticino (Bellinzona)
UR – Uri (Altdorf)
VD – Vaud (Losanna)
VS – Vallese (Sion)
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