DS X E-Tense: primi km su strada per il prototipo francese
La DS X E-Tense percorre i suoi primi chilometri su strada. Il sogno dimentica i preconcetti e porta a realizzare un’auto appassionata e appassionante. Il design la rende leggera e silenziosa come un soffio d’aria. La DS X E-Tense è un’auto asimmetrica, che vuole unire da un lato la passione per la guida sportiva e performante e dall’altro il massimo del lusso in un abitacolo dove il passeggero viene avvolto in un’atmosfera sensuale, su un’ampia seduta destinata all’utilizzo con guida autonoma e dotata di tutte le più innovative tecnologie. La motorizzazione è 100 % elettrica.
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Energica, a Brno sarà Randy Mamola a provare la Ego Corsa


La breve pausa estiva della MotoGP ha volto al termine, ed Energica Ego Corsa è pronta a tornare in azione questo weekend all’Automotodrom di Brno, nell’ambito del percorso di avvicinamento alla prima edizione della FIM Enel MotoE™ World Cup. In occasione della decima tappa del motomondiale, la supersportiva elettrica di Energica verrà portata in pista, nel consueto demo lap antecedente la gara MotoGP, da una leggenda del motociclismo. In questo caso, si tratta di un pilota che ha lasciato un segno indelebile attraverso gli anni ottanta fino ai primi anni della decade successiva: Randy Mamola.
Randy Mamola
Nei tredici anni di carriera trascorsi in quella che allora era la classe regina del motociclismo, la 500, Mamola ha messo insieme 13 successi e 54 podi, correndo per quattro costruttori differenti e riuscendo a portare tutti questi almeno una volta sul podio. Quattro volte vicecampione della competizione, è stato a tutti gli effetti uno dei protagonisti principali di quello che è stato un capitolo spettacolare ed entusiasmante della storia del motociclismo. A cinquantotto anni di età, il carismatico pilota americano è ancora impegnato attivamente nel paddock MotoGP, e ora attende impaziente di provare la Ego Corsa sugli impegnativi e tecnici 5,4km del tracciato di Brno.
“Non vedo l’ora di provarla”
“Ho visto la Ego Corsa in pista in un paio di occasioni” ha commentato Randy Mamola. “In una di queste, mi trovavo su un palco in occasione del Gran Premio di Barcellona, e alle mie spalle c’era il rettilineo tra la curva nove e la curva dieci. Alex Crivillé stava facendo i suoi giri di prova del venerdì: nella pausa tra un brano musicale e l’altro, ho sentito questo suono molto acuto, mi sono girato e ho pensato ‘qualunque cosa sia, deve essere davvero veloce!’. L’accelerazione della Ego Corsa era davvero evidente e notevole. Quando Dorna mi ha chiesto di provarla, ho pensato che si trattasse di una grande opportunità, quindi non vedo l’ora di provarla!”
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Porsche Taycan: i primi dettagli sull’elettrica










La Taycan è probabilmente uno dei modelli più attesi di Casa Porsche dell’ultima decade. Si tratta della prima elettrica della firma tedesca e da Stuttgart arrivano i primissimi dettagli ufficiali.
Il primo è la conferma del suo arrivo nel 2019. Il secondo riguarda una serie di informazioni relative al powertrain.
Ad esempio Porsche conferma che la Taycan disporrà di una potenza complessiva di 600 CV, erogati da due motori elettrici (PSM, Permanently Synchronous Motors) disposti ognuno su un asse. La trazione sarà quindi integrale.
Anche le prestazioni della nuova Porsche Taycan non sono più segrete: sarà capace di raggiungere i 100 km/h da ferma in 3, 5 secondi e i 200 km/h in 12 secondi. E con una sola ricarica delle batterie sarà in grado di percorrere fino a 500 km (non è chiaro a quale ciclo i riferisce questo valore).
Porsche ha inoltre svelato che, grazie al suo sistema a 800 volt, la Taycan potrà sfruttare supercaricatori che riforniranno le batterie di energia sufficiente a percorrere 400 km, in soli 15 minuti.
Secondo la Casa di Zuffenhausen le aspettative di vendita della Porsche Taycan si attesterebbero sulle 20mila unità all’anno, due terzi dei volumi di vendita che raggiunge attualmente la 911.
Porsche Taycan, svelato il nome della prima elettrica di Zuffenhausen
Si avvicina alla produzione la prima sportiva a zero emissioni
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Citroen C3 Aircross BlueHDi 120, ora anche con l’automatico


Credits: Copyright Wiiliam CROZES @ Continental Productions


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La nuova Citroen C3 Aircross amplia la propria offerta introducendo in gamma la motorizzazione BlueHDi 120 S&S abbinata al moderno cambio automatico EAT6 a sei rapporti, fino ad oggi disponibile solo sul propulsore benzina PureTech turbo da 110 CV. È disponibile negli allestimenti Feel e Shine, rispettivamente a 22.350 e 24.100 euro.
Propulsore efficiente
La trasmissione EAT6 (Efficient Automatic Trasmission, a 6 rapporti) abbinata al propulsore BlueHDi 120 S&S rappresenta una proposta in linea con le attese della clientela italiana che nelle sue scelte d’acquisto del nuovo SUV compatto del Marchio ha optato per il 57% proprio per la motorizzazione diesel. In linea con la politica di rispetto dell’ambiente che da sempre contraddistingue l’azione industriale di Citroën, il propulsore BlueHDi 120 S&S da 1.5 litri con testata a 16 valvole e 300 Nm di coppia massima a 1750 giri/minuto appartiene alla Generazione 2020, quindi risponde alla futura norma Euro 6.2. Per raggiungere già oggi i limiti che entreranno in vigore solo dal 2020, C3 Aircross BlueHDi 120 S&S adotta un innovativo sistema antinquinamento che tratta le emissioni sia alla fonte sia allo scarico.
Piacere di guida più elevato
Grazie ad un posizionamento ed un’architettura innovativa, l’efficacia del trattamento degli NOx è migliorata ed il consumo di carburante è ottimizzato. Il sistema è più compatto perché raggruppa in un unico insieme il catalizzatore, la SCR (Selective Catalytic Reduction) e il FAP®. Inoltre, il posizionamento molto vicino al motore permette un’entrata in azione più rapida del post trattamento. Da parte sua il cambio automatico a sei rapporti EAT6 (Efficient Automatic Transmission), abbinato alla tecnologia S&S, esalta le prestazioni di C3 Aircross e rende il piacere di guida ancora più elevato, sempre contribuendo alla riduzione dei consumi e quindi delle emissioni.
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Renault Mégane Sporter
























La Renault Mégane Sporter è la variante station wagon della quarta generazione della compatta francese.


Renault Mégane Sporter: gli esterni
La Renault Mégane Sporter è una delle station wagon compatte più riuscite esteticamente: merito del frontale aggressivo, del profilo slanciato e della coda raffinata.


Renault Mégane Sporter: gli interni
Negli interni della Renault Mégane Sporter spicca il touchscreen verticale. Buono lo spazio a disposizione dei passeggeri e dei bagagli.


Renault Mégane Sporter: i motori
La gamma motori della Renault Mégane Sporter è composta da sette unità sovralimentate:
- un 1.2 turbo benzina TCe da 101 CV
- un 1.2 turbo benzina TCe da 131 CV
- un 1.6 turbo benzina TCe da 205 CV
- un 1.5 turbodiesel dCi da 90 CV
- un 1.5 turbodiesel dCi da 110 CV
- un 1.6 turbodiesel dCi da 131 CV
- un 1.6 turbodiesel dCi da 165 CV


Renault Mégane Sporter: gli allestimenti
Gli allestimenti della Renault Mégane Sporter sono quattro: Duel, Duel2, Intens e GT.
Renault Mégane Sporter Duel
La dotazione di serie della Renault Mégane Sporter Duel comprende: ABS con assistenza alla frenata di emergenza AFU, accensione automatica dei fari e dei tergicristalli, airbag frontale conducente e passeggero (disattivabile), airbag laterali a tendina anteriori e posteriori, alzacristalli anteriori elettrici impulsionali, alzacristalli posteriori manuali, cerchi in acciaio da 16” Florida, chiusura automatica delle portiere con auto in movimento, climatizzatore automatico bizona, consolle centrale alta, cruise control, Hill Start Assist, kit riparazione pneumatici, luci diurne a LED, predisposizione installazione allarme, R link 2 compatibile con Android Auto e Apple Car Play, touchscreen da 7” comprensivo di 2 prese USB, retrovisori elettrici con sensore di temperatura, sedile conducente regolabile in altezza, sedili posteriori ribaltabili 1/3-2/3, sellerie in tessuto, sensore di pressione pneumatici, sistema di ancoraggio Isofix, sistema elettronico di controllo della stabilità ESC (ESP) e Stop&Start.
Renault Mégane Sporter Duel2
La Renault Mégane Sporter Duel2 costa 2.300 euro più della Duel a parità di motore e aggiunge: alzacristalli posteriori elettrici impulsionali, barre da tetto in alluminio, cerchi in lega da 17” Exception, Easy Access System II, fari fendinebbia, LED Day Running Edge Light con firma luminosa C-Shape, quadro strumenti con effetto 3D Color Matrix, analogico/digitale, sistema di navigazione con touchscreen 8,7” e cartografia Europa, Renault Multi-Sense con Ambient Lighting, retrovisori con sensore di temperatura ripiegabili elettricamente, sedile meccanico conducente con regolazione lombare, comprensivo di tasca marsupio, sensori di parcheggio posteriori, sellerie in tessuto con cuciture a contrasto, volante in pelle e Welcome Sequence/Bye Bye Sequence.
Renault Mégane Sporter Intens
La Renault Mégane Sporter Intens costa 2.200 euro più della Duel2 a parità di motore e aggiunge: cerchi in lega da 17”, cruise control adattivo, fari Full LED Pure Vision, freno di stazionamento elettronico, Parking Camera, Privacy Glass, retrovisore fotocromatico, rilevatore distanza di sicurezza, sellerie misto velluto/tessuto, sensori di parcheggio anteriori, sistema di frenata d’emergenza attiva e Visio System (riconoscimento della segnaletica stradale e allarme superamento della linea di carreggiata).
Renault Mégane Sporter GT
La dotazione di serie della Renault Mégane Sporter GT comprende: ABS con assistenza alla frenata di emergenza AFU, accensione automatica dei fari e tergicristalli, airbag frontale conducente e passeggero (disattivabile), airbag laterali a tendina anteriori e posteriori, alzacristalli anteriori e posteriori elettrici impulsionali, barre da tetto in alluminio, bottone R.S. Drive, cerchi in lega da 18” Magny Cours, climatizzatore automatico bizona, cruise control, Easy Access System II, freno di stazionamento elettronico, Full LED Pure Vision, Hill Start Assist, kit riparazione pneumatici, LED Edge Light, predisposizione installazione allarme, Privacy Glass, quadro strumenti con effetto 3D Color Matrix, analogico/digitale, R Link2 compatibile con Android Auto e Apple Car Play, sistema di navigazione con touchscreen da 8,7” comprensivo di 2 prese USB e cartografia Europa, Renault Multi-Sense 4Control con Ambient Lighting, retrovisori dark metal con sensore di temperatura ripiegabili elettricamente, ruotino di scorta, sedile conducente con regolazione lombare manuale, sedile meccanico passeggero e conducente regolabile in altezza comprensivo di tasca marsupio, sistema Easy Break senza bracciolo, selleria in tessuto specifica GT, sensori di pressione pneumatici, sensori di parcheggio anteriori e posteriori, sistema di ancoraggio Isofix, Stop&Start, Visio System (riconoscimento della segnaletica stradale e allerta superamento linea di carreggiata), volante in pelle specifica GT e Welcome sequence/Bye Bye Sequence.


Renault Mégane Sporter: gli optional
La dotazione di serie della Renault Mégane Sporter andrebbe a nostro avviso arricchita con la vernice metallizzata (750 euro). Sulla Duel aggiungeremmo il Pack Nav (550 euro: R-Link2, navigatore con cartografia Europa e Visio System, riconoscimento segnaletica stradale e allarme superamento linea di carreggiata).
Il Pack Easy Drive (650 euro: avviso distanza di sicurezza, cruise control adattivo e sistema di frenata di emergenza attiva) starebbe bene sulla Duel2 e sulla GT. Su questa versione ci vorrebbero anche gli interni in pelle (1.000 euro), accessorio utile anche sulla Intens insieme al tetto apribile (800 euro).


Renault Mégane Sporter: i prezzi
Motori a benzina
- Renault Mégane Sporter TCe Duel 20.850 euro
- Renault Mégane Sporter TCe 130 CV Duel2 24.350 euro
- Renault Mégane Sporter TCe 130 CV EDC Duel2 26.150 euro
- Renault Mégane Sporter TCe 130 CV Intens 26.550 euro
- Renault Mégane Sporter TCe 130 CV EDC Intens 28.350 euro
- Renault Mégane Sporter TCe 205 CV 32.050 euro
Motori diesel
- Renault Mégane Sporter dCi 21.950 euro
- Renault Mégane Sporter dCi 110 CV Duel 21.950 euro
- Renault Mégane Sporter dCi 110 CV Duel2 25.250 euro
- Renault Mégane Sporter dCi 110 CV EDC Duel2 26.850 euro
- Renault Mégane Sporter dCi 110 CV Intens 27.450 euro
- Renault Mégane Sporter dCi 110 CV EDC Intens 29.050 euro
- Renault Mégane Sporter dCi 130 CV Duel2 26.500 euro
- Renault Mégane Sporter dCi 130 CV Intens 28.700 euro
- Renault Mégane Sporter dCi 165 CV 34.450 euro
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Renault e ADA lanciano Moov’in Paris by Renault


Renault, insieme ad ADA, filiale del Gruppo Rousselet, leader dell’autonoleggio breve con più di 100 agenzie nella regione dell’Ile de France, uniscono le loro forze e competenze per la realizzazione di Moov’in Paris by Renault, un servizio di car sharing in free-floating, basato sull’utilizzo dei veicoli elettrici.
Dal mese di settembre, 100 Renault ZOE e 20 Renault Twizy saranno in servizio nell’XI e XII arrondissement di Parigi e a Clichy nel dipartimento dell’Hauts-de-Seine. Questa prima fase consentirà di testare e adattare il funzionamento del servizio per garantire una qualità ottimale.
Renault fornirà i veicoli elettrici e garantirà la loro manutenzione e riparazione, mentre ADA proporrà le proprie competenze grazie alla sua app digitale dedicata all’autonoleggio breve, garantirà anche le operazioni di riposizionamento e ricarica dei veicoli elettrici e gestirà il servizio post-vendita nonché la fatturazione per conto di Renault.
Christophe Plonevez, Direttore Generale del Gruppo ADA sottolinea:
“In un’epoca in cui le sfide della mobilità non sono mai state tanto importanti, l’auto è un mezzo irrinunciabile per gli abitanti della regione parigina. ADA ha posto l’innovazione al centro dei suoi obiettivi sviluppando la sua app di veicoli connessi self-service. La collaborazione con Renault ci consente di sviluppare velocemente una soluzione di car sharing a breve termine come complemento della nostra offerta di noleggio a medio termine, dalla mezza giornata al mese. Gli abitanti della regione parigina potranno così spostarsi quotidianamente con i propri veicoli, ma anche scappare dalla città per il weekend o le vacanze.”
Philippe Buros, Direttore Commerciale Francia del Gruppo Renault, ha dichiarato:
“Questo accordo dimostra i grandi progressi del Gruppo relativamente alle nuove forme di mobilità. Con il sostegno di #ada, noto player del mercato, desideriamo proporre servizi affidabili e di qualità ai nostri clienti”.
Da gennaio 2019 il servizio sarà progressivamente sviluppato su più ampia scala.
Nuova Renault Zoe 2017: 300 km puliti
Abbiamo provato la nuova piccola elettrica francese, ora è un’alternativa davvero valida al benzina o al diesel. E per chi non si accontenta c’è anche la versione Bose®
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Porsche 718 Cayman
























La Porsche 718 Cayman è l’auto più accessibile della Casa di Zuffenhausen: una divertente coupé biposto a trazione posteriore.


Porsche 718 Cayman: gli esterni
Il design esterno della 718 Cayman è caratterizzato da un frontale tipicamente Porsche e da una fiancata che accentua il concetto di motore centrale. L’alettone posteriore fuoriesce automaticamente a una velocità di 125 km/h.


Porsche 718 Cayman: gli interni
Negli interni della Porsche 718 Cayman spiccano le linee orizzontali e la parte ascendente del tunnel centrale che accorcia la distanza fra volante e leva del cambio.


Porsche 718 Cayman: i motori
La gamma motori della Porsche 718 Cayman è composta da tre unità boxer sovralimentate:
- un 2.0 a benzina da 300 CV
- un 2.5 a benzina da 350 CV
- un 2.5 a benzina da 365 CV


Porsche 718 Cayman:le versioni
Le versioni della Porsche 718 Cayman sono tre: “base”, S e GTS.
Porsche 718 Cayman
La dotazione di serie della Porsche 718 Cayman “base” comprende: motore 2.0 da 300 CV (1 turbocompressore a gas di scarico, 1 intercooler), serbatoio da 54 litri, impianto di scarico a due uscite con terminale centrale in acciaio legato, cerchi in lega da 18”, pinze fisse monoblocco in alluminio anteriori e posteriori a 4 pistoncini, dischi freno con diametro anteriore di 330 mm, posteriore 299 mm, autoventilanti e forati, pinze dei freni in colore nero e fondoscala strumentazione incluso contagiri in colore nero.
Porsche 718 Cayman S
La dotazione di serie della Porsche 718 Cayman S comprende: motore 2.5 da 350 CV (1 turbocompressore a gas di scarico con turbina a geometria variabile, 1 intercooler), serbatoio da 64 litri, impianto di scarico a due uscite con doppio terminale centrale in acciaio legato, cerchi in lega da 19”, impianto frenante potenziato, pinze dei freni in colore rosso, impianto di allarme, fondoscala strumentazione in colore nero incluso contagiri in colore argento, poggiabraccia nei pannelli porta e coperchio vano portaoggetti del tunnel centrale in pelle liscia, pedaliera e poggiapiede in look sportivo.
Porsche 718 Cayman GTS
La dotazione di serie della Porsche 718 Cayman GTS comprende: motore 2.5 da 365 CV, impianto di scarico sportivo a due uscite con doppio terminale di scarico centrale in acciaio legato in colore nero, Porsche Torque Vectoring con differenziale posteriore autobloccante meccanico, PASM (Porsche Active Suspension Management) con assetto ribassato di 10 mm, cerchi in lega da 20”, pacchetto Sport Chrono con interruttore Mode e app Porsche Track Precision, rivestimento frontale GTS parzialmente verniciato in colore nero, parte inferiore del paraurti posteriore GTS in design originale verniciato in colore nero, scritta decorativa GTS in colore nero sulle porte sinistra e destra, scritta Porsche in colore argento lucido sui listelli decorativi sul rivestimento posteriore, denominazione modello in colore nero satinato-lucido sul rivestimento posteriore, luci supplementari a LED scure nel paraurti anteriore con luci di posizione, indicatori di direzione e lampeggianti laterali, luci posteriori scure con tecnica a LED con luci stop a 4 punti e luce di retromarcia integrate, sedili sportivi Plus con fianchi rialzati, regolazione elettrica dello schienale nonché regolazione manuale longitudinale e dell’altezza per guidatore e passseggero, poggiatesta con scritta GTS ricamata in colore nero, guscio dello schienale verniciato in colore grigio argento, rivestimento sedile in Alcantara/pelle, fondoscala strumentazione incluso contagiri in colore nero e scritta GTS, interni in colore nero con elementi in Alcantara nera (fascia centrale dei sedili, maniglia porte, poggiabraccia nel rivestimento porta, corona del volante, leva del cambio o leva selettrice e coperchio vano portaoggetti del tunnel centrale), volante sportivo GT diametro 360 mm regolabile manualmente in altezza e profondità e cielo e rivestimento montante anteriore in Alcantara nera.


Porsche 718 Cayman: gli optional
La dotazione di serie della Porsche 718 Cayman andrebbe a nostro avviso arricchita con tre optional fondamentali: il cruise control adattivo (1.586 euro), il ParkAssistant anteriore e posteriore con telecamera posteriore (1.574 euro) e la vernice metallizzata (842 euro).


Porsche 718 Cayman: i prezzi
Motori a benzina
- Porsche 718 Cayman 55.237 euro
- Porsche 718 Cayman S 68.200 euro
- Porsche 718 Cayman GTS 79.424 euro
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Hyundai i20 1.0 T-GDI DCT: la prova della piccola coreana






































pagella |
|
|---|---|
|
Città
7
/10
|
Fuori città
7
/10
|
|
Autostrada
7
/10
|
Vita a bordo
7
/10
|
|
Prezzo e costi
6
/10
|
Sicurezza
8
/10
|
Il restyling ha tolto alla Hyundai i20 i motori diesel ma ha portato alla piccola coreana un valido cambio automatico a doppia frizione. La “segmento B” asiatica offre tanti centimetri alle gambe di chi si accomoda dietro (anche se sul divano si sta comodi solo in due) e il motore 1.0 turbo T-GDI da 100 CV non brilla alla voce “consumi”.
La seconda generazione della Hyundai i20 – nata nel 2014 – ha beneficiato recentemente di un restyling che ha portato alcune modifiche estetiche (paraurti rivisti e una zona posteriore rinnovata con i gruppi ottici ridisegnati e la targa spostata sul portellone) e tecniche: sono spariti dal listino i motori diesel ed è arrivato un nuovo cambio automatico a doppia frizione.
Nella nostra prova su strada abbiamo potuto testare la variante più costosa della piccola coreana: la 1.0 T-GDI DCT (disponibile esclusivamente nel più ricco allestimento Prime). Scopriamo insieme i suoi pregi e difetti.

Città
La Hyundai i20 si comporta bene in città: nei parcheggi è aiutata dai sensori posteriori e dalla retrocamera di serie e sulle buche risponde in maniera adeguata grazie a una taratura degli ammortizzatori non troppo rigida (ma neanche esageratamente soft).
Il motore 1.0 tre cilindri turbo benzina T-GDI da 100 CV e 172 Nm di coppia non è un fulmine di guerra (11,4 secondi sullo “0-100”) ma si riscatta con un’erogazione corposa ai bassi regimi.


Fuori città
Motore più elastico che sportivo, sterzo diretto e un comportamento stradale onesto e sincero: la Hyundai i20 è una piccola gradevole nelle curve.
Il nuovo cambio automatico DCT (doppia frizione) a 7 rapporti se la cava egregiamente e regala passaggi marcia rapidi e fluidi.


Autostrada
In autostrada la Hyundai i20 si è confermata una delle piccole più comode in circolazione: motore silenzioso, abitacolo ben insonorizzato e avvallamenti ben gestiti dalle sospensioni.
Stabile nei cambi di direzione alle alte velocità e dotata di un impianto frenante potente, non brilla alla voce “autonomia”: 893 km con un pieno dichiarati, oltre 700 raggiungibili solo impegnandosi.


Vita a bordo
Dentro la Hyundai i20 restyling analizzata nella nostra prova su strada non è molto diversa dalla variante pre-restyling: le finiture sono sempre molto curate (materiali e assemblaggi di buon livello) e l’unico appunto riguarda l’assenza di inserti sulla plancia, troppo “carica” di grigio.
La piccola coreana può inoltre vantare un buon bagagliaio (326 litri che diventano 1.042 quando si abbattono i sedili posteriori) e un abitacolo che offre tanti centimetri alle gambe di chi si accomoda dietro (ma poco spazio nella zona delle spalle).


Prezzo e costi
La Hyundai i20 1.0 T-GDI DCT oggetto della nostra prova su strada è acquistabile solo in abbinamento al più ricco allestimento Prime. Il prezzo è un po’ alto – 20.450 euro – e la dotazione di serie comprende: alzacristalli elettrici posteriori, attacchi Isofix, bracciolo anteriore con vano portaoggetti, cerchi in lega da 16”, climatizzatore manuale, cruise control, fari di proiezione con illuminazione statica degli angoli, fendinebbia, luci diurne a LED, sedile del guidatore regolabile in altezza, sensore luci, sensore pioggia, sensori di parcheggio posteriori, sistema multimediale con Android Auto, Apple CarPlay, AUX, Bluetooth, USB, specchietto retrovisore elettrocromico, telecamera posteriore e vetri posteriori oscurati.
Per entrare in possesso di tutti gli altri accessori presenti sulla vettura del nostro test bisogna sborsare altri 2.200 euro: 450 euro per il Safety Pack (assistenza anti-collisione frontale con riconoscimento veicoli e pedoni, rilevamento stanchezza del conducente, mantenimento della corsia e oscuramento dei fari abbaglianti) e 1.750 euro per il Deluxe Pack (abbonamento Live Services per 7 anni, altoparlanti posteriori, climatizzatore automatico bizona, fascia paracolpi laterale nera, luci posteriori a LED, maniglie esterne cromate, pulsante di avviamento “Start Button” con Smart Key, radio DAB, regolazione in altezza delle cinture di sicurezza anteriori, rete ferma bagagli, sensori di parcheggio anteriori, navigatore e retrovisori ripiegabili elettricamente).
Per quanto riguarda il resto la Hyundai i20 ha una garanzia molto lunga (cinque anni a chilometraggio illimitato) ma presenta consumi un po’ troppo alti: il marchio coreano dichiara una percorrenza di 17,9 km/l ma bisogna guidare in modo molto tranquillo per stare sopra quota 15.


Sicurezza
La dotazione di sicurezza della Hyundai i20 comprende: airbag frontali, laterali e a tendina, assistente alla partenza in salita, avviso superamento involontario della corsia, controlli di stabilità e trazione, freni posteriori a disco e monitoraggio pressione pneumatici. Tutti gli ADAS più evoluti sono compresi nel Safety Pack (che come abbiamo visto in precedenza si paga a parte).
La seconda generazione della piccola asiatica è un’auto sicura: frena bene, tiene bene la strada e offre una buona visibilità al guidatore. Una valida compagna di viaggio.

Tecnica |
|
|---|---|
| Motore | turbo benzina, 3 cilindri |
| Cilindrata | 998 cc |
| Potenza max | 73,6 kW (100 CV) a 4.500 giri |
| Coppia max | 172 Nm a 1.500 giri |
| Omologazione | Euro 6 |
| Cambio | automatico a 7 rapporti |
Capacità |
|
|---|---|
| Bagagliaio | 326/1.042 litri |
| Serbatoio | 50 litri |
Prestazioni e consumi |
|
|---|---|
| Velocità max | 190 km/h |
| Acc. 0-100 km/h | 11,4 s |
| Consumo medio | 17,9 km/l |
| Autonomia | 893 km |
| Emissioni | 127 g/km |
Costi d’utilizzo |
|
|---|---|
| Prezzo | 20.450 euro |
| Bollo | 190,92 euro |
| 20.450 euro |
| Cerchi in lega da 16″ | di serie |
| Cruise control | di serie |
| Cruise control adattivo | non disp. |
| Fari a LED | non disp. |
| Radio Android Auto Apple CarPlay Aux Bluetooth USB | di serie |
| Sensore luci | di serie |
| Sensore pioggia | di serie |
| Sensori di parcheggio post. | di serie |
| Tetto panoramico | non disp. |
| Vernice metall. Cashmere Brown | di serie |
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Seat: il digital cockpit anche su Ibiza e Arona


Credits: Nicola Walde im Opel Test Center Rodgau-Dudenhofen, Juli 2018


Credits: Nicola Walde im Opel Test Center Rodgau-Dudenhofen, Juli 2018










Credits: Nicola Walde im Opel Test Center Rodgau-Dudenhofen, Juli 2018




















Seat ha annunciato che, dopo il debutto da gennaio 2018 sulla Leon e sulla Ateca, il Digital Cockpit arriverà anche sulle piccole Ibiza e Arona. La strumentazione digitale della Casa spagnola sfoggia un design moderno e versatile e offrirà anche nuove funzionalità e un maggior numero di informazioni sui quadranti analogici, come il tachimetro e il contagiri, le mappe a colori e la navigazione (come optional attrezzature).
Alejandro Mesonero-Romanos, Director of Design della Casa spagnola ha dichiarato:
“Siamo impegnati a offrire ai nostri clienti il miglior design di qualità, introducendo la precisione di un calibro classico nel mondo digitale, in cui ogni pixel è progettato con la stessa accuratezza. Approfittando di questo formato digitale dirompente, il nostro interiore design delle auto passa al livello successivo.”
Il controllo delle informazioni fornite è semplice e richiede al conducente di premere semplicemente il pulsante di controllo “View” montato sul volante per scorrere i tre diversi display principali disponibili, riducendo al minimo la distrazione del guidatore e ottimizzando la chiarezza delle informazioni fornite in base alle esigenze del guidatore. Le transizioni tra le varie informazioni disponibili sul display TFT da 1280 x 480 pixel sono fluide, grazie alla frequenza di aggiornamento di 75 Hz, che facilita la lettura delle informazioni.
Il Digital Cockpit di Seat offre tre principali display di informazioni: Classic, Digital e Dynamic View. Le informazioni classiche visualizzano le funzioni analogiche come tachimetro e contagiri, ma tra questi due quadranti digitali è possibile visualizzare ulteriori dati, tra cui informazioni di navigazione, musica, telefono, dati di guida e informazioni di assistenza (corsia, rilevamento punto cieco e front assist, ACC) e lo stato del veicolo. Mentre ulteriori informazioni possono essere visualizzate anche nel centro dei quadranti.
I dati di guida possono anche essere visualizzati in tutte le visualizzazioni, tra cui: consumo di carburante, distanza percorsa e chilometraggio totale. Il sistema consente inoltre di mostrare la musica attualmente in riproduzione, mentre il driver può scorrere la libreria musicale con la minima necessità di distogliere gli occhi dalla strada.
Il Digital Cockpit, poi, può essere personalizzato a piacimento dal guidatore. Questo significa che due dei display principali, classico e dinamico, possono essere adattati per mostrare informazioni specifiche. Il guidatore, ad esempio può mescolare le indicazioni di navigazione con i tradizionali quadranti tachimetro o utilizzare lo schermo intero per visualizzare la mappa dettagliata. La configurazione scelta può essere salvata come profilo utente e selezionata facilmente alla prossima guida. È possibile creare e salvare nel sistema fino a tre profili per stile.
Inoltre, Digital Cockpit è dotato di sensori di luce che, a seconda delle condizioni di illuminazione dell’ambiente e tramite un algoritmo, adattano l’illuminazione del display.
Seat Arona
La Sport Utility di segmento B della Casa di Martorell, sorella minore della Ateca.
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Con Opel Nici Walde stabilisce il nuovo record sulle 24 ore con una velomobile






Credits: Nicola Walde im Opel Test Center Rodgau-Dudenhofen, Juli 2018








Credits: Nicola Walde im Opel Test Center Rodgau-Dudenhofen, Juli 2018






Alle 10,28 dello scorso 29 luglio Nici Walde è scesa dalla velomobile al Centro Prove Opel di Rodgau-Dudenhofen, esausta ma felice. Nella sessione durata 24 ore ha percorso esattamente 1.088 chilometri con la sua bicicletta totalmente carenata e ha stabilito il nuovo record mondiale femminile su HPV (veicoli a trazione umana).
Nessun altra donna ha mai percorso una distanza superiore grazie esclusivamente alla propria forza fisica in questo periodo di tempo. Nici aveva battuto il precedente record mondiale femminile di 1.012 chilometri in poco meno di 22 ore.
Nico Walde ha dichiarato al traguardo:
“Non so neppure che cosa pensare. Battere il record mondiale femminile sulle 24 ore era il mio obiettivo. Peccato che abbia piovuto, le condizioni meteorologiche mi hanno impedito di ottenere un risultato migliore. Ma so una cosa: questo fantastico risultato non sarebbe stato possibile senza #opel e il suo grande sostegno”.
Johan Willems, Vice President Communications di Opel si è congratulato con l’atleta:
“Quello che Dici Walde ha fatto ieri e oggi va oltre lo straordinario. Questo risultato è fantastico. Noi di Opel abbiamo fatto del nostro meglio per sostenere un’atleta così ambiziosa ed eccezionale. Eravamo abbastanza certi che ce l’avrebbe fatta. Abbiamo incoraggiato Nici senza fermarci un solo istante, come spiega chiaramente il nostro slogan #WeBelieve”.
Accanto al suo team, numerosi dipendenti Opel e tifosi hanno sostenuto l’atleta nella sua impresa. Il bobbista che ha vinto di più alle Olimpiadi invernali, André Lange e il due volte campione olimpico nel quattro di coppia, il canottiere Karl Schulze, hanno tenuto le dita incrociate per Nici Walde. Anche il testimonial del marchio Opel e il vincitore della 24 ore di Le Mans e del Nürburgring Joachim “Jockel” Winkelhock era presente.
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