Hyundai Santa Fe: spazio alla sicurezza

Hyundai Santa FeHyundai Santa Fe

Hyundai Santa Fe frontaleHyundai Santa Fe frontale

Hyundai Santa Fe tre quarti posterioreHyundai Santa Fe tre quarti posteriore

Hyundai Santa Fe codaHyundai Santa Fe coda

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Hyundai Santa Fe faro posterioreHyundai Santa Fe faro posteriore

Hyundai Santa Fe logo Santa FeHyundai Santa Fe logo Santa Fe

Hyundai Santa Fe interniHyundai Santa Fe interni

Hyundai Santa Fe cruscottoHyundai Santa Fe cruscotto

Hyundai Santa Fe KrellHyundai Santa Fe Krell

Hyundai Santa Fe preseHyundai Santa Fe prese

 

Comfort
Tanto spazio per passeggeri (più nella zona della testa che in quella delle gambe) e bagagli. Sospensioni un po’ rigide e motore rumorosetto.
Costi
La Hyundai Santa Fe Exellence del nostro primo contatto costa 55.750 euro e ha tutto di serie. Consumi migliorabili (tra i 10 e i 15 km/l a seconda dello stile di guida).
Piacere di guida
Non nasce per fare le corse (colpa del peso elevato): è un’auto che si acquista per la versatilità.
Ambiente
La nuova Hyundai Santa Fe emette 179 g/km di CO2.

La nuova Hyundai Santa Fequarta generazione della grande SUV coreana – è per il momento venduta in Italia solo con il motore 2.2 turbodiesel da 200 CV abbinato al cambio automatico e alla trazione integrale HTRAC con rapporto di distribuzione della coppia modificabile in base alla modalità di guida selezionata: fino al 50% al posteriore in configurazione Sport, 35% in Comfort e solo a trazione anteriore (con ridistribuzione automatica della potenza su tutte e quattro le ruote in caso di fondi a scarsa aderenza) in Eco. Più avanti arriveranno varianti ibride e ibride plug-in (ossia ricaricabili attraverso una presa di corrente).

Nel nostro primo contatto abbiamo avuto modo di guidare la variante a 5 posti della crossover asiatica nel ricchissimo allestimento Exellence (non è un errore di battitura, si scrive proprio così). Scopriamo insieme i suoi pregi e difetti.

Hyundai Santa Fe interniHyundai Santa Fe interni

Eleganza e spazio

La Hyundai Santa Fe è la SUV perfetta per gli automobilisti che cercano eleganza e spazio: l’abitacolo è rifinito con grande cura (buoni materiali e assemblaggi impeccabili) e il bagagliaio (625 litri che diventano 1.695 quando si abbattono i sedili posteriori) è immenso.

L’abitacolo offre tanti centimetri alla testa dei passeggeri posteriori mentre ci saremmo aspettati più “aria” nella zona delle gambe. Volendo – e pagando 1.300 euro in più – si può avere a 7 posti con le sospensioni posteriori autolivellanti.

Hyundai Santa Fe tre quarti posterioreHyundai Santa Fe tre quarti posteriore

Alla guida

La quarta generazione della Hyundai Santa Fe punta a conquistare gli amanti del comfort: il posto guida è un salotto ma le sospensioni potrebbero essere più morbide sulle buche. Non molto intuitivo il climatizzatore, caratterizzato da bocchette che hanno una portata variabile a seconda dell’inclinazione (detto in parole più semplici, se sono rivolte verso il centro danno più aria di quando sono orientate verso il pilota o il passeggero anteriore).

Il motore 2.2 turbodiesel da 200 CV e 440 Nm di coppia – non silenziosissimo – potrebbe essere più grintoso ai bassi regimi. Un propulsore che predilige le andature rilassate (205 km/h di velocità massima e 9,4 secondi per accelerare da 0 a 100 chilometri orari) abbinato a un valido cambio automatico (convertitore di coppia) a otto rapporti fluido nei passaggi marcia, a freni potenti e a uno sterzo dall’impostazione turistica.

La nuova Hyundai Santa Fe, in poche parole, non nasce per fare le corse: il peso elevato non aiuta nelle curve e le dimensioni esterne ingombranti (4,77 metri di lunghezza) si fanno sentire in manovra. Per fortuna ci sono i sensori di parcheggio anteriori e posteriori e la telecamera 360°.

Hyundai Santa Fe logo HyundaiHyundai Santa Fe logo Hyundai

Tutto di serie

La Hyundai Santa Fe Exellence analizzata nel nostro primo contatto ha un prezzo un po’ alto: 55.750 euro. Va detto, però, che la dotazione di serie è ricchissima: Bluetooth, caricatore wireless per smartphone, cerchi in lega da 19”, climatizzatore automatico, estensione elettrica cuscino guidatore, fari a LED auto-adattivi, fendinebbia, head-up display, interni in pelle, inverter con presa elettrica a 220V, Krell Premium Sound System a 8 canali con subwoofer e amplificatore esterno, navigatore Android Auto Apple CarPlay con touchscreen da 8”, portellone posteriore elettrico, retrovisori ripiegabili elettricamente, sedile passeggero regolabile in altezza, sedili anteriori regolabili elettricamente, ventilati e con funzioni memoria, sedili riscaldati, sensori di parcheggio anteriori e posteriori, sensori luci/pioggia, telecamera posteriore, tendine parasole posteriori manuali, tetto panoramico, vetri posteriori oscurati, volante (riscaldato) e pomello del cambio rivestiti in pelle.

La tenuta del valore non si preannuncia buona (come per tutte le grandi SUV non premium) mentre la garanzia di 5 anni a chilometraggio illimitato convince. I consumi? Un po’ alti. La Casa coreana dichiara una percorrenza di 14,7 km/l (col nuovo ciclo WLTP più vicino alla realtà): noi abbiamo rilevato valori tra i 10 e i 15 km/l (più vicini ai 10 che ai 15) a seconda dello stile di guida.

Hyundai Santa Fe frontaleHyundai Santa Fe frontale

Più sicura non si può

Difficile trovare in commercio un’auto con una dotazione di sicurezza più ricca di quella della Hyundai Santa Fe del nostro primo contatto. L’elenco è sterminato: ABS, 6 airbag (anteriori, laterali e a tendina), ASCC (cruise control adattivo con stop & go), AVM (Around View Monitor: visione a 360° dell’area intorno al veicolo), BCA (Blind Spot Collision Avoidance: monitoraggio dell’angolo cieco), controllo della trazione, DAW (rilevamento della stanchezza del conducente), DBC (controllo della velocità in discesa), ESP, FCA (frenata autonoma d’emergenza con riconoscimento veicoli, pedoni e cicli), HAC (assistente alla partenza in salita), HBA (regolazione automatica dei fari abbaglianti), ISLW (sistema di rilevazione limiti di velocità), LKA (sistema di mantenimento della corsia), monitoraggio pressione pneumatici, RCCA (Rear Cross-Traffic Collision Avoidance: frena automaticamente la vettura durante le manovre in retromarcia se sopraggiunge un veicolo lateralmente), ROA (Rear Occupant Alert: sistema che avverte se si dimenticano i bambini in auto), SEA (Safe Exit Assist: blocca l’apertura delle portiere se sta sopraggiungendo un veicolo da dietro) e VSM (gestione della stabilità).

Scheda tecnica

Motore turbodiesel
N. cilindri/cilindrata 4/2.199 cc
Potenza 147 kW (200 CV) a 4.000 giri
Coppia 440 Nm a 1.750 giri
Trazione integrale
Velocità max 205 km/h
Acc. 0-100 km/h 9,4 s
Consumo medio 14,7 km/l
Dimensioni 4,77/1,89/1,71 m
Passo 2,77 m
55.750 euro

Il mondo Hyundai

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Suzuki Vitara, il SUV per eccellenza si rinnova per il 2019

C.S. - Suzuki presenta Nuova VITARA (4)C.S. - Suzuki presenta Nuova VITARA (4)

C.S. - Suzuki presenta Nuova VITARA (1)C.S. - Suzuki presenta Nuova VITARA (1)

C.S. - Suzuki presenta Nuova VITARA (2)C.S. - Suzuki presenta Nuova VITARA (2)

C.S. - Suzuki presenta Nuova VITARA (3)C.S. - Suzuki presenta Nuova VITARA (3)

C.S. - Suzuki presenta Nuova VITARA (5)C.S. - Suzuki presenta Nuova VITARA (5)

C.S. - Suzuki presenta Nuova VITARA (6)C.S. - Suzuki presenta Nuova VITARA (6)

C.S. - Suzuki presenta Nuova VITARA (7)C.S. - Suzuki presenta Nuova VITARA (7)

C.S. - Suzuki presenta Nuova VITARA (8)C.S. - Suzuki presenta Nuova VITARA (8)

C.S. - Suzuki presenta Nuova VITARA (10)C.S. - Suzuki presenta Nuova VITARA (10)

 

La quarta generazione della Suzuki Vitara (lanciata nel 2015) si rinnova in vista del 2019 affinando le doti estetiche e tecniche, senza però perdere l’identità che l’ha resa celebre dal 1988 ad oggi. È ordinabile con prezzi di listino a partire da 20.980 euro, ed è disponibile al lancio con una promozione dedicata che consentirà, in caso di permuta o rottamazione, di acquistarla con il nuovo motore 1.0 BOOSTERJET a 17.900 euro, con trasmissione 2WD, o a 20.900 euro con trasmissione 4WD ALLGRIP Select, inclusiva quindi di tutti i sistemi di guida semi-autonoma.

Novità dentro e fuori

Dal punto di vista estetico spicca un frontale aggiornato con accenti cromati nella mascherina a cinque feritoie, un elemento cromato nella parte inferiore della griglia, un nuovo skid plate posto nella parte inferiore del paraurti, nuovi gruppi ottici posteriori al LED dal design 3D e una gamma colori che vede l’ingresso delle tinte bicolore inedite: lo sportivo e vivace Giallo Tibet metallizzato e l’elegante e sofisticato Grigio Glasgow metallizzato. Entrambi abbinati al tetto nero metallizzato. Dentro troviamo materiali di alta qualità, nuovi inserti soft touch, nuovo motivo geometrico sul pannello della plancia, sedili dal rivestimento scamosciato con cuciture a vista e un bracciolo centrale con vano portaoggetti integrato. Tra le altre cose spiccano l’orologio ridisegnato, il sistema di infotainment My Drive con LCD a colori da 4,2” che permette di apprezzare meglio le animazioni relative alle varie modalità della trazione integrale ALLGRIP Select e del sistema Hill Descent Control.

Motori e allestimenti

La nuova Vitara offre su tutta la gamma il sistema 4WD ALLGRIP Select, mentre per quanto riguarda i propulsori, in aggiunta all’apprezzato motore turbo a iniezione diretta 1.4 BOOSTERJET da 140 cavalli, entra in gamma il nuovo 1.0 BOOSTERJET da 112 cavalli. Entrambi i propulsori sono omologati secondo la nuova normativa Euro 6d-temp e testati secondo i nuovi e più severi standard di prova WLTP (Worldwide Harmonised Light Vehicle Test Procedure). Disponibili sia il cambio manuale (5 marce in abbinamento al 1.0 BOOSTERJET, 6 marce per il 1.4 BOOSTERJET) che automatico 6 marce con comandi al volante. Tre invece sono gli allestimenti: Cool, Top e Starview. La dotazione di base prevede, tra le altre cose, clima automatico, schermo touchscreen 7”, Bluetooth®, compatibilità Android Auto®, Apple CarPlay® e MirroLink®, videocamera posteriore, cruise control, sedili riscaldati, fendinebbia, vetri privacy, 7 airbag e bracciolo centrale con un vano portaoggetti. Le versioni Top e Starview aggiungono: anabbaglianti LED con regolazione automatica dell’altezza, sedili in pelle scamosciata, sensori luce e pioggia, keyless start, keyless entry, scheda navigatore, sensori di parcheggio anteriori e posteriori, orologio analogico centrale in plancia, retrovisori con ripiegamento elettrico. Su STARVIEW è di serie il tetto apribile in vetro.

Sistemi di guida semi-autonoma

Come anticipato in apertura, la nuova Vitara porta con sé nuovi ed evoluti sistemi di guida semi-autonoma. Troviamo, dunque, il sistema di frenata di emergenza automatica con riconoscimento dei pedoni, il sistema “guidadritto”, che monitora eventuali superamenti involontari delle linee di mezzeria e le uscite di strada, aiutando il guidatore a riportare la vettura sulla traiettoria corretta e “restasveglio” che rileva la stanchezza del guidatore e lo avvisa. Ma anche “occhioallimite” che corrisponde al riconiscimento dei segnali stradali, “guardaspalle” che monitora l’angolo cieco, il “vaipure” che monitora le manovre in retromarcia grazie ai radar montati sulla parte posteriore.

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F1 2018 – GP Singapore a Marina Bay: gli orari TV su Sky e TV8

Formula One Grand Prix of ItalyFormula One Grand Prix of Italy

Credits: British Formula One driver Lewis Hamilton of Mercedes AMG GP prior to the start of the 2018 Formula One Grand Prix of Italy at the Formula One circuit in Monza, Italy,2 September 2018.ANSA/DANIEL DAL ZENNARO

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Credits: German Formula One driver Sebastian Vettel of Scuderia Ferrari gets his helmet for the 2018 Formula One Grand Prix of Italy at the Formula One circuit in Monza, Italy,2 September 2018.ANSA/DANIEL DAL ZENNARO

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Credits: epa06992687 Second placed Finnish Formula One driver Kimi Raikkonen of Scuderia Ferrari celebrates on the podium after the 2018 Formula One Grand Prix of Italy in Monza, Italy, 02 September 2018. EPA/SRDJAN SUKI

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Credits: epa06992689 Third placed Finnish Formula One driver Valtteri Bottas of Mercedes AMG GP celebrates on the podium after the 2018 Formula One Grand Prix of Italy in Monza, Italy, 02 September 2018. EPA/SRDJAN SUKI

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Credits: British Formula One driver Lewis Hamilton of Mercedes AMG GP in action during the 2018 Formula One Grand Prix of Italy at the Formula One circuit in Monza, Italy,2 September 2018. ANSA/DANIEL DAL ZENNARO

 

Il GP di Singapore a Marina Bay – quindicesima tappa del Mondiale F1 2018 – sarà trasmesso in diretta su Sky e in differita su TV8 (di seguito troverete gli orari TV).

Domenica prossima assisteremo a un nuovo episodio del duello tra Lewis Hamilton e Sebastian Vettel, con il pilota Mercedes apparentemente più in forma del rivale della Ferrari.

F1 2018 – GP Singapore: cosa aspettarsi

Il circuito di Marina Bay ospita da dieci anni il GP di Singapore, l’unico evento del Mondiale F1 2018 che si svolge interamente in notturna. Un tracciato cittadino lento che sollecita molto gli pneumatici, una gara che ha visto sempre l’ingresso della safety-car.

Partire bene qui è importante (in dieci edizioni solo tre volte ha vinto un pilota che non è scattato dalla pole position): di seguito troverete il calendario del GP di Singapore, gli orari TV su Sky e TV8 e il nostro pronostico.

F1 2018 – Marina Bay, il calendario e gli orari TV su Sky e TV8

Venerdì 14 settembre 2018

10:30-12:00 Prove libere 1 (diretta su Sky Sport F1)
14:30-16:00 Prove libere 2 (diretta su Sky Sport F1)

Sabato 15 settembre 2018

12:00-13:00 Prove libere 3 (diretta su Sky Sport F1)
15:00-16:00 Qualifiche (diretta su Sky Sport F1, differita alle 20:00 su TV8)

Domenica 16 settembre 2018

14:10 Gara (diretta su Sky Sport F1, differita alle 21:00 su TV8)

F1 – I numeri del GP di Singapore

LUNGHEZZA: 5.065 m
GIRI: 61

RECORD IN PROVA: Sebastian Vettel (Ferrari SF70H) – 1’39”491 – 2017
RECORD IN GARA: Lewis Hamilton (Mercedes F1 W08 EQ Power+) – 1’45”008 – 2017
RECORD DISTANZA: Nico Rosberg (Mercedes F1 W07 Hybrid) – 1h55’48”950 – 2016

F1 – Il pronostico del GP di Singapore 2018

Formula One Grand Prix of ItalyFormula One Grand Prix of Italy

1° Lewis Hamilton (Mercedes)

Lewis Hamilton – reduce da tre successi e due secondi posti negli ultimi cinque GP del Mondiale F1 2018 – vuole approfittare del GP di Singapore per aumentare il vantaggio nei confronti di Vettel e secondo noi ci riuscirà.

Il campione del mondo in carica ama molto Marina Bay: tre vittorie, tre pole position e cinque podi complessivi.

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2° Sebastian Vettel (Ferrari)

Sebastian Vettel ha sempre mostrato ottime cose nel GP di Singapore (quattro vittorie, quattro pole e sei podi totali) ma l’errore di Monza, a nostro avviso, lascerà dei profondi strascichi per tutto il resto della stagione.

Il pilota tedesco della Ferrari si è dimostrato incapace di gestire le difficoltà e ha perso troppi punti in modo ingenuo: una sola vittoria nelle ultime quattro gare stagionali e un Mondiale F1 2018 che non è mai sembrato così lontano.

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3° Kimi Räikkönen (Ferrari)

Kimi Räikkönen non ama molto il GP di Singapore: zero vittorie, zero prime file e due terzi posti come migliori piazzamenti.

Va detto, però, che il pilota finlandese (a dispetto dell’età) è in uno stato di forma impressionante: sei podi negli ultimi sette Gran Premi…

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Da tenere d’occhio: Valtteri Bottas (Mercedes)

Valtteri Bottas lo scorso anno terminò in terza posizione il GP di Singapore ma ha sempre deluso in qualifica a Marina Bay.

Lo scudiero di Hamilton sta ritrovando la continuità dopo un periodo buio: sempre in “top 5” negli ultimi cinque Gran Premi del Mondiale F1 2018.

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La squadra da seguire: Mercedes

Ci sono buone possibilità di vedere la Mercedes sul gradino più alto del podio del GP di Singapore: a Marina Bay la scuderia tedesca ha conquistato tre vittorie e due pole position nelle ultime quattro edizioni della corsa asiatica.

La Stella è più splendente che mai: dopo il doppio ritiro in Austria di oltre due mesi fa le frecce d’argento sono sempre riuscite a salire sul podio (o una o entrambe).

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Passione F1

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Volvo 360c Concept: il futuro della guida autonoma

Volvo 360c Concept profiloVolvo 360c Concept profilo

Volvo 360c Concept porte aperteVolvo 360c Concept porte aperte

Volvo 360c Concept interni 2Volvo 360c Concept interni 2

Volvo 360c Concept interni 3Volvo 360c Concept interni 3

Volvo 360c Concept interni 4Volvo 360c Concept interni 4

Volvo 360c Concept interni 5Volvo 360c Concept interni 5

 

Auto e aerei, all’inizio dell’epoca motoristica, si sono sfidati in gare di accelerazione in tutto il mondo. La velocità era criterio di superiorità assoluta. E le quattro ruote spesso avevano la meglio…

Oggi tornano a sfidarsi, almeno nella visione del futuro di Volvo, ma su un terreno del tutto diverso, il comfort e la praticità. Presentando il nuovo prototipo elettrico, il Volvo 360c, Håkan Samuelsson, presidente e Ceo della Casa svedese, benché di proprietà della cinese Geely, ha voluto disegnare uno scenario di spostamenti a medio raggio non così impossibile: “Pensate, tutte le volte che prendete un aereo, da Stoccolma a Goteborg o da Roma a Milano, dovete calcolare, per un’ora di volo altre tre tra spostamenti per raggiungere l’aeroporto e per passare la security in mezzo spesso a una folla di altri passeggeri. E poi a bordo potete portare un piccolo bagaglio e viaggiare per un’ora su un sedile pure stretto. Bene, cambiamo scenario: a casa vostra arriva il nostro mezzo a guida autonoma. Entrate e vi trovate in un salottino di lusso con tutti i comfort. E il 360c, nel totale relax e silenzio, vi porta a destinazione, viaggiando sulla sua corsia preferenziale, proprio davanti alla vostra meta. E in meno tempo”.

In effetti il Volvo 360c è un veicolo molto particolare. La linea non assomiglia a nulla di quanto visto in questi anni, con dettagli particolari: per esempio le alette frontali nascondono le telecamere, le pinne posteriori sono in realtà dei monitor sui quali compare il nome del viaggiatore. Gli interni sono poi modulari: si passa dal salotto a quattro posti, fino alla conformazione per dormire, nella quale il sedile diventa un letto e alla sua sinistra compare l’alloggio per gli indumenti. Tutto è studiato per il comfort e la sicurezza: per esempio la coperta in dotazione, grazie alla sua particolare struttura, vi avvolge come un bozzolo e, ancorandosi ai lati, funge anche da cintura di sicurezza.

Ha aggiunto poi Samuelsson, per chiarire che non si tratta di un’idea da fantascienza: “La cabina letto consente di viaggiare di notte beneficiando del massimo comfort e di assoluta tranquillità e di arrivare a destinazione al mattino freschi e riposati. Questa soluzione potrebbe consentirci di competere con i principali costruttori di aerei a livello mondiale”.

Insomma Volvo vuole aprire un nuovo mercato all’auto a guida autonoma, possibile, secondo gli svedesi, già con le tecnologie oggi disponibili: Volvo 360c sarà il concorrente potenzialmente più conveniente dei viaggi aerei a breve raggio”, ha concluso Samuelsson, “un segmento multi-miliardario attorno al quale gravitano le compagnie aeree, i costruttori di aeromobili e altri fornitori di servizi. Sono in particolare le tratte più brevi, attorno ai 300 km, quelle su cui una modalità di spostamento alternativa potrebbe avere il maggiore impatto”.

Al momento Volvo non ha comunicato alcuna specifica tecnica, ritenendo che questo veicolo e il nuovo modello di business che potrebbe aprire, siano un elemento per aprire una discussione più ampia, non solo tra i costruttori, ma con gli enti e le aziende energetiche, sulle potenzialità della guida autonoma.

Il mondo Volvo

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Mercedes EQC, la prima SUV elettrica della Stella

Der neue Mercedes-Benz EQC - der erste Mercedes-Benz der ProduktDer neue Mercedes-Benz EQC - der erste Mercedes-Benz der Produkt

Credits: Mercedes-Benz EQC 400 4MATIC, (BR N293) / Hightechsilber / Interior: Electric Art / Der neue Mercedes-Benz EQC – der erste Mercedes-Benz der Produkt- und Technologiemarke EQ. Mit seinem nahtlosen klaren Design ist der EQC ein Vorreiter einer avantgardistischen Elektro-Ästhetik mit wegweisenden Designdetails und markentypischen Farbakzenten außen wie innen. / In Europa gibt es weit über 200 verschiedene Betreiber von Ladestationen an öffentlichen Plätzen. Mercedes me Charge ermöglicht auch den Zugang zu den Schnellladestationen des paneuropäischen Schnellladenetzes von IONITY. Die kurzen Ladezeiten sorgen insbesondere bei Langstrecken für eine angenehme Reise. Entlang der Hauptverkehrsachsen in Europa wird IONITY bis 2020 insgesamt rund 400 Schnellladestationen errichten und betreiben. // Mercedes-Benz EQC 400 4MATIC, (BR N293) / hightech silver / Interior: Electric Art / The new Mercedes-Benz EQC – the first Mercedes-Benz under the product and technology brand EQ. With its seamless, clear design, the EQC is a pioneer for an avant-garde electric look with trailblazing design details and colour highlights typical of the brand both inside and out. / There are well over 200 operators of charging stations in public places in Europe. Mercedes me Charge also allows access to the quick-charging stations of the pan-European network IONITY. Especially over long distances, the short charging times make for a pleasant journey. By 2020 IONITY will construct and operate around 400 quick stations along the main traffic arteries in Europe.

Der neue Mercedes-Benz EQC - der erste Mercedes-Benz der ProduktDer neue Mercedes-Benz EQC - der erste Mercedes-Benz der Produkt

Credits: Mercedes-Benz EQC 400 4MATIC, (BR N293) / Hightechsilber / Interior: Electric Art / Der neue Mercedes-Benz EQC – der erste Mercedes-Benz der Produkt- und Technologiemarke EQ. Mit seinem nahtlosen klaren Design ist der EQC ein Vorreiter einer avantgardistischen Elektro-Ästhetik mit wegweisenden Designdetails und markentypischen Farbakzenten außen wie innen. / Der EQC erhält das wegweisende Multimediasystem MBUX – Mercedes-Benz User Experience, ergänzt um zahlreiche EQ spezifische Inhalte wie beispielsweise die Anzeige von Reichweite, Ladezustand und Energiefluss. EQ optimierte Navigation, Fahrprogramme, Ladestrom und Abfahrtszeit lassen sich ebenfalls über MBUX bedienen und einstellen. // Mercedes-Benz EQC 400 4MATIC, (BR N293) / hightech silver / Interior: Electric Art / The new Mercedes-Benz EQC – the first Mercedes-Benz under the product and technology brand EQ. With its seamless, clear design, the EQC is a pioneer for an avant-garde electric look with trailblazing design details and colour highlights typical of the brand both inside and out. / The EQC features the innovative multimedia system MBUX – Mercedes-Benz User Experience – which has numerous EQ-specific functions such as the display of range, charge status and energy flow. EQ-optimised navigation, driving modes, charging current and departure time can also be controlled and set via MBUX.

Der neue Mercedes-Benz EQC - der erste Mercedes-Benz der ProduktDer neue Mercedes-Benz EQC - der erste Mercedes-Benz der Produkt

Credits: Mercedes-Benz EQC 400 4MATIC, (BR N293) / Hightechsilber / Interior: Electric Art / Der neue Mercedes-Benz EQC – der erste Mercedes-Benz der Produkt- und Technologiemarke EQ. Mit seinem nahtlosen klaren Design ist der EQC ein Vorreiter einer avantgardistischen Elektro-Ästhetik mit wegweisenden Designdetails und markentypischen Farbakzenten außen wie innen. / Der EQC erhält das wegweisende Multimediasystem MBUX – Mercedes-Benz User Experience, ergänzt um zahlreiche EQ spezifische Inhalte wie beispielsweise die Anzeige von Reichweite, Ladezustand und Energiefluss. EQ optimierte Navigation, Fahrprogramme, Ladestrom und Abfahrtszeit lassen sich ebenfalls über MBUX bedienen und einstellen. // Mercedes-Benz EQC 400 4MATIC, (BR N293) / hightech silver / Interior: Electric Art / The new Mercedes-Benz EQC – the first Mercedes-Benz under the product and technology brand EQ. With its seamless, clear design, the EQC is a pioneer for an avant-garde electric look with trailblazing design details and colour highlights typical of the brand both inside and out. / The EQC features the innovative multimedia system MBUX – Mercedes-Benz User Experience – which has numerous EQ-specific functions such as the display of range, charge status and energy flow. EQ-optimised navigation, driving modes, charging current and departure time can also be controlled and set via MBUX.

 

Entrerà in produzione, nel nuovo stabilimento di Brema (in Germania) a gennaio 2019 per arrivare sul mercato nel primo semestre. E sarà esattamente questa, la prima SUV Mercedes totalmente elettrica, siglata EQC, che vedete qui, presentata in largo anticipo a Stoccolma. E che promette di essere una Mercedes in tutti i dettagli, dal comfort, alla qualità, alle finiture di lusso.

Un progetto impegnativo, anche perché, i tedeschi, senza troppa modestia, hanno battezzato il loro ingresso nel mercato delle crossover a impatto zero con lo slogan “Il mondo dell’elettrico oggi vede (finalmente) una Mercedes”.

Anche la scelta di sbarcare a Stoccolma è stata ben meditata: nel presentare la EQC gli uomini della Casa di Stoccarda si sono richiamati a un libro di grande successo nei Paesi scandinavi: Lagom (parola svedese che significa né troppo né poco) di Lola Akerstrom, che è un inno alla riduzione dello stress, al giusto equilibrio nella vita, al rifiuto dello spreco e al rispetto totale dell’ecosistema. Tutti concetti ai quali aderiranno le future auto elettriche tedesche, perché EQ si sposa con Lagom nell’offerta di una mobilità ecosostenibile, equilibrata, silenziosa, semplificata, nella ricerca del giusto equilibrio tra auto e ambiente e non più solo tra auto e guidatore.

Questa la filosofia, il prodotto è una Mercedes così come se l’aspetta il cliente medio del marchio, cioè senza colpi di scena stilistici, con volumi da crossover, ambiente di guida dominato da un largo schermo touch orizzontale analogo a quello della classe A, finiture e interni più tradizionali di quanto ci si attenderebbe da un mezzo così. Ma forse è una prosaicità che vince, inutile far vedere prototipi avveniristici e poi andare in produzione con soluzioni molto più collaudate e meno costose.

I dati tecnici forniti sono i più essenziali: la EQC monta due motori elettrici sugli assi anteriore e posteriore e un pacco batteria alloggiato nel sottotelaio: potenza 300 kW, coppia di 765 Nm, velocità massima di 180 km/h e autonomia di 450 km.

A seconda dello stile di guida la strumentazione si colora diversamente: blu se guidate con oculatezza, bianca (come una lampadina ad incandescenza, il massimo del consumo energetico) se siete nervosi.

I tedeschi sottolineano molto l’attenzione alla sicurezza: per esempio le batterie sono racchiuse in un telaio che le protegge dagli urti orizzontali e laterali. In caso di incidente il sistema di bordo stacca immediatamente le batterie in modo che non circoli più corrente elettrica nella vettura, in modo da evitare qualsiasi pericolo per chi è a bordo o per i soccorritori. Se l’incidente è poca cosa, l’auto si può riavviare, ma se i danni sono più importanti, il sistema impedisce qualsiasi tentativo di farla ripartire, chiudendo i collegamenti tra batterie e motori.

Altro capitolo di innovazione è l’estensione dei comandi vocali: in abitacolo la Mercedes è in grado di capire se parla il guidatore o il passeggero (così se quest’ultimo dice che ha freddo, si alza la temperatura solo dalla sua parte) e poi recepisce nuovi ordini del tipo “devi essere pronta domattina alle otto con il 100% di autonomia”. La EQC esegue e poi avvisa il proprietario sul cellulare, grazie all’app Mercedes Me. Infine garanzia assoluta di grande guidabilità. Ma su questo aspettiamo di provarla su strada.

Il mondo Mercedes

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BMW, ecco la prima R 1200 GS a guida autonoma

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Non solo le auto a guida autonoma, ora anche le moto? No, non è proprio così. Perché il prototipo presentato da BMW al BMW Motorrad Techday 2018 capace di muoversi autonomamente non anticipa una futura moto di serie. Rappresenta più che altro la tecnologia per lo sviluppo di futuri sistemi e funzioni che miglioreranno ulteriormente la sicurezza in moto e il piacere di guida.

L’obiettivo per lo sviluppo di questo prototipo è quello di raccogliere ulteriori conoscenze sulle dinamiche di guida in moto al fine di rilevare immediatamente situazioni pericolose e quindi supportare il conducente con sistemi di sicurezza appropriati, ad esempio nella svolta ad un incrocio o durante una brusca frenata.

Nell’area test del gruppo BMW di Miramas, nel sud della Francia, una BMW R 1200 GS, muovendosi come per magia, ha fatto il suo primo giro davanti ai giornalisti presenti. Sviluppato dall’ingegner Stefan Hans e dal suo team, il veicolo parte in modo indipendente, accelera, gira nel tortuoso circuito di prova e rallenta in maniera indipendente fino a fermarsi.

Oltre a questa nuova frontiera del piacere di guida e della sicurezza, BMW Motorrad ha presentato molti altri progetti tecnologici entusiasmanti: dalle luci che seguono la traiettoria del veicolo ai proiettori laser, un telaio da moto interamente realizzato con un processo di stampa 3D, componenti di motociclette come telaio, forcellone e ruote leggeri ma molto resistenti, realizzati in carbonio, nonchè la comunicazione V2V tra due veicoli, e i relativi benefici in termini di sicurezza e comfort per il motociclista dovuti alle interazioni digitali.

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Fonte:

I dieci furgoni più rubati in Italia nel 2017

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Fiat DucatoFiat Ducato

Fiat DoblòFiat Doblò

Ford Transit voor tweede maal uitgeroepen tot Bestelauto van hetFord Transit voor tweede maal uitgeroepen tot Bestelauto van het

Credits: De Ford Transit is voor de tweede maal uitgeroepen tot Bestelauto van het Jaar.

Mercedes-Benz Sprinter fährt erfolgreichstes Auftaktquartal aller Zeiten einMercedes-Benz Sprinter fährt erfolgreichstes Auftaktquartal aller Zeiten ein

Credits: Die aktuelle Generation des Sprinter ist seit 2006 auf dem Markt – auch zehn Jahre nach ihrer Markteinführung erfreut sie sich kontinuierlich hoher Nachfrage.

The current generation of the Sprinter has been on the market since 2006 – demand is continuously strong ten years after it was launched.

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Credits: Mercedes-Benz Vito Kastenwagen, 116 CDI, Exterieur ;

Mercedes- Benz Vito Panel Van, 116 CDI, exterior;

Renault MasterRenault Master

Renault KangooRenault Kangoo

Autodesk VRED Professional 2014 SR1-SP7Autodesk VRED Professional 2014 SR1-SP7

Credits: Autodesk VRED Professional 2014 SR1-SP7

Peugeot BoxerPeugeot Boxer

 

I furti di furgoni sono molto frequenti in Italia: nel 2017 sono stati rubati nel nostro Paese 8.871 veicoli commerciali (con un tasso di recupero del 54%).

Lojack Italia – azienda americana specializzata nel rilevamento e nel recupero di beni rubati – ha pubblicato la classifica (elaborata su dati del Ministero dell’Interno) dei dieci furgoni più rubati in Italia nel 2017. Scopriamola insieme.

I dieci furgoni più rubati in Italia nel 2017

  1. Iveco Daily 1.291
  2. Fiat Ducato 1.246
  3. Fiat Doblò 722
  4. Ford Transit 512
  5. Mercedes Sprinter 297
  6. Mercedes Vito 166
  7. Renault Master 146
  8. Renault Kangoo 133
  9. Volkswagen Caddy 111
  10. Peugeot Boxer 95

Veicoli commerciali

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Fonte:

Nuova Mercedes GLE: le prime fotografie e informazioni ufficiali

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Dalla fine degli Anni ’90 non c’è stata migliore rappresentante dell’idea di SUV della Stella che la ML. Dal 2015, con la revisione della nomenclatura della gamma tedesca, la 4×4 più rappresentativa della famiglia di Stoccarda si chiama GLE. Oggi Mercedes ha svelato la seconda generazione della ML dei tempi moderni, anticipando con le prime fotografie e informazioni ufficiali il debutto in anteprima mondiale che avverrà al Salone di Parigi 2018 (4-14 ottobre). La nuova Mercedes GLE 2018 arriva con un look tutto nuovo e una tecnologia all’avanguardia.

Ora anche a sette posti

Come la prima generazione della ML, la nuova GLE ritorna ad offrire l’opzione dei sette posti, grazie ad un passo allungato di 80 mm, per un totale di 2.995 mm. In assenza della terza fila di sedili, in configurazione a 5 posti quindi, il portabagagli offre una capacità di carico di 825 litri (estendibili a 2.055 litri con gli schienali della seconda fila abbattuti).

Sistema elettrico a 48 volt

Alla base dell’evoluzione tecnologica della Mercedes GLE c’è il nuovo sistema elettrico a 48 Volt, grazie al quale, tanto per dirne una, è stato introdotto il nuovo sistema per le sospensioni attive E-Active Body Control che controlla ogni singola ruota indipendentemente. Il sistema 4Matic si incarica invece di ripartire la coppia sui due assi in maniera estremamente flessibile, arrivando a trasmettere fino al 100% della coppia all’anteriore o al posteriore, a seconda delle esigenze del momento.

Nuova gamma motori elettrificata

Inoltre la nuova Mercedes-Benz GLE inaugurerà una gamma completamente nuova di motori in cui ci sarà posto per differenti opzioni a sei e otto cilindri, cos come per le alternative ibride e ibride plug-in. La Mercedes GLE 450 4Matic con l’EQ Boost erogherà 367 CV di potenza e una coppia massima di 250 Nm, ai quali vanno aggiunti i 22 CV che il piccolo motore elettrico mette a disposizione su richiesta per brevi tratti.

Tecnologia a non finire

L’abitacolo della GLE 2018 è farcito di tecnologia id ultima generazione. Come ilc esto della gamma Mercedes, sarà disponibile con due grandi schermi da 12,3 pollici che fanno da interfaccia all’aggiornato sistema di infotainment MBUX con 40 funzioni inedite tra cui la lettura automatica e la dettatura delle e-mail, le funzioni specifiche per l’off-road e un sistema di intelligenza artificiale in grado di imparare le abitudini del guidatore ed anticipare le sue scelte.

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Opel Combo 1.5 Turbo Diesel 130 CV EAT8

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Credits: Opel Combo Life

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Credits: Opel Combo Life

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Credits: 2018 Opel Combo Life

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Credits: 2018 Opel Combo Life

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Credits: 2018 Opel Combo Life

 

COMFORT
Ben insonorizzato, infarcito di aiuti alla guida e molto spazioso.
PIACERE DI GUIDA
Il cambio EAT8 lavora benissimo e il motore ha il giusto tiro. Lo sterzo è leggero e non affatica, mentre l’assetto è morbido e invoglia ad una guida rilassata.
PREZZO E COSTI
I prezzi partono da 21.400 euro, ma fino al 31 di ottobre il prezzo di lancio è di 16.900 euro. Ottimi i consumi del 1.5 diesel da 130 CV, che si fermano a 4,3 l/100 km nel ciclo combinato.

Più macchina che furgone: l’Opel Combo infatti non è un van convertito a veicolo per famiglie, ma il contrario. Nasce dalla piattaforma EMP2 (utilizzata da altre vetture Opel e PSA), una piattaforma pensata per le auto, e alla guida si sente; ma non è solo questa caratteristica a rendere la Opel Combo diversa dalle sue concorrenti. Di tecnologia, a bordo, ce n’è tanta: i sistemi di assistenza alla guida sono tantissimi e alcuni addirittura esclusivi in questo segmento. Troviamo l’head up display, il sistema di mantenimento della corsia, il cruise control adattivo che legge la segnaletica stradale, la frenata automatica d’emergenza con il riconoscimento dei pedoni, i sensori laterali, l’assistenza al parcheggio e la telecamera posteriore con visuale a 180 gradi.
Molto curata anche per quanto riguarda gli interni e il comfort di guida: ci sono il sistema d’infotainment con schermo da 8”, la ricarica wireless per il telefono, i sedili e il volante riscaldabili, il tetto panoramico con plafoniere LED e porta oggetti integrati, e ben 28 cassetti dove poter riporre tutti gli oggetti che volete.
Capitolo spazio: la versione lunga 4,4 metri (disponibile a 5 o a 7 posti) ha una capacità di carico che va dai 597 ai 2126 litri, mentre quella da 4,75 metri vanta un bagagliaio che va dai 680 ai 2693 litri.

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COME SI GUIDA

La versione di Opel Combo che abbiamo provato è la 1.5 turbo diesel da 130 CV abbinata al cambio automatico EAT8. L’abitacolo è arioso e vanta un design “da auto”, non certo da “furgoncino”. Anche la qualità dei materiali è buona e la posizione di guida è corretta. Il motore quattro cilindri ha un buon tiro ed è poco rumoroso, e senza dubbio il cambio automatico EAT8 contribuisce non poco a sfruttare sempre la zona giusta del contagiri. Anche lo sterzo ci è sembrato buono, anche se un po’ “vuoto” nel primo quarto, ma è leggero e vanta pure i paddle per cambiare le marce manualmente, nel caso vi venga voglia di prendere in mano la situazione.
Morbido l’assetto, chiaramente votato al comfort e poco alla guida “allegra”, ma giusto così.

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VERSIONI E MOTORIZZAZIONI

La gamma Opel Combo in Italia si divide in due versioni: Advance e Innovation. La prima di serie dispone già di tutti i sistemi tecnologici di sicurezza, mentre la versione Innovation aggiunge il tetto panoramico, i 3 sedili posteriori individuali (con isofix) i vetri posteriori oscurati e il lunotto posteriore apribile. Due i motori: un 1.2 tre cilindri turbo benzina da 110 Cv e un 1.5 diesel da 75, 102 e 130 Cv di potenza; entrambi i motori sono abbianbili al cambio manuale a 6 rapporti o al cambio automatico a 8.

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PREZZI

I prezzi partono da 21.400 euro per la versione 1.2 turbo benzina da 110 CV, ma fino al 31 di ottobre il prezzo di lancio è di 16.900 euro. La versione lunga (XL) costa 1.200 euro in più, mentre per il cambio automatico ce ne vogliono altri 1.500.

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Lunghezza
4,4 metri (4,75 XL)
Bagagliaio
597 ai 2126 litri (680 ai 2693 litri XL)
Motore
1,499 cc turbo diesel
Potenza
130 CV a 3750 giri
Coppia
300 Nm a 1750 giri
0-100 km/
11,4 secondi
Velocità massima
184 km/h
Consumi
4,5-4,3 l/100 km
Prezzo
a partire da 21.400 euro (16.900 euro fino a fine ottobre)

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GAZ-69 (1953): la 4×4 dell’Armata Rossa

GAZ-69GAZ-69

La GAZ-69fuoristrada dell’Armata Rossa nata nel 1953 e prodotta fino all’inizio degli anni ’70 (non chiamatela SUV, potrebbe offendersi parecchio) – è una delle auto sovietiche più affidabili di sempre. Un “mulo” indistruttibile in grado di andare ovunque che si trova abbastanza facilmente (ma non in Italia) a meno di 5.000 euro.

GAZ-69: le caratteristiche principali

Il progetto della GAZ-69 prende vita poco dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale quando i tecnici della GAZ (Casa automobilistica sovietica che diventerà famosa per l’ammiraglia Volga) decidono di rimpiazzare la GAZ-67B con un mezzo meno assetato di carburante e ancora più performante in fuoristrada.

La nuova 4×4 – lunga 3,85 metri – vede la luce nel 1953. Due le varianti: la GAZ-69 a due porte e 8 posti (due anteriori più due panchette da 4 posizionate ai lati) e la GAZ-69A con quattro porte e 5 posti. Nel 1956 la produzione viene spostata alla UAZ per mancanza di spazio nello stabilimento originario e prosegue fino al 1972 (anno di debutto della UAZ 469): oltre 600.000 gli esemplari costruiti in vent’anni.

GAZ-69 (1953): la tecnica

La GAZ-69 del 1953 – in grado di raggiungere una velocità massima di 90 km/h – monta un motore 2.1 a valvole laterali da 56 CV e un cambio manuale a tre marce presi in prestito dall’ammiraglia Pobeda.

Il propulsore viene rimpiazzato da un più prestante 2.4 da 65 CV (che permette alla fuoristrada esteuropea di arrivare a 100 km/h), utilizzato soprattutto sui modelli destinati all’esportazione e montato dalla GAZ-69M e dalla GAZ-69AM.

GAZ-69 (1953): le quotazioni

È praticamente impossibile trovare in Italia esemplari ben tenuti della GAZ-69: più semplice rivolgersi in Germania o nell’Est Europa, dove bastano meno di 5.000 euro per entrare in possesso di una due porte. Le più moderne varianti “M” – quelle con il 2.4 – sono più care ma sono anche quelle più interessanti dal punto di vista storico.

Auto d’epoca dell’Est

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