Ford 17M P7B (1968): restyling necessario


La Ford 17M P7B è un raro caso di restyling precoce: questa ammiraglia nacque nel 1968 per rimediare all’insuccesso della P7A presentata… l’anno prima.
Oggi analizzeremo le varianti 2 porte, 4 porte e coupé della berlinona dell’Ovale Blu, facile da trovare in Germania a meno di 5.000 euro. In un altro momento parleremo delle versioni station wagon e cabriolet.
Ford 17M P7B (1968): le caratteristiche principali
La Ford 17M P7B del 1968 (prodotta fino al 1971) non è altro che un restyling dell’esteticamente poco riuscita P7A svelata l’anno prima. I designer dell’Ovale Blu intervengono sulla mascherina rendendola meno spigolosa, sui fari posteriori (verticali anziché orizzontali) e sugli interni (con un cruscotto in blocco unico e non più composto da tre unità separate).
Un’ammiraglia a trazione posteriore che non riesce a conquistare gli automobilisti tedeschi (che continuano a preferirle la Opel Rekord). Il motivo? Sostanziamente è una vettura troppo “americana” per gli standard europei: spaziosa e comoda ma anche poco agile nelle curve.
Ford 17M P7B (1968): la tecnica
La ricca gamma motori della Ford 17M P7B prodotta dal 1968 al 1971 è composta da cinque unità a benzina – due V4 (1.5 da 60 e 75 CV e 1.7 da 65, 75, 83 e 90 CV) e tre V6 (1.8 da 82 e 98 CV, 2.0 da 85, 90, 106 e 113 CV e 2.3 da 108 e 126 CV) – abbinate a un cambio manuale a 4 marce.
Ford 17M P7B (1968): le quotazioni
La Ford 17M P7B del 1968 è introvabile in Italia: più facile rintracciarla in Germania (quotazioni inferiori a 5.000 euro). I motori più semplici da trovare sono il 1.5 V4 e il 1.8 V6: consigliamo quest’ultimo.
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Teemu Suninen: il volto nuovo del rally finlandese


Credits: epa06594694 Finnish Teemu Suninen talks with the press during the Mexico Rally 2018 in Leon, Guanajuato, Mexico, 10 March 2018. EPA/MARIO CASTILLO
Teemu Suninen è il volto nuovo del WRC: questo pilota finlandese ha iniziato a correre nei rally solo cinque anni fa e oggi è il pilota Ford più veloce dopo Ogier. Scopriamo insieme la sua storia.
Teemu Suninen: la biografia
Teemu Suninen nasce l’1 febbraio 1994 a Tuusula (Finlandia) e a 8 anni i primi passi nel motorsport in pista con i kart cimentandosi nei campionati locali.
Nel 2010 conquista lo “scudetto” finlandese nella classe KF2 e il terzo posto nel campionato europeo mentre l’anno seguente ottiene il titolo statunitense SKUSA SuperNationals e la Winter Cup. Nel 2012 passa agli sterrati e tenta di sfondare nel rallycross con una Renault Clio e porta a casa un successo in Germania nel campionato europeo S1600.
Il debutto nei rally
Teemu debutta nei rally nel 2013 con una BMW 325i e poco dopo passa alla Ford Fiesta. Inizia a farsi notare nell’ambiente già nel 2014: vittoria nel monomarca finlandese Fiesta Sport Trophy e 17° posto assoluto (primo in WRC3) all’esordio nel WRC in Finlandia con una Citroën DS3.
Le prime soddisfazioni
Il 2015 è un anno ricco di soddisfazioni per Teemu Suninen: con la DS3 vince un altro rally valido per il WRC3 (Italia) mentre con la Skoda Fabia ottiene il primo podio assoluto in carriera (nella corsa locale Vaakuna Ralli), il primo successo assoluto (Rally Saar, valido per il campionato tedesco) e il primo trionfo nel WRC2 in Galles.
Il 2016 è l’anno della consacrazione definitiva: sempre con la Fabia diventa vicecampione del mondo WRC2 con tre successi (Messico, Italia e Polonia) dietro al connazionale Esapekka Lappi e davanti al britannico Elfyn Evans, conquista il primo punto iridato tra i “grandi” con un 10° posto in Svezia e ottiene altri risultati interessanti (tra cui un 8° posto in Sardegna).
Il passaggio in M-Sport
Teemu Suninen viene ingaggiato dal team M-Sport e arriva terzo con la Ford Fiesta nel campionato WRC2 dietro allo svedese Pontus Tidemand e al francese Eric Camilli. Ha la possibilità di guidare una WRC in due occasioni e le sfrutta benissimo: 6° in Polonia e 4° in Finlandia.
Nel WRC 2018 debutta con una Fiesta R5 a Monte Carlo ma viene promosso subito alla WRC sorprendendo gli addetti ai lavori: in Portogallo (al settimo rally disputato con una vettura della classe regina) conquista il primo podio iridato in carriera (3°) e attualmente si trova all’8° posto nella classifica assoluta del Mondiale. Il migliore tra i piloti Ford dopo Ogier.
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Ape partner di Deus Cyclewine, tra bici vintage ed enogastronomia


In concomitanza con il suo sessantesimo compleanno, il 29 settembre, Ape sarà partner ufficiale di Deus Cyclewine, evento che unisce l’amore per le biciclette vintage e l’anima epica del ciclismo con la cultura del vino nella suggestiva location della Tenuta Borgoluce (TV). Sarà possibile scoprire luoghi affascinanti e testare eccellenze enogastronomiche del territorio trevigiano pedalando lungo un percorso alla portata di tutti, sempre accompagnati dall’assistenza di Ape The Ganzo, l’officina mobile su base Ape, straordinariamente customizzata Deus Ex Machina. Il tutto organizzato da Deus Cycleworks – divisione di Deus Ex Machina dedicata al mondo delle biciclette – con l’assistenza speciale di Ape.
Anima vintage del ciclismo e cultura enogastronomica
Dedicato agli amanti delle biciclette vintage e delle eccellenze enologiche, Cyclewine è una esperienza unica, aperta ai tesserati FCI (con la possibilità di affiliarsi in loco) che offre innumerevoli spunti: visita guidata della Cantina – in Località Musile Susegana, dove si produce il prosecco superiore di Conegliano Valdobbiadene dell’omonima etichetta – prove speciali tra le vigne, Aperitivo, musica, oltre ai punti ristoro e un contest fotografico. E alla sera, presso la Tenuta Borgoluce, la premiazione dei migliori in sella e a tavola. I ciclisti sono invitati a prendere parte a questa esperienza unica in sella alla propria bicicletta vintage con cambio sull’obliquo ma sono benvenute anche le gravel e le bici della categoria “inappropriate” (Graziella, Saltafoss, tandem…). Chi non ha un mezzo adatto ma vuole partecipare all’evento, avrà la possibilità di noleggiare la bici in loco. I ciclisti dovranno essere abbigliati in modo coerente, per calarsi al meglio nello spirito della manifestazione.
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BMW R 1250 GS ed R 1250 RT, ora con il nuovo motore Boxer


Credits: BMW R 1250 GS HP




Credits: BMW R 1250 GS HP


Credits: BMW R 1250 GS HP


Credits: BMW R 1250 GS HP


Credits: BMW R 1250 GS HP


Credits: BMW R 1250 GS HP


Credits: BMW R 1250 GS HP


Credits: BMW R 1250 GS HP


Credits: BMW R 1250 GS HP


Credits: BMW R 1250 GS HP


Credits: BMW R 1250 GS HP








Credits: BMW R 1250 RT


Credits: BMW R 1250 RT


Credits: BMW R 1250 RT






Credits: BMW R 1250 RT


Credits: BMW R 1250 RT




BMW Motorrad svela i dettagli delle nuove R 1250 GS ed R 1250 RT, dotate di un motore boxer aggiornato con tecnologia ShiftCam che garantisce ancora più potenza, minori consumi ed emissioni di CO2 e maggiore silenziosità. Per ottenere questo risultato è stata impiegata per la prima volta nei motori BMW Motorrad di serie una tecnica per la fasatura e l’alzata variabile delle valvole sul lato aspirazione. Che tradotto in prestazioni significa una potenza di 136 CV a 7.750 giri/min e una coppia di 143 Nm a 6.250 giri/min (prima: 92 kW (125 CV) a 7.750 g/min e 125 Nm a 6.500 g/min).


Credits: BMW R 1250 RT
Sono disponibili di serie due modalità di guida, per adattarsi alle richieste individuali dei piloti. Il Controllo automatico della stabilità ASC (Automatic Stability Control), montato di serie, assicura un’elevata sicurezza di guida grazie alla migliore trazione possibile. Anche l’assistente alla partenza Hill Start Control è ora montato di serie in entrambi i modelli e consente una partenza confortevole in salita. È disponibile come optional l’opzione “Modalità di guida Pro”, che comprende la modalità di guida supplementare “Dynamic”, il Controllo dinamico della trazione DTC (Dynamic Traction Control) e nella R 1250 GS anche le modalità di guida “Dynamic Pro”, “Enduro” ed “Enduro Pro”. Completa il quadro il DBC, assistente dinamico di frenata.


Credits: BMW R 1250 GS HP
Sempre in optional ci sono le sospensioni Dynamic ESA di nuove generazione (con adattamento automatico alle condizioni di guida) disponibili ora per entrambi i modelli, mentre per quanto riguarda i gruppi ottici ora i proiettori a LED sono di serie per la R 1250 GS, mentre la luce diurna a LED è disponibile come optional per entrambi i modelli. Completano il quadro il sistema di infotainment Connectivity con display a colori da 6,5” e il sistema di chiamata d’emergenza intelligente.


Verranno lanciate il 20 ottobre le attesissime BMW R 1250 GS e BMW R 1250 RT. L’arrivo in Italia delle due nuove ammiraglie della serie R di BMW Motorrad verrà celebrato nelle concessionarie italiane con una speciale giornata di apertura, in cui sarà possibile ammirare entrambe le moto, toccando con mano la tecnologia e il piacere di guida che sono in grado di offrire. Sono disponibili già da oggi i listini per il mercato italiano: la BMW R 1250 GS partirà da 17.850 euro, mentre la R 1250 RT sarà disponibile a partire da 19.450 euro.
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Kia e-Niro: a Parigi la nuova elettrica coreana


Tra le novità Kia che vedremo quest’anno al Salone di Parigi 2018 ci sarà anche la nuova elettrica del marchio coreano: la e-Niro.
La versione a zero emissioni della crossover asiatica arriverà nelle concessionarie entro la fine dell’anno e vanterà un’autonomia di 485 km (ciclo WLTP).
La Casa coreana, tra l’altro, ha fatto sapere che anche la nuova e-Niro, come tutte le componenti della gamma, potrà contare sulla garanzia estesa di 7 anni, che comprende le batterie e il power-train elettrico.
Due versioni
Le batterie da 64 kWh, inoltre, saranno in grado di ricaricarsi al 100% in meno di un’ora (54 minuti) con una presa rapida da 100 KW.
In ogni caso la nuova Kia e-Niro verrà proposta con due diversi pack di batterie, quello da 64 kWh e uno più modesto da 39,2 kWh. In quest’ultimo caso l’autonomia dichiarata scende a 312 km.
Per quanto riguarda la potenza, invece, la e-Niro da 64 kWh avrà a disposizione un motore da 204 CV (0-100 in 7,8 secondi), mentre quella da 39,2 kWh avrà una potenza massima di 136 CV. In entrambi i casi la trazione sarà anteriore.
Kia Niro
La Kia Niro è una SUV ibrida coreana
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Mitsubishi L200: il teaser della nuova generazione


In anticipo sull’unveiling, che avverrà nelle prossime settimane, Mitsubishi ha svelato il primo teaser della sesta generazione del pick-up Triton, o L200 a seconda dei mercati.
L’immagine rilasciata mostra alcuni dettagli del frontale della nuova Mitsubishi L200, con un pronunciato paraurti anteriore e grandi prese d’aria che, insieme ai nuovi gruppi ottici più affilati, le danno un carattere più aggressivo e potente.
Il family feeling “Dynamic Shield” è immediatamente riconoscibile e riconducibile al look frontale della nuova Eclipse Cross, con la griglia cromata e nuove forme rettangolari per i fari antinebbia.
Con ben 40 anni di storia alle spalle, la nuova Mitsubishi L200 arriverà anche con interni rivisti, dotati di materiali e rifiniture di qualità superiore e un equipaggiamento più ricco, con nuovi sistemi di sicurezza e assistenza alla guida, tra cui la frenata automatica d’emergenza.
Anche se per ora la Casa giapponese non ha rilasciato informazioni al riguardo, ci si aspettano novità anche sotto al cofano. I rumors puntano su un nuovo motore turbodiesel da 2,4 litri DI-D da 181 CV di potenza, abbinato a una trasmissione manuale a sei marce o a un automatico cinque rapporti. Il tutto ovviamente combinato con il sistema di trazione integrale con Easy Select o Super Select 4WD-II.
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Suzuki GSX-R1000R Ryuyo
Si chiama Suzuki Ryuyo la nuova supersportiva altamente performante del marchio giapponese, disponibile a partire dal 10 novembre esclusivamente online ad un prezzo di 29.990 euro. Sarà realizzata in sole 20 unità e prende il nome da una leggendaria pista di collaudo di tutte le moto Suzuki situata non lontano dal quartier generale di Hamamatsu. Vanta una potenza di ben 212 CV e un peso di 168 kg: numeri da capogiro.
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Suzuki GSX-R1000R Ryuyo, 212 CV e 168 kg






































Si chiama Suzuki Ryuyo la nuova supersportiva altamente performante del marchio giapponese, disponibile a partire dal 10 novembre esclusivamente online ad un prezzo di 29.990 euro. Sarà realizzata in sole 20 unità e prende il nome da una leggendaria pista di collaudo di tutte le moto Suzuki situata non lontano dal quartier generale di Hamamatsu. Vanta una potenza di ben 212 CV e un peso di 168 kg: numeri da capogiro.


Peso piuma e tanta potenza
Suzuki per Ryuyo ha scelto uno scarico Yoshimura 4-in-1 realizzato completamente in titanio. Grazie ai materiali utilizzati, lo scarico completo R-11 SQ Racing consente un risparmio di ben 5,9 kg rispetto allo scarico standard. Si tratta di un prodotto progettato specificatamente per l’uso in pista e il suo montaggio prevede il solo utilizzo dell’elettronica racing di Yoshimura. Insieme, scarico e centralina EM-PRO (che prevede anche due mappe completamente personalizzate, la regolazione del freno motore e tanto altro), permettono al quattro cilindri di Hamamatsu un notevole incremento in termini di potenza, pari a più 10 cv rispetto alla moto di serie. I test interni sostenuti da Suzuki hanno fatto segnare una potenza massima di 212 cv a 12.900 giri ed una coppia di 125 nm a 10.300 giri. Tra le particolarità, spiccano inoltre un nuovo cablaggio Racing Yoshimura, gas rapido EVO3, Kit Trasmissione DID 520 ERV 3 e Filtro Aria K&N.


Ciclistica ed elementi in carbonio
La ciclistica prevede, mono Ohlins TTX GP completamente regolabile, kit cartucce NIX30, Ammortizzatore di sterzo Ohlins e un set-up personalizzato realizzato da Andreani Group. L’impianto frenante è BREMBO RCS Corsa Corta con tre posizioni per ottenere il massimo, le pastiglie sono in mescola (le stesse utilizzate nel mondiale SBK), mentre le gomme sono Dunlop KR108 e KR109. Tra le altre cose menzioniamo carena completamente in carbonio, cover e condotti dell’airbox in carbonio e numerosi elementi Extreme Components (protezioni telaio e leve, pedane, semimanubri, sella, tappo serbatoio e tanto altro).
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Svelata l’Audi e-tron: ecco le fotografie e le informazioni ufficiali
























Dopo tanti mesi di attesa Audi ha finalmente svelato la nuova e-tron, la prima elettrica dei Quattro Anelli che sfiderà la neo arrivata EQC di Mercedes. In Germania i prezzi della SUV a zero emissioni di Ingolstadt partiranno da 79.900 euro.
Dimensioni
La nuova Audi e-tron misura 4,90 metri in lunghezza, 1,94 metri in larghezza e 1,62 metri in altezza. La distanza tra gli assi è di 2,93 metri, mentre il portabagagli vanta una capacità di carico di 600 litri. A questi vanno aggiunti i 60 litri del vano portaoggetti sotto al cofano anteriore, dove sono riposti i cavi per la ricarica e gli attrezzi i bordo.
Powertrain
A spingere la nuova Audi e-tron ci pensano due motori elettrici, uno all’asse anteriore e l’altro al posteriore, per un totale di 408 CV di potenza e 664 Nm di coppia. Con questo powertrain la e-tron sprinta da 0 a 100 km/h in 5,7 secondi e raggiunge i 200 km/h di velocità massima.
Autonomia e ricarica
Con le batterie cariche al 100%, e grazie anche al sistema di recupero dell’energia che funziona anche con le più minime decelerazioni (da 0,3 g), la e-tron percorre un massimo di 400 km. Per una ricarica rapida all’80% da una stazione a 150 KW ci vogliono 30 minuti, mentre dalla Wallbox di casa da 11 KW ci vogliono invece 8,5 ore per una ricarica completa.
Mercedes EQC, la prima SUV elettrica della Stella
La Mercedes EQC è la prima SUV elettrica della Stella: 300 kW di potenza e 450 km di autonomia
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Mercedes-AMG GT 4 porte: arrivano le versioni a sei cilindri












La berlina più sportiva di Casa Mercedes amplia l’offerta con l’arrivo di due nuove versioni AMG a sei cilindri che si posizioneranno in listino, a partire da dicembre 2018, al di sotto delle AMG a otto cilindri.
Con le denominazioni Mercedes-AMG GT 43 4Matic+ e Mercedes-AMG GT 53 4Matic+, queste due nuove versioni condividono l’architettura tecnica che si nasconde sotto la carrozzeria, la piattaforma modulare MRA opportunamente modificata, oltre a gran parte degli elementi meccanici.
Dentro e fuori non presentano grandi differenze rispetto alle V8, così come l’equipaggiamento, che rimane dotato di tutti i più avanzati sistemi di sicurezza, connettività e comfort di Casa Mercedes.
Dove troviamo le novità più importanti è sotto al cofano. Sia la 4GT 3 4Matic+ che la GT 53 4Matic+ montano il sei cilindri in linea da 3.0 litri affiancato da un piccolo motore elettrico che funziona da generatore e da starter, oltre ad offrire un surplus di 22 CV con la funzione EQ Boost. Una combinazione che rende un totale di 367 CV per la GT GT 43 4Matic+ e 435 CV per la GT 53 4Matic+
Entrambe, inoltre, potranno contare sul sistema di trazione integrale con distribuzione variabile della coppia e sulla trasmissione automatica a doppia frizione e nove rapporti AMG Speedshift TCT 9G.
Mercedes-AMG GT 63: la 4 porte inizia con la Edition 1
La versione di lancio della gran turismo a quattro porte tedesca
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