Pirelli, la storia in F1

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Credits: Hypersoft 2018 Pirelli tyre detail of Nikita Mazepin (RUS) Force India VJM10 at Formula One Testing, Day One, Yas Marina Circuit, Abu Dhabi, UAE, Tuesday 28 November 2017.

Pirelli e la F1 hanno un legame molto forte: l’azienda lombarda – il secondo marchio di pneumatici più vincente nella storia del Circus (199 GP vinti, in Bahrein saranno 200) – fornisce in esclusiva dal 2011 le gomme ai team che prendono parte al Mondiale di Formula 1 (una partnership che proseguirà fino al 2023) ed è stata anche nel secolo scorso una protagonista della massima categoria del motorsport.

Di seguito troverete la storia della Pirelli in F1: un viaggio iniziato nel lontano 1950.

La storia della Pirelli in F1

La Pirelli che entra in F1 nella prima stagione di sempre del Circus (quella del 1950) è un colosso industriale attivo da quasi 80 anni già noto per le numerose vittorie nelle corse. Qualche esempio? La Pechino-Parigi del 1907, il primo GP di Monza di sempre (1922) e il primo campionato del mondo automobilistico della storia (1925).

I primi successi

L’azienda lombarda è al via del primo Gran Premio della storia della Formula 1 (quello di Gran Bretagna a Silverstone, disputato il 13 maggio 1950) insieme a Dunlop e Englebert e si aggiudica il primo successo grazie all’Alfa Romeo guidata da Giuseppe Farina (che a fine stagione si laureerà campione del mondo). Le monoposto gommate Pirelli conquistano tutte le sei gare del calendario europeo.

La prima sconfitta

Il Mondiale F1 1951 vede Pirelli nuovamente iridata grazie al pilota argentino Juan Manuel Fangio e all’Alfa Romeo. Risale però allo stesso anno la prima sconfitta di sempre nel Circus per l’azienda di pneumatici milanese: nel GP di Gran Bretagna l’argentino José Froilán González porta alla Ferrari (dotata di gomme Englebert) il primo trionfo in assoluto.

Dominio iridato

Nel 1952 – anno dell’addio alle corse del Biscione – Alberto Ascari diventa campione del mondo con la Ferrari grazie a quattro vittorie ottenute con pneumatici Pirelli (più una in Germania con coperture Englebert). Il pilota lombardo si ripete l’anno successivo (con Pirelli che conquista tutti i Gran Premi a cui prende parte).

Non solo Italia

Per la prima volta nella storia – nel Mondiale F1 1954 (vinto da Fangio grazie a due successi in Argentina e in Belgio con una Maserati dotata di pneumatici Pirelli prima di trasferirsi in Germania alla Mercedes gommata Continental) – la Pirelli fornisce gomme a una scuderia straniera (la britannica Vanwall).

La crisi, il rilancio e il primo addio

Il 1955 è il primo anno senza vittorie Pirelli in F1: colpa della scelta della Ferrari di passare agli pneumatici Englebert. Nel 1956 (anno dell’addio al Circus della Lancia) arrivano due successi con la Maserati guidata da Stirling Moss mentre nel 1957 l’azienda lombarda torna a dominare: Fangio campione del mondo con la Casa del Tridente e sette vittorie per Pirelli su sette GP disputati.

Nel 1958 la Maserati, in crisi economica, chiude il reparto corse: Pirelli continua a fornire gomme per i team privati che usano le monoposto del Tridente ma a fine stagione lascia la F1.

Il ritorno negli anni ’80

Bisogna aspettare 23 anni (il Mondiale 1981) per vedere il ritorno in F1 di Pirelli: l’azienda lombarda, inizialmente concentrata su scuderie di secondo piano, ottiene i primi punti nel 1982 grazie al quarto posto del francese Jean-Pierre Jarier a San Marino con una Osella.

Podi, vittorie e Senna

Pirelli torna sul podio nel 1983 grazie alla fornitura di pneumatici alla Lotus e al terzo posto del britannico Nigel Mansell nel Gran Premio d’Europa e l’anno seguente debutta – al volante di una Toleman gommata Pirelli – un giovane pilota brasliano destinato a grandi cose: un certo Ayrton Senna.

L’azienda milanese torna al successo dopo 28 anni nel GP di Francia nel 1985 grazie al brasiliano Nelson Piquet al volante della Brabham (prima scuderia straniera a vincere in Formula 1 con gomme Pirelli) e l’anno seguente sale nuovamente sul gradino più alto del podio con l’austriaco Gerhard Berger, primo in Messico con la Benetton.

Due anni fuori, tre anni dentro

Dopo due anni di assenza dal Circus Pirelli rientra in F1 nel 1989 e ottiene due podi (due terzi posti) con due piloti italiani: Stefano Modena a Monte Carlo con la Brabham e Andrea de Cesaris con la Dallara in Canada.

Nel 1990 il francese Jean Alesi arriva due volte secondo (USA e Monte Carlo) con la Tyrrell mentre risale al 1991 (Piquet primo in Canada con la Benetton) l’ultimo trionfo Pirelli in regime di concorrenza. Al termine della stagione Pirelli dice nuovamente addio al Circus.

Il monopolio

Nel 2011 Pirelli diventa fornitore unico della F1 e di conseguenza conquista tutti i GP disputati fino a oggi (159 sui 203 totali nel corso della sua storia) e tutti gli ultimi 8 Mondiali Piloti (su 14 complessivi) e Costruttori. Fino al 2023 tutte le monoposto di Formula 1 saranno dotate di pneumatici italiani.

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Mercedes AMG GT 2019: partita la produzione a Sindelfingen

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La produzione della Mercedes-AMG GT restyling 2019 è iniziata nello stabilimento Mercedes-Benz di Sindelfingen. Michael Bauer, responsabile della produzione dello stabilimento tedesco e Ergun Lümali, presidente del consiglio aziendale di Mercedes-Benz Sindelfingen, hanno celebrato, insieme al team di produzione, l’uscita dalla catena di montaggio del primo veicolo della nuova gamma: una Mercedes-AMG GT R PRO. La sportiva di alta gamma, nelle varianti a due porte Coupé e Roadster e l’edizione limitata AMG GT R PRO sono prodotte presso lo stabilimento in maniera semi-artigianale da un team di professionisti addestrati.

 

In occasione dell’inizio della produzione della nuova Mercedes-AMG GT 2019 Michael Bauer ha commentato:

“L’inizio della produzione delle rinnovate vetture sportive Mercedes-AMG GT dimostra ancora una volta che lo stabilimento Mercedes-Benz Sindelfingen non è solo un produttore di veicoli di altissima qualità, ma siamo in grado di continuare ad ampliare il nostro raggio d’azione. Con il nostro team altamente motivato ed esperto siamo in grado di soddisfare i desideri dei nostri clienti per veicoli altamente esclusivi come la Mercedes-AMG GT, ne siamo giustamente orgogliosi “.

Ergun Lümali ha aggiunto:

“La nostra produzione della Mercedes-AMG GT dimostra ancora una volta che disponiamo di una forza lavoro altamente qualificata nello stabilimento di Mercedes-Benz Sindelfingen, dedicato alla produzione di veicoli secondo i più elevati standard di qualità, all’interno del centro di competenza per veicoli di lusso di Mercedes- Benz in Sindelfingen. La Mercedes-AMG GT come una delle migliori vetture sportive gioca chiaramente un ruolo speciale: come membri del comitato aziendale, siamo lieti che la produzione della Mercedes-AMG GT stia contribuendo a garantire posti di lavoro”.

Tetto in tessuto, in fibra di carbonio o vetro, equipaggiamento standard o opzioni personalizzate esclusive: i dipendenti delle rispettive stazioni sono tutti preparati per assemblare e montare ciascuna di queste varianti della Mercedes-AMG GT.

Rinnovata esteticamente e con prestazioni e handling migliorati grazie al controllo di guida integrato AMG DYNAMICS e al nuovo volante AMG Performance, la MAG GT 2019 sfoggi anche una nuova console centrale con innovativi pulsanti display e la strumentazione completamente digitale.

L’edizione limitata AMG GT R PRO è stata modificata in numerosi dettagli, per prestazioni in pista ancora migliori. Queste modifiche includono una nuova sospensione e il rapporto potenza / peso ottimizzato. Dentro beneficia di sedili avvolgenti leggeri e monta un set di ruote in lega ultra-light. Anche l’aerodinamica ha subito un’ulteriore messa a punto.


Los Angeles Auto Show

Mercedes-AMG GT R Pro: la versione pronto pista

Con l’aggiornamento della gamma sportiva di Mercedes arriva anche la nuova variante radicale pensata per la pista

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Audi: tutti i modelli sportivi in listino

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Audi è un brand relativamente giovane, ma la sua storia sportiva vanta successi in ogni categoria del motorsport, dal Mondiale Rally a Le Mans. Il primo modello Audi “Sport” (che sfoggia la S sulla carrozzeria) nasce nel 1990 con l’Audi S2 Coupé, e poco dopo arrivò anche la prima marchiata RS, l’incredibile RS2.

Tutti i modelli S ed RS sono equipaggiati con la trazione integrale “quattro”, marchio di fabbrica di Audi e orgoglio derivato dalla tradizione rallystica, e combinano prestazioni incredibili mantenendo sempre un ottimo livello di comfort.
Vediamo insieme i modelli Audi sportivi – derivati dalla versioni standard – in listino.


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Audi S3 Sedan/Sportback/Cabrio

L’Audi S3 è un’ottima sportiva compatta: il suo motore 2.0 turbo quattro cilindri da 300 Cv la rende veloce quanto basta, pratica e disponibile in tre varianti, per accontentare tutti. Con uno 0-100 km/h in 4,7 secondi e 250 km/h di velocità di punta, poi, direi che è veloce per essere la “S” entry level in listino.

PREZZO: da 45.350 euro

IN BREVE
Potenza 300 CV
Coppia 400 Nm

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Audi RS3 Sportback/Sedan

L’Audi RS3 è una S3 che ha fatto uso di steroidi. Sotto il cofano nasconde un 2,5 litri 5 cilindri dal suono meraviglioso. I suoi 400 CV le permettono di volare su qualsiasi strada, ma è anche un’auto facilissima e sfruttabile. passa da 0 a 100 km/h in 4,1 secondi e volendo può toccare i 280 km/h.

PREZZO: da 55.400 euro

IN BREVE
Potenza 400 CV
Coppia 480 Nm

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Audi S4/S4 Avant

Per chi cerca una “sportiva ma non troppo”, l’Audi S4 è il giusto compromesso. Il suo motore 2,9 sei cilindri turbo eroga 354 CV. Non è potentissimo, ma ha coppia ed è elastico; mentre il look della carrozzeria è piuttosto discreto. Rimane comunque un’auto abbastanza veloce: 0 – 100 km/h in 4,7 secondi e 250 km/h di punta.

PREZZO: da 65.600 euro

IN BREVE
Potenza 353 CV
Coppia 500 Nm

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Audi RS4 Avant

Una delle Audi RS più iconiche: la RS4 Avant. Per certi versi è l’auto perfetta: è spaziosa, comoda, molto veloce ed eccitante. Il suo look poi è aggressivo ma elegante; insomma è molto equilibrata sotto ogni aspetto. il motore è quello della S4, ma ora produce 450 CV, sufficienti a lanciarla da 0 a 100 km/h in 4,1 secondi.

PREZZO: da 90.400 euro

IN BREVE
Potenza 450 CV
Coppia 600 Nm

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Audi S5/S5 Sportback

L’Audi S5 è la versione “filante” della S4. Linea sexy, sagoma da coupé, un po’ di spazio in meno, ma stesse prestazioni. Più adatta a single o alle coppie che alle famiglie, ma sempre per chi ama il piacere di guidare, anche se non in pista. 0-100 km/h in 4,7 secondi e 250 km/h di velocità massima.

PREZZO: da 71.100 euro

IN BREVE
Potenza 353 CV
Coppia 500 Nm

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Audi RS5

Stesso discorso per l’Audi RS5: la sorella coupé della RS4 vanta la stessa dinamica, o quasi. Stranamente l’assetto della RS5 è più conservativo e l’auto risulta più stabile, ma il suo motore 2,9 turbo V6 da 450 CV spinge con la stessa brutalità.
È veloce, bella e muscolosa, adatta per chi ama farsi notare. 0-100 km/h in 4,1 secondi, 250 km/h di velocità massima.

PREZZO: da 92.250 euro

IN BREVE
Potenza 450 CV
Coppia 600 Nm

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Audi SQ2

Con lo stesso motore 2.0 turbo dell’Audi S3 e delle prese d’aria giganti, l’Audi SQ2 ha un aspetto molto più adulto e aggressivo. La “mini crossover” di Casa Audi è sempre stata pratica in città e una discreta viaggiatrice, ma ora regala emozioni anche tra le curve grazie a suoi 300 CV.
Lo 0-100 km/h avviene in 4,8 secondi e la velocità massima è di 250 km/h.

PREZZO: da 52.750 euro

IN BREVE
Potenza 300 CV
Coppia 400 Nm

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Audi SQ5

La “S” non poteva mancare nemmeno sulla SUV media, la Q5. Se non amate le berline o le station, la SQ5 è quella che fa per voi. Vanta un look cattivo (quasi tuning) e un motore 2,9 litri turbo da 354 CV sufficiente a lanciarla da 0 a 100 km/h 5,4 secondi.

PREZZO: da 71.300 euro

IN BREVE
Potenza 353 CV
Coppia 500 Nm

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Audi TTS/TTS Roadster

La coupé Audi per eccellenza: la TT ormai è un pilastro ed è pensata solo per il piacere di guidare. Due posti secchi, sterzo diretto e una telaio agile sono gli ingredienti giusti, se volete anche con il vento tra i capelli. La più sportiva TTS monta un motore 2.0 turbo da 306 CV e scatta da 0 a 100 km/h in 4,8 secondi.

 

PREZZO: da 59.300 euro

IN BREVE
Potenza 300 CV
Coppia 400 Nm

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Mercedes-AMG A 45: la hot hatch in drift mode sui ghiacci svedesi

La nuova Mercedes-AMG A 45, la Mercedes Classe A più radicale della gamma, è sempre più vicina. La firma tedesca anticipa il suo debutto imminente con un video in cui mostra di cosa è capace, sul ghiaccio, la sua compatta sportiva.

Un modo spettacolare per sottolineare che la futura hatchback arrabbiata offrirà un nuovo sistema di trazione integrale con Drift Mode.

Con due varianti confermate e oltre 400 CV per la più potente, la nuova Mercedes-AMG A45 arriva con l’obiettivo di convertirsi nella regina delle hot hatch…

 


Anteprime

Mercedes-AMG: Race Edition anche per le A 35 AMG e CLS 53 AMG

L’allestimento ‘Instant Classic’ anche per la compatta e la coupé della Stella

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Tucano Urbano lancia la nuova collezione caschi 2019

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Tucano Urbano cavalca l’onda della primavera (almeno dal punto di vista del calendario…) lanciando sul mercato la nuova collezione caschi 2019, che vede importanti novità, tra cui spicca l’arrivo di un casco Jet dinamico, sportivo e moderno chiamato El’Tange che mancava. Ma andiamo con ordine e vediamo quali sono le nuove proposte.

I nuovi caschi Jet

Partiamo proprio da El’Tange, caratterizzato da linee fluide, calotta in policarbonato, interno in EPS a doppia intensità Luxury design con ventilazione a tre prese e senza cuciture. Si preannuncia confortevole anche protettivo grazie a una visiera lunga. Viene proposto in diverse tinte (lucide e opache) con prezzi compresi tra i 129 e i 139 euro. L’altro casco Jet della nuova collezione si chiama El’Jet e prevede una calotta in fibra di vetro disponibile in due misure (con visierino parasole interno). Ha una visiera esterna rimovibile per un look café racer e viene proposto anche nella Neon Collection (costa 159 euro).

Demi-Jet per la città

Sul fronte dei demi jet, troviamo invece El’Jettin, dotato di un ottimo rapporto qualità-prezzo (69 euro) e caratterizzato da una calzata comoda e da dimensioni compatte. El’Mettin, invece, è dotato di due visiere (una lunga e trasparente e l’altra parasole) e si rivela confortevole e versatile. È disponibile in quattro variante di tinte opache o in bianco lucido al prezzo di 119 euro.

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Triumph Adventure Experience, il video ufficiale

Prenderà il via a fine aprile la nuova Triumph Adventure Experience, prima scuola dedicata alla guida in fuoristrada nonché diretta diramazione della omonima Academy nel Sud del Galles. Sarà impostata su tre livelli (base, intermedio ed esperto) e permetterà a motociclisti di qualsiasi grado d’esperienza di cimentarsi in una esperienza suggestiva e formativa. L’obiettivo della scuola di guida del marchio inglese è infatti quello di far conoscere al corsista i propri limiti, alzandone l’asticella delle capacità e infondendogli sicurezza e padronanza nella guida a livello teorico e pratico.

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MotoGP 2019, Argentina: gli orari diretta TV di Sky e TV8

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Archiviato il GP del Qatar, vinto ora ufficialmente da Andrea Dovizioso (il cosiddetto cucchiaio è stato considerato lecito), la MotoGP 2019 riparte dall’Argentina dove questo weekend andrà in scena il secondo appuntamento della stagione. Lo scorso anno, ricorderete, assistemmo a una gara insolita, con una partenza inedita e con Marc Marquez che per rimontare puntava come birilli un po’ tutti i piloti (con l’ennesima collisione con Valentino Rossi che ha inasprito ulteriormente e definitivamente il rapporto tra i due).

Quest’anno si spera in una gara tutta asciutta (o al massimo tutta bagnata) e sotto la lente di ingrandimento ci sono sicuramente Dovizioso e Marquez, pronti a sfidarsi nuovamente spalla a spalla. Come di consueto, prove, qualifiche e gara del secondo round della MotoGP saranno trasmesse in chiaro su Sky Sport MotoGP (canale 208) e in differita su TV8. Questo weekend, inoltre, scatterà l’ora legale (tra sabato e domenica) e sarà necessario spostare le lancette dell’orologio avanti di un’ora.

MotoGP 2019, Argentina: gli orari tv

Venerdì 29 marzo
13:00-13:40 – FP1 Moto3
13:55-14:35 – FP1 Moto2
14:50-15:35 – FP1 MotoGP
17:15-17:55 – FP2 Moto3
18:10-18:50 – FP2 Moto2
19:05-19:50 – FP2 MotoGP

Sabato 30 marzo
13:00-13:40 – FP3 Moto3
13:55-14:35 – FP3 Moto2
14:50-15:35 – FP3 MotoGP
16:35-16:50 – Q1 Moto3
17:00-17:15 – Q2 Moto3
17:30-17:45 – Q1 Moto2
17:55-18:10 – Q2 Moto2
18:25-18:55 – FP4 MotoGP
19:05-19:20 – Q1 MotoGP
19:30-19:45 – Q2 MotoGP

Domenica 31 marzo
14:40-15:00 – Warm-Up Moto3
15:10-15:30 – Warm-Up Moto2
15:40-16:00 – Warm-Up MotoGP
17:00 – Gara Moto3
18:20 – Gara Moto2
20:00 – Gara MotoGP

GP di Argentina: gli orari tv di TV8

Sabato 30 marzo
20:30 Sintesi qualifiche

Domenica 31 marzo
17:30 Gara Moto3
19:00 Gara Moto2
20:30 Gara MotoGP

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Jaguar Land Rover: la guerra ai batteri

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Jaguar/Land Rover sta studiando come inserire nei suoi prossimi veicoli del futuro una tecnologia che sarà in grado di proteggere i passeggeri da alcune malattie. Secondo la Casa inglese, infatti, le auto di domani potrebbero contribuire alla vittoria nella guerra ai batteri, perfino quelli più resistenti agli antibiotici. Almeno in auto, quindi, addio a raffreddori ed influenze, grazie ad una innovativa tecnologia che sfrutta la luce ultravioletta (UV-C), presa in prestito dall’industria medica dove è in uso da più di 70 anni, per la disinfezione dell’acqua e la sterilizzazione di superfici tramite luce di lunghezza d’onda pari a 200-280 nanometri.

Il Dott. Steve Iley, Chief Medical Officer di Jaguar Land Rover ha dichiarato:

“L’automobilista medio passa al volante fino a 300 ore l’anno. Esiste quindi una chiara opportunità di utilizzare l’auto per fare della prevenzione. La realizzazione di misure dedicate al benessere individuale nell’ambito della ricerca mirata alla creazione della nostra oasi di tranquillità in auto, promette, non solo di migliorare la vita dei clienti ma anche di offrire chiari vantaggi nella riduzione dei patogeni e nella tutela della popolazione rispetto alle malattie. Questo vale in modo particolare ora che ci avviamo verso la mobilità condivisa”.

Jaguar Land Rover già oggi combatte i patogeni, con i suoi più recenti sistemi di climatizzazione (HVAC), disponibili su tutta la gamma, incluse la Jaguar I-PACE full-electric e la Range Rover Sport. Impiegando l’alta tensione, l’attuale sistema di Ionizzazione del climatizzatore quadrizona crea trilioni di particelle nanometriche a carica elettrica negativa (ioni), rivestite di molecole d’acqua. Gli ioni rendono inoffensivi i patogeni formando particelle di dimensioni maggiori che vengono rimosse dal filtro. Oltre a combattere i patogeni gli ioni agiscono in modo simile sulle molecole odorigene e sugli allergeni.

L’immunologo Dott. Hellmut Münch, CEO del Medical Enzyme Research Association, ha specificato:

“L’aumento dei batteri  e degli allergeni costituisce oggi una delle maggiori minacce per la nostra specie. L’investimento nell’immunologia è cruciale al fine di garantire che il nostro sistema immunitario vinca la sua gara contro i microorganismi, che evolvono troppo rapidamente perché la farmaceutica tradizionale possa tenerne il passo. È importante continuare a cercare sistemi innovativi per intervenire sul nostro ambiente in modo da prevenire la diffusione dei patogeni più dannosi – e qui risiede l’importanza di questa ricerca.”

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Benelli 302S, la naked per i giovani motociclisti

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La Benelli 302S è una naked di piccola cilindrata pensata per le giovani generazioni di motociclisti. È un design sportivo, che nulla ha da invidiare a quello delle moto più grandi e può soddisfare anche le esigenze di motociclisti esperti che cercano un mezzo facile e versatile da utilizzare tutti i giorni. È proposta nelle colorazioni bianca con telaio rosso e nera con telaio rosso ed è disponibile in tutte le concessionarie Benelli a 3.990 euro.

Bicilindrico parallelo da 38 CV

A spingerla ci pensa un bicilindrico parallelo ad iniezione elettronica con distribuzione a doppio albero a camme in testa e quattro valvole da 300 cc. Potenza e coppia sono rispettivamente di 38 CV a 11000 giri/min e 25,6Nm a 9750 giri, rendendo 302S una moto che può essere guidata anche con la patente A2.

Forcella uside-down

La lubrificazione è a carter umido, la frizione a bagno d’olio, il cambio a 6 velocità con trasmissione finale a catena. Il telaio è il classico traliccio in tubi d’acciaio in grado di garantire la massima agilità e maneggevolezza su strada. Le sospensioni sono affidate ad una forcella idraulica upside-down con steli da 41 millimetri di diametro all’anteriore e da un forcellone oscillante con ammortizzatore laterale regolabile al posteriore.

Cerchi da 17”

L’impianto frenante prevede un doppio disco flottante di 260 millimetri di diametro davanti, mentre dietro c’è un disco flottante da 240 millimetri di diametro. Completano il quadro cerchi da 17” in lega di alluminio montano pneumatici Pirelli Angel 120/70 all’anteriore e 160/60 al posteriore.

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Triumph Modern Classic: Street Twin e Street Scrambler alla prova

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Nel suggestivo scenario dell’Oltrepò Pavese, dove tra poche settimane prenderà il via la nuova Triumph Adventure Experience – prima scuola dedicata alla guida in fuoristrada nonché diretta diramazione della omonima Academy nel Sud del Galles – ho provato due modelli della articolata gamma Modern Classic 2019 di Triumph.

Mi sono concentrato, nello specifico, sulle due entry level della famiglia: la Street Twin e la Street Scrambler, due moto che condividono gran parte della tecnica e della sostanza, ma un po’ diverse per posizione di guida, assetto e (se vogliamo) anche destinazione d’uso.

 Triumph Street Twin, economica solo nel prezzo

Pur essendo la più economica della gamma, la Street Twin (da 8.900 euro) è una moto molto ben rifinita, come tutte le Triumph. È snella, bassa, compatta e facile. Non mette a disagio, è perfetta per chi non ha tanta esperienza (si mettono i piedi a terra con estrema facilità) ma grazie a un bicilindrico rinnovato può soddisfare anche le esigenze e i pruriti dei motociclisti più esperti che cercano una moto elegante, classica, stilosa, che non costi “una fucilata”.

Ora il twin da 900 cc è in grado di erogare una potenza di 65 CV (cresciuta del 18% rispetto al modello precedente) e di 80 Nm di coppia e risulta divertente e con una bella spinta ai medi; non è però esente da vibrazioni. Pronta e aggressiva è la frenata, merito della nuova pinza Brembo a quattro pistoncini, così come il binomio cambio a cinque rapporti e frizione a coppia assistita funziona alla perfezione: la leva è morbida e il passaggio da un rapporto all’altro è veloce e preciso.

Nuove sono anche le cartucce della forcella, pensate per migliorare il comfort, mentre la posizione di guida è leggermente caricata in avanti a causa del manubrio piuttosto distante dalla sella. Giusta la dotazione, con ride by wire con mappa Road e Rain, ABS e controllo della trazione, presa USB e luci a LED. Ampia, ovviamente, è la capacità di personalizzazione.

 Triumph Street Scrambler

È invece meno classica e più votata al fuoristrada leggero la Street Scrambler (da 10.800 euro). D’altronde basta già guardare la presenza di cerchi a raggi con l’anteriore da 19” e pneumatici dual porpose Metzeler Tourance (di serie) per capire che si tratta di una moto che non ama solo l’asfalto. Il motore è lo stesso della Street Twin, ma ci sono ad esempio pedane più avanzate e manubrio più alto e largo, per poter guidare più agevolmente anche in piedi.

Affrontare strade bianche, dunque, è un vero piacere. Ma anche su strada (dove la posizione di guida è anche più comoda rispetto a quella della Street Twin), benché l’assetto sia leggermente più morbido, ci si può divertire. Telaio e sospensioni sono stati leggermente rivisti, la forcella prevede steli maggiormente distanziati per la guida in off-road, mentre distintivo e caratteristico resta il doppio scarico laterale alto, che non dà assolutamente fastidio. Insomma, la Scrambler è più completa, polivalente ed eclettica.

Tra le due ci sono circa 2.000 euro di differenza, e credo che la scelta dipenda, oltre che dal gusto estetico (perché poi al di là di tutte le considerazioni, è sempre quella la prima variabile nella scelta di un veicolo), soprattutto dalla destinazione d’uso. Se poi vi piacciono le scrambler ma volete una moto da off-road (vero) c’è sempre la 1200 XE…

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Scheda tecnica
Motore bicilindrico da 900cc
Potenza 65 CV e 80 Nm
Peso 198 kg
Capacità serbatoio 12 litri
Prezzo da 8.900 euro


Moto News

Triumph Adventure Experience, la scuola di guida off-road

A fine aprile parte il primo corso di guida in fuoristrada del marchio inglese

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