Tesla Model X 100D, come funziona nella vita reale?

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Una SUV elettrica da quasi 450 CV? Esatto. Ma la Tesla Model X non è semplicemente un’auto potente e amica dell’ambiente. È un bell’oggetto, tanto per cominciare: alta 1,70 metri e lunga 5, è davvero imponente, ma il nero le verste bene e maschera parzialmente le sue dimensioni. Ha un design elegante e moderno, molto pulito, lontano da quello delle tedesche tutte prese d’aria e muscoli.

La versione della nostra prova è la 100D (100 sta per 100 kw/h, la capacità della batteria), che vanta 422 CV di potenza e 970 mostruosi Nm di coppia, sprigionati dai due motori elettrici posizionati su ciascuna asse, così da garantire la trazione integrale. Tutto questo permette ad un’auto che pesa 2,4 tonnellate di scattare da 0 a 100 km/h in 4,9 secondi e di toccare i 250 km/h di velocità massima, niente male.

Veniamo invece all’argomento delicato: l’autonomia. Tesla dichiara che con la Model X 100D si possono percorrere 560 km con una sola carica, ma come sappiamo, la realtà è ben diversa. Nel nostro test vogliamo provare a stressare la batteria con una guida “sbadata”, utilizzando più funzioni possibili – stereo, clima a manetta, e chi più ne ha, ne metta – e sfruttando la cavalleria del motore elettrico. Il tragitto? Milano – Torino, circa 160 km.

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L’AUTO INTELLIGENTE

La sua magia comincia dalla chiave, o dallo smartphone, se preferite. Entrambi possono comandare l’auto a distanza, vi permettono di tirarla fuori dal parcheggio da sola, di aprire le portiere, di farla “suonare” e altre numerose diavolerie. La Tesla Model X è disponibile sia a 6 che a 7 posti, in entrambi i casi l’accesso al “salotto posteriore” passa attraverso le stupende portiere ad ala di falco (così le chiamano in Tesla). Non ci sono i classici sedili posteriori, bensì sedili singoli separati. La sensazione è quella di essere in un jet privato, ma dall’abitacolo più arioso.

Le vetrate anteriori infatti sono estese fino al tetto e permettono ai raggi solari di illuminare tutto l’abitacolo. La sensazione di auto del futuro prosegue con l’apertura e la chiusura delle portiere: basta premere il freno e la portiera si chiude come per magia (volendo si può anche tirare la maniglia). Le finiture sono buone, così come i materiali, ma non sono a livello delle auropee. C’è molta plastica e lo stile è molto americano in tanti dettagli. A catturare l’attenzione però ci pensa l’enorme schermo verticale che separa in due l’abitacolo: è davvero gigantesco ed è il vero cuore della vettura, il centro di controllo di ogni sua funzione. Si parte dal navigatore, che permette di impostare una destinazione a seconda di quanto volete consumare e che vi permette di avere una stima della percentuale di batteria al vostro arrivo. Naturalmente la mappa vi segnala ogni colonnina Tesla per la ricarica rapida, nel caso ne aveste bisogno.

Le funzioni sono infinite: si può impostare il freno motore, la risposta dell’acceleratore, ogni controllo o assistente alla guida, e poi il clima, la radio, le app, a pieno schermo o in split-screen. Insomma, solo smanettando con lo schermo c’è da perderci del tempo. Ma la Tesla Model X è anche un mezzo di trasporto.

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IL BELLO DELL’ELETTRICO

Nessun rumore, solo il segnale (visivo) che l’auto è accesa e pronta a spostarsi. Non ci sono nemmeno le marce, dato che il motore elettrico non ne ha bisogno, soprattutto quando si hanno 970 Nm di coppia a partire da quasi zero giri. C’è tanta potenza da trainare una nave, e la facilità con cui le 2,4 tonnellate della Model X si muovono ad ogni flessione del vostro piede è impressionante. Solo un motore elettrico può fare ciò. Tuttavia la Tesla Model X non maschera così bene il suo peso come fanno alcune concorrenti e non invoglia certo alla guida sportiva. Lo sterzo poi non è preciso e comunicativo: ha il primo quarto un po’ “vuoto” e non è un mostro di linearità. Ma va bene così. Nella modalità più soft (ce ne sono tre) ha comunque una bella consistenza, mentre in quella più sportiva diventa davvero corposo.

Ma come ho già detto, è la spinta dei motori elettrici che rappresenta la vera esperienza di guida. L’accelerazione non solo è forte, ma è immediata: sembra di essere lanciati da una fionda, ma al posto in una pallottola state cavalcando una palla di cannone. C’è giusto un sibilo ad accompagnare l’accelerazione costante della Model X, sibilo che viene coperto in fretta dai fruscii dell’aria e nulla più.

La nostra auto vanta anche il sistema di guida autonoma che, devo ammettere, lavora molto bene. I numerosi radar monitorano la situazione, e la Model X, in autostrada, rimane ferma nella corsia (senza rimbalzare a destra e a sinistra come fanno alcune vetture. Potete realmente addormentarvi al volante e lei vi porterebbe comunque a destinazione; ma meglio non provare.

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I CONSUMI

Veniamo al capitolo consumi: siamo partiti con in 95% di batteria, e dopo 160 km (quasi tutti in autostrada) siamo arrivati con un 42% di batteria, consumando il 13% in più rispetto a quanto previsto dal navigatore dell’auto. Ma la previsione, ovviamente, si rifà ad una guida più attenta, senza le mie continue accelerazioni. Inoltre abbiamo cercato di stressare la batteria il più possibile utilizzando ogni genere di orpello tecnologico disponibile, dallo stereo all’aria condizionata al massimo e cercando di evitare ogni funzione “ecologica” dell’auto.

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CONCLUSIONI

La Tesla Model X è un oggetto speciale, indipendentemente dal fatto che sia un’auto elettrica. Tutte le sue funzioni (utili o meno), le chicche tecnologiche, le azioni da auto del futuro, la rendono davvero unica; così come la configurazione dei posti, la vetrata enorme e le portiere ad ala di falco che si aprono a distanza (e che richiedono solo 30 cm di spazio laterale).

È bella da guidare? Sì e no. L’accelerazione è pazzesca e dà assuefazione, ma come dinamica di guida siamo lontani dalle SUV sportive che conosciamo. E poi bisogna guidarla con la testa, soprattutto se si percorrono lunghe distanza, dove l’attenzione al consumo di batteria e la pianificazione delle ricariche diventano vitali.

In città invece “l’ansia da autonomia” scompare, visto il range elevato. È difficile che si compiano più di 400 km in città, nella vita quotidiana, ed è proprio qui che la Tesla Model X acquista senso. Ma comunque ce n’è abbastanza anche per una gita al lago, se lo volete.

Senza dubbio è un’auto appagante, in grado di farvi sentire speciali (e anche un po’ radical chic).
Il prezzo è da vettura di lusso: si parte da 94.00 euro per la 75D fino ad arrivare ai 160.000 euro della P100D, la versione “Performance”. La nostra 100D nella versione a 6 posti, invece, ha un prezzo di listino di 123.600 euro. La batteria e il motore hanno 8 anni di garanzia e chilometraggio illimitato.

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SCHEDA TECNICA

DIMENSIONI

Lunghezza 503 cm
Larghezza 207 cm
Altezza 168 cm
Peso 2200 kg
Bagagliaio 1650 litri

TECNICA

Motore 2 motori elettrici
Potenza 422 CV
Coppia 970 Nm
Trasmissione presa diretta

PRESTAZIONI

0-100 km/h 4,9 secondi
Velocità massima 250 km/h
Autonomia 560 km
Prezzo 123.600 euro

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