Opel Cascada: l’hanno pensata in grande ed è pronta a viziarti

Crisi, recessione, borse con lo spettro del crollo, anzi della madre di tutti i crolli. In un clima da Wall Street 1929 c’è ancora, per fortuna, chi pensa che proprio nei momenti difficili bisogna investire di più e concentrarsi sul proprio prodotto.Una Casa che opera così e che è risorta dalle sue ceneri è Opel: continua a sfornare nuovi modelli, anche ambiziosi come la Cascada, la protagonista di questo servizio. Una grande cabriolet a quattro posti con dimensioni, valori e comfort studiati per entrare in concorrenza con i marchi premium e nel settore più alto, quello che Mercedes presidia con la classe E cabrio.Un azzardo? Forse, ma anche l’Insignia, nel lontano 2008, al momento del lancio, era considerata un rischio e invece è stata l’auto che ha salvato la Casa tedesca, ha permesso a General Motors di tenerla nel suo gruppo e addirittura di trovare le risorse per i nuovi modelli. Certo, la Opel Cascada non può fare grandi numeri, tipo profitti a nove zeri, ma rappresenta un manifesto per il marchio di Rüsselsheim, che vuole crescere e farsi riconoscere come qualcosa di più di un affidabile costruttore teutonico.Opel, zitta zitta, vuole avvicinarsi alle Case premium. La Cascada ha tante risorse: un nuovo motore a benzina iniezione diretta figlio della tecnologia downsizing, le sospensioni a controllo elettronico, sicurezza a go-go e un prezzo concorrenziale.Inoltre, gioca a fare la “grande” con dispositivi che di solito sono offerti su vetture di fascia alta come i sedili ventilati, il volante riscaldato e la capote a isolamento acustico e termico.Città: il passo lungo aumenta il comfortD’estate, in città, viaggiare scoperti non è poi così appagante: il sole batte sulla testa e, alla fine, si soffre il caldo. Meglio allora tenere la capote tesa sulla vettura e godersi il piacere del clima automatico (di serie) molto efficiente e, soprattutto, dei sedili ventilati che mantengono la schiena asciutta anche a contatto con la pelle dei rivestimenti. Una nappa riflettente di qualità offerta insieme alle regolazioni elettriche e al raffrescamento a 3.000 euro. Ci sono anche la regolazione lombare e la parte anteriore della seduta estendibile.Nel traffico urbano, lo sterzo pronto aiuta a gestire la marcia, nonostante le dimensioni della vettura. Le sospensioni regolabili FlexRide (1.000 euro), settate su Tour, rispondono con dolcezza sulle sconnessioni, incrementando il comfort. Quando protegge i passeggeri, la capote offre un ottimo taglio termico e un buon isolamento acustico.Al semaforo l’auto risponde sempre con prontezza: il sistema stop&start non si fa prendere in contropiede, anche quando il guidatore ha fretta e la partenza è rapida. Quando arriva il momento di parcheggiare, i sensori (di serie) aiutano parecchio.Fuori città: l’assetto attivo fa la differenzaLe dimensioni farebbero pensare a una cabriolet comoda ma poco reattiva. Invece, la Cascada piace per la verve del motore 1.6 da 170 CV che, grazie al turbo, offre una bella spinta con una coppia vigorosa. Si possono usare le marce alte già alle basse velocità per tenere sotto controllo i consumi che, con un’andatura dolce e regolare, si assestano sui 16,1 km/l. Il telaio, poi, fa la sua parte, permettendo di sfruttare tutti i cavalli del motore: basta settare su Sport gli ammortizzatori per ottenere reazioni più rapide ai comandi.L’auto è più frenata sulle ruote, rolla meno e diventa rapida nei cambi di direzione. Ma sempre con stile: forzando, un po’ di sottosterzo si sente, ma la coda si muove con educazione e difficilmente l’ESP deve lavorare. Abbassando la capote, i passeggeri anteriori sono ben protetti: basta tenere alzati i vetri laterali.Se si vuole ulteriore tranquillità all’altezza della testa, è meglio installare il frangivento a due posizioni (300 euro). A chi, infine, avesse dei dubbi sull’utilizzo invernale delle cabrio, ricordiamo che, nel pacchetto degli interni in pelle, è incluso il riscaldamento delle poltrone su tre livelli di calore. Così l’auto si può sempre “scoprire”.Autostrada: la capote insonorizzata piaceSul veloce le cabrio si usano più chiuse che aperte. La Cascada, in questo caso, è anche molto silenziosa (68 dB a 130 km/h). Come sulle vetture alto di gamma si può avere la capote ad alto isolamento acustico (presente nell’esemplare in prova) per soli 300 euro: con uno strato aggiuntivo di fonoassorbente sembra di viaggiare con un tetto metallico.La tela, inoltre, è molto tesa, così viene quasi del tutto eliminato il fenomeno del rigonfiamento ad alta velocità. L’auto è più silenziosa e soprattutto consuma meno. La percorrenza media rilevata di 13,8 km/l conferma la sensazione di scorrevolezza che si avverte alla guida. L’assetto passa su sconnessioni e traversine senza fare un plissé e la frenata è sempre potente e composta.Vita a bordo: il comfort è l’obiettivo primarioNell’Assia, a Rüsselsheim, cuore della Germania e sede di Opel, dicevamo, hanno puntato alto con la Cascada. Bene, un’auto con questi obiettivi deve essere soprattutto comoda.Della protezione dal vento abbiamo già detto, ma non abbiamo ancora parlato di centimetri e funzionalità. Iniziamo dall’abitabilità: questa cabriolet è una vera quattro posti e raggiungere il divanetto posteriore è facile sia per l’ampia porta sia per la poltrona anteriore che avanza per agevolare l’operazione.La zona anteriore è molto larga, all’altezza dei gomiti sono disponibili ben 146 cm e le poltrone avvolgono con cura. Poi non dimentichiamoci del bagagliaio che, pur non puntando a un record di capacità, è molto versatile: si può ampliarlo in altezza con la capote in posizione estesa e c’è la possibilità di abbattere una parte o tutto lo schienale posteriore: così si crea un piano di carico lungo 193 cm.Alti e bassi, invece, alla voce elettronica di bordo. La connessione Bluetooth per il telefono e le prese multimediali sono di serie, mentre il navigatore si paga a parte (da 900 euro). Lo stesso dicasi per l’utile telecamera posteriore (1.200 euro).Prezzo e costi: il listino parte basso, ma…Quando la Cascada è stata presentata, gli strateghi Opel non si sono nascosti e hanno fatto capire che con questa cabriolet puntano a rubare clienti persino a Mercedes: rispetto alla E200 Executive Cabrio (che costa 47.110 euro) la Cascada ne fa risparmiare ben 15.000. Anche attingendo dagli accessori, la convenienza resta. La sfida verrà vinta? Lo deciderà il mercato.Di suo, la Opel Cascada ha il prezzo giusto. La vettura della nostra prova, dotata di navigatore, Opel Eye, Acustic Roof, FlexRide, cerchi da 19” e sedili in pelle, riscaldati e ventilati con regolazioni elettriche, costa 41.450 euro. Una bella cifra per un’auto che, per quanto versatile e utilizzabile tutto l’anno, richiede un po’ di attenzioni in più (di solito le “scoperte” sono ricoverate in box).Inoltre le cabrio sono meno sfruttabili delle berline. Insomma, la Cascada rischia di essere un’auto da affiancare ad un’altra vettura e di questi tempi… Però la qualità è proporzionata al listino.Sicurezza: l’Opel eye è un plus ma si paga a parteLe ruote della Cascada si aggrappano alla strada: la tenuta è elevata e la stabilità del posteriore non costringe a manovre difficili. È una cabrio sicura con uno sterzo che ti fa sentire abbastanza la situazione.Il merito è anche della geometria delle sospensioni con avantreno con bracci rinforzati per gestire i trasferimenti di coppia (HiPerStrut) e ponte posteriore con braccia torcenti e parallelogramma di Watt (entrambe le soluzioni arrivano dalla sportivissima Insignia OPC).La dotazione di serie prevede sei airbag, l’assetto sportivo e l’ESP. A richiesta ci sono gli ammortizzatori attivi ( 1.000 euro), i fari allo xeno adattivi (1.250 euro) e l’Opel Eye che rileva i segnali stradali, lancia l’allarme anti invasione carreggiata opposta, segnala la distanza di sicurezza minima e avvisa del rischio di collisione (800 euro).Il vivavoce Bluetooth è, invece, di serie ed è molto utile per limitare le distrazioni durante la guida.

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