Quando la Mercedes correva nei rally

Mercedes e i rally: un rapporto breve ma intenso che purtroppo non ha portato i risultati sperati. La Casa tedesca ha vinto quasi tutto quello che c’era da vincere nel motorsport e per un certo periodo ha tentato di portare a casa – senza successo – anche il Mondiale WRC. Scopriamo insieme la storia di questa avventura.Mercedes e i rally: la storiaLe prime Mercedes iniziano a correre nei rally verso la metà degli anni ’50: il primo podio importante arriva nel 1955 grazie al tedesco Hanns Gerdum (terzo a Monte Carlo con una 220) mentre per il primo successo bisogna ringraziare l’olandese Hans Tak, primo nella gara locale Tulpenrallye con la 300 SL.La sportiva della Stella conquista anche il Rally Adriatico in Jugoslavia con il tedesco Werner Engel (che si laurea nello stesso anno campione europeo) e la Liegi-Roma-Liegi con il belga Olivier Gendebien. Grandi successi per la mitica “ali di gabbiano” anche nel 1956: il teutonico Walter Schock diventa campione europeo grazie ai trionfi al Sestriere e all’Acropoli, il belga Willy Mairesse sale sul gradino più alto del podio della Liegi-Roma-Liegi e il portoghese Fernando Stock conquista il Rally Iberico. L’ultimo risultato importante per la 300 SL risale al 1959 con il portoghese José Luís Abreu Valente primo al Rally Estoril.Gli anni ’60Gli anni ’60 della Mercedes nei rally si aprono con Schock campione europeo al volante della 220 SE (merito delle vittorie a Monte Carlo, all’Acropoli e in Polonia). L’anno seguente segnaliamo i trionfi del tedesco Eugen Böhringer in Polonia e del finlandese Rauno Aaltonen al 1000 Laghi.Böhringer diventa campione europeo rally nel 1962 (primo all’Acropoli, in Polonia e alla Liegi-Roma-Liegi) e l’anno seguente sale sul gradino più alto del podio all’Acropoli con la 300 SE. Nello stesso anno il tedesco Dieter Glemser vince in Polonia con la 220 SE.Mercedes nel WRC: l’impegno ufficialeLa seconda vita della Mercedes nei rally inizia nel 1978, quando la Casa di Stoccarda decide di entrare ufficialmente nel Mondiale WRC. La vettura scelta – l’elegante coupé 450 SLC (dotata di un motore 4.5 V8 da 227 CV abbinato ad un cambio automatico a tre rapporti) – sembra apparentemente poco adatta agli sterrati ma impiegherà poco tempo a far cambiare idea agli addetti ai lavori.I primi successiNel 1979 la Mercedes 450 SLC si presenta nel Mondiale Rally con alcune modifiche: motore 5.0 V8 e peso ridotto. Il primo podio iridato di sempre arriva grazie al finlandese Hannu Mikkola (secondo al Safari) ed è sempre il driver scandinavo a regalare alla Stella la prima vittoria portando a casa il Bandama Rally in Costa d’Avorio. Una gara corredata da un’incredibile tripletta: secondo lo svedese Björn Waldegård, terzo il britannico Andrew Cowan.La 500 SLCLa Mercedes schiera nel Mondiale 1980 la più cattiva 500 SLC (motore da 329 CV e cambio automatico a quattro rapporti) ma il primo podio stagionale (il keniota Vic Preston jr. terzo al Safari) arriva ancora con la vecchia vettura.La coupé della Stella si riscatta grazie a Mikkola (secondo in Argentina e terzo in Nuova Zelanda) e regala l’ultima soddisfazione alla Stella nel WRC in Costa d’Avorio con una doppietta: primo Waldegård e secondo l’argentino Jorge Recalde.Addio improvvisoLa Mercedes – reduce nel 1980 dalla migliore stagione di sempre nel WRC (4° tra i Costruttori) – si appresta ad affrontare il Mondiale Rally 1981 con un “dream team” composto dal campione iridato in carica (il tedesco Walter Röhrl) e dal finlandese Ari Vatanen.La Casa tedesca decide però di abbandonare il campionato poco prima dell’inizio della stagione.
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