Ugo Zagato, il padre dell’aerodinamica

Ugo Zagato, uno dei più grandi carrozzieri del mondo, ha il grosso merito di avere introdotto nel design automobilistico due concetti fondamentali come l’aerodinamica e la leggerezza. Ha gettato le basi dell’atelier che porta il suo nome, ancora oggi considerato un punto di riferimento quando si parla di stile ed eleganza su quattro ruote.Ugo Zagato, la biografiaUgo Zagato nasce il 25 giugno 1890 a Gavello (Rovigo) in una povera famiglia contadina. Appassionato di meccanica fin da bambino, si ritrova costretto a soli 15 anni (in seguito alla morte del padre) a trasferirsi in Germania a Colonia – dove trova lavoro in una fonderia – per mantenere la madre e i cinque fratelli.Tornato in Italia nel 1909 per svolgere il servizio militare nel III Bersaglieri di Livorno, si congeda e si sposta in Lombardia: trova un posto presso la Carrozzeria Belli di Varese – specializzata nel “vestire” autobus e veicoli industriali – e nello stesso tempo frequenta corsi serali per disegnatori.La Prima Guerra MondialeIn Italia la Prima Guerra Mondiale scoppia nel 1915 e Ugo Zagato non viene destinato al fronte ma alla Pomilio, società torinese specializzata nella produzione di aeroplani ad uso bellico. In questa azienda apprende i segreti dell’aerodinamica e delle carrozzerie leggere.Mettersi in proprioUgo si mette in proprio nel 1919 e fonda la Zagato. Nel 1920 si sposa e nel 1921 nasce il primo figlio Elio. Il secondo – Gianni – vede invece la luce nel 1929. Negli anni Venti le carrozzerie progettate dal designer veneto, caratterizzate da strutture metalliche e dall’uso di materiali come legno, acciaio e alluminio, iniziano a farsi apprezzare in tutta Italia.La collaborazione con l’Alfa RomeoLa svolta per Ugo Zagato arriva però grazie alla collaborazione con l’Alfa Romeo: le vetture da corsa della Casa del Biscione – gestite da una certa Scuderia Ferrari e carrozzate da Ugo – conquistano numerose e importanti vittorie. Tra le più rilevanti segnaliamo quattro Mille Miglia (1928-1930, 1933).La Seconda Guerra MondialeDurante la Seconda Guerra Mondiale Ugo scappa da Milano e si rifugia sul Lago Maggiore e il 13 agosto 1943 la sua azienda viene completamente distrutta da un bombardamento dell’aviazione britannica. Terminato il conflitto riprende l’attività e le sue creazioni postbelliche sono caratterizzate da ampie superfici vetrate e dall’uso del plexiglas.Gli ultimi anniNegli anni ’50 – grazie anche ai successi sportivi del figlio Elio – le carrozzerie Zagato cominciano ad essere richiestissime dai facoltosi piloti non professionisti, che cercano soluzioni più leggere e aerodinamiche per prevalere sugli avversari. Nel 1955 Ugo inizia a delegare sempre più il lavoro ai figli, nel 1960 riceve il prestigioso premio Compasso d’Oro per la Abarth 1000 Z e scompare a Milano il 31 ottobre 1968.

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