Monthly Archives: Settembre 2025
Adas, sta per cambiare di nuovo tutto: a breve bisognerà adeguarsi
Il mondo degli ADAS sta cambiando. Abbiamo appena modificato le regole: quando dovremmo aggiornarle di nuovo?
Il mondo della mobilità sta per affrontare una nuova rivoluzione tecnologica con l’arrivo di una generazione avanzata di sistemi ADAS che in italiano si chiamano Sistemi Avanzati di Assistenza alla Guida. Nissan ha annunciato che nel 2027 debutterà in Giappone il rinnovato pacchetto ProPilot, un sistema che promette di ridefinire gli standard della guida assistita grazie all’integrazione di tecnologie all’avanguardia. Questo potrebbe avere evidenti ripercussioni sul modo in cui l’Unione Europea definisce un’auto “sicura”, facendo scattare nuovi obblighi.
La novità più significativa riguarda l’introduzione del Lidar, tecnologia laser fondamentale per consentire al veicolo di “percepire” con precisione l’ambiente circostante. Questo sensore si affianca a un complesso sistema composto da ben 11 telecamere e 5 sensori radar, creando una rete sofisticata per la raccolta dati esterni. A completare il quadro tecnologico è la collaborazione con Wayve, azienda specializzata in intelligenza artificiale, che fornirà algoritmi capaci non solo di interpretare i dati ma anche di anticipare le azioni degli altri utenti della strada.
Nonostante queste innovazioni, Nissan non ha ancora definito ufficialmente il nuovo ProPilot come un sistema a guida autonoma di Livello 3 secondo la classificazione SAE. Tuttavia, la presenza del Lidar lascia aperta la possibilità che questa piattaforma possa evolvere ulteriormente verso livelli superiori d’autonomia nei prossimi anni.
Cosa succederà in Europa dopo questa notizia.
Per mettere alla prova le potenzialità del nuovo ProPilot è stata scelta una delle condizioni più complesse per qualsiasi sistema ADAS: il traffico urbano intenso e caotico tipico delle metropoli asiatiche. Una flotta sperimentale composta da modelli Ariya equipaggiati con questo pacchetto sarà impegnata nelle strade affollate di Tokyo. Qui l’intelligenza artificiale giocherà un ruolo cruciale nell’anticipare i comportamenti degli altri automobilisti e nel gestire situazioni dinamiche come cambi corsia improvvisi o ingorghi imprevisti.

Questa fase sperimentale rappresenta uno step fondamentale prima dell’eventuale diffusione globale del nuovo ProPilot su altre gamme Nissan o su mercati internazionali dove le normative sulla guida autonoma sono ancora in evoluzione.
Il debutto giapponese segna dunque un punto d’inizio importante nella trasformazione dei sistemi ADAS verso soluzioni sempre più integrate e intelligenti, capaci non solo di assistere ma anche potenzialmente sostituirsi al conducente in contesti urbani complessi. La domanda è ora come l’UE potrebbe decidere di sfruttare queste nuove tecnologie. Da circa un anno, gli ADAS sono obbligatori su tutte le vetture prodotte e vendute in Europa, di nuova generazione: l’introduzione di questo sistema da parte del marchio nipponico potrebbe aprire un dibattito che porterà a regole ancora più severe, sulla loro installazione. E’ solo questione di tempo.
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Mercedes vuole ‘copiare’ Volkswagen: che intenzioni ha
Raramente le buone idee nel campo dei motori rimangono di un marchio solo. Le due aziende tedesche hanno un piano molto simile, riguardo un componente su tutti.
Sul mercato, non esiste il concetto di “mio e tuo”, questo è chiaro. Le aziende sono sempre in competizione tra di loro e benché esistano tante regole contro lo spionaggio industriale, avere una buona idea che piace al pubblico e vederla presa a modello da un’altra azienda è più che altro la prassi. Poi, se ci sono gli estremi per il plagio o meno, lo decidono l’antitrust o le autorità locali.
Quando Tesla ha lanciato la Model S, quante case hanno iniziato a progettare e produrre automobili elettriche? Dopo l’uscita dell’Hummer, quanti brand hanno pensato che sarebbe stata una mossa commerciale intelligente immettere un SUV su questo settore di mercato molto specifico? Ora, la strategia adottata dalla casa Volkswagen che è stata molto ricettiva ed attenta nei confronti dei bisogni dei clienti viene presa a modello anche da una compagnia rivale.
Chiariamoci, nessuno sta accusando Mercedes-benz di plagio, anche perché se prendere a modello una strategia commerciale fosse un reato di questo tipo, tutti i marchi automobilistici del mondo dovrebbero chiudere in favore della Stella a Tre Punte che ha inventato il motore a scoppio tanti anni fa. Tuttavia, sembra una coincidenza strana che VW e Mercedes abbiano avuto questa idea in concomitanza.
Anche in casa Mercedes-benz hanno pensato fosse una buona idea
Con l’avvento delle automobili elettriche di nuova generazione, tante case hanno pensato che sarebbe stata una buona idea inserire comandi soltanto virtuali – con touch screen – per le varie funzioni di bordo, dal climatizzatore alla regolazione dei finestrini. La prima casa a rendersi conto che non si trattava di una grande idea? Proprio Volkswagen che, in seguito alle proteste dei clienti per la poca praticità di questo sistema, ha fatto dietro front, tornando ai tasti fisici e alle maniglie tradizionali.

Nelle ultime ore, anche la casa tedesca Mercedes-benz ha annunciato un dietro front nettissimo sotto questo aspetto benché pare che l’azienda non avesse ancora ricevuto critiche o lamentele. Forse, ha solo scelto di fare tesoro di ciò che è accaduto al brand tedesco suo concorrente. A parlare in merito alla realizzazione dell’ultimo schermo per vetture ideato dalla casa, il MBUX da 39 pollici, è stato il Responsabile dei Software Magnus Östberg.
Secondo il responsabile dell’azienda le ricerche di mercato parlano chiaro: “I comandi fisici sono migliori, i clienti li preferiscono“, le sue parole. Non soltanto su Mercedes-benz, ma anche sulle auto dei marchi di proprietà della compagnia quindi – come Maybach e Smart – si potranno trovare esclusivamente comandi fisici al posto dei monitor con il touch. Un passo indietro dal punto di vista tecnologico ma un grande step sotto il profilo dell’ascolto del cliente medio del marchio.
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Attenzione proprietari di auto keyless: così ti possono rubare l’auto
Nuovo caso di furto ha evidenziato come i sistemi di sicurezza “keyless” non siano immuni da sofisticati attacchi criminali.
Nel cuore della Capitale, un nuovo caso di furto d’auto con metodo tecnologico ha destato preoccupazione, evidenziando come i sistemi di sicurezza “keyless” non siano immuni da sofisticati attacchi criminali. Due donne di 22 e 29 anni sono state arrestate dalla Polizia di Roma per l’utilizzo di un avanzato kit per aprire e avviare auto senza chiavi, consentendo così il furto di veicoli dotati di sistema di apertura elettronica a distanza.
Il meccanismo del kit per auto senza chiavi: il “Relay attack”
Le due complici utilizzavano un dispositivo di ultima generazione che sfrutta la tecnica del cosiddetto “Relay attack”, un metodo che consiste nell’intercettare e amplificare il segnale radio emesso dal telecomando della vettura. Questo amplificatore di segnale cattura le onde della chiave elettronica anche quando il proprietario è distante dal veicolo, riproducendole artificialmente per simulare la presenza del telecomando nelle vicinanze dell’auto.

In pratica, il sistema inganna la centralina dell’automobile, consentendo l’apertura delle portiere e l’avviamento del motore senza l’effettiva presenza della chiave fisica. Successivamente, le due donne utilizzavano metodi più tradizionali per completare il furto: strumenti come cacciaviti, chiavi esagonali e centraline elettriche venivano impiegati per sbloccare il volante e garantire la fuga a bordo del veicolo.
L’ultimo tentativo di furto ha avuto luogo su una Lancia Ypsilon parcheggiata in viale Alessandrino. Dopo essere entrate nel veicolo con facilità, le ladre sono riuscite ad avviare l’auto, ma l’allarme è scattato immediatamente sul telefono del proprietario grazie a un’applicazione collegata al sistema di localizzazione GPS installato sulla vettura.
Il proprietario ha subito contattato il numero d’emergenza 112, fornendo agli operatori della Squadra Mobile la posizione in tempo reale della Ypsilon. Grazie a questo prezioso tracciamento, le forze dell’ordine sono riuscite a seguire gli spostamenti delle ladre. Le due donne sono state intercettate su via Prenestina, mentre erano in fuga a bordo della Lancia, seguite da un’altra utilitaria presumibilmente utilizzata come supporto.
I poliziotti hanno atteso che le sospettate si fermassero in un’area di sosta in via Fillia, zona industriale di Roma est, dove sono state circondate e bloccate senza possibilità di fuga. In questura, dopo gli accertamenti, le due sono state formalmente arrestate. Per la ragazza più giovane, già nota alle forze dell’ordine per precedenti penali, è stato disposto anche l’obbligo di dimora nel territorio di Roma Capitale.
Il fenomeno dei furti di auto dotate di sistemi keyless è in costante aumento, alimentato dalla diffusione sempre più ampia di queste tecnologie. La comodità di aprire e avviare il veicolo senza inserire la chiave fisica comporta però una vulnerabilità sfruttata da malintenzionati muniti di apparecchiature sofisticate.
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Nuova gamma SUV in Italia: debutto a cifre da urlo, sono disponibili anche GPL
I SUV sono sempre molto apprezzati sul mercato italiano, e vale anche per il modello di cui abbiamo deciso di parlarvi quest’oggi.
I SUV sono di gran lunga i modelli più apprezzati del momento. Anche in Italia, in cui ogni anno fanno il loro debutto tantissime vetture appartenenti a questo specifico segmento delle quattro ruote. Non è facile individuare l’auto giusta per noi, anche se sono tanti i SUV ai quali possiamo eventualmente attingere.
In vista dei prossimi mesi, ad esempio, sarà possibile fare lo stesso con alcune nuove vetture che presto saranno presenti all’interno del mercato. Parliamo di una nuovissima gamma di SUV che vuole raggiungere risultati a dir poco eccezionali dal punto di vista commerciale.
Si tratta di una missione non semplice, soprattutto se consideriamo quanto è competitiva la branchia di mercato che riguarda questo genere di macchine. In ogni caso, l’obiettivo dell’azienda che ha deciso di realizzare questo listino è chiaramente quello di convincere più clienti possibili ad affidarsi alle proprie produzioni.
Nuova gamma SUV in Italia: tutti i dettagli
L’azienda alla quale facciamo riferimento è DR Automobiles, che ha dato il via a un nuovo brand chiamato Stilnovo e presentato al Salone dell’auto di Torino del 2025. Le nuove vetture si chiamano Stilnovo 5 e Stilnovo 6. La prima delle due è lunga 4,3 metri e gode di un motore 1.4 turbo benzina da 157 cavalli di potenza massima, ed è disponibile anche un bi-fuel benzina/GPL.

La seconda nuova auto, è più lunga (4,5 emtri) della prima e più potente, essendo alimentata da un propulsore 1.5 turbo benzina da 180 CV, che dispone di un’altra combinazione benzina/GPL.
I nuovi SUV sono previsti sul mercato tra fine 2025 e inizio 2026, quindi alla grande novità non mancherà molto. Ci aspettiamo anche in questo caso prezzi tutt’altro che insostenibili. Del resto, quest’azienda si è spesso dimostrata incline alla vendita di veicoli dal rapporto qualità-prezzo assolutamente notevole. Le altre novità di casa DR Automobiles sono:
- DR Collection 5 Full Hybrid, primo modello ibrido dell’azienda capace di spingere in totale fino a circa 300 CV fra il motore a benzina e quello elettrico;
- EVO 7 Kairos, SUV di 4,6 metri con motore a benzina da 174 CV, cambio automatico e variante disponibile a benzina/GPL;
- Sportequipe 8 GT, SUV di 4,7 metri a sette posti dotato di un motore 1.6 turbo a iniezione diretta da 186 CV. Anche in questo caso, prevista una variante a benzina/GPL;
- Tiger Eight, SUV di 4,7 metri dotato di motore 1.5 turbo benzina da 177 CV.
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BYD infierisce su Stellantis: il piano per rovinare Elkann è appena iniziato
Doveva succedere prima o poi: la casa BYD sfida Stellantis sul suo terreno, guadagnando rapidamente consensi.
Nel sistema sempre più competitivo dell’industria automobilistica globale, la sfida tra i colossi del settore si fa ogni giorno più intensa. Il gruppo automobilistico cinese BYD sta guadagnando terreno in modo sorprendente, mettendo in difficoltà il colosso italo-francese Stellantis. L’attenzione si concentra ora sulle strategie di mercato e sulle dinamiche che vedono molti concessionari dell’ex gruppo FCA aprire le porte ai veicoli elettrici BYD, nel tentativo di rispondere a un mercato in rapida evoluzione.
Negli ultimi mesi, molti “dealer” di Stellantis, che tradizionalmente commercializzavano marchi come Jeep, Fiat, Opel e Dodge, stanno progressivamente integrando nei propri showroom le vetture di BYD. Questo fenomeno si riscontra sia in Europa che negli Stati Uniti, segno evidente di un cambiamento strutturale nel mercato automobilistico. La ragione è chiara: BYD offre modelli elettrici altamente competitivi in termini di prezzo e tecnologia, rispondendo efficacemente alla crescente domanda di veicoli a basse emissioni.
In particolare, in Germania, dove Stellantis conta su una presenza storicamente forte, il numero di concessionari BYD è passato da 26 a oltre 50 in pochi mesi, con l’obiettivo di raggiungere i 120 entro la fine del 2025. Questa espansione rapida e mirata è guidata da figure di spicco provenienti proprio da Stellantis, come Maria Grazia Davino, attuale CEO di BYD Europe, e Lars Bialkowski, a capo di BYD Germany. Entrambi hanno maturato un’esperienza significativa all’interno del gruppo italo-francese, sfruttando questa conoscenza per sviluppare strategie efficaci che colpiscono i punti deboli di Stellantis.
Per Stellantis questa situazione rappresenta un problema non solo commerciale ma anche di immagine e controllo strategico. I concessionari, invece di rafforzare la fedeltà ai marchi del gruppo, si trovano a promuovere un concorrente diretto all’interno degli stessi spazi di vendita. Tale convivenza, senza precedenti nel settore, pone interrogativi sulla sostenibilità a lungo termine del modello distributivo di Stellantis.
Alla base di tutto, un grave errore
Gli esperti sottolineano che la facilità con cui BYD è riuscita a inserirsi nella rete Stellantis è frutto anche di un errore strategico. La mancata definizione di condizioni contrattuali più stringenti per i concessionari ha permesso al produttore cinese di accedere a una rete già consolidata, accelerando così il processo di conquista del mercato. Questo non solo favorisce la crescita di BYD in termini di riconoscibilità e fiducia da parte dei clienti, ma riduce progressivamente il controllo che Stellantis ha sul proprio canale di distribuzione.
Un dato interessante, tuttavia, riguarda la natura delle vendite BYD: solo il 12% delle registrazioni in Germania riguarda clienti privati, mentre la maggior parte è generata da aziende e noleggi a breve termine. Questo suggerisce una strategia aggressiva orientata a incrementare rapidamente i volumi, anche a costo di mettere a rischio la stabilità e la redditività a lungo termine.

La crescente presenza di BYD nei concessionari Stellantis solleva importanti questioni sul futuro delle relazioni tra il gruppo italo-francese e i suoi partner commerciali. È possibile che Stellantis debba adottare misure restrittive per impedire la vendita di marchi concorrenti all’interno della sua rete, ma questa strada comporta rischi significativi. Molti concessionari segnalano infatti come la mancanza di nuovi modelli attraenti renda difficile mantenere la propria redditività senza poter ampliare l’offerta con veicoli di terze parti.
Il gruppo si trova quindi a dover bilanciare la necessità di proteggere i propri brand con la volontà di conservare una rete di vendita solida e motivata. Ignorare il fenomeno potrebbe significare perdere rapidamente terreno, non solo in Europa, ma anche in mercati strategici come quello statunitense e messicano, dove BYD sta consolidando la propria presenza. Questa nuova realtà rappresenta una sfida cruciale per Elkann e la leadership di Stellantis, chiamati a reagire con strategie innovative per evitare che la crescita di BYD comprometta irrimediabilmente la posizione di uno dei gruppi automobilistici più importanti al mondo.
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Disperazione Hamilton: “È in coma, non sappiamo se si risveglierà”
Il pilota inglese ha chiesto tutto il sostegno possibile ai suoi tifosi. E’ successo qualcosa di davvero tremendo.
La stagione in Formula Uno di Lewis Hamilton non è andata proprio come il pluricampione, capace di portarsi a casa sette titoli pareggiando il record di Michael Schumacher prima di compiere 40 anni, si sarebbe aspettato: una SF-25 non molto competitiva, problemi di adattamento in un team diverso da Mercedes e qualche incidente di percorso hanno reso l’anno certamente non memorabile, per lui ed i fans.
Alle tante vicissitudini che il pilota ha affrontato in pista, accompagnate naturalmente dalle inevitabili critiche giunte da stampa e fans della Ferrari che speravano in un mondiale diverso e perfino dal compatriota Bernie Ecclestone che ha dichiarato pubblicamente l’impossibilità per Hamilton di vincere ancora in F1, se ne unisce ora una molto personale.
Gli appassionati di Formula Uno e anche molti colleghi del britannico si sono uniti alle preghiere ed alla preoccupazione che il pilota ha professato online per un brutto episodio che lo ha colpito. Quello che è a tutti gli effetti un membro della sua famiglia infatti non sta bene e, secondo quanto fa sapere lo stesso atleta dal suo profilo Instagram, sembra che le cose stiano precipitando.
Hamilton chiede aiuto ai fans: sta molto male
Il pilota Hamilton è un noto appassionato di animali. Non è un caso che quest’anno, quando ha colpito ed ucciso una marmotta in pista in Canada, si sia detto “devastato”. Il suo grandissimo amore per gli animali è testimoniato anche dal fatto che ha avuto diversi cani, tra cui un bulldog di nome Coco che purtroppo si è spento lo scorso anno e Roscoe, un secondo bulldog gemello di Coco che quest’anno, sembra essersi gravemente ammalato.

Stando a quanto comunicato da Lewis sui suoi profili social, il suo amato cane non sta bene ed è stato costretto anche a saltare i test al Mugello per correre improvvisamente dal veterinario per farlo curare: “Vi chiedo di tenere Roscoe nei vostri pensieri, sono ore tremende” fa sapere l’atleta che è rimasto con il suo animale da compagnia, praticamente un membro della famiglia, per tutta la giornata.
Stando a quanto ha confermato sul suo profilo ufficiale il pilota è stato messo al corrente del fatto che Roscoe ha di nuovo contratto una polmonite ed è stato addormentato con i farmaci per poterlo curare: “Non sappiamo se si sveglierà da questo. Domani cercheremo di svegliarlo. Sono al suo fianco e voglio ringraziarvi tutti per le vostre preghiere e il vostro sostegno”, il messaggio lanciato. Speriamo che vada tutto per il meglio e che Roscoe si possa riprendere.
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Accuse di plagio: il marchio ha copiato la Defender
Questa versatilità di configurazione rende l’auto non solo adatta a diversi tipi di guidatori, ma anche a una varietà di condizioni stradali.
Il mondo dell’automobile elettrica sta vivendo una rivoluzione, e tra i protagonisti di questa trasformazione c’è Rivian, un’azienda americana che ha deciso di sbarcare nel mercato europeo con il suo SUV R2. Questo nuovo modello rappresenta un punto di svolta per la casa automobilistica, che fino ad oggi ha operato principalmente in Nord America con i suoi due modelli di punta, il SUV R1S e il pickup R1T, entrambi posizionati in una fascia di prezzo elevata, rispettivamente a partire da circa 60.000 sterline e 67.000 sterline.
L’R2, con una lunghezza di 4,7 metri, è stato progettato per essere non solo più accessibile, ma anche per competere direttamente con il popolare Tesla Model Y. Parlando in occasione del recente salone dell’auto di Monaco, il CEO di Rivian, RJ Scaringe, ha confermato che l’R2 arriverà in Nord America nella prima metà del 2026, con un prezzo iniziale previsto di circa 45.000 dollari (circa 33.000 sterline). Il lancio nel Regno Unito seguirà successivamente, una volta che i modelli con guida a sinistra saranno disponibili nell’Europa continentale.
Autonomia e configurazioni dell’R2
Uno degli aspetti più interessanti dell’R2 è la sua autonomia, che supera le 300 miglia, un fattore cruciale per i consumatori europei che cercano veicoli elettrici in grado di affrontare lunghe percorrenze senza la necessità di frequenti ricariche. L’R2 sarà offerto sia con trazione posteriore, dotato di un motore singolo standard, sia con trazione integrale, che prevede un motore doppio opzionale. Questa versatilità di configurazione rende l’auto non solo adatta a diversi tipi di guidatori, ma anche a una varietà di condizioni stradali.

Rivian ha anche in cantiere il modello R3, che sarà più piccolo dell’R2 e avrà un design simile a quello di un hatchback rialzato. Scaringe ha accennato a una versione performance chiamata R3X, che sfoggia un’innovativa configurazione a tri-motore, ispirata ai veicoli da rally-raid. Questa diversificazione della gamma di modelli dimostra l’intento di Rivian di soddisfare una vasta gamma di esigenze e preferenze dei clienti.
Un aspetto distintivo dell’approccio di Rivian è la sua filosofia di design e produzione, che combina ambizione e accessibilità. Scaringe ha dichiarato: “Sembra che ogni decisione sia stata presa da qualcuno che ama il proprio lavoro”. Questa attenzione ai dettagli e alla qualità si riflette nel modo in cui l’azienda ha concepito l’R2 e l’R3, rendendoli invitanti e accessibili senza compromettere il loro fascino e unicità.
L’R2 condividerà una piattaforma tecnologica di seconda generazione con i modelli R1, che sono stati recentemente aggiornati per migliorare la loro gestibilità e per facilitare futuri aggiornamenti. Questa piattaforma innovativa è progettata per integrare le unità di controllo elettronico (ECU), riducendo la complessità e aumentando l’affidabilità. Rivian ha collaborato con il gruppo Volkswagen per sviluppare questa tecnologia, il che offre nuove opportunità di approvvigionamento e ottimizzazione dei costi, un aspetto fondamentale in un mercato competitivo come quello europeo.
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Bici sempre più sicure con questo nuovo dispositivo: mai più pericoli per i ciclisti
Ti piace andare in bici, ma in alcune situazioni non ti senti particolarmente al sicuro? Ecco il nuovo dispositivo che ti farà stare sempre tranquillo.
Sono tantissime le persone che si spostano in bicicletta, in città o al di fuori dei centri urbani, ogni giorno. Un mezzo di trasporto ecologico e che permette all’utente stradale di spostarsi facendo anche attività fisica. Negli ultimi anni, oltre alle bici classiche, sono arrivate sul mercato anche le moderne e-bike, vale a dire delle bici a pedalata assistita. Si tratta di bici elettriche con le quali sarà possibile affrontare anche le salite o percorsi maggiormente complicati, facendo uno sforzo minore rispetto a quello fatto con le bici tradizionali.
Chi va in bici cerca sempre di pedalare occupando le varie piste ciclabili predisposte presso ogni comune del nostro Paese. Non sempre, però, sarà possibile sfruttare questi percorsi, a causa di una effettiva mancanza di essi in determinati punti. Ecco, dunque, che i ciclisti occuperanno la sede stradale insieme alle auto, alle moto e agli altri mezzi motorizzati.
Controllare la pressione delle gomme, avere luci funzionanti, indossare il casco e rispettare sempre il Codice della Strada sono solo alcuni dei tanti consigli che si danno ai ciclisti per viaggiare in sicurezza a bordo della propria bici. Inoltre, sarà indispensabile muoversi sempre in fila indiana, nel caso in cui ci si dovesse spostare in coppia o in gruppo. Nelle prossime righe, però, vogliamo parlare di un nuovo incredibile sistema che consentirà, da qui in avanti, ai ciclisti di viaggiare in completa sicurezza su ogni strada. Ecco tutti i dettagli in merito.
Aumenta la sicurezza in bici: cosa permette di fare il nuovo sistema progettato
Lezyne è il marchio leader sul mercato per quanto concerne le luci da bici. E di recente il marchio ha avuto il merito di introdurre sul mercato un nuovo incredibile sistema di sicurezza integrato. Ci riferiamo al Radar React System, un dispositivo di luci che integra la tecnologia radar. Di cosa si tratta nello specifico?

Tale sistema consente di rendere maggiormente visibile la persona in bici, ma non solo. La Radar Drive posteriore e la React Drive anteriore consentono al ciclista di rilevare le vetture in avvicinamento fino a una distanza di ben 150 metri. In pratica, il ciclista potrà attivare questo sistema – consigliato maggiormente sulle strade extraurbane – e avere in tempo reale avvisi visivi e sonori
In pratica, avrà sempre la situazione sotto controllo. Nel dettaglio, questo sistema consentirà alla luce anteriore e a quella posteriore di dialogare fra loro e di rilevare i veicoli nelle vicinanze.
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La Ferrari segreta di Niki Lauda: perché se ne parla soltanto dopo anni
Il grande campione Niki Lauda aveva una Ferrari molto speciale ma ne parliamo solo dopo decenni. Tutto emerge solo dopo tanto tempo.
Poche figure del mondo del motorsport sono riconoscibili per tutti gli appassionati di motori, anche chi non ha mai visto un singolo gran premio di Formula Uno come quella di Niki Lauda. Il celebre pilota svizzero che vinse ben 3 titoli mondiali, 2 in Ferrari ed 1 in McLaren quasi un decennio dopo, è ancora oggi ricordato come una figura polarizzante del mondo delle corse.
Nato in Austria da una famiglia molto ricca che non sembrava appoggiare il suo sogno di correre in Formula Uno, Lauda si sarebbe imposto in questo mondo complicato grazie ad uno stile di guida accorto, preciso al millimetro e molto pulito, tanto da essere ricordato come uno dei piloti più sensibili alle minime modifiche dell’auto della storia. L’esatto contrario del suo rivale James Hunt che riuscì a batterlo nell’anno del terribile rogo del Nurgburging in cui l’austriaco si ferì, rischiando la vita e portando per sempre su di se il segno di gravi ustioni.
Tra Lauda ed Hunt si creò una leggendaria rivalità, commemorata anche nel film Rush di cui Lauda supervisionò alcune fasi relative alla caratterizzazione del suo personaggio per fedeltà storica anni prima di spegnersi, che è solo uno dei tanti capitoli eccitanti della storia di questo pilota. Ma cosa guidava un pilota come Lauda fuori dal box? Bene, rimase sempre molto legato a Ferrari, anche negli anni passati in McLaren, a quanto pare.
Niki Lauda, l’italiana che ci ha tenuto segreta!
Quando Lauda approdò in Ferrari nel 1974, la casa di Maranello fece di tutto per farlo sentire a casa, arrivando a regalargli quella che all’epoca, era la loro automobile più innovativa. Si tratta di una bellissima Ferrari 365 GT4 2+2, una delle poche auto a quattro posti del Cavallino Rampante. Costruita a cavallo tra il 1972 ed il 1976, si basava sul portentoso motore V12 da 340 cavalli. Superava “a malapena” i 245 chilometri orari, pochi per oggi ma moltissimi per l’epoca specie per un’automobile con quattro posti e una tonnellata e mezzo di peso netto.

Prodotta in appena 524 unità e nata dal leggendario tratto di Pininfarina, la 365 GT4 è un’auto rara che può facilmente valere centinaia di migliaia di dollari, oggi come oggi, figuriamoci la numero 17517 costruita a posta per Lauda e rimasta di proprietà prima del pilota e, dopo la sua scomparsa, della sua famiglia fino ad oggi. La vettura va all’asta su RM Sotheby’s con la previsione di essere venduta ad almeno 220.000 $ ai collezionisti.
La vettura venne riverniciata in rosso fuoco ma in origine, era color grigio metallizzato. Si narra che fu il compagno di team di Lauda, Clay Regazzoni, a suggerire a Maranello di fargli questo bel regalo. Non sorprende che l’auto non sia stata mai ostentata dal pilota che pure l’ha utilizzata moltissimo durante gli anni d’oro in cui correva: Lauda è sempre stato un uomo quadrato e discreto, lontano dal circo dei media e dei social network. Un pilota di altri tempi, ci verrebbe da dire con un pizzico di rimpianto.
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Sconto del 50% sull’auto Stellantis del momento: promo scabrosa, ma devi affrettarti
Gli sconti sulle automobili sono sempre attraenti, ma quello che riguarda quest’auto targata Stellantis è davvero impressionante.
Acquistare un’automobile nel 2025 non è affatto semplice, specialmente per un o una potenziale acquirente appartenente al ceto medio-basso e con un ISEE inferiore a una certa soglia. Tuttavia, per fortuna ci sono molti sconti interessanti da valutare, considerare e ai quali attingere eventualmente.
Uno in particolare, che ha lasciato veramente a bocca aperta un sacco di persone nelle ultime ore e che riguarda una delle automobili più apprezzate del momento fra quelle realizzate da Stellantis.
All’interno di questo articolo parleremo proprio di questo modello in particolare, anche considerando il fatto che lo sconto al quale facciamo riferimento prevede un abbassamento del prezzo del 50%. Impressionante, no? Beh, detto questo non ci resta altro da fare che approfondire i dettagli di quello che è uno sconto veramente notevole e da non lasciarsi scappare.
Maxi sconto auto Stellantis: fino al 50%
La vettura alla quale ci riferiamo è la nuova Lancia Ypsilon elettrica, un modello lanciato sul mercato da tempo e su cui il Gruppo Stellantis punta veramente alla grande. Ricordiamo che l’azienda viene da una crisi di vendite notevole a cavallo tra il 2024 e il 2025. L’obiettivo è migliorare i numeri del brand, ma anche rilanciare sul mercato delle quattro ruote la Lancia. Purtroppo al momento sembra che le vendite di quest’auto non siano state chissà quanto convincenti, anche se l’ultima proposta messa in atto da John Elkann e colleghi è a dir poco interessante.

Parliamo davvero di una maxi promozione, visto e considerato che dal prezzo di vendita di oltre 34.000 euro, grazie a una miscela di sconti che agevola l’acquisto della stessa auto, porta il prezzo a 16.740 euro: praticamente la metà. Ma com’è possibile raggiungere una cifra così tanto al ribasso? I nuovi incentivi statali hanno dato certamente una grande mano in questo senso, ma non è la sola motivazione che ha portato a questo risultato. Oltre agli 11.000 euro risparmiabili per chi ha un ISEE inferiore ai 30.000€, c’è da considerare anche lo sconto del concessionario, che si attesta sui 7.430€.
Praticamente, fra una cosa e un’altra, è possibile ottenere fino a una promozione di 18.000€ per un’auto sostanzialmente di ultima generazione. Se il vostro ISEE si attesta fra 30 e 40.000€, invece, lo sconto è di circa 16.000€. Numeri in ogni caso notevoli e considerevoli. Tuttavia, non durerà per sempre la maxi promozione di Stellantis; è infatti valida fino al 30 settembre 2025, fino a quel momento ci sarà la possiiblità per molti potenziali clienti di effettuare un acquisto ultra scontato.
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