Monthly Archives: Marzo 2015

Red Bull RB11: la livrea definitiva per il Mondiale F1 2015

La Red Bull RB11 che parteciperà al Mondiale F1 2015 ha già disputato i test di Jerez e Barcellona ma solo oggi ha mostrato al mondo la sua livrea definitiva, caratterizzata da una maggiore rilevanza data al colore viola dello sponsor principale Infiniti.La monoposto austriaca – vicecampionessa iridata 2014 – monterà motori Renault anche quest’anno e affronterà la stagione con l’australiano Daniel Ricciardo e con il russo Daniil Kvyat.La Red Bull in F1 ha portato a casa tra il 2010 e il 2013 quattro Mondiali Piloti con Sebastian Vettel e quattro titoli Costruttori. Daniel Ricciardo – nato l’1 luglio 1989 a Perth (Australia) – ha corso 69 GP conquistando il 3° posto nel campionato 2014, tre vittorie, una pole position e 8 podi. Il suo compagno di scuderia Daniil Kvyat – nato il 26 aprile 1994 a Ufa (Russia) – ha chiuso il Mondiale 2014 al 15° posto disputando 19 GP e ottenendo come miglior risultato una 9° piazza in tre occasioni (Australia, Gran Bretagna e Belgio).

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F1 2015: il punto dopo gli ultimi test di Barcellona

Gli ultimi test di Barcellona prima dell’inizio del Mondiale F1 2015 hanno mostrato una Mercedes mostruosamente veloce, una Williams in una forma strepitosa e una Ferrari che può puntare a qualche vittoria stagionale.La Red Bull (che in questi giorni non si è preoccupata di “cercare il tempo”) ha percorso molti chilometri (una buona notizia per quanto riguarda l’affidabilità dei motori Renault) mentre la McLaren è sempre più in crisi di affidabilità e prestazioni.F1 2015 – Gli ultimi test di Barcellona in cinque punti1) Una cosa è certa: la Ferrari di quest’anno farà meglio del 2014. L’affidabilità è buona e anche la velocità pare interessante. A Maranello sono ottimisti, noi anche: la SF15-T non è una monoposto da titolo ma può tranquillamente ambire alla frequentazione assidua del podio.2) Il tempo migliore in assoluto fatto registrare a Barcellona – 1:22.792 – è arrivato da una Mercedes e più precisamente è stato ottenuto venerdì scorso da Nico Rosberg. La cosa più impressionante è che questo risultato è arrivato con pneumatici soft e non con le più performanti gomme supersoft. Insomma, anche nel 2015 la Stella è destinata a dominare in F1.3) La Sauber non può certo ambire alla “top 5” ma ha tutte le carte in regola per essere la sesta forza del Mondiale 2015. Non tanto per i tempi interessanti fatti vedere in Spagna (sono capaci tutti con le supersoft), quanto piuttosto per i molti chilometri percorsi dai due piloti (Marcus Ericsson e Felipe Nasr). La scuderia elvetica può approfittare della crisi attuale della McLaren per conquistare punti preziosi nei primi GP.4) La Williams – leggermente più affidabile della Mercedes – sicuramente vincerà almeno un Gran Premio quest’anno (magari proprio al debutto in Australia?). Ha ottenuto i migliori tempi giovedì e oggi e solo le monoposto della Stella sembrano essere più performanti.5) Grazie al nuovo motore Mercedes la Lotus ha convinto nei test prima del Mondiale F1 2015: la nota dolente arriva dai troppi incidenti di Pastor Maldonado.F1 2015 – TEST BARCELLONA 2 – I TEMPIGiorno 1
1 Felipe Massa (Williams)  1:23.500
2 Marcus Ericsson (Sauber)  1:24.276
3 Lewis Hamilton (Mercedes) 1:24.861
4 Daniil Kvyat (Red Bull)  1:25.9475 Romain Grosjean (Lotus)  1:26.177Giorno 2
1 Nico Rosberg (Mercedes)  1:22.792
2 Valtteri Bottas (Williams)  1:23.995
3 Felipe Nasr (Sauber)   1:24.071
4 Sebastian Vettel (Ferrari)  1:25.3395 Jenson Button (McLaren)  1:25.590Giorno 3
1 Lewis Hamilton (Mercedes) 1:23.022
2 Felipe Massa (Williams)  1:23.262
3 Kimi Räikkönen (Ferrari)  1:23.276
4 Carlos Sainz Jr. (Toro Rosso) 1:24.1915 Romain Grosjean (Lotus)  1:24.200Giorno 4
1 Valtteri Bottas (Williams)  1:23.063
2 Sebastian Vettel (Ferrari)  1:23.469
3 Felipe Nasr (Sauber)   1:24.023
4 Max Verstappen (Toro Rosso) 1:24.5275 Daniel Ricciardo (Red Bull) 1:24.638

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F1 2015: il punto dopo i primi test di Barcellona

I primi test di Barcellona di F1 hanno dato molte indicazioni utili in vista del Mondiale 2015 anche se l’incidente a Fernando Alonso di ieri ha fatto passare in secondo piano le prestazioni mostrate dalle monoposto in Spagna.Contrariamente a quanto visto a inizio febbraio a Jerez le “big” si sono esposte un po’ di più: Ferrari, Mercedes e Red Bull (rigorosamente in ordine alfabetico) hanno mostrato ottime cose e anche la Williams (ancora un po’ nascosta ma molto affidabile) ci è piaciuta. Grosse delusioni, invece, continuano ad arrivare dalla McLaren: tempi poco interessanti e pochi chilometri percorsi.F1 2015 – I primi test di Barcellona in cinque punti1) La Ferrari ha convinto a Barcellona ma meno che a Jerez: scarsa affidabilità nel quarto giorno e tempi alti con le gomme medie. La monoposto di Maranello resta però quella che ha fatto più passi in avanti rispetto allo scorso anno.2) Anche in Catalogna la Sauber ha fatto registrare tempi eccellenti ma è facile farlo con pneumatici supersoft. Bastano le gomme soft per ridimensionare le ambizioni della vettura elvetica (oltretutto non molto affidabile): tanto fumo e poco arrosto.3) La Mercedes è la squadra da battere: non ha mai ottenuto i tempi migliori nelle singole sessioni ma è stata velocissima con le gomme medie (meno performanti delle supersoft usate dai team che hanno cercato la prestazione secca). Oltretutto il team tedesco ha percorso molti chilometri.4) Miglior tempo in tre sessioni su quattro e buone prestazioni anche con pneumatici meno performanti: la Lotus sembra molto più in forma rispetto all’anno scorso (ci vuole poco…) grazie soprattutto al motore Mercedes.5) Il miglior tempo ottenuto da Daniel Ricciardo con le gomme soft nella seconda giornata di test a Barcellona è un’ottima notizia per la Red Bull (prima candidata al ruolo di anti-Mercedes e ancora in attesa di svelare la propria livrea). Daniil Kvyat pare invece ancora troppo acerbo per un team così importante.F1 2015 – TEST BARCELLONA 1 – I TEMPIGiorno 1
1 Pastor Maldonado (Lotus)  1:25.011
2 Kimi Räikkönen (Ferrari)  1:25.167
3 Daniel Ricciardo (Red Bull) 1:25.547
4 Sergio Pérez (Force India)  1:26.6365 Felipe Nasr (Sauber)   1:27.307Giorno 2
1 Daniel Ricciardo (Red Bull) 1:24.574
2 Kimi Räikkönen (Ferrari)  1:24.584
3 Felipe Massa (Williams)  1:24.672
4 Sergio Pérez (Force India)  1:24.7025 Lewis Hamilton (Mercedes) 1:24.923Giorno 3
1 Pastor Maldonado (Lotus)  1:24.348
2 Max Verstappen (Toro Rosso) 1:24.739
3 Lewis Hamilton (Mercedes) 1:26.076
4 Marcus Ericsson (Sauber)  1:26.3405 Sebastian Vettel (Ferrari)  1:26.407Giorno 4
1 Romain Grosjean (Lotus)  1:24.067
2 Nico Rosberg (Mercedes)  1:24.321
3 Daniil Kvyat (Red Bull)  1:24.941
4 Felipe Nasr (Sauber)   1:24.9565 Valtteri Bottas (Williams)  1:25.345

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F1, Alonso e l’incidente a Barcellona: cosa sappiamo (e cosa non sappiamo)

In occasione dell’incidente di Fernando Alonso a Barcellona durante i test di F1 di ieri abbiamo sentito di tutto ma in realtà sono ben poche le cose certe che sappiamo.Per fare un po’ più di chiarezza dando un’informazione più completa possibile abbiamo quindi deciso di privilegiare le notizie vere sull’accaduto relegando in secondo piano tutte le ipotesi che si sono succedute.Cosa sappiamo dell’incidente di Fernando Alonso a Barcellona?Fernando Alonso è uscito di pistaAlle 12:35 di domenica 22 febbraio 2015 – quarto giorno di test di F1 a Barcellona – Fernando Alonso è uscito di pista sbattendo verso l’interno all’uscita della curva 3.Fernando Alonso non stava andando veloceSebastian Vettel è stato l’unico pilota ad aver assistito all’incidente visto che si trovava dietro ad Alonso: ha dichiarato che il driver spagnolo della McLaren non stava superando i 150 km/h, si è spostato verso destra e ha urtato lateralmente il muro per due volte.L’urto è stato superiore a 15 GIn occasione dell’incidente Fernando Alonso ha subito una decelerazione di oltre 15G, come dimostra la spia accesa sulla sua McLaren. La procedura per urti di questo tipo (anche se in questo caso la monoposto non ha subito danni gravi) prevede per il pilota il trasferimento al centro medico del circuito per accertamenti.Fernando Alonso è svenuto nell’abitacoloI primi soccorritori hanno trovato Fernando Alonso privo di conoscenza nell’abitacolo.Fernando Alonso è stato sedato dopo il risveglioQuando i soccorritori hanno tolto il casco a Fernando Alonso il driver iberico si è svegliato ed è stato necessario sedarlo visto che era particolarmente agitato.Alonso è stato portato in ospedale e lì ha trascorso tutta la notteDopo la visita al centro medico del circuito di Barcellona Fernando Alonso è stato trasferito in elicottero all’ospedale General de Catalunya. Ha trascorso la notte nel nosocomio iberico.La Tac ha dato esito negativoIl risultato della Tac su Fernando Alonso è stato comunicato dalla McLaren.Cosa non sappiamo dell’incidente di Fernando Alonso a Barcellona?Quando è svenuto Fernando Alonso?Fernando Alonso dovrebbe aver perso conoscenza dopo l’impatto: i testimoni presenti sul circuito di Barcellona hanno visto che il pilota spagnolo a bassa velocità ha cercato di “posteggiare” la sua McLaren nella via di fuga.Qual è stata la causa dell’incidente?Nessuno lo sa: la McLaren è stata molto criptica a riguardo visto che ha parlato di un semplice incidente senza dare altre spiegazioni.Fernando Alonso ha preso una scossa dovuta all’Ers o all’impianto elettrico?Molti mezzi di informazione hanno ipotizzato che sia stata una scossa proveniente dall’Ers o dall’impianto elettrico la causa dell’incidente di Fernando Alonso. Va detto, però, che all’interno dell’abitacolo il pilota è completamente isolato e la scossa potrebbe arrivare solo in caso di contatto di una parte del corpo del driver con la terra. La smentita è arrivata anche dai tecnici della Magneti Marelli e dalla FIA (Federazione Internazionale dell’Automobile).Quante volte Fernando Alonso ha perso conoscenza?Alcune fonti parlano di tre perdite di conoscenza: l’unico svenimento certo è quello avvenuto in occasione dell’incidente.Fernando Alonso resterà anche oggi in ospedale?Probabile: Luis Garcia Abad – manager di Fernando Alonso – non lo ha escluso.

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La F1 del futuro secondo Ferrari

Le monoposto di F1 del futuro saranno più belle e più aggressive: è questo il desiderio della Ferrari. Il Centro Stile del Cavallino, in collaborazione con i tecnici della Scuderia di Maranello, ha realizzato una concept non solo tecnologicamente avanzata ma anche sexy.Vi piace questo esercizio di stile? La Ferrari aspetta solo la vostra opinione: per esprimerla basta collegarsi al sito f1concept.ferrari.com o usare l’hashtag su Twitter #ferrarif1concept.

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Mercedes C 180 Station Wagon by Väth

Il preparatore tedesco Väth dota la station wagon della Stella, la Mercedes C 180 Station Wagon, di un body-kit denominato V18.La familiare tedesca si trasforma così in una sportiva dal carattere aggressivo.Il look viene “pompato” grazie allo splitter anteriore, allo Spoiler posteriore e a un inedito Estrattore d’aria posteriore – tutto rigorosamente in Carbonio.Il retrotreno è dominato, poi, dal nuovo impianto di scarico sportivo a quattro vie, realizzato in acciaio inox.Il tuning estetico viene poi coronato da un set di quattro cerchi in lega neri da 20 pollici.Upgrade meccanico per il 1.6 a benzinaMa Väth pensa anche a potenziare la parte meccanica della Mercedes C 180 Station Wagon portando il 1.6 turbo a benzina a 92 CV e 300 Nm di potenza (dai 156 CV e 250 Nm originali).Anche al livello di chassis ci sono delle novità: l’assetto è stato ribassato di 30 mm mentre per quanto riguarda l’abitacolo le novità riguardano i nuovi tappetini in velluto nero e una inedita pedaliera in alluminio.

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Aygo e iQ, la storia delle citycar Toyota

Dieci anni fa sbarcavano per la prima volta in Europa le citycar Toyota: dal 2005 ad oggi le “baby” giapponesi hanno conquistato gli automobilisti del Vecchio Continente grazie ad un design frizzante, ad una buona affidabilità e a contenuti di alto livello per il segmento.Il modello attualmente in listino – la seconda generazione della Aygo – viene lanciato al Salone di Ginevra del 2014: gemella della Citroën C1 e della Peugeot 108, si distingue per uno stile più aggressivo caratterizzato da forme spigolose. L’unico motore disponibile è un 1.0 tre cilindri a benzina da 69 CV. Scopriamo insieme la storia delle altre vetture da città del marchio nipponico.Toyota Aygo prima generazione (2005)La prima generazione della Toyota Aygo vede la luce al Salone di Ginevra del 2005 grazie ad un accordo della Casa asiatica con Citroën (che realizza la sorella C1) e Peugeot (107). Dentro e sotto la pelle le tre vetture sono identiche mentre all’esterno la “jap” si differenzia soprattutto nel frontale più ricercato e nei gruppi ottici posteriori tondeggianti anziché triangolari.Il motore al lancio è un 1.0 tre cilindri a benzina da 69 CV, affiancato l’anno seguente da un 1.4 turbodiesel da 54 CV che sparisce dalle scene nel 2009. Nello stesso anno arriva un leggero restyling che coinvolge il paraurti anteriore e i gruppi ottici posteriori mentre risale al 2012 il lifting più importante (mascherina completamente rivista con luci diurne a LED).Toyota iQ (2009)La Toyota iQ – presentata al Salone di Ginevra del 2008 e commercializzata in Italia dal 2009 – è una delle citycar più rivoluzionarie di sempre. Creata per sfidare la Smart fortwo, ha una gamma motori composta da due unità a benzina (1.0 da 68 CV e 1.3 da 99 CV) e si distingue per le dimensioni esterne leggermente più ingombranti (2,99 metri di lunghezza) e per la possibilità di accogliere quattro passeggeri.In realtà si tratta di tre posti più uno per bambini visto che l’unico sedile dietro accessibile da un adulto è quello situato dietro al passeggero anteriore (più avanzato rispetto al guidatore) grazie ad una plancia essenziale, ma tutt’altro che spartana, che lascia molto spazio nella zona delle gambe.

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Lotus Elise 20th Anniversary Special Edition

Lotus festeggia i 20 anni della Elise (32mila esemplari venduti) svelando la Lotus Elise 20th Anniversary Special Edition, una versione speciale nata dalla base della Elise S Club Racer. Più leggera di 10 kgLotus Elise 20th Anniversary Special Edition è caratterizzata da finiture particolari ed esclusive. Spiccano i cerchi in lega forgiati, una nuova consolle centrale e sedili più leggeri, disponibili in pelle o Alcantara. Completano il quadro elementi in nero opaco per gli specchietti, per il terminale di scarico e per i rollbar. La Lotus Elise 20th Anniversary Special Edition è molto leggera, il suo peso è di 914 chilogrammi, ben 10 kg in meno rispetto alla Lotus Elise S.Motore 1.8 da 220 CVE se a questo ci aggiungi un 1.8 sovralimentato da 220 CV e 250 Nm di coppia massima abbinato al cambio manuale a sei marce, il divertimento è assicurato.D’altronde i numeri non mentono: Lotus Elise 20th Anniversary Special Edition è così in grado si toccare i 237 km/h di velocità max, accelerando da 0 a 100 km/h in 4.6 secondi. I consumi si attestano intorno ai 5.9l/100km.Lotus Elise 20th Anniversary Special Edition sarà commercializzata in Inghilterra a 39.900 Sterline (55.200 euro al cambio attuale).


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Ford Mustang: la Pony Car scatena la febbre yankee in Italia

Dopo 50 anni dalla sua nascita una delle auto più popolari al mondo, la Ford Mustang sbarca in Europa e nel vecchio continente fa subito il boom. Ford ha comunicato che a poche settimane dal lancio online la pony car ex-oltreoceano ha già attirato più di 500.000 persone nel configuratore della pagina web.Motore 2.3 EcoBoost?Non poi così scontato…Delle configurazioni Mustang 2015 generate on-line in tutta Europa, metà sono state equipaggiate con la motorizzazione EcoBoost 2.3 e metà sono state dotate di V8 5.0. La preferenza per quanto riguarda la trasmissione è invece ricaduta sul cambio manuale (65%), mentre i colori più scelti sono stati il New York Black e il San Francisco Red.Leggermente diversa, invece, la tendenza in Italia dove delle 50.000 configurazioni effettuate sul sito Ford.it, il 60% ha scelto il 2.3 EcoBoost da 314 CV, per ovvi motivi fiscali, mentre rimane invariata la tendenza per la trasmissione, preferita quella manuale, e per le colorazioni in Nero e Rosso.L’auto “attesa da una vita”“L’entusiasmo generato on-line dalla Mustang è l’effetto più immediato di un’attesa durata 50 anni”, ha dichiarato Roelant de Waard, Vice Presidente Marketing, Vendite e Assistenza, di Ford Europa. “Per alcuni dei nostri clienti europei, la Mustang è l’auto che hanno aspettato una vita intera”.Motori ed equipaggiamentoLa Ford Mustang 2015 in Italia sarà disponibile in 10 diverse colorazioni, nelle due versioni ‘fastback‘ e ‘convertible‘, con motore EcoBoost 2.3 da 314 cavalli o V8 5.0 da 418 cavalli. E‘ dotata, di serie, di cerchi in lega da 19 pollici, sospensioni, assetto e impianto frenante sportivi, fari anteriori HID, fari posteriori a LED e diffusore posteriore. All’interno trovano posto il clima dual-zone e il sistema di connettività e comandi vocali avanzati SYNC 2, con schermo touch da 8 pollici.PrezziI prezzi della Ford Mustang 2015 fastback con il cambio manuale partono da 36.000 euro per la motorizzazione 2.3 EcoBoost, per il cambio automatico occorre aggiungere 2.000 euro mentre la cabrio costa 4.000 in più. Per chi volesse, infine, la motorizzazione top di gamma 5.0 da 418 CV, i prezzi partono da 41.000 euro.


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Ford Mustang: la Pony Car scatena la febbre yankee in Italia

Dopo 50 anni dalla sua nascita una delle auto più popolari al mondo, la Ford Mustang sbarca in Europa e nel vecchio continente fa subito il boom. Ford ha comunicato che a poche settimane dal lancio online la pony car ex-oltreoceano ha già attirato più di 500.000 persone nel configuratore della pagina web.Motore 2.3 EcoBoost?Non poi così scontato…Delle configurazioni Mustang 2015 generate on-line in tutta Europa, metà sono state equipaggiate con la motorizzazione EcoBoost 2.3 e metà sono state dotate di V8 5.0. La preferenza per quanto riguarda la trasmissione è invece ricaduta sul cambio manuale (65%), mentre i colori più scelti sono stati il New York Black e il San Francisco Red.Leggermente diversa, invece, la tendenza in Italia dove delle 50.000 configurazioni effettuate sul sito Ford.it, il 60% ha scelto il 2.3 EcoBoost da 314 CV, per ovvi motivi fiscali, mentre rimane invariata la tendenza per la trasmissione, preferita quella manuale, e per le colorazioni in Nero e Rosso.L’auto “attesa da una vita”“L’entusiasmo generato on-line dalla Mustang è l’effetto più immediato di un’attesa durata 50 anni”, ha dichiarato Roelant de Waard, Vice Presidente Marketing, Vendite e Assistenza, di Ford Europa. “Per alcuni dei nostri clienti europei, la Mustang è l’auto che hanno aspettato una vita intera”.Motori ed equipaggiamentoLa Ford Mustang 2015 in Italia sarà disponibile in 10 diverse colorazioni, nelle due versioni ‘fastback‘ e ‘convertible‘, con motore EcoBoost 2.3 da 314 cavalli o V8 5.0 da 418 cavalli. E‘ dotata, di serie, di cerchi in lega da 19 pollici, sospensioni, assetto e impianto frenante sportivi, fari anteriori HID, fari posteriori a LED e diffusore posteriore. All’interno trovano posto il clima dual-zone e il sistema di connettività e comandi vocali avanzati SYNC 2, con schermo touch da 8 pollici.PrezziI prezzi della Ford Mustang 2015 fastback con il cambio manuale partono da 36.000 euro per la motorizzazione 2.3 EcoBoost, per il cambio automatico occorre aggiungere 2.000 euro mentre la cabrio costa 4.000 in più. Per chi volesse, infine, la motorizzazione top di gamma 5.0 da 418 CV, i prezzi partono da 41.000 euro.


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