Valentino Rossi al Rally di Monza “prepara il futuro” sulle quattro ruote


L’ha vinto nuovamente Valentino Rossi il Rally di Monza al termine di un weekend ricco di emozioni. Già nel sabato delle prime libere il nove volte campione del mondo aveva occupato la testa della classifica, ma la vittoria era difficile da pronosticare dopo la penalità inflittagli di 10 secondi nella PS8.
Il più spettacolare che ho corso
“È stato uno dei Rally di Monza più combattuti e spettacolari che ho corso. Sfortunatamente abbiamo fatto qualche piccolo errore, quello del peso dell’auto ci è costato una penalità in termini di crono. Ma poi ho spinto al massimo e dato tutto. Sono molto soddisfatto del risultato e nel fine settimana che dà il via alle vacanze di Natale questo evento ha una atmosfera fantastica. È stato bello competere e condividere questo momento con Uccio, Davide Brivio e Luca (Marini, ndr) alla sua prima qui. È stato veloce e credo che gli sia piaciuto”, ha dichiarato Vale.
Cairoli è finito al quarto posto
Il Rally di Monza si è concluso in modo avvincente e spettacolare e ha visto il trionfo della squadra composta da Valentino Rossi e Carlo Cassina al volante della Ford Fiesta colorata Monster. Dietro al binomio Rossi – Cassina, Thierry Neuville – Andrea Mikkelsen (Hyundai) e terzi Marco Bonanomi – Gigi Pirollo (Citroen DS3). Giù dal podio ma vicino, Tony Cairoli. Il pluricampione del mondo di cross, che anche nel primo giorno aveva fatto bene, è arrivato quarto in coppia con il navigatore Danilo Fappani.
Il futuro di Rossi sulle quattro ruote
Continua, dunque, la “love story” a distanza tra Valentino Rossi e le automobili. Ogni anno il pesarese partecipa a questa manifestazione con estremo piacere, consapevole che presto, quando lascerà le moto, si dedicherà prevalentemente alle quattro ruote, come tra l’altro ha ribadito recentemente durante un’intervista a Radio Deejay.
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Bentley Continental GT First Edition














La nuova generazione della Bentley Continental GT arriva sul mercato e lo fa con la versione First Edition, un’edizione speciale sviluppata da Mulliner, il dipartimento ‘speciali’ della Casa britannica.
Come se la nuova gran turismo targata Bentley non fosse abbastanza esclusiva, il costruttore d’Oltremanica ha deciso di farla debuttare sui mercati con questa First Edition caratterizzata dal massimo lusso e da un equipaggiamento extra.
Di serie ha infatti in dotazione molte delle opzioni di personalizzazione del catalogo Bentley come la pelle di massima qualità che ricopre i sedili, i pannelli delle portiere e la plancia. Ma la trama a rombi che appare in qualche zona dell’abitacolo è esclusiva di questa First Edition. La zona della plancia, poi, viene proposta con quattro diversi tipi dir rifiniture: Tamo Ash, Liquid Amber, Dark Stained Madrona y Dark Fiddleback Eucalyptus–, sempre in combinazione con la tinta Grand Black, esclusiva anch’essa della Continental GT First Edition.
In dotazione anche il sistema Bentley Rotating Display, una strumentazione totalmente digitale che può essere configurata con tre diversi design. Mulliner ha incluso inoltre una pedaliera in lega perforata, diversi loghi dell’edizione speciale sia nell’abitacolo che sulla carrozzeria e cerchi esclusivi da 22 pollici di diametro, proposti in diverse rifiniture e realizzati a mano. Non mancano, sempre di serie, i pacchetti City e Touring che aggiungono il sistema Park Assist, l’allerta di pedoni sulla carreggiata e il riconoscimento della segnaletica stradale. L’impianto stereo, come optional più essere affidato allo specialista Bang & Olufsen o a Naim.
Sotto il cofano della Bentley Continental GT First Edition pulsa il noto W12 6.0 biturbo da 635 CV di potenza e 900 Nm di coppia accoppiato al cambio automatico a otto rapporti e alla trazione integrale.
Bentley Continental GT 2018: la Terza generazione a Francoforte
La granturismo 2+2 sotto i riflettori della kermesse tedesca
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Mercato moto e scooter novembre 2017: +4,2

Continua a crescere positivamente (+4,2%) il mercato delle due ruote in Italia. I dati relativi alle immatricolazioni di novembre ci raccontano di un +5,8% realizzato dalle moto rispetto allo stesso mese dello scorso anno e un +3,2 degli scooter. Da gennaio a novembre 2017 sono stati immatricolati 199.637 veicoli, con un incremento del +7,8% rispetto ai primi 11 mesi dell’anno scorso. Gli scooter totalizzano 119.018 unità, con un progresso del +5,4%, mentre le moto raggiungono 80.619 unità con un aumento pari al +11,5%. I “cinquantini” da gennaio a novembre consuntivano 22.178 registrazioni con un +1,4%, rispetto al 2016.
“L’anno in corso si avvia a una chiusura con risultati soddisfacenti per tutte le 2 ruote a motore. Complessivamente saranno venduti oltre 10.000 veicoli in più dell’anno scorso. Il quadro economico aiuta con indici positivi sia per la produzione industriale che per gli ordini. L’aumento della fiducia rilancia sia i consumi sia gli investimenti e il moderato aumento dell’occupazione sostiene il reddito disponibile delle famiglie. Le uniche incertezze sull’immediato futuro riguardano la sfera politica” – dichiara Corrado Capelli, Presidente di Confindustria ANCMA (Associazione Nazionale Ciclo Motociclo Accessori). “Lo straordinario successo di EICMA, con nuovi record in termini di pubblico ed espositori, provenienti da 42 Paesi, testimonia il rinnovato interesse per moto e scooter. Significativo anche l’entusiasmo registrato nei più giovani che comprano e premiano i veicoli entry level e costituiscono una garanzia per lo sviluppo futuro. Le oltre 150 novità di modelli presentati non mancheranno di stimolare il mercato nel 2018 ampliando il target dei motociclisti”.
A novembre la moto più venduta è stata la Honda Africa Twin con 103 unità commercializzate, mentre la regina che detiene il primato nella classifica complessiva del 2017, BMW R 1200 GS, ha totalizzato 88 unità. Tra gli scooter continua il dominio della famiglia SH e si registra una buona performance della Honda XADV.
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Svelata la nuova livrea della Sauber














Dopo l’annuncio della partnership tra Alfa Romeo e il team svizzero di Formula 1 Sauber è stata presentata la nuova livrea della monoposto che si schiererà nella griglia di partenza del Campionato di Formula 1 2018.
In qualità di title sponsor il marchio del Biscione apparirà in bella vista sulla carrozzeria della monoposto Sauber, motorizzata con la power unit Ferrari. L’accordo prevede inoltre una cooperazione strategica, commerciale e tecnologica in tutte le possibili aree di sviluppo, anche attraverso la condivisione di ingegneri e personale tecnico specializzato.
“L’accordo con Sauber F1 Team – ha spiegato Sergio Marchionne, AD di FCA – è un passo significativo nella ricostruzione del brand Alfa Romeo che, tornando in Formula 1 dopo un’assenza dalle corse di oltre 30 anni, restituisce al campionato uno dei marchi che hanno fatto la storia di questo sport, andando ad aggiungersi ad altre importanti aziende automobilistiche che partecipano alla Formula 1. Il brand stesso, inoltre, potrà beneficiare dello scambio tecnico e strategico con un partner di esperienza indiscussa come Sauber F1 Team e gli ingegneri e i tecnici dell’Alfa Romeo, che hanno già dato prova delle loro capacità con la progettazione dei nuovi modelli Giulia e Stelvio, potranno ulteriormente ampliare la loro esperienza portando al Team competenze tecniche di assoluta avanguardia. Contemporaneamente, tutti gli appassionati di Alfa Romeo potranno di nuovo tifare per un costruttore di automobili che è determinato a scrivere un nuovo capitolo della sua unica e leggendaria storia sportiva“.
No, la Sauber F1 non monterà motori Alfa Romeo nel 2018
Contrariamente a quanto pubblicato da numerose testate la Sauber non monterà motori Alfa Romeo nel 2018. La Casa del Biscione sarà title sponsor della scuderia svizzera (Alfa Romeo Sauber) ma i motori Ferrari non saranno rimarchiati (per ora)
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Kia Optima Sportswagon
























La Kia Optima Sportswagon è la variante station wagon dell’ammiraglia coreana a trazione anteriore.


Kia Optima Sportswagon: gli esterni
La Sportswagon – la prima Kia Optima “familiare” di sempre – è una delle station wagon più sexy di sempre: merito del designer tedesco Peter Schreyer, famoso per aver realizzato la prima serie dell’Audi TT.


Kia Optima Sportswagon: gli interni
L’abitacolo della Kia Optima Sportswagon presenta finiture molto curate, forme razionali e un volante con troppi pulsanti.


Kia Optima Sportswagon: i motori
La gamma motori della Kia Optima Sportswagon comprende due unità:
- un 2.0 turbo benzina T-GDi da 245 CV
- un 1.7 turbodiesel CRDi da 141 CV


Kia Optima Sportswagon: gli allestimenti
Gli allestimenti della Kia Optima Sportswagon sono tre: Business Class, GT Line e GT.
Kia Optima Sportswagon Business Class
La dotazione di serie della Kia Optima Sportswagon Business Class comprende: 7 anni o 150.000 km di garanzia, airbag frontali, laterali, a tendina e per le ginocchia del guidatore, barre longitudinali al tetto, cerchi in lega da 17” con pneumatici 215/55 R17, climatizzatore automatico bizona, cruise control, fendinebbia, Kia Connected Services e aggiornamento mappe gratuito per 7 anni, navigatore touchscreen da 7”, radio Android Auto Apple Car Play Bluetooth, Lane Keeping Assist System, Memory System (retrovisori e sedile guidatore), presa USB posteriore, sedile lato guida con regolazioni elettriche in 8 direzioni, attacchi Isofix, sensore luci e pioggia, sensori di parcheggio anteriori e posteriori con retrocamera, monitoraggio pressione pneumatici e rilevamento automatico limiti di velocità.
Kia Optima Sportswagon GT Line
La Kia Optima Sportswagon GT Line, in aggiunta all’allestimento Business Class, offre: cerchi in lega da 18” con pneumatici 235/45 R18, doppio scarico cromato, fari allo xeno autolivellanti, guide vano di carico a barre estensibili, navigatore con touchscreen da 8”, radio Harman Kardon Android Auto Apple Car Play DAB, retrocamera, minigonne “metal look”, portellone posteriore ad apertura intelligente, sedili in pelle con cuciture sportive, sedili posteriori riscaldabili, selettore modalità di guida e paddles al volante, ricarica wireless per cellulare, Smart Key con Start Button, Smart Parking Assist System, tetto panoramico, vetri oscurati e volante e sedili anteriori riscaldabili.
Kia Optima Sportswagon GT
La Kia Optima Sportswagon GT, in aggiunta all’allestimento GT Line, offre: Around View Monitor, Autonomous Emergency Brake, battitacco personalizzato in alluminio, Blind Spot Detection, cerchi in lega da 19” con pneumatici 245/40 R19, High Beam Assist, interni in pelle neri (versione Red Edition) o rossi (versione Black Edition), minigonne in vernice black high glossy, montanti anteriori e centrali rivestiti in tessuto, pinze dei freni rosse, fari a LED, Rear Cross Traffic Alert, sedile passeggero regolabile elettricamente in 8 direzioni, sedili anteriori ventilati, Smart Cruise Control, sospensioni elettroniche e vernice metallizzata.


Kia Optima Sportswagon: gli optional
La dotazione di serie delle Kia Optima Sportswagon Business Class e GT Line andrebbe arricchita con la vernice metallizzata (700 euro).
Sulla Business Class aggiungeremmo il Techno Pack (2.000 euro: frenata automatica, Smart Cruise Control, High Beam Assist, fari allo xeno e sedili in misto pelle/tessuto) mentre sulla GT Line ci vorrebbe il Premium Pack (2.500 euro, Around View Monitor, frenata automatica, Blind Spot Detection, High Beam Assist, fari a LED, Rear Cross Traffic Alert, sedile passeggero regolabile elettricamente in 8 direzioni, sedili anteriori ventilati e Smart Cruise Control).


Kia Optima Sportswagon: i prezzi
Motore a benzina
- Kia Optima Sportswagon 2.0 T-GDi 45.000 euro
Motore diesel
- Kia Optima Sportswagon 1.7 CRDi Business Class 30.500 euro
- Kia Optima Sportswagon 1.7 CRDi GT Line 37.500 euro
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Kia Niro e Optima Sportswagon PHEV: ibrido plug-in alla coreana










































Comfort
| Assetto morbido il giusto, ottima silenziosità in marcia. |
Costi
| Le ibride, con tutta la tecnologia che si portano dietro, sono inevitabilmente costose. |
Piacere di guida
| Quando serve l’accelerata, il motore elettrico vi darà sempre la spinta giusta in più. |
Ambiente
| A batterie cariche ci si muove con serenità di autonomia e senza emissioni inquinanti. |
L’ibrido sta vivendo una bella stagione. I numeri in assoluto non sono ancora così importanti, ma lo è il trend di crescita. Nei Paesi dove c’è una tassazione agevolata, come la Norvegia, quest’anno i veicoli eco-compatibili sono cresciuti a 57.580 unità, con una quota di mercato del 48,6%.
In Italia, che non siamo proprio tra i più avanti, la quota di mercato delle vetture green è del 3,2%, ma cinque anni fa era lo 0,5%. Da noi, anche e forse soprattutto per motivi economici di bassi consumi, la quota del diesel è la più alta d’Europa, il 56,7%. Concentrata ormai però quasi esclusivamente sulle motorizzazioni sopra i 1.500 cc, essendo i piccoli turbodiesel destinati all’estinzione per non essere più in grado di superare in modo industrialmente accettabile, le nuove normative Euro 6.
L’ibrido plug-in consuma poco e ci abitua alle funzionalità di un’auto elettrica, senza averne i limiti di autonomia. Toyota a parte, che festeggia quest’anno i vent’anni della prima Prius ibrida, tra i più convinti sostenitori della nuova tecnologia sono i coreani del gruppo Hyundai–Kia. Quest’ultima lancia ora due nuovi modelli ibridi e per di più plug-in (batterie agli ioni di litio ricaricabili da una colonnina energetica), la Niro e la Optima SW, entrambe con una sessantina di chilometri di autonomia in pura modalità elettrica.
In che vuol dire, a batterie cariche, potersi muovere con serenità di autonomia e senza emissioni inquinanti, in città e nei centri storici, là dove tutti gli altri mezzi o pagano o proprio non possono entrare. Anche Kia, come altri costruttori e solo alto di gamma, ha l’Energy Saver, un sistema per preservare l’energia in viaggio, senza utilizzarla come booster, cioè come potenza incrementale rispetto al motore termico: per fare un esempio, viaggiando in autostrada a velocità costante, il sistema ibrido non serve, così l’energia elettrica prodotta dal propulsore viene costantemente immagazzinata così da avere le batterie cariche quando si arriva in città, in modo da poter disporre di tutti i 60 km di autonomia in solo elettrico. Terminato il percorso cittadino, l’unità a benzina si riavvia.
La Niro ha un motore a benzina di 1.599 cc che opera in sincronia con un elettrico per un totale di 141 CV (di cui 105 forniti dal termico). Più potente la motorizzazione della Optima, date le maggiori dimensioni, con 205 CV totali. Su entrambe abbiamo un cambio automatico a doppia frizione, considerato unanimemente tra i migliori in commercio.
Se si percorrono 100 km, tenuto conto che i primi 60 non si consuma nulla, la media dichiarata e di 1,31 litri. Questo secondo statistica. Nell’uso pratico, quando l’abbiamo provata, con una trentina di km in città e 70 tra tangenziali e strade provinciali, allla fine il computer di bordo recitava l’ottimo valore di 3,5 litri di benzina.
Su strada le auto si guidano in totale dolcezza, assetto morbido il giusto, gran comfort a bordo, ottima silenziosità in marcia: nulla da eccepire sul benessere di quattro persone. E poi, quando serve l’accelerata, il motore elettrico vi darà sempre la spinta giusta in più.
L’esterno dei nuovi prodotti Kia ha subito da tre anni a questa parte una svolta importante in termini di design: senza essere inutilmente appariscenti, la Niro (soprattutto) e la Optima hanno volumi ben ponderati, proporzioni sensate e linee tese che scolpiscono le superfici. All’interno, poi, lo stile coreano ha fatto passi da gigante: materiali di qualità, quadranti e strumentazione belli, appaganti e immediatamente visibili. Ben posizionato per chi guida l’immancabile schermo touch da 7 pollici, con l’innovativa funzione Hybrid Management System che arriva a tarare la risposta del powertrain a seconda del percorso che stiamo affrontando in modo da (in modalità Eco) farci risparmiare il massimo del carburante.
Il sistema sa, attraverso la mappatura gps, su che tipo di strada stiamo viaggiando e predispone la risposta dei motori: più potenza un momento prima di affrontare un tornante, meno se dietro la curva c’è una discesa. Inoltre vi segnala posizione e distanza delle colonnine di ricarica, in modo da poter gestire meglio l’energia delle batterie. La ricarica totale delle batterie da una presa di corrente normale richiede sette ore di tempo, ma da una colonnina Fast Charge soltanto tre.
Le ibride, con tutta la tecnologia che si portano dietro, sono inevitabilmente un po’ più costose: la Niro parte da 36.700 euro e la Optima SW da 45.700. Tuttavia da qui a fine anno, tra sconto rottamazione e incentivi della Casa, potete abbattere il prezzo della Niro di 3.100 euro e quello della familiare di 6 mila. E questo per conquistare quella fetta di clienti che in politica si chiamerebbe dell’astensione. Oggi infatti, secondo ricerche Kia, su 100 automobilisti il 41% si dice totalmente disinteressato a spendere più denaro per una ibrida (persone in età avanzata e residenti nei piccoli centri, dove il risparmio sull’acquisto è fondamentale); il 29% è entusiasta di poter avere un’auto ecologica e tecnologica al tempo stesso (età tra i 18 e i 34 anni, soprattutto donne che vivono nei grandi centri urbani); infine, il 30% è interessato ma non del tutto convinto (età tra i 35 e 54 anni, centri urbani già di medie dimensioni).
Il potenziale, quindi per l’ibrido c’è. I coreani credono che sia soltanto una questione di tempo e di far ben capire tutti i vantaggi che dà, anche in termini di affidabilità: non a caso Kia, anche su queste macchine complesse, offre la forte garanzia di sette anni.
Infine, una notizia per chi ha ormai maturato una scelta totalmente ecologica: la gamma Kia si allarga con l’arrivo a breve di un nuovo modello totalmente elettrico, la nuova Soul che avrà un’autonomia tra i 250 e i 500 km a seconda delle versioni.
| Motore | ibrido plug-in benzina |
| N. cilindri/cilindrata | 4/1.580 cc |
| Potenza | 105 kW (141 CV) a 5.700 giri |
| Coppia | 147 Nm a 4.000 giri |
| Trazione | anteriore |
| Velocità max | 172 km/h |
| Acc. 0-100 km/h | 10,8 s |
| Consumo combinato | 76,9 km/l |
| Dimensioni | 4,36/1,81/1,55 m |
| Passo | 2,70 metri |
| 36.700 euro |
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Immatricolazioni auto novembre 2017: tutti i dati e le classifiche


















































Anche a novembre 2017 le immatricolazioni auto hanno fatto registrare il segno “più” (+ 6,79% rispetto allo stesso mese dello scorso anno: da 146.397 a 156.332 esemplari venduti). Tra le “big” i risultati migliori sono arrivati da Citroën (+ 44,47%) e Toyota (+ 22,82%).
Di seguito troverete tutti i dati sulle immatricolazioni auto di novembre 2017 in Italia: le classifiche dei 10 modelli più venduti, delle Case più amate e delle 5 vetture più acquistate in base all’alimentazione, al segmento e alla carrozzeria.


Immatricolazioni auto novembre 2017: i 10 modelli più venduti in Italia
La Fiat Panda resta l’auto più amata dagli italiani anche a novembre 2017 ma il resto del podio è cambiato: in seconda posizione troviamo la Volkswagen Golf, che ha tolto dalla “zona medaglie” la Citroën C3 e ha superato la Lancia Ypsilon (terza). Per quanto riguarda la “top ten” segnaliamo invece l’ingresso in classifica della Ford Fiesta al posto della Peugeot 208.
- Fiat Panda 10.656
- Volkswagen Golf 3.934
- Lancia Ypsilon 3.916
- Toyota Yaris 3.729
- Citroën C3 3.660
- Renault Clio 3.586
- Fiat 500X 3.582
- Jeep Renegade 3.335
- Ford Fiesta 3.264
- Fiat 500 3.185


Immatricolazioni auto novembre 2017: la classifica delle Case più amate in Italia
La classifica delle Case automobilistiche più amate dagli italiani a novembre 2017 vede sempre al comando la Fiat e uno scambio di posizioni sul podio grazie al sorpasso di Renault (2°) ai danni di Volkswagen (3°).
- Fiat 26.081 (- 13,60%)
- Renault 12.090 (+ 20,48%)
- Volkswagen 11.874 (+ 5,50%)
- Ford 10.585 (+ 8,50%)
- Peugeot 8.404 (+ 10,93%)
- Opel 7.476 (+ 1,34%)
- Toyota 7.437 (+ 22,82%)
- Citroën 6.234 (+ 44,47%)
- Hyundai 5.760 (+ 12,15%)
- Mercedes 5.687 (+ 2,97%)
- BMW 5.321 (+ 5,28%)
- Audi 5.310 (- 7,52%)
- Jeep/Dodge 5.256 (+ 48,85%)
- Dacia 4.432 (+ 42,92%)
- Nissan 4.253 (- 0,02%)
- Alfa Romeo 4.008 (+ 21,49%)
- Lancia/Chrysler 3.917 (- 10,63%)
- Kia 3.667 (+ 7,25%)
- Suzuki 2.728 (+ 35,72%)
- Mini 2.616 (+ 22,36%)
- Smart 2.236 (+ 30,23%)
- Skoda 1.948 (+ 34,53%)
- Volvo 1.655 (+ 19,58%)
- Land Rover 1.577 (+ 10,51%)
- Seat 1.419 (- 13,05%)
- Mazda 879 (+ 3,66%)
- Honda 785 (- 9,14%)
- Jaguar 474 (- 12,55%)
- Lexus 426 (+ 25,66%)
- Porsche 407 (- 12,66%)
- Mitsubishi 329 (- 5,73%)
- Subaru 278 (- 16,01%)
- Maserati 205 (- 7,24%)
- Ssangyong 197 (- 13,97%)
- DS 146 (- 9,88%)
- Infiniti 86 (- 48,19%)
- Altre 63 (+ 36,96%)
- DR 33 (+ 43,48%)
- Ferrari 21 (- 16,00%)
- Mahindra 19 (- 20,83%)
- Lamborghini 6 (+ 50,00%)
- Chevrolet 3 (+ 50,00%)
- Aston Martin 2 (+ 100,00%)
- Lada 2 (+ 100,00%)
Immatricolazioni auto novembre 2017: top 5 per alimentazione

Immatricolazioni auto novembre 2017: i 5 modelli diesel più venduti in Italia
- Fiat 500X 2.778
- Jeep Renegade 2.611
- Volkswagen Golf 2.413
- Renault Captur 2.398
- Fiat Panda 2.387


Immatricolazioni auto novembre 2017: i 5 modelli a benzina più venduti in Italia
- Fiat Panda 7.002
- Lancia Ypsilon 2.639
- Fiat 500 2.593
- Fiat Punto 1.498
- Citroën C3 1.453


Immatricolazioni auto novembre 2017: i 5 modelli a GPL più venduti in Italia
- Opel Corsa 1.024
- Fiat Panda 1.008
- Dacia Duster 907
- Renault Clio 825
- Lancia Ypsilon 745


Immatricolazioni auto novembre 2017: i 5 modelli a metano più venduti in Italia
- Volkswagen Golf 863
- Fiat Panda 413
- Volkswagen up! 397
- Volkswagen Polo 352
- Skoda Octavia 345


Immatricolazioni auto novembre 2017: le 5 ibride più vendute in Italia
- Toyota Yaris 2.673
- Toyota C-HR 1.058
- Toyota Auris 755
- Toyota RAV4 590
- Lexus NX 325


Immatricolazioni auto novembre 2017: le 5 elettriche più vendute in Italia
- Smart fortwo 38
- Tesla Model S 23
- Tesla Model X 22
- Renault Zoe 13
- BMW i3 9

Immatricolazioni auto novembre 2017: top 5 per segmento

Immatricolazioni auto novembre 2017: le 5 “segmento A” più vendute in Italia
- Fiat Panda 10.810
- Fiat 500 3.185
- Volkswagen up! 1.810
- Hyundai i10 1.549
- Smart fortwo 1.400


Immatricolazioni auto novembre 2017: le 5 “segmento B” più vendute in Italia
- Lancia Ypsilon 3.916
- Toyota Yaris 3.748
- Renault Clio 3.746
- Citroën C3 3.741
- Ford Fiesta 3.276


Immatricolazioni auto novembre 2017: le 5 “segmento C” più vendute in Italia
- Volkswagen Golf 4.006
- Fiat 500X 3.582
- Jeep Renegade 3.336
- Fiat Tipo 2.760
- Nissan Qashqai 2.107


Immatricolazioni auto novembre 2017: le 5 “segmento D” più vendute in Italia
- Volkswagen Tiguan 2.503
- Ford Kuga 1.662
- BMW X1 1.372
- Alfa Romeo Stelvio 1.181
- Alfa Romeo Giulia 1.050


Immatricolazioni auto novembre 2017: le 5 “segmento E” più vendute in Italia
- Mercedes classe E 676
- BMW serie 5 349
- Audi A6 304
- Jaguar F-Pace 276
- Maserati Levante 146


Immatricolazioni auto novembre 2017: le 5 “segmento F” più vendute in Italia
- Porsche 911 67
- Audi A8 55
- Mercedes classe S 43
- Maserati Ghibli 39
- Porsche Panamera 39

Immatricolazioni auto novembre 2017: top 5 per carrozzeria

Immatricolazioni auto novembre 2017: le 5 berline più vendute in Italia
- Fiat Panda 10.810
- Lancia Ypsilon 3.916
- Toyota Yaris 3.748
- Citroën C3 3.600
- Volkswagen Golf 3.566


Immatricolazioni auto novembre 2017: le 5 crossover più vendute in Italia
- Fiat 500X 3.447
- Renault Captur 3.134
- Jeep Renegade 2.659
- Nissan Qashqai 1.973
- Peugeot 2008 1.787


Immatricolazioni auto novembre 2017: le 5 fuoristrada più vendute in Italia
- Alfa Romeo Stelvio 1.019
- Volkswagen Tiguan 866
- Jeep Compass 801
- Audi Q5 732
- Land Rover Range Rover Evoque 711


Immatricolazioni auto novembre 2017: le 5 station wagon più vendute in Italia
- Audi A4 Avant 906
- Skoda Octavia Wagon 837
- Volkswagen Passat Variant 826
- Fiat Tipo SW 772
- BMW serie 3 Touring 725


Immatricolazioni auto novembre 2017: le 5 piccole monovolume più vendute in Italia
- Fiat 500L 2.429
- Ford B-Max 810
- Hyundai ix20 589
- Kia Venga 195
- Citroën C3 Picasso 141


Immatricolazioni auto novembre 2017: le 5 monovolume compatte più vendute in Italia
- Renault Scénic 1.409
- Ford C-Max 866
- BMW serie 2 658
- Mercedes classe B 545
- Volkswagen Touran 475


Immatricolazioni auto novembre 2017: le 5 multispazio più vendute in Italia
- Fiat Qubo 542
- Dacia Dokker 326
- Fiat Doblò 196
- Citroën Berlingo 192
- Renault Kangoo 175


Immatricolazioni auto novembre 2017: le 5 cabrio e spider più vendute in Italia
- Smart fortwo cabrio 158
- Mini Cabrio 106
- Abarth 595 C 49
- Mercedes classe E Cabrio 35
- Mercedes classe C Cabrio 33


Immatricolazioni auto novembre 2017: le 5 grandi monovolume più vendute in Italia
- Ford S-Max 169
- Renault Espace 155
- Toyota Proace Verso 109
- Mercedes classe V 81
- Citroën SpaceTourer 68


Immatricolazioni auto novembre 2017: le 5 coupé più vendute in Italia
- Mercedes classe E Coupé 100
- Mercedes classe C Coupé 73
- BMW serie 2 Coupé 66
- Porsche 911 47
- Audi A5 46

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Ronnie Peterson: lo svedese volante


Ronnie Peterson è uno dei piloti più amati nella storia della F1 pur non avendo mai vinto il Mondiale. Scopriamo insieme la storia del leggendario pilota svedese, scomparso tragicamente a soli 34 anni.
Ronnie Peterson: la storia
Ronnie Peterson nasce il 14 febbraio 1944 a Örebro (Svezia). Appassionato di motori fin da bambino, si aggiudica nel 1963 e nel 1964 due titoli nazionali con i kart e conquista a 22 anni il terzo posto nel mondiale classe 100 cc.
Il passaggio alle monoposto
Nel 1967 Peterson inizia a correre con le monoposto di F3: l’anno successivo conquista il campionato svedese e inizia a farsi notare nell’ambiente del motorsport nel 1969 con il secondo titolo nazionale e – soprattutto – con la vittoria nel prestigioso GP di Monte Carlo.
Il debutto in F1
Ronnie Peterson debutta in F1 nel 1970 con la March senza conquistare punti. La situazione migliora l’anno seguente: in concomitanza con la vittoria nel campionato europeo di F2 (davanti all’argentino Carlos Reutemann e all’austriaco Dieter Quester) ottiene il primo podio nel Circus a Monte Carlo (2°) e porta a casa cinque piazzamenti complessivi in “top 3”. Risultati che gli consentono di terminare in seconda posizione nella classifica iridata.
Un netto dominio sui compagni di scuderia: surclassa lo spagnolo Alex Soler-Roig e il nostro Nanni Galli, arriva 8° in Austria in una gara che vede il ritiro di un certo Niki Lauda e 2° in Canada con il coéquipier britannico Mike Beutller fuori gara.
Nel 1972 Ronnie Peterson si conferma più rapido di Lauda ma porta a casa un solo podio (3° in Germania).
La prima volta in Lotus
Peterson si trasferisce alla Lotus nel 1973, conquista il primo successo in carriera in Francia e sale sul gradino più alto del podio anche in Austria, in Italia e negli USA. Risultati, però, inferiori a quelli del nuovo compagno: il brasiliano Emerson Fittipaldi.
L’anno successivo Ronnie Peterson conquista altre tre vittorie (Monte Carlo, Francia e Italia) risultando più veloce del belga Jacky Ickx ma nel 1975 arriva un’annata deludente: zero podi, piazzamenti peggiori di Ickx e del britannico Jim Crawford e prestazioni migliori solo se paragonate a quelle del compagno inglese Brian Henton.
March e Tyrrell
Peterson è in un momento di crisi, vuole lasciare la Lotus ma viene convinto da Colin Chapman (patron della scuderia di Hethel) a correre almeno il primo GP (Brasile) del Mondiale F1 1976.
Il resto della stagione viene affrontato con la March: Ronnie Peterson vince il GP d’Italia (terzo e ultimo successo per il team britannico) e surclassa numerosi coéquipier (i nostri Vittorio Brambilla e Arturo Merzario e il tedesco Hans-Joachim Stuck).
Ronnie si trasferisce alla Tyrrell nel 1977 e al volante della mitica P34 a sei ruote non riesce a rendere come il compagno francese Patrick Depailler (3° posto in Belgio come miglior risultato stagionale).
Il ritorno alla Lotus
Ronnie Peterson torna alla Lotus per correre il Mondiale F1 1978 come seconda guida insieme allo statunitense Mario Andretti. Complessivamente più lento del compagno di squadra (anche, ma non solo, per motivi di ordini di scuderia) che si laureerà al termine della stagione campione del mondo, riesce a portare a casa due successi in Sudafrica e in Austria.
La morte
Il 10 settembre 1978, poco dopo la partenza del GP d’Italia a Monza, Peterson finisce invischiato in un incidente multiplo dovuto ad un errore dei commissari di gara (che danno il via quando le monoposto nelle retrovie devono ancora posizionarsi sulla griglia).
Ronnie Peterson riporta numerose fratture alle gambe ma non sembra in pericolo di vita. Il giorno dopo (l’11 settembre 1978), però, muore all’ospedale Niguarda di Milano per un’embolia dovuta probabilmente ad un errore in sala operatoria.
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Honda CB1000R 2018
La nuova Honda CB1000R 2018 è una delle novità più interessanti del panorama moto. È stata presentata a Eicma e ha riscosso un enorme successo, soprattutto per la sua veste capace di combinare in modo quasi magico passato e futuro. Le modifiche tecniche hanno invece riguardato il motore (20 CV in più per un totale di 145 CV e 104 Nm) e la nuova gestione elettronica del gas Throttle by Wire con 4 Riding Mode di cui uno completamente personalizzabile. Degna di nota anche la CB1000R+ con Quickshifter di serie e con dettagli che impreziosiscono lo stile.
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KTM, la promo su accessori e idee regalo per Natale


Il Natale si avvicina e il marchio KTM stuzzica gli appassionati proponendo fino al 13 gennaio un nuovo voucher nominativo che a fronte di un acquisto minimo di 150 euro in PowerWear e PowerParts, darà diritto ad uno sconto di 50 euro. Per ottenerlo basterà registrarsi sul sito http://www.ktmpowerdays.com/, per poi recarsi presso un Dealer KTM e fare la propria scelta in showroom, oppure selezionare l’abbigliamento e gli accessori preferiti sul rinnovato sito www.ktm.com e successivamente fare un salto in negozio.
Per i bambini
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Per i più grandi
Per i più grandi invece c’è Padded Jacket, piumino particolarmente comodo e caldo, realizzato in materiale elastico. Inserti in softshell di colore nero sul fianco e sulle maniche. Logo KTM catarifrangente sul petto, frecce READY TO RACE sulla manica e stampa READY TO RACE sulla spalla. Bordino elastico a contrasto arancione. Tasche laterali nascoste. Cappuccio attaccato con fodera interna a contrasto arancione. Sulle maniche ulteriore polsino con foro per il pollice. Impermeabile. Colonna d’acqua 8.000 mm, 100% poliestere. Oppure la pratica borsa (realizzata da Ogio) da Bag9800 da 122 litri per tutti coloro che vogliono trasportare l’abbigliamento moto e non solo.
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