McLaren Senna Carbon Theme

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Al Salone di Ginevra McLaren farà debuttare la nuova Senna, e insieme a questa new entry approfitterà anche per svelare il programma di personalizzazione del dipartimento MSO. La divisione dedicata alle serie speciali starebbe infatti lavorando a 5 personalizzazioni della nuova supercar di Woking. Una, la Carbon Theme, la vedremo già alla kermesse svizzera.

A caratterizzarla è soprattutto la speciale carrozzeria in fibra di carbonio a vista con dettagli in giallo a contrasto. Verdi sono invece le pinze dei freni che completano l’abbinamento cromatico che richiama la bandiera del Brasile, in onore ad Ayrton Senna.

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Altro dettaglio specifico di questa versione sono i cerchi a sette razze, più leggeri del 10% rispetto al modello di serie. Il pacchetto Carbon Theme conta su un totale di 67 elementi inediti, per i quali sono necessarie 1.000 ore di lavoro più 300 ore per l’installazione.

L’abitacolo della McLaren Senna Carbon Theme è rivestito in gran parte in Alcantara con cuciture a contrasto verdi e guarnizioni in nero. Il volante sfoggia l’indicatore superiore in giallo e i poggiatesta dei sedili hanno impressa la S di Senna in grigio opaco.

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Sotto pelle non ci sono novità. La McLaren Senna Carbon Theme è spinta dal V8 Twin Turbo da 4.0 litri con 800 CV e 800 Nm di coppia massima che le permette di scattare da 0 a 100 km/h in meno di 3 secondi e di raggiungere la velocità massima di 340 km/h.

Anteprime

McLaren Senna: le foto e le info ufficiali

Svelata la nuova super car di Woking. Una ‘belva’ da pista omologata per la strada

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Fonte:

Mitsubishi Eclipse Cross 1.5 turbo 4WD, la prova della SUV giapponese

Mitsubishi Eclipse Cross profiloMitsubishi Eclipse Cross profilo

Mitsubishi Eclipse Cross frontaleMitsubishi Eclipse Cross frontale

Mitsubishi Eclipse CrossMitsubishi Eclipse Cross

Mitsubishi Eclipse Cross codaMitsubishi Eclipse Cross coda

Mitsubishi Eclipse Cross cerchi in legaMitsubishi Eclipse Cross cerchi in lega

Mitsubishi Eclipse Cross dettaglio codaMitsubishi Eclipse Cross dettaglio coda

Mitsubishi Eclipse Cross faro anterioreMitsubishi Eclipse Cross faro anteriore

Mitsubishi Eclipse Cross faro posterioreMitsubishi Eclipse Cross faro posteriore

Mitsubishi Eclipse Cross mascherinaMitsubishi Eclipse Cross mascherina

Mitsubishi Eclipse Cross tre quarti posterioreMitsubishi Eclipse Cross tre quarti posteriore

Mitsubishi Eclipse Cross porte aperteMitsubishi Eclipse Cross porte aperte

Mitsubishi Eclipse Cross bagagliaio sedili posteriori abbattutiMitsubishi Eclipse Cross bagagliaio sedili posteriori abbattuti

Mitsubishi Eclipse Cross bagagliaioMitsubishi Eclipse Cross bagagliaio

Mitsubishi Eclipse Cross interni 2Mitsubishi Eclipse Cross interni 2

Mitsubishi Eclipse Cross interniMitsubishi Eclipse Cross interni

Mitsubishi Eclipse Cross motoreMitsubishi Eclipse Cross motore

Mitsubishi Eclipse Cross sedili anterioriMitsubishi Eclipse Cross sedili anteriori

Mitsubishi Eclipse Cross sedili posterioriMitsubishi Eclipse Cross sedili posteriori

 

pagella

Città
6
/10

Fuori città
6
/10

Autostrada
7
/10

Vita a bordo
6
/10

Prezzo e costi
7
/10

Sicurezza
7
/10

verdetto
6.5
/10

La Mitsubishi Eclipse Cross è una SUV più sportiva nel design che nelle prestazioni. Una crossover spaziosa per i passeggeri (meno per i bagagli) disponibile per il momento solo a benzina.

La Mitsubishi Eclipse Cross è una SUV compatta realizzata sullo stesso pianale della ASX e della Outlander.

Nella nostra prova su strada abbiamo avuto modo di guidare la versione 4WD a trazione integrale dotata del motore 1.5 turbo benzina da 163 CV (l’unico disponibile, per il momento: il diesel arriverà a fine anno) nell’allestimento Instyle. Scopriamo insieme i pregi e i difetti della Sport Utility giapponese.

Mitsubishi Eclipse Cross faro posterioreMitsubishi Eclipse Cross faro posteriore

6
/10

Città

In città al volante della Mitsubishi Eclipse Cross bisogna fare i conti con un lunotto posteriore (diviso in due parti) che non offre una grande visibilità in manovra: per fortuna la dotazione di serie comprende i sensori di parcheggio anteriori e posteriori e la telecamera e in più la parte bassa della carrozzeria è protetta da numerosi elementi in plastica grezza.

Il motore è più elastico (la spinta è generosa già sotto i 2.000 giri) che grintoso (9,8 secondi per accelerare da 0 a 100 km/h) e le sospensioni morbide assorbono senza problemi anche le buche più dure.

Mitsubishi Eclipse Cross faro posterioreMitsubishi Eclipse Cross faro posteriore

Mitsubishi Eclipse Cross interni 2Mitsubishi Eclipse Cross interni 2

6
/10

Fuori città

La Mitsubishi Eclipse Cross 1.5 turbo 4WD protagonista della nostra prova su strada predilige le andature rilassate alla guida aggressiva: caratterizzata da uno sterzo dall’impostazione turistica e da un comportamento rassicurante nelle curve, punta sull’erogazione lineare e su un buon cambio automatico CVT.

La trasmissione a variazione continua (con 8 rapporti simulati) della SUV nipponica reagisce in maniera fluida: sembra quasi di guidare una vettura con convertitore di coppia.

Mitsubishi Eclipse Cross interni 2Mitsubishi Eclipse Cross interni 2

Mitsubishi Eclipse Cross cerchi in legaMitsubishi Eclipse Cross cerchi in lega

7
/10

Autostrada

In autostrada la Mitsubishi Eclipse Cross si esalta: merito di ammortizzatori soffici sugli avvallamenti, di un motore silenzioso e di un abitacolo ben insonorizzato.

Stabile alle alte velocità e con freni solo discreti, può percorrere (secondo la Casa del Sol Levante) 857 km con un pieno di benzina. In realtà si può superare quota 700 solo adottando uno stile di guida morigerato.

Mitsubishi Eclipse Cross cerchi in legaMitsubishi Eclipse Cross cerchi in lega

Mitsubishi Eclipse Cross sedili posterioriMitsubishi Eclipse Cross sedili posteriori

6
/10

Vita a bordo

Non fatevi ingannare dalle forme sportive simili a quelle di una coupé: l’abitacolo della Mitsubishi Eclipse Cross – caratterizzato da finiture ottime – offre tanto spazio alla testa di chi si accomoda dietro. Senza dimenticare gli utilissimi sedili posteriori scorrevoli (comodi solo per due, però, va detto).

Meno convincenti il bagagliaio (355 litri che diventano 1.112 quando si abbattono i sedili posteriori), che diventa capiente solo sacrificando il comfort dei passeggeri posteriori, e l’assenza del navigatore: per trovare la strada bisogna necessariamente collegare il proprio smartphone e utilizzare Android Auto o Apple CarPlay.

Mitsubishi Eclipse Cross sedili posterioriMitsubishi Eclipse Cross sedili posteriori

Mitsubishi Eclipse Cross faro anterioreMitsubishi Eclipse Cross faro anteriore

7
/10

Prezzo e costi

La Mitsubishi Eclipse Cross 1.5 turbo 4WD Instyle oggetto della nostra prova su strada ha un prezzo in linea con quello delle rivali (35.250 euro) unito ad una dotazione di serie che comprende, tra le altre cose: accesso e avviamento motore senza chiave, cerchi in lega da 18”, climatizzatore automatico bizona, cruise control adattivo, fari a LED, fendinebbia, head-up display, premium sound system Rockford con 9 altoparlanti, radio Android Auto Apple CarPlay Bluetooth DAB, retrovisori ripiegabili elettricamente, sensore luci, sensore pioggia, sensori di parcheggio anteriori e posteriori con telecamera posteriore, tetto panoramico apribile e vetri posteriori oscurati.

La tenuta del valore non si preannuncia buona (stiamo pur sempre parlando di una SUV 4×4 a benzina con cambio CVT, poco appetibile dalle nostre parti) mentre la garanzia è eccellente: cinque anni o 100.000 km. Nella media del segmento i consumi: la Casa giapponese dichiara 14,3 km/l e con uno stile di guida tranquillo si riesce a stare sopra quota 10.

Mitsubishi Eclipse Cross faro anterioreMitsubishi Eclipse Cross faro anteriore

Mitsubishi Eclipse Cross dettaglio codaMitsubishi Eclipse Cross dettaglio coda

7
/10

Sicurezza

La dotazione di sicurezza della Mitsubishi Eclipse Cross protagonista della nostra prova su strada è ricca: airbag frontali, laterali, a tendina e per le ginocchia del guidatore, assistente per le partenze in salita, attacchi Isofix, avviso abbandono corsia, controlli di stabilità e trazione, frenata automatica con rilevamento pedone, monitoraggio angolo cieco, monitoraggio pressione pneumatici e Rear Cross Traffic Alert (che segnala al conducente la presenza di veicoli in arrivo durante le manovre in retromarcia).

Sempre rassicurante nelle curve, non brilla alle voci “visibilità” (specialmente quella posteriore) e “freni” (l’impianto potrebbe essere più potente).

Mitsubishi Eclipse Cross dettaglio codaMitsubishi Eclipse Cross dettaglio coda

Scheda tecnica

Tecnica

Motore turbo benzina
Cilindrata 1.499 cc
Potenza max/giri 120 kW (163 CV) a 5.500 giri
Coppia max/giri 250 Nm a 1.800 giri
Omologazione Euro 6
Cambio automatico CVT a variazione continua

Capacità

Bagagliaio 355/1.112 litri
Serbatoio 60 litri

Prestazioni e consumi

Velocità max 200 km/h
Acc. 0-100 km/h 9,8 s
Consumo urb./extra/medio 12,2/16,1/14,3 km/l
Autonomia 857 km
Emissioni CO2 159 g/km

Costi d’utilizzo

Prezzo 35.250 euro
Bollo 335,40 euro
35.250 euro

Accessori

Avviso cambio corsia di serie
Cruise control adattivo di serie
Fari a LED di serie
Frenata automatica di serie
Interni in pelle non disp.
Navigatore satellitare non disp.
Parcheggio automatico non disp.
Riconoscimento segnali stradali non disp.
Tetto panoramico apribile di serie
Vernice metallizzata 750 euro

Il mondo Mitsubishi

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Fonte:

Alfa Romeo: 4 serie speciali a Ginevra

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Saranno 4 le novità che quest’anno Alfa Romeo porterà al Salone di Ginevra 2018, tutte serie speciali: la Giulia Quadrifoglio NRing Edition, la Stelvio Quadrifoglio NRing Edition, la 4C Coupé competizione e la 4C Spider Italia. Debutta anche il Pack Performance dedicato alla Stelvio Super.

Le NRing Edition

108 – come gli anni di storia della Casa del Biscione  – saranno le unità che verranno prodotte per ognuna delle serie speciali NRing della Giulia e Stelvio Quadrifoglio. Entrambe saranno caratterizzate dalla carrozzeria in tinta Grigio Circuito con rifiniture in fibra di carbonio per la mascherina frontale, gli specchietti retrovisori e le minigonne laterali. L’equipaggiamento di serie potrà contare sui freni in carboceramica, i sedili in carbonio firmati Sparco e volante in pelle e Alcantara. Di serie anche l0impianto stereo Harman Kardon e l’Alfa Connect 3D.

Alfa Romeo 4C Competizione e Italia

Anche la piccola coupé sportiva Alfa Romeo viene proposta on due allestimenti speciali (da 108 esemplari ciascuno) denominati Competizione e Italia. Il primo si distingue per la livrea in Grigio Vesuvio con grafiche rosse (in optional) e dettagli in carbonio come il tetto, lo spider posteriore gli specchietti retrovisori, le cornici dei fari anteriori e le prese d’aria. I cerchi, da 18 pollici all’anteriore e da 19 al posteriore sono in tinta scura. Gli interni sfoggiano rivestimenti in pelle e microfibra con cuciture rosse, a contrasto, e la placca numerata della serie speciale.
La serie speciale Italia, disponibile anche per la versione Spider, si riconosce per la tinta carrozzeria Blu Misano con pinze dei freni a contrasto in giallo e cerchi in color argento. Il retro treno è dominato dallo scarico Akrapovic e sul laterale, in bella vista, c’è il tricolore con il logo Spider Italia. Gialle sono anche le cuciture a contrasto per gli interni e per altri dettagli, mentre l’equipaggiamento di serie prevede l’impianto stereo Alpine.

Salone di Ginevra 2018

Le novità Fiat al Salone di Ginevra 2018

Debuttano la 124 Spider nella versione S-Design e la famiglia Mirror al completo

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Fonte:

Le novità Fiat al Salone di Ginevra 2018

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Al Salone di Ginevra 2018 Fiat punterà sulla nuova linea S-Design e Mirror, gli allestimenti rivolti allo stile, il primo, e alla connettività, il secondo.

Fiat 124 Spider S-Design

La 124 Spider debutterà nella versione S-Design, che si andrà ad affiancare alla Tipo 5 porte e alla 500X S-Design. Un proposta dedicata a chi cerca stile e contenuti con un carattere contemporaneo, dinamico e distintivo. L’allestimento di base è il Lusso, arricchito con accessori firmati Mopar come la roll-bar, il montante anteriore e le calotte degli specchietti retrovisori nella colorazione brunita, i cerchi in lega da 17 pollici, il badge tricolore sul posteriore, la banda adesiva rossa sulla fiancata, il cofano attivo, il doppio scarico cromato e i fari fendinebbia. La meccanica abbinata a questo allestimento è il quattro cilindri turbo MultiAir da 1.4 litri, 140 CV e 240 Nm di coppia, disponibile in abbinamento al cambio manuale o all’automatico a sei marce.

La famiglia Mirror al completo

Un’area dello stand ospiterà poi la famiglia Mirror al completo Con la 500, la 500X e la 500L. Tutte potranno contare su un ricco equipaggiamento tecnologico con la radio UconnectTM 7” HD Live con touchscreen ad alta risoluzione (compatibile con Apple CarPlay e AndroidAuto). Esteticamente la 500 X Mirror si riconosce per la carrozzeria in Blu Venezia in abbinamento al tetto a contrasto in grigio opaco e ai cerchi di lega diamantati da 17 pollici. La 500X Mirror si caratterizza invece per la tinta della livrea in Blu Jeans, i cerchi in lega da 17 pollici in nero opaco diamantato, i proiettori anteriori Bi-Xenon, la plancia in tinta Blu Jeans opaco e rivestimenti dei sedili in blu a contrasto.

News

Fiat: la gamma Mirror si estende alle 500X e 500L

L’allestimento high-tech e iper-connesso dedicato ai Millennials

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Fonte

F1 – Tutte le Ferrari di Schumacher

1996 - Ferrari F3101996 - Ferrari F310

MOTOR RACING-SCHUMACHER 3MOTOR RACING-SCHUMACHER 3

Credits: German Michael Schumacher at the wheel of his Ferrari 25 October during the official training session at Jerez circuit for the European Formula One Grand Prix on Sunday. Canadian Jacques Villeneuve is lying one point behind Schumacher in the championship.

MOTOR RACING - MICHAEL SCHUMACHERMOTOR RACING - MICHAEL SCHUMACHER

Credits: B104-19981202- MONTMELO, BARCELONA, SPAIN: German Ferrari driver Michael Schumacher steers his racing car off the track following a driving mistake in the Seat curve of the Montmelo racingtrack near Barcelon, 02 December 1998, during a training session here this Wednesday. EPA PHOTO EFE/LLUIS GENE/jm/kr

Formel 1  Michael SchumacherFormel 1  Michael Schumacher

Credits: SUZ02 – 19991029 – SUZUKA, JAPAN : German Formula One Ferrari driver Michael Schumacher powers his car during a free training session at the Suzuka race track, Friday 29 October 1999, prior to Sunday’s Japanese Grand Prix. (ELECTRONIC IMAGE)
EPA PHOTO DPA/KAY NIETFELD/kn-cl

MOTOR RACING-SCHUMACHER VICTORYMOTOR RACING-SCHUMACHER VICTORY

Credits: KLM11 – 20001022 – KUALA LUMPUR, MALAYSIA : World Champion Ferrari driver Michael Schumacher, of Germany, passes the finish line under the waving black and white checkered flag announcing his victory at the 2000 Sepang Malaysian Formula One Grand Prix 22 October 2000. McLarens David Coulthard, of Britain, took second place and Ferrari’s Rubens Barrichello, of Brazil, finished third. Ferrari also won the Constructor’s Cup. EPA PHOTO DPA/OLIVER MULTHAUP/mul/bw

ALLALL

Credits: THROUGH EUROPEAN EYES
FFM54 – 20010821 – HUNGARORING, HUNGARY : German F-1 Ferrari driver Michael Schumacher raises his arm in victory as he crosses the finish line to win the 16th Hungarian Grand Prix and his 4th world champion title on 19 August 2001 at the Hungaroring. EPA PHOTO EPA/ATTILA KISBENEDEK/AK-tu

ALLALL

Credits: DEX02 – 20020929 – INDIANAPOLIS, IN, UNITED STATES : Grand Prix racer Michael Schumacher of Germany, with the Ferrari team, makes a turn during the USA Formula One Grand Prix 29 September, 2002 in Indianapolis.
EPA PHOTO AFPI/DON EMMERT/dre

MICHAEL SCHUMACHER PASSES ROLLER-COASTERMICHAEL SCHUMACHER PASSES ROLLER-COASTER

Credits: German Ferrari driver Michael Schumacher drives in front of a roller-coaster during the free practise at Suzuka race track, Saturday 11 October 2003. The last Formula One GP of the season takes place here on Sunday with Schumacher aiming for a record sixth title. The race track here is situated inside a huge amusement park. EPA/OLIVER MULTHAUP

2004 - Ferrari F20042004 - Ferrari F2004

2005 - Ferrari F2004M2005 - Ferrari F2004M

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2006 - Ferrari 248 F12006 - Ferrari 248 F1

 

Michael Schumacher ha corso in F1 con la Ferrari dal 1996 al 2006 conquistando cinque Mondiali consecutivi tra il 2000 e il 2004), 72 vittorie, 58 pole position, 53 giri veloci e 116 podi.

Di seguito troverete una gallery con le foto di tutte le Ferrari guidate da Michael Schumacher in F1: 12 monoposto che hanno contribuito a creare la leggenda della Scuderia di Maranello.

F1 – Tutte le monoposto di Michael Schumacher

1996 – Ferrari F310

15 GP disputati
3 vittorie
4 pole position
2 giri veloci
8 podi

1997 – Ferrari F310B

17 GP disputati
5 vittorie
3 pole position
3 giri veloci
8 podi

1998 – Ferrari F300

16 GP disputati
6 vittorie
3 pole position
6 giri veloci
11 podi

1999 – Ferrari F399

10 GP disputati
2 vittorie
3 pole position
5 giri veloci
6 podi

2000 – Ferrari F1-2000

17 GP disputati
9 vittorie
9 pole position
2 giri veloci
12 podi

2001-2002 – Ferrari F2001

19 GP disputati
10 vittorie
12 pole position
3 giri veloci
16 podi

2002-2003 – Ferrari F2002

19 GP disputati
11 vittorie
8 pole position
9 giri veloci
16 podi

2003 – Ferrari F2003-GA

12 GP disputati
5 vittorie
3 pole position
3 giri veloci
7 podi

2004 – Ferrari F2004

18 GP disputati
13 vittorie
8 pole position
10 giri veloci
15 podi

2005 – Ferrari F2004M

2 GP disputati

2005 – Ferrari F2005

17 GP disputati
1 vittoria
1 pole position
3 giri veloci
5 podi

2006 – Ferrari 248 F1

18 GP disputati
7 vittorie
4 pole position
7 giri veloci
12 podi

Passione Ferrari

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Fonte

Skoda Vision X: ibrida a metano

Autodesk VRED Design 2018.4 UpdateAutodesk VRED Design 2018.4 Update

Credits: Autodesk VRED Design 2018.4 Update

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Autodesk VRED Design 2018.4 UpdateAutodesk VRED Design 2018.4 Update

Credits: Autodesk VRED Design 2018.4 Update

 

Al Salone di Ginevra 2018Skoda svelerà il futuro della propria Gamma con un’inedita concept car denominata Vision X.

Oltre al nuovo linguaggio stilistico del Marchio, questo prototipo vanta un sistema ibrido di nuova concezione che combina trazione elettrica, gas metano e benzina. Il sistema di trazione particolarmente ecocompatibile, assicura un’immediata erogazione di potenza, più agilità e bassi valori di emissioni: solo 89 g/km di CO2. A seconda delle esigenze, Vision X può viaggiare con trazione anteriore, posteriore o integrale.

Christian Strube, Membro del Board ŠKODA per lo Sviluppo Tecnico, ha dichiarato:

“ŠKODA prosegue a ritmo serrato nei preparativi e negli sviluppi della mobilità di domani. Con il prototipo ibrido ŠKODA Vision X presentiamo un’anticipazione sull’ulteriore sviluppo della nostra Gamma. I veicoli a gas metano sono puliti e convenienti. Con questo sistema ibrido, i nostri Clienti possono iniziare a guidare a emissioni zero”.

Il sistema di trazione si distingue per la combinazione di un motore con alimentazione a metano e benzina, a due motori elettrici. Questa nuova tecnologia permette di ridurre sensibilmente le emissioni di CO2, portandole ad appena 89 g/km.

Il motore a combustione è un propulsore quattro cilindri 1.5 TSI G-TEC con sovralimentazione turbo, sviluppato appositamente per l’impiego del gas metano. Sviluppa 130 CV (96 kW) di potenza massima per 250 Nm di coppia massima. Dei due serbatoi di metano, uno si trova sotto i sedili posteriori e l’altro è dietro l’asse posteriore e la coppia del motore a metano viene trasmessa all’asse anteriore.

Salone di Ginevra 2018

Skoda Vision X è atteso al Salone di Ginevra 2018

Anticipa le forme del futuro SUV urbano del marchio

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Fonte:

Gli effetti delle droghe sulla guida

Chilean authorities find large quantity of ecstasy pillsChilean authorities find large quantity of ecstasy pills

Credits: epa05427323 A handout picture made available by the Chilean National Service of Customs on 15 July 2016 shows a portion of the 14,984 pills of ecstasy with a commercial value of 460,000 US dollars, seized after an operation by police, at the Comodoro Arturo Merino Benítez International Airport in Santiago, Chile. EPA/NATIONAL CUSTOMS SERVICE OF CHILE / HANDOUT HANDOUT EDITORIAL USE ONLY/NO SALES

Le droghe incidono pesantemente sulle capacità di guida, attività che richiede un’attenzione permanente.

Di seguito troverete una guida completa – realizzata dal TCS (Touring Club Svizzero) – relativa agli effetti psicologici delle droghe sulla guida, sostanza per sostanza.

Gli effetti delle droghe sulla guida

Canapa (hashish, marijuana, sostanze attive del THC (tetraidrocannabinolo)

Perturbazioni della percezione e della capacità motoria, tempo di reazione aumentato, le reazioni sono sovente solo abbozzate, gli automatismi ben rodati si confondono (in particolare in situazione di stress), le riserve di capacità diminuiscono, l’attenzione è continuamente distolta da dettagli di secondaria importanza.

Oppiacei, eroina, morfina

L’attenzione e la percezione si allentano, i movimenti si fanno più lenti, il tempo di reazione aumenta, sonnolenza, apatia, visibilità notturna ridotta (restringimento della pupilla).

Cocaina

Sotto l’influsso della cocaina, il conducente sopravvaluta la propria capacità di guidare, con conseguente aumento dell’assunzione di rischi. La sua concentrazione e la sua attenzione diminuscolo, la sua irritabilità e aggressività aumentano, le sue reazioni diventano incontrollabili. Dilatazione delle pupille, ciò che riduce l’adattamento alla luce viva (abbagliamento). Quando gli effetti diminuiscono, cedono il posto alla fatica, addirittura alla spossatezza.

Amfetamine, metanfetamine

Perdita del senso della realtà e difficoltà nell’apprezzamento delle situazioni, tendenza ad assumere rischi, le pupille si dilatano e non reagiscono più a una luce intensa (abbagliamento). Quando gli effetti diminuscono, cedono il posto alla fatica, addirittura alla spossatezza.

Amfetamine di sintesi, entactogeni (ecstasy)

Tendenza ad assumere rischi, le capacità diminuscono, la confusione come pure la disinibizione aumentano. Le pupille si dilatano e si adattano a stento alla luce viva (rischio di abbagliamento). Quando gli effetti diminuscono, cedono il posto alla fatica, alla spossatezza e a difficoltà di concentrazione.

Allucinogeni

Confusione, allucnazione, problemi di coordinamento, perdita del senso della realtà. Diminuzione o perdita dell’attenzione. Quando gli effetti diminuiscono possono cedere il posto alla spossatezza.

Info utili

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Fonte:

Honda CR-V 2018: sette posti e ibrida

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Tra le novità Honda attese per il Salone di Ginevra 2017 c’è la versione europea della nuova CR-V. La sport utility giapponese si aggiorna con un leggero listino estetico, guadagna spazio all’interno dell’abitacolo e rinnova le proposte meccaniche eliminando il Diesel dal listino e introducendo la variante ibrida.

Passo allungato, per la prima volta anche a sette posti

Esteticamente la nuova Honda CR-V si rinnova con i gruppi ottici ridisegnati e dotati di tecnologia LED e con la nuova mascherina Active Shutter Grille.

Una delle novità più importanti riguarda la piattaforma, il cui passo è stato allungato per guadagnare più spazio all’interno. In questo modo con la nuova versione la CR-V viene proposta per la prima volta anche nella versione a sette posti.

Rinnovato anche il portabagagli con un fondo a due livelli e con il portellone elettrico. Arrivano inoltre i due display da 7 pollici, uno dedicato al sistema di infotaoniment, l’altro alla strumentazione digitale.

Niente diesel ma arriva la proposta ibrida

Con la CR-V 2018 debutta in gamma la variante ibrida, il cui sistema i-MMD sfrutta un 2.0 VTEC a ciclo Atkinson e due motori elettrici. Volendo c’è anche l’opzione a benzina: il 1.5 VTEC turbo (con cambio manuale o CVT).

Come alternativa alla trazione anteriore di serie, la CR-V può essere equipaggiata anche con la trazione integrale Real Time AWD (disponibile per entrambe le motorizzazioni), abbinata all’assetto rialzato di 38 mm.

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Come funziona un motore a benzina

Motore BMW M5Motore BMW M5

Il motore a benzina – il secondo propulsore più amato dagli italiani – è molto usato da chi non percorre molti chilometri e da chi vuole un’unità più economica da acquistare rispetto a quelle diesel o ibride.

Di seguito scopriremo come funziona un motore a benzina a 4 tempi, una guida completa alle quattro fasi del ciclo Otto, su cui si basano quasi tutte le unità a benzina.

Come funziona un motore a benzina: aspirazione

Il pistone si muove verso il punto morto inferiore. Attraverso le valvole di aspirazione viene aspirata la miscela aria benzina.

Come funziona un motore a benzina: compressione

Il pistone inverte la sua corsa comprimendo la miscela aria benzina. Al momento opportuno, poco prima che il pistone raggiunga il punto morto superiore, scocca la scintilla e si avvia la fase di combustione.

Come funziona un motore a benzina: espansione

La temperatura all’interno della camera di combustione aumenta e la pressione sale. Il pistone viene spinto verso il punto morto inferiore.

Come funziona un motore a benzina: scarico

Il pistone inverte nuovamente la sua corsa spostandosi verso il punto morto superiore. Inizia la fase di scarico dei gas combusti attraverso le valvole.

Info utili

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Il diesel è morto. O anche se ancora vivo, lo stanno già seppellendo

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Riviste, siti specializzati ed esperti del settore automotive danno quasi per certa la fine dei motori diesel, ipotizzando un mercato europeo che passerà dal 50% al 9% entro il 2030. Ma visti gli avvenimenti recenti sembrano quasi ipotesi eccessivamente ottimiste.

L’anno scorso, per la prima volta dal 2009, in Europa le immatricolazioni di auto a benzina hanno superato quelle diesel. Negli ultimi mesi molti costruttori hanno affermato a più riprese che si stanno già preparando a dire addio al gasolio a causa delle future norme europee che entreranno in vigore dal 2018 e che renderebbero i motori diesel troppo costosi e difficili da produrre.

Volvo si è spinta oltre sostenendo che oltre il 2021 non ci saranno più sviluppi sui loro motori diesel per gli stessi motivi e, notizia di oggi, FCA non equipaggerà più le sue auto con motori diesel a partire dal 2022. E quattro anni passano molto in fretta, soprattutto nella vita media di un’auto.

Le città di Parigi, Madrid, Atene e Città del Messico hanno scavato ulteriormente la fossa al motore più amato dagli europei fissando il bando definitivo dei motori a gasolio: 2020 per la capitale francese e 2025 per le altre tre.

Il dieselgate ha chiuso definitivamente le porte, con tanto di saldatura e lancio della chiave, del (grande) mercato americano ai motori diesel.

Tutte queste notizie su quanto sia brutto e cattivo il motore diesel, si sono tradotte in un calo immediato delle vendite delle auto diesel in Europa che, per la prima volta, sono scese sotto il 50 percento.

Germania

E oggi è arrivato l’ultimo colpo di badile colmo di terra che andrà a seppellire definitivamente il motore diesel. La Germania, il principale produttore di auto diesel e dove i vari Mercedes, Audi, BMW e VW stanno proponendo incentivi su incentivi per convincere gli automobilisti tedeschi a cambiare la loro auto a gasolio Euro4 per una nuova Euro6, ha stabilito che i singoli comuni potranno decidere autonomamente di vietare la circolazioni alle auto diesel.

Immaginatevi la scena. Nel comune in cui vivete potete guidare la vostra adorata auto a gasolio, ma in quello dove lavorate lo vieta. La vostra auto diventa immediatamente inutile. Non potete più recarvi al lavoro in auto, che poi è il motivo per cui il 90 percento di noi l’ha acquista.

Oppure decidete di andare in vacanza e, cavolo, il vostro meraviglioso albergo vista mare si trova in un comune che non vuole la vostra auto e dovete parcheggiare a 3Km di distanza, sempre che, nel frattempo, il comune vicino non abbia cambiato idea. Insomma, in un attimo si crea uno scenario da incubo sotto forma di divieti a macchie di leopardo che rendono impensabili lo spostamento in auto.
In altre parole, avete speso 30? 40 mila euro? per una cosa che non vi serve più a niente. No bueno.

E in Italia?

Nel 2017 il mercato delle nuove immatricolazioni di auto diesel in Italia è cresciuto del 3,8% nel 2017, arrivando a quota 57% e continua a salire. 
I motivi? Sono tre.

1) Gli incentivi che i costruttori danno a chi acquista in questo momento un’auto diesel. Si va dai 5 ai 9 mila euro a seconda dei modelli. Generosità che dovrebbe farci porre alcune domande sul futuro dell’auto che stiamo acquistando

2) La coppia dei motori diesel a noi piace un sacco (VW ha faticato parecchio a convincere i propietari di vetture TDI a presentarsi in concessionaria perché molti temevano che l’aggiornamento del software avrebbe fatto perdere cavalli alle loro auto)

3) Il primato di benzina più cara d’Europa conquistata con molta fatica, guerre coloniali e terremoti non rende molto allettante il passaggio a quel tipo di carburante.

Il futuro è elettrico

Gli stessi esperti che hanno decretato la fine del diesel, affermano che il futuro prossimo sarà delle auto elettriche, delle ibride e di quelle a benzina. Quest’ultime dovrebbero assestarsi attorno al 25% del mercato. Quindi via il diesel e largo a elettrico e benzina.
Toyota e Lexus hanno subito visto l’occasione della loro vita e offrono dai 4 mila e 500 ai 7 mila euro se permutate un’auto diesel per una ibrida.

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La benzina in Italia dunque scenderà finalmente di prezzo?

Avrebbe molto senso vista la direzione che ha preso il tutto già dall’inizio del 2017, ma no.

Oggi il prezzo di un litro di benzina è di 1,525 euro0,522 euro è il costo reale della benzina, 0,728 sono accise (guerre in Africa, crisi di Suez, alluvioni, terremoti eccetera) e 0,275 euro sono IVA (sì, paghiamo una tassa sulle tasse. I primati non si raggiungono per caso).

Un litro di gasolio costa 1,376 euro, una differenza di 15 centesimi al litro che, indovinate un po’, non sono dati dalla materia prima, bensì da una differenza di accise e di IVA sulle stesse.

La benzina costerebbe uguale, ma dato che ai tempi ci si preoccupava soprattutto del riscaldamento globale, il nostro governo aveva deciso di agevolare il diesel. Ora però che si è scoperto che le polveri sottili sono pericolosamente dannose nell’immediato per tutti noi che le respiriamo, non ha ancora mosso un’accisa dimostrando l’ennesimo contatto con la realtà e una profonda conoscenza delle priorità di tutti noi.

 

Quindi che auto devo acquistare nel 2018?

Ipotesi 1 Auto diesel
Nel 2018 acquisto un’auto diesel con gli incentivi. Motore divertente e consumi contenuti. Tra 5 anni, quando vorrò rivenderla, devo sapere che non varrà più niente. Anzi, probabilmente dovrò pure pagare per smaltirla.
Ma il vero problema è un altro: in questi 5 anni mi troverò spesso nella condizione di non poter andare in determinati posti perché alla mia auto è vietato l’accesso. Cosa che la renderebbe un acquisto costoso e assai inutile.

Ipotesi 2 Auto benzina
I motori a benzina sono migliorati molto negli ultimi anni anche sul fronte dei consumi, ma non riescono ancora a percorrere i km al litro di un diesel. Non ci sono incentivi per l’acquisto, non ci sono motorizzazioni per i modelli grandi o per i tanto amati e pesanti SUV, e dovete prevedere un aumento del vostro budget annuale di almeno 600 euro per la differenza di carburante.

Ipotesi 3 Auto elettrica
 Ideale per fare il commuting quotidiano casa-lavoro, ecologica e tristemente silenziosa e per nulla divertente. Tra una ricarica e l’altra, per fare un viaggio con la famiglia oltre i 300 km impiegherò lo stesso tempo che nel 1826, senza contare il costo del pernottamento in hotel per 3 persone.

Ipotesi 3 Auto Ibrida
L’autonomia in questo caso non è un problema perché si può sempre contare su un motore a benzina. Se guidate molto in città, potreste effettivamente quasi arrivare ai consumi di una vettura diesel. Se invece fate molta autostrada, non andrete oltre i 12 km con un litro e avrete un’impennata significativa dei vostri costi annuali.

Ma il vero problema è un altro, almeno per chi ama davvero guidare un’auto: il fastidioso cambio CVT. Purtroppo le auto ibride, perfino i modelli Lexus più sportivi, hanno tutte il fastidioso effetto scooter che ammazza ogni entusiasmo al volante. Da scegliere solo se non si hanno alternative o se odiate guidare.

Ipotesi 4 car sharing
Apparentemente chi ci governa è convinto che in Italia viviamo tutti tra Milano e Roma, dove esiste Uber e 26 tipi di car sharing e legifera di conseguenza. Peccato che la maggior parte di noi viva in provincia, dove la macchina più che una scelta è una necessità e dove, ops, il car sharing non esiste e la app di Uber ci mostra una gif di The Rock che sghignazza se proviamo a chiedere una corsa.

Ipotesi 5 aspetto
Mi tengo la mia auto diesel e nel frattempo a) spero di riuscire ancora andare al lavoro, b) il nuovo governo proporrà degli incentivi per i motori benzina e diminuirà il prezzo del carburante, c) uscirà un’auto ibrida con un cambio decente, d) mi risveglierò da questo assurdo incubo automobilistico.

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