Mini: a New York la classica elettrica


















Al Salone di New York 2018 Mini ritorna al futuro… La classica Cooper che ha fatto girare la testa a più di una generazione, viene riproposta così com’era fuori, ma con un powertrain elettrico sotto pelle.
Con questa sorpresa newyorkina il marchio anglotedesco anticipa la futura Mini elettrica che arriverà sul mercato il prossimo anno e che sarà prodotta presso gli stabilimenti di Mini a Oxford.
La One-off svelata alla kermesse della Grande Mela si basa su una vecchia Cooper meticolosamente restaurata. I colori son quelli autentici: rosso per la carrozzeria e bianco per il tetto, con le iconiche bande sul cofano.
Anche se Mini non ha svelato le informazioni tecniche su questa show car, ha confermato che è spinta da un unico propulsore elettrico che darebbe “una nuova dimensione all’inconfondibile sentimento go-kart che ha dato fama mondiale a questa gamma”.
Per quanto riguarda la Mini elettrica che vedremo il prossimo anno, in occasione del 60° anniversario del modello classico, la Casa inglese ha confermato che si baserà sulla hatchback a tre porte e che la Mini Electric Concept vista lo scorso anno al Salone di Francoforte è un anticipo di come sarà il modello definitivo.
Mini Electric Concept
Al Salone di Francoforte debutterà il prototipo che anticipa la prima Mini elettrica che arriverà nel 2019
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Aprilia ti porta in pista con i Racers Days 2018: le date e il calendario






Dopo il grande successo dello scorso anno, tornano i Racers Days di Aprilia. Si tratta dell’appuntamento riservato a tutti gli appassionati del marchio che vogliono provare i modelli top di gamma RSV4 RF e Tuono V4 1100 Factory sui circuiti più belli ed emozionanti d’Italia. Il calendario del 2018 prevede ben 14 giornate di test, da aprile a settembre, su circuiti di classe mondiale, come Misano, Mugello, Imola e Vallelunga. E quest’anno si aggiungono anche i tracciati di Cervesina (Pavia), Cremona e Airola (Benevento), con l’obiettivo di venire incontro agli appassionati motociclisti di ogni parte d’Italia, ed estendendo così la possibilità di provare, al meglio e in piena sicurezza, prestazioni e qualità delle due moto equipaggiate con l’eccezionale propulsore Aprilia V4 di 65°, sette volte campione del mondo SBK. Il programma dei Racers Days di Aprilia, oltre a essere quindi più ampio, è anche più ricco: una vera e propria esperienza premium nel mondo sportivo di Aprilia. Da quest’anno è disponibile anche Tuono 125 per un test, pensato anche per i giovanissimi, in uno speciale tracciato ricavato nel paddock dei circuiti; l’esperienza è gratuita e aperta a tutti senza prenotazione, ideale per chi desidera muovere i primi passi in moto, seguito da istruttori certificati FMI.
I prezzi e i corsi di guida
Il test standard prevede un turno in pista al costo di soli 30 euro per ognuno degli iscritti; il modulo di iscrizione e tutte le informazioni sono disponibili sulla pagina web www.aprilia.com. Accanto alla formula dei test ride è confermata la Riding Academy, il programma di corsi di guida di Aprilia realizzato per tutti coloro che vogliono migliorare le proprie abilità di guida in pista, in sella alla propria moto. I corsi si avvalgono di istruttori qualificati e sono strutturati su tre differenti livelli, ognuno personalizzato sulle esigenze e sull’esperienza di guida dei singoli partecipanti: CORSO BASE: ideale per neofiti, motociclisti che entrano in pista per la prima o seconda volta; CORSO PRO: pensato per i motociclisti che conoscono già l’ambiente della pista e vogliono migliorare le proprie capacità. Ogni corso si sviluppa nell’arco di un’intera giornata e si conclude con l’opportunità di effettuare un turno in pista con Aprilia RSV4 RF MY 18 oppure con Aprilia Tuono V4 1100 Factory. In parallelo alla Riding Academy Aprilia propone anche il Test Ride Exclusive: nelle stesse date in cui sono in programma i corsi di guida sarà possibile acquistare turni in pista con una moto a scelta tra RSV4 RF e Tuono V4 1100 Factory, con il circuito interamente riservato alle sole moto test ride.
Racers Days Aprilia 2018, le date e il calendario
Vallelunga, lunedì 2 aprile (Riding Academy e Test Ride Exclusive)
Misano, venerdì 13 aprile
Cremona, mercoledì 25 aprile
Misano, mercoledì 2 maggio (Riding Academy e Test Ride Exclusive)
Mugello, lunedì 14 maggio
Airola, domenica 20 maggio (Riding Academy e Test Ride Exclusive)
Cremona, lunedì 11 giugno (Riding Academy e Test Ride Exclusive)
Mugello, martedì 19 giugno (Riding Academy e Test Ride Exclusive)
Mugello, lunedì 9 luglio
Cervesina, domenica 5 agosto (Riding Academy e Test Ride Exclusive)
Imola, sabato 18 agosto
Mugello, lunedì 3 settembre
Misano, martedì 18 settembre (Riding Academy e Test Ride Exclusive)
Cremona, lunedì 24 settembre (Riding Academy e Test Ride Exclusive)
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Jaguar F-Pace SVR: 550 CV per la SUV inglese












Quando Jaguar annunciò l’arrivo della F-Pace, molti lo presero come un tradimento all’eredità e alla tradizione sportiva del marchio inglese. Ora, a due anni dal lancio commerciale della prima SUV del Giaguaro, arriva, ad accontentare chi non sa rinunciare all’adrenalina, la versione ultra sportiva SVR.
Come di consueto, per i modelli che si fregiano di questa sigla, anche la F-Pace migliora completamente la dinamica, a partire da un potenziamento della meccanica, passando per un’aerodinamica più efficace e finendo con una revisione profonda del telaio.
Look più aggressivo
Esteticamente salta subito all’occhio il kit della carrozzeria specifico che allarga il SUV britannico e aggiunge prese d’aria di dimensioni maggiorate, al frontale e dietro ai passaruota. Allo stesso tempo ribassa sensibilmente l’altezza dal suolo. Nuove prese d’aria sono state aperte anche sul cofano, per ventilare meglio il motore, e al posteriore compare un ala aerodinamica. Il contatto con l’asfalto avviene tramite ruote con cerchi da 21 o 22 pollici, ascolta del cliente.
Tanti cavalli con il V8 da 5.0 litri
Sotto il cofano della nuova Jaguar F-Pace SVR pulsa il V8 da 5.0 litri sovralimentato da 550 CV di potenza e 680 Nm di coppia massima che si abbina a una trasmissione automatica ad otto rapporti. Sulla carta la F-Pace SVR dichiara uno sprint da 0 a 100 in 4,3 secondi e una velocità massima di 283 km/h.
Telaio rivisto
Ma le novità non finiscono qui: le nuove barre stabilizzatrici riducono il rollio del 5%, gli ammortizzatori son più rigidi del 30% all’anteriore e del 10% al posteriore, i dischi freno sono da 395mm all’anteriore e da 396 mm al posteriore e il sistema di scarico è 6,6 kg più leggero rispetto a quello ella F-Pace standard. Inoltre l’asse posteriore monta il differenziale attivo elettronico e lo sterzo elettronico ha una nuova taratura più sportiva.
Jaguar F-Pace
La prima SUV della Casa britannica
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Dacia Duster 2018 1.5 dCi 4×4 Prestige, il test
La Dacia Duster è cambiata più di quanto potrebbe sembrare a prima vista. Le novità estetiche tra l’altro sono notevoli ma non hanno stravolto l’identità della vettura, che resta riconoscibile anche a distanza. Per il 2018 effettua un upgrade soprattutto alla voce comfort, migliorando sensibilmente l’esperienza di guida sotto tutti i punti di vista. Insieme alla Sandero è la vettura di maggior successo del marchio Dacia e a giudicare da quanto è migliorata, restando un SUV economico (i prezzi non sono cambiati), sembra avere tutte le carte in regola per continuare a conquistare tanti automobilisti. Io l’ho provata nella versione top di gamma Prestige 4×4 equipaggiata con il motore 1.5 diesel da 110 CV. Scopriamone insieme pregi e difetti.






































Città
La nuova Duster conserva le stesse dimensioni della precedente: è lunga 434 cm. Ha però i passauorta anteriori un po’ più ingombranti, per cui bisogna fare eventualmente solo l’occhio in fase di parcheggio/manovre. È facile e maneggevole anche nello stretto. La seduta rialzata strizza l’occhio al pubblico femminile ma dona anche una sensazione maggiore di controllo (a chiunque). La presenza del nuovo sistema di telecamere a 360 gradi diventa prezioso non solo nel fuoristrada – dove la Duster è sempre perfetta – ma anche nei parcheggi o nei passaggi più complicati: si riesce con un tocco di dita a controllare tutto ciò che accade attorno all’auto.

Fuori città
Rispetto al modello che va a sostituire è migliorata molto alla voce comfort, come anticipato. È meglio insonorizzata e più comoda, diventando più piacevole da guidare. C’è anche un volante più diretto che migliora la dinamica di guida, mentre il motore 1.5 dCi da 110 CV è a mio modo di vedere la soluzione perfetta: spinge il giusto, è affidabile e consuma poco. In media, facendo un po’ di attenzione, si riescono a percorrere anche 19 km con un litro di carburante nel misto. Solo i rapporti sono piuttosto corti.

Autostrada
Per fortuna per l’autostrada c’è la sesta marcia (di riposo) che migliora la situazione e consente di viaggiare a 130 km/h al giusto regime di giri. Oggi con la Duster anche un viaggio più lungo diventa piacevole. I sedili sono molto più comodi e la posizione di guida è migliorata (grazie al volante regolabile in profondità). Anche in questo caso i consumi restano piuttosto contenuti.



Vita a bordo
L’abitabilità resta invariata, si sta comodissimi in quattro ma anche in cinque non si sta male. La plancia è tutta nuova, il sistema di infotainment è ora posizionato più in alto ed è rivolto al guidatore. Ci sono nuovi comandi del clima automatico estremamente gradevoli e tutte le plastiche (sebbene restino rigide) sono state migliorate. Insomma, è soprattutto dentro che si percepisce il salto di qualità che la nuova Duster ha fatto rispetto alla versione precedente. Il bagagliaio garantisce una capienza di 478 litri (che diventano 467 per la 4×4).

Prezzo e costi
Il tutto lasciando i prezzi invariati. Dunque, la Dacia Duster parte sempre da 11.900 euro, ma la versione oggetto della nostra prova è una top di gamma e costa più di 20.000 euro. Ma per portarsi a casa un modello già ben accessoriato e con il 1.5 diesel ci vogliono circa 16.000 euro. La Access, versione base, è abbinata solo al 1.6 benzina da 115 CV e prevede alcune novità: LED DRL, sensore luci, airbag laterali a tendina, servosterzo elettrico, alzacristalli anteriori elettrici, Hill Start Assist, limitatore di velocità e paraurti in tinta. La Essential (da 12.600 euro) tra le altre cose offre barre tetto nere, cerchi in acciaio da 16’’, fendinebbia, radio Plug&Play e Hill Descend Control (solo con 4×4). L’allestimento più richiesto secondo Dacia sarà il Comfort (da 14.300 per il benzina e da 16.300 per il diesel): vetri elettrici anche al posteriore, cerchi in lega da 16’’, clima manuale, cruise control, Media Nav Evolution, sensori di parcheggio e volante regolabile in pelle. Chiude il cerchio la top di gamma Prestige: Blind Spot Warning, bracciolo centrale, cerchi in lega da 17’’, clima automatico, interni con finiture in TEP, protezioni sottoscocca, barre tetto, specchietti dark metal, retrocamera, regolazione lombare e vetri posteriori oscurati.
Sicurezza
La nuova Dacia Duster ha ricevuto 3 stelle nei test EuroNCAP (tale risultato risente soprattutto della mancanza di alcuni dei più recenti sistemi tecnologici di ausilio alla guida).


pagella |
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|---|---|
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Città
8
/10
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Fuori città
8
/10
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Autostrada
8
/10
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Vita a bordo
8
/10
|
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Prezzo e costi
8
/10
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Sicurezza
7
/10
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| Dimensioni | 434x180x170 |
| Motore | 1.5 dCi da 110 CV 4×4 |
| Accelerazione 0-100 | 12,4 secondi |
| Consumi medi | 4,7l/100km |
| Bagagliaio | 467/1.623 litri |
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Toyota RAV4: la quinta generazione


















Al Salone di New York 2018 debutta la quinta generazione della Toyota RAV4. La SUV media giapponese è uno dei modelli chiave di Toyota e si rinnova completamente per rafforzare la sua posizione nella categoria.
Look più robusto
Dal punto di vista estetico la nuova RAV4 sfoggia un’immagine più robusta e si ispira alla concept car FT-AC vista allo scorso Salone di Los Angeles.


Come se fosse stata scolpita con martello e scalpello, la sport utility compatta si lascia alle spalle le linee fluide della generazione uscente e esprime un novo carattere con un frontale contraddistinto dai nuovi gruppi ottici, dalla nuova griglia frontale e dal paraurti completamente ridisegnato.
Il laterale è più slanciato, con la linea di cintura più alta e i cerchi si rinnovano con nuovi design. Anche il posteriore cambia con nuovi gruppi ottici, un nuovo paraurti, nuovi terminali di scarico e un inedito spoiler sul tetto. Inoltre al nuova Toyota RAV4 2018 avrà una carrozzeria bitono con il tetto e il montante in nero a contrasto con il resto della livrea.
Interni più spaziosi
Questa quinta generazione della Toyota RAV4 nasce sulla base della nuova piattaforma TNGA di Toyota e rispetto al modello uscente vanta una carreggiata più ampia, mentre la lunghezza e l’altezza rimangono uguali.


Gli interni sono più spaziosi e cresce la qualità percepita grazie ad una riorganizzazione dell’abitacolo, all’uso di materiali migliori e al nuovo schermo touch da 8 pollici posizionato sulla plancia centrale e che farà da interfaccia al nuovo sistema di infotainment Entune 3.0. Tra le novità tecnologiche, il sistema multimediale sarà compatibile con Apple CarPlay, disporrà di connessione WiFi e avrà la possibilità di accedere ad Amazon Alexa. Ridisegnato anche il quadro strumenti.
Più sicura con il Toyota Safety Sense
Dal punto di vista della sicurezza la nuova Toyota RAV4 cresce grazie al pacchetto Toyota Safety Sense, che comprenderà un completo catalogo di sistemi di assistenza alla guida tra cui il cruise control adattivo, l’avviso di abbandono involontario della corsia e il mantenimento automatico della corsia, il riconoscimento della segnaletica stradale e il sistema di pre-collisione con rilevamento dei pedoni.
Motorizzazioni
Oltreoceano la nuova RAV4 2018 sarà commercializzata con due opzioni meccaniche: il 2.5 VVT-iE da quattro cilindri abbinato alla trasmissione automatica ad otto rapporti e con la variante ibrida (con lo stesso quattro cilindri) con cambio e-CVT. La trazione integrale sarà presente nella gamma, mentre l’ibrida sarà equipaggiata con il sistema AWD-i che sfrutta il motore elettrico per fornire coppia alle ruote posteriori.
La nuova Toyota RAV4 dovrebbe arrivare in Europa all’inizio del prossimo anno.
Toyota FT-AC Concept
Un’inedita fuoristrada giapponese svelata al Salone di Los Angeles 2017
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Toyota Rav4 2019: finalmente un SUV da maschi e che non costa una follia








Un SUV molto maschile
Ieri, durante l’Auto Show di New York, Toyota ha presentato il nuovo Rav4 2019 ed è davvero muscoloso. Un anno fa il capo di Toyota aveva affermato che era stanco di sentir dire che le Toyota e le Lexus erano auto noiose e aveva dato un input preciso ai suoi designer: “Voglio auto emozionanti”.
E indubbiamente il nuovo Toyota Rav4 risponde alla nuova direzione del brand. Tutto si può dire tranne che sia noioso. Anzi, finalmente un SUV di fascia media che può piacere anche agli uomini.
Finora, se volevamo qualcosa di maschile, muscoloso e avventuroso dovevamo spostarci su brand premium e il risultato era inevitabilmente gravoso per il nostro portafoglio.
Toyota sembra aver capito che c’è un mercato maschile insoddisfatto e si è mossa di conseguenza.
Quando arriverà in Italia
Non ci sono ancora date per il mercato italiano, ma si può fare un ragionamento che può portarci vicino.
Dal gennaio 2018 Toyota ha deciso che per il mercato italiano Toyota importerà solo auto ibride. Ieri, durante la conferenza stampa, è stato detto che la versione ibrida sarà disponibile per il mercato americano a inizio 2019.
Considerando che quello per loro è il mercato di punta, e dunque faranno del loro meglio per soddisfarlo, è plausibile affermare che da noi vedremo il nuovo modello a partire dal settembre 2019. Ma ripeto, non sono dati ufficiali. Si tratta di una mia ipotesi.
Nuovo motore Hybrid
Il nuovo Toyota Rav4 avrà un nuovo motore Hybrid ancora più potente ed efficiente. Ma, cosa più importante, avrà il nuovo cambio CVT Direct Shift che dovrebbe aver annullato il classico e fastidioso “effetto scooter”.
Qui sotto trovate un video che vi farà capire meglio il mio attuale entusiasmo.
Toyota RAV4: la quinta generazione
Svelate le fotografie e le informazioni ufficiali della rinnovata sport utility compatta giapponese. Debutta al Salone di New York 2018
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Audi RS5 Sportback: a New York debutta la versione arrabbiata






















Al Salone di New York 2018 Audi svela la nuova RS5 Sportback, la berlina dei Quattro Anelli nella variante radicale che farà la concorrenza all’Alfa Romeo Giulia Quadrifoglio, alla BMW M3 e alla Mercedes C 63 AMG.
Sotto il cofano l’Audi RS5 Sportback monta il V6 biturbo da 2,9 litri con 450 CV di potenza e 600 Nm di coppia massima erogata tra i 1.900 e i 5.000 giri. La trazione è affidata al sistema integrale quattro di Audi, mentre il cambio è il tiptronic a otto rapporti.
Tra le altre novità, rispetto all’Audi S5, la RS5 ha un assetto ribassato di 7mm, i passaruota allargati e, volendo, come optional si possono montare il sistema Dynamic Ride Control per le sospensioni e i freni in carboceramica.
La nuova Audi RS5 Sportback arriverà nelle concessionarie nordamericane e in Canada nella seconda metà del 2018. Successivamente dovrebbe arrivare anche in Europa.
Audi A5
Sportiva ed elegante
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Volkswagen Atlas Cross Sport
















Volkswagen svela al Salone di New York 2018 la nuova Atlas Cross Sport, concept car che prefigura la futura versione sportiva, a cinque posti, della Atlas.
Questa inedita variante dinamica della sport utility che Wolfsburg commercializza negli Stati Uniti entrerà in produzione – in Tennesse – con la versione definitiva, nel 2019.
Secondo quanto dichiarato da Volkswagen, la Atlas Cross Sport sarà più corta rispetto alla Atlas standard, con 4,84 metri di lunghezza, ma manterrà il passo invariato.
Per quanto riguarda la meccanica, il prototipo monta un powertrain ibrido plug-in da 360 CV di potenza che nel modello definitivo potrebbe essere sostituito da un sistema mid-hybrid, con l’appoggio di un piccolo motore elettrico.
Volkswagen Atlas: la sette posti per gli USA
Oltre cinque metri di lunghezza, basata sulla piattaforma MQB e con due motorizzazioni, il quattro cilindri 2.0 TSI o il V6 3.6
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Dacia Duster 2018 1.5 dCi 4×4 Prestige, la video-prova
Ecco la nostra video-prova relativa alla nuova Dacia Duster 2018. Il SUV del marchio rumeno si è aggiornato profondamente dentro e fuori senza però perdere la sua identità: la riconosci anche a distanza. Ha un design più moderno e accattivante, ma soprattutto offre un maggior comfort rispetto al passato. Ci sono nuovi sedili, la plancia è tutta nuova, il livello di insonorizzazione è migliorato del 50%, il volante è più diretto grazie al nuovo servosterzo elettrico ed è regolabile anche in profondità. Ci sono nuovi sistemi tecnologici a bordo e con la trazione 4×4 la Duster si rivela perfetta anche per il fuoristrada impegnativo. I prezzi restano invariati, partono da 11.900 euro. La versione oggetto della nostra prova è la top di gamma e costa più di 20.000 euro.
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Dieci citycar per neopatentati




















Le citycar sono auto adatte ai neopatentati: merito delle dimensioni esterne compatte (che rendono agevole qualsiasi parcheggio) e dei ridotti costi di gestione.
In questa guida all’acquisto troverete dieci proposte a benzina con prezzi inferiori a 15.000 euro.
L’elenco delle dieci citycar per neopatentati disponibili a meno di 15.000 euro comprende soprattutto modelli francesi e tedeschi, anche se non mancano vetture di altre nazioni. Di seguito troverete una breve descrizione e i prezzi di questi veicoli.

Citroën C1 VTi 3p. Live – 10.000 euro
La Citroën C1 VTi 3p. Live – gemella della Peugeot 108 e della Toyota Aygo – è la citycar per neopatentati più economica tra quelle analizzate nella nostra guida all’acquisto.
Dotata di un motore 1.0 tre cilindri a benzina da 69 CV non molto pronto ai bassi regimi, è facilissima da parcheggiare visto che è lunga solo 3,47 metri. Il climatizzatore è optional e costa 1.000 euro.


Fiat Panda 1.2 Pop – 11.340 euro
La Fiat Panda 1.2 Pop ospita sotto il cofano un motore 1.2 da 69 CV – l’unico quattro cilindri presente nella nostra guida all’acquisto – silenzioso e ricco di coppia (ma anche penalizzato da consumi migliorabili e da una cilindrata elevata che non aiuta chi vuole risparmiare sull’assicurazione RC Auto).
La versione “base” dell’auto più amata dagli italiani è poco spaziosa per le gambe dei passeggeri posteriori più alti ma offre il climatizzatore di serie.


Hyundai i10 1.0 Classic – 10.650 euro
La Hyundai i10 1.0 Classic è una citycar perfetta per i neopatentati che non possono rinunciare alla praticità: il bagagliaio, infatti, è ampio e molto sfruttabile.
Il motore è un 1.0 tre cilindri da 66 CV e il climatizzatore si paga a parte (750 euro).


Kia Picanto 1.0 City – 10.850 euro
Anche la Kia Picanto 1.0 City – come la Hyundai i10 – è una citycar versatile caratterizzata da un bagagliaio capiente. Il motore è un 1.0 tre cilindri da 67 CV.
La dotazione di serie presenta alcuni alti e bassi: se è vero che il climatizzatore è di serie è altrettanto vero che i fendinebbia non sono disponibili neanche a pagamento e che il listino degli optional è povero (comprende solo la frenata automatica e la vernice metallizzata).


Opel Karl 1.0 Advance – 12.220 euro
La Opel Karl 1.0 Advance è una citycar perfetta per i neopatentati che cercano una “segmento A” confortevole. Silenziosa alle alte velocità e morbida sulle buche, monta il motore più potente del lotto (un 1.0 tre cilindri da 75 CV): un propulsore che non brilla alla voce “risposta ai bassi regimi”.
Più ingombrante delle rivali (3,68 metri di lunghezza) e poco agile nelle curve, offre il climatizzatore di serie.


Peugeot 108 VTi 3p. Access – 10.050 euro
La Peugeot 108 VTi 3p. Access – gemella di Citroën C1 e Toyota Aygo – è una citycar che mostra le cose migliori in città.
Caratterizzata – come le sorelle – da un bagagliaio minuscolo, ospita sotto il cofano un motore 1.0 tre cilindri da 69 CV. Per avere il climatizzatore bisogna acquistare il Pack Access (1.150 euro): un pacchetto che comprende anche gli alzacristalli anteriori elettrici e la chiusura centralizzata.


Renault Twingo SCe Life – 10.600 euro
La Renault Twingo SCe Life – cugina della Smart forfour (le due citycar condividono il pianale e il motore e sono prodotte nello stesso stabilimento) – è una “segmento A” a trazione posteriore dotata di un propulsore (montato posteriormente) 1.0 tre cilindri da 69 CV.
Caratterizzata da finiture poco curate, non ha il climatizzatore di serie: per averlo bisogna acquistare il pacchetto Basic Pack (1.400 euro), che comprende anche la radio R&GO con comandi al volante e supporto smartphone.


Skoda Citigo 1.0 3p. Active – 10.220 euro
La Skoda Citigo 1.0 3p. Active – gemella della Volkswagen up! – è una citycar concreta che ospita sotto il cofano un motore 1.0 tre cilindri da 60 CV.
Il climatizzatore? Di serie su tutta la gamma.


Smart forfour 70 Youngster – 14.132 euro
La Smart forfour 70 Youngster – cugina della Renault Twingo (quindi trazione posteriore e motore posteriore) – è una citycar “premium”: costruita con cura nonché molto cara, ha una dotazione di serie ricca che comprende – tra le altre cose – il climatizzatore, i fendinebbia e la frenata automatica.
L’abitacolo offre abbastanza spazio in larghezza (in tre dietro si soffre meno che sulle rivali) e il motore 1.0 tre cilindri a benzina consuma poco (anche se non è per niente vivace: 15,9 secondi per accelerare da 0 a 100 km/h).


Volkswagen up! 1.0 3p. take – 11.000 euro
La Volkswagen up! 1.0 3p. take – gemella della Skoda Citigo – è secondo noi la citycar più adatta ai neopatentati.
Un’auto equilibrata e piacevole da guidare dotata di un motore 1.0 tre cilindri da 60 CV. Il climatizzatore è optional: 610 euro.

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