WRC – Le foto più belle del Tour de Corse 2018


Credits: epa06653376 Sebastien Ogier of France drives his Ford Fiesta WRC during day 2 of Rally Tour de Corse, Bastia, Corsica, France, 07 April 2018. The tour runs from 05 to 08 April. EPA/NIKOS MITSOURAS


Credits: epa06653324 Kris Meeke of Great Britain drives his Citroen C3 WRC during day 2 of Rally Tour de Corse, Bastia, Corsica, France, 07 April 2018. The tour runs from 05 to 08 April. EPA/NIKOS MITSOURAS


Credits: epa06653323 Elfyn Evans of Great Britain drives his Ford Fiesta WRC during day 2 of Rally Tour de Corse, Bastia, Corsica, France, 07 April 2018. The tour runs from 05 to 08 April. EPA/NIKOS MITSOURAS


Credits: epa06653327 Sebastien Loeb of France drives his Citroen C3 during day 2 of Rally Tour de Corse, Bastia, Corsica, France, 07 April 2018. The tour runs from 05 to 08 April. EPA/NIKOS MITSOURAS


Credits: epa06653319 Elfyn Evans of Great Britain drives his Ford Fiesta WRC during day 2 of Rally Tour de Corse, Bastia, Corsica, France, 07 April 2018. The tour runs from 05 to 08 April. EPA/NIKOS MITSOURAS


Credits: epa06653316 Ott Tanak of Estonia drives his Toyota Yaris WRC during day 2 of Rally Tour de Corse, Bastia, Corsica, France, 07 April 2018. The tour runs from 05 to 08 April. EPA/NIKOS MITSOURAS


Credits: epa06652911 Esapekka Lappi of Finland drives his Toyota Yaris WRC during day 2 of Rally Tour de Corse, Bastia, Corsica, France, 07 April 2018. EPA/NIKOS MITSOURAS


Credits: epa06652917 Bryan Bouffier of France drives his Ford Fiesta WRC during day 2 of Rally Tour de Corse, Bastia, Corsica, France, 07 April 2018. EPA/NIKOS MITSOURAS


Credits: epa06652914 Esapekka Lappi of Finland drives his Toyota Yaris WRC during day 2 of Rally Tour de Corse, Bastia, Corsica, France, 07 April 2018. EPA/NIKOS MITSOURAS


Credits: epa06650887 Daniel Sordo of Spain drives his Hyundai i20 WRC during day 1 of the Tour de Corse 2018, Bastia, Corsica, France, 06 April 2018. EPA/NIKOS MITSOURAS


Credits: epa06650884 Sebastien Ogier of France drives his Ford Fiesta WRC during day 1 of the Tour de Corse 2018, Bastia, Corsica, France, 06 April 2018. EPA/NIKOS MITSOURAS


Credits: epa06650839 Esapekka Lappi of Finland drives his Toyota Yaris WRC during day 1 of the Tour de Corse 2018, Bastia, Corsica, France, 06 April 2018. EPA/NIKOS MITSOURAS


Credits: epa06650830 Raphael Astier of France drives his Abarth 124 Rally during day 1 of the Tour de Corse 2018, Bastia, Corsica, France, 06 April 2018. EPA/NIKOS MITSOURAS


Credits: epa06650837 Kris Meeke of Great Britain drives his Citroen C3 WRC during day 1 of the Tour de Corse 2018, Bastia, Corsica, France, 06 April 2018. EPA/NIKOS MITSOURAS


Credits: epaselect epa06648336 Andreas Mikkelsen of Norway drives his Hyundai i20 WRC during the shakedown of Tour de Corse 2018, Bastia, Corsica, France, 05 April 2018. EPA/NIKOS MITSOURAS


Credits: epaselect epa06653376 Sebastien Ogier of France drives his Ford Fiesta WRC during day 2 of Rally Tour de Corse, Bastia, Corsica, France, 07 April 2018. The tour runs from 05 to 08 April. EPA/NIKOS MITSOURAS
Anche il Tour de Corse – quarta tappa del Mondiale Rally WRC 2018 – è stato vinto da Sébastien Ogier: il cinque volte campione del mondo ha ottenuto al volante della Ford Fiesta il terzo successo nelle prime quattro corse iridate.
Qui troverete una gallery con le foto più belle del Tour de Corse 2018, una corsa che ha visto sul podio l’estone Ott Tänak (Toyota) e il belga Thierry Neuville (Hyundai).
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MotoGP 2018, gara pazza in Argentina: vince Crutchlow ma Marquez mette giù Valentino


A Termas de Rio Hondo ha vinto Crutchlow, davanti a Zarco e Rins, ma in Argentina – seconda tappa della MotoGp 2018 – è successo tutto quello che poteva succedere. Come al solito è sempre il meteo a metterci lo zampino: la pista andava asciugandosi e la pioggia leggera e improvvisa è scomparsa in un attimo. Così, partenza sospesa per cambio moto di tutti i piloti (tranne Miller, che aveva azzeccato le slick che partirà con un vantaggio rispetto agli altri di una cinquantina di metri: hanno deciso, sul momento, di non penalizzarlo). Marquez fa spegnere la moto, la fa ripartire, fa un tratto in contromano per ripiazzarsi, ma non è nel regolamento: una volta in gara fa un passaggio nei box e riparte praticamente dal fondo. Dà vita a una rimonta pazza e straordinaria per tanti versi, commettendo alcuni errori: il più grave – anche mediaticamente – è stato quello di aver messo ko Valentino Rossi (finisce 19esimo) con un sorpasso azzardato (aveva fatto lo stesso anche con Espargaro pochi giri prima, il quale per fortuna è rimasto in piedi). L’avrebbe passato comunque con un qualche secondo in più di pazienza, perché il passo di Marquez non lo aveva nessuno in pista. Peccato, perché questo evento – seppur senza alcuna malizia – potrebbe riaprire vecchie ferite. Marquez a fine gara è andato nei box di Rossi per chiedere scusa ma il team non gli ha permesso di entrare. Giornata poco felice per le Ducati ufficiali. Dovizioso ha chiuso sesto, Lorenzo 15esimo. Cal Crutchlow si ritrova così al comando della classifica piloti, con tre punti di vantaggio sul Dovi.
MotoGP 2018, i risultati del Gp di Argentina
1 25 35 Cal CRUTCHLOW 40’36.342
2 20 5 Johann ZARCO +0.251
3 16 42 Alex RINS +2.501
4 13 43 Jack MILLER +4.390
5 11 25 Maverick VIÑALES +14.941
6 10 4 Andrea DOVIZIOSO +22.533
7 9 53 Tito RABAT +23.026
8 8 29 Andrea IANNONE +23.921
Classifica piloti
1 Cal CRUTCHLOW Honda GBR 38
2 Andrea DOVIZIOSO Ducati ITA 35
3 Johann ZARCO Yamaha FRA 28
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F1 2018 – GP Bahrein: ancora Vettel, ancora Ferrari


Credits: epa06653133 German Formula One driver Sebastian Vettel of Scuderia Ferrari in action during the qualifying session for the 2018 Formula One Grand Prix of Bahrain at the Sakhir circuit near Manama, Bahrain, 07 April 2018. The 2018 Bahrain Formula One race will run on 08 April 2018. EPA/SRDJAN SUKI
Festa Ferrari nel GP del Bahrein: Sebastian Vettel ha trionfato a Sakhir (seconda tappa del Mondiale F1 2018) e ha regalato alla Scuderia di Maranello la seconda vittoria consecutiva (un evento che non si verificava dal lontano 2010).
Il pilota tedesco della Rossa ha chiuso davanti alle due Mercedes di Valtteri Bottas (2°) e Lewis Hamilton (3°) ed è in testa al campionato del mondo a punteggio pieno. Da segnalare, inoltre, l’eccellente prestazione del francese Pierre Gasly (4° con la Toro Rosso).
Brutte notizie – invece – per Kimi Räikkönen, costretto al ritiro a causa di un errore ai box: è stato fatto ripartire quando la gomma posteriore sinistra doveva ancora essere montata e ha travolto un meccanico (che ha riportato la frattura di tibia e perone).
Mondiale F1 2018 – GP Bahrein: le pagelle
Sebastian Vettel (Ferrari)
Solo contro tutti. Sebastian Vettel sconfigge le Mercedes in Bahrein arrivando al traguardo con le gomme praticamente finite e ottiene la seconda vittoria consecutiva (un evento che non si verificava dal 2013, anno dell’ultimo titolo conquistato) difendendosi nel finale dagli attacchi di Bottas. Per il pilota tedesco della Ferrari – in testa a punteggio pieno nel Mondiale F1 2018 – si tratta del quarto podio di fila.
Valtteri Bottas (Mercedes)
Un GP del Bahrein quasi perfetto per Valtteri Bottas: beffa il compagno Hamilton in qualifica, al via sorpassa il connazionale Räikkönen e negli ultimi giri sfiora addirittura la vittoria. Quarto podio negli ultimi cinque Gran Premi disputati: davvero niente male.
Lewis Hamilton (Mercedes)
Alti e bassi per Lewis Hamilton a Sakhir. Delude in qualifica e si riscatta in gara: parte nono, dopo 8 giri è già quarto e termina in terza posizione. Nella seconda parte della corsa appare nervoso e deconcentrato e fatica a recepire gli ordini del team: per lui si tratta del quinto GP consecutivo senza vittorie.
Kimi Räikkönen (Ferrari)
Senza l’errore ai box – che ha portato un ritiro e la frattura della tibia e del perone di un meccanico – Kimi Räikkönen avrebbe senz’altro chiuso in “top 5”. Buone qualifiche (seconda prima fila consecutiva), brutta partenza.
Mercedes
La Mercedes non ha vinto il GP del Bahrein: Vettel è stato eccezionale e i tecnici di Stoccarda hanno reagito troppo tardi alla strategia a una sosta del Cavallino. La scuderia tedesca, però, grazie alle due monoposto portate sul podio ha ridotto lo svantaggio nel Mondiale F1 2018 Costruttori: ora sono solo 10 i punti di distacco dalla Ferrari.
Mondiale F1 2018 – I risultati del GP del Bahrein
Prove libere 1
1 Daniel Ricciardo (Red Bull) 1:31.060
2 Valtteri Bottas (Mercedes) 1:31.364
3 Kimi Räikkönen (Ferrari) 1:31.458
4 Sebastian Vettel (Ferrari) 1:31.470
5 Lewis Hamilton (Mercedes) 1:32.272
Prove libere 2
1 Kimi Räikkönen (Ferrari) 1:29.817
2 Sebastian Vettel (Ferrari) 1:29.828
3 Valtteri Bottas (Mercedes) 1:30.380
4 Lewis Hamilton (Mercedes) 1:30.472
5 Max Verstappen (Red Bull) 1:30.745
Prove libere 3
1 Kimi Räikkönen (Ferrari) 1:29.868
2 Max Verstappen (Red Bull) 1:30.393
3 Daniel Ricciardo (Red Bull) 1:30.452
4 Lewis Hamilton (Mercedes) 1:30.691
5 Sebastian Vettel (Ferrari) 1:30.719
Qualifiche
1 Sebastian Vettel (Ferrari) 1:27.958
2 Kimi Räikkönen (Ferrari) 1:28.101
3 Valtteri Bottas (Mercedes) 1:28.124
4 Lewis Hamilton (Mercedes) 1:28.220
5 Daniel Ricciardo (Red Bull) 1:28.398
Gara
1 Sebastian Vettel (Ferrari) 1h32:01.940
2 Valtteri Bottas (Mercedes) + 0,7 s
3 Lewis Hamilton (Mercedes) + 6,5 s
4 Pierre Gasly (Toro Rosso) + 1:02,2
5 Kevin Magnussen (Haas) + 1:15,0 s
Le classifiche del Mondiale F1 2018 dopo il GP del Bahrein
Classifica Mondiale Piloti
1 Sebastian Vettel (Ferrari) 50 punti
2 Lewis Hamilton (Mercedes) 33 punti
3 Valtteri Bottas (Mercedes) 22 punti
4 Fernando Alonso (McLaren) 16 punti
5 Kimi Räikkönen (Ferrari) 15 punti
Classifica Mondiale Costruttori
1 Ferrari 65 punti
2 Mercedes 55 punti
3 McLaren–Renault 22 punti
4 Red Bull-Renault 20 punti
5 Renault 15 punti
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WRC 2018 – Ogier vince il Tour de Corse con la Ford Fiesta


Credits: epa06650884 Sebastien Ogier of France drives his Ford Fiesta WRC during day 1 of the Tour de Corse 2018, Bastia, Corsica, France, 06 April 2018. EPA/NIKOS MITSOURAS
Ancora una vittoria per Sébastien Ogier nel WRC 2018: il cinque volte campione del mondo ha portato a casa anche il Tour de Corse al volante della Ford Fiesta conquistando il terzo successo nelle prime quattro gare del Mondiale Rally.
Dietro al pilota francese – capace di riportare la Casa dell’Ovale Blu sul gradino più alto del podio in una gara iridata in Corsica dopo ben 14 anni – l’estone Ott Tänak con la Toyota Yaris e il belga Thierry Neuville con la Hyundai i20 Coupé.
WRC 2018 – Tour de Corse: le pagelle
Esapekka Lappi (Toyota)
Esapekka Lappi avrebbe meritato di salire sul podio del Tour de Corse 2018 ma si è dovuto accontentare del sesto posto finale condito dal successo nella Power Stage. Il driver finlandese è stato velocissimo ieri e oggi ma nella penultima prova speciale ha perso quasi due minuti per cambiare una ruota in seguito ad un contatto col cerchione.
Sébastien Ogier (Ford)
Sébastien Ogier è stato velocissimo nella prima parte del Tour de Corse e poi ha pensato ad amministrare la corsa. Una guida razionale che gli ha permesso di ottenere la terza vittoria nei primi quattro rally del WRC 2018. Il tutto con una Ford Fiesta meno performante della Hyundai…
Ott Tänak (Toyota)
Anche Ott Tänak ha guidato con il cervello ed è grazie a questo atteggiamento che è riuscito a portare a casa il secondo posto al Tour de Corse 2018. Per il driver estone si tratta del terzo podio negli ultimi cinque rally disputati: per puntare al titolo, però, ci vuole qualcosa in più…
Sébastien Loeb (Citroën)
Il Tour de Corse 2018 di Sébastien Loeb è finito ufficialmente durante la seconda prova speciale a causa di un incidente. Rientrato in corsa nella giornata di sabato con 21 minuti di penalità ha realizzato tempi eccezionali rosicchiando dieci secondi a Ogier e conquistando quattro punti bonus grazie al secondo posto nella Power Stage. Chissà come sarebbe andata a finire la gara senza quel problema…
Toyota Yaris
La Toyota Yaris non ha vinto il Tour de Corse ma è stata la vettura che secondo noi ha mostrato le cose migliori in Corsica. Più per i tempi pazzeschi fatti registrare da Lappi che per il secondo posto finale di Tänak.
WRC 2018 – La classifica del Tour de Corse
1 Sébastien Ogier (Ford) 3:26:52.7
2 Ott Tänak (Toyota) + 36.1
3 Thierry Neuville (Hyundai) + 1:07.5
4 Dani Sordo (Hyundai) + 2:02.6
5 Elfyn Evans (Ford) + 2:06.1
Le classifiche del WRC 2018 dopo il Tour de Corse
Classifica Mondiale Piloti
1 Sébastien Ogier (Ford) 84 punti
2 Thierry Neuville (Hyundai) 67 punti
3 Ott Tänak (Toyota) 45 punti
4 Andreas Mikkelsen (Hyundai) 41 punti
5 Kris Meeke (Citroën) 36 punti
Classifica Mondiale Costruttori
1 Hyundai 111 punti
2 M-Sport Ford 107 punti
3 Toyota 93 punti
4 Citroën 81 punti
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DS Racing Satory: la visita allo stabilimento del reparto corse












A pochi chilometri da Parigi sorge il DS Racing Satory, il laboratorio dove vengono sviluppate le vetture da corsa e dove avvengono le magie. Siamo qui per uno scopo ben preciso: osservare da vicino la monoposto di Formula E che correrà nella prossima stagione (la Generation 2) e provare il simulatore di guida con cui si allenano i piloti del team DS Virgin, uno dei protagonisti assoluti del campionato 100% elettrico, l’unico – in questa stagione – ad aver piazzato almeno un driver in superpole nelle ultime sei gare. Il team si trova terzo in campionato, così com’è terzo il suo pilota di punta: Sam Bird.

LA GENERATION TWO
Per chi non lo sapesse, la Formula E è un campionato mondiale di vetture 100% elettriche che, visto il suo impatto ambientale nullo, può permettersi di correre nei circuiti cittadini (temporanei) più belli del mondo.
Giunta alla sua quarta stagione, la Formula E si trova a un punto di svolta: dalla prossima le monoposto saranno molto diverse, sia nel look sia nelle specifiche tecniche.
Ci troviamo ai piedi della nuova vettura, e l’impatto scenico è stupefacente. È più grande, più “coperta”, più sinuosa, ma soprattutto più futuristica.
Le nuove vetture avranno una batteria più capiente sviluppata da McLaren (nelle prime 4 stagioni è stata fornita da Williams) che permetterà loro di coprire un’intera gara (ora si effettua un cambio vettura a metà della corsa). Vista la massa aggiuntiva dovuta al nuovo pacco batterie (la capienza passa dai 28 kw/h a 54 Kw/h), l’auto peserà circa 15-30 kg in più, ma sarà anche decisamente più veloce. Questo grazie anche all’incremento di potenza: dai 200 Kw di potenza massima si passerà ai 250 Kw (circa 340 CV) da utilizzare durante la sessione di qualifica.
Rimarrano invece le gomme Michelin di derivazione stradale (sono intagliate, relativamente strette e non hanno quasi degrado), mentre, come in Formula 1, verrà aggiunto un anello “Halo” di protezione, che però sarà luminoso e fornirà informazioni agli spettatori.


IL SIMULATORE
Il simulatore non èaltro che il telaio di una vettura (che, ricordiamo, è fornito da Dallara, prodotto da Spark, ed è uguale per tutti i team), con un maxi schermo davanti.
È uno strumento davvero importante perché, al contrario che negli altri sport motoristici, in Formula E non si può andare in pista a provare: bisogna farlo virtualmente. I circuiti cittadini, infatti, vengono resi percorribili solo il giorno prima della corsa per permettere ai pilloti di effettuare uno shakedown.
Le settimane prima della gara un’agenzia incaricata dalla FIA si reca sul luogo del circuito e redige una mappa dettagliata della pista che successivamente verrà inviata ai vari team.
I piloti, nei giorni precedenti la gara, trascorrono almeno 4 ore al giorno ad allenarsi. Questo permette loro di conoscere il tracciato, e ai team di individuare la strategia energetica migliore: i punti di frenata e i punti dove recuperare energia.
La tecnologia è così avanzata che un giro del circuito con il simulatore si differenzia di pochi decimi rispetto ad un giro nella realtà, davvero impressionante.
Si prova: mi calo nell’abitacolo angusto della monoposto. Il volante è compatto, ha parecchi pulsanti e uno schermo bello grande (con oltre 20 pagine di dati); i pedali hanno la stessa consistenza di quelli della vera monoposto: quello del freno è marmoreo e non si capisce bene quando si arriva al bloccaggio delle ruote, mentre lo sterzo è piuttosto pesante ma accuratissimo.
Il maxi schermo (in realtà è un telo bianco semi circolare dove vengono proiettate le immagini) rende bene l’idea della tridimensionalità, ma allo stesso tempo non vanta un’eccezionale risoluzione grafica. Il circuito di Roma poi è tortuoso, con salite, discese e punti molto veloci. Ma soprattutto, è impregnato di storia.

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L’altro Aleix Espargaró: felice, lavoratore, esigente


“Credo di essere nella mia forma migliore e vorrei lottare per il podio. Certo, se poi arrivasse la prima vittoria, sarebbe fantastico”
Alla nona stagione nella MotoGP (la quindicesima nel Motomondiale), Aleix Espargaró è più carico che mai.
Il pilota catalano, classe 1989, corre per il secondo anno nell’Aprilia Racing Team Gresini: il suo obiettivo a lungo termine? “Concludere il campionato tra nella top ten” risponde senza esitare.
Oltre alla sua RS-GP, però, in questo periodo il fratellone di Pol, suo avversario in griglia di partenza (nella scuderia Red Bull KTM Factory Racing) ha altro in mente: “Sto per realizzare uno dei sogni che tengo nel cassetto da un po’: diventare padre. Mia moglie (Laura Montero, ndr) è in attesa di due gemelli. Nasceranno a giugno e io sono la felicità in persona” racconta.
Sei pronto a destreggiarti tra pappe e pannolini?
“Non vedo l’ora! Di sicuro i bambini mi rivoluzioneranno la vita, a partire dalla routine quotidiana, ma mi renderanno molto felice”.
Tua moglie ti ha sempre accompagnato nei circuiti: come vi organizzerete?
“Spero che mi raggiunga la famiglia al completo. Magari non per le solite 10 o più gare, però sono sicuro che Laura troverà il modo per seguirmi”.
Con tanti anni di carriera alle spalle dove trovi la motivazione per continuare?
“Semplice: sfido me stesso. Anche quest’anno punto a superarmi e a migliorarmi rispetto alla scorsa stagione”.
Hai mai pensato di appendere il casco al chiodo?
“Sì, ogni anno che passa valuto i pro e i contro. Per adesso vincono i pro: sono ancora abbastanza giovane per posticipare valutazioni del genere. Di sicuro non correrò fino a 40 anni: di Valentino Rossi ce n’è uno”.
Hai idea di cosa farai, poi?
“No, ma sicuramente starò nell’ambiente sportivo. E magari scriverò un’autobiografia: ho il pallino per la scrittura e la lettura”.
Vero: una volta mi avevi detto che, se non avessi sfondato come pilota, avresti provato a diventare giornalista sportivo.
“Sì, mi interessa molto scoprire chi è veramente la persona che sta dietro l’atleta. Non a caso divoro autobiografie e biografie”.
L’ultima?
“La biografia di Alejandro Valverde, il ciclista del Team Movistar. L’ho letta d’un fiato perché parla di ciclismo dalla prospettiva interna all’ambiente: sono appassionatissimo di questo sport”.
Un campione che ti piacerebbe intervistare?
“Lance Amstrong: vorrei sapere di più su quello che ha passato”.
Questa intervista come la intitoleresti?
“L’altro Aleix Espargaró”.
Come ti descriveresti in tre parole?
“Felice, mi piace stare bene e fare stare bene chi ho accanto. Lavoratore: sono un lottatore e mi alleno come un matto per tenere il peso leggero. Esigente: con me stesso e la squadra, per dare il massimo”.
A proposito di squadra, guidi una moto italiana, con tanto di livrea tricolore (disegnata da Aldo Drudi, ndr): pregi e difetti di fare parte di un gruppo italiano?
“Il lato positivo è che ci capiamo: siamo popoli simili di carattere e abbiamo sempre la battuta pronta. Quello negativo? Meglio non dirlo: devo trascorrere ancora molto tempo nel box!”.
Ti senti un po’ italiano, per qualche motivo?
“A tavola, per cominciare: vivo in mezzo gli italiani da una vita italiani ho imparato molto sulla cucina. Adoro pizza e pasta, peccato che la mia dieta ferrea mi costringa ad asseggiarle di rado”.
Il punto forte e il punto debole della RS-GP?
“La stabilità in frenata, il telaio nuovo, che distribuisce i pesi in modo differente, e la ciclistica sono eccellenti, mentre va perfezionata l’erogazione della potenza in accelerazione. In Qatar abbiamo fatto un passo avanti e confido di continuare così, gara dopo gara.
Il progetto è il più giovane della classe regina ed è in continua evoluzione: la versione 18 ha anche airbox, sospensioni, forcellone in carbonio e impianto di scarico inediti. Aprilia è il costruttore europeo che ha vinto più gare nel Motomondiale, 294: con una storia così prestigiosa è naturale che miti a tornare al top”.
Che rapporto hai con tuo fratello?
“Splendido: Pol è anche il mio migliore amico. Condividiamo tantissimo e ad Andorra, dove abitiamo, stiamo insieme praticamente tutto il giorno. Spesso pranziamo o ceniamo: a cucinare sono sempre io, però!”.
Nel paddock vi vedete?
“Di sfuggita, perché siamo concentrati sulla moto e sulla gara”.
Esiste l’amicizia tra piloti?
“Sì. Mi trovo bene con tutti e ho un rapporto più stretto con Maverick Viñales e Alex Rins, che abitano ad Andorra. Anche con Andrea Dovizioso c’era stata subito intesa, quando ero approdato alla MotoGP”.
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Maserati 6CM: la regina della Targa Florio


La Maserati 6CM è l’auto che ha vinto – insieme all’Alfa Romeo 8C-2300 Monza – più edizioni della Targa Florio (3). Scopriamo insieme la storia della monoposto del Tridente.
Maserati 6CM: la storia
La Maserati 6CM nasce nel 1936 per rimpiazzare la 4CM: il telaio è derivato da quello dell’antenata ma le sospensioni anteriori (prese in prestito dalla V8RI) sono più evolute in quanto a ruote indipendenti.
La prima auto del Tridente di sempre ad essere esposta in un Salone ( quello di Milano del 1936), monta un motore 1.5 a sei cilindri in linea da 155 CV: un propulsore che verrà usato nel dopoguerra per la vettura di serie A6.
27 esemplari prodotti – 8 usati come ufficiali e 19 venduti a scuderie private – e oltre 230 km/h di velocità massima: questi i numeri della Maserati 6CM, vettura che regala alla Casa emiliana la prima vittoria alla Targa Florio nel 1937 grazie a Giulio Severo. Nello stesso anno il marchio del Tridente viene acquistato dall’imprenditore Adolfo Orsi, che sposta la produzione della monoposto da Bologna a Modena.
Nel 1938 debutta una variante più potente (175 CV) e dotata di quattro valvole per cilindro che sale sul gradino più alto del podio della Targa Florio con Giovanni Rocco. Il terzo trionfo consecutivo nella corsa siciliana per la 6CM arriva nel 1939 con Luigi Villoresi.
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Rally – I più grandi piloti francesi


Credits: epa06648337 Sebastien Loeb of France addresses to media prior to the shakedown of Tour de Corse 2018, Bastia, Corsica, France, 05 April 2018. EPA/NIKOS MITSOURAS


Credits: epa06597040 French driver Sebastien Ogier celebrates victory with his team, the M-Sport Ford World Rally Team, after the Rally Mexico WRC in Leon, Guanajuato, Mexico, 11 March 2018.
EFE/Mario Castillo/jn IVE EPA/MARIO CASTILLO






La Francia è la nazione da cui provengono i due piloti di rally più forti di sempre – Sébastien Loeb e Sébastien Ogier – ma è anche il Paese natale della donna più veloce nella storia del motorsport: Michèle Mouton.
Di seguito troverete i cinque piloti di rally francesi più vincenti: tre campioni del mondo e due che ci sono andati molto vicino…
Rally – I 5 piloti francesi più vincenti

1° Sébastien Loeb
Nato il 26 febbraio 1974 a Haguenau (Francia)
STAGIONI NEL WRC: 17 (1999-2013, 2015, 2018-)
AUTO GUIDATE NEL WRC: 6 (Citroën Saxo, Toyota Corolla, Citroën Xsara, Citroën C4, Citroën DS3, Citroën C3)
PALMARÈS: 9 Mondiali WRC (2004-2012)
PALMARÈS EXTRA-WRC: campione JWRC (2001), Pikes Peak (2013)


2° Sébastien Ogier
Nato il 17 dicembre 1983 a Gap (Francia)
STAGIONI NEL WRC: 11 (2008-)
AUTO GUIDATE NEL WRC: 6 (Citroën C2, Citroën C4, Citroën DS3, Skoda Fabia, Volkswagen Polo, Ford Fiesta)
PALMARÈS: 5 Mondiali WRC (2013-2017)
PALMARÈS EXTRA-WRC: campione JWRC (2008)


3° Didier Auriol
Nato il 18 agosto 1958 a Montpellier (Francia)
STAGIONI NEL WRC: 21 (1984-2003, 2005)
AUTO GUIDATE NEL WRC: 13 (Renault 5, MG Metro, Ford Sierra, Lancia Delta, Toyota Celica, Subaru Impreza, Mitsubishi Lancer, Ford Escort, Toyota Corolla, Seat Cordoba, Peugeot 206, Skoda Octavia, Skoda Fabia)
PALMARÈS: Mondiale WRC (1994)


4° François Delecour
Nato il 30 agosto 1962 a Hazebrouck (Francia)
STAGIONI NEL WRC: 22 (1984-1987, 1990-2002, 2012, 2014-2017)
AUTO GUIDATE NEL WRC: 13 (Talbot Samba, Peugeot 205, Peugeot 309, Ford Sierra, Ford Escort, Peugeot 306, Peugeot 206, Ford Focus, Mitsubishi Lancer, Ford Fiesta, Porsche 911, Peugeot 207, Abarth 124)
PALMARÈS: 2° nel Mondiale WRC (1993), campione R-GT (2015)


5° Michèle Mouton
Nato il 23 giugno 1951 a Grasse (Francia)
STAGIONI NEL WRC: 13 (1974-1986)
AUTO GUIDATE NEL WRC: 7 (Alpine A110, Alpine A310, Autobianchi A112, Fiat 131, Lancia Stratos, Audi Quattro, Peugeot 205)
PALMARÈS: 2° nel Mondiale WRC (1982)

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Seat Ibiza 1.0 TSi da 95 CV XCellence, la video-prova
Sportiva nelle linee, molto spaziosa e poco assetata: queste sono le carte vincenti della Seat Ibiza 1.0 TSi da 95 CV. Il motore è brillante e i consumi non fanno rimpiangere il diesel, anche perché il 1.6 TDI costa ben 2.700 euro in più. Buona anche la dotazione tecnologica della versione XCellence. L’Ibiza costa un po’ meno della cugina (anche se è quasi una gemella) Polo, ma si svaluta anche di più. L’abbiamo messa alla prova per testarla sotto tutti i punti di vista.
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Koenigsegg: prodotta l’ultima Agera RS






















L’auto di serie più veloce al mondo dice addio alla fabbrica. Koenigsegg ha annunciato che è terminata la produzione delle sole 25 unità previste per la Agera RS. Svelata al Salone di Ginevra del 2015, intraprese una dura battaglia di velocità contro il marchio francese Bugatti.
Detentrice di un doppio record
Nel 2017 riuscì ad abbassare il tempo record sullo scatto 0-400 km/h fermando il cronometro, prima in 36,44 secondi, e poi in 33,29 secondi.
Ma non è l’unica prodezza della Koenigsegg Agera RS. Poco tempo dopo, infatti, L’hyper car svedese stabilì il nuovo record di velocità massima raggiungendo i 447,2 km/h, lasciandosi alle spalle il vecchio record detenuto sempre da Bugatti, ma in questo caso dalla Veyron Super Sport (438 km/h).
Questo doppio primato la Koenigsegg Agera RS lo deve soprattutto al V8 biturbo che monta sotto pelle, in grado di erogare 1.376 CV (per un peso di 1.395 Kg). Per dirle addio alla gamma, la firma svedese ha annunciato che produrrà una micro serie limitata di sole tre unità, tutte diverse una dall’altra. La prima di queste è stata presentata all’ultimo Salone di Ginevra 2018.
Koenigsegg Agera RS: l’auto più veloce al mondo
Il video del nuovo record. Con 444.6 km/h entra nel Guinness dei Primati
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