Dacia Duster: in arrivo i nuovi Blue dCi


A pochi mesi dal debutto della nuova Dacia Duster, la marca franco rumena è già pronta ad introdurre novità meccaniche per la gamma. A listino, per la SUV del Gruppo Renault, arriveranno i nuovi motori 1.5 Blue dCi nelle versioni da 95 e 115 CV.
Queste nuove motorizzazioni promettono performance migliorate a fronte di consumi ed emissioni ridotti. Oltre a poter contare su un sistema di riduzione catalitica selettiva (SCR), i motori Blue dCi disporranno anche di una pressione di iniezione più alta (2.000 bar). Un’altra chiave di questa nuova famiglia di motori riguarderà la trasmissione manuale a sei marce, appositamente modificata per offrire rapporti adatti ai nuovi propulsori.
I motori Bue dCi, inoltre, potranno essere abbinati sia alla trazione anteriore che alla trazione integrale. Per vederli arrivare in concessionaria bisognerà aspettare il secondo semestre di quest’anno, mentre sul mercato francese sono già presenti con prezzi a partire da 14.350 euro.
Dacia Duster 2018 1.5 dCi 4×4 Prestige, il test
Abbiamo provato la versione top di gamma della nuova Duster: 1.5 diesel e trazione integrale
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Audi Q8: il mega SUV dei Quattro Anelli
La nuova punta di diamante della famiglia Q di Casa Audi è una realtà. Dopo diversi mesi di attesa la Casa dei Quattro anelli ha svelato le primissime fotografie e informazioni ufficiali della nuova Audi Q8. La massima esponente dell’eleganza e dell’esclusività di Ingolstadt si è materializzata in un fuoristrada di lusso a quattro porte.
Audi Q8: il nuovo mega SUV dei Quattro Anelli
Quasi 5 metri di lunghezza e motorizzazioni mild-hybrid con sistema a 48 volt
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Alfa Romeo Mole Costruzione Artigianale 001












Questa reinterpretazione dell’Alfa Romeo 4C è stata sviluppata da Adler Group e Up Design, ne è stata fabbricata un’unica unità ed è stata svelata in questi giorni in occasione del Salone di Torino a Parco Valentino.
Ribattezzata Alfa Romeo Mole Costruzione Artigianale 001, è una visione personale della piccola coupé italiana, rivoluzionata da cima a fondo.
Il frontale è tutto nuovo, compresa la griglia, le luci ausiliari e i fari affilati che le danno un tocco di aggressività e la fanno assomigliare alla sorella maggiore Giulia.
Anche il posteriore è tutt’altra storia rispetto a quello dell’Alfa Romeo 4C di serie, con il già piccolo lunotto ridotto ancora di dimensioni, fari rotondi e un diffusore ancora più prominente con terminali di scarico doppi.
Senza contare che questa Alfa Romeo Mole Costruzione Artigianale 001 è dotata di un kit che allarga la carrozzeria e aggiunge prese d’aria laterali.
Le novità riguardano anche l’abitacolo che rispetta le linee della versione di serie, sostituendo però alcuni materiali.
La tappezzeria è in pelle, mentre i controlli e le bocchette dell’aria sono in alluminio.
Nulla è stato detto rispetto alla meccanica che dovrebbe rimanere quella di serie con protagonista il 1.75 turbo da 237 CV e 349 Nm di coppia massima, grazie al quale è in grado di scattare da 0 a 100 km/h in 4,5 secondi.
Svelato il piano industriale FCA: 26 nuovi modelli entro il 2022
Ecco le novità più importanti che vedremo nei prossimi 4 anni
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F1 2018 – GP Canada a Montréal: gli orari TV su Sky e TV8


Credits: epa06765276 British Formula One driver Lewis Hamilton of Mercedes AMG GP signs autographs to supporters after the qualifying session at Monte Carlo circuit in Monaco, 26 May 2018. The 2018 Formula One Grand Prix of Monaco will take place on 27 May 2018. EPA/YOAN VALAT


Credits: epa06760691 German Formula One driver Sebastian Vettel of Scuderia Ferrari prior the first practice session at Monte Carlo circuit in Monaco, 24 May 2018. The 2018 Formula One Grand Prix of Monaco will take place on 27 May 2018. EPA/SRDJAN SUKI


Credits: epa06766376 Finish Formula One driver Valtteri Bottas of Mercedes AMG GP signs autographs to Formula One fans in the paddock prior to the 2018 Formula One Grand Prix of Monaco at Monte Carlo circuit in Monaco, 27 May 2018. EPA/VALDRIN XHEMAJ


Credits: epa06764816 Australian Formula One driver Daniel Ricciardo of Aston Martin Red Bull Racing reacts as he took pole position in the qualifying session at the Monte Carlo circuit in Monaco, 26 May 2018. The 2018 Formula One Grand Prix of Monaco will take place on 27 May 2018. EPA/SRDJAN SUKI


Credits: epa06767423 British Formula One driver Lewis Hamilton of Mercedes AMG GP in action during the 2018 Formula One Grand Prix of Monaco at Monte Carlo circuit in Monaco, 27 May 2018.
Il GP del Canada a Montréal – settima tappa del Mondiale F1 2018 nonché prima prova iridata stagionale in America – sarà trasmesso in diretta su Sky e in differita su TV8 (di seguito troverete gli orari TV).
Si preannuncia un duello tra la Mercedes e la Ferrari, con la scuderia della Stella e Lewis Hamilton (primo qui in ben sei occasioni) favoriti assoluti secondo i bookmakers.
F1 2018 – GP Canada: cosa aspettarsi
Il circuito di Montréal – sede del GP del Canada – è un tracciato veloce e largo. Nonostante ci siano molti punti in cui sorpassare partire bene qui è fondamentale visto che negli ultimi cinque anni solo Daniel Ricciardo nel 2014 è stato capace di trionfare senza scattare dalla pole position.
Nella corsa canadese – che non vede una Ferrari sul gradino più alto del podio dal lontano 2004 – vedremo molte scuderie portare evoluzioni ai motori: i team dovranno stare attenti ai consumi di benzina e allo stato di salute dei freni (molto sollecitati). Di seguito troverete il calendario del Gran Premio di Formula 1, gli orari TV su Sky e TV8 e il nostro pronostico.
F1 2018 – Montréal, il calendario e gli orari TV su Sky e TV8
Venerdì 8 giugno 2018
16:00-17:30 Prove libere 1 (diretta su Sky Sport F1)
20:00-21:30 Prove libere 2 (diretta su Sky Sport F1)
Sabato 9 giugno 2018
17:00-18:00 Prove libere 3 (diretta su Sky Sport F1)
20:00-21:00 Qualifiche (diretta su Sky Sport F1, differita alle 21:30 su TV8)
Domenica 10 giugno 2018
20:10 Gara (diretta su Sky Sport F1, differita alle 21:30 su TV8)
F1 – I numeri del GP del Canada 2018
LUNGHEZZA CIRCUITO: 4.361 m
GIRI: 70
RECORD IN PROVA: Lewis Hamilton (Mercedes F1 W08 EQ Power +) – 1’11”459 – 2017
RECORD IN GARA: Rubens Barrichello (Ferrari F2004) – 1’13”622 – 2004
RECORD DISTANZA: Michael Schumacher (Ferrari F2004) – 1h28’24”803 – 2004
F1 – Il pronostico del GP del Canada 2018

1° Lewis Hamilton (Mercedes)
Lewis Hamilton ama molto il GP del Canada: sei vittorie, sei pole position, sette podi totali e nove prime file conquistate su 10 apparizioni.
Il campione del mondo in carica – reduce da cinque piazzamenti in “top 3” nei primi sei appuntamenti stagionali – ha buone possibilità di consolidare il primato nel Mondiale F1 2018.


2° Sebastian Vettel (Ferrari)
Sebastian Vettel ha portato a casa un solo podio negli ultimi quattro GP disputati e farà di tutto per chiudere la corsa di Montréal in “top 3” e rimanere in lotta per il titolo.
I precedenti del pilota tedesco in Canada? Una vittoria cinque anni fa, quattro podi totali e tre pole position.


3° Valtteri Bottas (Mercedes)
Nonostante i tre podi rimediati negli ultimi cinque GP del Mondiale F1 2018 Valtteri Bottas ha perso la terza piazza iridata e approfitterà sicuramente di una Mercedes in formissima sul tracciato di Montréal per riprendersela.
Il driver finlandese non ha mai vinto in Canada ma può vantare tre piazzamenti in “top 3” nelle ultime tre edizioni. Continuità…


Da tenere d’occhio: Daniel Ricciardo (Red Bull)
Daniel Ricciardo ha conquistato in Canada una vittoria e due podi complessivi e nelle ultime quattro corse del Mondiale F1 2018 ha conquistato ben due successi.
Va detto, però, che la Red Bull non ama molto i circuiti veloci come quello di Montréal e oltretutto ci sono grosse possibilità di penalizzazione in griglia per il pilota australiano a causa della probabile sostituzione della MGU-K.


La squadra da seguire: Mercedes
La Mercedes sarà la monoposto da battere nel GP del Canada: tre vittorie nelle ultime tre edizioni, quattro pole nelle ultime quattro e almeno una monoposto in “top 3” negli ultimi cinque Gran Premi disputati a Montréal.
Le frecce d’argento, oltretutto, sono in testa al Mondiale F1 2018 e da 20 GP consecutivi (un anno) non mancano l’appuntamento con il podio.

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DS, la storia della giovane Casa “premium” francese


























Credits: epa05883529 British Sam Bird of DS Virgin Racing in action during the qualification session of the Formula E at Hermanos Rodriguez race track in Mexico City, Mexico, 01 April 2017. EPA/José Méndez


Credits: Winner DS Virgin racing team driver Sam Bird (C) at the arrival of the Rome leg of the Formula E electric car championship in the EUR district of Rome on April 14, 2018. ANSA/DONATELLA GIAGNONI


Credits: epa05321195 French driver Jean-Eric Vergne of Team DS Virgin Racing in action during the second session of the FIA Formula E Berlin ePrix race in Berlin, Germany, 21 May 2016. Vergne took the pole position in the qualifying. The Formula E championship is the first all-electric racing series in the world and was inaugurated in September 2014. Ten teams with a total of 20 drivers get in ten races world against each other. EPA/JENS BUETTNER






























La DS è nata ufficialmente solo quattro anni fa anche se i primi semi di questa Casa “premium” francese sono stati gettati dal Gruppo PSA già alla fine dello scorso decennio. Per non parlare del nome scelto per questo marchio, che punta a creare un legame storico con la mitica Citroën DS del 1955. Scopriamo insieme la storia del raffinato brand transalpino.
DS, la storia
Il marchio DS debutta ufficialmente sul mercato cinese nel 2014 con il lancio di due modelli mai commercializzati dalle nostre parti – la berlina DS 5LS e la SUV DS 6WR – sviluppati entrambi sul pianale PF2 già visto su altre vetture Citroën (C4, DS4 e DS5) e Peugeot (308 CC, 5008, RCZ e 3008).
Il debutto in Europa (e in Formula E)
Il 2015 è l’anno del debutto in Europa del marchio DS: per l’occasione le Citroën DS4 e DS5 beneficiano di un restyling che porta – tra le altre cose – una nuova mascherina priva del Double Chevron e un cambio di nome (rispettivamente DS 4 e DS 5). Anche la piccola Citroën DS3 viene ribattezzata DS 3 ma pur essendo il modello più vecchio di quello che inizialmente era un sub-brand della storica Casa transalpina resta invariato nello stile.
Nello stesso anno nasce il team di Formula E DS Virgin Racing nato dalla collaborazione tra la neonata Casa “premium” francese e la scuderia britannica Virgin impegnata nella serie dedicata alle monoposto elettriche.
La gamma si allarga
Nel 2016 debutta in Cina la “segmento C” DS 4S mentre da noi è la volta dell’atteso restyling della DS 3 (con la mascherina priva del logo Citroën) e della DS 4 Crossback, variante della compatta “premium” francese che strizza l’occhio al mondo delle SUV.
La prima vera DS
La DS 7 Crossback svelata alla fine del 2017 è la prima vera DS (cioè non derivata da un modello Citroën) nonché la prima vettura del marchio realizzata sul pianale PSA EMP2 già adottato da altre auto Citroën (C4 Picasso e C4 Grand Picasso) e Peugeot (308, 308 SW, 3008 e 5008).
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BMW X5, il video della quarta generazione
Appena qualche ora fa, durante la Riunione Generale Annuale di BMW AG, Harald Krüger, direttore esecutivo della Casa di Monaco, ha svelato le prime immagini e informazioni ufficiali della nuova BMW X5. Che la si chiami SUV o SAV (Sports Activity Vehicle), come piace ai bavaresi, la quarta generazione della X5 arriva come versione più tecnologica della storia della gamma. E di fronte ha l’arduo obiettivo di superare l’esito delle sue antenate, delle quali ne sono state vendute ben 2,2 milioni di unità in tutto il mondo. La BMW X5 2018 prende come base la nuova piattaforma CLAR, la stessa delle Serie 5 e Serie 7, anche se modificata con elementi specifici. A livello estetico si aggiorna con nuove linee espressamente ispirate agli ultimi modelli della famiglia SUV di BMW, la X3 e la X7. Rispetto al modello precedente è più spaziosa e tecnologica e può ospitare fino a 7 persone. Sarà proposta con motori benzina e diesel con potenze comprese tra i 265 e i 400 CV, tutti abbinati alla trazione integrale e al cambio automatico. Tra le novità spicca il pacchetto off-road con sospensioni pneumatiche.
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Suzuki Hybrid Art al Parco Valentino 2018


Non poteva mancare Suzuki alla quarta edizione del Salone dell’Auto di Torino, evento che richiama sempre più appassionati di motori. E per l’occasione ha allestito una live performance artistica che ha visto come protagonista la nuova Suzuki IGNIS Hybrid. Nell’area espositiva Suzuki, i visitatori potranno infatti ammirare un colorato ed ‘artistico’ esemplare del piccolo SUV giapponese. oggetto della “Suzuki Hybrid Art” nonché ultima performance in ordine temporale dell’artista, scenografo ed effettista di fama mondiale, Leonardo Giacomo Borgese.
Come funziona il sistema ibrido
Per chi non lo sapesse, il cuore del sistema Suzuki Hybrid è il dispositivo Integrated Starter Generator (ISG) che svolge, al tempo stesso, le funzioni di generatore di corrente, motorino di avviamento e motore elettrico. Ad alimentarlo sono batterie agli ioni di litio leggere e compatte, sistemate sotto il sedile di guida, che accumulano energia nelle fasi di rallentamento e la forniscono poi al motore elettrico per supportare quello termico nelle ripartenze e quando è richiesto uno spunto deciso. Questo intervento puntuale consente di abbattere sensibilmente i consumi e le emissioni e rende la progressione più vivace. La tecnologia Suzuki Hybrid è dunque il massimo della praticità, perché non richiede accorgimenti da parte del pilota né ricariche esterne ed entra in funzione in modo discreto solo quando serve davvero, in modo efficace.
Anche una moto supersportiva, un motore fuoribordo e un’area per i test drive
A completare il quadro del Parco Valentino ci pensa anche un’area dedicata alle performance, dove troviamo una Suzuki Swift S da 140 CV affiancata da una GSX-R1000 dalla omonima livrea e da un motore fuoribordo che rappresenta lo stato dell’arte della tecnica Marine del brand. Infine, Suzuki ha allestito un’area test drive nella quale sarà possibile prenotare ed effettuare il test drive di IGNIS Hybrid e di SWIFT SPORT sperimentando, in prima persona, le performance artistiche e sportive espresse nell’aera espositiva.
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Jeep Renegade 2019: leggero restyling






Come ogni anno Jeep presenta un aggiornamento leggero della sua piccola fuoristrada. Quest’anno non è da meno e la Casa americana ha svelato al Salone di Torino la versione 2019. Le novità riguardano l’estetica, anche se leggere, mentre sotto il cofano arrivano nuove motorizzazioni.
Leggero lifting estetico
La parte frontale della nuova Jeep Renegade 2019 si rinnova con fari dall’aspetto più moderno e un paraurti ridisegnato nella parte inferiore, dove ora i fendinebbia sono più vicini tra loro e posizionati all’interno di protezioni in plastica nera. Ridisegnata anche la griglia con nuove rifiniture che caratterizzano l’edizione Limited.
Al posteriore della nuova Jeep Renegade 2019 il portellone del paraurti monta una nuova maniglia specifica, prima nascosta, posizionata nella parte inferiore. Da sotto al paraurti spunta un nuovo terminale di scarico di forma trapezoidale e i gruppi ottici sono stati ridisegnati più in accordo con quelli anteriori. Per il momento Jeep non ha mostrato le immagini dei nuovi interni.
Motorizzazioni
Quando arriverà in Europa (verso la fine di quest’anno) la nuova Jeep Renegade 2019 verrà proposta con un motore tricilindrico turbo da 1.0 litri e 120 CV di potenza, che si sommerà a un’altra nuova opzione da 1.3 litri, declinata in due step di potenza da 150 e 180 CV.
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Al via la quarta edizione del Salone dell’Auto di Torino


Tra i modelli protagonisti della Supercar Night Parade e i prototipi che celebrano i 50 anni di Italdesign, prende il via ufficialmente la 4ª edizione di Parco Valentino Salone Auto Torino con il tradizionale taglio del nastro. Per l’occasione il presidente della manifestazione, Andrea Levy, ha dato il benvenuto ai rappresentanti delle case e dei centri stile insieme a Danilo Toninelli, neo Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, a Sergio Chiamparino, Presidente della Regione Piemonte, e Chiara Appendino, Sindaca di Torino. Con loro i rappresentanti delle istituzioni automotive, il direttore ANFIA Gianmarco Giorda e il presidente UNRAE Michele Crisci.
“Sono orgoglioso di dare il via a questa nuova edizione del Salone dell’Auto di Torino Parco Valentino. Orgoglioso perché con questa manifestazione intendiamo celebrare la passione per l’automobile e lo facciamo portando questa passione tra la gente grazie alle Case automobilistiche, ai designer e ai centinaia di collezionisti che si sono dati appuntamento a Torino per questa grande festa che dura 5 giorni. Ingresso gratuito, orario prolungato fino alle 24 hanno fatto sì che continui la crescita della nostra manifestazione che vede oltre 100 modelli esposti, 47 prototipi incredibili e più di 35 eventi organizzati sparsi per la città. Abbiamo un programma di appuntamenti e approfondimenti che interessano tutti i segmenti, dai suv, alle supercar, alle auto con motorizzazioni elettriche e plug-in fino alle microcar e alle city car. Sarà un’edizione ancora più dinamica e diffusa”, ha dichiarato Andrea Levy.
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MotoGP, ufficiale: Petrucci nel Ducati Team nel 2019


Dopo l’ufficialità del trasferimento a fine anno di Jorge Lorenzo in Honda HRC per le stagioni MotoGP 2019 e 2020, arriva un’altra conferma: Danilo Petrucci sarà ufficialmente un pilota del Ducati Team per la stagione 2019. Il 27enne di Terni passa alla squadra ufficiale dopo quattro stagioni sulla Ducati del Pramac Racing Team per gareggiare al fianco del suo connazionale Andrea Dovizioso, recentemente confermato per altre due stagioni.
Petrucci: “Un grande onore”
“Entrare a far parte della squadra ufficiale è un sogno che si realizza” ha dichiarato Danilo Petrucci. “E’ un grande onore diventare pilota del Ducati Team, soprattutto per uno come me che ha iniziato la sua carriera in Ducati come collaudatore di moto di serie. Prima di tutto vorrei ringraziare Paolo Campinoti e Francesco Guidotti, grazie ai quali quattro anni fa ho iniziato a correre con la Ducati nel Pramac Racing Team. Senza di loro tutto questo non sarebbe stato possibile. Ringrazio anche i dirigenti di Ducati e Ducati Corse – Claudio Domenicali, Gigi Dall’Igna e Paolo Ciabatti – che mi hanno sempre apprezzato, prima come persona e poi come pilota, e non vedo l’ora di iniziare questa nuova avventura nel team ufficiale. Adesso il mio unico obiettivo è cercare di finire la stagione fra i primi cinque in classifica e poi cominciare la nuova avventura con il Ducati Team.”
Domenicali: “Benvenuto Danilo”
Claudio Domenicali, Amministratore Delegato di Ducati Motor Holding, ha aggiunto: “Vorrei innanzitutto ringraziare Jorge Lorenzo per l’impegno che ha profuso come pilota Ducati e in particolare per l’eccezionale vittoria di domenica scorsa al Mugello, che passerà alla storia come uno dei trionfi più leggendari della nostra azienda. Jorge è un grande campione, anche se da un pilota del suo valore ci saremmo aspettati la capacità di fornire in tempi più rapidi indicazioni chiare e precise ai nostri tecnici per migliorare il suo feeling con la nostra moto, e quindi mi auguro che possa non solo ottenere altre vittorie nelle restanti gare della stagione ma addirittura lottare per il titolo mondiale insieme al suo compagno di squadra Andrea Dovizioso, adesso che finalmente riesce a sfruttare tutto il potenziale della nostra Desmosedici. Non dimentichiamoci che siamo solo a un terzo di stagione e il campionato è totalmente aperto. Desidero dare un caloroso benvenuto a Danilo, che non vediamo l’ora di vedere in sella alla Desmosedici GP del Ducati Team insieme ad Andrea, e che sicuramente continuerà la sua rapida ascesa verso il successo con i colori del team ufficiale. Onesto, grande lavoratore e velocissimo, Danilo interpreta al meglio lo spirito del Ducatista. Gli vogliamo davvero bene.”
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