Ducati, Dunne vince la quarta Pikes Peak International Hill Climb


Carlin Dunne si è aggiudicato in sella alla Multistrada 1260 la quarta vittoria alla Pikes Peak International HIll Climb 2018, celebre gara in salita svoltasi questo fine settimana sulle montagne del Colorado. Il pilota ha completato la “Race to the Clouds” con un tempo di 9’59’’102 e ha visto salire sul terzo gradino del podio l’altro Ducatista Codie Vahsholtz.
“Ci siamo riusciti! Siamo saliti sul gradino più alto del podio per la quarta volta – ha detto Carlin Dunne al traguardo della gara. – La Multistrada 1260 Pikes Peak si è rivelata straordinaria, proprio come tutti noi ci aspettavamo. La moto era perfetta, tutto ha funzionato nel modo migliore, garantendomi tutto quello di cui avevo bisogno per raggiungere la vetta della montagna più velocemente di tutti. Sappiamo che la Pikes Peak non è mai una gara facile, ma tutto è andato nel migliore dei modi e abbiamo conquistato una bella vittoria per la Ducati che, senza ombra di dubbio, si conferma “The King Of The Mountain”.
Questa è la settima vittoria della Ducati alla Pikes Peak International Hill Climb, che vide la prima affermazione nel 2008, anno del debutto della Multistrada in questa prestigiosa e combattuta gara in salita. Il binomio Ducati-Dunne ha mantenuto il record assoluto dal 2012 al 2016 mentre nel 2017 la Casa di Borgo Panigale non prese il via alla competizione. Per questa 96esima edizione di “Race to the Clouds”, Ducati ha collaborato con Shell Advance, Brembo, Pirelli, Termignoni, Spider Grips, Ducati By Rizoma, Race Tech, Revl e Racing Cowboys.
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American dream


Non lo nego, sto rivalutando gli americani. Li ho sempre visti come dei tredicenni mai cresciuti, dei divora-hamburger che non hanno idea di come sia fatta una vera pizza. Gente che, tolto il capitolo “California-auto elettriche-vegani”, concepisce solo macchine con motori enormi e con budini al posto degli ammortizzatori.
Ma visto come si stanno mettendo le cose nel nuovo continente, lasciatemelo dire, forse hanno ragione loro. Le auto europee e asiatiche saranno anche più efficienti, più tecnologiche, più veloci e perfette, ma non hanno l’”ignoranza” delle muscle car americane.

L’altro giorno ho visto una Corvette ZR1 in autostrada – quella con quell’enorme V8 con compressore volumetrico, 650 CV (quella nuova ne avrà 755!) e il cambio manuale – e ne sono rimasto estasiato.
È appariscente, volgare, grezza. È adorabile. Cambio manuale, trazione posteriore e 700 CV sono un’accoppiata che difficilmente troverete in un’auto europea moderna. Per chi, come me, ama mandare le gomme posteriori in fumo e fare casino in galleria, è difficile chiedere di meglio. Senza contare che se guidate una Corvette nessuno penserà che siete degli sbruffoni o dei calciatori, anzi, probabilmente vi offriranno da bere e vi stringeranno la mano.
Questo discorso non vale solo per la Corvette, ma anche per la Mustang, per la Camaro, per la Charger e per tutti quei pick-up con motori improbabili.
Con questo non voglio dire che le macchine efficienti, le batterie e i motori a tre cilindri siano il male (forse i motori a tre cilindri un po’ lo sono), dico solo che i motori grossi, nelle auto sportive, dovrebbero essere salvaguardati, così come i cambi azionati da una leva.
Approvo le macchine del futuro amiche dell’ambiente, ma lasciateci anche i giocattoli, che c’è posto per tutti.

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Citroen Berlingo Van










Se fino ad ora era disponibile soltanto nella versione passeggeri, ora Citroen ha svelato la variante commerciale, denominata ‘Van’, della nuova Berlingo. Prodotta presso gli stabilimenti di Vigo, in Spagna, arriverà sul mercato dopo il debutto al Salone di Parigi 2018.
M e XL, Cabina Extenso e Silhouette
La nuova Citroen Berlingo Van potrà essere equipaggiata con una o due porte scorrevoli laterali e con il doppio portellone posteriore con porte ad apertura a 180°. Verrà inoltre proposta nelle due varianti M e XL, la prima lunga 4,40 mt, la seconda 4,75 mt, mentre per gli interni si potrà avere anche la configurazione “Cabina Extenso”, con sedile anteriore per tre passeggeri e quadro strumenti ampliato. La versione “Silhouette” prevede invece un sedile posteriore per il trasporto di 5 passeggeri.
Tra le novità inedite per il segmento dei veicoli commerciali, la Berlingo Van sarà dotata di un indicatore di sovraccarico che avvisa il guidatore quando supera il limite massimo di peso autorizzato.
Worker e Driver
Le possibilità aumentano poi con le altre due versioni Worker e Driver. La prima vanta un’altezza da terra di 30mm più alta ed è dotata, tra le altre cose, di Grip Control, Hill Assist Descent e pneumatici da 690 mm di altezza.
La versione Driver vanta invece una dotazione tecnologica più ricca con climatizzatore bidona, sensori per la pioggia e per le luci, cruise control e limitatore di velocità, freno a mano elettrico, radio con schermo da 8 pollici e sistema Surround Rear Vision con tre telecamere ad alta risoluzione.
Motorizzazioni
Sotto il cofano la nuova Citroen Berlingo Van potrà montare il benzina 1.2 PureTech o il 1.5 BlueHDi declinati in un totale di sei versioni differenti con potenze comprese tra i 75 e i 130 CV.
Nuova Citroen Berlingo 2018
Svelata la nuova multispazio francese, a cinque o sette posti. Debutterà al Salone di Ginevra 2018
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Nuovo Peugeot Partner: tutte le foto e le info


















Peugeot ha svelato oggi le foto e le info del nuovo Partner, veicolo commerciale francese gemello del Citroën Berlingo e dell’Opel Combo.


Nuovo Peugeot Partner: cosa cambia rispetto al Citroën Berlingo e all’Opel Combo
Il Peugeot Partner si distingue esteticamente dai gemelli Citroën Berlingo e Opel Combo per alcuni dettagli esterni e, soprattutto, per la plancia i-Cockpit, caratterizzata dal volante compatto, dal quadro strumenti in posizione rialzata e dal touchscreen da 8” orientato verso il conducente.


Nuovo Peugeot Partner: due innovazioni per chi lavora
Il nuovo Peugeot Partner si presenta sul mercato con due innovazioni dedicate a chi lavora: il Surround Rear Vision (che consente di visualizzare grazie all’aiuto di due telecamere – una posizionata alla base del retrovisore laterale lato passeggero e l’altra in alto sulle porte lamierate a battente – gli angoli ciechi) e l’indicatore di sovraccarico.
Quest’ultimo dispositivo misura il peso automaticamente alla partenza ma può farlo anche con il veicolo fermo dalla cellula di carico attraverso un comando dedicato. Quando il carico totale del mezzo raggiunge il 90% si accende un LED bianco mentre se il limite di carico autorizzato viene superato si accende un LED color ambra integrato da un’allerta visiva sulla plancia.


Nuovo Peugeot Partner: due lunghezze
Il nuovo Peugeot Partner – caratterizzato da un carico utile compreso tra 650 e 1.000 kg a seconda degli allestimenti – è disponibile in due lunghezze: la versione Standard (lunga 4,40 metri e con una lunghezza utile di 1,81 metri) permette di caricare due Europallet per un volume compreso tra 3,30 e 3,80 m3 a seconda delle versioni.
La variante Long (4,75 metri di lunghezza e lunghezza utile di 2,16 metri) ha invece un volume di carico compreso tra 3,90 e 4,40 m3.


Nuovo Peugeot Partner: abitacolo personalizzabile
L’abitacolo del nuovo Peugeot Partner offre numerose possibilità di personalizzazione: c’è, ad esempio, la versione a 3 posti che consente di avere un volume utile aumentato di 400 litri e una lunghezza utile che può raggiungere 3 metri nella variante Standard e 3,35 metri nella Long (merito del sedile del passeggero laterale ripiegabile, che garantisce comunque spazio per due persone a bordo).
Ma non è tutto: il furgone transalpino è infatti disponibile per la prima volta nella versione doppia cabina Long con i sedili della seconda fila ripiegabili.


Nuovo Peugeot Partner: il vano di carico
Il vano di carico del nuovo Peugeot Partner è accessibile attraverso due porte posteriori a battente (2/3-1/3) e due porte laterali scorrevoli (optional). Il “giraffone” permette di trasportare oggetti lunghi attraverso un’apertura con sportellino ubicata nel tetto sopra le porte posteriori mentre per fissare il carico sono previsti sei ganci (e se ne possono aggiungere altri 4 a metà altezza).


Nuovo Peugeot Partner: cinque motori
La gamma motori del nuovo Peugeot Partner è composta da cinque unità sovralimentate: due 1.2 tre cilindri PureTech a benzina da 110 e 130 CV e tre diesel BlueHDi da 75, 100 e 130 CV.


Nuovo Peugeot Partner: Grip e Asphalt
Tra le varie versioni del nuovo Peugeot Partner disponibili segnaliamo la Grip – rivolta agli utilizzi gravosi – e la Asphalt (per chi percorre molti chilometri al volante del furgone transalpino).
Il Peugeot Partner Grip offre: altezza dal suolo rialzata, pneumatici M+S, Advanced Grip Control, sedile a 3 posti anteriori, piano di carico rivestito in materiale plastico resistente, carico utile esteso a 1.000 kg, illuminazione potenziata nella zona di carico e ruota di scorta.
Il Peugeot Partner Asphalt può invece vantare: insonorizzazione potenziata, sedili comfort, Surround Rear Vision, freno di stazionamento elettrico, radio connessa con touchscreen da 8”, cruise control con limitatore di velocità, sensore luci, sensore pioggia e climatizzatore.


Nuovo Peugeot Partner: la dotazione
La dotazione del nuovo Peugeot Partner comprende (a seconda dell’allestimento): freno di stazionamento elettrico (che offre più spazio per un grande vano portaoggetti o per un terzo sedile più ampio nella versione a 3 posti), cruise control adattivo, riconoscimento dei cartelli stradali, avviso di superamento involontario della linea di carreggiata, sistema che rileva i cali di attenzione del conducente, frenata automatica, controllo di stabilità del rimorchio, abbaglianti automatici, monitoraggio angolo cieco e sistema Keyless (apertura e avviamento senza chiave).
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Revocato lo sciopero dei benzinai del 26 giugno 2018


Credits: Un distributore di benzina a Roma, 01 ottobre 2013. ANSA / ETTORE FERRARI
Lo sciopero dei benzinai inizialmente previsto per il 26 giugno 2018 è stato revocato. Le tre Federazioni dei gestori carburanti – Faib, Figisc e Fegica – hanno preso questa decisione dopo l’incontro con il Ministro dello Sviluppo Economico Luigi Di Maio in cui è stato confermato l’inserimento nel Decreto Dignità di una proroga (all’1 gennaio 2019) dell’obbligo di entrata in vigore dell’emissione della fattura elettronica ai clienti che ne fanno richiesta.
“Siamo molto soddisfatti del dialogo costruttivo che si è instaurato con il ministro” – ha dichiarato Martino Landi, presidente di Faib – “che non riguarda solo questo tema, molto importante per noi, ma che va a toccare altre questioni centrali per il settore: come costo della moneta elettronica e dumping contrattuale. Un dialogo che ci coinvolge e che conferma che la nostra fiducia in una collaborazione costruttiva con il ministero era stata ben riposta”.
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Retro Racing Games: Driver
Basta guardare la foto della copertina di Driver per farmi scendere una lacrimuccia. Erano bei tempi per i videogiochi. Creato dalla Reflections Interactive, “Driver: You Are the Wheelman” (così è conosciuto in America) è uno dei giochi di guida che più ha segnato una generazione di videogiocatori. Era il 1999 quando Driver approdava sugli scaffali di tutto il mondo: il gioco era disponibile per Playstation, Microsoft PC, Mac e Gameboy Color, ma ancora oggi si può recuperare su Steam (o su sugli store delle varie console) ed è ancora estremamente godibile e divertente.









POLIZIOTTO A QUATTRO RUOTE
Driver non è un classico gioco di corse, ma un poliziesco che ha come protagonista la guida; una specie di precursore dei GTA moderni. In Driver, però, non impersonerete alcun criminale, bensì un poliziotto di nome Tanner: la sua missione è quella di infiltrarsi in una banda criminale, raccogliere informazioni e risolvere il crimine. Naturalmente ogni missione è studiata scatenare per corse rocambolesche in auto attraverso le città di Miami, New York, Los Angeles e San Francisco. Inseguimenti, fughe, lotte, pacchi da portare, persone da trasportare: le missioni sono molto varie e tutte su quattro ruote.


GUIDA, DRIFTA, SCAPPA
Come già detto, si tratta di un gioco di guida in terza persona (la visuale dell’auto è posteriore), ed è incredibile quanto sia realistico il modello di guida per un gioco dell’epoca: driftare non è mai stato così divertente e il peso dell’auto e l’inerzia sono resi con maestria. La difficoltà cresce man mano che andate avanti con le missioni, e scappare dalla polizia e dai criminali che vogliono farvi la pelle diventa sempre più difficile. I danni alle auto sono piuttosto realistici, così come sono molto curate le ambientazioni. Certo, la grafica oggi pare un cumulo di pixel, ma chi di noi l’ha giocato all’epoca non potrà non apprezzarlo. Si può addirittura salvare il replay della missione e modificare poi le inquadrature, una vera chicca per un gioco di fine anni 90’. Esiste anche una modalità che vi permette di scarrozzare liberamente per la città senza alcuno scopo, oltre alla possibilità di scegliere tra una serie di mini giochi con cui battere record vari.
Sono stati pubblicati due sequel: Driver 2, uscito nel 2000, e Driv3r nel 2004 per PS2. Nel 2011 è stato pubblicato anche Driver San Francisco per PS3 XBOX 360 e PC.

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La Bentley Bentayga è la SUV più veloce a Pikes Peak




Credits: Rhys Millen, Bentley Bentayga at Pikes Peak International Hill Climb 2018.
Photo: James Lipman / jameslipman.com




Credits: Bentley Pikes Peak Bentayga, June 2018
Photo: James Lipman / jameslipman.com


Ad inizio giugno Bentley aveva annunciato la sua partecipazione all’edizione di quest’anno della celebre cronoscalata di Pikes Peak. Dopo la gara, svoltasi lo scorso fine settimana, la sport utility di lusso inglese si è laureata SUV più veloce nella storia dell’evento, battendo il record precedente della Range Rover Sport.
Con un tempo di 10:49.9 ha tagliato il traguardo del tracciato di circa 20 km in salita, quasi tre minuti più lenta del record assoluto ottenuto dall’elettrica Volkswagen I.D., ma quasi due minuti più veloce del vecchio record della Range Rover Sport.
Il pilota Rhys Milien ha posizionato la Bentayga al primo posto tra le SUV con una media di 107 km/h.
Un’edizione speciale per celebrare il record
Per celebrare il nuovo record la forma di Crewe ha annunciato un’edizione speciale denominata Pikes Peak Bentayga che sarà prodotta in sole dieci unità costruite a mano dal dipartimento Mulliner e che sarà disponibile a partire da Agosto in Europa e negli Stati Uniti. Tra i dettagli che la caratterizzeranno ci saranno i cerchi da 22 pollici specifici, un kit estetico/aerodinamico in fibra di carbonio e i loghi Pikes Peak in bella vista.
Pikes Peak 2018: il nuovo record è della Volkswagen elettrica
La regina del Pikes Peak è elettrica: la Volkswagen I.D. R guidata da Romain Dumas ha stabilito il nuovo record della corsa diventando la prima auto di sempre a scendere sotto gli 8 minuti
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Pikes Peak 2018: il nuovo record è della Volkswagen elettrica












La regina del Pikes Peak è elettrica: la Volkswagen I.D. R guidata da Romain Dumas ha stabilito il nuovo record della celebre corsa in salita statunitense diventando la prima auto di sempre a scendere sotto gli 8 minuti (7:57.148).
La Volkswagen I.D. R Pikes Peak – progettata in soli otto mesi – monta due motori elettrici con una potenza di sistema di 680 CV e pesa meno di 1.100 kg.
Romain Dumas – nato il 14 dicembre 1977 ad Alès (Francia) – è uno specialista delle gare endurance: in carriera ha conquistato un Mondiale WEC (2016), 2 24 Ore di Le Mans (2010 e 2016), una 12 Ore di Sebring (2008) e 4 24 Ore del Nürburgring (2007-2009, 2011).
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Koenigsegg svela il primo teaser della nuova hyper car


Il prossimo anno al Salone di Ginevra 2019, la marca svedese Koenigsegg presenterà in anteprima mondiale la sua nuova supercar. Probabilmente sarà una delle pochissime aspiranti al titolo di auto più veloce al mondo, che dovrà vedersela con mostri sacri del calibro della Bugatti Chiron e della Hennessey Venom F5.
Con ampio anticipo sull’unveiling, Koenigsegg inizia a stuzzicare la fantasia dei suoi fan rilasciando, in occasione dell’inaugurazione del primo venditore australiano, il primo teaser della nuova supercar, ancora in fase di sviluppo.
Sarà l’erede della Agera RS e ancora non ha un nome ufficiale. Attualmente la Koenigsegg Agera RS detiene il record di velocità massima con una media di 445 km/h, con punte toccate di 460 km/h. Chissà sella sua erede sarà all’altezza…
Koenigsegg Agera RS: l’auto più veloce al mondo
Il video del nuovo record. Con 444.6 km/h entra nel Guinness dei Primati
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Citroën Racing: dieci cose che (forse) ancora non sapevate
























Citroën Racing – reparto corse della Casa francese – ha ottenuto tanti successi nel corso della sua storia.
Qualche esempio? 17 Mondiali rally WRC (9 titoli Piloti con il francese Sébastien Loeb e 8 Costruttori con Xsara, C4 Coupé e DS3), 4 Dakar con la ZX (tre con il transalpino Pierre Lartigue e una con il finlandese Ari Vatanen) e 6 Mondiali turismo WTCC (tre campionati Piloti con l’argentino José María López e tre Costruttori con la C-Elysée).
Di seguito troverete dieci cose che (forse) ancora non sapevate su Citroën Racing che abbiamo scoperto durante il nostro viaggio a Satory nella sede del reparto corse del Double Chevron.
Citroën: la Casa più vincente nei rally
La Citroën è la Casa automobilistica che ha vinto più rally validi per il WRC: il brand francese ha conquistato 98 successi (78 di questi grazie a Loeb…).
La reggia di Versailles
Satory – luogo dove ha sede Citroën Racing – non è una città ma un quartiere di Versailles. Il reparto corse del marchio transalpino si trova oltretutto a meno di 5 km di distanza dalla reggia.
Pierre Budar, un passato da pilota
Pierre Budar, responsabile di Citroën Racing, ha disputato due rally iridati: il 1000 Laghi 1988 con una AX e il Tour de Corse 1991 con una Peugeot 309.
Dalle corse al cliente
Le innovazioni introdotte nel motorsport finiscono spesso sui modelli di serie: l’ultimo esempio riguarda le sospensioni PHC (con fine corsa idraulici progressivi) della C4 Cactus, nate nel WRC.
L’unica Citroën Racing di serie
Nonostante le numerose vittorie solo una vettura di serie della Casa francese è stata realizzata grazie al supporto di Citroën Racing: stiamo parlando della DS3 Racing, variante sportiva della piccola transalpina nata nel 2010 e dotata di un motore 1.6 turbo THP da oltre 200 CV.
Loeb, nove Mondiali (quasi dieci)
Tutti sanno che Sébastien Loeb ha vinto 9 Mondiali rally WRC consecutivi tra il 2004 e il 2012. In pochi sono a conoscenza del fatto che i titoli sarebbero potuti essere dieci: nel 2003 il talento francese aveva in mano il campionato Piloti ma ricevette nell’ultima gara l’ordine di scuderia di preservare la sua Xsara per permettere a Citroën di conquistare l’iride tra i Costruttori e perse così per un solo punto contro Petter Solberg.
Citroën Xsara, l’ultima outsider
Il 9 maggio 1999 una Citroën Xsara Kit Car a trazione anteriore guidata dal francese Philippe Bugalski si aggiudicò il Tour de Corse davanti alle più titolate WRC. Da quel momento in poi tutti i rally validi per il Mondiale sono stati vinti da auto a trazione integrale.
Citroën C4 Coupé, la regina dell’asfalto
La Citroën C4 Coupé WRC non ha mai perso in tutta la sua carriera un rally su asfalto: dal 2007 al 2010 ha trionfato in tutte le 13 gare iridate disputate su questa superficie (sempre con Loeb al volante).
Citroën DS3, la più veloce di sempre
La Citroën DS3 WRC detiene un primato curioso: nel 2016 vinse con Kris Meeke il Rally di Finlandia alla spaventosa media di 126,6 km/h.
Citroën C-Elysée, la principessa del turismo
La C-Elysée non ha solo regalato alla Citroën sei Mondiali Turismo ma è anche stata l’auto che ha vinto più gare nel WTCC: 57.
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