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Volkswagen T-Roc 1.0 TSI, la tedesca più amata dagli italiani

| Appeal | Un’alternativa trendy alla Golf |
| Contenuti tecnologici | Piena di sistemi di assistenza alla guida |
| Piacere di guida | Molto vivace nonostante la carenza di cavalli (116): nelle curve è sincera e rassicurante |
| Stile | Design razionale ma non privo di fascino |
Ottobre 2017: in occasione del lancio della T-Roc il direttore marketing Volkswagen Italia Fabio Di Giuseppe dichiara che la nuova SUV di Wolfsburg diventerà l’auto più venduta in Italia della Casa tedesca. Una previsione considerata piuttosto azzardata all’epoca, soprattutto considerando i numeri della Golf.
Oggi: la Volkswagen T-Roc è l’auto tedesca più amata dagli italiani nonché l’unica vettura teutonica presente nella “top ten” delle immatricolazioni. Ma non è tutto: è anche una delle tre Sport Utility più acquistate nel nostro Paese.
La Volkswagen T-Roc – sviluppata sullo stesso pianale dell’Audi Q2 – ha impiegato pochissimo tempo a conquistare i nostri connazionali. Il segreto del suo successo? Il fatto di essere una vettura completa e trasversale capace di offrire contenuti nettamente superiori a quelli della concorrenza a un prezzo leggermente più alto.
Nella nostra prova su strada abbiamo testato la versione “base” della crossover Vw, quella dotata del motore 1.0 TSI. Scopriamo insieme i suoi pregi e difetti.

La Volkswagen T-Roc 1.0 TSI oggetto del nostro test ha un prezzo più alto delle rivali – 23.600 euro – abbinato a una dotazione di serie da integrare: App-Connect (Android Auto, Apple CarPlay), bracciolo centrale anteriore, cerchi in lega da 17”, climatizzatore manuale, cruise control adattivo, fendinebbia, radio DAB USB, sedili anteriori regolabili in altezza, sensore pioggia e sensori di parcheggio anteriori e posteriori.
Eccellente invece la dotazione di sicurezza, che comprende airbag frontali, laterali e a tendina, assistente partenze in salita, attacchi Isofix, controlli di stabilità e trazione, frenata anti-collisione multipla (dopo un incidente frena la vettura), frenata automatica con riconoscimento pedoni, mantenimento di corsia e rilevamento stanchezza conducente. Senza dimenticare le cinque stelle ottenute nei crash test Euro NCAP.

A chi si rivolge
La Volkswagen T-Roc 1.0 TSI protagonista della nostra prova su strada non ha un target preciso di riferimento ed è proprio questo il suo punto di forza: va bene per una giovane famiglia che ha bisogno di una SUV spaziosa e non troppo ingombrante ma anche per il single stufo delle solite compatte che cerca qualcosa di vivace. La crossover di Wolfsburg può conquistare chi finora aveva acquistato rivali asiatiche (giapponesi o coreane) o anche chi si è recato in concessionaria per prendere una Golf 1.0 e ha scoperto che non è più in listino.

Alla guida: primo impatto
Salire per la prima volta a bordo di una T-Roc può essere un’esperienza sconcertante per gli automobilisti abituati alle Volkswagen di qualche anno fa: la plancia – realizzata interamente in plastica rigida (ma assemblata con estrema cura) – sembra infatti lontana anni luce dalla perfezione di una Golf.
Basta però girare la chiave e premere il pedale dell’acceleratore per farsi conquistare: il motore 1.0 turbo TSI tre cilindri a benzina – già visto su up!, Polo e T-Cross – è molto vivace (187 km/h di velocità massima e 10,1 secondi sullo “0-100”) nonostante non abbia tantissimi cavalli a disposizione (116) e offre una spinta corposa ai bassi regimi.
La Volkswagen T-Roc, in poche parole, è una delle auto più equilibrate in commercio: una rassicurante compagna di viaggio contraddistinta da un valido cambio manuale a sei marce, da uno sterzo buono, da un impianto frenante potente e da un comportamento stradale sincero.

Alla guida: valutazione finale
La Volkswagen T-Roc, come abbiamo visto, conquista fin dai primi chilometri e dopo una settimana di utilizzo non si può fare altro che ribadire i giudizi positivi derivanti dalla prima impressione.
Una Sport Utility riuscita tanto briosa quanto parca nei consumi: con uno stile di guida tranquillo si riesce addirittura a fare meglio dei 15,6 km/l dichiarati dalla Casa di Wolfsburg (ciclo WLTP). Ultima, ma non meno importante, la versatilità: il divano (non scorrevole, purtroppo) offre un mare di spazio in larghezza e l’ampio bagagliaio (445 litri che diventano 1.290 quando si abbattono i sedili posteriori) può vantare l’utile piano di copertura regolabile in altezza.

Cosa dice di te
Ami le SUV ma non puoi rinunciare a un comportamento stradale automobilistico, cerchi il meglio anche a costo di spendere qualcosa in più e vuoi un mezzo in grado di cavarsela egregiamente in città, nelle gite fuori porta e nei lunghi viaggi.

Scheda tecnica
| Motore | turbo benzina, 3 cilindri in linea |
| Cilindrata | 999 cc |
| Potenza | 85 kW (116 CV) a 5.000 giri |
| Coppia | 200 Nm a 2.000 giri |
| Peso | 1.270 kg |
| Acc. 0-100 km/h | 10,1 s |
| Velocità max | 187 km/h |
| Bagagliaio | 445/1.290 litri |
| Consumi | 15,6 km/l (WLTP) |
| Prezzo | 23.600 euro |

Le concorrenti
| Fiat 500X 1.0 T3 Cross | Bagagliaio piccolo e consumi migliorabili |
| Ford EcoSport 1.0 EcoBoost 125 CV ST-Line | Piccola fuori (e dentro), motore elastico e poco assetato |
| Jeep Renegade 1.0 T3 Longitude | Il pianale e il motore sono gli stessi della Fiat 500X ma il bagagliaio è più sfruttabile |
| Renault Captur TCe 130 CV Sport Edition2 | Un motore 4 cilindri ricco di cavalli e di coppia, tanto comfort e un prezzo interessante. Finiture non eccezionali… |
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Toyota GT86 e Subaru BRZ: nuova piattaforma per la seconda generazione?

Toyota e Subaru hanno già dato luce verde alla seconda generazione delle coupé sportive sviluppate in partnership. Sia la Toyota GT86 che la Subaru BRZ saranno aggiornate con un salto generazionale che porterà novità di sostanza. La più rilevante – per ora avanzata in maniera non ufficiale da fonti interne a Subaru – riguarderà il cambio di piattaforma.
L’attuale generazione del binomio sportivo giapponese è stata realizzata su un’architettura Subaru, mentre per la prossima generazione sembra che sarà Toyota ad incaricarsi di fornire il pianale. I rumors punterebbero per il momento sulla piattaforma TNGA, predisposta sia per veicoli a trazione anteriore che posteriore o integrale. Oltre, tra l’altro, ad essere compatibile con powertain elettrificati.
L’uso di questo pianale inoltre renderebbe le due sportive più rigide e più leggere allo tesso tempo, migliorando così performance e sicurezza. Attualmente anche sotto al cofano delle due coupé giapponesi pulsa un propulsore della Casa delle Pleiadi, il 2.0 litri Boxer da quattro cilindri e con 200 CV di potenza massima e 205 Nm di coppia, abbinabile a un cambio manuale a sei marce o a alla trasmissione automatica. In qualsiasi caso sempre a trazione posteriore.
Anteprime
Toyota GT86 e Subaru BRZ: ci sarà la seconda generazione?
Dopo i rumors della fine dello scorso anno torna a rifarsi avanti l’idea di un bis per le coupé sportive giapponesi
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Aston Martin DBS 59: limited edition in stile classico

Qualche settimana fa erano state svelate le prime immagini della Aston Martin DBS 59, una nuova versione speciale della marca britannica che sarà prodotta in serie limitata su ordine di Aston Martin Birmingham.
Questa nuova edizione speciale, ora mostrata nella prima versione reale prodotta, si basa sulla nuova Aston Martin DBS Superleggera, anche se la sua ragion d’essere risiede nell’omaggio al 60° anniversario della vittoria della marca inglese alla 24 Ore di Le Mans nel 1959 con la mitica DBR1.
L’inedita Aston Martin DBS 59 – che sarà prodotta in solo 24 esemplari, come le ore della famosa gara endurance – sfoggia una livrea verniciata in verde britannico che richiama quello dell’antenata DBR1, in combinazione con vari elementi in fibra di carbonio a vista e interni rivestiti in pelle con varie tonalità e tessuti dal look classico.
La nuova Aston Martin DBS 59 non presenterà modifiche alla meccanica. Sotto pelle pulserà il noto V12 da 5.2 litri da 725 CV e 900 Nm di coppia.
Anteprime
Aston Martin DBS Superleggera
725 CV e cura dimagrante a base di carbonio per la gran turismo britannica
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Lamborghini Huracán (2014): pregi e difetti della supercar del Toro

La Lamborghini Huracán è un sogno per molti automobilisti e non si può neanche risparmiare più di tanto puntando su un modello usato visto che quelli di seconda mano costano poco meno di quelli nuovi. Oggi analizzeremo un esemplare del 2014 – uno dei primi – della supercar del Toro: cinque anni fa la coupé di Sant’Agata Bolognese era la vettura più accessibile della Casa emiliana (208.790 euro), oggi ci vogliono quasi 190.000 euro per portarsela a casa. Scopriamo insieme i suoi pregi e difetti.
I pregi della Lamborghini Huracán del 2014
Abitabilità
Due posti secchi (ma comodi).
Finitura
Tanta qualità percepita.
Dotazione di serie
Nella norma: cambio automatico, cerchi in lega, climatizzatore, differenziale posteriore autobloccante, fari a LED, interni in pelle e retrovisori ripiegabili elettricamente.
Posto guida
Semplicemente perfetto: si guida molto in basso avvolti da un sedile contenitivo.
Climatizzazione
Impianto potente, bocchette piccole.
Sospensioni
Rigide ma non in modo esagerato.
Rumorosità
Il V10 della Lamborghini Huracán ha una doppia anima: garbato quando si guida in modo tranquillo e in grado di emettere un sound pazzesco quando viene strapazzato.
Motore
Il 5.2 V10 aspirato Euro 6 della Lamborghini Huracán genera una potenza di 610 CV e una coppia di 560 Nm. Ovviamente regala le cose migliori agli alti regimi ma è anche piuttosto corposo ai bassi.
Cambio
La trasmissione automatica (doppia frizione) a 7 rapporti è rapida e fluida negli innesti.
Sterzo
Buono (anche se nel segmento delle supercar esistono comandi più reattivi).
Prestazioni
325 km/h di velocità massima e 3,2 secondi per accelerare da 0 a 100 chilometri orari.
Dotazione di sicurezza
C’è tutto quello che serve: airbag frontali e laterali, controlli di stabilità e trazione e monitoraggio pressione pneumatici.
Freni
Impianto potentissimo.
Tenuta di strada
La trazione integrale rende la Lamborghini Huracán abbastanza facile da guidare. Per divertirsi davvero, però, ci vuole esperienza.
Prezzo
Da nuova nel 2014 la Lamborghini Huracán costava 208.790 euro. Oggi si trova a 189.000 euro: poco meno di un’Audi R8 Spyder quattro appena uscita dal concessionario.
Tenuta del valore
La Lamborghini Huracán è un assegno circolare e ha un futuro assicurato come auto d’epoca.
Consumo
8,0 km/l dichiarati: non male per un V10 da 610 CV…

I difetti della Lamborghini Huracán del 2014
Capacità bagagliaio
Il vano anteriore è minuscolo: 100 litri.
Visibilità
Scarsa.
Garanzie
La copertura globale è scaduta nel 2017.
Passione Lamborghini
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Chevrolet: tutti i modelli sportivi in listino

Chevrolet è un marchio americano che ha scritto la storia delle sportive. La Corvette, la Camaro, la Chevelle: sono solo alcuni dei modelli che hanno fatto sognare milioni di appassionati, auto protagoniste di film, di storie, auto da rockstar.
La Casa automobilistica venne fondata all’inizio del 1900 dal pilota svizzero Louis Chevrolet e da William Crapo Durant, allora ex fondatore della General Motors che successivamente riprese il controllo dell’azienda e inglobò il marchio Chevrolet.
Tutt’oggi il brand produce un gran numero di modelli, sportivi e non, anche se in Italia non esiste più una rete vendita ufficiale – da quando è finito il periodo buio Chevrolet-Daewoo.
Tuttavia alcuni modelli sportivi d’importazione vengono ancora venduti. Vediamo insieme tutti i modelli sportivi Chevrolet.

Chevrolet Camaro
La Chevrolet Camaro è l’antagonista della Ford Mustang per eccellenza. Muscle car (o pony car, se preferite) nelle forme e nella sostanza. Trazione posteriore, cofano lungo e grosso motore V8 al suo interno. Serve alto? Il 6,2 litri eroga 453 CV ed è abbinato ad un cambio automatico a 8 rapporti.Volendo però c’è anche una versione più europea con un piccolo quattro cilindri 2,0 litri turbo da 275 CV. Economico ma anche meno sexy.
Prezzo da 53.240 euro
| Potenza | 453 CV |
| Coppia | 617 Nm |

Chevrolet Corvette Stingray
La Corvette è un’istituzione, e Stingray poi è un nome che evoca il leggendario modello degli anni ’60, una delle auto più sexy del mondo. La Stingray moderna però è la versione entry level della 911 americana: motore 6,2 litri V8 aspirato, 466 CV e 630 Nm di coppia. Il sound è eccezionale e la potenza è bruta, ma l’assetto rimane morbidino per i nostri gusti. Ciò non toglie che la Corvette sia un mezzo estremamente divertente, anche per fare drifting.
| Potenza | 466 CV |
| Coppia | 630 Nm |

Chevrolet Corvette Z06
La Chevrolet Corvette Z06 è la versione per veri duri. Al motore 6,2 litri V8 è stato aggiusto un compressore che porta la potenza massima a 660 CV e la coppia a 881 Nm. Abbastanza potenza passare da 0 a 100 km/h in 3,7 secondi fino alla velocità massima di 315 km/h.
Una vera bestia, disponibile sia con il cambio manuale a 7 marce, sia con l’automatico a 8. Indovinate quale preferiamo.
Prezzo da 114.000 euro
| Potenza | 660 CV |
| Coppia | 881 Nm |

Chevrolet Corvette Grand Sport
Vistosa e dal sapore racing: la Chevrolet Corvette Grand Sport invece è dedicata agli smanettoni e frequentatori di trackday.
Ha lo stesso motore V8 6,2 litri da 460 CV della Corvette Stingray, ma è più leggera, ha più carico aerodinamico e monta freni Bremo con dischi carboceramici, più resistenti alla fatica. la dotazione di serie include anche i “super steaky” pneumatici Michelin Pilot Sport Cup 2.
Prezzo da 99.830 euro
| Potenza | 460 CV |
| Coppia | 630 Nm |
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BMW Z4

La terza generazione della BMW Z4 – nata nel 2018 – è una spider bavarese a trazione posteriore caratterizzata da una capote in tela.
BMW Z4: gli esterni
Il ritorno al tetto in tela (che si apre e si chiude in 10 secondi fino a una velocità di 50 km/h) – dopo la copertura in metallo della seconda serie – ha reso più seducente la BMW Z4: il doppio rene allargato del frontale è un omaggio alla mitica 507 del 1956.

BMW Z4: gli interni
L’abitacolo della BMW Z4 – costruito con cura – può ospitare due passeggeri. La consolle centrale orientata verso il guidatore è un “prodotto tipico” della Casa tedesca.

BMW Z4: i motori
La gamma motori della BMW Z4 è composta da tre unità sovralimentate:
- un 2.0 turbo benzina da 197 CV
- un 2.0 turbo benzina da 258 CV
- un 3.0 turbo benzina a sei cilindri in linea da 340 CV

BMW Z4: gli allestimenti
Gli allestimenti della BMW Z4 sono cinque: “base”, Advantage, Sport, MSport e M40i.
BMW Z4
La dotazione di serie della BMW Z4 comprende: Active Guard, airbag frontali per guidatore e passeggero, airbag laterali per guidatore e passeggero, attacchi Isofix per sedile passeggero, avvisatore acustico bitonale, BMW Intelligent Emergency Call, bulloni antifurto per cerchi in lega, cinture di sicurezza a 3 punti con pretensionatore e limitatore di carico per passeggeri anteriori, controllo dinamico di stabilità DSC con funzioni estese, disattivazione airbag passeggero, dischi freno anteriori e posteriori autoventilati, doppia barra stabilizzatrice anteriore, indicatori di direzione integrati nei retrovisori laterali, indicatore pressione pneumatici, fari anteriori Bi-LED, fari posteriori full LED con design 3D, freno di stazionamento elettronico con funzione Auto Hold, kit pronto soccorso (incluso nella messa in strada), luci freno dinamiche, luci vano bagagli, protezione antiurto laterale integrata, regolazione manuale del piantone sterzo in altezza e profondità, retronebbia posteriore, roll-bar di sicurezza dietro i sedili anteriori, sistema ABS con Brake Assist System e Cornering Brake Control, triangolo di sosta d’emergenza (compreso nella messa in strada), Tyre Repair Kit, ugelli lavavetro riscaldati, badge con nome modello sul bagagliaio, calandra a doppio rene dal design reticolare con cornice cromata, calotte retrovisori laterali in tinta carrozzeria, capote elettrica in tela nera, cornici dei finestrini in nero opaco, maniglie esterne delle portiere in tinta carrozzeria, terminale di scarico doppio, tondo (diametro: 110 mm), uno a sinistra e uno a destra con finitura cromata, cerchi in lega leggera da 17”, styling a V n° 768 con pneumatici misti Runflat, alzacristalli elettrici, bracciolo anteriore, climatizzatore automatico monozona, modanature interne in Quartz Silver opaco, pacchetto luci, porta bevande nella console centrale, presa di corrente da 12V sulla consoe centrale, sedili in pelle Vernasca Black, tappetini in velluto, volante sportivo in pelle, accensione senza inserimento chiave con pulsante Start & Stop Engine, cruise control con funzione freno, funzione “follow me home” (accensione luci anabbaglianti a veicolo spento, durata regolabile tramite il control display), indicatore pressione e temperatura pneumatici, indicatore temperatura esterna, selettore del feeling di guida (include modalità ECO PRO, Comfort, Sport, Sport+), sistema di Start/Stop automatico, telecomando per chiusura centralizzata, apertura/chiusura finestrini e vano bagagli, Variable Sport Steering, BMW Connected Drive Services, BMW Connected Package, BMW Live Cockpit, BMW Teleservices, impianto HiFi amplificato (per 30i) e radio DAB.
BMW Z4 Advantage
La BMW Z4 Advantage costa 1.650 euro più della “base” a parità di motore e aggiunge: deflettore frangivento, pacchetto retrovisori interno ed esterni autoanabbaglianti e richiudibili elettricamente, apertura per carico passante, pacchetto portaoggetti, Park Distance Control (PDC) anteriore e posteriore e climatizzatore automatico bizona.
BMW Z4 Sport
La BMW Z4 Sport costa 2.450 euro più della Advantage a parità di motore e aggiunge: Air Breather laterali in nero lucido, battitacchi anteriori con badge BMW, calandra a doppio rene con design reticolare, superfici esterne griglia in alluminio satinato, cornice cromata, paraurti anteriore e posteriore con inserti in nero lucido, cerchi in lega leggera da 18”, styling a V n°770 con pneumatici misti, Exterior Line BMW Individual in alluminio satinato, plancia rivestita in Sensatec, modanature interne in nero lucido, Ambient Light, sedili sportivi M e sedili in pelle Vernasca Black.
BMW Z4 MSport
La BMW Z4 MSport costa 4.650 euro più della Advantage a parità di motore e aggiunge: Air Breather laterali dal design specifico M, badge laterale M, battitacchi anteriori e poggiapiede M, calandra a doppio rene con design reticolare, superfici esterne griglia in alluminio satinato, cornice cromata, pacchetto aerodinamico M (paraurti anteriore con prese d’aria maggiorate e inserti in nero lucido, pacchetto aerodinamico M (minigonne laterali maggiorate), pacchetto aerodinamico M (paraurti posteriore con diffusore in Dark Shadow metallic), cerchi in lega leggera M da 18”m, styling a doppi raggi n°798 M bicolore in Ferric Grey con pneumatici misti, impianto frenante sportivo M (solo per 30i), plancia rivestita in Sensatec, modanature interne in nero lucido, Ambient Light, assetto sportivo M ribassato di 10 mm, volante sportivo M con comandi multifunzione, sedili sportivi M, Shadow line BMW Individual nero lucido e sedili in pelle Vernasca/Alcantara Black con cuciture a contrasto in blu.
BMW Z4 M40i
La BMW Z4 M40i offre rispetto alla “base”: calandra a doppio rene con design reticolare, superfici esterne griglia e cornice in Cerium Grey, calotte retrovisori laterali in Cerium Grey, pacchetto aerodinamico M, Shadow Line esterna nero lucido BMW Individual, terminale di scarico doppio, trapezoidale, uno a sinistra e uno a destra con finitura Dark Chrome, cerchi in lega leggera M da 18”, styling a doppi raggi n°798 M bicolore in Orbit Grey con pneumatici misti, Ambient Light, apertura per carico passante, climatizzatore automatico bi-zona, deflettore frangivento, modanature interne in alluminio Tetragon, pacchetto portaoggetti, plancia rivestita in Sensatec, sedili in pelle Vernasca/Alcantara Black con cuciture a contrasto blu, sedili sportivi M, volante sportivo in pelle M con comandi multi funzione, assetto sportivo adattivo M, differenziale sportivo M, pacchetto retrovisori interno ed esterni autoanabbaglianti e richiudibili elettricamente e Park Distance Control (PDC) anteriore e posteriore.

BMW Z4: gli optional
La dotazione di serie della BMW Z4 andrebbe arricchita con tre optional fondamentali: il cruise control adattivo (770 euro), il Parking Assistant (570 euro, 1.180 euro per la “base”) e la vernice metallizzata (1.000 euro).

BMW Z4: i prezzi
Motori a benzina
- BMW Z4 sDrive20i 43.800 euro
- BMW Z4 sDrive20i Advantage 45.450 euro
- BMW Z4 sDrive20i Sport 47.900 euro
- BMW Z4 sDrive20i MSport 50.100 euro
- BMW Z4 sDrive30i 53.100 euro
- BMW Z4 sDrive30i Advantage 54.750 euro
- BMW Z4 sDrive30i Sport 57.200 euro
- BMW Z4 sDrive30i MSport 59.400 euro
- BMW Z4 M40i 66.800 euro
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Genesis Mint concept: elettrica, sportiva, Premium e con forma di utilitaria

Si chiama Mint concept ed è la nuova scommessa futuristica della marca di lusso del Gruppo Hyundai. Genesis si presenta al Salone dell’auto di New York 2019 con una concept car che pretende di rivoluzionare il mercato delle sub-compatte con un’alternativa Premium.
Nello specifico si tratta di una 2+2 che punta al futuro come proposta a zero emissioni. È stata sviluppata con un “design organico e interni innovativi”, il tutto nato dalla collaborazione degli stilisti del dipartimento di design di Genesis in Germania, Stati Uniti e Corea del Sud. Con la livrea verniciata in Verde Hunter, sfoggia un design sportivo con una carrozzeria di piccole dimensioni – più o meno come un’utilitaria – e con un marcato stile coupé. Tetto spiovente all’indietro, quindi, e cerchi di grandi dimensioni (da 21 pollici).
Ancora di più richiamano l’attenzione le portiere posteriori ad apertura verticale che danno accesso al portabagagli e al mini divanetto posteriore. Gli interni sono completamente rivestiti in pelle marrone e seguono il linguaggio stilistico denominato da Genesis ‘G-Matrix’. Anche la plancia può contare su una distribuzione inedita con il quadro strumenti che si limita a uno schermo digitale posizionato al centro del volante.
Su entrambi i lati due unità di comandi sospesi danno accesso alle funzioni di infotainment. Dietro ai sedili, infine, un piccolo ripiano lascia un spazio minimo per il carico dei bagagli. Rispetto al powertrain Genesis ha dichiarato che la Mint concept monta un sistema di propulsione con 360 km di autonomia e una capacità di ricarica rapida fino a 350 kW.
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Audi S5 TDI: un’altra micro-ibrida a gasolio di Ingolstadt
La demonizzazione del diesel non sembra essere cosa di Casa Audi. Dopo aver presentato le nuove S6 e S7 Sportback TDI micro-ibride a gasolio, ora è il turno della S5 2019.
Sia la variante coupé che la Sportback della gamma sportiva della A5 equipaggeranno, a partire dal prossimo mese di maggio, il V6 da 3.0 litri da 347 CV di potenza e 700 Nm di coppia.
Uno degli elementi chiave di questa elettrificazione è il compressore elettrico che, unito al sistema micro-hybrid, è in grado di assicurare fino al 19% di risparmio di carburante rispetto al modello precedente a benzina.
Sulla carta l’Audi S5 TDI dichiara infatti consumi medi di 6,2l/100 km. Gli ingegneri Audi, però, hanno fatto di tutto per assicurare comunque le migliori prestazioni per questo powertrain che permetterebbe alla S5 TDI di coprire lo sprint da 0 a 100 km/h in 4,8 secondi (4,9 secondi per la sportback), con la solita velocità massima limitata elettronicamente a 250 km/h.
La nuova Audi S5 TDI 2019, che verrà commercializzata soltanto in Europa, offrirà anche elementi di serie tra cui il cruise control adattivo con assistente per gli ingorghi, l’assistente anti collisione e i sistemi di assistenza per il traffico incrociato. In Germania i prezzi partiranno da 65.300 euro.
News
Audi: nuove motorizzazioni diesel micro-hybrid per le S6 e S7 Sportback
350 CV e sistema a 48 volt per le ammiraglie sportive (a gasolio) dei Quattro Anelli
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Pininfarina porta a Shanghai due nuovi progetti

Il marchio Pininfarina conferma il suo impegno in Cina presentando a Shanghai due nuovi progetti, entrambi emblema della perfetta combinazione del miglior design italiano con una tecnologia ecologica. Dalla collaborazione con Karma Automotive nasce la nuovissima Karma Pininfarina GT, mentre Grove Hydrogen Automotive Company Limited svela una nuova concept car creata dal team cinese di Pininfarina Shanghai.
In Cina la competenza e lo stile italiano
“Portiamo in Cina – dichiara l’AD Silvio Pietro Angori – la nostra nota competenza nella progettazione di capolavori su quattro ruote, sia per brand rinomati che per nuovi costruttori che hanno bisogno del nostro supporto per definire l’identità del loro marchio e il proprio linguaggio di design. Il nostro tocco italiano nello stile si unisce alla speciale attenzione che rivolgiamo alla mobilità sostenibile e alla tecnologia all’avanguardia. Ciò che presentiamo a Shanghai non solo conferma che innoviamo nel presente, ma che forniamo anche soluzioni per un domani migliore”.
Karma Pininfarina GT
Il primo modello nasce, come anticipato, in collaborazione con Karma Automotive, casa automobilistica con sede nel sud della California produttrice di veicoli elettrici di lusso. Il risultato è la Karma Pininfarina GT, una vera “Gran Turismo” di lusso a due porte, caratterizzata da un design ricercatissimo e da interni super-lussuosi. In caso di interesse da parte di un certo numero di appassionati, Karma Automotive ne prevedrà la produzione in serie limitata.
Auto a idrogeno
L’altro modello nasce in collaborazione con Grove Hydrogen Automotive Company Limited, giovane e intraprendente azienda di celle a combustibile a idrogeno. La tecnologia delle celle a combustibile sta prendendo rapidamente piede grazie a molte aziende, inclusa la società madre di Grove (IGE), che fanno da pioniere. Combinando questa tecnologia con quella composita e della fibra di carbonio, Grove può sfruttare al massimo il vantaggio di avere l’idrogeno, un vettore di energia più leggero dell’aria (ossigeno) in un’auto poco pesante.
Le ultime a 4 ruote
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Mercedes-AMG GLC 63 4MATIC+: ciliegina sulla torta

Il Salone di New York 2019 è il palcoscenico in cui Mercedes-Benz ha svelato in queste ore la versione più adrenalinica della rinnovata gamma GLC, anche con la carrozzeria coupé: la Mercedesz-AMG GLC 64 4MATIC+.
476 o 510n CV con la ’S’
Tra le novità c’è anche un ulteriore allestimento, ancora più radicale, denominato ’S’. In entrambi i casi, sotto al cofano pulsa il potente V8 da 4.0 litri abbinato alla trasmissione automatica a nove rapporti 9G-Tronic e alla trazione integrale. La variante convenzionale vanta una potenza di 476 CV, mentre la ’S’ arriva a 510 CV. In quanto a prestazioni lo sprint 0-100 viene coperto in 4 o 3,8 secondi, a seconda della versione, mentre la velocità massima è di 250 o 280 km/h.
Fuori mostra i muscoli
Esteticamente la nuova Mercedes-AMG GLC 63 4MATIC+ sfoggia la griglia frontale Panamericana con barre verticali cromate, fari anteriori con un nuovo design per le luci diurne a LED e paraurti voluminosi, sia davanti che dietro, con prese d’aria integrate.
Al posteriore spiccano lo spoiler che fuoriesce dal tetto e il diffusore dal quale fanno capolino i 4 terminali di scarico. La versione ’S’ aggiunge al pacchetto estetico cerchi in lega da 20 pollici, rifiniture in metallo opaco e un paraurti posteriore differente.
Sia la Mercedes-AMG GCL 64 4MATIC+ che la sua variante S sono equipaggiate, all’interno, con strumentazione digitale con schermo da 12,3 pollici, oltre allo schermo da 10.25 pollici del sistema di infotainment MBUX di ultima generazione, con tre modalità di visualizzazione: Classic, Sport e Supersport con informazioni dettagliate tra cui la forza G o i grafici dei circuiti.
Tutta regolabile
Grazie al sistema AMG Dynamics, inoltre, il guidatore può selezionare diverse modalità di guida: Slippery, Comfort, Sport, Sport+, Individual e Race, quest’ultimo disponibile solo sulla versione ’S’.
Infine la distribuzione della coppia sui due assi può essere regolata con i programmi Basic, Advanced, Pro e Master (solo per la S).
Anteprime
Mercedes GLC Coupé: restyling 2019
Dopo la GLC anche la Coupé si aggiorna con novità estetiche, meccaniche e tecnologiche
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