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Mercedes E 300 de: come va la classe E ibrida plug-in diesel

La Mercedes E 300 de è (per il momento) l’unica auto ibrida plug-in diesel in listino. Una tecnologia – introdotta da Volvo sulla prima generazione della V60 e ora proposta solo dalla Casa tedesca (presto la vedremo anche su classe C e GLC) – frutto della triplice alleanza tra un motore turbodiesel, un propulsore elettrico e una batteria ricaricabile che permette di percorrere brevi distanze a emissioni zero.
Nel nostro primo contatto abbiamo avuto modo di guidare tra Milano e Como la variante ibrida ricaricabile a gasolio della Mercedes classe E nel più lussuoso allestimento Premium Plus: scopriamo insieme i suoi pregi e difetti.
Mercedes E 300 de: la tecnica
Il motore della Mercedes E 300 de protagonista del nostro primo contatto è un 2.0 turbodiesel da 194 CV abbinato a un’unità elettrica da 122 CV. I due propulsori combinati generano una potenza complessiva di 306 CV e una coppia di 700 Nm e la batteria di trazione – ricaricabile in 90 minuti con una wallbox e in circa 5 ore con una comune presa di corrente di rete – garantisce un’autonomia (dichiarata) di 54 km a emissioni zero. In questa modalità la velocità massima è di oltre 130 km/h.
Caratterizzata da un carico rimorchiabile fino a 2.100 kg e da un sistema di assistenza denominato ECO che aiuta il guidatore indicandogli quando deve togliere il piede dal pedale dell’acceleratore e offrendogli funzioni come il sailing in fase di rilascio e la gestione del recupero di energia, presenta quattro modalità di guida: Hybrid, E-Mode (full electric), E-Save (la batteria viene conservata per essere utilizzata quando lo si desidera) e Charge (la batteria si ricarica durante la marcia).
Il cambio ibrido a 9 rapporti 9GTRONIC della Mercedes E 300 de integra nella trasmissione automatica un modulo ibrido con convertitore integrato, frizione di innesto del motore e un motore elettrico. Lo spunto per l’avviamento è affidato a un convertitore di coppia posto tra motore elettrico e cambio e per ottenere il miglior isolamento delle vibrazioni nel cambio ibrido vengono utilizzati due smorzatori torsionali che attutiscono le sollecitazioni dell’unità termica: il primo si trova tra motore e cambio mentre il secondo è nel convertitore di coppia.

Mercedes E 300 de: come va il motore ibrido plug-in diesel
La Mercedes E 300 de è una classe E 220 d con qualcosa in più: non si tratta solo di vantaggi che riguardano l’ambiente ma anche le prestazioni. L’unità elettrica consente infatti di ottenere uno “0-100” identico a quello della E 350 d a sei cilindri (5,9 secondi) con consumi bassissimi.
Il motore – probabilmente il miglior 4 cilindri diesel mai costruito – guadagna cattiveria grazie al supporto elettrico ma resta garbato nell’erogazione e silenziosissimo a qualsiasi velocità (merito anche di un abitacolo ottimamente insonorizzato) e il cambio regala passaggi marcia fluidi e rapidi. A tutto questo si aggiungono elementi già noti a chi ha avuto la fortuna di guidare o possedere la nuova classe E: sospensioni dalla taratura soft (che potrebbero però essere più morbide sulle sconnessioni pronunciate), un comportamento stradale rassicurante, un impianto frenante potente e uno sterzo che predilige le andature rilassate.

Mercedes E 300 de: il prezzo e la dotazione
La Mercedes E 300 de Premium Plus protagonista del nostro primo contatto ha un prezzo alto (77.763 euro), giustificato da contenuti tecnici unici.
La dotazione di serie comprende: cambio automatico a 9 rapporti, cielo grigio cristallo, climatizzatore automatico bizona Thermatic, Comfort pack, consolle centrale in look nero Pianoforte, cruise control con limitatore di velocità, Dynamic Select (permette di selezionare cinque modalità di guida agendo su motore, sterzo e cambio), esterni AMG Line e interni Avantgarde, inserti in alluminio con rifiniture effetto carbonio chiaro, Live Traffic Information (permette di ricevere informazioni sulla viabilità stradale in tempo reale adattando l’itinerario del navigatore di conseguenza, validità 3 anni, rinnovo a pagamento), luci soffuse “ambient” con 3 zone cromatiche orologio analogico nella consolle centrale, pelle sintetica Artico e tessuto nera, plancia nera, predisposizione per sistemi di trasporto sul tetto, Premium Plus pack, radio DAB e volante sportivo AMG multifunzione in pelle Nappa nero a tre razze leggermente appiattito nella parte inferiore goffrato in corrispondenza dell’impugnatura con pulsanti Touch Control.
La dotazione di sicurezza comprende invece: airbag per le ginocchia del guidatore, chiamata di emergenza, Collision Prevention Assist Plus (avvisa il guidatore con un segnale ottico e acustico quando la distanza tra la vettura e il veicolo che la precede o l’ostacolo fermo è inferiore al limite di sicurezza; in caso di rischio impatto effettua una frenata parziale automatica), luci Stop adattive (in caso di frenata d’emergenza lampeggiano automaticamente), monitoraggio pressione pneumatici e Pre-Safe. Senza dimenticare le cinque stelle ottenute nei crash test Euro NCAP.

Mercedes classe E: il design
La sesta generazione della Mercedes classe E presenta forme tondeggianti distanti dagli spigoli marcati dell’antenata. Particolarmente riusciti gli interni, raffinati e curati quasi quanto quelli della cugina più esclusiva classe S.

Scheda tecnica
| Lunghezza | 4,92 metri |
| Larghezza | 1,85 metri |
| Altezza | 1,47 metri |
| Caratteristiche motore | turbodiesel ibrido plug-in, 1.950 cc, 306 CV e 700 Nm di coppia |
| Velocità max | 250 km/h |
| Acc. 0-100 km/h | 5,9 s |
| Autonomia in elettrico | fino a 54 km |
| Prezzo | 77.763 euro |

Dove l’abbiamo guidata
Abbiamo guidato la Mercedes E 300 de tra Milano e Como su un percorso prevalentemente autostradale impreziosito da qualche curva nella zona del lago.
NON TUTTI SANNO CHE – Lionel Messi fu ad un passo dal trasferimento al Como all’età di 14 anni ma fu scartato dall’allora presidente della società lariana Enrico Preziosi.

Dove vorremmo guidarla
La Mercedes E 300 de è l’auto perfetta per chi percorre poche decine di chilometri al giorno e ha la possibilità di ricaricare la vettura in modo da sfruttare il più possibile la modalità elettrica: in occasione del nostro primo contatto l’ammiraglia teutonica è riuscita a percorrere quasi 35 km a emissioni zero arrivando anche a toccare spesso i 130 km/h di velocità. La presenza di un motore diesel sotto il cofano consente però di affrontare anche tragitti lunghi – ad esempio durante i weekend o le vacanze – bevendo poco carburante: nel corso del nostro test in modalità ibrida siamo riusciti a stare abbondantemente sopra quota 15 chilometri con un litro.
Le concorrenti
| Audi A6 50 TDI Business Design | Ibrida, diesel e con l’aggiunta della trazione integrale: ma è solo mild hybrid… |
| BMW 530e Msport | Come la classe E è una ibrida plug-in a trazione posteriore ma con un motore termico a benzina anziché diesel. |
| Jaguar XF 3.0 TDV6 Chequered Flag | La trazione è posteriore ma il motore è un classico turbodiesel senza aiuti elettrici. |
| Volvo S90 T8 Inscription | Un’ibrida plug-in a trazione integrale dotata di un propulsore termico a benzina. |
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Parco Valentino 2019: il programma, le Case presenti, le date e gli orari del Salone dell’Auto di Torino

Parco Valentino 2019 – il Salone dell’Auto di Torino – si terrà da mercoledì 19 a domenica 23 giugno 2019: la quinta edizione della rassegna piemontese sarà inaugurata da una vettura a guida autonoma.
Di seguito troverete una guida completa a Parco Valentino 2019: il programma, le Case presenti, le date e gli orari.
Parco Valentino 2019: le date e gli orari del Salone dell’Auto di Torino
Mercoledì 19 giugno 2019 14:00-00:00
Giovedì 20 giugno 2019 10:00-24:00
Venerdì 21 giugno 2019 10:00-24:00
Sabato 22 giugno 2019 10:00-24:00
Domenica 23 giugno 2019 10:00-24:00
Parco Valentino 2019: i biglietti
L’ingresso a Parco Valentino 2019 è gratuito. Il biglietto elettronico si ottiene cliccando su questo link e permette di visitare gli eventi speciali organizzati nel cortile del Castello del Valentino e di beneficiare di sconti Trenitalia e di riduzioni sul prezzo del biglietto d’ingresso nei più importanti musei di Torino.
Parco Valentino 2019: le Case presenti al Salone dell’Auto di Torino
Molte Case saranno presenti a Parco Valentino 2019. Qualche esempio? Abarth, Alfa Romeo, Audi, BMW, Citroën, DR, Fiat, Honda, Jaguar, Kia, Lancia, Lexus, Mazda, Mercedes, Mitsubishi, Porsche, Seat, Skoda, Smart, Ssangyong, Suzuki, Tesla e Toyota.
Ma non è tutto: durante l’evento piemontese sarà anche possibile ammirare moto (grazie alla partecipazione di Honda, Suzuki e Yamaha), yacht (Nadir porterà a Torino in anteprima mondiale il Titanium 40) e …treni (Trenitalia esporrà il nuovo regionale).
Parco Valentino 2019: il programma del Salone dell’Auto di Torino
Mercoledì 19 giugno 2019 il centro di Torino sarà animato dalla President Parade (con i rappresentanti delle Case automobilistiche e i carrozzieri che saliranno a bordo delle auto più rappresentative del proprio marchio e sfileranno nel circuito cittadino chiuso al traffico), dalla Journalist Parade (la stessa cosa ma con i giornalisti automotive) e, soprattutto, dalla Supercar Night Parade rivolta a tutti i collezionisti di vetture storiche e di prestigio e dalla parata della Ferrari di F1 di Michele Alboreto.
Dalle prime ore del mattino nel cortile del Castello del Valentino saranno anche esposte le vetture dei collezionisti internazionali invitati alla manifestazione come la Ferrari LaFerrari, la Lamborghini Miura, la Lancia Stratos e la Maserati MC12.
Sabato 22 giugno 2019 sarà invece la volta dei festeggiamenti per i 100 anni di Citroën (con 100 vetture del Double Chevron e la Mole Antonelliana illuminata per l’occasione) e per i 30 anni della Mazda MX-5 (a Parco Dora). Senza dimenticare l’esordio del concorso di eleganza Parco Valentino Classic.
Tra gli altri raduni presenti a Parco Valentino 2019 segnaliamo quello per i 25 anni della Fiat Coupé, l’evento per celebrare i 110 anni di Bugatti e il meeting dedicato al possessori della Dallara Stradale.
Domenica 23 giugno 2019 toccherà invece al Gran Premio Parco Valentino: un percorso di 40 chilometri che attraverserà Via Roma e Piazza San Carlo fino ad arrivare alla Reggia di Venaria lungo i tornanti della collina torinese.
Torino e l’auto
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Ferrari 364 GTB 4 Daytona, un’icona degli anni ’60

“La Daytona”, suona altisonante, non credete? Un’auto che porta il nome di una delle corse più famose e antiche del globo, e non un’auto qualunque: è una Ferrari. La Ferrari 365 GTB/4 Daytona non è solo una vetture eccezionale, è anche un oggetto carico di carisma, circondato da un’aura speciale.
Ha vinto cinque volte la classe a Le Mans, è stata “taroccata” da Hollywood per il telefilm Miami Vice (era su base Corvette) per poi essere distrutta in malo modo – nel telefilm – in seguito ad una causa legale con Ferrari.

Le specifiche
Ma vediamola da vicino: la Ferrari 365 GTB/4 Daytona è stata presentata al Salone di Parigi nel 1968, e da quell’anno al 1973 vennero poi prodotti quasi 1400 esemplari, includendo anche le – poche – versioni spider (prodotte dal 1971).
Si tratta di una GT a due posti con motore anteriore, ed è l’erede della stupenda 275 GBT, da cui eredita il motore V12 e lo schema delle sospensioni.

La carrozzeria di Leonardo Fioravanti per Pininfarina, invece, è completamente nuova.
Il cuore V12 da 5,0 litri, grazie al carter secco e all doppio albero a camme in testa produce 352 CV di potenza, che per l’epoca erano parecchi. Il cambio a 5 marce manuale era collocate sull’asse posteriore, in blocco con il differenziale, così da ottenere una migliore distribuzione dei pesi.
Le sospensioni posteriori, come dicevamo, hanno uno schema a quadrilatero, mentre l’impianto frenante vanta 4 dischi ventilati e servofreno.
La velocità massima è di 280 km/h.
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Land Rover Discovery: con la Landmark Edition festeggia i 30 anni

La prima generazione Discovery del 1989 rappresentò una vera e propria scommessa per Land Rover. La Casa d’Oltremanica offriva con questa SUV off-road un’alternativa ai suoi due unici prodotti allora sul mercato: la 4×4 dura e pura Defender e l’elegante Range Rover. Nasceva così un fuoristrada ibrido che provava a riunire l’eleganza della sorella maggiore e le doti all-terrain della sorella minore da lavoro.
30 anni di successi
E se la Discovery è arrivata a compiere, oggi, 30 anni è perché quella scommessa fu azzeccata. 5 generazioni alle sue spalle, 1,7 milioni di unità vendute e oltre 300 premi internazionali ricevuti non l’hanno di certo relegata all’ombra delle due iconiche sorelle di gamma. Per celebrare la sua storia di successi, Land Rover ha presentato una versione speciale della Discovery, rinominata Landmark Edition.
Dotazione ricca con la Landmark
Basata sull’allestimento SE, la nuova Land Rover Landmark Edition riceve in dotazione il Dynamic Pack con un nuovo paraurti anteriore e le maglie della griglia e delle prese d’aria laterali in Narvik Black. Il lettering Narvik Black del cofano e del portellone posteriore è inoltre abbinato all’esclusivo distintivo Landmark che compare dietro. Tra gli altri dettagli estetici che caratterizzano la Landmark Edition vanno nominati il tetto panoramico fisso, i fendinebbia anteriori e i gruppi ottici posteriori caratteristici, oltre ai cristalli Privacy e ai cerchi da 20 pollici.
Interni di lusso
L’abitacolo della nuova Land Rover Discovery Landmark Edition fa sfoggio di eleganti rivestimenti in pelle Windsor con bordature a contrasto. La consolle centrale è rifinita in alluminio spazzolato e le finiture delle maglie sono in Titanio. L’esperienza acustica è invece affidata al sistema audio Meridian da 380 W.
Motori potenti e grandi doti all-terrain
La nuova Land Rover Discovery Landmark Edition è disponibile con motorizzazioni diesel o benzina che spaziano dal propulsore più efficiente e pulito al più sportivo e performante. Il benzina è il 2.0 Si4 da 300 CV, mentre le proposte a gasolio sono il 2.0 SD4 da 240 CV o il 3.0 SDV6 da 306 CV.
Le conosciute doti fuoristradistiche della Discovery sono confermate dalla presenza dell’All Terrain Progress Control, che consente di selezionare e mantenere una velocità costante in condizioni impegnative. Questo dispositivo affianca il Terrain Response 2, che offre la scelta fra varie modalità di guida per superare condizioni del terreno particolarmente difficili. Vanta inoltre un profondità di guado da primato di 900 mm, ed una capacità di traino di 3.500 kg.
La nuova Land Rover Discovery Landmark Edition è disponibile in Italia e può essere ordinata con prezzi a partire da 69.600 Euro.
Primo contatto
Land Rover Discovery 2017: il fuoristrada diventa salotto
La quinta generazione del “modello di mezzo” del marchio inglese si rinnova totalmente, e diventa ancora più versatile. Senza deludere i fan del marchio…
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Alpine A110, un remake che fa battere il cuore

| APPEAL | l’Alpine ha il fascino unico della sportiva rétro di razza, con proporzioni esotiche e una storia nelle corse |
| CONTENUTO TECNOLOGICO | Infotainment adeguato e al passo con i tempi. La sua forza è la semplicità |
| PIACERE DI GUIDA | Leggerezza e agilità sono le prime cose che si notano ma, nonostante le apparenze, è anche piuttosto confortevole |
Le piccole sportive a trazione posteriore sono un antidepressivo naturale. Basta osservare l’Alpine A110, con la sua tinta blu “Alpine”, parcheggiata in mezzo alle comuni utilitarie in sfumature di grigio per sentirsi meglio. Molti di voi lo sapranno già, ma l’Alpine A110 è il remake di una sportiva degli anni ’60, una sportiva che ha vinto moltissimi rally, per giunta.
La nuova Apine mantiene molto della ricetta originale: la compattezza, la trazione posteriore, la leggerezza. E poi quella linea esotica che rende l’esperienza di guida eccitante ancora prima di accendere il motore. Il 1.8 turbo quattro cilindri da 252 CV di potenza è circa lo stesso della Mégane RS, così come il cambio doppia frizione a 7 marce (prodotto da Getrag).

A chi si rivolge
A chi ama farsi notare, ma soprattutto a chi ama guidare. Non è dedicata agli amanti della pista, ma piuttosto a chi cerca una sportiva “vera” da poter utilizzare ogni giorno.
I primi chilometri
L’Alpine A110 è molto più comoda di quanto il suo look e le sue dimensioni suggeriscano. La seduta è leggermente sdraiata, ma non costretta, e parte la quasi totale mancanza di vani portaoggetti, è un bel posto in cui vivere.
C’è tanto di Renault negli interni, ma si nota lo sforzo dei designer nella cura per i dettagli, per rendere l’abitacolo della A110 qualcosa di speciale. E in parte ci sono riusciti. Le portiere, ad esempio, sono splendidamente rifinite, e il tunnel centrale “ad arco” dove sono incastonati i vari pulsanti è davvero un bel pezzo di design.
La prima cosa che si nota quando la si guida è la leggerezza, la seconda: la morbidezza. l’Alpine A110 non vuole essere un’auto per i trackday, ma semplicemente una splendida sportiva stradale. E lo è.
Ad andature tranquille – e nella modalità meno sportiva delle tre – è un’auto comoda, anche per uno alto 185 cm come me. Lo sterzo è leggerissimo, il cambio di velluto e la visibilità è accettabile. Sono molto sorpreso, anche perché con sospensioni a quadrilatero (come quelli delle auto da corsa) mi aspettavo qualcosa di più duro, di più estremo.
Dinamica di guida
Ci vuole una strada che metta a nudo l’Alpine A110, e per fortuna ne conosco molte. In modalità “race” l’auto si esalta e diventa più reattiva ed eccitata. Gli ammortizzatori però non si irrigidiscono, facendole così cambiare personalità solo in parte.
L’assetto morbido ha il vantaggio di infondere fiducia, di far danzare l’Alpine sulle punte dei piedi, e di invogliarvi a giocare con lei. Così ci si ritrova ben presto a lanciarla in curva con cattiveria, come se fosse un’utilitaria. Quando si frena forte il posteriore tende ad alleggerirsi causando spettacolari – ma poco efficaci – sovrasterzi in ingresso di curva. In uscita c’è anche un po’ di sovrasterzo, ma gestibilissimo, anche perché il “finto” differenziale autobloccante non vi permette di esibirvi in drifting funambolici. Insomma è un’auto viva, che si muove, che coinvolge, ma anche tanto addolcita.
Gli amanti della pista non apprezzeranno questo suo temperamento, e anch’io personalmente avrei preferito un’assetto più rigido, un differenziale autobloccante meccanico, magari dei freni più potenti; ma la verità è che un set-up più estremo avrebbe rovinato la sua sfruttabilità. È molto più vicina alla semplicità di una Mazda Mx-5 che al carattere duro e scorbutico di un’Alfa Romeo 4C, volutamente.
La parte più bella è il modo in cui collaborano sterzo, motore e cambio. Il primo è leggero e sensibile, magnifico in quanto a precisione e feeling, mentre il motore 1.8 litri turbo da 252 CV spinge fino alla zona rossa con un crescendo entusiasmante che raramente appartiene alle unità turbocompresse.
E poi ringhia, suona, borbotta, spara botti in rilascio. Fa scena. A questo si aggiunge un cambio doppia frizione EDC dal set-up squisitamente veloce, senza dubbio al pari dei migliori in circolazione: rapido a salire, fisico – come dovrebbe essere – in modalità race, e puntuale nelle scalate. Senza contare che il feeling dei lunghi paddle fissi al piantone è squisitamente racing.
L’aggiornamento all’omologazione Euro6 d-temp, però, ha tolto un po’ di grinta al motore, che risulta ora leggermente più lento nella risposta e senza fiato nel salire di giri. Peccato.

Cosa dice di te
Ti piacciono i rally, le sportive senza compromessi e sei un nostalgico
Quanto ti costa
Il prezzo dell’Alpine A110 parte da 56.100 euro. Non sono pochi, ma è un oggeto speciale e molto esclusivo. Buoni i consumi: con una guida attenta si percorrono anche i 15-16 km/l.
PROFILO
| Dimensoni | 418- 180 -125 |
| Potenza | 252 CV a 5.000 giri |
| Coppia | 320 Nm a 2.000 giri |
| Trasmissione | 7 marce doppia frizione, trazione posteriore |
| 0-100 km/h | 4,5 secondi |
| V-max | 250 km/h |
| Consumi | 6,1 l/100 km |
Le concorrenti
Alfa Romeo 4C, Mazda MX-5, Porsche 718
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MotoGP 2019, Jerez: gli orari tv su Sky e TV8

Il weekend di Jerez è ormai entrato nel vivo con le prime prove libere che hanno permesso a tutti i piloti di tastare il terreno, o meglio l’asfalto, della pista spagnola, in vista della quarta gara della MotoGP 2019 in programma domenica.
Dunque, dopo tre round il motomondiale fa tappa in Europa, su un circuito dove ci si attendono tante conferme. Innanzitutto da Marquez (vincitore anche lo scorso anno), che a casa sua sarà chiamato a riscattare lo zero clamoroso di Austin, ma anche da Lorenzo che non ha mai amato i primi tre circuiti e che qui potrebbe dare finalmente una svolta alla sua nuova stagione in Honda.
E poi ci sono le Ducati, con Dovizioso e Petrucci e le Yamaha di Rossi e Vinales. Senza dimenticare Rins, reduce da una importante vittoria. Come di consueto, prove, qualifiche e gara del quarto round della MotoGP saranno trasmesse in chiaro su Sky Sport MotoGP (canale 208) e in differita su TV8.
MotoGP 2019, Jerez: gli orari TV
Sabato
08:55 FP3 Moto3
09:50 FP3 MotoGP
10:50 FP3 Moto2
12:30 QP Moto3
13:30 FP4 MotoGP
14:05 QP MotoGP
15:00 QP Moto2
Domenica
08:40 WUP Moto3, Moto2 e MotoGP
11:00 Gara Moto3 (19.00 TV8)
12:20 Gara Moto2 (20.20 TV8)
14:00 Gara MotoGP (21.30 TV8)
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Mercedes G 63 AMG: fuoristrada racing

La Mercedes G 63 AMG non è solo la versione più “cattiva” della seconda generazione della classe G ma anche – curiosamente – la più venduta.
Nel nostro primo contatto abbiamo avuto modo di guidare – per poco tempo, purtroppo – la sportivissima fuoristrada di Stoccarda (non chiamatela SUV, potrebbe offendersi parecchio): un mezzo in grado di andare ovunque (telaio a longheroni) dotato di un possente motore V8 da quasi 600 CV. Scopriamo insieme i suoi pregi e difetti.
Mercedes classe G: la regina del fuoristrada
La seconda serie della Mercedes classe G – nata nel 2018 – ha sostituito un’icona del fuoristrada, una 4×4 nata nel 1979 e prodotta fino allo scorso anno senza grosse modifiche.
Praticamente indistinguibile esteticamente dall’antenata, presenta molte differenze sotto la pelle: una struttura in acciaio e alluminio più leggera, interni totalmente ridisegnati e gruppi ottici a LED. Il telaio è rimasto a longheroni e traverse con tre bloccaggi sul differenziale centrale, posteriore e anteriore che permettono di far scaricare a terra la coppia motrice dalla ruota con più aderenza (una soluzione che consente di muoversi anche quando una sola ruota è in presa) mentre le sospensioni anteriori (ora a ruote indipendenti anziché a ponte rigido) sono più adatte alla guida su asfalto.
I numeri? Impressionanti: 70 cm di profondità di guado massima, stabilità di marcia in posizione inclinata fino al 70%, fino al 100% di capacità di salita, angolo di rampa di 25,7°, angolo di scarpata anteriore di 30,9°, angolo di scarpata posteriore di 29,9° e altezza libera dal suolo fino a 24,1 cm.

Mercedes G 63 AMG: spazio e versatilità
La Mercedes classe G è più lunga e più larga rispetto alla serie precedente ma resta un mezzo tutto sommato facile da parcheggiare: merito delle forme squadrate che aiutano a percepire gli ingombri, della telecamera 360° di serie e di dimensioni esterne generose ma non esagerate (4,88 metri di lunghezza per la G 63 AMG del nostro primo contatto).
L’abitacolo offre tanto spazio alla testa dei passeggeri posteriori ma non è altrettanto ampio nella zona delle spalle e delle gambe mentre il bagagliaio – penalizzato dalla scomoda apertura del portellone (incernierato a sinistra) e da una capienza migliorabile in configurazione a cinque posti – si riscatta quando si abbattono i sedili posteriori.

Mercedes G 63 AMG: il prezzo e la dotazione
La Mercedes G 63 AMG Premium Plus (l’allestimento più lussuoso nonché quello più acquistato della 4×4 teutonica) protagonista del nostro breve primo contatto ha un prezzo molto alto (168.198 euro) ma a nostro avviso adeguato ai contenuti offerti, soprattutto considerando la produzione quasi artigianale.
La dotazione di serie comprende: assetto con sospensioni attive, Burmester Sound System Surround, cerchi in lega da 20”, climatizzatore automatico trizona, cruise control con limitatore di velocità, fari multibeam LED, gancio di traino, impianto di scarico Performance AMG a lunghezza variabile, navigatore, pacchetto parcheggio con telecamera 360°, pacchetto sedili Multicontour attivi, pinze freno AMG rosse, sedili anteriori e posteriori riscaldabili, sensore pioggia, tappetini AMG, tetto scorrevole elettrico e volante performance AMG in pelle nappa nera a 4 razze appiattito nella parte inferiore.

Mercedes G 63 AMG: il design
La nuova Mercedes classe G è molto simile esteticamente alla mitica antenata. Nonostante questo solo solo tre gli elementi rimasti invariati rispetto al passato: le maniglie, la copertura della ruota di scorta e gli ugelli dei lavafari.
Scheda tecnica
| Lunghezza | 4,88 metri |
| Larghezza | 1,98 metri |
| Altezza | 1,97 metri |
| Serbatoio | 96 litri |
| Bagagliaio | 667/1.941 litri |
| Caratteristiche motore | biturbo benzina, V8, 3.982 cc, 585 CV e 850 Nm di coppia |
| Prezzo | 168.198 euro |
Dove l’abbiamo guidata
Abbiamo guidato la Mercedes G 63 AMG nella pista prova dello stabilimento Magna Steyr di Graz (Austria), luogo nel quale viene prodotta da 40 anni la classe G.
Nel test – durato pochi chilometri e consistito in accelerate violente, brusche frenate e slalom tra i birilli – non abbiamo superato i 100 km/h di velocità massima.
NON TUTTI SANNO CHE – Lo stadio di Graz (inaugurato nel 1997) si chiamò Arnold Schwarzenegger-Stadion fino al 2005. Un omaggio al personaggio pubblico più famoso proveniente dalla città austriaca.
Dove vorremmo guidarla
La Mercedes G 63 AMG si sente a proprio agio ovunque, dal parcheggio esterno del Casinò di Monte Carlo ai sentieri rocciosi più impervi, ma nonostante sia una delle fuoristrada più efficaci nell’off-road duro la utilizzeremmo soprattutto su asfalto (come fa il 99% dei clienti, come ci è stato dichiarato dai vertici Mercedes a Graz) per non rischiare di graffiarla.
Sfrutteremmo le doti dell’eccezionale motore 4.0 V8 biturbo benzina, lo stesso adottato da altri modelli della Stella (GT AMG R, GT Coupé 4 63 AMG e GLE Coupé 63 AMG S): un propulsore ricco di cavalli (585) e di coppia (850 Nm) abbinato a un cambio automatico a 9 rapporti fluido nei passaggi marcia (ma non molto rapido quando si cerca il brio) in grado di offrire una spinta impressionante già ai bassi regimi e di far accelerare la 4×4 di Stoccarda da 0 a 100 km/h in soli 4,5 secondi. Il tutto con consumi neanche troppo elevati (considerando l’aerodinamica, il peso di oltre 2,5 tonnellate a vuoto e i quasi 600 CV sotto il cofano): la Casa di Stoccarda dichiara una percorrenza di 7,6 km/l e nei pochi km percorsi in pista nonostante le brusche accelerate siamo riusciti a rimanere sopra quota 5.
Non la guideremmo però nel misto stretto: la nuova classe G può vantare rispetto alla vecchia le sospensioni anteriori a ruote indipendenti ma nelle curve non è ancora godibile come una Range Rover.
Le concorrenti
| Jaguar F-Pace SVR | Rivolta a chi cerca le prestazioni: una delle SUV più coinvolgenti su asfalto. |
| Land Rover Range Rover Velar V8 | Lo stesso pianale della F-Pace, lo stesso motore (quasi) e un design ancora più sexy. |
| Land Rover Range Rover Sport SVR | Una SUV sportiva che se la cava egregiamente su strada e in off-road. |
| Land Rover Range Rover 5.0 SVAutobiography | L’unica vera rivale della G 63 AMG: più comoda, più elegante ma con un motore meno cattivo e più assetato di benzina. |
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Promozioni auto maggio 2019: le occasioni del mese

A maggio 2019 vedremo tante promozioni auto interessanti.
Le proposte più “succose” del mese riguardano soprattutto modelli tedeschi, coreani e giapponesi e vetture appartenenti al segmento delle SUV e delle citycar, anche se non mancano veicoli di altre nazioni e di altre categorie. Scopriamoli insieme.

Audi A4 Avant
L’Audi A4 Avant 35 TDI S tronic Business costa ufficialmente 44.100 euro ma grazie alle promozioni di maggio 2019 della Casa tedesca sono sufficienti 38.465 euro per acquistarla. L’offerta è valida solo in caso di permuta di una vettura di proprietà da almeno sei mesi ed esclusivamente se si aderisce al finanziamento Audi Financial Services (TAN fisso 3,99%, TAEG 4,68%): anticipo di 13.657,40 euro, 35 rate mensili da 259 euro e una maxirata finale da 19.217,89 euro.

Dacia Duster
1.000 euro: è questo lo sconto previsto dalle promozioni Dacia di maggio 2019 per chi intende acquistare una Duster “base” (la 1.6 Access, da 11.900 a 10.900 euro). Un’offerta abbinata a un finanziamento (TAN fisso 4,99%, TAEG 6,59%): anticipo zero, 60 rate mensili da 148,99 euro e una maxirata finale da 4.879 euro.

Hyundai i10
9.100 euro (invece di 11.600): basta questa somma a maggio 2019 per portarsi a casa la Hyundai i10 “entry level” – la 1.0 Advanced – con l’aggiunta del climatizzatore. La cifra può scendere ulteriormente a 7.950 euro se si aderisce al finanziamento Hyundai i-Plus Gold (TAN fisso 6,00%, TAEG fisso 8,69%): anticipo zero, 48 rate mensili da 147 euro e una maxirata finale da 3.255 euro.

Infiniti Q50
Anche a maggio 2019 la trazione integrale è in omaggio su tutta la gamma Infiniti: questo permette di acquistare la Q50 S Hybrid Sport AWD con 3.000 euro di sconto (56.900 euro anziché 59.900).

Jeep Compass
Grandi sconti sulla Jeep Compass a maggio 2019: la versione 1.6 Multijet II Longitude della SUV statunitense costa 25.100 euro invece di 29.250 euro.

Kia Picanto
Le promozioni Kia di maggio 2019 consentono di acquistare la Picanto “base” – la 1.0 City – con 8.900 euro (invece di 11.150). L’offerta è valida in caso di permuta o rottamazione di un veicolo di proprietà del cliente da almeno tre mesi.

Mini
Grazie ai 2.000 euro di ecobonus offerti dalle promozioni Mini a maggio 2019 a chi intende acquistare una variante a tre o a cinque porte Baker Street Edition dando in permuta un veicolo diesel Euro 4 o inferiore di proprietà da almeno sei mesi bastano meno di 20.000 euro (19.350 invece di 21.350) per acquistare una Mini One 75 CV Baker Street.

Nissan Qashqai
Lo sconto di 4.600 euro offerto dalle promozioni Nissan a maggio 2019 sulla Qashqai permette di acquistare la versione 1.5 dCi N-Connecta della SUV giapponese con 25.250 euro (anziché 29.850) in caso di ritiro, in permuta o rottamazione, di un’autovettura immatricolata da almeno sei mesi dalla data del contratto del veicolo nuovo. La cifra può scendere a 23.250 euro se si aderisce al finanziamento IntelligentBuy (TAN 5,99%, TAEG 7,23%): anticipo di 5.768 euro, 36 rate mensili da 240 euro e una maxirata finale da 15.223,50 euro.

Smart fortwo
La Smart fortwo 90 Turbo twinamic passion costa ufficialmente 17.309 euro ma grazie alle promozioni di maggio 2019 della Casa tedesca sono sufficienti 15.515 euro per acquistarla. L’offerta può essere abbinata a un finanziamento (TAN fisso 5,95%, TAEG 7,52%): anticipo di 1.700 euro, 35 rate mensili da 170 euro e una maxirata finale da 10.001 euro.

Volvo V40
A maggio 2019 bastano meno di 20.000 euro per portarsi a casa la Volvo più economica del listino: questo mese la V40 T2 Plus costa 18.600 euro invece di 24.650.
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GP Monaco 1950: il debutto della Ferrari in F1

Il GP di Monaco del 1950 è entrato nella storia della F1: la seconda tappa del primo Mondiale di Formula 1 di sempre vide il debutto nel Circus della Ferrari (che non prese parte al primo GP di sempre a Silverstone perché la monoposto non era ancora abbastanza competitiva), della Cooper e di Alberto Ascari, la prima vittoria – e la prima pole position – di Juan Manuel Fangio e il primo podio del Cavallino e della Maserati. Scopriamo insieme la storia della prima edizione del Gran Premio di Monte Carlo valida per il campionato del mondo di F1.
GP Monaco 1950: la storia del debutto della Ferrari in F1
Giovedì 18 maggio 1950
Le prime prove libere del GP di Monaco 1950 vedono l’Alfa Romeo occupare le prime due posizioni della classifica con l’argentino Juan Manuel Fangio e il nostro Giuseppe Farina. Dietro la coppia del Biscione troviamo l’argentino José Froilán González (Maserati), il francese Philippe Étancelin (Talbot Lago) e il nostro Luigi Fagioli con la terza Alfa.
Sabato 20 maggio 1950
Le qualifiche del GP di Monaco 1950 vengono interrotte dopo il grave incidente occorso all’argentino Alfredo Pián (frattura della caviglia per il pilota Maserati). La direzione gara decide quindi di assegnare i primi cinque posti della griglia ai più veloci nelle prove libere e di decidere le posizioni dalla sesta in poi usando i migliori tempi del sabato.
Domenica 21 maggio 1950
Fangio parte benissimo nel GP di Monaco 1950 mentre dietro si scatena il putiferio: un’onda anomala si abbatte sulla curva del Tabaccaio inondando la zona della pista e Farina (in quel momento in seconda posizione) perde il controllo della vettura e si schianta provocando un tamponamento a catena che coinvolge altre otto vetture. González rimane coinvolto nell’incidente ma riesce a proseguire per un altro giro prima di ritirarsi in seguito a un incendio dovuto alla rottura del serbatoio (per lui un’ustione di secondo grado).
La classifica del GP di Monaco 1950
| Juan Manuel Fangio (Alfa Romeo) | 3h13:18.7 |
| Alberto Ascari (Ferrari) | + 1 giro |
| Louis Chiron (Maserati) | + 2 giri |
| Raymond Sommer (Ferrari) | + 3 giri |
| Prince Bira (Maserati) | + 5 giri |
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Immatricolazioni auto aprile 2019: tutti i dati e le classifiche

Buone notizie per le immatricolazioni auto in Italia: ad aprile 2019 c’è stato un aumento (+ 1,47% rispetto allo stesso mese dello scorso anno) delle vendite di vetture nuove. Tra le “big” bene Dacia (+ 96,68%) e Peugeot (+ 6,75%).
Di seguito troverete tutti i dati sulle immatricolazioni auto di aprile 2019 in Italia: le classifiche dei 10 modelli più venduti, delle Case più amate e delle 5 vetture più acquistate in base al segmento, all’alimentazione e alla carrozzeria.
Immatricolazioni auto aprile 2019: i 10 modelli più venduti in Italia

Nella classifica delle auto più amate dagli italiani ad aprile 2019 troviamo una sorpresa: la Dacia Duster in terza posizione al posto della Renault Clio. Per quanto riguarda la “top ten” segnaliamo l’addio della Fiat 500L e della Toyota Yaris, rimpiazzate dalla Fiat Tipo e dalla Dacia Sandero.
Le 10 auto più vendute in Italia ad aprile 2019
| Fiat Panda | 13.701 |
| Lancia Ypsilon | 5.736 |
| Dacia Duster | 4.338 |
| Fiat Tipo | 4.048 |
| Renault Clio | 4.033 |
| Fiat 500 | 3.953 |
| Volkswagen T-Roc | 3.889 |
| Citroën C3 | 3.803 |
| Dacia Sandero | 3.721 |
| Fiat 500X | 3.660 |
Immatricolazioni auto aprile 2019: la classifica delle Case più amate in Italia
Anche ad aprile 2019 il podio delle Case più amate dagli italiani è composto da Fiat, Volkswagen e Ford. Dietro troviamo Peugeot, che ha soffiato il quarto posto a Renault (retrocessa in sesta piazza).
Le Case più vendute in Italia
| Fiat | 29.612 (- 0,39%) |
| Volkswagen | 15.237 (+ 5,42%) |
| Ford | 10.928 (- 8,09%) |
| Peugeot | 10.195 (+ 6,75%) |
| Opel | 9.964 (+ 21,73%) |
| Renault | 9.414 (- 23,54%) |
| Dacia | 8.483 (+ 96,68%) |
| Citroën | 8.335 (+ 6,75%) |
| Toyota | 8.169 (+ 6,31%) |
| Jeep/Dodge | 6.557 (- 12,46%) |
| Lancia/Chrysler | 5.736 (+ 30,72%) |
| Audi | 5.623 (- 4,16%) |
| Kia | 4.794 (- 8,60%) |
| BMW | 4.749 (- 7,93%) |
| Mercedes | 4.555 (- 8,28%) |
| Nissan | 4.416 (- 3,90%) |
| Hyundai | 3.733 (- 17,19%) |
| Suzuki | 3.401 (+ 17,52%) |
| Smart | 3.116 (+ 42,48%) |
| Seat | 2.546 (+ 23,05%) |
| Skoda | 2.363 (- 5,10%) |
| Alfa Romeo | 2.218 (- 49,92%) |
| Volvo | 1.777 (+ 5,96%) |
| Mini | 1.742 (- 13,93%) |
| Land Rover | 1.211 (- 17,22%) |
| Mazda | 833 (+ 6,39%) |
| Porsche | 787 (+ 149,05%) |
| Honda | 745 (- 2,99%) |
| Jaguar | 731 (- 15,10%) |
| Mitsubishi | 577 (+ 36,73%) |
| Lexus | 422 (+ 106,86%) |
| DS | 308 (+ 38,12%) |
| Ssangyong | 210 (+ 11,70%) |
| Tesla | 209 (+ 514,71%) |
| DR | 184 (+ 109,09%) |
| Maserati | 171 (- 16,99%) |
| Subaru | 128 (- 49,00%) |
| Mahindra | 108 (+ 800,00%) |
| Ferrari | 50 (+ 28,21%) |
| Altre | 29 (- 35,56%) |
| Lamborghini | 23 (+ 21,05%) |
| Infiniti | 18 (- 64,00%) |
| Chevrolet | 3 (+ 200,00%) |
| Aston Martin | 2 (- 33,33%) |
Immatricolazioni auto aprile 2019: top 5 per segmento
La Dacia Duster è la “segmento C” più venduta in Italia ad aprile 2019: la SUV romena ha tolto il primato alla Fiat 500X.
Nel “segmento F” troviamo invece un derby di Zuffenhausen con la Porsche Panamera che ha scalzato dalla vetta la 911.

Le 5 auto più vendute in Italia ad aprile 2019 per segmento
Immatricolazioni auto aprile 2019: le 5 “segmento A” più vendute in Italia
| Fiat Panda | 13.701 |
| Fiat 500 | 3.953 |
| Opel Karl Rocks | 1.762 |
| Smart fortwo | 1.518 |
| Kia Picanto | 1.370 |
Immatricolazioni auto aprile 2019: le 5 “segmento B” più vendute in Italia
| Lancia Ypsilon | 5.736 |
| Renault Clio | 4.033 |
| Volkswagen T-Roc | 3.889 |
| Citroën C3 | 3.803 |
| Dacia Sandero | 3.721 |
Immatricolazioni auto aprile 2019: le 5 “segmento C” più vendute in Italia
| Dacia Duster | 4.338 |
| Fiat Tipo | 4.048 |
| Fiat 500X | 3.660 |
| Jeep Renegade | 3.658 |
| Jeep Compass | 2.698 |
Immatricolazioni auto aprile 2019: le 5 “segmento D” più vendute in Italia
| Volkswagen Tiguan | 1.990 |
| Ford Kuga | 1.222 |
| Audi Q3 | 1.104 |
| Alfa Romeo Stelvio | 1.095 |
| Toyota RAV4 | 1.020 |
Immatricolazioni auto aprile 2019: le 5 “segmento E” più vendute in Italia
| BMW serie 5 | 358 |
| Audi A6 | 351 |
| Mercedes classe E | 295 |
| Land Rover Range Rover Sport | 220 |
| Porsche Cayenne | 178 |
Immatricolazioni auto aprile 2019: le 5 “segmento F” più vendute in Italia
| Porsche Panamera | 82 |
| Porsche 911 | 72 |
| Maserati Ghibli | 49 |
| Tesla Model S | 42 |
| BMW serie 7 | 32 |
Immatricolazioni auto aprile 2019: top 5 per alimentazione
Tante novità nelle classifiche legate all’alimentazione: la Fiat Tipo è diventata la diesel più venduta al posto della Renault Clio mentre la Dacia Duster ha soffiato il primato tra i modelli a GPL alla Fiat Panda.
Ma non è tutto: la Volkswagen Polo è diventata l’auto a metano più amata dagli italiani (prima era la up!), la Renault Zoe ha scalzato la Tesla Model 3 dalla vetta della graduatoria delle elettriche mentre la Toyota Mirai (con 5 esemplari immatricolati ad aprile 2019) è la prima (nonché unica) vettura a idrogeno in una classifica comandata il mese scorso dalla Hyundai Nexo.

Le 5 auto più vendute in Italia ad aprile 2019 per alimentazione
Immatricolazioni auto aprile 2019: i 5 modelli diesel più venduti in Italia
| Fiat Tipo | 3.428 |
| Jeep Renegade | 2.517 |
| Jeep Compass | 2.241 |
| Nissan Qashqai | 2.230 |
| Fiat 500L | 2.039 |
Immatricolazioni auto aprile 2019: i 5 modelli a benzina più venduti in Italia
| Fiat Panda | 11.392 |
| Lancia Ypsilon | 4.173 |
| Fiat 500 | 3.443 |
| Citroën C3 | 2.686 |
| Volkswagen T-Roc | 2.308 |
Immatricolazioni auto aprile 2019: i 5 modelli a GPL più venduti in Italia
| Dacia Duster | 2.135 |
| Fiat Panda | 1.671 |
| Dacia Sandero | 1.486 |
| Lancia Ypsilon | 1.436 |
| Opel Corsa | 1.346 |
Immatricolazioni auto aprile 2019: le 5 ibride più vendute in Italia
| Toyota Yaris | 2.207 |
| Toyota C-HR | 1.482 |
| Toyota Corolla | 1.039 |
| Toyota RAV4 | 1.019 |
| Kia Niro | 467 |
Immatricolazioni auto aprile 2019: i 5 modelli a metano più venduti in Italia
| Volkswagen Polo | 463 |
| Fiat Panda | 458 |
| Volkswagen up! | 368 |
| Volkswagen Golf | 327 |
| Skoda Octavia | 238 |
Immatricolazioni auto aprile 2019: le 5 elettriche più vendute in Italia
| Renault Zoe | 398 |
| Nissan Leaf | 203 |
| Smart fortwo EQ | 162 |
| Tesla Model 3 | 149 |
| Hyundai Kona EV | 48 |
Immatricolazioni auto aprile 2019: l’auto a idrogeno più venduta in Italia
| Toyota Mirai | 5 |
Immatricolazioni auto aprile 2019: top 5 per carrozzeria
Anche per quanto riguarda le auto più vendute ad aprile 2019 in base alla carrozzeria troviamo diversi cambiamenti nelle classifiche: la Dacia Duster ha tolto dalla vetta della graduatoria delle crossover più amate la Fiat 500X e la Toyota RAV4 ha fatto la stessa cosa con l’Alfa Romeo Stelvio tra le fuoristrada.
La Mercedes classe V è diventata la monovolume grande più acquistata nel nostro Paese (primato prima detenuto dalla Citroën SpaceTourer) mentre la Porsche Panamera è ora in prima posizione tra le coupé dopo aver sconfitto la Mercedes classe C Coupé.
Le 5 auto più vendute in Italia ad aprile 2019 per carrozzeria
Immatricolazioni auto aprile 2019: le 5 berline più vendute in Italia
| Fiat Panda | 13.701 |
| Lancia Ypsilon | 5.736 |
| Fiat 500 | 3.952 |
| Citroën C3 | 3.803 |
| Renault Clio | 3.740 |
Immatricolazioni auto aprile 2019: le 5 crossover più vendute in Italia
| Dacia Duster | 3.994 |
| Volkswagen T-Roc | 3.650 |
| Fiat 500X | 3.622 |
| Jeep Renegade | 3.298 |
| Nissan Qashqai | 2.603 |
Immatricolazioni auto aprile 2019: le 5 fuoristrada più vendute in Italia
| Toyota RAV4 | 993 |
| Alfa Romeo Stelvio | 912 |
| Volkswagen Tiguan | 575 |
| BMW X3 | 570 |
| Jeep Compass | 569 |
Immatricolazioni auto aprile 2019: le 5 station wagon più vendute in Italia
| Fiat Tipo SW | 2.646 |
| Peugeot 308 SW | 841 |
| Skoda Octavia Wagon | 735 |
| Ford Focus SW | 596 |
| Audi A4 Avant | 505 |
Immatricolazioni auto aprile 2019: le 5 piccole monovolume più vendute in Italia
| Fiat 500L | 3.194 |
| Hyundai ix20 | 163 |
| Kia Venga | 118 |
| Ford B-Max | 1 |
| Renault Modus | 1 |
Immatricolazioni auto aprile 2019: le 5 monovolume compatte più vendute in Italia
| Mercedes classe B | 650 |
| Citroën C4 SpaceTourer | 523 |
| BMW serie 2 | 357 |
| Renault Scénic | 310 |
| Ford C-Max | 275 |
Immatricolazioni auto aprile 2019: le 5 multispazio più vendute in Italia
| Fiat Qubo | 715 |
| Dacia Dokker | 299 |
| Ford Tourneo Courier | 241 |
| Citroën Berlingo | 236 |
| Peugeot Rifter | 233 |
Immatricolazioni auto aprile 2019: le 5 monovolume grandi più vendute in Italia
| Mercedes classe V | 103 |
| Seat Alhambra | 97 |
| Renault Espace | 96 |
| Peugeot Traveller | 72 |
| Citroën Spacetourer | 70 |
Immatricolazioni auto aprile 2019: le 5 cabrio e spider più vendute in Italia
| Smart fortwo cabrio | 337 |
| BMW Z4 | 79 |
| Mercedes classe C Cabrio | 72 |
| Mazda MX-5 | 58 |
| Mini Cabrio | 45 |
Immatricolazioni auto aprile 2019: le 5 coupé più vendute in Italia
| Porsche Panamera | 82 |
| Porsche 911 | 72 |
| Mercedes classe C Coupé | 62 |
| Mercedes classe E Coupé | 59 |
| BMW serie 2 Coupé | 55 |
L’articolo Immatricolazioni auto aprile 2019: tutti i dati e le classifiche proviene da Icon Wheels.



































