Quando si può fare ricorso per una multa presa sulle strisce blu?

Come ben sappiamo, sui parcheggi con le strisce blu c’è l’obbligo di pagare il ticket per tutti, tranne alcune particolari categorie di utenti e veicoli che sono esentate. È necessario versare la somma richiesta dal Comune, a parte appunto permesse particolari concessi.
Chi trasgredisce a questa regola e quindi non paga, non emettendo alcun ticket sul cruscotto dell’auto, è punibile ovviamente con una sanzione amministrativa. Ma ci sono dei casi in cui l’automobilista può presentare ricorso, anche se non è sempre facile. Vediamo quello che bisogna sapere a riguardo, è bene infatti essere informati.
Mancata esposizione del ticket nei parcheggi a strisce blu: la multa
La sanzione amministrativa in questo caso consiste nel versamento di una somma pari a 41 euro, importo ridotto del 30% nel caso in cui il pagamento venga effettuato entro 5 giorni dalla notifica (se si paga in questo breve termine chiaramente non è più possibile poi presentare eventuale ricorso).
Fate bene quindi le vostre valutazioni, perché in alcuni casi il Giudice di Pace o il Prefetto possono dare ragione all’automobilista che presenta il ricorso. Un esempio? Chi paga il ticket per il parcheggio ma non lo espone, in questo la Cassazione parla chiaro, perché il mancato acquisto del biglietto è diverso infatti dalla mancata esposizione. In questo caso la multa può essere annullata, se ovviamente l’automobilista ha conservato il ticket. C’è da dire però che l’annullamento della multa ha un costo, perché il tribunale riconosce il comportamento corretto del verbalizzante, e quindi le spese processuali devono essere divise in parti uguali.
Ricorso per assenza di parcheggi: cosa significa
Questa è una motivazione che può dare ragione al conducente che ha preso la multa e che presenta ricorso, ma che spesso non è per niente facile da dimostrare. Infatti si può vincere se la motivazione del mancato pagamento del ticket è l’assenza o la carenza di parcheggi gratuiti. Infatti per legge bisognerebbe mantenere un certo equilibrio tra il numero di posti bianchi e quello di posti blu.
Se la superficie occupata dai parcheggi con strisce blu è eccessiva rispetto a quella occupata dai parcheggi gratis, con conseguente difficoltà a trovare un parcheggio libero, allora è possibile richiedere, e anche ottenere, l’annullamento della multa. L’unica ‘pecca’ è che per fare ricorso è necessario ottenere la mappa ufficiale da parte del Comune, in cui è possibile vedere la distribuzione dei parcheggi.
Strisce blu poco visibili o imprecise: come chiedere ricorso
Ci sono dei casi in cui la progettazione delle stesse strisce blu purtroppo ha subito dei problemi e quindi sono presenti degli errori. Un esempio? Le zone di sosta a pagamento non dovrebbero, per legge, mai impedire o rendere difficile la circolazione delle auto. Le multe comminate in queste circostanze potrebbe essere annullate.
All’articolo 7 del Codice della Strada comma 6 si legge: “Le aree destinate al parcheggio devono essere ubicate fuori della carreggiata e comunque in modo che i veicoli parcheggiati non ostacolino lo scorrimento del traffico”.
Attenzione anche alla visibilità delle strisce blu, che deve sempre essere ben chiara, argomentazione che purtroppo non viene sempre considerata valida, a meno che le righe di colore blu non siano per niente visibili.
Ultimo punto da considerare, sia i vigili urbani che gli ausiliari del traffico possono fare questa tipologia di multe, ma non i dipendenti delle società che gestiscono le aree di parcheggio; quindi eventuali multe di questi soggetti sono da annullare.
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Le dieci auto più sicure secondo Euro NCAP

Il modo migliore per scoprire quali sono le auto più sicure in commercio è rivolgersi a Euro NCAP, l’ente europeo che dal 1997 valuta la sicurezza delle vetture attraverso crash test.
Di seguito troverete le dieci auto più sicure secondo Euro NCAP, dieci modelli che non si sono accontentati di portare a casa le ambite cinque stelle ma che sono stati anche capaci di ottenere voti alti in tutte e quattro le “materie” (protezione adulti, protezione bambini, protezione pedoni e ciclisti e dotazione di sicurezza).
La classifica delle dieci auto più sicure secondo Euro NCAP (basata sulla media tra i quattro voti ottenuti nelle singole categorie) è composta principalmente da vetture tedesche e da berline medie, anche se non mancano veicoli di altre nazioni e di altre categorie. Scopriamoli insieme.
Le dieci auto più sicure secondo Euro NCAP: la classifica

1° Volvo XC60 (2017) – 89%
La Volvo XC60 – l’auto più sicura testata da Euro NCAP insieme alla Subaru Outback – ha ottenuto il massimo punteggio nell’urto laterale contro la barriera e il palo. Il tutto impreziosito da un sistema di frenata automatica eccellente. Gli unici “nei” sono arrivati nella protezione del torace del passeggero posteriore in caso di urto frontale “pieno” contro la barriera e nella salvaguardia della testa del pedone in caso di urto con alcune zone del cofano

1° Subaru Outback (2021) – 89%
La Subaru Outback – l’auto più sicura testata da Euro NCAP insieme alla Volvo XC60 – è stata promossa in tutti i test (eccetto che nel funzionamento del sistema di riconoscimento del pedone in retromarcia) e può vantare una ricchissima dotazione di sistemi di assistenza alla guida. Le uniche criticità sono state riscontrate nella protezione del torace del conducente in caso di urto frontale e del bambino seduto posteriormente in caso di crash laterale.

3° Mercedes classe A (2018) – 88,5%
La Mercedes classe A si è comportata bene nella protezione dei bambini, degli adulti e degli utenti vulnerabili e ha mostrato qualche criticità solo nell’assistenza del mantenimento della corsia e nell’assenza del sistema di monitoraggo degli angoli ciechi.

4° Mercedes CLA (2019) – 88,25%
La Mercedes CLA ha ottenuto punteggi alti nella protezione dei bambini a bordo e degli utenti vulnerabili (pedoni e ciclisti) mostrando qualche pecca solo nel sistema di mantenimento di corsia.

5° BMW Z4 (2019) – 87,75%
La BMW Z4 ha brillato nella protezione degli utenti vulnerabili e dei passeggeri e nei sistemi di sicurezza attiva (come ad esempio il cofano attivo in caso di investimento pedone) mentre si è registrata qualche défaillance nel riconoscimento del pedone e nel mantenimento di corsia.

6° Tesla Model 3 (2019) – 87,5%
La Tesla Model 3 ha mostrato qualche lacuna solo nella protezione del torace del conducente nell’urto laterale contro il palo.

7° Volkswagen Arteon (2017) – 87%
La Volkswagen Arteon ha ottenuto risultati ottimi specialmente nella protezione dei pedoni e nella dotazione di sicurezza.

7° Polestar 2 (2021) – 87%
La Polestar 2 ha ottenuto un punteggio eccellente nella protezione dei pedoni grazie al cofano motore attivo.

9° BMW serie 3 (2019) – 86,75%
La BMW serie 3 se l’è cavata benissimo nelle prove di urto laterale contro la barriera e nella frenata automatica a velocità urbana e ha mostrato qualche criticità nella valutazione del sistema di mantenimento della corsia, nella protezione del pedone nell’urto contro il parabrezza e in alcune aree del bacino.

10° Subaru Forester (2019) – 86,5%
La Subaru Forester ha ottenuto voti molto alti nella protezione dei bambini a bordo e nelle prove di urto laterale mentre non ha convinto del tutto nel test del ciclista e nella protezione del torace del passeggero posteriore nello scontro frontale pieno.
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Esteban Ocon, intervista al pilota Alpine F1

L’Esteban Ocon intervistato prima del GP d’Italia 2021 a Monza è molto diverso da quello incontrato online prima di Imola: quello dello scorso aprile era un pilota motivato reduce da molte sfortune mentre ieri abbiamo chiacchierato (insieme a giornalisti di altre testate in una videochat) con un driver che ha avuto modo di dimostrare in pista il proprio valore regalando alla Alpine la prima vittoria di sempre in F1 (in Ungheria lo scorso 1 agosto).
Esteban Ocon: la biografia del pilota Alpine F1
Esteban Ocon – nato il 17 settembre 1996 a Évreux (Francia) – ha debuttato in F1 nel 2016 con la Manor dopo aver mostrato ottime cose nelle categorie minori (campione Formula Renault 2.0 Alps 2012 e campione GP3 2013) e dopo due stagioni con la Force India e un 2019 lontano dal Circus è tornato in Formula 1 nel 2020 con la Renault e quest’anno sta affrontando il Mondiale 2021 a volante della Alpine. Il suo palmarès nella massima serie comprende una vittoria e due podi.
In passato a Monza ho fatto delle belle gare: due sesti posti, un terzo posto in qualifica sul bagnato nel 2017. Spero di fare un buon weekend. Punto alla Q3 e a finire a punti.
È difficile per tutti fare tre Gran Premi consecutivi però non posso dire di essere stanco perché ci sono tanti piloti che vorrebbero essere qui al mio posto. È duro per i meccanici, per chi monta le hospitality, per chi si occupa di organizzare tutto nel paddock.
È la cosa peggiore che può succedere in carriera: non sapevo quando e se sarei potuto ritornare. Sono molto contento per Alex: è un bravo ragazzo e ha fatto una bella carriera finora. Gli auguro il meglio.
Sarà una bella lotta fino all’ultima gara, penso. La Mercedes è favorita a Monza ma se la Red Bull dovesse fare bene anche qui Max potrebbe vincere il titolo.
Passione F1
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Riparte la stagione del Volvo Studio di Milano. Tra arte, musica, stile e belle automobili

Sostenibilità, coscienza ecologica, arte, musica pure un po’ di moda. A settembre è ricominciata l’attività di una delle strutture più particolari ideate da una Casa automobilistica, il Volvo Studio di Milano. Luogo piacevole dalle parti di piazza Gae Aulenti, così speciale che quasi ci i dimentica che l’azienda svedese produce pure automobili. Mentre in realtà lo Studio è nato proprio perché Volvo è Casa particolare, impegnata fortemente in una mobilità serena e sempre più green. Dice infatti Chiara Angeli, Head of commercial operations di Volvo Cars Italia e responsabile delle attività al Volvo Studio: “Il Volvo Studio non fa che ribadire la propria missione, che è quella di diffondere i valori della Cultura in senso lato oltre che del marchio Volvo. Puntiamo su due elementi chiave della nostra azione, vale a dire l’attenzione ai giovani e la valorizzazione del pensiero creativo. Arte e Musica sono due ambiti nei quali da tempo il Volvo Studio Milano si è specializzato”.
Il primo appuntamento, nell’ambito della rassegna Autunno Boreale è giovedì 7 ottobre con Kimmo Pohjonen, icona della musica finlandese che ha rivoluzionato il modo di suonare la fisarmonica e ha composto musiche per film, danza e teatro. Poi il 4 novembre andrà invece in scena il norvegese Jens Christian Bugge Wesseltoft, che ha fatto del connubio jazz-elettronica la sua bandiera ed il suo cavallo di battaglia.
Infine, a chiudere la rassegna, giovedì 18 novembre sarà Bobo Stenson, considerato uno dei più grandi pianisti jazz viventi. La sua carriera vanta numerose collaborazioni come quelle con Sonny Rollins e Don Cherry.
Invece, con Avant-Young 2021, rassegna articolata in su quattro appuntamenti ed è dedicata all’estro creativo di giovani artisti provenienti da altrettante accademie d’arte storiche italiane: Venezia, Bologna, Firenze, Milano. Il tema che Volvo ha assegnato e sul quale gli artisti attiveranno la loro creatività è quello della Sicurezza, valore cardine del brand. Per ciascuna accademia, tre studenti selezionati sono invitati a presentare o realizzare ex-novo una loro opera al Volvo Studio Milano. Dopo una giornata di preview e premiazione, le opere degli artisti restano esposte al Volvo Studio Milano per due giorni. Le giornate espositive previste sono quattro: dopo quella di giovedì 9 settembre con l’Accademia di Belle Arti di Venezia, giovedì 16 settembre sarà il turno dell’Accademia di Belle Arti di Bologna, mentre giovedì 11 novembre verranno presentati gli studenti dell’Accademia di Belle Arti di Firenze. Infine, giovedì 25 novembre la rassegna si concluderà con gli studenti dell’Accademia di Belle Arti di Brera. In ultima analisi, la rassegna Avant-Young 2021 | #safety risponde a una linea guida assoluta dell’azione di Volvo, che è quella della centralità della Persona e della valorizzazione delle sue eccellenze. Infine, dedicati alla sostenibilità, due altri appuntamenti che si terranno il 21 e il 22 settembre prossimi. Martedì 21 settembre avverrà la proiezione del video dedicato a 4EST Suite, composizione ispirata alla tempesta Vaia. Per chi non se lo ricorda, alla fine del 2018 una terribile tempesta denominata Vaia colpì le Dolomiti, distruggendo milioni di alberi, patrimonio naturale e culturale del territorio. Per sottolineare il proprio impegno a favore dell’Ambiente e ricordare questo tragico avvenimento, Volvo Car Italia ha tratto l’idea per una Art Commission, che ha rivolto ai giovani musicisti di collettivo_21, ensemble musicale formatosi a Piacenza. Il risultato è l’opera originale 4EST Suite, realizzata dal giovane compositore Alessandro Baldessari.
Mercoledì 22 settembre torna protagonista la moda sostenibile di Gilberto Calzolari. Lo scorso 3 marzo, in occasione del reveal mondiale della nuova Volvo C40 (finalmente un’automobile!) il giovane stilista italiano noto per il proprio impegno green era stato protagonista di un dibattito sul tema Aethics meet Aesthetics, a sottolineare come uno stile rispettoso dell’ambiente ed espressione di valori etici possa generare contenuti estetici elevati. Risponde proprio a questo assunto la Capsule Collection che Gilberto Calzolari presenterà nell’appuntamento di settembre, una collezione esclusivamente realizzata con tessuti e filati ad alta sostenibilità.
Ultime ma non ultime, in chiusura del mese di settembre, il Volvo Studio ospiterà Giovedì 23 e 30 Settembre i due appuntamenti della terza edizione di Jam The future – Music for a New Planet, il contest per jazz band emergenti, dedicato ai nuovi talenti del panorama musicale nel quale gli artisti in gara presentano composizioni dedicate alle evoluzioni del mondo e alle importanti trasformazioni in atto. Al termine delle due serate, i voti del pubblico e la giuria composta da personalità del mondo della musica nominerà la band vincitrice, che parteciperà all’edizione 2021 di JAZZMI.
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Guidare di notte: i consigli utili per farlo in sicurezza

Guidare la macchina al buio può essere molto difficile per alcuni automobilisti. Di notte, in condizioni di scarsa visibilità, su strade poco o per niente illuminate, la guida può diventare davvero un problema, soprattutto se i fari anabbaglianti non sono perfettamente efficienti a causa di una manutenzione carente, se si viaggia a velocità troppo elevata e anche se l’illuminazione dell’abitacolo è eccessiva e può disturbare.
Purtroppo il 60% degli incidenti stradali è causato, oltre che da stato di ebbrezza e poca abilità e distrazioni alla guida, anche da una scarsa efficienza visiva del guidatore, che può presentare problemi di miopia, presbiopia e astigmatismo, che comportano a sua volta delle carenze nella vista e quindi un calo delle condizioni di sicurezza necessarie per guidare, soprattutto di notte.
Guidare di notte: i consigli prima di mettersi al volante
Per una guida notturna efficace, efficiente e sicura è fondamentale innanzitutto che l’auto sia sempre in regola con la manutenzione ordinaria. Tutti i suoi dispositivi infatti devono essere in buona salute, per un buon funzionamento del mezzo e per un’ottima visibilità anche di notte, quindi:
- mantieni i vetri della macchina sempre puliti;
- fai in modo che i tergicristalli funzionino sempre alla perfezione;
- controlla che le luci siano regolate perfettamente, non solo gli anabbaglianti, ma anche i fendinebbia e gli abbaglianti.
Viaggiare durante le ore notturne con i vetri sporchi può causare riflessi e aloni molto fastidiosi e compromettere le capacità di guida del conducente del veicolo. Bisognerebbe infatti avere una visione sempre nitida, per poter avere la situazione sotto controllo e vedere con prontezza tutto quello che accade intorno a voi, quando ci si trova al volante.
Per quanto riguarda le luci invece regolate sempre il fascio luminoso, per non abbagliare o comunque infastidire gli altri utenti della strada; non dimenticare di verificare che le luci funzionino sempre alla perfezione, è fondamentale.
Velocità di percorrenza e riferimenti durante la notte
Altro argomento fondamentale per la sicurezza su strada durante la notte è quello legato alla velocità di percorrenza. Se la strada è buia, la visibilità è scarsa, è sempre bene moderare la velocità di guida per evitare pericoli. Rispettate sempre il Codice della Strada e cercate di non esagerare, per avere sempre il tempo e lo spazio di arrestare il mezzo in caso di bisogno. Attenzione anche a mantenere sempre la giusta distanza di sicurezza dal veicolo che vi precede.
È importante anche riuscire a tenere dei riferimenti visivi esterni, per essere sicuri di rimanere sempre al centro della corsia, senza invadere le altre. Purtroppo infatti, al buio e in condizioni di scarsa visibilità o su strade poco illuminate, c’è questo rischio e il nostro consiglio è quello di tenere sempre un occhio sulla linea destra che delimita la carreggiata dalla banchina.
Se invece vi trovate in prossimità di curve o incroci, avvisate gli altri utenti usando gli abbaglianti, ma solo per periodi intermittenti e brevi. Un appunto anche sull’illuminazione da tenere all’interno dell’abitacolo dell’auto. Sarebbe bene tenere una luce soffusa dentro, per poter vedere meglio cosa succede all’esterno, nel buio della notte. Sulle auto moderne c’è il comando di riduzione automatica della luminosità di cruscotto, plancia e sistema infotainment, che regola l’intensità della luce anche in base alla luminosità esterna, soprattutto nel buio delle ore notturne.
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Quanto costa il car wrapping e a chi conviene?

Torniamo a parlare di car wrapping, una tecnica molto utilizzata che abbiamo già spiegato, e per la quale oggi approfondiamo alcune tematiche ben precise per chi è intenzionato a saperne di più. Si tratta di un particolare intervento che viene fatto all’auto soprattutto per cambiarne il colore senza doverla riverniciare o per rivestire la macchina con una pellicola di protezione per la carrozzeria.
Come si effettua il car wrapping?
Come abbiamo anticipato, questa tecnica consente di cambiare colore all’auto, senza spendere una cifra esagerata dal carrozziere. Il rivestimento della carrozzeria con questa particolare pellicola adesiva viene effettuato per diverse ragioni in realtà:
- per cambiare il colore;
- per proteggere l’auto con la pellicola, ma senza variarne il colore;
- per applicare delle decalcomanie.
In commercio c’è un’infinità di pellicole differenti, che cambiano in base al colore e all’effetto che si vogliono realizzare. Tinte e fantasie tra cui scegliere sono tante, bisogna rispettare solo ciò che dice il Codice della Strada per garantire la sicurezza durante la circolazione.
Il car wrapping è comunque un’operazione che permette di creare un prodotto nuovo e esclusivo, unico e su misura per il cliente. Tanti si chiedono come prima cosa qual è il prezzo di questa tipologia di interventi. Non è facile in realtà dare una risposta, il costo infatti dipende dalla tipologia di auto o altro veicolo e anche dalla pellicola che viene scelta.
Quanto costa il car wrapping?
Il costo può andare da 1.000 a 3.000 euro circa, per un lavoro professionale eseguito ad hoc sull’intero veicolo, che diventa una vera e propria opera d’arte. Il prezzo base di 1.000 euro consente di cambiare l’aspetto della macchina, escludendo gli specchietti laterali, le soglie, i paraurti, le maniglie delle portiere. Chiaramente l’effetto finale non ha lo stesso impatto e anche la qualità dei materiali usati e del lavoro effettuato, per questo prezzo, non potrà essere di massimo livello.
Il lavoro base prevede il taglio e la ripiegatura della pellicola sui bordi della carrozzeria. La vettura avrà un aspetto completamente rinnovato al primo sguardo, ma ovviamente avvicinandosi sarà possibile notare dei difetti. Anche la resistenza e la durata della pellicola per wrapping potrebbero essere limitate.
Se invece si decide di spendere una cifra più corposa, e quindi tra i 2.000 e i 3.000 euro, allora è possibile contare su un intervento di car wrapping di alto livello, in cui l’attenzione al dettaglio è un obbligo. Possiamo dire comunque che, a partire da 1.500 euro, con eventuali 200-300 euro di extra possibili al massimo, è possibile fare un ottimo lavoro (quindi con poco meno di 2.000 euro).
Il prezzo ovviamente comprende il costo dei materiali necessari per la lavorazione, la manodopera e la preparazione delle superfici. In genere, inoltre, prima della consegna il professionista si occupa del collaudo della qualità e della pulizia finale. Il nostro consiglio è quello di chiedere pareri e trovare un installatore certificato e autorizzato nelle vicinanze della propria residenza.
Costi di follow-up: che cosa sono?
Ci sono da calcolare anche dei costi aggiuntivi da sostenere per un’auto, una volta effettuato il lavoro di car wrapping. Ad esempio, è importante sapere che anche la pellicola richiede attenzione, come la vernice della macchina. È fondamentale occuparsi della pulizia regolare del veicolo, per non far incrostare lo sporco e non opacizzare o rovinare le pellicole. Sarebbe meglio evitare l’autolavaggio con spazzole, lavando la macchina a mano, evitando anche le lance ad alta pressione o comunque facendo particolare attenzione. Le pellicole opache richiedono più cura rispetto a quelle lucide, visto che le polveri sottili si depositano più facilmente.
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Fernando Alonso, intervista al due volte campione del mondo F1

Fernando Alonso ama molto i “bis”: il pilota spagnolo può infatti vantare nel proprio palmarès due Mondiali F1 e due vittorie alla 24 Ore di Le Mans. A tutto questo va aggiunto un titolo iridato nell’endurance.
Prima del GP d’Italia 2021 a Monza abbiamo avuto la possibilità di intervistare – in una videochat insieme a giornalisti di altre testate – la prima guida Alpine.
Fernando Alonso: la biografia del pilota Alpine F1
Fernando Alonso – nato il 29 luglio 1981 a Oviedo (Spagna) – ha debuttato in F1 con la Minardi nel 2001 e dopo un anno da test driver per la Renault ha corso con la Régie dal 2003 al 2006 ottenendo nelle ultime due stagioni due titoli Piloti e contribuendo alla conquista di due campionati Costruttori. Passato alla McLaren nel 2007, è tornato nel team transalpino l’anno seguente e nel 2010 ha firmato con la Ferrari restando a Maranello fino al 2014. Tra il 2015 e il 2018 ha gareggiato nuovamente con la McLaren e dopo due anni di assenza dal Circus – periodo nel quale ha vinto due 24 Ore di Le Mans (2018, 2019) e un Mondiale endurance WEC (2019) con Toyota – è rientrato quest’anno al volante della Alpine. Il palmarès del pilota spagnolo in Formula 1 comprende due Mondiali (2005 e 2006), 32 vittorie, 22 pole position, 23 giri veloci e 97 podi.
No. Quella gara è stata un po’ diversa con l’incidente in partenza che ha coinvolto 6-7 macchine e Hamilton che è partito da solo in griglia perché ha deciso di non cambiare le gomme. Ci sono state delle circostanze atipiche che ci hanno permesso di ottenere un risultato top, con circostanze simili potremmo puntare a salire di nuovo sul podio.
Le gomme saranno un fattore molto importante e sarà molto utile capirle bene e questo sarà possibile solo nelle prime 3-4 gare: i test invernali non basteranno per valutare. Le auto saranno meno potenti, più pesanti di 50 kg e più lente di 1-2 secondi al giro.
È ancora presto per dare una valutazione: a Silverstone è andata bene, a Monza ci saranno meno possibilità di sorpasso e quindi può darsi che la gara di sabato sarà meno spettacolare ma non si sa mai. Personalmente sono favorevole a questi cambiamenti perché tutto quello che migliora lo show è meglio: due partenze, due giri di formazione, due momenti di azione. Però deve cambiare l’ordine delle macchine altrimenti si corre il rischio di vedere un treno di monoposto il sabato e lo stesso treno la domenica senza molta azione. Bisognerebbe rendere le qualifiche del venerdì più “piccanti”, magari con un giro secco come si faceva un tempo.
Il cambio di regolamento. Spero di vedere il prossimo anno monoposto più simili prestazionalmente.
Il mondo Alpine
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Laurens van den Acker, intervista al responsabile design del gruppo Renault

Laurens van den Acker è il vicepresidente esecutivo del design del gruppo Renault: il designer olandese in poche parole supervisiona lo stile dei quattro marchi del colosso francese (Alpine, Dacia, Renault e Renault Samsung).
Durante il Salone della mobilità IAA 2021 di Monaco di Baviera abbiamo avuto modo di intervistarlo insieme a giornalisti di altre testate.
Laurens van den Acker: la biografia
Laurens van den Acker – nato il 5 settembre 1965 a Deurne (Paesi Bassi) – ha conseguito un master in design industriale all’Università tecnica di Delft e ha iniziato a occuparsi di car design nel 1993 lavorando prima per Audi e in seguito per Ford.
Nominato responsabile dello stile Mazda nel 2006, viene chiamato dalla Renault nel 2009 per rimpiazzare Patrick le Quément e rivoluziona lo stile della Casa francese realizzando modelli di successo come la quarta generazione della Clio.
Dieci anni fa forse avevamo meno vincoli ma oggi siamo più sotto pressione perché l’importanza del design è aumentata. In passato potevi andare ai Saloni e vedere in metà dei marchi generalisti veicoli “medi” o addirittura brutti. Oggi mi guardo intorno – ad esempio nei gruppi Stellantis, Volkswagen, Hyundai/Kia e anche nei brand cinesi – e trovo modelli belli. Oggi non è più una questione di vincoli ma di vertici più esigenti: fortunatamente abbiamo un amministratore delegato (Luca de Meo, ndr) appassionato di auto che adora il design. A volte rende il mio lavoro più difficile ma mi sostiene enormemente.
È una bella domanda per Gilles Vidal (responsabile del design per il marchio Renault, ndr). Scherzi a parte, quando ho cominciato qui mi sono detto “Sono qui per disegnare il futuro, non il passato” e ora abbiamo creato una buona generazione di vetture dal punto di vista dello stile. Ora, però, l’industria è in trasformazione e in un mondo in cui tutti stanno adottando le stesse soluzioni bisogna fare molta attenzione a non diventare un’azienda come tutte le altre. È quindi un buon momento per far rinascere icone con radici forti: quando Luca è arrivato e ha visto la maquette della 5 in un angolo ha visto immediatamente un’opportunità di raccontare una storia di Renault positiva ed elettrica e ha visto il potenziale di quest’auto. Spero che abbia ragione, io ho molta fiducia in lui.
Lo amo perché richiama lo stemma del 1972 ma in modo più moderno. Oggi il logo deve funzionare e dev’essere riconoscibile in tutti i formati, dal più grande al più piccolo. Esistono stemmi che se rimpiccoliti non fanno più neanche capire a che Casa appartengono, si perdono tutti i dettagli.
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Alcantara: il bilancio di sostenibilità 2021

Con il bilancio di sostenibilità 2021 Alcantara – prima azienda italiana (e tra le prime al mondo) a ottenere lo stato di Carbon Neutrality certificato da TÜV SÜD nel 2009 – intende sottolineare quanto l’ambiente sia rilevante nella sua cultura.
Alcantara e la sostenibilità ambientale
Alcantara è Carbon Neutral dal 2009 (bilancio netto di emissioni di CO2 pari a zero, includendo non solo il processo produttivo ma anche le fasi di utilizzo e smaltimento del prodotto stesso) e ha ottenuto nel 2021 per il quinto anno consecutivo la certificazione dei Sistemi di Gestione dell’Energia ISO 50001.
Sempre nell’anno fiscale 2021 la società ha sostenuto altri quattro progetti di compensazione verificati e certificati al fine di compensare le emissioni residue generate per un ammontare equivalente a 18.116 tonnellate di anidride carbonica e ha accelerato le fasi di ricerca riguardo versioni speciali del suo materiale abbinate con quantità sempre maggiori di polimeri bio-based e poliestere riciclato.
Alcantara e la sostenibilità sociale
Al fine di aumentare la sicurezza e la salute dei dipendenti di Alcantara durante la pandemia di Covid-19 sono state adottate diverse misure: esecuzione periodica di test sierologici e tamponi rapidi ai dipendenti e alle aziende terze, delimitazione degli spazi e sanificazione periodica di tutti gli ambienti di lavoro, utilizzo di DPI (Dispositivi di Protezione Individuale) conformemente alle linee guida dei protocolli condivisi, sospensione di viaggi, riunioni in presenza e di gruppo e rinnovo della polizza assicurativa “New Covid-19 employees” a spese dell’azienda.
Alcantara ha inoltre ottenuto per il sesto anno la certificazione OHSAS 18001 per i sistemi di gestione della salute e sicurezza e ha effettuato investimenti in ambito digitale, ritenuto il corretto canale per il dialogo tra clienti e stakeholder (senza dimenticare la design community e il consumatore finale).
Alcantara e la sostenibilità economica
Nell’anno fiscale 2021 il valore economico diretto generato e distribuito (valore aggiunto globale lordo) di Alcantara ammonta a oltre 62 milioni di euro.
La società controlla la propria catena di fornitura dal 2007 al fine di incrementare la consapevolezza e l’impegno verso la sostenibilità, richiedendo ai propri partner il rispetto dei principi universali di tutela dei diritti umani, degli standard di lavoro, dell’ambiente e di lotta alla corruzione.
Alcantara e la gestione della sostenibilità
Nell’anno fiscale 2021 Alcantara ha aggiornato il proprio Piano di Sostenibilità con l’obiettivo di rinnovare e riconfermare i principali obiettivi in linea con i 17 SDGs (Sustainable Development Goals) e ha delineato 23 obiettivi specifici nelle quattro aree della sostenibilità – sostenibilità ambientale, sostenibilità sociale, sostenibilità economica e gestione della sostenibilità – da raggiungere nel medio termine (2022-2025).
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Mondiale F1 2021 – GP Italia a Monza: gli orari TV su Sky e TV8

Il GP d’Italia a Monza – quattordicesima tappa del Mondiale F1 2021 – sarà trasmesso in diretta in chiaro anche su TV8 (oltre che su Sky). Di seguito troverete gli orari TV.
Nel tempio della velocità assisteremo nuovamente alle qualifiche sprint: venerdì 10 settembre alle 18:00 si terranno le qualifiche “normali” che determineranno la griglia della Sprint Race che si disputerà sabato 11 settembre alle 16:30. Una mini gara di 18 giri che oltre a stabilire la griglia di partenza del Gran Premio di domenica assegnerà tre punti iridati al primo classificato, due punti al secondo e un punto al terzo. Come in Olanda Robert Kubica guiderà l’Alfa Romeo al posto di Kimi Räikkönen, ancora positivo al Covid-19.
F1 2021 – GP Italia: cosa aspettarsi
Il circuito di Monza – sede del GP d’Italia, quattordicesima tappa del Mondiale F1 2021 – è un tracciato veloce che premia le monoposto più potenti. Partire bene qui è importante: dal 2010 a oggi solo Pierre Gasly lo scorso anno è stato capace di trionfare senza scattare dalla “top 3”.
Di seguito troverete il calendario del Gran Premio d’Italia, gli orari TV su Sky e TV8 e il nostro pronostico.
F1 2021 – Monza, il calendario e gli orari TV su Sky e TV8
Venerdì 10 settembre 2021
| 14:30-15:30 | Prove libere 1 (diretta su Sky Sport F1) |
| 18:00-19:00 | Qualifiche (diretta su Sky Sport F1, differita alle 14:00 di sabato 11 settembre su TV8) |
Sabato 11 settembre 2021
| 12:00-13:00 | Prove libere 2 (diretta su Sky Sport F1) |
| 16:30-17:00 | Qualifiche Sprint (diretta su Sky Sport F1 e TV8) |
Domenica 12 settembre 2021
| 15:00 | Gara (diretta su Sky Sport F1 e TV8) |
F1 – I numeri del GP d’Italia
| LUNGHEZZA CIRCUITO | 5.793 m |
| GIRI | 53 |
| RECORD IN PROVA | Lewis Hamilton (Mercedes F1 W11) – 1’18”887 – 2020 |
| RECORD IN GARA | Rubens Barrichello (Ferrari F2004) – 1’21”046 – 2004 |
| RECORD DISTANZA | Michael Schumacher (Ferrari F2003 GA) – 1h14’19”838 – 2003 |
F1 – Il pronostico del GP d’Italia 2021

1° Lewis Hamilton (Mercedes)
Lewis Hamilton approfitterà di un circuito favorevole alle sue caratteristiche e a quelle della Mercedes per superare Verstappen e riprendersi la vetta del Mondiale F1 2021? Molto probabile. Il sette volte campione del Mondo adora Monza: cinque vittorie e otto piazzamenti complessivi in “top 3”
Il pilota britannico è sempre continuo – sette GP consecutivi in “top 5” e quattro podi di seguito – ma negli ultimi nove appuntamenti iridati è salito solo una volta sul gradino più alto del podio.

2° Valtteri Bottas (Mercedes)
Valtteri Bottas non ha mai vinto a Monza ma ha portato a casa tre piazzamenti in “top 3” negli ultimi quattro GP d’Italia corsi al volante della Mercedes. Senza contare che da quando corre con la Stella è sempre scattato dalle prime due file della griglia dell’autodromo lombardo.
Il driver finlandese finora ha contribuito in modo rilevante al primo posto delle “frecce nere” nel Mondiale F1 2021 Costruttori (merito dei quattro podi nelle ultime sei gare iridate). Resterà un valido scudiero anche ora che ha firmato con l’Alfa Romeo per il 2022?

3° Max Verstappen (Red Bull)
Max Verstappen dovrà giocare in difesa a Monza contro una Mercedes più veloce.
L’attuale leader del Mondiale F1 2021 è in uno stato di forma impressionante (cinque vittorie nelle ultime sette corse iridate) ma ha sempre deluso nel GP d’Italia: un quinto posto come miglior piazzamento nel 2018 e mai nelle prime due file in qualifica.

Da tenere d’occhio: Daniel Ricciardo (McLaren)
Daniel Ricciardo non ha mai avuto l’onore di salire sul podio di Monza ma lo ha sfiorato nel 2017 e nel 2019 con due quarti posti.
Il driver australiano ha bisogno di riscatto in un Mondiale F1 2021 deludente: negli ultimi tre GP è entrato una sola volta in “top 10” (oltretutto in Belgio, con metà punteggio assegnato).

La squadra da seguire: Mercedes
La Mercedes è la favorita del GP d’Italia anche se lo scorso anno entrambe le monoposto tedesche dominarono le qualifiche per poi ritrovarsi fuori dal podio.
La Stella – reduce da sette Gran Premi consecutivi con almeno una vettura in “top 3” – può vantare un palmarès di tutto rispetto a Monza: sette successi e sette pole position.
Passione F1
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