Honda CR-V, a Parigi la nuova tecnologia ibrida

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Honda presenterà in occasione del Salone di Parigi 2018 il nuovo CR-V con l’avanzata tecnologia ibrida. Si tratta di un sistema ibrido messo a punto da Honda dotato della tecnologia i-MMD (Intelligent Multi-Mode) composta da due motori elettrici, un motore a benzina a ciclo Atkinson ed un’innovativa trasmissione diretta, per offrire elevati e sofisticati livelli di efficienza. L’avvio della produzione del nuovo Honda CR-V Hybrid per i mercati europei è previsto per ottobre 2018, e le prime consegne ai clienti sono previste per l’inizio del 2019.

Com’è fatto l’ibrido dell’Honda CR-V

Il CR-V Hybrid sarà dotato di un efficiente motore a benzina i-VTEC da 2.0 litri, un potente motore elettrico e un sistema di batterie agli ioni di litio, che nel complesso svilupperanno una potenza massima di 184 CV (135 kW) e 315 Nm. Anziché usare una trasmissione di tipo tradizionale, le parti in movimento saranno connesse direttamente tra loro mediante un singolo rapporto fisso, che garantirà un trasferimento della coppia più fluido ed offrirà un più elevato livello di sofisticazione rispetto al comune cambio e-CVT generalmente in uso sugli altri veicoli ibridi in commercio.

L’esclusiva tecnologia i-MMD di Honda permetterà di scalare in modo automatico ed intelligente attraverso tre modalità di guida senza la minima interruzione, offrendo così la massima efficienza possibile. Le tre modalità di guida saranno: EV Drive (solo elettrico), Hybrid Drive (il motore a benzina alimenterà il secondo motore/generatore che integra l’energia elettrica fornita dal sistema di batterie) e Engine Drive (un meccanismo di blocco frizione creerà una connessione diretta tra il motore a benzina e le ruote).

Passaggi automatici da una modalità all’altra

Nella maggior parte delle situazioni di guida in città, il sistema del CR-V Hybrid passerà automaticamente dalla modalità Hybrid Drive a quella EV Drive, e viceversa, per ottimizzare l’efficienza. Nella modalità Hybrid Drive, l’energia in eccesso prodotta dal motore a benzina potrà anche essere sfruttata per ricaricare le batterie attraverso il generatore. La modalità Engine Drive sarà la più efficiente in caso di guida in autostrada ed ad alte velocità. Inoltre, il rumore praticamente impercettibile del propulsore offrirà al CR-V una silenziosità eccezionale.

Driver Information Interface

Il nuovo CR-V Hybrid di Honda vanterà, infine, l’esclusivo display con Interfaccia di Informazione del Conducente (DII, Driver Information Interface) che mostrerà lo stato di guida permettendo al conducente di comprendere la combinazione di fonti di energia che alimentano la vettura. Il quadro mostrerà il livello di carica della batteria agli ioni di litio, un grafico del flusso di energia in uso e lo stato di ricarica del sistema.

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Peugeot: ecco le nuove ibride

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Peugeot annuncia la nuova linea di motorizzazioni ibride, aperta a tutte le esigenze dei clienti: plug-in, a trazione anteriore o integrale, con 225 o 300 CV di potenza. Questi due nuovi powertrain saranno disponibili per la nuova Peugeot 508, berlina e familiare, e per la crossover 3008.

Il lancio commerciale delle nuove versioni HYBRID e HYBRID4 è previsto entro la prima metà del 2019 e si tratterà solo delle prime di una famiglia che presto si amplierà ulteriormente ad altri modelli.

Trazione anteriore o integrale, 225 o 300 CV

In entrambi i casi le nuove Peugeot HYBRID e HYBRID4 potranno contare sul motore a benzina 1.6, abbinato a un’unità elettrica da 100 CV di potenza (all’asse anteriore) e alla trasmissione automatica EAT8, appositamente aggiornata e ottimizzata per queste nuove versioni ibride.

Nel caso della HYBRID4 il sistema monterà anche un secondo motore elettrico da 110 CV, montato all’asse posteriore. In questo caso la trazione sarà integrale. La prima soluzione offrirà una potenza complessiva di 225 CV, mentre la 4×4 potrà contare su 300 CV di potenza massima totale.

Fino a 50 km in modalità EV

La variante HYBRID monterà batterie agli ioni di litio da 11,8 kWh, mentre sulla HYBRID4 saranno da 13,2 kWh. In entrambi i casi, comunque, l’autonomia in modalità EV ammonterà a 50 km (ciclo WLTP), con una velocità massima di 135 km/h.

La ricarica

I tempi di ricarica previsti sono di 7 ore dalla presa di corrente convenzionale, mentre con un caricatore migliorato e una presa Green’Up si possono ridurre i tempi a 4 ore. Se invece si utilizza una Wallbox da 6,6 kW, le batterie si ricaricano al 100% in 1 ora e 45 minuti.

Foto

Peugeot 508

La berlina del Leone

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MV Agusta Dragster 800 RR Pirelli: moto e design

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La MV Agusta Dragster 800 RR Pirelli è un’edizione limitata della stretfighter lombarda caratterizzata da un design esclusivo.

MV Agusta Dragster 800 RR Pirelli: gli pneumatici

La MV Agusta Dragster 800 RR Pirelli monta pneumatici Pirelli Diablo Supercorsa SP (120/70 ZR17 anteriore e 200/55 ZR17 posteriore). I fianchi colorati sono optional.

MV Agusta Dragster 800 RR Pirelli: due colori

La MV Agusta Dragster 800 RR Pirelli è disponibile in due colorazioni: base nera opaca con inserti lucidi verniciati in giallo e base bianca lucida con inserti blu.

MV Agusta Dragster 800 RR Pirelli: il design

La versione Pirelli si distingue dalle MV Agusta Dragster 800 RR “normali” per il paraserbatoio e il cupolino sviluppati con una gomma formulata appositamente dai tecnici del dipartimento Ricerca e Sviluppo Pirelli per assicurare una maggiore resistenza a graffi, sfregamenti e agenti atmosferici e chimici.

La sella – realizzata ad hoc dal Centro Ricerche Castiglioni – presenta una doppia texture con cuciture in contrasto e il “flash” distintivo del Diablo ricamato a impreziosire il codino firmato Pirelli Design mentre sui terminali di scarico è stata applicata una vernice speciale a base ceramica resistente alle alte temperature.

MV Agusta e Pirelli

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EuroApe 2018, passione a tre ruote al raduno di Salsomaggiore

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Il grande raduno dedicato ad Ape, EuroApe 2018, si è chiuso con un gran successo. L’evento ha visto nel fine settimana la partecipazione di oltre cento Ape di ogni epoca provenienti da tutta Europa, dai modelli più rari e storici fino agli ultimi nati. EuroApe 2018 ha accolto gli “Ape ronzanti”, la pittoresca carovana dei simpatici tre ruote che hanno raggiunto Salsomaggiore nella giornata di apertura della manifestazione, e gli equipaggi partecipanti al tour solidale “Apeggiando per l’Italia”, un viaggio on the road per la Penisola che si è concluso proprio a EuroApe. Per tutto il fine settimana dall’Ape Village sono partite le numerose e suggestive escursioni e visite guidate in programma alla scoperta del territorio circostante.

Ape 50 Euro 4 e Calessino 70°

Vere protagoniste di EuroApe 2018 sono state Ape 50 Euro 4 e Ape Calessino 70°, che hanno fatto il loro esordio proprio in occasione della festa. Ape 50, presente con successo sulle strade sin dal 1969, è il veicolo commerciale più compatto al mondo e guidabile con il solo “patentino” dai 14 anni. Ora si rinnova introducendo un’innovativa motorizzazione 50 cc a 2 tempi – capace di rispettare le stringenti normative Euro 4 sulle emissioni senza sacrificare le prestazioni – e aggiornamenti tecnici ed estetici che esaltano la sua naturale praticità e versatilità. Ape Calessino 70° è invece una versione speciale in edizione limitata in soli 70 esemplari numerati di Ape Calessino – conosciuto in tutto il mondo per il suo inconfondibile stile glamour – realizzata per celebrare il settantesimo compleanno di Ape. La tinta dedicata Neptune Blue e preziosi dettagli impreziosiscono questa elegante versione, omaggio alla storia di un veicolo dalla personalità unica, perfetta sintesi tra modernità e tradizione tipicamente italiana.

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MotoGP 2018, le foto più belle di Aragon

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Ecco alcune immagini tra le più belle del quattordicesimo round del mondiale MotoGP 2018. Ad Aragon abbiamo assistito ad un grande trionfo di Marc Marquez, dopo uno splendido duello con Dovizioso. È salito sul podio anche Iannone, così come Aprilia ha mostrato segni positivi. Peccato per la pessima annata delle Yamaha. In attesa del prossimo appuntamento in programma il 7 ottobre in Thailandia, godetevi questa gallery.

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MotoGP 2018: Marquez si prende Aragon, Dovi secondo

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Aveva detto che in fondo anche un terzo posto dietro alle Ducati sarebbe andato bene, ma a gara in corso Marquez ha evidentemente cambiato idea. Nel finale della gara spettacolare di Aragon – quattordicesimo round della MotoGP 2018 – il campione del mondo in carica ha forse messo da parte la ragione, ha deciso di spalancare il gas senza se e senza ma, con i rischi che ne conseguono, andando a vincere il duello fantastico con Dovizioso. I due si sono alternati al comando tante volte negli ultimi dieci giri, dando vita ad un altro show da incorniciare in questa stagione. Peccato per Lorenzo, caduto nel corso del primo giro, che sulla carta poteva essere un altro importante protagonista della gara. Ottimo il terzo posto di Andrea Iannone, mentre si è chiuso, come preannunciato, in modo negativo il weekend delle Yamaha, con Rossi 8° e Vinales 10°

MotoGP 2018, Aragon: i risultati

1 93 M. MARQUEZ 41:55.949
2 4 A. DOVIZIOSO +0.648
3 29 A. IANNONE +1.259
4 42 A. RINS +2.638
5 26 D. PEDROSA +5.274
6 41 A. ESPARGARO +9.396
7 9 D. PETRUCCI +14.285
8 46 V. ROSSI +15.199

MotoGP 2018, classifica piloti

1 Marc MARQUEZ Honda SPA 246
2 Andrea DOVIZIOSO Ducati ITA 174
3 Valentino ROSSI Yamaha ITA 159

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CIR 2018 – Le foto più belle del Rally Adriatico

Paolo Andreucci, Anna Andreussi (Peugeot 208 T16 R5 #1, FPF)Paolo Andreucci, Anna Andreussi (Peugeot 208 T16 R5 #1, FPF)

Credits: Paolo Andreucci, Anna Andreussi (Peugeot 208 T16 R5 #1, FPF)

Paolo Andreucci, Anna Andreussi (Peugeot 208 T16 R5 #1, FPF)Paolo Andreucci, Anna Andreussi (Peugeot 208 T16 R5 #1, FPF)

Credits: Paolo Andreucci, Anna Andreussi (Peugeot 208 T16 R5 #1, FPF)

Simone Campedelli, Tania Canton (Ford Fiesta R5 #3, Orange1 Racing)Simone Campedelli, Tania Canton (Ford Fiesta R5 #3, Orange1 Racing)

Credits: Simone Campedelli, Tania Canton (Ford Fiesta R5 #3, Orange1 Racing)

Simone Campedelli, Tania Canton (Ford Fiesta R5 #3, Orange1 Racing)Simone Campedelli, Tania Canton (Ford Fiesta R5 #3, Orange1 Racing)

Credits: Simone Campedelli, Tania Canton (Ford Fiesta R5 #3, Orange1 Racing)

Simone Campedelli, Tania Canton (Ford Fiesta R5 #3, Orange1 Racing)Simone Campedelli, Tania Canton (Ford Fiesta R5 #3, Orange1 Racing)

Credits: Simone Campedelli, Tania Canton (Ford Fiesta R5 #3, Orange1 Racing)

Simone Campedelli, Tania Canton (Ford Fiesta R5 #3, Orange1 Racing)Simone Campedelli, Tania Canton (Ford Fiesta R5 #3, Orange1 Racing)

Credits: Simone Campedelli, Tania Canton (Ford Fiesta R5 #3, Orange1 Racing)

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Simone Campedelli, Tania Canton (Ford Fiesta R5 #3, Orange1 Racing)Simone Campedelli, Tania Canton (Ford Fiesta R5 #3, Orange1 Racing)

Credits: Simone Campedelli, Tania Canton (Ford Fiesta R5 #3, Orange1 Racing)

Tommaso Ciuffi, Nicolo Gonella (Peugeot 208 R2 #36, Jolly Racing Team)Tommaso Ciuffi, Nicolo Gonella (Peugeot 208 R2 #36, Jolly Racing Team)

Credits: Tommaso Ciuffi, Nicolo Gonella (Peugeot 208 R2 #36, Jolly Racing Team)

Giorgio Cogni, Gabriele Zanni (Suzuki Swift R1 #53, Meteco)Giorgio Cogni, Gabriele Zanni (Suzuki Swift R1 #53, Meteco)

Credits: Giorgio Cogni, Gabriele Zanni (Suzuki Swift R1 #53, Meteco)

Giorgio Cogni, Gabriele Zanni (Suzuki Swift R1 #53, Meteco)Giorgio Cogni, Gabriele Zanni (Suzuki Swift R1 #53, Meteco)

Credits: Giorgio Cogni, Gabriele Zanni (Suzuki Swift R1 #53, Meteco)

Andrea Crugnola, Danilo Fappani (Ford Fiesta R5 #5, Gass Racing)Andrea Crugnola, Danilo Fappani (Ford Fiesta R5 #5, Gass Racing)

Credits: Andrea Crugnola, Danilo Fappani (Ford Fiesta R5 #5, Gass Racing)

Damiano De Tommaso,Michele Ferrara (Peugeot 208 R2 #34, Aci Team Italia)Damiano De Tommaso,Michele Ferrara (Peugeot 208 R2 #34, Aci Team Italia)

Credits: Damiano De Tommaso,Michele Ferrara (Peugeot 208 R2 #34, Aci Team Italia)

Damiano De Tommaso,Michele Ferrara (Peugeot 208 R2 #34, Aci Team Italia)Damiano De Tommaso,Michele Ferrara (Peugeot 208 R2 #34, Aci Team Italia)

Credits: Damiano De Tommaso,Michele Ferrara (Peugeot 208 R2 #34, Aci Team Italia)

Corinne Federighi, Silvia Rocchi (Renault Clio R3T #29, Project Team)Corinne Federighi, Silvia Rocchi (Renault Clio R3T #29, Project Team)

Credits: Corinne Federighi, Silvia Rocchi (Renault Clio R3T #29, Project Team)

Emil Lindholm, Mikael Korhonen (Hyundai i20 R5 #8)Emil Lindholm, Mikael Korhonen (Hyundai i20 R5 #8)

Credits: Emil Lindholm, Mikael Korhonen (Hyundai i20 R5 #8)

Emil Lindholm, Mikael Korhonen (Hyundai i20 R5 #8)Emil Lindholm, Mikael Korhonen (Hyundai i20 R5 #8)

Credits: Emil Lindholm, Mikael Korhonen (Hyundai i20 R5 #8)

Emil Lindholm, Mikael Korhonen (Hyundai i20 R5 #8)Emil Lindholm, Mikael Korhonen (Hyundai i20 R5 #8)

Credits: Emil Lindholm, Mikael Korhonen (Hyundai i20 R5 #8)

Stefano Martinelli, Massimiliano Bosi (Suzuki swift R1 #54, GR Motorsport)Stefano Martinelli, Massimiliano Bosi (Suzuki swift R1 #54, GR Motorsport)

Credits: Stefano Martinelli, Massimiliano Bosi (Suzuki swift R1 #54, GR Motorsport)

Pietarinen Peugeot 208 Rally Adriatico 2018Pietarinen Peugeot 208 Rally Adriatico 2018

Credits: Eerik Mikael Pietarinen, Juhana Robert Raitanen (Peugeot 208 T16 R5 #9, FPF Sport)

Podio FinalePodio Finale

Credits: Podio Finale

Antonio Rusce, Sauro Farnocchia (Ford Fiesta R5 #6, XRaceSport)Antonio Rusce, Sauro Farnocchia (Ford Fiesta R5 #6, XRaceSport)

Credits: Antonio Rusce, Sauro Farnocchia (Ford Fiesta R5 #6, XRaceSport)

Antonio Rusce, Sauro Farnocchia (Ford Fiesta R5 #6, XRaceSport)Antonio Rusce, Sauro Farnocchia (Ford Fiesta R5 #6, XRaceSport)

Credits: Antonio Rusce, Sauro Farnocchia (Ford Fiesta R5 #6, XRaceSport)

Umberto Scandola, Guido d Amore (Skoda Fabia R5 #2, Daytona Race)Umberto Scandola, Guido d Amore (Skoda Fabia R5 #2, Daytona Race)

Credits: Umberto Scandola, Guido d Amore (Skoda Fabia R5 #2, Daytona Race)

Umberto Scandola, Guido d Amore (Skoda Fabia R5 #2, Daytona Race)Umberto Scandola, Guido d Amore (Skoda Fabia R5 #2, Daytona Race)

Credits: Umberto Scandola, Guido d Amore (Skoda Fabia R5 #2, Daytona Race)

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Credits: Umberto Scandola, Guido d Amore (Skoda Fabia R5 #2, Daytona Race)

Umberto Scandola, Guido d Amore (Skoda Fabia R5 #2, Daytona Race)Umberto Scandola, Guido d Amore (Skoda Fabia R5 #2, Daytona Race)

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Credits: Umberto Scandola, Guido d Amore (Skoda Fabia R5 #2, Daytona Race)

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Credits: Umberto Scandola, Guido D Amore (Skoda Fabia R5 #2, Daytona Race)

Umberto Scandola, Guido D Amore (Skoda Fabia R5 #2, Daytona Race)Umberto Scandola, Guido D Amore (Skoda Fabia R5 #2, Daytona Race)

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Credits: Umberto Scandola, Guido D Amore (Skoda Fabia R5 #2, Daytona Race)

Podio FinalePodio Finale

Credits: Podio Finale

Rachele Somaschini, Simona Mantovani (Citroen DS3 R3T #31, RS Team)Rachele Somaschini, Simona Mantovani (Citroen DS3 R3T #31, RS Team)

Credits: Rachele Somaschini, Simona Mantovani (Citroen DS3 R3T #31, RS Team)

Jacopo Trevisani, Fabio Grimaldi (Peugeot 208 R2 #38, HP Sport)Jacopo Trevisani, Fabio Grimaldi (Peugeot 208 R2 #38, HP Sport)

Credits: Jacopo Trevisani, Fabio Grimaldi (Peugeot 208 R2 #38, HP Sport)

Jacopo Trevisani, Fabio Grimaldi (Peugeot 208 R2 #38, HP Sport)Jacopo Trevisani, Fabio Grimaldi (Peugeot 208 R2 #38, HP Sport)

Credits: Jacopo Trevisani, Fabio Grimaldi (Peugeot 208 R2 #38, HP Sport)

 

Il Rally Adriatico – penultima tappa del CIR 2018 – ha stravolto la classifica del campionato italiano: Umberto Scandola ha trionfato con la Skoda Fabia e grazie a questo successo (unito al ritiro di Andreucci) si trova in testa alla graduatoria generale.

Qui troverete una gallery con le foto più belle della corsa marchigiana, una gara che ha visto il secondo posto di Simone Campedelli con la Ford Fiesta e la terza piazza di Nicolò Marchioro con la Fabia.

Il mondo Skoda

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Fonte:

Tante sorprese al Rally Adriatico: Scandola vince con la Skoda Fabia e balza in testa al CIR 2018

Paolo Andreucci, Anna Andreussi (Peugeot 208 T16 R5 #1, FPF)Paolo Andreucci, Anna Andreussi (Peugeot 208 T16 R5 #1, FPF)

Credits: Paolo Andreucci, Anna Andreussi (Peugeot 208 T16 R5 #1, FPF)

Simone Campedelli, Tania Canton (Ford Fiesta R5 #3, Orange1 Racing)Simone Campedelli, Tania Canton (Ford Fiesta R5 #3, Orange1 Racing)

Credits: Simone Campedelli, Tania Canton (Ford Fiesta R5 #3, Orange1 Racing)

Tommaso Ciuffi, Nicolo Gonella (Peugeot 208 R2 #36, Jolly Racing Team)Tommaso Ciuffi, Nicolo Gonella (Peugeot 208 R2 #36, Jolly Racing Team)

Credits: Tommaso Ciuffi, Nicolo Gonella (Peugeot 208 R2 #36, Jolly Racing Team)

Giorgio Cogni, Gabriele Zanni (Suzuki Swift R1 #53, Meteco)Giorgio Cogni, Gabriele Zanni (Suzuki Swift R1 #53, Meteco)

Credits: Giorgio Cogni, Gabriele Zanni (Suzuki Swift R1 #53, Meteco)

Andrea Crugnola, Danilo Fappani (Ford Fiesta R5 #5, Gass Racing)Andrea Crugnola, Danilo Fappani (Ford Fiesta R5 #5, Gass Racing)

Credits: Andrea Crugnola, Danilo Fappani (Ford Fiesta R5 #5, Gass Racing)

Damiano De Tommaso,Michele Ferrara (Peugeot 208 R2 #34, Aci Team Italia)Damiano De Tommaso,Michele Ferrara (Peugeot 208 R2 #34, Aci Team Italia)

Credits: Damiano De Tommaso,Michele Ferrara (Peugeot 208 R2 #34, Aci Team Italia)

Emil Lindholm, Mikael Korhonen (Hyundai i20 R5 #8)Emil Lindholm, Mikael Korhonen (Hyundai i20 R5 #8)

Credits: Emil Lindholm, Mikael Korhonen (Hyundai i20 R5 #8)

Stefano Martinelli, Massimiliano Bosi (Suzuki swift R1 #54, GR Motorsport)Stefano Martinelli, Massimiliano Bosi (Suzuki swift R1 #54, GR Motorsport)

Credits: Stefano Martinelli, Massimiliano Bosi (Suzuki swift R1 #54, GR Motorsport)

Pietarinen Peugeot 208 Rally Adriatico 2018Pietarinen Peugeot 208 Rally Adriatico 2018

Credits: Eerik Mikael Pietarinen, Juhana Robert Raitanen (Peugeot 208 T16 R5 #9, FPF Sport)

Podio FinalePodio Finale

Credits: Podio Finale

Umberto Scandola, Guido d Amore (Skoda Fabia R5 #2, Daytona Race)Umberto Scandola, Guido d Amore (Skoda Fabia R5 #2, Daytona Race)

Credits: Umberto Scandola, Guido d Amore (Skoda Fabia R5 #2, Daytona Race)

Jacopo Trevisani, Fabio Grimaldi (Peugeot 208 R2 #38, HP Sport)Jacopo Trevisani, Fabio Grimaldi (Peugeot 208 R2 #38, HP Sport)

Credits: Jacopo Trevisani, Fabio Grimaldi (Peugeot 208 R2 #38, HP Sport)

 

Il CIR 2018 è sempre più ricco di sorprese: Umberto Scandola ha vinto il Rally Adriatico con la Skoda Fabia ed è ora in testa al campionato italiano con solo mezzo punto di vantaggio su Paolo Andreucci (vittima di un capottamento nell’ultima prova speciale mentre si trovava in quinta posizione).

Il pilota veronese – tornato sul gradino più alto del podio dopo oltre un anno di digiuno – ha chiuso la gara davanti a Simone Campedelli (2° con la Ford Fiesta) e a Nicolò Marchioro (3° con la Fabia).

CIR 2018 – La classifica del Rally Adriatico

1 Umberto Scandola (Skoda Fabia) 1h12:59.7
2 Simone Campedelli (Ford Fiesta) + 12.3
3 Nicolò Marchioro (Skoda Fabia) + 46.1
4 Andrea Crugnola (Ford Fiesta) + 1:10.9
5 Emil Lindholm (Hyundai i20) + 1:29.5

La classifica del CIR 2018 dopo il Rally Adriatico

1 Umberto Scandola (Skoda) 57,5 punti
2 Paolo Andreucci (Peugeot) 57 punti
3 Simone Campedelli (Ford) 52 punti
4 Andrea Crugnola (Ford) 45 punti

Il mondo Skoda

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Fonte:

Honda CR-V 1.5 VTEC Turbo Benzina, prime impressioni

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Credits: 2018 Honda CR-V petrol

Honda to unveil the all-new CR-V at the Geneva Motor ShowHonda to unveil the all-new CR-V at the Geneva Motor Show

Honda to unveil the all-new CR-V at the Geneva Motor ShowHonda to unveil the all-new CR-V at the Geneva Motor Show

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COMFORT
Comoda la seduta e spazio ai vertici del segmento. L’assetto è gentile sulle buche (anche con i cerchi da 19”). Ovattati i suoni e smorzati i fruscii; il motore invece fa sentire la sua voce
PIACERE DI GUIDA
La nuova CR-V ha un telaio più rigido e leggero, e si sente. L’assetto tuttavia rimane morbido, mentre lo sterzo è leggero ma non “finto”. Il motore 1.5 sopra i 1.500 giri ha una spinta più che adeguata ed è elastico anche nelle marce alte (ma è un po’ rumoroso). Ottimo il cambio manuale.
PREZZO E COSTI
I prezzi partono da 28.900 euro nella versione 1.5 V-TEC 173 CV Comfort con 2 ruote motrici e il cambio manuale, mentre per la versione 4WD da 193 CV con cambio automatico CVT i prezzi partono da 36.700 euro nella versione Elegance.

La quinta generazione di Honda CR-V si rinnova e migliora su tutti i fronti, pur rimanendo legata alla tradizione. Quando sei una delle SUV più vendute al mondo (la più venduta dal 2012 al 2017), è rischioso stravolgere la ricetta. Certo la CR-V è forte in mercati come l’America, ma meno nel nostro Paese, dove il suo look poco appariscente a volte viene considerato poco “fashion” per l’italiano che ama mostrare. La nuova CR-V rimane sempre un’auto per chi vuole tenere un basso profilo, ma il design è più attuale, filante, forse anche un pizzico più europeo.
Per ora è disponibile solo con il nuovo motore quattro cilindri 1.5 litri V-TEC Turbo benzina, con la declinazione da 173 CV e il cambio manuale a 6 marce; oppure da 193 CV con il cambio automatico CVT (anche a trazione integrale).

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DA CIMA A FONDO

La Honda CR-V è stata rivista a 360 gradi. Il design degli interni è stato aggiornato e la qualità percepita risulta decisamente migliorata. Materiali morbidi, finiture accurate, plastiche dure di buona fattura e un design più accattivante. Migliora anche lo spazio a bordo: il passo cresce di 30 mm (ma la lunghezza totale di 460 cm non cambia) mentre il bagagliaio da 561 litri ora guadagna + 251 mm di piano di carico, per un totale di 1,80 m. Anche i vani portaoggetti sono stati ripensati, e ora quello del tunnel centrale non solo è componibile, ma è anche abbastanza profondo da ospitare una borsa o un PC.
E per la prima volta, udite udite, l’Honda CR-V è disponibile anche a sette posti.
Chiudiamo il capitolo spazio e apriamo quello tecnologia: la nuova Honda CR-V dispone del meglio dei sistemi di assistenza alla guida disponibili su questo segmento, e vista l’importanza che Honda ripone nella sicurezza, sono tutti disponibili di serie. L’Honda Sensing comprende: cruise control adattivo, sistema di mantenimento della corsia, frenata automatica con riconoscimento dei pedoni, avviso dell’abbandono della corsia e riconoscimento della segnaletica (collegato al cruise control).
Per quanto riguarda la connettività e i comfort di bordo, invece, troviamo l’Head-up display, il volante riscaldato, il portellone apribile con un gesto del piede, e un sistema d’infotainment rinnovato, compatibile con Apple CarPlay e Android Auto.

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IL 1.5 CHE SORPRENDE

La versione che abbiamo guidato per le tortuose strade liguri è la 1.5 Turbo V-TEC da 173 CV con cambio manuale. La Casa giapponese ha scelto di abbandonare ogni tipo di motorizzazione diesel, ma entro la fine dell’anno arriverà anche la versione Hybrid i-MMD con motore 2.0 aspirato abbinato a due motori elettrici.
Il 1.5 V-TEC Turbo però è tutt’altro che un motore “basic”: i 173 CV e i 220 Nm di coppia (193 e 243 nella versione CVT) sono sufficienti a spostare la Honda CR-V con dignità. Il quattro cilindri è fluido ed elastico (anche se un po’ rumoroso), e dopo i 2.000 giri spinge con buona progressione fino alla zona rossa. Certo non è un mostro di potenza, ma per chi non cerca le prestazioni è un motore più che adeguato.
Anche la guidabilità è migliorata: lo sterzo è più preciso e omogeneo, l’assetto è morbido ma non tanto da penalizzare l’agilità. Da tradizione Honda, ottimo il cambio manuale.

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PREZZI E VERSIONI

I prezzi partono da 28.900 euro nella versione 1.5 V-TEC 173 CV Comfort con 2 ruote motrici e il cambio manuale, mentre per la versione 4WD da 193 CV con cambio automatico CVT i prezzi partono da 36.700 euro nella versione Elegance.

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L’articolo Honda CR-V 1.5 VTEC Turbo Benzina, prime impressioni proviene da Panoramauto.

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Nuova Audi A6 Avant 40 TDI: station non plus-ultra

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COMFORT
Eccellente. L’abitabilità rispetto al vecchio modello migliora in maniera sensibile, gli ammortizzatori adattivi fluttuano anche sulle asperità peggiori.
PIACERE DI GUIDA
È tutta molto “filtrata” – lo sterzo è un po’ da videogame – ma, tolto questo, si guida con due dita. Il differenziale sportivo e le quattro ruote sterzanti la rendono incredibilmente agile.
PREZZO I COSTI
Lusso e tecnologia ovviamente costano cari. I prezzi partono da 56.250 euro. La 40 TDI consuma è davveri poco assetata.

Finalmente arriva la nuova Audi A6 Avant. Dopo un assaggio della versione berlina in Portogallo, attendevo con ansia di vedere con miei occhi la più pratica (e la più apprezzata in Italia) versione Avant. Una station wagon di fascia alta, dedicata a chi cerca spazio, lusso e prestazioni, e soprattutto a chi preferisce una dinamica di guida che un SUV non è in grado di eguagliare.
Cosa c’è di nuovo, dunque? C’è più spazio, nonostante  la lunghezza sia la stessa della versione precedente: il passo cresce di 12 mm e raggiunge una lunghezza totale 2,92 metri. Così l’abitabilità interna guadagna ben 21 mm. Il bagagliaio rosicchia 14 mm in larghezza, ma la capacità di carico rimane la stessa: con “tutto giù”  il volume è di 1680 litri.
E infine il tetto panoramico ora ha una superficie così ampia e stirata (cresce ben del 30%) da fare invidia allo schermo di uno smartphone di ultima generazione.
Sull’Audi A6 Avant, come sulla Sedan, troviamo quattro tipi di assetto differenti: quello base, quello sportivo (ribassato di 40 mm), gli ammortizzatori regolabili, e le sospensioni pneumatiche adattive che permettono di variare l’altezza dell’auto.

Ma il vero plus dell’Audi A6 Avant è il sistema di sterzo dinamico, che permette alle ruote posteriori di ruotare “contro fase” fino a 60 km/h e “in fase” sopra quella soglia, così da rendere incredibilmente agile l’auto alle basse velocità (ha lo stesso raggio di sterzata di un’Audi A3 Sportback) e più stabile alle alte.
Tre le motorizzazioni al lancio: la 40 TDI con motore quattro cilindri 2,0 litri da 204 CV, la 45 TDI con motore V6 3,0 litri da 231 CV, e la 50 TDI con motore sempre 3,0 litri ma da 286 CV. I cambi invece si dividono due: S Tronic a 7 rapporti doppia frizione per la 40 TDI quattro cilindri,  Tiptronic a 8 marce per i 3.0 diesel, che include anche la trazione integrale con differenziale autobloccante centrale.

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DESIGN E INTERNI

Dal vivo la nuova Audi A6 Avant appare più imponente e… costosa. Sembra appartenere a un segmento addirittura superiore. La griglia anteriore è davvero enorme e tagliata con l’accetta, e il cofano è più bombato. Poi c’è questo nuovo posteriore, vagamente “Porsche” nei lineamenti, con questa linea cromata orizzontale che collega i due nuovi gruppi ottici, che riprendono la forma spigolosa di quelli della precedente versione, ma questa volta in maniera più morbida.
Quello che mi lascia a bocca aperta però è la dimensione abnorme dei passaruota, così grandi da far sembrare i cerchi da 19 pollici dei miseri 16”, e quelli da 20” appena giusti. Una soluzione che invoglia il cliente a spendere, del resto.
Ma passiamo agli interni: high-tech e minimal dentro l’Audi A6 Avant si sposano alla perfezione. La plancia è imponente, assemblata con cura maniacale e arricchita con materiali pregiati che compongono scalini e “cassetti” di magnifico design.
Oltre all’Audi Virtual Cockpit (la strumentazione digitale personalizzabile) troviamo due schermi touch: uno da 10,1” che racchiude quasi tutte le funzioni, e uno da 8,6” che racchiude i comandi del clima.

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UN QUATTRO CILINDRI CHE VUOL FARE IL SEI

Abbiamo guidato la versione 40 TDI, che, nonostante il numero fuorviante, monta un 2,0 litri quattro cilindri diesel mild hybrid (tecnologia che troviamo su tutte le motorizzazioni della A6) con un sistema di corrente da 48 volt. Il propulsore produce un totale di 204 CV e 400 Nm di coppia ed è abbinato alla trazione anteriore (nel 2019 arriverà anche la trazione quattro).

Anche con le sole due ruote motrici, l’Audi A6 Avant si muove agile e leggera per essere lunga 4,94 metri e larga 1,89. In modalità comfort le sospensioni ingoiano egregiamente le asperità e lo sterzo è così leggero da sembrare scollegato. La vera sorpresa però è il tiro del quattro cilindri: i CV sembrano ben più di 204, e la verve con cui la lancetta digitale rincorre la zona rossa è sorprendente. Il cambio S Tronic poi è molto bravo a tenere la marcia giusta per la situazione giusta. È tra i più rapidi doppia frizione sul mercato, e in quanto a dolcezza nei passaggi di marcia va davvero vicino ad un normale cambio a convertitore di coppia. Nella guida rilassata poi c’è abbastanza coppia per non rimpiangere il 3.0 V6, anche se la spinta (e il suono) della versione 50 TDI sono senza dubbio più adatti ad una station di lusso.

Se avete il piede pesante, poi, la modalità Dynamic vi permette di tendere l’auto quanto basta per ridurre il rollio e di eccitare il cambio. In curva l’Audi A6 Avant è davvero a suo agio: lo sterzo ha un peso maggiore in Dynamic ed è piuttosto preciso, ma sembra sempre un po’ da videogioco: il primo quarto è un po’ troppo vuoto per la guida sportiva. Ma questi sono dettagli. Nel misto fa cose davvero incredibili per la sua stazza, e con la trazione integrale e le quattro ruote sterzanti fa ancora meglio.
Gli ammortizzatori adattivi annullano quasi del tutto rollio e beccheggio nella guida sportiva, ma ignorano buche e dossi come se fossero fatti di panna.

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PREZZO E ALLESTIMENTO

I prezzi della nuova Audi A6 Avant partono da 56.250 euro. Di serie troviamo i cerchi da 17”, i fari i full LED, i sedili in tessuto, i sensori di parcheggio e lane departure warning, il clima bi-zona, la radio MMI plus con MMI touch response e il cruise control. Le versioni Sport, Design e Business arricchiscono – di molto – l’equipaggiamento.

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SCHEDA TECNICA

DIMENSIONI

Lunghezza 494 cm
Larghezza 189 cm
Altezza 146 cm
Peso 1785 kg
Bagagliaio 565 -1680 litri

TECNICA

Motore 4 cilindri turbo diesel 2,0 litri
Trazione anteriore (o integrale)
Trasmissione 7 marce automatico doppia frizione
Potenza 204 CV tra 3750 e 4200 giri
Coppia 400 Nm tra 1750 e 3500 giri

PRESTAZIONI

0-100 km/h 8,3 secondi
Velocità massima 241 km/h
Consumi 4,9 l/100 km
Prezzo da 56.250 euro

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