Skoda presenta l’assitente vocale Laura

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Skoda presenta Laura, il nuovo assistente digitale capace di comprendere il linguaggio naturale, che verrà incorporato nelle nuove Kamiq e Scala.

I contenuti digitali delle auto di oggi sono uno dei principali accessori richiesti dai clienti. Per questo ormai già diversi costruttori investono ingenti somme di denaro per lo sviluppo dei sistemi multimediali. E così arriva Laura, il nuovo assistente digitale di Skoda che consiste in un sistema di controllo vocale in grado di interpretare il linguaggio naturale.

Domina sei lingue – inglese, tedesco, francese, spagnolo, italiano e, naturalmente, ceco – e fa parte già da ora dell’equipaggiamento delle Skoda Kamiq e Scala equipaggiate con l’ultimo aggiornamento del sistema di infotainment Amundsen.

Per attivare Laura gli utenti dovranno solo pronunciare le parole magiche “Okay Laura!” e in seguito iniziare a parlare con l’assistente vocale.

Laura è in grado di rispondere a domande su molti temi. Ad esempio può iniziare la navigazione verso il destino scelto, trovare una canzone favorita o scrivere sotto dettato un messaggio di testo. Per tutto ciò il sistema si affida a una scheda eSIM per la connessione in rete.

Il nuovo assistente vocale Laura di Skoda verrà ulteriormente sviluppato nel tempo  e in futuro potrà contare su ulteriori opzioni e possibilità e potrà interagire con aree esterne all’auto come le app dello smartphone e il configuratore online.

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Audi RS Q3 2020: 400 CV per la crossover compatta di Ingolstadt

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Quando fu presentata per la prima volta, l’Audi RS Q3 si ritrovò da sola, senza concorrenza, a rappresentare il segmento delle SUV compatte sportive. Oggi la seconda generazione della sport utility arrabbiata di Ingolstadt deve esprimere il massimo di sé per mantenere la sua leadership di fronte alle BMW X3 M e Mercedes-AMG GLA 45. Per questo la nuova RS Q3 e la RS Q3 Sportback montano un 5 cilindri turbo da 400 CV.

Upgrade per il 5 cilindri

 

Disponibile anche con la carrozzeria coupé, Sportback, l’Audi RS Q3 2020 mantiene la meccanica da 2,5 litri della precedente generazione, ovvero lo stesso motore delle Audi RS 3 e TT RS. Il powertrain spreme al massimo le potenzialità del cinque cilindri offrendo 400 CV di potenza (+33 CV) e una coppia massima di 480 Nm, disponibile tra i 1.950 e i 5.850 giri al minuto. Sulla carta dichiara 4,5 secondi per raggiungere i 100 km/h da ferma e una velocità massima di 250 km/h (280 km/h come optional). Valori validi per entrare le carrozzerie.

Il 2.5 TFSI, premiato come Best Engine of the Year nella sua categoria per il nono anno consecutivo, è abbinato alla trazione integrale quattro e a un cambio automatico a doppia frizione e sette rapporti, 26 kg più leggero rispetto a quello della vecchia RS Q3.

Look più sportivo

 

Esteticamente la nuova Audi RS Q3 è molto più aggressiva rispetto al modello uscente. Sfoggia un frontale con una griglia nera senza cornice, enormi prese d’aria sui due lati e una sottile apertura tra il cofano e la calandra, stile Audi A1. I passaruota sono stati allargati e i due grandi terminali di scarico laterali, integrati nel diffusore posteriore, completano il quadro estetico. A bordo le due SUV sportive dei Quattro Anelli inaugurano un nuovo quadro strumenti digitale e nuovi sedili sportivi.

Assetto più rigido

Di serie le nuove Audi RS Q3 e RS Q3 Sportback montano sospensioni più rigide e basse di 10 mm, su richiesta si può avere anche l’assetto adattivo DCC. Lo sterzo progressivo è stato rivisto e la frenata può contare su dischi da 375 mm di diametro davanti e 310 dietro. A scelta, si può richiedere l’impianto frenante carboceramico, con pinze monoblocco d’alluminio e dischi da 380 mm all’anteriore e 310 mm al posteriore.

Le nuove Audi RS Q3 e RS Q3 Sportback arriveranno nelle concessionarie nei primi mesi del 2020.

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Tra un mese debutta la prima elettrica di Volvo

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Il prossimo mese segnerà per Volvo il primo vero passo verso l’elettrificazione totale. La Casa svedese presenterà in anteprima mondiale l’inedita versione EV, 100% elettrica, della SUV compatta XC40. E visto che ormai l’auto elettrica non è più una novità, Volvo punterà come da tradizione, a differenziarsi dalla concorrenza per uno dei suoi pilastri portanti di tutta la gamma: la sicurezza.

Malin Ekholm, responsabile della sicurezza di Volvo Cars, ha dichiarato a tal proposito:

“Indipendentemente dall’unità che consente a un’auto di muoversi, che si tratti di un motore elettrico o a combustione interna, una Volvo deve comunque garantire la massima sicurezza. La XC40 a trazione esclusivamente elettrica sarà una delle vetture più sicure mai costruite dalla Casa. I principi fondamentali in fatto di sicurezza su cui si basa questo modello sono gli stessi che caratterizzano qualsiasi altra Volvo. Un’automobile deve essere progettata per garantire la sicurezza delle persone che sono a bordo,”

 

Nonostante la nuova Volvo XC40 elettrica condivida gli eccellenti standard di sicurezza delle versioni con motori termici, gli ingegneri di Volvo Cars hanno dovuto riprogettare completamente e rinforzare la struttura anteriore per ovviare all’assenza di un blocco motore, così da soddisfare i rigorosi requisiti di Volvo Cars e garantire ai passeggeri un livello di sicurezza pari a quello offerto da qualsiasi altra Volvo.

Per proteggere i passeggeri e mantenere intatta la batteria in caso incidente, Volvo Cars ha inoltre messo a punto una nuova ed esclusiva ‘gabbia’ di sicurezza sia per i passeggeri sia per la batteria sulla. Questa è infatti da una scocca di sicurezza costituita da un telaio di alluminio estruso e inserita al centro della struttura della carrozzeria della vettura, così da creare una zona deformabile incorporata intorno alla batteria.

La scocca della vettura non è stata rinforzata soltanto anteriormente, ma anche nella sezione posteriore. Qui il propulsore elettrico è stato integrato nella struttura della carrozzeria per assicurare una migliore ripartizione delle forze d’impatto verso l’esterno dell’abitacolo e ridurre quindi gli effetti di un eventuale impatto sulle persone a bordo dell’auto.

La nuova Volvo XC40 con alimentazione a batteria introduce nuove soluzioni tecnologiche anche per quanto riguarda i sistemi di sicurezza attiva. È il primo modello Volvo equipaggiato con la nuova piattaforma di sistemi di assistenza alla guida ADAS (Advanced Driver Assistance System) con software sviluppato da Zenuity, la joint-venture creata da Volvo Cars e Veoneer. La nuova piattaforma ADAS è un sistema di sicurezza attiva moderno, costituito da una serie di radar, videocamere e sensori a ultrasuoni. La sua natura scalabile consente ulteriori sviluppi e ottimizzazioni del sistema e il suo impiego come base per la futura introduzione della tecnologia di guida autonoma.


Foto

Volvo XC40

La Volvo XC40 è una SUV compatta svedese disponibile a trazione anteriore o integrale vincitrice del premio Auto dell’Anno 2018

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Mondiale F1 2019 – GP Russia a Soči: gli orari TV su Sky e TV8

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Credits: Photo by Charles Coates/Getty Images

Il GP di Russia a Soči – sedicesima tappa del Mondiale F1 2019 – sarà trasmesso in diretta su Sky e in differita su TV8 (di seguito troverete gli orari TV).

Lewis Hamilton e la Mercedes sono i favoriti secondo i bookmaker ma dovranno fare i conti con la Ferrari più in forma del decennio.

F1 Grand Prix of Singapore

Credits: Photo by Charles Coates/Getty Images

F1 Grand Prix of Singapore

Credits: Photo by Charles Coates/Getty Images

F1 Grand Prix of Singapore

Credits: Photo by Peter J Fox/Getty Images

F1 Grand Prix of Singapore

Credits: Photo by Charles Coates/Getty Images

F1 Grand Prix of Singapore

Credits: Photo by Mark Thompson/Getty Images

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F1 2019 – GP Russia: cosa aspettarsi

Il circuito di Soči – sede del GP di Russia – è un tracciato che sollecita molto i freni. Per vincere qui bisogna partire bene (il trionfatore è sempre scattato dalle prime tre posizioni della griglia) e, possibilmente, guidare una Mercedes: le frecce d’argento sono sempre salite sul gradino più alto del podio nelle precedenti cinque edizioni del Gran Premio esteuropeo.

Di seguito troverete il calendario del GP di Russia, gli orari TV su Sky e TV8 e il nostro pronostico.

F1 2019 – Soči, il calendario e gli orari TV su Sky e TV8
Venerdì 27 settembre 2019
Prove libere 1 10:00-11:30 (diretta su Sky Sport F1)
Prove libere 2 14:00-15:30 (diretta su Sky Sport F1)
Sabato 28 settembre 2019
Prove libere 3 11:00-12:00 (diretta su Sky Sport F1)
Qualifiche 14:00-15:00 (diretta su Sky Sport F1, differita alle 18:00 su TV8)
Domenica 29 settembre 2019
Gara 13:10 (diretta su Sky Sport F1, differita alle 18:00 su TV8)

F1 – I numeri del GP di Russia
LUNGHEZZA CIRCUITO 5.848 m
GIRI 53
RECORD IN PROVA Valtteri Bottas (Mercedes F1 W09 EQ Power +) – 1’31”387 – 2018
RECORD IN GARA Valtteri Bottas (Mercedes F1 W09 EQ Power +) – 1’35”861 – 2018
RECORD DISTANZA Lewis Hamilton (Mercedes F1 W09 EQ Power +) – 1h27’25”181 – 2018

F1 – Il pronostico del GP di Russia 2019

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1° Lewis Hamilton (Mercedes)

Impossibile non considerare Lewis Hamilton il favorito del GP di Russia: il cinque volte campione del mondo a Soči ha conquistato in cinque partecipazioni tre vittorie, un secondo posto e un quarto (ma, curiosamente, una sola pole position).

Il driver britannico sta vivendo un momento di crisi con tre gare a secco di successi ma secondo noi qui tornerà a brillare.

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2° Sebastian Vettel (Ferrari)

Il ritorno sul gradino più alto del podio ha esaltato Sebastian Vettel: prepariamoci a vedere un’altra grande gara del pilota tedesco, anche perché la sua Ferrari è in forma smagliante.

I precedenti del pilota tedesco in Russia? Due secondi posti, una terza piazza e una pole.

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3° Valtteri Bottas (Mercedes)

Valtteri Bottas ama molto Soči: una vittoria, tre podi totali, una pole position e sempre in “top 3” in qualifica.

Reduce da un periodo non molto brillante (due podi nelle ultime cinque corse e un successo che manca da ormai cinque mesi), può essere la sorpresa del GP di Russia. Anche perché la Mercedes farà di tutto per permettergli di conservare la seconda posizione nel Mondiale F1 2019.

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Da tenere d’occhio: Max Verstappen (Red Bull)

Max Verstappen non si trova a proprio agio a Soči: come migliori piazzamenti in classifica ha ottenuto solo due quinti posti e in qualifica non è mai riuscito a scattare dalle prime tre file.

Il driver olandese correrà prevalentemente contro Leclerc: il suo obiettivo è quello di soffiare al monegasco il terzo posto iridato.

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La squadra da seguire: Mercedes

La Mercedes è imbattuta in Russia: cinque vittorie su cinque GP, tre doppiette e quattro pole position.

Anche quest’anno assisteremo a un dominio delle frecce d’argento a Soči? Molto probabile…

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Aston Martin DBX: un cuore AMG da 550 CV per la prima SUV di Gaydon

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In attesa del debutto in anteprima mondiale, fissato a dicembre e dell’arrivo sul mercato nel corso del 2020, Aston Martin ha svelato nuove indiscrezioni sulla prima SUV della gamma, la DBX.

Sotto il cofano la sportiva a ruote alte inglese monterà lo stesso motore delle sorelle di gamma Vantage e DBX11, ovvero il V8 firmato AMG, da 4.0 litri. In questo caso, però, il propulsore di origini tedesche potrà vantare 40 CV in più, per un totale di 550 CV. La coppia massima erogata arriverà invece a 700 Nm (+25 Nm).

 

Con questo powertrain la nuova Aston Martin DBX promette 290 km/h di velocità massima. E visto che ormai va tanto di moda, La Casa inglese ha fatto sapere che la sua sport utility sportiva e di lusso punterà a infrangere il record della categoria sul famoso tracciato del Nurburgring. Obiettivo, dunque, scendere sotto gli 8 minuti.

Prodotta negli stabilimenti di St. Athan, la nuova Aston Martin DBX arriverà nelle concessionarie nel 2020 e più avanti potrebbe essere seguita anche da una versione con il V12 da 5,2 litri, lo stesso delle DB11 e DBS Superleggera.

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BMW X1 xDrive25e: la nuova ibrida plug-in bavarese

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BMW amplia la gamma delle sue ibride plug-in con l’arrivo della nuova X1 xDrive25e, la variantealla spina del SUV compatto che ha ricevuto un profondo aggiornamento proprio quest’anno.

SUV compatta alla spina

 

A differenza di Mercedes-Benz, che offre varianti ibride diesel, la Casa di Monaco preferisce puntare unicamente sui motori termici a benzina. In questo caso l’unità abbinata al powertrain ibrido è il 3 cilindri 1.5 TwinPower Turbo da 125 CV e 220 Nm di coppia, abbinato a una trasmissione automatica Steptronic a 6 rapporti. Questo propulsore si incarica di muovere le ruote anteriori, mentre all’asse posteriore è montato un motore elettrico da 70 kW (95 CV) e 165 Nm di coppia. In questo modo la X1 xDrive25e gode della trazione integrale, di 220 CV complessivi di potenza e 385 Nm di coppia.

Autonomia, consumi e prestazioni

In quanto a prestazioni la nuova BMW X1 xDrive25e dichiara 7 secondi per raggiungere i 100 km/h da ferma e una velocità massima di 192 km/h. Grazie alla batteria agli ioni di litio da 9,7 kWh montata sotto ai sedili posteriori – non toglie quindi spazio al bagagliaio da 450 litri – vanta un’autonomia in modalità elettrica al 100% di 50 km. In questo caso però non può superare i 135 km/h di velocità massima. I consumi medi e le emissioni, omologati secondo il ciclo WLTP, sono rispettivamente di 1,8l/100 km e 40g/km di CO2. Per concludere, le batterie si ricaricano in 5 ore con una presa convenzionale, in circa 3 ore e mezzo con la Wallbox proposta da BMW.


Anteprime

Nuova BMW X1: per la prima volta anche alla spina

Con l’aggiornamento della gamma arriva la prima motorizzazione ibrida pulg-in

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Alfa Romeo Stelvio Quadrifoglio VS BMW X3 M Competition

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Che le SUV siano entrate a pieno titolo anche nel segmento delle sportive non è più una fantasia o un mistero. Almeno tra i brand premium, qualsiasi gamma a ruote alte vanta la sua versione arrabbiata, con cavalli a palate e doti dinamiche da pistaiole. Con ben poco da invidiare alle sportive classiche. E a proposito di marchi Premum c’è una sfida caldissima che riguarda l0Italia contro la Germania. La rinascita di Alfa Romeo al top, con la Giulia a messo subito in discussione il monopolio dei teutonici tra le berline sportive di fascia alta. E poi è arrivata inevitabilmente anche la SUV, la Stelvio che nella sua declinazione pi radicale, quella con il Quadrifoglio ha attaccato direttamente le sport utility tedesche, soprattutto le bavaresi. E da qui nasce il nostro confronto, sulla carta, tra l’Alfa Romeo Stelvio Quadrifoglio e la nuova BMW X3 M, nella sua versione top di gamma Competition.

Dimensioni

La BMW X3 M Competition è lunga 473 cm, larga 190 cm e alta 167 cm. La distanza tra gli assi misura 286 cm e pesa 2.045 kg. La SUV italiana misura 470 cm in lunghezza, poco più corta della tedesca, ma è 6 cm più larga con i suoi 196 cm di carreggiata. È alta 168 cm e ha u passo di 282 cm (4 cm in meno per l’abitacolo quindi). Pesa, però, oltre 100 kg in meno, sulla bilancia ferma infatti l’ago sui 1905 kg. La SUV di Monaco offre infine u bagagliaio da 550 litri, mentre la Stelvio da 525 litri. Quasi identici.

Motori

Qui partiamo dall’Alfa Romeo Stelvio Quadrifoglio. Sotto al cofano monta un gioiellino di origine Ferrari, il V6 da 2,9 litri con 510 CV a 6.500 giri e 600 Nm di coppia massima a 2.500 giri. Ha la trazione integrale permanente e un cambio automatico a 8 rapporti. Il cuore pulsante della BMW X3 M Competition è sempre un V6, in questo caso tedesco al 100% e con una cilindrata più grande, da 3.0 litri. La potenza è la stessa della Stelvio: 510 CV a 5.600 giri e 600 Nm di coppia. Così come la trazione è integrale e il cambio automatico a 8 rapporti.

Prestazioni

Una lotta a armi pari, quindi. ma 2+2 non fa sempre 4. Le prestazioni sono infatti diverse. Alla BMW X3 M Competition servono 4,1 secondi per raggiungere i 100 km/ da ferma, mentre la Stelvio Quadrifoglio copre lo stesso sprint in 3,8 secondi. La prima poi raggiunge i 250 km/h di velocità massima (limitata), mentre la SUV sportiva del Biscione arriva fino a 283 km/h.

Prezzi

Viste le doti, non sono auto per tutti. Lo avrete capito già da voi. Nonostante sulla carta, almeno, Alfa Romeo abbia creato una vettura stratosferica, superiore alla tedesca di Monaco sicuramente più raffinata ed elegante, la Casa italiana è riuscita a mantenere un prezzo più basso della rivale. E anche se chi ha 100mila euro da spendere per un’auto non sta a guardare la differenza di poche migliaia di euro, è comunque un dato interessante. E quindi: l’alfa Romeo Stelvio Quadrifoglio costa 96.550 euro, mentre per avere la BMW X3 M Competiton servono 102mila euro.

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Tesla brevetta nuovi tergicristalli a scomparsa

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Tesla ha registrato un rivoluzionario brevetto per un sistema di tergicristalli. Si tratta di un inedito dispositivo che coprirà tutta la superficie del parabrezza, permettendo l’installazione delle telecamere dei sistemi di sicurezza ADAS in una posizione più elevata e con una visuale più ampia.

Secondo le informazioni rilasciate dal Costruttore californiano, questo nuovo sistema porterà una serie di vantaggi, come un consumo minore di elettricità, oltre ad offrire un design più aerodinamico che influirà positivamente sui consumi dell’auto.Allo stesso tempo Tesla ha anche assicurato che il suo nuovo sistema di tergicristalli garantirà più affidabilità e meno manutenzione.

Secondo Tesla:

“In determinate situazioni sia il guidatore che le telecamere dei sistemi di sicurezza e assistenza alla guida hanno bisogno di una maggiore visibilità. I sistemi dei tergicristalli tradizionali con due spazzole hanno di solito un design poco raffinato e non puliscono l’intero parabrezza, il che può ostacolare il campo visivo”.

Il nuovo sistema di tergicristalli di Tesla sfrutterebbe un nuovo meccanismo elettromagnetico in cui l’unico braccio dotato di spazzola slitta trasversalmente lungo tutto il vetro del parabrezza muovendosi grazie ad appositi binari. Questo meccanismo sarebbe inoltre nascosto sotto al cofano quando non è in funzionamento.

Secondo Tesla, infatti, i tergicristalli tradizionali si muovono grazie a dei piccoli motori elettrici che consumano l’energia della batteri, oltre ad essere esposti a condizioni atmosferiche che li deteriorano nel tempo.


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Tesla Model 3: in Italia da 59.600 euro

La nuova berlina elettrica californiana sbarca in Italia. Al lancio solo Dual Motor e Performance

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Usato a trazione integrale: ammiraglie a benzina con cambio automatico

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Le ammiraglie a benzina sono introvabili sul mercato dell’usato ma rappresentano una soluzione interessante per chi cerca un mezzo elegante e non percorre molti chilometri. Nella “top five” di questo mese – vinta dall’Audi A6 – abbiamo analizzato cinque proposte a trazione integrale del 2015 dotate di cambio automatico.

La “segmento E” tedesca ha superato due connazionali (BMW serie 5 e Mercedes classe E), la coreana Hyundai Genesis e la britannica Jaguar XF. Scopriamo insieme la classifica, che prende in considerazione modelli con potenze comprese tra 300 e 340 CV.

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7.8
/10

1° Audi A6 3.0 TFSI

L’Audi A6 è un’ammiraglia a trazione integrale praticamente perfetta: piacevole da guidare nelle curve, scattante (“0-100” in 5,1 secondi) e non troppo assetata di benzina.

Caratterizzata da una dotazione di serie completa, costava relativamente poco da nuova (58.900 euro). Oggi le sue quotazioni sfiorano i 40.000 euro.

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7.5
/10

2° Mercedes E 400 4Matic

La Mercedes E 400 4Matic è un’ammiraglia a benzina affidabile dotata di un motore ricco di coppia (480 Nm) e in grado di offrire una spinta eccezionale ai bassi regimi.

“Compatta” fuori (4,88 metri di lunghezza, le rivali sono più ingombranti) e poco spaziosa dentro (in tre dietro si sta stretti), presenta qualche imprecisione di troppo negli assemblaggi dei pannelli della carrozzeria. Le quotazioni? Meno di 25.000 euro.

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7.1
/10

3° BMW 535i xDrive

La BMW 535i xDrive monta un raffinato motore a sei cilindri in linea (non molto potente, a dire il vero: “solo” 306 CV) abbinato a un cambio automatico a 8 rapporti (convertitore di coppia) capace di regalare passaggi marcia fluidi.

L’ammiraglia bavarese offre tanto spazio alle gambe dei passeggeri posteriori e le sue quotazioni superano di poco i 20.000 euro.

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6.1
/10

4° Jaguar XF 3.0 V6 AWD

La Jaguar XF 3.0 V6 AWD è l’ammiraglia più potente – 340 CV – tra quelle analizzate nella nostra “top five” ma non brilla alla voce “finiture” (poco curati gli assemblaggi dei pannelli della carrozzeria). Senza dimenticare che il propulsore non ama particolarmente i bassi regimi.

Da nuova costava molto (66.610 euro), oggi le sue quotazioni superano di poco i 20.000 euro.

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4.7
/10

5° Hyundai Genesis

La Hyundai Genesis – simbolo del tentativo (fallito) della Casa coreana di rubare in Europa clienti alle ammiraglie tedesche e britanniche – presenta numerosi punti di forza da non sottovalutare: un’affidabilità incredibile, una garanzia ancora in vigore fino al 2020, finiture da dieci e lode fuori e dentro e un abitacolo spazioso per le spalle e la testa degli occupanti posteriori più alti. La dotazione di serie è ricca ma poco personalizzabile.

Non mancano, però, le note negative: le dimensioni esterne ingombranti (4,99 metri di lunghezza) abbinate a un bagagliaio piccolo e a un’abitabilità per le gambe di chi si accomoda dietro inferiore alla concorrenza e il comportamento stradale poco agile. Senza dimenticare il motore, penalizzato dalla cilindrata elevata (3.8), da prestazioni non esaltanti (“0-100” in 6,5 secondi), da un’erogazione poco pronta ai bassi regimi, da un sound poco sportivo, dalla carenza di coppia (397 Nm), dai consumi alti (8,6 km/l dichiarati) e dal fatto di essere ancora Euro 5.

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MotoGP 2019, le foto più belle di Aragon

Ecco alcuni tra gli scatti più interessanti della domenica di Aragon, dove la MotoGP 2019 ha suonato ancora una volta la sinfonia di Marquez. Il campione del mondo in carica ha dominato dall’inizio alla fine facendo praticamente un altro sport rispetto a tutti gli altri, confermando il potenziale già espresso nel corso delle prime prove libere e delle qualifiche.

Tuttavia è stata una domenica proficua anche per le Ducati, in particolare per quelle di Andrea Dovizioso e di Jack Miller, entrambi sul podio a fine gara. Non è stata altrettanto piacevole per Danilo Petrucci, attardato. Proprio come attardato è stato Valentino Rossi, rispetto alle performanti (ma non brillantissime) Yamaha di Vinales e Quartararo.

Prossimo appuntamento in Thailandia, il 6 ottobre. E lì Marquez potrebbe già chiudere i giochi definitivamente con un anticipo di 4 GP.

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