Monthly Archives: Febbraio 2017

Lotus Evora 410: omaggio a James Bond

40 anni fa la Lotus Espirit faceva un grande passo verso ciò che rappresenta oggi, una sportiva mitica. Tra i vari ruoli ricoperti nella sua carriera spicca quello mitico e indimenticabile di auto di James Bond in “La Spia che mi amò”.Roger Moore era allora l’agente segreto più famoso al servizio di Sua Maestà e conquistava un’irresistibile Barbara Bach, grazie anche al fascino della sua Lotus.Oggi la marca britannica ha voluto rendere omaggio a quell’attrice secondaria con una Evora Sport 410 speciale, prodotta in serie limitata annuale a 150 esemplari e decorata come la celebre Espirit S1 ricordata per le sue doti subacquee.Oltre alla livrea evocativa anche gli interni riportano in vita l’iconica versione cinematografica con i rivestimenti in Tartan, rifiniture in Alcantara con cuciture rosse a contrasto e dettagli Anni ’60, come il pomellod el cambio in legno.La meccanica rimane quella moderna della Evora Sport 410, ovvero il V6 da 3,5 litri, 410 CV e 420 Nm di coppia che le permette di raggiungere i 100 km/h da ferma in 4 secondi netti. Vietato, però, metterla nell’acqua.
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Williams FW40, la foto della prima F1 del 2017

È la Williams FW40 la prima monoposto del Mondiale F1 2017 ad essere stata svelata. Come si può vedere dalla prima foto mostrata la vettura britannica – chiamata così per festeggiare i 40 anni di attività della scuderia di Grove – è caratterizzata da forme snelle ma non troppo diverse da quelle della FW38 dello scorso anno.La Williams FW40 motorizzata Mercedes sarà presentata ufficialmente il prossimo 25 febbraio e affronterà il Mondiale F1 2017 con l’esperto brasiliano Felipe Massa (vicecampione del mondo 2008) e il debuttante canadese Lance Stroll (campione europeo F3 2016).
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Porsche 917: la regina delle auto da corsa

La Porsche 917 è stata molto più di un’auto da corsa: ha monopolizzato le gare endurance all’inizio degli anni ’70 (due Mondiali, due 24 Ore di Le Mans e tanto altro), ha permesso alla Casa di Zuffenhausen di entrare nel mito ed è stata addirittura protagonista di un film (“Le 24 Ore di Le Mans” del 1971) con Steve McQueen. Scopriamo insieme la storia della regina del motorsport.Porsche 917: la storiaLa storia della Porsche 917 nasce nel 1968 quando la Casa tedesca – stufa di accontentarsi di vittorie di classe nell’endurance – decide di creare un prototipo capace di portare a casa successi assoluti.La vettura viene presentata il 13 marzo 1969 al Salone di Ginevra e l’1 maggio arriva l’omologazione dopo la produzione dei 25 esemplari necessari. Un’operazione che manda quasi in bancarotta il brand di Zuffenhausen, che per rifarsi delle spese decide di vendere le vetture a chiunque abbia abbastanza denaro per acquistarle e per farle correre.Il motore della Porsche 917 – un possente 4.5 a dodici cilindri contrapposti da 520 CV (poi 580) – deriva dall’unione di due unità 2.2 a sei cilindri della 911 R. Un mostro di potenza montato su un telaio non particolarmente riuscito: nei primi test la sportiva teutonica si rivela infatti tanto veloce quanto ingestibile e i piloti hanno paura di lei.Le prime gareLa 917 debutta ufficialmente in gara l’11 maggio 1969 alla 1000 km di Spa con un equipaggio tedesco formato da Gerhard Mitter e Udo Schütz (ritirati al primo giro) mentre per vederla tagliare il traguardo bisogna attendere l’1 giugno e l’ottavo posto conquistato alla 1000 km del Nürburgring dall’australiano Frank Gardner e dal britannico David Piper.A metà giugno la Porsche 917 affronta per la prima volta la 24 Ore di Le Mans con tre vetture: quella guidata dal duo tedesco composto da Kurt Ahrens, Jr. e da Rolf Stommelen ottiene la pole ma abbandona la corsa dopo 148 giri, quella della coppia britannica formata da Richard Attwood e Vic Elford abbandona dopo 327 giri mentre con la terza il pilota privato inglese John Woolfe perde la vita al primo giro. Una morte che porterà gli organizzatori della nota gara francese a modificare la modalità di partenza: prima i driver attraversavano la pista correndo e si accomodavano in auto senza allacciare la cintura, dal 1970 scatteranno seduti dalle loro vetture.La prima vittoriaLa prima vittoria per la 917 arriva il 10 agosto, in occasione dell’ultima tappa del Mondiale Sportprototipi: alla 1000 km di Zeltweg Ahrens e lo svizzero Jo Siffert salgono sul gradino più alto del podio.Rivoluzione tecnicaNel 1970 la Porsche 917 beneficia di alcune modifiche aerodinamiche realizzate dai tecnici della scuderia John Wyer Automotive Engineering per risolvere i problemi di stabilità. Nasce la 917K (K come Kurzheck, “coda tronca” in tedesco): posteriore più corto e totalmente aperto per migliorare il comportamento stradale e il raffreddamento del motore.Grazie a questi cambiamenti la “bestia” di Zuffenhausen diventa imbattibile e domina il Mondiale Sport Prototipi conquistando vittorie a raffica: 24 Ore di Daytona con il finlandese Leo Kinnunen, il britannico Brian Redman e il messicano Pedro Rodríguez, 1000 km di Brands Hatch, 1000 km di Monza e 6 Ore di Watkins Glen con Kinnunen e Rodríguez e 1000 km di Spa e 1000 km di Zeltweg con Redman e Siffert.La soddisfazione più grande per la 917 arriva però con la prima vittoria nella storia Porsche alla 24 Ore di Le Mans, ottenuta da Attwood e dal tedesco Hans Herrmann.1971: bis Mondiale (e a Le Mans)Anche nel 1971 la sportiva teutonica domina il Mondiale: vince la 1000 km di Buenos Aires con Siffert e il britannico Derek Bell, porta a casa la 24 Ore di Daytona, la 1000 km di Monza e la 1000 km di Spa (gara di debutto del nuovo motore 4.9 da 630 CV) con Rodríguez in coppia con l’inglese Jackie Oliver, trionfa alla 12 Ore di Sebring con Elford e il francese Gérard Larrousse e sale sul gradino più alto del podio della 1000 km di Zeltweg con il duo Attwood/Rodríguez.La seconda vittoria consecutiva alla 24 Ore di Le Mans della Porsche 917 arriva invece grazie all’austriaco Helmut Marko e all’olandese Gijs van Lennep.Una seconda vita negli USANel 1972 la 917 non può più correre nel Mondiale Sportprototipi a causa delle nuove regole e trova una seconda carriera in America nel campionato Can-Am.La Porsche 917/10 – affidata al team Penske – si distingue dalla 917 “europea” per la carrozzeria scoperta e per il motore a doppia sovralimentazione e conquista subito il titolo grazie al pilota statunitense George Follmer.L’anno seguente tocca alla 917/30: passo più lungo, coda più voluminosa, comportamento stradale più sicuro e un mostruoso motore 5.4 da 1.300 CV, 1.580 in configurazione da qualifica. La sportiva di Stoccarda monopolizza il campionato occupando le prime quattro posizioni della classifica assoluta e si aggiudica il secondo titolo consecutivo con il pilota collaudatore Mark Donohue.
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Volkswagen Golf Clubsport S by ABT

Con 310 CV e una coppia di 380 Nm la Volkswagen Golf GTI Clubsport S lo scorso anno ha strappato il miglior risultato al Nurburgring come auto a trazione anteriore (video in basso).In questi giorni il noto preparatore tedesco ABT ha presentato la sua elaborazione della compatta speciale di Wolfsburg che ne migliora ulteriormente il comportamento e le prestazioni, guadagnando un 20% in più di potenza ed elevando la velocità massima a 268 km/h.A migliorare la dinamica ci pensano invece nuove molle per gli ammortizzatori e barre stabilizzatrici più sportive.La Golf GTI Clubsport S di ABT riceve anche un kit estetico con nuovi paraurti anteriore, posteriore, minigonne laterali e specchietti retrovisori. Il tuning si può completare anche con un sistema di scarico a quattro terminali e un catalizzatore più sportivo.Per il reparto freni della Golf Clubsport S ABT prevede dischi maggiorati da 370 mm all’anteriore con pinze a sei pistoncini, mentre i cerchi disponibili sono da 18, 19 o 20 pollici con pneumatici da 225/40 R 18, 225/35 R19 o 235/30 R20.Oltre al tuning meccanico per la Clubsport S che eleva la potenza del quattro cilindri 2.0 a 370 CV, ABT offre dei kit anche per le versioni del due litri 265, 230 e 220 CV che salgono rispettivamente a 340, 300 e 290 CV.   
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Fiat 124 Spider America

Per celebrare la vettura che 50 anni fa fu presentata al Salone di Torino per poi debuttare, forte del suo successo, sul mercato americano, Fiat lancia una nuova versione speciale della 124 Spider, chiamata America. Parliamo di una serie limitata di 124 esemplari numerati che mantiene lo stile e il design della 124 Sport Spider America del 1980, proposta a partire da 34.900 euro. Fiat 124 Spider AmericaÈ stata creata sulla base dell’allestimento più ricco della gamma, il Lusso, e presenta delle caratterizzazioni estetiche esclusive, come le calotte degli specchi retrovisori di color argento e gli interni in pelle tabacco.Per dare alla vettura una connotazione ancora più vintage, sono presenti cerchi in lega da 17” che richiamano gli storici cerchi Cromodora e portapacchi posteriore cromato, elementi che si sposano perfettamente con le linee sportive ed eleganti della vettura.La nuova 124 Spider America è caratterizzata dai seguenti contenuti estetici e funzionali: doppio scarico cromato, montante anteriore color Premium Silver, fendinebbia, calotte specchio e roll bar color argento, interni in pelle color tabacco, volante e pomello cambio in pelle, climatizzatore automatico, sensori di parcheggio posteriori, cruise control.A questa già numerosa lista di accessori, si aggiungono di serie: Pack Radio, che include Radio DAB, schermo touch da 7”, pomello comandi multimediale; Pack Premium, che include retrocamera posteriore, navigatore Satellitare 3D, Keyless Entry; Pack Visibility, che include fari anteriori Full Led, luci diurne a Led, lavafari, sensori pioggia; Pack Bose che include impianto audio BOSE, 9 speakers premium di cui 4 integrati negli appoggiatesta, regolazione volume collegato allo stato aperto/chiuso della capote.È dotata dell’affidabile propulsore turbo a quattro cilindri da 1,4 litri con tecnologia MultiAir, che eroga 140 CV di potenza e 240 Nm di coppia. Le prestazioni, sono di tutto rilievo: 215 km/h di velocità massima, e 7,5 secondi per accelerare da 0 a 100 km/h.Le sospensioni della 124 Spider utilizzano uno schema a quadrilatero all’anteriore e multilink al posteriore, calibrato specificamente per aumentare la precisione in curva e la stabilità in frenata. Lo sterzo è preciso e reattivo, grazie alla specifica taratura dell’assetto, la distribuzione del peso bilanciata e il motore turbo sono elementi chiave della straordinaria esperienza di guida che questa vettura sa offrire. 
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Seat Leon Cupra, la safety car della Superbike

A pochi giorni dalla notizia dello sposalizio tra la Leon Cupra e Ducati (la hatchback sarà l’auto ufficiale della scuderia di Borgo Panigale in Moto GP), la Casa di Martorell comunica che la nuova ultra compatta da 300 CV sarà anche la safety Car ufficiale della Superbike.Il marchio spagnolo ha infatti firmato un accordo con Dorna (impresa che gestisce il Campionato del Mondo di Superbike) che sancisce il patrocinio della compatta iberica come auto di sicurezza nei Gran Premi. Prenderà il posto, quindi, dell’Alfa Romeo 4C che aveva vestito i panni della safety car lo scorso anno.La nuova versione della Seat Leon Cupra 2017 è spinta da un motore quattro cilindri da 2.0 Litri in grado di erogare 300 CV e 380 Nm di coppia massima. In quanto a prestazioni copre lo sprint da 0 a 100 km/h in 4,9 secondi e raggiunge i 250 km/h di velocità massima. Il debutto ufficiale come nuova safety car del Mondiale Superbike avverrà il prossimo 24 febbraio sul circuito di Philip Island (Australia). 
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Audi S4 e S5 Coupé e Sportback: due nuovi pacchetti Audi exclusive

Audi amplia la gamma delle nuove S4 e S4 Avant e S5 Coupé e S5 Sportback introducendo due nuovi pacchetti cromatici exclusive, l’esclusiva linea di personalizzazioni introdotta nella gamma Audi 22 anni fa con l’Audi 80. Pacchetto Blu Nogaro (8.900 Euro)Il primo si chiama Audi exclusive edition Blu Nogaro e si caratterizza per l’omonima tinta che fu introdotta per la prima volta nel 1994 proprio sulla prima RS di Audi, la RS 2. Ad esaltarne l’esclusività ci sono delle rifiniture in nero titanio per la cornice della griglia frontale single frame e per i profili dei finestrini. All’interno l’allestimento si distingue per le rifiniture in l acca nera e per gli esclusivi rivestimenti in pelle Nappa nera con cuciture Blu Nogaro su sedili, volante e leva del cambio.Pacchetto Grigio Signal (9.900 euro)La seconda offerta è invece rappresentata dal pacchetto Audi exclusive edition Grigio Signal la cui caratterizzazione cromatica la da la tinta carrozzeria sfumata in grigio con dettagli in nero titanio a contrasto. Anche qui gli interni sono rifiniti con cuciture rosse per i rivestimenti in pelle Nappa. L’Alcantara ricopre invece il volante e il pomello del cambio mentre il tocco più esclusivo lo danno gli inserti in Grigio Signal. 
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Nuova Alpine, svelato il sedile

In attesa di vedere la nuova Alpine, il cui debutto dovrebbe avvenire quasi certamente tra poche settimane al Salone di Ginevra 2017, vi mostriamo un particolare della nuova supercar ad alte prestazioni.Si tratta del sedile dal design sportivo e dal peso estremamente contenuto, perfetto insomma per una vettura che farà delle performance e della leggerezza i suoi punti chiave. I sedili uniscono, infatti, il bassissimo peso ad un eccellente supporto laterale, per consentire al conducente di sentirsi un tutt’uno con la vettura.In molte auto sportive, il sedile è spesso frutto di un compromesso tra confort del conducente e peso del veicolo. Il sedile avvolgente ultraleggero della nuova Alpine combina questi due fattori.La scocca, con i suoi supporti metallici cavi, permette un guadagno di peso sostanziale: il peso totale del sedile è di soli 13,1 kg, ben al di sotto della media della categoria.I rinforzi laterali avvolgono cosce, fianchi e torace. I sedili della nuova Alpine permettono al conducente e passeggero il pieno contenimento in curva. Cosa sappiamo ora della nuova AlpineL’Alpine sarà l’erede della mitica A110 – prodotta tra il ’61 e il ’78 – e sarà la rivale principale della Alfa Romeo 4C.Avrà un telaio realizzato in alluminio estremamente leggero e performante e monterà un motore da 1.8 litri da circa 300 CV abbinato al cambio a doppia frizione (dovrebbe essere una versione speciale dell’EDC). Nelle prossime settimane ne sapremo sicuramente di più. 
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Sanremo 2003: l’ultimo rally mondiale

Sanremo 2003 non è solo un’edizione del Festival vinta da Alexia ma anche l’ultimo rally disputato nella città ligure valido per il WRC. Scopriamo insieme la storia di questa gara.Rally Sanremo 2003: l’ultimo valido per il Mondiale WRCIl Rally di Sanremo – undicesima tappa del WRC 2003 nonché ultima edizione della corsa ligure valida per il Mondiale – vede tra i favoriti il leader del campionato (il britannico Richard Burns su Peugeot 206) e il norvegese Petter Solberg su Subaru Impreza.3 ottobre 2003La gara ligure si apre con il dominio del giovane talento francese Sébastien Loeb (Citroën Xsara Coupé): il suo compagno di squadra – l’esperto spagnolo Carlos Sainz – termina la tappa in quarta posizione (pur avendo subito pochi giorni prima un’operazione per eliminare i calcoli renali) dietro all’estone Markko Märtin (Ford Focus), penalizzato di 30 secondi al termine della PS6 per aver lasciato il parco assistenza con tre minuti di ritardo.Classifica dopo la prima giornata
1 Sébastien Loeb (Citroën Xsara Coupé) 1:30:15.7
2 Marcus Grönholm (Peugeot 206)     + 49.6
3 Markko Märtin (Ford Focus)     + 1:02.4
4 Carlos Sainz (Citroën Xsara Coupé)   + 1:14.85 François Duval (Ford Focus)     + 1:19.04 ottobre 2003La seconda giornata del Rally di Sanremo 2003 si apre con il clamoroso ritiro di Solberg in PS7: la motivazione ufficiale della Subaru è un problema elettrico ma la verità è che la Impreza del pilota norvegese è rimasta senza benzina a soli tre chilometri dal parco assistenza.Martin, intanto, va velocissimo e porta a casa tutte le quattro prove speciali in programma mentre il francese Gilles Panizzi realizza una grande rimonta che lo porta in quinta posizione.Classifica dopo la seconda giornata
1 Sébastien Loeb (Citroën Xsara Coupé)  3:07:00.7
2 Markko Märtin (Ford Focus)     + 43.2
3 Marcus Grönholm (Peugeot 206)     + 1:10.5
4 Carlos Sainz (Citroën Xsara Coupé)   + 1:42.35 Gilles Panizzi (Peugeot 206)     + 1:59.15 ottobre 2003Sébastien Loeb vince agevolmente il Rally di Sanremo 2003 con la Citroën Xsara Coupé ma le più grandi sorprese arrivano nelle retrovie durante l’ultima prova speciale.La pioggia scombussola i piani dei piloti e premia i driver dotati di gomme intermedie: Panizzi – grazie al miglior tempo nella PS14 – porta a casa il secondo posto assoluto approfittando dell’incidente del finlandese Marcus Grönholm mentre il driver locale Pasquale Tarantino ottiene incredibilmente il secondo miglior scratch con la Renault Clio Williams e rifila circa un minuto a gente del calibro di Burns, Loeb e Mäkinen (in gara con pneumatici da asciutto).CLASSIFICA FINALE RALLY SANREMO 2003
1 Sébastien Loeb (Citroën Xsara Coupé) 4:16:33.7
2 Gilles Panizzi (Peugeot 206)     + 28.3
3 Markko Märtin (Ford Focus)     + 54.6
4 Carlos Sainz (Citroën Xsara Coupé)   + 2:33.25 François Duval (Ford Focus)     + 3:58.9
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L’auto più venduta al mondo nel 2016 è la Ford F-Series

Secondo i dati di JATO Dynamics lo scorso 2016 il pick-up F-Series di Ford è stata l’auto più venduta al mondo, traguardo ottenuto dopo il sorpasso di due best seller più che consolidate: la Toyota Corolla e la Volkswagen Golf.Alla fine dello scorso anno Ford ha venduto in tutto il mondo 986.660 unità della F-Series, l’equivalente a un incremento del 7,7% rispetto all’anno precedente. Alle sue spalle si piazza la Toyota Corolla che ha contato 952.576 pezzi venduti (+0,9%). In terza posizione, con 859.845 unità troviamo la compatta di Wolfsburg Volkswagen Golf che ha chiuso il 2016 al -8,2%.La top 5 delle auto più vendute al mondo la chiudono la cinese Wuling Hongguang con 847.202 auto immatricolate e la più nota Nissan X-Trail che ha fatto registrare ben 766.729 unità vendute in tutto il mondo con un ottimo incremento del 23,4%.Scendendo un po’ più in basso nella classifica compaiono la Hyundai Elantra (765.996 unità, da noi nota come i35), la Ford Focus (732.893 unità), Honda HR-V (724.769 unità), Honda CR-V (707.890 unità) e Toyota RAV4 (701.756 unità).Dando invece un veloce sguardo ai segmenti, sempre la Nissan X-Trail è stato il SUV più venduto al mondo, la Volkswagen Polo ha trionfato tra le piccole, la Ford Mustang tra le sportive e le BMW Serie 5 e Serie 7 sono state rispettivamente le segmento E ed F più vendute in tutto il globo.
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