Monthly Archives: Gennaio 2016

Bridgestone Driveguard, il primo pneumatico run-flat per tutti

Bucare una gomma? Nessun problema: con gli pneumatici Bridgestone Driveguard si possono percorrere ottanta chilometri ad una velocità massima di 80 km/h per recarsi da un gommista per la riparazione oppure per tornare a casa. Anche in caso di foratura laterale o di un taglio nella gomma, condizione in cui il kit d’emergenza non risolve la situazione.Non peggiorano il comfort dell’auto rispetto agli pneumatici tradizionali e costano il 15-20% in più. Disponibili in 14 misure, a partire da 185/65 R15.Non solo primo equipaggiamentoBridgestone rivoluziona il mondo degli pneumatici run-flat, quelli che sono in grado di reggere per alcuni chilometri anche senza la pressione dell’aria. Se i “classici” run-flat sono previsti come primo equipaggiamento solo su alcune vetture – BMW è stata la prima Casa automobilistica a proporli -, i Bridgestone Driveguard possono essere montati su tutte le auto, utilitarie comprese.Noti per essere molto rigidi a causa della struttura rinforzata, i run-flat hanno sempre avuto il difetto di compromettere il comfort della vettura che, per forza di cose, dev’essere messa a punto per compensare tale rigidità. I Bridgestone Driveguard invece sono adatti a qualunque vettura: noi li abbiamo provati su una Peugeot 308 e non abbiamo notato un peggioramento nell’assorbimento delle asperità rispetto ai Bridgestone Turanza T001.la ricetta? Fianchi rinforzati in modo più leggero e una mescola brevettata che dissipa il calore in caso di foratura, consentendo una resistenza maggiore della struttura.La prova con la gomma forataPrima di metterci al volante della Peugeot 308 il tecnico di Bridgestone infila un bel chiodo nel fianco della gomma provocando una foratura. In un batter d’occhio la pressione va a zero e possiamo partire per un percorso di circa 20 chilometri. Come si comportano i Bridgestone Driveguard? In modo esemplare, perché sulle colline della Costa Azzurra, ad andature normali, la vettura danza tra una curva e l’altra con nonchalance, come se nulla fosse. Con l’autoradio spenta si sente un rumore d’attrito maggiore, e in rettilineo, allentando la presa sullo sterzo, la vettura “tira” inevitabilmente dal lato della gomma forata. Ma un automobilista distratto potrebbe facilmente non accorgersi di avere forato: per questo è meglio che l’auto sia dotata di sensore di pressione degli pneumatici TPMS. Driveguard: estivi e invernali in 14 misureI prezzi dei Bridgestone Driveguard non sono ancora ufficiali. Saranno lanciati sul mercato a marzo e costeranno dal 15 al 20% in più rispetto a uno pneumatico tradizionale.Le misure sono 14 per i Driveguard estivi e 11 per quelli invernali: in entrambi i casi si parte da 185/65 R15, mentre la misura più grande è 245/40 R18 per gli estivi e 225/40 R18 per gli invernali.
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Rally Monte Carlo 1997: il miracolo di Liatti

Risale al 22 gennaio 1997 l’ultima vittoria nel WRC di un pilota italiano: a compiere questo miracolo fu Piero Liatti, capace di aggiudicarsi con la Subaru Impreza il Rally di Monte Carlo. Scopriamo insieme la storia di quella magica gara.Rally Monte Carlo 1997: il miracolo di Piero Liatti19 gennaio 1997Nel Rally di Monte Carlo – prima tappa del Mondiale 1997 – debuttano le nuove WRC: auto dotate di un motore sovralimentato con cilindrata massima di due litri e della trazione integrale (elementi che non devono essere necessariamente presenti sui modelli di serie da cui derivano).Tre le Case ufficiali al via, come l’anno precedente: la Subaru con l’Impreza e la Ford con la Escort con 300 CV rispettano già i nuovi regolamenti mentre la Mitsubishi Lancer da 290 CV non è altro che un’evoluzione della vettura del 1996. La Casa delle Pleiadi monta pneumatici Pirelli mentre le due rivali adottano coperture Michelin.Tre sono anche i favoriti del Rally di Monte Carlo 1997: il campione del mondo in carica Tommi Mäkinen (Mitsubishi), il britannico Colin McRae su Subaru e lo spagnolo Carlos Sainz su Ford.Nella prima giornata si disputa una sola prova speciale sul circuito di F1 del Principato: il belga Freddy Loix ottiene a sorpresa il miglior tempo, seguito da Sainz.Classifica dopo la prima giornata
1 Freddy Loix (Toyota Celica)  2:05.0
2 Carlos Sainz (Ford Escort)   + 2.0
3 Colin McRae (Subaru Impreza) + 3.0
3 Piero Liatti (Subaru Impreza)  + 3.03 Dieter Depping (Ford Escort)  + 3.020 gennaio 1997La seconda giornata del Rally di Monte Carlo 1997 è contraddistinta da un meteo pessimo (neve, ghiaccio e pioggia): McRae perde tempo a causa di un problema al differenziale e di un’uscita di strada mentre Piero Liatti – nonostante prediliga superfici asciutte – chiude alla grande la tappa vincendo la PS4 di St. Pierreville e la PS6 di Le Moulinon.Classifica dopo la seconda giornata
1 Carlos Sainz (Ford Escort) 1:37.09.0
2 Tommi Mäkinen (Mitsubishi Lancer)    + 3.0
3 Piero Liatti (Subaru Impreza)   + 24.0
4 Colin McRae (Subaru Impreza)  + 2:12.04 Freddy Loix (Toyota Celica)   + 2:12.021 gennaio 1997Piero Liatti è sempre più la rivelazione del Rally di Monte Carlo 1997: vince la prima prova speciale di giornata (la PS7 di St. Jean en Royan), perde 25 secondi per un’uscita di strada nella PS8 ma si riscatta portando a casa la PS9 di L’Epine e la PS11 di Chabestan. Il compagno di squadra McRae è invece costretto al ritiro a causa di un incidente.Classifica dopo la terza giornata
1 Tommi Mäkinen (Mitsubishi Lancer)  3:09:17.0
2 Piero Liatti (Subaru Impreza)   + 24.0
3 Carlos Sainz (Ford Escort) + 27.0
4 Armin Schwarz (Ford Escort)  + 3:43.05 Uwe Nittel (Mitsubishi Lancer)  + 8:31.022 gennaio 1997Piero Liatti vince a sorpresa il Rally di Monte Carlo 1997 sotto la pioggia e la neve approfittando dei secondi persi da Mäkinen a causa di una scelta errata di pneumatici e di un’uscita di strada.Il trionfo a Monte Carlo sarà il primo e unico successo iridato per il pilota piemontese, il quinto (e ultimo) per la sua navigatrice Fabrizia Pons.Classifica finale Rally Monte Carlo 1997
1 Piero Liatti (Subaru Impreza)   4:26:58.0
2 Carlos Sainz (Ford Escort)    + 55.0
3 Tommi Makinen (Mitsubishi Lancer) + 2:31.0
4 Armin Schwarz (Ford Escort)   + 5:05.05 Uwe Nittel (Mitsubishi Lancer)  + 15:44.0
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BMW M3 (E90): il risveglio del V8 aspirato

Il preparatore tedesco MR Car Design “resuscita” la quarta generazione della BMW M3 (E90), ridando una nuova giovinezza alla rimpianta versione dotata del mitico V8 aspirato (la M3 attuale, nella gallery a destra, ha adottato il 6 cilindri in linea turbo).Il risveglio del V8 aspiratoIl 4.0 litri si risveglia nelle officine di MR Car Design rinvigorito, dopo un trattamento elettronico che ne ha riprogrammato la centralina elevandone la potenza a 450 CV (di serie ne aveva 420).Anche il sistema di scarico Akrapovic EVO fa la sua parte nel migliorare le prestazioni della vecchia M3 E90 che dopo l’upgrade supera i 300 km/h di velocità massima.ChassisLa M3 E90 by MR Car Design monta cerchi da 19 pollici gommati con pneumatici Michelin Pilot Sport Cup e distanziatori da 10 mm all’anteriore e da 15 mm al posteriore.Ritoccato anche il chassis con l’impiego di sospensione coilover firmata KW (Clubsport 2) e un kit di barre stabilizzatrici H&R.Potenziato, infine, anche l’impianto frenante con dischi da 380×35 morsi da pinze a sei pistoncini su ogni ruota. 
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Mercedes G 65 AMG by DMC

Della vecchia, ruspante e pura fuoristrada di Casa Mercedes, la Classe G rimane ben poco (almeno come immagine) nell’ultima generazione dei giorni nostri.Veicolo prediletto ormai per la maggior parte da attori di Hollywood e nababbi arabi, la Classe G (soprattutto la top di gamma con il mostruoso V12) è diventato un mezzo esclusivo e raffinato, perfino fashion quando a metterci le mani ci pensano i tuner.Questo è il caso dell’ultima elaborazione del preparatore tedesco DMC che ha preso come base la più potente della gamma, la G 65 AMG. Esteticamente il ritocco esterno riservatole da DMC riguarda i paraurti anteriore e posteriore rivisti, i parafanghi allargati e il cofano motore in fibra di carbonio così come anche lo spoiler sul tetto e la copertura della ruota di scorta.L’abitacolo della Mercedes G 65 AMG by DMC è interamente personalizzato con rivestimenti in pelle esclusivi (anche pelle di struzzo…), Alcantara e ancora una volta fibra di carbonio.Non è da meno il lavoro svolto da DMC sotto al cofano della Classe G 65 AMG che dopo l’intervento del preparatore aumenta la potenza del V12 da 630 CV fino a ben 880 CV grazie ad una rivisitazione di pistoni, bielle, e altre componenti.
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Aston Martin: la DB10 di James Bond va all’asta

Va a l’asta – a fini benefici – l’unica Aston Martin DB10 che diventerà di proprietà di un privato.Si tratta della one-off che la firma britannica ha creato per l’ultimo capitolo della saga di James Bond, un modello di cui, sin dall’inizio, era stata scartata l’ipotesi di produzione in serie anche se, di fatto, il suo design ispirerà i futuri modelli del marchio di Gaydon.Tra questi ci sarà, ad esempio, la nuova Aston Martin DB11 (che sostituirà l’attuale DB9 e che dovrebbe debuttare a marzo al Salone di Ginevra 2016).Ecco perché, sicuramente, appassionati della firma d’Oltremanica e collezionisti, ovviamente milionari, si daranno battaglia a suon di offerte per accaparrarsi questo pezzo unico.Nonostante la DB10 sia basata sul modello base della gamma, la Vantage, ci si aspetta una vendita da oltre 1 milione di euro, “giustificata” dall’unicità del modello.L’evento, organizzato dalla prestigiosa impresa di aste londinese Christie’s, si terrà il prossimo 18 febbraio nella capitale britannica.Tutto il denaro ricavato verrà destinato all’acquisto di prodotti medici che in seguito saranno donati a Medici Senza Frontiere. 
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Alfa Romeo 33TT12, l’ultimo Mondiale del Biscione

La 33TT12 è l’ultima Alfa Romeo ad aver vinto un Mondiale. Protagonista delle gare endurance intorno alla metà degli anni ’70, si è aggiudicata il titolo iridato sportprototipi nel 1975. Scopriamo insieme la storia dell’ultima campionessa del mondo del Biscione.Alfa Romeo 33TT12: la storiaL’Alfa Romeo 33TT12 nasce nel 1973 per rimpiazzare la 33TT3. Caratterizzata da un telaio tubolare (da qui la sigla TT), monta un motore 3.0 a 12 cilindri piatto (anziché V8) progettato da Carlo Chiti e in grado di generare potenze di oltre 500 CV.1973La vettura compare per la prima volta in pista a maggio alla 1000 km di Spa ma a causa di un incidente nelle prove l’equipaggio composto dal nostro Andrea de Adamich e dal tedesco Rolf Stommelen non riesce a prendere parte alla gara.Per il debutto ufficiale dell’Alfa Romeo 33TT12 bisogna quindi attendere la Targa Florio del 13 maggio (incidente di de Adamich/Stommelen) mentre la prima corsa terminata risale addirittura al 16 settembre: Stommelen 2° alla 500 km di Imola.1974La stagione 1974 inizia alla grande per il Biscione: il 25 aprile arriva una tripletta alla 1000 km di Monza grazie al trionfo dello statunitense Mario Andretti in coppia con il nostro Arturo Merzario, al secondo posto di Stommelen insieme al belga Jacky Ickx e alla terza piazza del binomio tricolore formato da de Adamich e da Carlo Facetti.Alla 1000 km del Nürburgring l’Alfa Romeo 33TT12 ottiene un secondo (con Stommelen e l’argentino Carlos Reutemann) e un terzo posto (de Adamich/Facetti) e conquista gli stessi risultati con gli stessi piloti il 2 giugno alla 500 km di Imola. de Adamich e Facetti, inoltre, tagliano il traguardo in seconda posizione alla 1000 km di Zeltweg.1975Il Mondiale sportprototipi 1975 viene dominato dal Biscione grazie a sette successi su otto gare disputate. Il 23 marzo Ickx e Merzario chiudono in seconda posizione la 1000 km del Mugello ma tra aprile e luglio il Biscione si scatena.Il 6 aprile l’Alfa Romeo 33TT12 vince la 800 km di Digione con Merzario in coppia con il francese Jacques Laffite e i due si ripetono il 20 aprile alla 1000 km di Monza. Il 4 maggio arriva una doppietta alla 1000 km di Spa (1° il britannico Derek Bell e il transalpino Henri Pescarolo e 2° Ickx/Merzario) mentre due settimane più tardi è la volta di un altro bis – questa volta alla Coppa Florio – con Merzario insieme al tedesco Jochen Mass sul gradino più alto del podio seguiti dall’equipaggio Bell/Pescarolo.A giugno arrivano altri due successi: Laffite e Merzario alla 1000 km del Nürburgring e Bell/Pescarolo davanti a tutti alla 1000 km di Zeltweg (in seconda posizione Merzario in coppia con il nostro Vittorio Brambilla). La stagione iridata si chiude il 12 luglio con la doppietta alla 6 Ore di Watkins Glen (primi Bell/Pescarolo, secondi Andretti/Merzario) mentre risale al 20 luglio – Merzario primo alla Targa Florio insieme a Nino Vaccarella – l’ultimo trionfo importante.Nel corso del 1975 l’Alfa Romeo 33TT12 porta a casa altre vittorie minori in Germania: a Hockenheim con Mass e a Kassel con Bell.
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Citroën DS3 WRC e Sébastien Loeb: le foto più belle dei Mondiali Rally 2011 e 2012

In occasione del lancio della DS DS3 restyling abbiamo deciso di ricordare con una ricca gallery di foto la Citroën DS3 WRC e i suoi quattro Mondiali Rally vinti (due Piloti con Sébastien Loeb e due Costruttori) nel biennio 2011-2012.La piccola del Double Chevron – che correrà ancora nel WRC 2016 come privata e verrà rimpiazzata in gara il prossimo anno dalla C3 – rappresenta molto per la Casa francese: è stata l’ultima vettura del marchio transalpino a conquistare il WRC nonché l’ultima auto da rally guidata dal pilota più forte di sempre (Loeb).Ma non è tutto: la Citroën DS3 WRC ha avuto l’onore di essere condotta nel corso della sua carriera da ben quattro campioni del mondo. Ai rallisti Sébastien Loeb, Sébastien Ogier e Petter Solberg si aggiunge anche Kimi Räikkönen (iridato F1).
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Coppa Abarth Storiche: il campionato per le auto d’epoca dello Scorpione

Nel 2016 prenderà il via la prima edizione della Coppa Abarth Storiche, un campionato con montepremi specifico riservato alle auto d’epoca dello Scorpione.La serie, composta da quattro appuntamenti in pista e in salita nell’ambito del calendario Aci Sport, sarà aperta a numerosi modelli Abarth e Fiat Abarth: le bicilindriche Fiat Abarth 595 e 695 nelle varie versioni (Esseesse, Assetto Corsa, ecc…), le sport prototipo con cilindrata massima di 2000 cm3, le monoposto Formula Abarth e Italia, le Fiat Abarth 750, 850, 1000, OT 1300 e le varie versioni berlinetta 1600 e 2000. Senza dimenticare le Fiat Abarth 124 Rally e 131 Rally e le Fiat Ritmo Abarth 105TC e 125 TC.Ai fini della classifica le vetture partecipanti alla Coppa Abarth Classiche saranno suddivise per categorie e dovranno rispondere alle specifiche tecniche previste dai regolamenti FIA. I possessori delle Abarth storiche da competizione potranno inoltre usufruire delle officine Abarth Classiche per tutte le necessità inerenti sia la certificazione sia il restauro e la preparazione per le competizioni storiche. nel rispetto dei regolamenti vigenti e le specifiche dell’epoca, grazie alla vasta documentazione e all’esperienza dei tecnici.
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Ford Edge, al via gli ordini: in Italia da 46.250 euro

La famiglia delle Sport Utility di Ford si allarga, arriva in Italia la full-size Edge. Nata nel 2006 e arrivata ora alla seconda generazione, si inserisce per la prima volta nei listini europei (fino ad ora disponibile solo Oltreoceano) al di sopra delle EcoSport e Kuga. In Italia sono già partiti gli ordini con un listino che parte da 46.250 euro e tre allestimenti previsti: Plus, Titanium e Sport.Qualità Premium e ricco equipaggiamento di serieL’abitacolo della Ford Edge, insonorizzato grazie al sistema Active Noise Control (di serie su Titanium e Sport) e dall’utilizzo di cristalli acustici, offre un equipaggiamento molto ricco. Tra gli accessori di bordo, di serie su tutte le versioni, troviamo: telecamera frontale con visuale a 180 gradi (Front Wide-View Camera), il sistema di parcheggio semi-automatico (Active Park Assist) e, una novità per il segmento, il sistema di frenata automatica con assistenza pre-collisione e riconoscimento dei pedoni (Pre-Collision Assist with Pedestrian Detection).Due motorizzazioni, entrambe con trazione integraleLa gamma motori della Ford Edge, che prevede motorizzazionitutte accoppiate alla trazione integrale intelligente Ford Intelligent All-Wheel, è basata sul diesel 2.0 TDCi, declinato nelle versioni da 180 e 210 cavalli, quest’ultima abbinata al cambio automatico Powershift. Entrambe le versioni sono equipaggiatedi serie di Start&Stop, con consumi dichiarati di 5,8 l/100km ed emissioni di 149 g/km di CO2 .
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The Life RX: Jude Law testimonial di Lexus

Cinema e automotive vanno di nuovo a braccetto: Lexus Europe annuncia oggi l’inizio della collaborazione con l’attore e produttore di Hollywood Jude Law, per il lancio della nuova campagna pubblicitaria definita “The Life RX” e ideata per promuovere il nuovo RX.L’attore sarà il protagonista di uno spot per la televisione, girato sullo sfondo dell’affascinante Riviera francese e delle suggestive colline italiane di Fiuggi. Inoltre lavorerà con Lexus con un approccio di reale integrazione attraverso un mix interattivo di teatro e cinematografia, per permettere ai clienti di immergersi nel concept “The Life RX”. Parlando della campagna RX, Jude Law ha dichiarato: “Adoro guidare e adoro l’evasione che ne deriva. Il concept “The Life RX” esprime in pieno l’anima di questo modello perché mettersi al volante di questa automobile offre davvero a chi la guida le chiavi per vivere un’esperienza fuori dal comune. Il team di Lexus è riuscito a realizzare un’esperienza visiva capace di coinvolgere lo spettatore trasportandolo veramente a bordo dell’auto, un’esperienza che non vedevo l’ora di vivere.” Alain Uyttenhoven, Capo di Lexus Europe: “Siamo orgogliosi della collaborazione con Jude Law, un attore fantastico e un vero gentiluomo. ‘The Life RX’ spiega come il nuovo RX riesca a imporsi come un prodotto straordinario basato su un design audace, tecnologie innovative e soprattutto su eccellenti livelli di qualità percepita. La ‘Progressive Luxury’ è parte del nostro DNA, ed abbiamo voluto esprimere questo concetto attraverso una nuova ed innovativa campagna di lancio.”
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