Lamborghini Aventador S Coupé: evoluzione della specie

Lamborghini Aventador S 2Lamborghini Aventador S 2

Lamborghini Aventador S cerchi in legaLamborghini Aventador S cerchi in lega

Lamborghini Aventador S frontaleLamborghini Aventador S frontale

Lamborghini Aventador S tre quarti posterioreLamborghini Aventador S tre quarti posteriore

Lamborghini Aventador SLamborghini Aventador S

 

Driving experience: il verdetto

Che verdetto dare alla Lamborghini Aventador S Coupé? Sarò sincero: ha superato di gran lunga le mie aspettative, rispetto al primo modello rappresenta un enorme passo avanti. Sa essere comoda, rilassante, rassicurante. Ma al momento opportuno mostra la sua vera indole diventando devastante, inesauribile, paurosa come una vera Lamborghini dovrebbe essere. Ed è di una bellezza rara. In poche parole è inutile nasconderlo, mi sono innamorato di una Aventador, di nuovo.

Per tanti anni, il poster più diffuso nelle camere degli adolescenti di tutto il mondo è stato quello della Lamborghini Aventador.

Un’auto semplicemente pazzesca, esagerata e antesignana sotto tutti i punti di vista; in poche parole, un’icona. Capace di proiettare definitivamente la casa di Sant’Agata Bolognese nell’olimpo delle super-potenze mondiali dell’automotive.

E se è vero che un’icona di stile non si può reinventare, ma solo sfidare, in Lamborghini devono aver pensato che solo Aventador potesse superare se stessa.

Lamborghini Aventador S Coupé: gli esterni

Più la osservo e più ne sono convinto: gli uomini e le donne che lavorano al Centro Stile Lamborghini hanno fatto centro anche questa volta.

Da qualsiasi prospettiva la si osservi è bellissima. Di più, lascia senza fiato. Ogni parte della carrozzeria, ogni appendice in carbonio, ogni più piccolo dettaglio, tutto racconta di una visione orientata al futuro.

È subito evidente la mission perseguita: non alterare il carattere della Aventador, ma esaltarlo ancora di più. E ci sono riusciti alla grande.

L’esclusività, la raffinatezza e l’aggressività dei tratti continuano a esibire l’inconfondibile DNA Lamborghini potenziandone il mix di dinamismo. Se grazie al design esagonale dei nuovi terminali di scarico, infatti, il posteriore si mostra più potente e muscoloso, il muso presenta appendici che ricordano le pinne di uno squalo.

Allo stesso tempo, ogni superficie e dettaglio della nuova Aventador S Coupé sembra studiato per guadagnare potenza e migliorare la performance.

Dati alla mano, rispetto alla prima Aventador, le novità nel design permettono un aumento della deportanza frontale del 130%, mentre le nuove prese d’aria laterali riducono le turbolenze, migliorando il raffreddamento e aumentando l’efficienza.

Lamborghini Aventador S Coupé: gli interni

Con grande attenzione tiro la leva per aprire la portiera, che subito si solleva aprendosi dolcemente e scenograficamente verso l’alto.

Calarsi al suo interno non è banale: la seduta è molto bassa e il battente, molto ampio, obbliga a qualche piccola contorsione per riuscire a incastrarsi nei bellissimi sedili sportivi.

Una volta accomodati al suo interno però la posizione di guida è semplicemente perfetta. Le finiture sono realizzate con materiali di altissima qualità: dovunque si posi lo sguardo è un tripudio di pelli pregiate, alcantara, carbonio.

L’eleganza dell’interno si sposa perfettamente con una tecnologia estremamente avanzata, come quella del quadro strumenti, con un display TFT interattivo a cristalli liquidi dalle grafiche totalmente ridisegnate, che si adattano in base alla funzione di guida prescelta.

Passione Sportiva

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Lamborghini Aventador S Coupé: in strada

Sollevo delicatamente il copripulsante rosso fuoco e poi premo il tasto di accensione: il motore V12 aspirato si risveglia con un fragoroso boato che invade l’abitacolo richiamando alla memoria le note inconfondibili della casa di Sant’Agata Bolognese. Innesto la prima marcia sfiorando il paddle destro: un filo di gas e via, si parte.

Mi attendono tante stupende ore da trascorrere al volante, ho parecchio tempo per provare tutte le modalità di guida: Strada, Sport, Corsa oltre alla nuovissima Ego.

Affronto i primi chilometri con il settaggio più “morbido”. A velocità di crociera la Aventador S Coupé si rivela comoda, rilassante e quasi silenziosa. Non fraintendetemi, l’autostrada non rappresenta il suo habitat naturale, ma chiunque potrebbe sedersi al volante e guidare per ore senza alcun affanno o dolore alla schiena.

Dopo aver preso confidenza e ricordandomi di avere a disposizione 740 cavalli, decido di passare alla modalità Sport. Improvvisamente l’auto si trasforma, diventa più reattiva, scorbutica, nervosa e rumorosa. Su strada è impossibile da verificare, ma sono sicuro che portarla al limite con questo settaggio implichi notevoli capacità di guida, una buona dose di incoscienza e poco spirito di autoconservazione.

In uno stato di crescente euforia e in procinto di entrare in una galleria, decido di rompere gli indugi: basta un semplice tocco per scatenare la belva, passando alla modalità Corsa. L’urlo del V12 diventa assordante e invade letteralmente l’abitacolo.

L’accelerazione, dapprima nervosa e immediata, superando i 5.000 giri/min diventa devastante, poi sconvolgente, paurosa e infine terrorizzante. Il feeling di guida ora è chirurgicamente perfetto, avverto chiaramente il sofisticato cervello dell’auto lavorare incessantemente al fine di ottenere la massima performance.

Già, perché grazie alla nuova LDVA (Lamborghini Dinamica Veicolo Attiva), tutte le informazioni provenienti dai sensori dell’auto vengono elaborate in modo da stabilire in tempo reale la migliore impostazione di guida per ogni condizione.

Il risultato è una performance assolutamente perfetta e sicura, garantita anche dalle quattro ruote sterzanti (altra grande novità presentata su quest’auto). A conferma dell’incredibile lavoro di sviluppo portato avanti con la Aventador S Coupé, troviamo al debutto anche la nuova modalità di guida Ego.

Questa funzione permette di settare manualmente le impostazioni di trasmissione, sterzo e sospensioni, in modo che si adattino perfettamente ai gusti del fortunato proprietario.

Tutto questo concentrato di tecnologia si traduce in uno scatto da 0 a 100 km/h coperto in soli 2,9 secondi e una velocità massima di oltre 350 km/h. Numeri da capogiro, che a ogni accelerazione si trasformano in emozioni e pulsazioni sempre crescenti.

Sicuramente una delle migliori auto in circolazione, per chi scrive semplicemente l’auto più pazzesca che abbia mai guidato. Un bellissimo tramonto preannuncia i titoli di coda di una giornata indimenticabile. Parcheggio la Aventador S Coupé, alzo il copritasto pronto a spegnere il motore, ma prima lascio passare ancora alcuni secondi per godermi fino in fondo il borbottio cupo e sommesso dei 740 cavalli che rifiatano dopo tanta strada percorsa insieme.

Sospiro leggermente, poi premo il bottone e subito cala il silenzio.

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Formula E: tutto quello che c’è da sapere

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Il Campionato di Formula E, organizzato dalla FIA, apre la sua quarta edizione. Domani, 2 Dicembre, si correrà la prima doppia tappa della stagione 2017-2018 ad Hong Kong.

Formula E: il calendario e i circuiti

In totale si correranno 14 Gran Premi, due in più rispetto allo scorso anno, con diverse nuove location, tra cui Roma.

Formula E

Formula E 2017/2018: il calendario e i circuiti

Il calendario del campionato di Formula E 2017/2018: 11 circuiti in 4 continenti e 14 GP

Il regolamento della Formula E

Come tutti i campionati della FIA anche la Formula E è strutturata su un regolamento deciso dalla federazione e che si basa sui seguenti punti chiave:

Formula E

Formula E: come funziona? Regolamento e caratteristiche del Campionato elettrico

Le regole del Campionato Mondiale delle monoposto a zero emissioni

Le squadre della Formula E

Saranno dieci le squadre che prenderanno parte al campionato Formula E 2017/2018. Poche le novità rispetto alla passata stagione: l’ingresso di Audi come team ufficiale (prima la scuderia si chiamava ABT Schaeffler Audi Sport, ora Audi Sport ABT Schaeffler), il ritorno della scuderia Dragon dopo un’annata passata con il nome Faraday Future, il cambio di nome e di nazionalità (da cinese a britannica) della NIO(prima NextEV NIO) e il renaming della Andretti (da MS Amlin a MS&AD).

Formula E

Formula E 2017/2018 – Le squadre

Alla scoperta delle 10 squadre che prenderanno parte al campionato Formula E 2017/2018

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Toyota FT-AC Concept

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Uno dei prototipi svelati in questi giorni al Salone di Los Angeles 2017 è un esercizio di design rivoto agli amanti dell’avventura, in cerca di un crossover robusto e resistente. A presentarlo è stata la Casa giapponese Toyota sotto la denominazione FT-AC Concept o Future Toyota Adventure Concept.

Questa concept car di fatto anticipa le linee e le tecnologie che caratterizzeranno i fuoristrada Toyota del futuro. La FT-AC Concept monta pneumatici larghi, ampie estensioni e protezioni per i paraurti, un portapacchi con luci a LED integrate sul tetto e due ganci di rimorchio. “La nuova Toyota FT-AC è perfetta per gli amanti delle attività all’aria aperta”, ha detto Jack Hollis, Vicepresidente e Direttore Generale della divisione Toyota in Nord America.

A spingere questo prototipo ci pensa un motore a benzina abbinato a un avanzato sistema di trazione integrale. Un powertrain che possibilmente in futuro potrebbe convertirsi in un sistema ibrido di ultima generazione. Le quattro ruote motrici della FT-AC Concept sono gestite dal sistema torque vectoring che controlla la distribuzione della potenza a seconda delle condizioni del terreno e consente di bloccare tutte e quattro le ruote, oltre a gestire il controllo ella trazione e la risposta dell’accelerazione per massimizzare il grip.

Al posteriore, poi, la Toyota FT-AC monta un innovativo portabiciclette integrato retrattile che si nasconde in pochi secondi. Altre particolarità di questo prototipo sono le telecamere a infrarossi montate negli specchietti retrovisori, i fari antinebbia che si possono estrarre e un hot spot Wi-Fi.

Saloni

Le novità del Salone di Los Angeles 2017

Le new entry della kermesse californiana che arriveranno in Europa

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Peugeot al Motor Show 2017: 208 Black Line e 3008 Crossway in primo piano

Peugeot 208 Black LinePeugeot 208 Black Line

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Peugeot 3008 CrosswayPeugeot 3008 Crossway

 

Peugeot è – insieme a Suzuki – l’unica Casa che ha portato vere novità al Motor Show 2017. La Casa francese ha approfittato della rassegna di Bologna per svelare due versioni speciali di due modelli molto apprezzati dal pubblico: la piccola 208 Black Line e la SUV 3008 Crossway.

Peugeot 208 Black Line al Motor Show 2017

La Peugeot 208 Black Line Limited Edition – presentata al Motor Show 2017 di Bologna – è una serie limitata (1.200 esemplari) della piccola francese che debutterà a inizio 2018.

Disponibile a tre o a cinque porte e con due motori (1.2 a benzina da 82 CV e 1.6 turbodiesel BlueHDi da 75 CV), si differenzia esteticamente dalle versioni “normali” per i cerchi in lega neri da 16” con inserto bianco e per le personalizzazioni Black con inserti bianchi sulla calandra, sui retrovisori esterni e sul profilo dei fendinebbia. La connettività a bordo è garantita dalla presenza nella dotazione di serie del Mirror Screen.

Peugeot 3008 Crossway al Motor Show 2017

Anche la 3008 Crossway – seconda novità Peugeot esposta al Motor Show 2017 – arriverà sul mercato a inizio 2018.

L’esemplare presente a Bologna monta un motore 1.6 turbodiesel BlueHDi da 120 CV abbinato al cambio automatico EAT6 a sei rapporti ed è verniciato con una tinta Bianco Madreperla.

Esternamente la Crossway si distingue dalle altre Peugeot 3008 per lo specifico badge – bussola Crossway nera con inserti colorati Emerald e Pyrite, riportante le coordinate geografiche di Peugeot Avenue sugli Champs-Élysées – e per la serigrafia specifica sul montante centrale delle portiere mentre dentro troviamo l’esclusivo rivestimento dei sedili in misto TEP Prestige/Alcantara nero con cuciture Blu Miramare.

Il mondo Peugeot

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Suzuki porta al Motor Show di Bologna 2017 la Swift Sport

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In occasione del Motor Show di Bologna 2017, che aprirà i battenti da domani sabato 2 fino a domenica 10 dicembre, il marchio Suzuki sarà presente con uno stand nel padiglione 25 dove punterà i riflettori sulla nuova Swift Sport. Sarà un debutto nazionale per la versione tutta pepe della terza generazione della Swift. La compatta sportiva è spinta dal motore 1.4 BOOSTERJET da ben 140 cv ed è caratterizzata da un rapporto peso/coppia di appena 4,2 kg/Nm.

Per tutti gli appassionati del Motorsport l’appuntamento è invece fissato per giovedì 7 dicembre presso la Motul Arena, nell’Area 48, dove si sfideranno le SWIFT Sport R1 protagoniste dei trofei Suzuki. Chi volesse poi mettersi al volante di un modello della gamma 4WD ALLGRIP si potrà recare all’Area 47/1 mentre nell’Area 45 sarà possibile effettuare test drive su strada. Ma non ci saranno solo le auto, perché Suzuki porterà all’attenzione dei presenti anche i modelli più rappresentativi della gamma Moto e Marine.

Venerdì 8 dicembre dalle 12 alle 13.30 sarà presente Andrea Iannone pilota ufficiale del Team Suzuki Ecstar, mentre sabato pomeriggio sarà la volta di Sinisa Mihajlovic mister del Torino di cui Suzuki è sponsor.

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Maserati, a Los Angeles il nuovo allestimento Nerissimo (e non solo)

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Nerissimo è il nome del nuovo allestimento che Maserati presenta in anteprima a Los Angeles che troveremo sui modelli Levante, Ghibli e Quattroporte. È pensato per esaltare la sportività di ciascuna variante del Tridente grazie all’esclusivo abbinamento tra la vernice nera e le finiture cromate sull’inserto superiore della calandra, i fregi del bagagliaio, gli sfoghi d’aria laterali e il logo sul frontale. Di colore nero sono anche le scritte Maserati sui montanti posteriori, il logo Maserati e il nome del modello, della versione e della motorizzazione sul retro della vettura, nonché le cornici dei finestrini, i terminali di scarico e i listelli verticali della calandra. Due vernici supplementari, Nero Ribelle e Grigio Maratea, sono disponibili per Ghibli e Quattroporte in combinazione con l’Exterior Carbon Package.

Gamma 2018 rinnovata

Inoltre Maserati approfitta della vetrina statunitense per mettere sotto i riflettori l’intera gamma rinnovata per il 2018. Su Ghibli e Levante MY18, l’aggiornamento più significativo riguarda l’introduzione degli allestimenti GranLusso e GranSport, già proposti sulla gamma Quattroporte: GranSport, pensato per rispondere all’esigenza di una maggiore sportività nel segmento delle berline di fascia alta; GranLusso, espressione di esclusività e raffinatezza declinato nell’abitacolo con gli interni in seta Ermenegildo Zegna o in finissima pelle estesa, completato dalle finiture in legno e dal volante in pelle. Ma su Ghibli e Quattroporte spiccano anche i nuovo fari Full LED “Glare Free”, un motore V6 3.0 più potente e performante e un nuovo sistema di sicurezza IVC sviluppato da Bosch. Sulle GranTurismo e GranCabrio 2018 troviamo piccole novità estetiche e soprattutto un nuovo sistema di infotainment, mentre sulla Levante c’è anche il nuovo sterzo elettro assistito e le nuove funzioni di assistenza alla guida. Non mancano infine collaborazioni speciali finalizzate alla realizzazione di oggetti come orologi (Bulgari) e accessori di lusso(Ermenegildo Zegna).

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F1 – I cinque rivali più forti di Alain Prost

Duelli trionfi brividi: 20 anni fa l'addio al divino SennaDuelli trionfi brividi: 20 anni fa l'addio al divino Senna

Credits: Alain Prost (S) e Ayrton Senna discutono della nuova McLaren sul circuito di Imola il 23 marzo 1988. ANSA

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Credits: PODIUM

Keke RosbergKeke Rosberg

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Credits: 17/07/80- Alan Jones a Imola. ANSA ARCHIVIO / 97368

Malaysia Formula One Grand PrixMalaysia Formula One Grand Prix

Credits: epa06235493 Chairman of Mercedes AMG Petronas Racing Team Niki Lauda is seen at the paddock area ahead of the Malaysian Formula One Grand Prix at the Sepang International Circuit, near Kuala Lumpur, Malaysia, 30 September 2017. The 2017 Formula One Grand Prix of Malaysia will be held on 01 October. EPA/AHMAD YUSNI

 

Alain Prost è stato il pilota di F1 più vincente degli anni ’80 nonché uno dei più grandi in assoluto: in 13 stagioni il pilota francese ha conquistato quattro Mondiali (1985, 1986, 1989, 1993), 51 vittorie, 33 pole position, 41 giri veloci e 106 podi.

Trionfi ottenuti contro rivali davvero agguerriti. Di seguito troverete la graduatoria corredata da brevi biografie e palmarès dei più grandi rivali di Alain Prost, i cinque piloti che hanno vinto di più mentre “il Professore” era in attività (dal 1980 al 1991 e nel 1993).

Duelli trionfi brividi: 20 anni fa l'addio al divino SennaDuelli trionfi brividi: 20 anni fa l'addio al divino Senna

1° Ayrton Senna (Brasile)

Nato il 21 marzo 1960 a San Paolo (Brasile) e morto l’1 maggio 1994 a Bologna (Italia).

PALMARÈS NELLE STAGIONI CON PROST:

9 stagioni (1984-1991, 1993)
142 GP disputati
3 scuderie (Toleman, Lotus, McLaren)

3 Mondiali F1 (1988, 1990, 1991), 38 vittorie, 61 pole position, 18 giri veloci, 73 podi

PALMARÈS NELLE STAGIONI SENZA PROST:

2 stagioni (1992, 1994)
19 GP disputati
2 scuderie (McLaren, Williams)

4° nel Mondiale F1 (1992), 3 vittorie, 4 pole position, 1 giro veloce, 7 podi

PALMARÈS EXTRA-F1: campione sudamericano kart (1977), campione britannico Formula Ford (1981), campione britannico F3 (1983), GP Macao F3 (1983)

PALMARÈS DI PROST NELLE STAGIONI CON SENNA:

9 stagioni (1984-1991, 1993)
142 GP disputati
3 scuderie (McLaren, Ferrari, Williams)

4 Mondiali F1 (1985, 1986, 1989, 1993), 42 vittorie, 23 pole position, 33 giri veloci, 89 podi

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2° Nelson Piquet (Brasile)

Nato il 17 agosto 1952 a Rio de Janeiro (Brasile).

PALMARÈS NELLE STAGIONI CON PROST:

12 stagioni (1980-1991)
194 GP disputati
4 scuderie (Brabham, Williams, Lotus, Benetton)

3 Mondiali F1 (1981, 1983, 1987), 23 vittorie, 24 pole position, 22 giri veloci, 60 podi

PALMARÈS NELLE STAGIONI SENZA PROST:

2 stagioni (1978, 1979)
10 GP disputati
3 scuderie (Ensign, McLaren, Brabham)

16° nel Mondiale F1 (1979), 1 giro veloce

PALMARÈS EXTRA-F1: campione britannico F3 BP (1978), campione BMW M1 Procar (1980)

PALMARÈS DI PROST NELLE STAGIONI CON PIQUET:

12 stagioni (1980-1991)
183 GP disputati
3 scuderie (McLaren, Renault, Ferrari)

3 Mondiali F1 (1985, 1986, 1989), 44 vittorie, 20 pole position, 35 giri veloci, 94 podi

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Keke RosbergKeke Rosberg

3° Keke Rosberg (Finlandia)

Nato il 6 dicembre 1948 a Solna (Svezia)

PALMARÈS NELLE STAGIONI CON PROST:

7 stagioni (1980-1986)
98 GP disputati
3 scuderie (Fittipaldi, Williams, McLaren)

1 Mondiale F1 (1982), 5 vittorie, 5 pole position, 3 giri veloci, 17 podi

PALMARÈS NELLE STAGIONI SENZA PROST:

2 stagioni (1978-1979)
16 GP disputati
3 scuderie (Theodore, ATS, Wolf)

PALMARÈS DI PROST NELLE STAGIONI CON ROSBERG:

7 stagioni (1980-1986)
105 GP disputati
2 scuderie (McLaren, Renault)

2 Mondiali F1 (1985, 1986), 25 vittorie, 16 pole position, 18 giri veloci, 48 podi

Keke RosbergKeke Rosberg

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4° Alan Jones (Australia)

Nato il 2 novembre 1946 a Melbourne (Australia)

PALMARÈS NELLE STAGIONI CON PROST:

5 stagioni (1980-1981, 1983, 1985-1986)
49 GP disputati
3 scuderie (Williams, Arrows, Lola)

1 Mondiale F1 (1980), 7 vittorie, 3 pole position, 10 giri veloci, 16 podi

PALMARÈS NELLE STAGIONI SENZA PROST:

5 stagioni (1975-1979)
67 GP disputati
5 scuderie (Hesketh, Hill, Surtees, Shadow, Williams)

3° nel Mondiale F1 (1979), 5 vittorie, 3 pole position, 3 giri veloci, 8 podi

PALMARÈS EXTRA-F1: campione Can-Am (1978), 12 Ore di Bathurst (1993)

PALMARÈS DI PROST NELLE STAGIONI CON JONES:

5 stagioni (1980-1981, 1983, 1985-1986)
73 GP disputati
2 scuderie (McLaren, Renault)

2 Mondiali F1 (1985, 1986), 16 vittorie, 8 pole position, 11 giri veloci, 35 podi

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Malaysia Formula One Grand PrixMalaysia Formula One Grand Prix

5° Niki Lauda (Austria)

Nato il 22 febbraio 1949 a Vienna (Austria)

PALMARÈS NELLE STAGIONI CON PROST:

4 stagioni (1982-1985)
58 GP disputati
1 scuderia (McLaren)

1 Mondiale F1 (1984), 8 vittorie, 8 giri veloci, 15 podi

PALMARÈS NELLE STAGIONI SENZA PROST:

9 stagioni (1971-1979)
113 GP disputati
4 scuderie (March, BRM, Ferrari, Brabham)

2 Mondiali F1 (1975, 1977), 17 vittorie, 24 pole position, 16 giri veloci, 39 podi

PALMARÈS EXTRA-F1: campione BMW M1 Procar (1979)

PALMARÈS DI PROST NELLE STAGIONI CON LAUDA:

4 stagioni (1982-1985)
63 GP disputati
2 scuderie (Renault, McLaren)

1 Mondiale F1 (1985), 18 vittorie, 13 pole position, 15 giri veloci, 31 podi

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F1 d’epoca

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Mercedes-Benz, la gamma SUV vent’anni dopo la ML

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È stata nel 1997 la Classe M a inaugurare il segmento delle SUV e a dare inizio alla proliferazione di vetture dal comfort di una berlina ma con la spiccata attitudine all’off-road che ha permesso a Mercedes-Benz di totalizzare oltre 65.000 unità in Italia negli ultimi venti anni. La vecchia e gloriosa ML ha passato il testimone all’attuale GLE, modello di rappresentanza del marchio capace di coniugare eleganza, comfort, spazio a bordo e doti fuoristradistiche. Viene proposta con prezzi compresi tra i 61.000 e i 134.000 euro e offre motori con potenze da 204 a 585 CV, garantendo un pacchetto tecnologico ai vertici della categoria. È disponibile anche nella versione più sportiva Coupè con una linea più aerodinamica e accattivante che tuttavia non penalizza l’abitabilità.

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I due modelli più estremi

Sono in tutto 8 i modelli della nuova gamma SUV che il marchio della Stella propone alla propria clientela. E tra queste c’è anche il nuovo pick-up X. Costa 36.978 euro, è caratterizzato da un telaio a longheroni e traverse, dalla trasmissione 4matic con marce ridotte di serie, dal bloccaggio del differenziale posteriore e da una notevole capacità di carico. Peccato solo che per via della normativa italiana sui pick-up non possa essere utilizzato per il trasporto di persone al di fuori del contesto lavorativo; chissà che in futuro non possa cambiare qualcosa. Restando in tema di modelli più estremi troviamo anche la nuova classe G, la più “anziana” del gruppo. Perché se è vero che la ML ha dato il via al “fenomeno” SUV è vero anche che la G nel 1979 spadroneggiava già nel segmento delle fuoristrada pure e crude. E così è rimasta nonostante l’evoluzione tecnologica. Ha l’aspetto da vera adventure e contenuti esclusivi che la rendono un’auto per pochi eletti (anche perché costa tanto). Inutile dire che rappresenta una vera e propria icona per il marchio Mercedes-Benz, forte delle circa 9.000 unità vendute in Italia e delle oltre 300.000 nel mondo dalla sua nascita a oggi.

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E quelli più confortevoli

La più piccola e accessibile della famiglia è invece la GLA (da 30.000 euro circa), versione crossover della Classe A. È una vettura compatta che può essere declinata in due versioni: una più urbana e versatile e l’altra (Enduro) più orientata all’off-road. Per chi vuole di più c’è però la GLC, erede della gloriosa e stilosa GLK. È più lussuosa e confortevole della sorella minore ma conserva uno stile giovanile. È disponibile sia in versione berlina che Coupé (sempre a cinque porte ma dalla linea più aerodinamica), con sospensioni pneumatiche Air Body Control e con prezzi a partire da quasi 50.000 euro. Al vertice della gamma SUV – subito dopo le GLE e GLE Coupé – c’è la GLS, la più grande della famiglia con sette posti veri e un comfort da prima classe. Con un prezzo di partenza di circa 80.000 euro punta principalmente su una nicchia facoltosa di clienti che cercano una dotazione al top.

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Opel Grandland X, nuovo motore 2.0 e nuovo allestimento

Top diesel for Opel Grandland XTop diesel for Opel Grandland X

Credits: Top diesel for Opel Grandland X: The new SUV is now available with the 130 kW/177 hp 2.0-litre diesel that also produces 400 Nm maximum torque.

Il SUV compatto di Opel, il Grandland X, è ora disponibile nelle concessionarie in abbinamento al diesel 2.0 litri top di gamma da 130 kW/177 CV, che eroga una coppia massima di 400 Nm, e al nuovo allestimento Ultimate.

Nuovo allestimento Ultimate

Non solo la nuova motorizzazione. Il nuovo Grandland X sarà acquistabile anche nel nuovo allestimento premium “Ultimate”, caratterizzato da un gran numero di funzionalità di lusso offerte di serie. A partire dai cerchi in lega BiColor da 19 pollici, dalle barre longitudinali sul tetto color silver, dai sedili ergonomici premium fino ai rivestimenti di pelle, passando per il sound system premium Denon e i nuovi sistemi di assistenza e infotainment.

177 CV e consumi ridotti

Il nuovo motore turbodiesel da 2.0 litri eroga una potenza di 177 CV a 3.750 giri e una coppia massima di 400 Nm a 2.000 giri. Permette alla Grandland X di accelerare da 0 a 100 km/h in 9,1 secondi e di raggiungere una velocità massima di 214 km/h. In questa configurazione Grandland X può rimorchiare fino a 2.000 chilogrammi (frenato con pendenza 12%), dimostrando di essere un veicolo atletico e pratico. Sarà in vendita abbinato alla nuova trasmissione automatica a otto velocità (consumi della versione diesel secondo il ciclo NEDC: ciclo urbano 5,3-5,31 l/100 km, ciclo extraurbano 4,6-4,51 l/100 km, ciclo misto 4,9-4,81 l/100 km, emissioni di CO2 128-1261 g/km).

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Rocket League: ora su Nintendo Switch


Rocket League approda anche su Nintendo Switch, la nuova consolle portatile di Casa Nintendo. Il gioco è giù disponibile per PS4 e Xbox One, e questa versione pare aver mantenuto la stessa qualità e soprattutto la stessa capacità di divertire.
Di cosa si tratta? Beh, Rocket League è un gioco semplice e frenetico, dove lo scopo è uno solo: fare goal. E per farlo bisogna compiere acrobazie incredibili a bordo di auto a reazione.
Le auto sono tutte eccentriche, colorate, ispirate alla cultura pop o a personaggi del mondo videoludico (nella versione Switch ci sono anche due auto ispirate a Samus di Metroid e a Mario Bros.
La sua freschezza ha conquistato un community vastissima di appassionati, con cui è possibili gareggiare online. Inoltre il sistema di progressione del gioco è semplice ma efficace, con contenuti extra e infinite personalizzazioni estetiche della propria vettura.

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