Lexus: a Pechino un nuovo modello


Lexus ha svelato il primo teaser della novità che sarà presentata in anteprima mondiale al prossimo Salone di Pechino 2018. Nulla di ufficiale, ancora, ma tutto lascia pensare alla nuova generazione della berlina ES che più avanti potrebbe arrivare anche da noi al posto della GS.
Dalla prima fotografia rilasciata si evince un frontale dominato dalla grande griglia con barre verticali e una calandra più prominente. La nuova Lexus ES dovrebbe basarsi sulla piattaforma TNGA (Toyota New Global Architecture), già sfruttata da altri modelli come la nuova Toyota Prius e la nuova C-HR.
Poco si sa, invece, rispetto alla gamma motori che potrebbe comunque seguire la tradizione Lexus: motori ibridi con una variante di accesso spinta da un V6.
La sicurezza sarà inoltre uno degli aspetti fondamentali della prossima ES che potrà contare sulle ultime tecnologie della Casa giapponese, come il sistema pre-collisione e il mantenimento della corsia.
Lexus 2018 a Ginevra: il nuovo SUV UX
Debutta il nuovo SUV compatto UX, ma non è l’unica novità…
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Yamaha Tracer 900 e 900 GT 2018
Yamaha annuncia i prezzi della nuova Tracer 900 (e Tracer 900 GT), uno dei modelli più importanti degli ultimi. Sarà disponibile a partire da aprile nelle colorazioni Nimbus Grey e Tech Black al prezzo di 10.590 euro, 300 euro in più rispetto al modello precedente. Costerà invece 12.190 euro la versione GT, pensata per il turismo a lungo raggio. Entrambe sono spinte dal motore tre cilindri crossplane da 847cc abbinato al ride by wire e al controllo della trazione.
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Nuova Audi A6 2018: la familiare iper-tecnologica
















Durante lo scorso Salone di Ginevra 2018 Audi ha svelato l’ottava generazione della A6, la più tecnologica della saga. Ora, a qualche settimana di distanza dalla kermesse elvetica, la firma dei Quattro Anelli svela la A6 Avant 2018, la variante con carrozzeria familiare della berlina tedesca che offre fino a 1.680 litri di capacità di carico.
Look più sofisticato, aspetto più muscoloso
La nuova Audi A6 Avant misura 4,94 metri in lunghezza, 1,89 metri in larghezza e 1,47 metri in altezza. Leggermente più larga e alta, quindi, rispetto alla versione uscente. Esteticamente adotta le novità stilistiche della versione a cinque porte con la grande griglia frontale, i gruppi ottici elaborati e le line muscolose della carrozzeria, realizzata in alluminio e acciaio. Ma le novità estetiche più grandi si trovano al posteriore dove l’ultimo montante molto inclinato le da una presenza poderosa. Il bagagliaio offre una capacità di carico di 565 litri (come la versione uscente), con una superficie di carica larga 1,05 metri e la possibilità di reclinare gli schienali posteriori con lo schema 40:20:40.
I clienti della nuova Audi A6 Avant potranno scegliere tra una dozzina di colori per la carrozzeria e vari pacchetti opzionali: sport, design e S Line. L’equipaggiamento può essere esteso a tutti gli optional possibili della Casa, tra cui i fari HD Marix LED e numerosi sistemi di assistenza alla guida come l’Audi parking pilot e l’Audi Garage pilot, con i quali la A6 parcheggia da sola. Nuovo anche il sistema multimediale con schermo da 10.1 pollici e sistema MMI touch response.
Motorizzazioni
Come per la berlina, la gamma motori della nuova A6 Avant godrà della nuova tecnologia mild-hybrid (MHEV) con sistema da 48 volt per i V6 e da 12 volt per i quattro cilindri. Sotto il cofano dovrebbero trovar posto gli stessi propulsori della A6: il benzina 3.0 TFSI da 340 CV e tre diesel: il 3.0 TDI da 286 o 231 CV e il 2.0 TDI da 204 CV.
Audi A6 al Salone di Ginevra 2018
La nuova A6 è la regina dello stand Audi al Salone di Ginevra 2018: più grande e più spaziosa di prima (ma soprattutto più tecnologica)
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Bosch ed e.GO: il parcheggio si gestisce dallo smartphone


Bosch ha iniziato una collaborazione con la casa automobilistica e.GO (di Aquisgrana) per integrare i veicoli con una tecnologia che consentirà di gestire il parcheggio attraverso lo smartphone. E proprio ad Aquisgrana prima della fine del 2018 probabilmente per parcheggiare basterà scendere dall’auto e gestire tutto attraverso il proprio terminale. Il tutto all’interno del nuovo parcheggio per la produzione di cluster ingegneristici al campus RWTH di Aquisgrana, costruito da Immofinanz nel 2018, attrezzato per ospitare il valet parking.
I sensori Bosch e l’infrastruttura intelligente
In una prima fase verrà implementato l’automated valet parking, usando fino a 12 auto elettriche e.GO Life. Successivamente, Bosch e e.GO punteranno a migliorare l’utilizzo dello spazio di parcheggio all’interno della struttura proprio con l’ausilio dell’automated valet parking. Quello che rende possibile tutto ciò è l’infrastruttura intelligente. I sensori Bosch installati nel parcheggio monitorano il corridoio di marcia e l’area circostante, fornendo le informazioni necessarie per guidare il veicolo. La tecnologia nell’auto converte in manovre di guida i comandi che arrivano dall’infrastruttura in totale sicurezza e ferma il veicolo in tempo in presenza di ostacoli o se qualcuno attraversa la strada. Bosch e e.GO vogliono coinvolgere l’autorità tedesca di certificazione TÜV e gli enti locali nella loro collaborazione, per garantire il funzionamento affidabile del veicolo e della tecnologia del parcheggio.
Il Valet parking di Bosch e Mercedes-Benz
Per Bosch, la collaborazione, iniziata ora con e.GO, è il secondo progetto dell’azienda sull’automated valet parking. Mercedes-Benz è il partner pilota per questa soluzione. Bosch e Mercedes-Benz hanno già implementato l’automated valet parking nel parcheggio del Museo Mercedes-Benz a Stoccarda, presentandolo al pubblico nell’estate del 2017. Bosch e Mercedes-Benz vogliono soprattutto raccogliere esperienze su come gli utenti interagiscono con i veicoli autonomi e su come sono percepiti tali veicoli. A tal fine, nelle prossime settimane le due aziende lanceranno ciò che chiamano un “experience tour”. Durante questo periodo, un esperto accompagnerà gli ospiti interessati in un percorso su un’auto autonoma nel parcheggio del Museo Mercedes-Benz, illustrando la tecnologia e rispondendo a tutte le domande sul tema.
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MV Agusta, la serie speciale Brutale RR 800 America


Arriva nelle concessionarie la nuova serie speciale America della MV Agusta Brutale RR 800. Si tratta di un modello che reinterpreta in modo originale ed elegante la storia di MV Agusta. La prima moto che porta il nome “S America 750”, infatti, risale al 1975. La dotazione tecnica era di prim’ordine – motore quattro cilindri in linea con doppio albero a camme in testa, raffreddamento ad aria e potenza di 75 cavalli – come lo è quella della versione attuale, che però perde un cilindro e fa delle prestazioni, della compattezza e della tecnologia le sue caratteristiche più eclatanti.
La versione speciale è stata sviluppata sulla base della Brutale 800 RR, modello appena rinnovato in profondità. La moto, infatti, vanta molti aggiornamenti tecnici, a partire dalla completa riprogettazione del cambio, più dolce negli innesti e ancora più preciso che in passato. Il nuovo contralbero e la primaria ridisegnati, il profilo ottimizzato delle camme di aspirazione e scarico, le nuove valvole sono soltanto alcuni degli interventi migliorativi. La potenza erogata è di 140 CV a 12.300 giri/min e 87 Nm a 10.100 giri/min. Rivista la gestione elettronica del motore, con algoritmi e mappature di gestione aggiornate. Affinamenti per il Traction Control, che beneficia di strategie e taratura ulteriormente migliorati. Anche la ciclistica è stata oggetto di specifici interventi, come la scelta di vincolare il motore al telaio, in modo da incrementare la rigidità complessiva del veicolo. Nuovo anche il sistema parastrappi posteriore, progettato per offrire maggior comfort di guida.
Sono molte le caratteristiche distintive di questa Special Edition numerata, a partire dalla splendida colorazione su base blu micalizzato con riflessi cangianti. Sul serbatoio campeggia il motivo a stelle già presente sulla 750 S del 1973. Molti dettagli sono esaltati dalla verniciatura nero lucido, come ad esempio il parafango anteriore con logo MV Agusta e il fianchetto del radiatore con indicazione “America Special Edition”.
Ricercata la finitura della sella, con cuciture dai riflessi dorati, materiali specifici per le sezioni dedicate a pilota e passeggero, e imbottitura studiata per aumentare il comfort.
A sottolineare l’esclusività della Brutale 800 RR America concorre la scritta “America Special Edition” e il numero progressivo di produzione, posti sulla copertura della strumentazione. Il numero progressivo è riportato anche sul certificato di autenticità consegnato a ciascun acquirente.
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MotoGP, torna la Tribuna Ducati per le tappe italiane


Con l’entrata nel vivo del Mondiale MotoGP 2018, si avvicinano gli appuntamenti italiani e tornano le Tribune Ducati. Anche quest’anno a tutti i sostenitori dei colori di Borgo Panigale sarà riservato in occasione dei GP di Misano e Mugello un palcoscenico ad hoc dove poter tifare i due piloti del Ducati Team MotoGP, Andrea Dovizioso e Jorge Lorenzo.
Mugello 3 giugno e Misano 9 settembre
Si può accedere alle Tribune Ducati acquistando il “Pacchetto Tribuna Ducati” nei Ducati Store o sul sito ufficiale Ducati. Il Pacchetto assicura un’esperienza unica, grazie a una serie di servizi che permettono di vivere al meglio le giornate di gara. Per chi prenota il proprio posto sono garantiti il parcheggio moto custodito, il guardaroba, il maxischermo per seguire tutti i momenti della gara insieme a pocket snack e gadget per diventare protagonisti delle famose e spettacolari coreografie Ducati. La prima tappa italiana del Mondiale MotoGP 2018 è prevista all’Autodromo Internazionale del Mugello il 2 e 3 giugno. Lo spettacolare tracciato toscano ospita un’esclusiva Tribuna Ducati, ideale per tifare da vicino i due piloti del Ducati Team, in sella alla nuova Ducati Desmosedici GP. La tribuna è situata nella curva del Correntaio. La seconda tappa italiana del Mondiale MotoGP 2018 è in programma al Circuito di Misano nei giorni 8 e 9 settembre. La Tribuna Ducati è situata alla prima curva dopo la partenza (variante parco) con accesso dal parcheggio moto Ducati.
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Ford Focus 2018: le fotografie e le info ufficiali




































Con la nuova Ford Focus 2018 arriva sul mercato la quarta generazione della compatta dell’Ovale Blu, una best seller che da due decadi rivendica il suo posto nel combattuto segmento C delle compatte. Si rinnova completamente, a partire dalla nuova piattaforma, e promette di essere la Focus tecnologicamente più avanzata della storia.
Nuovo look
Il nuovo look della Ford Focus 2018 da un lato richiama fortemente la tradizione di questa gamma, ma lo fa con linee completamente nuove. La griglia a forma di diamante è stata ricollocata in una posizione più bassa ed è il punto di partenza di nervature scolpite che definiscono il cofano. Completamente ridisegnati anche i gruppi ottici. Molto accentuata, infine, la caduta del tetto verso il posteriore che culmina con un vistoso spoiler posizionato sulla parte alta del grande portellone.
Moltiplicata per quattro
Come Accaduto anche con la nuova Ford Fiesta, anche la quarta generazione della Focus moltiplica l’offerta proponendosi in 4 differenti varianti. La Titanium gioca il ruolo di centro della gamma, lasciando ricoprire alla ST Line l’opzione sportiva con diffusore posteriore specifico, prese d’aria, una sospensione ribassata di 10 mm e un alettone posteriore. La Active è invece la versione crossover, con un’altezza da terra rialzata di 30mm e protezioni inferiori. Mentre la Vignale, infine, occupa il posto più elegante della famiglia come proposta premium, con griglia differenziata e rifiniture in alluminio satinato.
Nuova piattaforma
Tutte le versioni della nuova Ford Focus 2018 condividono un chassis completamente nuovo che aumenta la distanza tra gli assi di 53 mm, migliora la rigidità torsionale del 20%, aggiunge una sospensione posteriore indipendente e, per la prima volta, introduce il sistema CCD che analizza e autoregola ogni due millisecondi lo stato degli ammortizzatori, lo sterzo e i freni, in modo da ottimizzare la risposta dell’auto alle condizioni della strada e alla guida. Il sistema CCD, inoltre, permette al guidatore di selezionare tre modalità di guida, Eco, Normal e Sports.
L’utilizzo di una piattaforma con una maggiore distanza tra gli assi si traduce anche in un abitacolo più spazioso, soprattutto nella zona dei sedili posteriori: lo spazio per le ginocchia cresce di 50 mm, mentre quello per le spalle aumenta di 60 mm. Il portabagagli, con i sedili reclinati, arriva ad offrire una capacità di carico di 1.600 litri.
SYNC 3
Ma la nuova Ford Focus 2018 non migliora solo in termini di spazio all’interno, cresce anche in quanto a tecnologia e connettività, grazie al sistema di infotainment SYNC 3 con schermo touch da 8 pollici, al FordPass Connect che offre una connessione wifi per un totale di 10 dispositivi, alla dock station per la ricarica senza fili dello smartphone, al primo Head-Up Display su una Ford e all’impianto stereo Bang & Olufsen da 675 W e 10 altoparlanti.
Tanta tecnologia, guida autonoma di livello 2
Non meno ricco il bagaglio di sicurezza della Ford Focus 2018. La compatta d’Oltreoceano arriverà con i sistemi di assistenza alla guida più avanzati del momento che la classificano nel livello 2 di guida autonoma. Tra questi vanno citati il sistema predittivo di illuminazione in curva, il cruise control adattivo migliorato con lo Stop&Go, il mantenimento della corsia, il riconoscimento della segnaletica stradale, l’assitente per il parcheggio, l’Evasive Steering Assist che aiuta a evitare le auto lente sulla carreggiata e a frenare in caso di collisione imminente, la telecamera posteriore e, naturalmente, il rilevamento dell’angolo morto.
Novità meccaniche, arriva il sistema di disattivazione dei cilindri
La gamma meccanica della nuova Ford Focus 2018 è formata dalle unità a benzina EcoBoost e diesel EcoBlue che migliorano l’efficienza del 10% su tutti i motori. L’EcoBoost 1.0 sarà proposto negli step di potenza da 85, 100 e 125 CV, mentre il 1.5 raggiungerà i 150 e 182 CV. Tutti i tre cilindri saranno dotati per la prima volta del sistema di disattivazione del terzo cilindro per aumentare l’efficienza quando non sia richiesto. Per quanto riguarda gli EcoBlue, in listino ci saranno il 1.5 da 95 CV e 120 CV (con 300 Nm di coppia) e il 2.0 da 150 CV e 370 Nm di coppia. Altra novità meccanica importante per la nuova Ford Focus sarà il novo cambio automatico a otto rapporti destinato alle motorizzazioni più potenti e che affiancherà l’alternativa manuale a sei marce.
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Citroën C3 Aircross BlueHDi 100, la prova
















































pagella |
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|---|---|
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Città
8
/10
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Fuori città
8
/10
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Autostrada
7
/10
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Vita a bordo
8
/10
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Prezzo e costi
7
/10
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Sicurezza
7
/10
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La Citroën C3 Aircross è una delle migliori piccole SUV in circolazione e presenta due punti di forza da non sottovalutare: lo spazio e la dotazione di serie generosa. Le finiture, invece, potrebbero essere più curate.
La Citroën ha fatto un gran lavoro con la C3 Aircross: la Casa francese è infatti stata in grado – sfruttando l’ottimo pianale ipercollaudato già visto su altre crossover riuscite come la C4 Cactus e la Opel Crossland X – di realizzare una delle migliori piccole SUV in circolazione.
Nella nostra prova su strada abbiamo avuto modo di guidare la versione BlueHDi 100 della Sport Utility transalpina, dotata dello stesso motore 1.6 turbodiesel da 99 CV già visto sotto il cofano di altri modelli della Casa francese (C3, C4 Picasso, C4 Grand Picasso, C4 Cactus e C-Elysée), nel ricco allestimento Shine: scopriamo insieme i suoi pregi e difetti.

Città
La Citroën C3 Aircross protagonista della nostra prova su strada se la cava bene in città: merito delle numerose protezioni in plastica grezza per la carrozzeria, della buona visibilità garantita dalle ampie superfici vetrate e dalla posizione di seduta rialzata e dei sensori di parcheggio posteriori di serie.
Il motore (corposo già sotto i 2.000 giri) e le sospensioni – che offrono una buona risposta sulle buche – hanno un comportamento simile a quello delle rivali.


Fuori città
Più comoda che divertente: è questa, in sintesi, la Citroën C3 Aircross. Una piccola SUV caratterizzata da prestazioni oneste (175 km/h di velocità massima e 11,5 secondi sullo “0-100”) e da uno sterzo adeguato al tipo di vettura.
L’erogazione del propulsore è concentrata in un range ridotto di giri (spinge bene – come abbiamo visto – già sotto i 2.000 giri ma come tutti i diesel perde verve già sotto quota 4.000) e per quanto riguarda il cambio si sente l’assenza della sesta marcia (offerta solo sul turbodiesel più potente da 120 CV, che costa 1.000 euro in più).


Autostrada
In autostrada la Citroën C3 Aircross può vantare una buona risposta degli ammortizzatori sugli avvallamenti. Sicura nei cambi di direzione ma penalizzata da un impianto frenante con poco mordente, è abbastanza silenziosa alle alte velocità.
Per quanto riguarda l’autonomia la Casa francese dichiara una percorrenza di 1.125 km con un pieno di gasolio anche se in realtà è impossibile – anche impegnandosi – stare sopra quota 1.000.


Vita a bordo
Il punto di forza della Citroën C3 Aircross oggetto della nostra prova su strada è la versatilità: la piccola SUV del Double Chevron ha un abitacolo spaziosissimo per le gambe dei passeggeri posteriori e un bagagliaio molto capiente. Il tutto impreziosito dall’utilissimo divano posteriore scorrevole di serie e dalla possibilità – attingendo al listino degli optional – di acquistare il sedile del passeggero anteriore ripiegabile a tavolino (250 euro con il Pack Safety Family, che comprende anche la commutazione automatica dei fari, il Driver attention alert e le tendine parasole in seconda fila).
I comandi sono ergonomici – tranne quelli del climatizzatore, gestibile solo attraverso lo scomodo touchscreen – mentre le finiture sono poco curate: troppa plastica rigida presente a bordo.


Prezzo e costi
La Citroën C3 Aircross BlueHDi 100 Shine analizzata nella nostra prova su strada ha un prezzo nella media della categoria – 21.600 euro – abbinato ad una dotazione di serie molto ricca. Qualche esempio? Alzacristalli elettrici anteriori e posteriori sequenziali, cerchi in lega da 16”, climatizzatore automatico, cruise control, fendinebbia, navigatore, presa 12V posteriore, radio Bluetooth MP3 USB con comandi al volante, retrovisore elettrocromatico, retrovisori ripiegabili elettricamente e riscaldabili, sedile posteriore scorrevole 1/3 + 2/3 con bracciolo centrale e passaggio sci, sensore luci, sensore pioggia, sensori di parcheggio posteriori e vetri posteriori oscurati.
Buoni i consumi (25 km/l dichiarati, oltre 20 ottenibili guidando in modo molto tranquillo) così come la tenuta del valore sul mercato dell’usato (le piccole SUV piacciono e la C3 Aircross sta già conquistando molti clienti). Meno convincente, invece, la garanzia di soli due anni a chilometraggio illimitato: il minimo di legge.


Sicurezza
Cinque stelle ottenute nei crash test Euro NCAP, una buona visibilità anteriore e un comportamento stradale sincero che punta più sul comfort che sul piacere di guida: la Citroën C3 Aircross è nel complesso una crossover sicura, anche se i freni potrebbero essere più potenti.
La dotazione, inoltre, non è molto ricca: se è vero, infatti, che di serie troviamo accessori come gli airbag frontali, laterali e a tendina, l’allerta rischio collisione, l’assistente alle partenze in salita, gli attacchi Isofix, l’avviso superamento involontario linee di carreggiata, i controlli di stabilità e trazione, la frenata automatica, il riconoscimento limiti di velocità, il rilevatore bassa pressione pneumatici e il rilevatore di stanchezza è altrettanto vero che è strano trovare optional a 950 euro (nel pack Park Assist insieme al Top Rear Vision, ai sensori di parcheggio anteriori e al Park Assist) il sistema di sorveglianza dell’angolo morto e a 250 euro (insieme alla commutazione automatica dei fari, alle tendine parasole in seconda fila e al sedile del passeggero anteriore ripiegabile a tavolino) il Driver attention alert (sistema che valuta lo stato di vigilanza del conducente).

Tecnica |
|
|---|---|
| Motore | turbodiesel, 4 cilindri |
| Cilindrata | 1.560 cc |
| Potenza max/giri | 73 kW (99 CV) a 3.750 giri |
| Coppia max/giri | 254 Nm a 1.750 giri |
| Omologazione | Euro 6 |
| Cambio | manuale a 5 marce |
Capacità |
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|---|---|
| Bagagliaio | 410-520/n.d. litri |
| Serbatoio | 45 litri |
Prestazioni e consumi |
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|---|---|
| Velocità max | 175 km/h |
| Acc. 0-100 km/h | 11,5 s |
| Consumo urb,/extra/medio | 22,2/27,0/25,0 km/l |
| Autonomia | 1.125 km |
| Emissioni CO2 | 104 g/km |
Costi d’utilizzo |
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|---|---|
| Prezzo | 21.600 euro |
| Bollo | 188,34 euro |
| 21.600 euro |
| Cerchi in lega da 16″ | di serie |
| Climatizzatore automatico | di serie |
| Frenata automatica | di serie |
| Interni in pelle/tessuto | 750 euro |
| Navigatore satellitare | di serie |
| Sensore luci | di serie |
| Sensore pioggia | di serie |
| Sensori di parcheggio post. | di serie |
| Tetto panoramico apribile | 850 euro |
| Vernice metallizzata | 700 euro |
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Tutor aboliti? No: attenti alle multe


Credits: Traffico sostenuto sull’autostrada A 1 tra Firenze sud e Valdarno, oggi 5 aprile 2012. Al via gli spostamenti in occasione della Pasqua, sui quali Viabilità Italia vigilerà monitorando la situazione della circolazione stradale lungo la rete viaria nazionale, sino alla conclusione di questo primo ponte di primavera. La polizia stradale sarà presente con 1.500 pattuglie giornaliere ed il costante utilizzo di tutte le tecnologie disponibili per verificare il rispetto delle norme sull’uso delle corsie di emergenza, sul sorpasso e sul superamento dei limiti di velocità con l’attivazione di tutte le postazioni Tutor. MAURIZIO DEGL’INNOCENTI / ANSA
La notizia dell’abolizione dei Tutor è fortemente esagerata. La Corte d’Appello di Roma – come riportato correttamente da Repubblica Firenze – ha ordinato ad Autostrade per l’Italia di rimuovere e distruggere tutti i Tutor ma questo non significa che da domani potrete sfrecciare a 260 km/h. Scopriamo insieme perché continuerete a prendere multe per eccesso di velocità nonostante questa sentenza.
Perché la Corte d’Appello di Roma ha ordinato ad Autostrade per l’Italia di rimuovere e distruggere tutti i Tutor e di non produrne più altri?
Perché il sistema Tutor costituisce contraffazione del brevetto della Craft, un’azienda di Greve in Chianti (Firenze).
Quindi i Tutor spariranno da domani?
No. I Tutor continueranno ad essere operativi ed entro tre settimane saranno rimpiazzati con dispositivi basati su un sistema diverso. Per “mantenere attivo il sistema attuale fino alla sostituzione e evitare che vengano annullati i benefici del Tutor che ha ridotto del 70% i morti sulla rete autostradale” Autostrade per l’Italia pagherà una sanzione pecuniaria di 500 euro al giorno fino alla sostituzione completa dell’intera rete di rilevatori di velocità.
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Porsche in Formula E: ora è ufficiale


Oggi Porsche è stata ammessa ufficialmente alla Formula E: la Casa tedesca prenderà parte al campionato riservato alle monoposto elettriche a partire dalla stagione 2019/2020 e affiderà lo sviluppo del programma ad Andreas Seidl, uomo capace di portare la 919 Hybrid sul gradino più alto del podio di tre 24 Ore di Le Mans consecutive dal 2015 al 2017.
La Formula E fornirà il telaio e il pacco batterie mentre tutti i componenti verranno sviluppati internamente da Porsche: questo significa che il marchio di Zuffenhausen – che tra l’altro proprio nel 2019 lancerà la sua prima auto elettrica di serie – potrà adottare soluzioni proprie per lo sviluppo di tecnologie chiave come ad esempio quelle che riguardano il motore elettrico, l’inverter, il sistema elettronico “brake by wire”, la trasmissione, il differenziale, gli alberi di trasmissione, il monoscocca e i componenti delle sospensioni collegati con l’asse posteriore, l’impianto di raffreddamento e la centralina elettronica.
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