BMW iX3 Concept: svelata a Pechino

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Al Salone di Pechino 2018 BMW ha svelato una delle novità più importanti della gamma tedesca degli ultimi anni. Con la BMW iX3 la firma di Monaco anticipa infatti la futura famiglia elettrica basata sui modelli già esistenti. Non arriverà sul mercato, in forma definitiva, prima del 2020 ed entrerà in listino come variante a zero emissioni della sport utility media X3.

A livello estetico si differenzia da quest’ultima per numerosi dettagli, tra cui i gruppi ottici e i paraurti ridisegnati, oltre alla tipica griglia frontale a doppio rene che subisce la revisione probabilmente più profonda della storia BMW.

Alle novità estetiche si aggiungono i vari accenti in blu sia all’anteriore che al posteriore.

272 CV, 400 km di autonomia e ricarica in 30 minuti

A livello tecnico la BMW iX3 Concept sfrutta la stessa base della X3, ossia la piattaforma CLAR, anche se adotta uno schema meccanico completamente elettrico. BMW lo descrive come un powertrain di quinta generazione, in grado di offrire 272 CV di potenza, con batterie da 70 kWh che le garantiscono un’autonomia di 400 km (secondo il nuovo e più realistico ciclo di omologazione WLTP).

Secondo BMW, inoltre, utilizzando un caricatore rapido da 150 kW le batterie si ricaricherebbero al 100% in soli 30 minuti.

Eco

BMW iX3: arriverà nel 2020

Nuova architettura e nuovo powertrain eDrive per la prima crossover elettrica bavarese

Le novità del Salone di Pechino 2018

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Nuova MINI 2018: provata la Cooper S sulle strade di Maiorca

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COMFORT
Gli ammortizzatori sono più morbidi del previsto, la seduta è comoda e i suoni sono ovattati. Peccato per il bagagliaio minuscolo.
PIACERE DI GUIDA
Sterzo preciso, assetto “giusto” rendono la MINI Cooper S molto piacevole da guidare. Ma non è più la sportiva “dura” di un tempo, piuttosto una piccola GT.
CONSUMI
Buoni, considerato il motore 2.0 turbo da 192 CV. La Casa dichiara una media di 6,3 litri/100 km

L’aria di Maiorca è secca, profumata, ben diversa da quella torbida di Milano. Il panorama è un mix tra Corsica e Sardegna (che strano, è un’isola) e la colonna sonora è quella del 2,0 litri turbo della MINI Cooper S Cabrio. È difficile non essere di buon umore in queste situazioni, soprattutto quando il sole vi picchia dritto negli occhi e il vento vi stravolge l’acconciatura.
Ma siamo qui per lavorare, o, meglio, guidare. La MINI di ultima generazione continua ad apparire un po’ alta e stretta ai miei occhi, più matura ma anche più giocattolosa rispettoalla versione “dura e bulla” precedente; ma senza dubbio è un’auto più completa.
La MINI MY 2018, da fuori, cambia poco: troviamo nuovi anelli LED anteriori con funzione adattiva e gruppi ottici posteriori a LED con design Union Jack; ma il numero di personalizzazioni – grazie al MINI “Yours Customised” – aumenta a dismisura. Volete un esempio? La luce proiettata sul terreno quando aprite la portiera: ecco, la nostra proietta la scritta “Maiorca”, mentre il battitacco ci accoglie con un “Welcome to Maiorca”. Naturalmente potrete scriverci il vostro nome, (nel caso non ve lo ricordiate), il nome della vostra MINI, o dare sfogo alla vostra fantasia. Ci sono poi tre nuove tinte per la carrozzeria, oltre alla nuova tinta per gli interni “Malt Brown”, e tanti colori da scegliere per i pannelli abbinabili.
L’unica novità tecnica riguarda il cambio automatico: ora è disponibile il doppia frizione a sette rapporti per tutta la gamma, fatta eccezione per le versioni SD e per la JCW che montano ancora l’otto rapporti con variatore di coppia. Non manca il leggero upgrade tecnologico, inevitabile di questi tempi, del sistema d’infotainment. Lo schermo da 6,5 pollici non cambia, ma ora è anche touch, mentre con la scheda internet i servizi MINI dedicati ora godono della velocità della rete 4G; manca ancora, tuttavia, la compatibilità con i dispositivi Android.

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PIÙ TRENDY CHE SPORTIVA

La MINI MY 2018, soprattutto nella versione S Cabrio, mi fa sentire già in vacanza. È un giocattolo di lusso, più trendy che sportivo, ricco di dettagli originali e a volte stravaganti. I nuovi fari posteriori con la bandiera inglese potrebbero sembrare “too much”, ma allo stesso tempo definiscono ancora meglio la sua tempra sbarazzina. E sono proprio loro a renderla riconoscibile rispetto al modello precedente, perché per il resto è solita MINI.
Dicevamo: personalizzazione. Ogni oggetto di lusso vuole essere unico, e adesso la MINI si può davvero plasmare a piacimento, come un accessorio di moda fatto su misura.
Dentro nulla è cambiato, anche perché non si poteva certo lamentare una mancanza di qualità. I materiali sono belli al tatto e alla vista, così come l’illuminazione, curatissima, che parte dal singolare anello a LED che abbraccia il sistema d’infotainment e finisce con le luci ambient, in tutti i colori che volete, modificabili con un semplice “clic”.
Lo spazio per i passeggeri posteriori non è generoso, ma è sufficiente per due adulti, mentre il bagagliaio da 215 litri ospita a fatica due trolley – ma lo fa – permettendovi così un weekend al mare. Possibilmente passando per una strada tortuosa.

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si è ammorbidita, questo non toglie che la MINI Cooper S Cabrio continui ad offrire un piacere di guida senza uguali

MINI FEELING

Go kart feeling? Un po’ sbiadito. È vero, la nuova generazione si è ammorbidita, questo non toglie che la MINI Cooper S Cabrio continui ad offrire un piacere di guida senza uguali nella sua categoria. Lo sterzo è sempre un bisturi e vi permette di mettere le ruote dove volete e di disegnare traiettorie perfette con il minimo sforzo dei vostri polsi, ma allo stesso tempo vi tiene all’oscuro di tante informazioni sul manto stradale. Anche le sospensioni fanno un po’ effetto “tappeto volante”, rendendo la guida estremamente piacevole e vellutata, anche se poco connessa.
A rigor di logica, direi che la MINI Cooper JCW ha preso il posto della Cooper S, mentre quest’ultima è diventata una versione comoda, veloce, ma non così sportiva. In sintesi è rapida, precisa, ma molto filtrata. Questo la rende senza dubbio una compagna migliore nella vita di tutti i giorni. La MINI Cooper S è anche l’unica del suo segmento a montare un motore 2,0 litri turbo – quasi tutte montano un 1,6. È un propulsore ricco di coppia, ha un sound profondo e grintoso ma non invadente. Scoppia, borbotta, ma sempre con discrezione. Ma quel che più conta è che è elastico e pronto fin dai 1.200 giri, anche se, come ogni turbo, perde fiato dopo i 5.000. Le prestazioni sono all’altezza dei 192 CV: la Casa dichiara uno 0-100 km/h in 7,2 secondi e 235 km/h di velocità massima. Quello che sorprende sono i consumi (Mini dichiara una media di 6,3 litri/100 km), bassi se usate poco gas e la modalità “green”, che toglie potenza e rende l’acceleratore assopito, ma permette un grande risparmio.
E poi c’è il cambio automatico doppia frizione a sette rapporti, incredibilmente abile nel capire le vostre intenzioni. È meno vellutato dell’otto rapporti con convertitore di coppia, ma inserisce le marce con uno schiocco rapido, secco e decisamente più appagante.

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si è ammorbidita, questo non toglie che la MINI Cooper S Cabrio continui ad offrire un piacere di guida senza uguali

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PREZZI

Curata, esclusiva, e per questo non regalata, la nuova MINI diventa sempre più un oggetto di lusso, con una qualità ineccepibile e un livello di personalizzazione sempre più alto. I prezzi partono da 17.950 euro nella versione One, mentre la MINI Cooper S parte da 27.250 euro, che diventano 31.800 nella versione Cabrio.

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Mercedes-Benz Classe A L Sedan

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In anticipo di qualche ora sull’anteprima mondiale al Salone di Pechino 2018, Mercedes Benz ha svelato le fotografie e le informazioni ufficiali della nuova Classe A L Sedan, la variante a tre volumi della compatta della Stella.

La versione L della Classe A sarà destinata inizialmente al mercato cinese, per poi aprirsi anche ad altri mercati. Potrà godere di un passo più lungo di 6 cm (2.789 mm), che si traduce in uno spazio maggiore per i passeggeri posteriori e in aperture più comode e ampie delle portiere.

In totale la Mercedes Classe A L Sedan misura 4.609 mm in lunghezza, 1.460 mm in altezza e 1.796 mm in larghezza, mentre il portabagagli cresce fino a 420 litri (370 litri sulla Classe A).

Sul mercato cinese verrà proposta con le motorizzazioni a 4 cilindri A180 L da 136 CV e A 200 l da 163 CV. Più avanti arriverà anche il 2.0 turbo da 190 CV. Di serie tutte le motorizzazioni saranno abbinate al cambio automatico 7G-DCT e alla trazione anteriore. La trazione integrale sarà disponibile solo su alcune motorizzazioni specifiche.

Prova su Strada

Mercedes-Benz Classe A 2018, al volante della più tecnologica della famiglia

La quarta generazione della Classe A rivede le forme, lo spazio interno e soprattutto adotta inedite tecnologie. Parte da 30.000 euro

Le novità del Salone di Pechino 2018

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Datsun Fairlady 1600 (1965): una spider dal Giappone

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La Datsun Fairlady 1600 – prodotta dal 1965 al 1970 – è una spider che non può mancare in una collezione di auto d’epoca giapponesi. Da noi è introvabile ma è facile rintracciare esemplari ben tenuti negli USA a poco più di 7.000 euro.

Datsun Fairlady 1600 (1965): le caratteristiche principali

La Datsun Fairlady 1600 – nata nel 1965 e costruita fino al 1970 – non è altro che una Fairlady 1500 più sportiva e leggermente rivista nel design dal tedesco Albrecht von Goertz, noto per aver realizzato negli anni ’50 la mitica BMW 507.

Datsun Fairlady 1600 (1965): la tecnica

Il motore della Datsun Fairlady 1600 è un 1.6 a benzina da 90 CV abbinato ad un cambio manuale a quattro marce (tutte sincronizzate). Lo stesso propulsore adottato nientepopodimeno che dalla prima serie della Nissan Silvia.

Datsun Fairlady 1600 (1965): le quotazioni

La Datsun Fairlady 1600 è introvabile in Italia ma negli USA è facile rintracciare esemplari ben tenuti a poco più di 7.000 euro.

Auto d’epoca giapponesi

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Cupra: la prima bici urbana del marchio spagnolo

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In collaborazione con Fabike, azienda italiana che produce biciclette, CUPRA presenta la bici per uso urbano che incarna i valori e lo stile del neonato marchio sportivo spagnolo, in formato due ruote. Composta da oltre 100 pezzi diversi e assemblata a mano, è composta d au telaio in fibra di carbonio, monta freni a disco idraulici e una cinghia di trasmissione single speed. La prima bicicletta Cupra può essere acquistata presso i negozi Fabike e, alla fine dell’anno, sarà disponibile presso la rete di concessionari Cupra.

Antonino Labate, Direttore di Strategy, Business Development and Operations di Cupra ha voluto sottolineare:

“questo primo progetto mostra il nostro impegno a creare un’identità intorno a Cupra. Per questo, nei prossimi mesi svilupperemo una serie di prodotti esclusivi che rispecchino e si uniscano allo spirito CUPRA”.

Da parte sua Fabio Putzolu, fondatore di Fabike, ha detto:

“quando abbiamo iniziato a intavolare le prime conversazioni con Cupra, ci è stato richiesto qualcosa di molto stimolante: trasformare il nostro prodotto in qualcosa di ancor più unico, esclusivo e sofisticato. Per fare ciò, abbiamo eseguito un importante processo di ricerca con l’obiettivo di ottenere una combinazione unica di colori e materiali, come il rame e la fibra di carbonio. E il risultato è incredibile”.

Ginevra 2018: le foto dagli stand

Cupra: il marchio autonomo debutta con la Ateca sportiva

300 CV, trazione integrale e logo Cupra per la Sport Utility di Masrtorell

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Volvo S90 Ambience Concept

Volvo Cars presenta in anteprima mondiale la S90 Ambience Concept, una novità nell’industria automobilistica che offre un’esperienza sensoriale in grado di sincronizzare stimoli visivi, sonori e olfattivi, destinata a ridefinire il concetto di lusso a bordo dell’auto. La S90 Ambience Concept che debutta di fronte al pubblico del Salone dell’Automobile di Pechino, in Cina, è basata sulla berlina di lusso a tre posti S90 excellence ed è progettata per soddisfare le esigenze dei passeggeri che occupano i sedili posteriori a bordo di vetture con autista. I passeggeri hanno la possibilità di personalizzare l’atmosfera dell’abitacolo utilizzando una app per smartphone intuitiva da cui si può selezionare uno di sette temi visivi sincronizzati a loro volta con specifici temi sonori e olfattivi. “La Ambience Concept ridefinisce il concetto di lusso proiettandolo al di là delle scelte materiali, creando una vettura in grado di connettersi con i sensi dei passeggeri,” ha spiegato Robin Page, responsabile del design presso Volvo Cars. “Il progetto analizza come si sentono le persone sedute all’interno dell’auto, consentendo loro di influenzare il proprio umore e stato di benessere.”

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Vision Mercedes-Maybach Ultimate Luxury

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Alla vigilia del Salone di Pechino 2018 (25 aprile – 4 maggio), Mercedes svela le prime fotografie e informazioni ufficiali della nuova Maybach Ultimate Luxury, un prototipo che esprime il massimo de lusso di cui è capace la Casa tedesca, in formato SUV.

Il prototipo che debutterà alla kermesse asiatica potrebbe arrivare sul mercato come modello di produzione e, anche se le linee sono quelle da SUV, presenta un terzo volume al posteriore che le da un’aria da limousine crossover, in linea con la tradizione del brand di lusso. La Mercedes-Maybach Ultimate Luxury misura 5.260 mm in lunghezza, 2.110 mm in larghezza e 1.764 mm in altezza, proporzioni che la rendono più grande della GLS, attualmente la sport utility più grande della gamma SUV di Stoccarda.

Esteticamente la rendono particolarmente poderosa gli enormi cerchi multirazze da 24 pollici e la grande griglia frontale. All’interno l’abitacolo ha una configurazione a quattro posti con due enormi poltrone posteriori rivestite in pelle Nappa Crystal White cucite a mano, dettagli in rosa e dorato e una console centrale che attraversa tutto l’abitacolo.

La strumentazione della Mercedes-Maybach Ultimate Luxury è composta da due schermi digitali da 12,3 pollici, uno per il quadro davanti al volante e l’altro per le funzioni del sistema di infotainment.

A spingerla c’è un sistema di propulsione elettrico che, dati alla mano, eroga 750 CV di potenza inviati alle 4 ruote. Il motore è alimentato da un pacchetto batterie da 80 kWh che le garantiscono un’autonomia di 322 km con una sola ricarica.

Saloni

Le novità Mercedes al Salone di Pechino 2018

La Casa della Stella svelerà in Cina le versioni ‘Saloon’ della Classe A e della Classe C. Debutta anche la concept Vision Mercedes-Maybach Ultimate Luxury

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Ford Fiesta Van 2018: le foto e i dati

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Ford Fiesta Sport Van cerchi in legaFord Fiesta Sport Van cerchi in lega

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La nuova Ford Fiesta Van – svelata oggi al Salone di Birmingham 2018 – è la variante “furgone” della settima generazione della piccola dell’Ovale Blu.

Il veicolo commerciale più compatto della Casa statunitense è basato sulla versione tre porte del modello più amato del brand e sarà disponibile anche nella versione “cattiva” Sport, contraddistinta da un design ispirato a quello dell’allestimento ST-Line e dai cerchi in lega da 18”.

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Ford Fiesta Van: il vano di carico

Il vano di carico della nuova Ford Fiesta Van mostrata al Salone di Birmingham 2018 ha un volume di 1 m3, una portata di 500 kg e una lunghezza di 1,30 metri.

Ford Fiesta Sport Van dettaglio anterioreFord Fiesta Sport Van dettaglio anteriore

Ford Fiesta Van: i motori

La gamma motori della Ford Fiesta Van è composta da quattro unità: due tre cilindri a benzina (1.1 da 85 CV e 1.0 turbo Ecoboost da 125 CV) e due 1.5 turbodiesel TDCi da 85 e 120 CV.

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Ford Fiesta Van: la dotazione

La Fiesta Van sarà – insieme al Transit Connect – il primo veicolo commerciale Ford in Europa dotato del nuovo sistema di connettività FordPass Connect. Senza dimenticare il SYNC 3 con Android Auto, Apple CarPlay e un touchscreen da 8”.

Ford Fiesta Sport Van tre quarti posterioreFord Fiesta Sport Van tre quarti posteriore

Ford Fiesta Van: sicurezza in primo piano

La dotazione di sicurezza della nuova Ford Fiesta Van comprenderà – tra le altre cose – il cruise control adattivo, la frenata automatica con riconoscimento pedoni e il monitoraggio dell’angolo cieco.

Il mondo Ford

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Lamborghini Murciélago (2010): pregi e difetti della supercar emiliana

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Lamborghini MurciélagoLamborghini Murciélago

Lamborghini Murciélago tre quarti posterioreLamborghini Murciélago tre quarti posteriore

Lamborghini Murciélago vista dall'altoLamborghini Murciélago vista dall'alto

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Lamborghini Murciélago dettaglio posterioreLamborghini Murciélago dettaglio posteriore

Lamborghini Murciélago faro posterioreLamborghini Murciélago faro posteriore

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Lamborghini Murciélago interniLamborghini Murciélago interni

Lamborghini Murciélago sediliLamborghini Murciélago sedili

 

Gli ultimi esemplari della Lamborghini Murciélago “base” – nota anche come LP640 – prodotti nel 2010 hanno un futuro assicurato come auto d’epoca ma sono introvabili (la maggior parte dei clienti all’epoca preferì aspettare la Aventador). Oggi le quotazioni della supercar a trazione integrale del Toro si aggirano intorno ai 200.000 euro: scopriamo insieme i suoi pregi e difetti.

Lamborghini Murciélago cerchi in legaLamborghini Murciélago cerchi in lega

I pregi della Lamborghini Murciélago del 2010

Abitabilità

La Lamborghini Murciélago ha solo due posti (ma molto comodi). Il difficile è entrare a bordo a causa dell’apertura particolare delle portiere.

Finitura

Una delle supercar più curate di sempre: senza se e senza ma.

Dotazione di serie

Ricca: autoradio, cerchi in lega, climatizzatore, fari allo xeno, fendinebbia, freni carboceramici, interni in pelle e retrovisori ripiegabili elettricamente.

Capacità bagagliaio

Il vano anteriore ha una capienza di 138 litri: piccolo ma adeguato al tipo di vettura.

Posto guida

Sedile rasoterra, volante verticale e comandi ergonomici: difficile chiedere di più. Poco spazio per la testa dei più alti.

Climatizzazione

Impianto potente ed efficace.

Motore

Il 6.5 V12 Euro 4 a benzina della Lamborghini Murciélago è uno dei migliori propulsori aspirati mai realizzati: un’unità da 640 CV e 660 Nm di coppia che regala le cose migliori intorno alla zona rossa del contagiri.

Cambio

La trasmissione manuale a sei marce della Lamborghini Murciélago è caratterizzata da una rapportatura piuttosto corta. Molti esemplari montano il robotizzato e-gear a sei rapporti.

Sterzo

Il comando è sensibile e precisissimo (ma anche un po’ troppo pesante in manovra).

Prestazioni

Lasciamo parlare i numeri: 340 km/h di velocità massima e 3,4 secondi per accelerare da 0 a 100 chilometri orari.

Freni

L’impianto con dischi carboceramici di serie regala grandi soddisfazioni.

Tenuta di strada

Agevolata dalla trazione integrale, penalizzata dall’assenza del controllo di stabilità. Non adatta a guidatori poco esperti ma coinvolgente come poche altre rivali.

Prezzo

Da nuova nel 2010 la Lamborghini Murciélago “base” – la LP640 – costava 288.651 euro. Oggi è introvabile – la maggior parte dei clienti del Toro all’epoca preferì aspettare la Aventador – e le sue quotazioni recitano 200.000 euro: poco meno di un’Audi R8 plus appena uscita dal concessionario. Una cifra elevata ma adeguata ai contenuti offerti.

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I difetti della Lamborghini Murciélago del 2010

Sospensioni

La taratura molto rigida degli ammortizzatori della Lamborghini Murciélago è perfetta per divertirsi. Meno per chi vorrebbe una supercar sfruttabile in tutte le situazioni.

Rumorosità

Il V12 regala un sound celestiale e invadente: nel 90% dei casi è un pregio ma diventa un difetto importante quando si vorrebbe un briciolo di comfort acustico. In poche parole: non è una Gran Turismo.

Dotazione di sicurezza

Piuttosto scarna: airbag frontali e controllo della trazione. Niente ESP: male.

Visibilità

Inesistente. La telecamera posteriore? Optional. I sensori di parcheggio? Non pervenuti…

Tenuta del valore

Le ultime Lamborghini Murciélago sono destinate ad un brusco calo delle quotazioni a breve termine (dovuto alla presenza della più moderna Aventador) ma hanno un futuro assicurato come auto d’epoca.

Consumo

Molto alto: 4,7 km/l dichiarati…

Garanzie

La copertura globale è scaduta nel 2013.

Scopri tutto il listino Lamborghini.

Passione Lamborghini

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Skoda Kamiq: svelate le foto del SUV per la Cina

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Dopo averla annunciata con comunicati stampa e vari teaser, Skoda ha svelato le prime immagini della nuova Kamiq che debutterà in anteprima mondiale nelle prossime ore al Salone di Pechino 2018 (dal 25 aprile al 4 maggio) per poi sbarcare unicamente sul mercato asiatico.

In Cina si posizionerà al di sotto della Karoq, anche se per dimensioni saranno molto simili. È lunga infatti 4.390 mm, larga 1.781 mm, c un passo di 2.610 mm. Il design è immediatamente riconoscibile e non si allontana dal family feeling della famiglia SUV ceca, ad eccezione dei gruppi ottici frontali, più grandi rispetto a a quelli della Kodiaq.

Anche all’interno la Skoda Kamiq sfoggia un design familiare con le tipiche soluzioni simply clever che puntano a semplificare la vita quotidiana dei proprietari di una Skoda. La nuova Skoda Kamiq si basa sulla piattaforma PQ (La stessa, ad esempio, della versione cinese della Rapid). Per quanto riguarda la meccanica l’unica opzione disponibile sarà il benzina 1.5 da 110 CV e 150 Nm di coppia abbinato al cambio automatico e alla trazione anteriore.

Le novità del Salone di Pechino 2018

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