Category Archives: Guida Acquisto
Seat Tarraco, il video nel deserto
22 km di lunghezza, 5 di larghezza, montagne di sabbia, cambi di terreno e temperatura estreme. Tutto ciò sta alla base della sfida che la Seat Tarraco ha affrontato nel deserto più grande del Marocco. Dune più alte della Sagrada Familia rappresentano una sfida per sistemi come DCC e trazione integrale 4Drive. Temperature da 0 a 50 gradi e terreni molto diversi tra loro, sfide alla guida.
Le ultime notizie dal mondo delle quattro ruote
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Range Rover: Neils van Roij resuscita la Coupé

Nonostante il progetto della Range Rover SV Coupé sia stato cancellato ufficialmente, la più lussuosa della storia della gamma inglese diventerà comunque realtà, per cortesia di Neils van Roij Design.
Ne verranno prodotte soltanto 100 unità, a fronte dei 1.000 esemplari previsti inizialmente dal reparto Special Vehicle Operations di Land Rover e la denominazione cambierà in Adventum Coupé.
Anche se fino ad ora non sono state rilasciate fotografie ufficiali definitive che confermano la promessa dello studio di design olandese, per il momento la prima unità sarebbe in fase di produzione.
Come sulla SV Coupé, anche la Adventum si differenzierà dalla Range Rover standard soprattutto al retrotreno, con il tetto spiovente all’indietro e due porte in meno, mentre gli interni offriranno numerose possibilità di personalizzazione, sia rispetto ai colori che ai materiali.
E ora che di Range Rover Coupé ce ne saranno ancora meno del previsto, il prezzo lieviterà quasi proporzionalmente, o sproporzionatamente… Se nel Caso di Land Rover il prezzo della tre porte, ispirata al primo esemplare della storia della gamma, era stato fissato attorno ai 280.000 euro, la fattura che Neils van Roij Design rilascerà per la Adventum Coupé oscillerà tra i 321.000 e i 439.000 euro. Cifra che, tra l’altro, non include quella della Range Rover di partenza (poco più di 100.000 euro).
Tutti i clienti che vorranno prenotare la propria unità della Adventum Coupé dovranno riservarla con un acconto di 48.000 euro. A quel punto l’azienda olandese inizierà i sei mesi di lavoro previsti per fabbricare l’esemplare richiesto. Roba da ricchi.
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Land Rover: la Range Rover SV Coupé non si farà
La Casa inglese avrebbe cancellato il progetto della fuoristrada più lussuosa di sempre della gamma
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Audi: nuovi motori e pacchetti per la gamma ‘Q’

Dire che il segmento SUV continua ad essere sulla cresta dell’onda ormai non è nulla di nuovo, un’affermazione banale. Specificarne il valore, e come cresce l’interesse verso le sport utility può essere già più interessante.
Nello specifico il segmento a ruote alte ha raggiunto nel 2018 una quota di mercato pari al 35%, praticamente irraggiungibile. E all’interno della gamma Audi il 44% delle vetture vendute sono proprio SUV.
Più domanda, più offerta. Così recita la legge di mercato e la Casa di Ingolstadt risponde ampliando le opzioni per la sua famiglia ‘Q’ con l’arrivo di nuove motorizzazioni e nuovi pacchetti speciali. Ecco le novità introdotte:
Audi Q8 con il nuovo 3.0 TFSI myld-hybrid

La nuovissima ammiraglia dei Quattro Anelli, che qualche fortunato avrà già avuto modo di vedere su strada, o nel proprio garage, riceve in listino la nuova motorizzazione V6 3.0 TFSI a iniezione diretta di benzina da 340 CV e 500 Nm di coppia. Dotato di tecnologia mild-hybrid (e sistema a 48 volt), questo propulsore è aiutato da un alternatore-starter collegato all’albero motore e alimentato da batterie agli ioni di litio, in grado di recuperare sino a 12 kW.
Grazie a questo nuovo powertrain l’Audi Q8 è in grado veleggiare con il motore spento in un ampio range di velocità, mentre la funzione start/stop interviene già da 22 km/h. In questo modo i consumi rimangono contenuti tra i 10,6 e11,1 litri ogni 100 chilometri con emissioni di 241-251 grammi/km di CO2.
In quanto a prestazioni l’Audi Q8 V6 3.0 TFSI scatta da 0 a 100 km/h in meno di 6 secondi e dichiara una velocità massima di 250 km/h. La trasmissione è affidata al Tiptronic ad otto rapporti e la trazione è integrale quattro.
I prezzi per questa variante della Q8 partono da 78.100 euro.
Audi Q5: un nuovo diesel e un nuovo benzina

Per quanto riguarda invece le novità della SUV minore, l’Audi Q5, al V6 3.0 TDI da 286 CV in listino si affianca ora la variante da 231 CV e 500 Nm di coppia, denominata 45 TDI, non soggetta a superbollo. Audi Q5 3.0 (45) TDI, forte della trazione integrale permanente quattro e della trasmissione automatica tiptronic a 8 rapporti, scatta da 0 a 100 km/h in 6,7 secondi e raggiunge una velocità massima di 228 km/h. Dichiara consumi nel ciclo combinato di 8,1-8,5 litri ogni 100 chilometri ed emissioni di 211-224 grammi/km di CO2.
Sul fronte benzina, il SUV di medie dimensioni dei Quattro Qnelli potrà essere ordinato con il nuovo propulsore 2.0 (45) TFSI quattro S tronic da 245 CV e 370 Nm di coppia. Il quadricilindrico a iniezione diretta monta anch’esso la tecnologia mild-hybrid, a 12 Volt, a tutto vantaggio dell’efficienza. Sulla carta l’Audi Q5 2.0 (45) TFSI quattro S tronic accelera da 0 a 100 km/h in 6,4 secondi, raggiunge i 237 km/h di velocità massima ed è caratterizzata da consumi di 8,5-9,3 litri/100 km a fronte di emissioni di CO2 di 191-211 g/km*. I prezzi in Italia partono da 55.750 euro per l’Audi Q5 3.0 (45) TDI quattro tiptronic e da 56.100 euro per l’Audi Q5 2.0 (45) TFSI quattro S tronic.
Audi Q2: Identity Titan, Identity Contrast o Identity Black

La più piccola della famiglia SUV di Audi, la Q2, riceve in gamma tre nuovi pacchetti opzionali.
Il pacchetto Audi Identity Titan, riservato alla versione Admired, include i cerchi in lega da 18” a 5 razze in look titanio e il pacchetto esterno look nero, mentre il pacchetto Audi Identity Contrast, destinato alle varianti Admired ed S line Edition, prevede cerchi in lega da 18” a 5 razze parzialmente lucidi in grigio a contrasto, pacchetto S line exterior e, relativamente a quest’ultimo, verniciatura a contrasto dedicata.
Al top della gamma si colloca infine la Audi Q2 Identity Black, basata sulla versione S line Edition e caratterizzata dai cerchi in lega Audi Sport da 19” a 5 razze a rotore in nero lucido, dal pacchetto look nero ampliato, che include i blade e le calotte dei retrovisori laterali in nero brillante, dai cristalli posteriori oscurati e dai terminali di scarico neri.
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CIR 2019, Rally del Ciocco: le foto più belle

Il Rally del Ciocco – prima prova del CIR 2019 – è stato vinto da Giandomenico Basso (tornato nel campionato italiano dopo tre anni di assenza) con la Skoda Fabia.
Qui troverete una gallery con le foto più belle della gara toscana, che ha visto sul podio Simone Campedelli (2° con la Ford Fiesta) e Luca Rossetti (3° con la Citroën C3).
Rally
Rally del Ciocco 2019: vincono Basso e Skoda
Grande ritorno (dopo tre anni di assenza) per Giandomenico Basso: il pilota veneto si è aggiudicato la prima prova del campionato italiano
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CIR 2019, il Rally del Ciocco lo vincono Basso e la Skoda

Giandomenico Basso ha vinto il Rally del Ciocco – prima tappa del campionato italiano CIR 2019 – con una Skoda Fabia davanti a Simone Campedelli (Ford Fiesta) e Luca Rossetti (Citroën C3).
Il pilota veneto (già due volte scudettato) è tornato nella serie tricolore dopo tre anni di assenza ed è già diventato l’uomo da battere.
Un successo importante arrivato grazie al ritiro di Andrea Crugnola (Volkswagen Polo), costretto ad abbandonare la corsa nella PS11 per un problema all’idroguida.
Rally
CIR 2019, Rally del Ciocco: le foto più belle
La prima tappa del campionato italiano è stata vinta da Giandomenico Basso: rivivamola in foto

Le classifiche
La classifica del Rally del Ciocco 2019
| Giandomenico Basso (Skoda Fabia) | 1h31:17.2 |
| Simone Campedelli (Ford Fiesta) | +4.9 |
| Luca Rossetti (Citroën C3) | +13.9 |
| Craig Breen (Skoda Fabia) | +16.5 |
| Stefano Albertini (Skoda Fabia) | +44.3 |
La classifica del CIR 2019
| Giandomenico Basso (Skoda) | 15 punti |
| Simone Campedelli (Ford) | 12 punti |
| Luca Rossetti (Citroën) | 10 punti |
| Craig Breen (Skoda) | 8 punti |
| Stefano Albertini (Skoda) | 6 punti |

Rally
CIR 2019 – Il calendario del Campionato Italiano Rally
Il calendario del Campionato Italiano Rally CIR 2019: sempre otto tappe ma con Sardegna, Friuli e Tuscan Rewind al posto di Elba, San Marino e Adriatico
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Honda NSX: l’auto che mise paura alle sportive europee

L’Honda NSX è una vera e propria icona, al pari della Porsche 911, della Ferrari Testarossa e della Jaguar E-Type.
Nata nel 1990 e sviluppata con il – prezioso – aiuto di Ayrton Senna, la Honda NSX ha messo in crisi le sportive europee con le sue incredibili prestazioni.
Ayrton, che allora correva per il team McLaren-Honda, fece irrigidire l’assetto, mettendo a punto un set-up davvero professionale pensato per mani davvero esperte.
Il suo look è magnifico ancora oggi: dal vivo è bassa, affilata, armoniosa nelle proporzioni. Dettagli come i fari a scomparsa e l’alettone fisso la rendono inconfondibilmente anni ’90, ma allo stesso tempo è invecchiata come il vino: bene.

La meccanica era molto sofisticata: telaio e sospensioni erano in alluminio, così come gran parte delle strutture.
L’impianto frenante era dotato di ABS e c’era il servosterzo elettrico.
Il fiore all’occhiello però era il motore: un V6 3.0 litri aspirato V-TEC con bielle in titanio, pistoni forgiati e fasatura variabile.
La potenza dichiarata era di 270 CV (anche se in realtà superava di parecchio i 300) e il motore girava fino a 8.000 giri.
Era un’auto molto veloce per l’epoca (lo 0 – 100 km/h veniva coperto in 5,3 secondi), molto più delle rivali Ferrari 348 e Porsche 911.

Nel 2000 l’Honda NSX venne aggiornata: gli interni vennero modernizzati e dotati di sedili in pelle, i fari a scomparsa vennero sostituiti con gruppi ottici allo Xeno e infine vennero sostituite anche le sospensioni.
Anche la carrozzeria (e l’aerodinamica) vennero rivisti, e grazie ad un CX migliorato l’auto arrivò a toccare una velocità massima di 280 km/h.
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Glossario di Guida Sportiva: “sottosterzo” e “sovrasterzo”, cosa sono?
Sottosterzo e sovrasterzo, due fenomeni che nella guida sportiva si verificano frequentemente; saperli gestire al meglio è la chiave per una guida precisa e sicura.
Entrambi si manifestano in curva, indipendentemente dalla trazione della vettura. Vediamo insieme quando quali sono le cause e come correggerli.

Sottosterzo
Cos’è il sottosterzo?
C’è chi ha definito il sottosterzo come “quel momento in cui vai a sbattere contro l’albero con il muso dell’auto”.
Quasi vero, se non fosse per il fatto che, per fortuna, il sottosterzo non implica un incidente.
Sottosterzo è quando la macchina non segue la traiettoria impostata, ma tende ad allargarla. Quando percorrete una curva, infatti, le ruote anteriori cominciano a “cedere” e l’auto tenderà a scivolare verso l’esterno.
Le cause del sottosterzo solitamente sono due: o siete entrati in curva con troppa velocità, oppure state dando troppo sterzo, ovvero girando il volante più del necessario.
Correggere il sottosterzo
Fortunatamente il sottosterzo è facile da controllare: quando la vettura comincia ad allargare la traiettoria basta alleggerire il pedale dell’acceleratore, in modo da trasferire peso alle ruote anteriori e consentirle di riacquistare grip.
Se invece l’angolo di sterzo è eccessivo – in parole povere: se state sterzando troppo – allora bisogna compiere un’azione che potrà sembrare innaturale: “aprire” lo sterzo (ruotare il volante dalla parte opposta della curva, raddrizzarlo) in modo da riallineare la direzione delle ruote con la traiettoria.

Sovrasterzo
Cos’è il sovrasterzo?
Il sovrasterzo invece è quando l’auto tende a chiudere la traiettoria, scivola con il posteriore e rischia di farvi andare in testa coda.
Questo succede quando il posteriore si alleggerisce e le ruote perdono di grip; capita quando si rilascia di colpo l’acceleratore in curva o si frena nel mentre.
Correggere il sovrasterzo
Correggere il sovrasterzo richiede un po’ di sensibilità e conoscenza in più rispetto a quanto visto per il sottosterzo:
- se l’auto è a trazione anteriore, basterà correggere con lo sterzo controsterzando dalla parte opposta della direzione della curva, dando contemporaneamente gas
- se l’auto ha la trazione posteriore, il controsterzo dovrà essere più preciso e bisognerà dosare il pedale del gas finché le ruote non riprenderanno grip
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BMW Serie 1 Digital Edition: la limited si compra online

Il BMW Group, precursore nelle vendite online di BMW i e dell’usato, propone una nuova vettura, preordinabile e acquistabile unicamente online: la BMW Serie 1 Digital Edition.
Gli ordini partiranno, rigorosamente tramite web, dalle ore 20.00 del 27 marzo e rimarranno aperti solo per 100 ore e fino a un massimo di 100 clienti.
Già dal 21 marzo, però, è possibile configurare l’edizione limitata della compatta bavarese grazie alla piattaforma online. Per questa serie speciale sono previsti prezzi promozionali, a partire da 23.500 euro fino a 29.300 euro.
Per la carrozzeria si potrà scegliere tra le colorazioni Alpin Weiss, Mineral Grey e Saphischwarz.
Equipaggiamento di serie e motorizzazioni

Tra i vari accessori la BMW Serie 1 Digital Edition offre di serie il sistema di navigazione, le luci a LED, i cerchi in lega da 16 pollici, Apple CarPlay, la ricarica Wireless dei dispositivi mobili e i sensori di parcheggio.
Le nuove BMW Serie 1 Digital Edition saranno disponibili con le 4 motorizzazioni 116d, 118d, 116i e 118i, sia con trasmissione manuale che automatica.
News
BMW Serie 1 2017: le novità tutte dentro
A listino anche tre nuove versioni con dettagli personalizzati
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Alfa Romeo: sportive in listino, tutti i modelli

Il brand Alfa Romeo sta vivendo una nuova rinascita.
Il marchio italiano possiede una storia e un fascino che risalgono ai primi anni del ‘900, un appeal riconosciuto in tutto il globo (all’estero le Alfa sono apprezzatissime) e un design unico.
Tuttavia, la fine degli anni ’90 e i primi anni 2000 sono stati periodi un po’ fiacchi per il brand, sopratutto per quanto riguarda le vetture sportive.
Oggi, però, grazie alla spinta del compianto Sergio Marchionne, l’Alfa Romeo è tornata in forma smagliante, e in listino spiccano svariati modelli “sotto steroidi” degni del titolo di sportive Alfa Romeo.
Ecco l’elenco completo.
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Alfa Romeo MiTo Veloce
La piccola Alfa Romeo Mito avrà anche qualche anno sulle spalle, ma è ancora un’ottima utilitaria.
Rivitaminizzata e alimentata dal motore 1.4 Multiair da 170 CV, poi, scatta da 0 a 100 km/h in 7,5 secondi e tocca i 210 km/h di velocità massima.
PREZZO: da 21.900 euro
Dati tecnici
| Potenza | 170 CV |
| Coppia | 250 Nm |
| Trazione | Anteriore |

Alfa Romeo Giulia Veloce Q4
La Giulia (guarda la nostra videoprova) è l’Alfa Romeo che ha lanciato il nuovo corso stilistico del brand, oltre al nuovo imprinting dinamico.
Da guidare è semplicemente stupenda, merito dello sterzo chirurgico e dell’assetto morbido ma precisissimo.
La Alfa Romeo Giulia Veloce è una versione da 280 CV che scatta da 0 a 100 km/h in 5,2 secondi e tocca i 240 Km/h di velocità massima.
PREZZO: da 56.650 euro
Dati tecnici
| Potenza | 280 CV |
| Coppia | 600 Nm |
| Trazione | Posteriore |

Alfa Romeo Stelvio Super Q4 280 CV
L’Alfa Romeo Stelvio (leggi il nostro Primo Contatto) sarà pure una SUV, ma al volante sembra di guidare una compatta sportiva.
La Stelvio Super nella versione da 280 CV è comoda e veloce, ma non costa una follia: 0 a 100 in 5,7 e 240 Km/h di velocità massima.
PREZZO: da 55.250 euro
In breve
| Potenza | 280 CV |
| Coppia | 400 Nm |
| Trazione | Integrale |

Alfa Romeo Giulia Quadrifoglio
Lo zenit della Alfa Romeo Giulia: la Quadrifoglio.
Il suo motore 2.9 litri V6 biturbo (derivato da quello della Ferrari California) eroga la bellezza di 510 CV. Precisissima da guidare, ma anche facile.
Il look muscoloso rende la berlina ancora più sexy ed esotica: una vera belva.
PREZZO: da 86.100 euro
Dati tecnici
| Potenza | 510 CV |
| Coppia | 600 Nm |
| Trazione | Posteriore |

Alfa Romeo Stelvio Quadrifoglio
Con lo stesso motore 2.9 turbo della Giulia Quadrifoglio, la Alfa Romeo Stelvio Quadrifoglio è (quasi) veloce allo stesso modo ma è più versatile e pratica, grazie anche alla trazione integrale. Le abbiamo anche messe a confronto.
In curva sembra sfidare le leggi della fisica, provare per credere.
PREZZO: da 96.600 euro
In breve
| Potenza | 510 CV |
| Coppia | 600 Nm |
| Trazione | Integrale |

Alfa Romeo 4C
L’Alfa Romeo 4C (leggi la nostra prova) è la super sportiva del brand: leggera come una piuma (950 kg), dotata di motore 1750 turbo da 240 CV e telaio in fibra di carbonio.
È dura e pura da guidare, ha la presenza scenica di una piccola Ferrari e una sensualità unica.
Lo 0 -100 km/h viene bruciato in 4,5 secondi.
PREZZO: da 65.550 euro
| Potenza | 240 CV |
| Coppia | 350 Nm |
| Trazione | Posteriore |
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Sicurezza stradale: le province con più incidenti

Quali sono le province con più incidenti stradali sulle strade extraurbane secondarie? Secondo lo studio “Localizzazione degli incidenti stradali 2017 sulle strade provinciali” realizzato da ACI il primato come numero di sinistri va a Roma (832 incidenti). La Capitale è prima anche nella classifica dei decessi (41) insieme a Torino.
Per quanto riguarda le altre statistiche troviamo invece tre classifiche relative al numero di incidenti per km di strada (densità, Cosenza al primo posto), al tasso di mortalità (morti per 1.000 incidenti, Caserta davanti a tutte) e all’indice di gravità [morti/(morti+feriti)] che vede in prima posizione Campobasso. Scopriamo insieme le cinque graduatorie.
Le province con più incidenti
- Roma 832
- Milano 741
- Torino 701
- Treviso 586
- Padova 542
Le province con più morti in incidenti stradali
- Roma 41
- Torino 41
- Bologna 23
- Lecce 22
- Napoli 22
Le province con più densità di incidenti (incidenti per km)
- Cosenza 1,6
- Monza e della Brianza 1,5
- Milano 1,1
- Como 0,7
- Prato 0,7
Le province con l’indice di mortalità più alto (morti per 1.000 incidenti)
- Caserta 133,3
- Enna 130,4
- Campobasso 125,0
- Foggia 115,7
- Trapani 102,6
Le province con l’indice di gravità più alto [morti/(morti+feriti)]
- Campobasso 7,9
- Enna 7,5
- Genova 7,4
- Caserta 7,3
- Trapani 5,9
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